Intermonte Sim Clausole campione

Intermonte Sim. L’anno 2019 ha visto una continuazione, seppure in forma attenuata, dei trend negativi che avevano impattato l’attività di intermediazione nel 2018, dovuto alla introduzione e implementazione della MIFID 2. I volumi intermediati sul mercato azionario sono rimasti molto deboli, con un recupero nella seconda parte dell’anno che non ha però compensato il forte calo del primo semestre. Allo stesso tempo, le modifiche introdotte dal legislatore a inizio anno ai PIR hanno finito per azzerare completamente l’appeal di questo prodotto per le case prodotto ed hanno avuto anzi un effetto negativo particolarmente accentuato, registrando quasi un miliardo di euro di riscatti dopo i risultati positivi degli anni precedenti. Il tutto in un contesto peraltro molto positivo per il mercato azionario, che ha goduto una performance positiva tra le più alte d’Europa. Il rallentamento dei PIR ha influito anche sull’attività di investment banking ed in particolare il mercato delle IPO ha subito un brusco rallentamento nel 2019, con solo 2.5mld di euro raccolti, ma di cui la sola IPO di Nexi ne ha rappresentati ben 2.2mld. In generale quindi il 2019 è stato ancora un anno difficile per le attività della SIM, anche se la seconda parte dell’anno ha mostrato qualche segnale di miglioramento, complice anche uno scenario politico leggermente meno avverso di quello che ha caratterizzato il 2018 e la prima metà del 2019.
Intermonte Sim. 1 - maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria Per società controllate si intendono tutte le società su cui la Controllante ha il potere di determinare, direttamente o indirettamente, le politiche finanziarie ed operative al fine di ottenere i benefici derivanti dalle sue attività. Nel valutare l’esistenza del controllo, si prendono in considerazione anche le imprese nelle quali la Controllante, direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto. Nella valutazione dei diritti di voto si tiene conto anche dei diritti “potenziali” che siano correntemente esercitabili o convertibili in diritti di voto effettivi in qualsiasi momento. Al fine di verificare l’esistenza del controllo quindi, si considerano i seguenti fattori: • il potere sull’entità oggetto di investimento; • l’esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità oggetto di investimento; • la capacità di esercitare il proprio potere sull’entità oggetto di investimento per incidere sull’ammontare dei suoi rendimenti.