L’archivio di deposito Clausole campione

L’archivio di deposito. Per archivio di deposito si intende il complesso dei documenti relativi ad affari e a procedimenti amministrativi conclusi, per i quali non risulta più necessaria una trattazione o comunque verso i quali sussista un interesse sporadico come previsto da normativa vigente. La costituzione di un ordinato ed efficiente archivio di deposito presuppone che le serie siano organizzate fin dall’origine in modo tale da permettere una agevole identificazione dei fascicoli che a tempo debito devono confluirvi. Solo dopo l’eliminazione di quanto superfluo contenuto nei fascicoli, a cura della struttura che li ha prodotti, è possibile effettuare il versamento dall’archivio corrente a quello di deposito. Le operazioni caratteristiche di questa fase dell’archivio sono l’allestimento e la cura dei locali e degli arredi, l’ordinamento dei materiali, la selezione e lo scarto, e la conservazione. Il tutto in funzione della consultazione interna ed esterna all’ente. L’archivio di deposito è anche il momento del passaggio della responsabilità della gestione e della conservazione della documentazione tra i diversi soggetti all’Ufficio competente in materia di gestione documentale. Il passaggio dagli archivi correnti delle diverse strutture amministrative all’archivio di deposito avviene attraverso i versamenti, che possono avvenire ogni 5 anni, al cambio della Legislatura, alla fine dell’anno solare o alla conclusione dei procedimenti. L’Ufficio competente in materia di gestione documentale deve provvedere: • a registrare ogni versamento e a conservarne la relativa documentazione; • alla gestione dell’inventario topografico dei depositi raccogliendo le informazioni relative alla collocazione dei pezzi, con riferimento alle serie di appartenenza, e monitorando gli spazi disponibili per nuove collocazioni; • all’assistenza alla ricerca e consultazione. La documentazione versata in archivio deve quanto più possibile non subire modifiche. Solo nel caso in cui si presentino unità di conservazione (buste) danneggiate o non idonee, si provvede a sostituirle con altre che possano garantire condizioni migliori di conservazione, mantenendo preferibilmente il rapporto di uno a uno tra le unità vecchie e nuove. Possono essere necessarie attività di ricondizionamento, con la sostituzione delle unità di conservazione, anche nei casi in cui queste risultino troppo grandi, troppo piccole o fuori formato rispetto all'altezza degli scaffali. A conclusione delle attività di ricondizionamento si pr...
L’archivio di deposito. 5.6.1 Il versamento dei fascicoli
L’archivio di deposito. L’Archivio di Deposito è costituito dalla documentazione riferita ad affari e a procedimenti amministrativi che, sebbene conclusi, possono essere riassunti in esame o per un’eventuale ripresa o per un’interesse sporadico, legato all’analogia o alla connessione con altre pratiche successive. L’Archivio di Deposito raccoglie, ordina, seleziona ai fini della conservazione permanente e rende consultabile, nel rispetto delle leggi vigenti, tutta la documentazione di valore archivistico prodotta dal Comune di Vigone che, non essendo più strettamente necessaria per il disbrigo degli affari correnti, non è tuttavia ancora nelle condizioni di essere collocata, a norma di legge (cioè 40 anni trascorsi dalla conclusione della pratica), presso l’archivio storico.

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  • Trattamento economico e normativo La retribuzione verrà corrisposta a ciascun lavoratore in proporzione alla quantità di lavoro effettivamente prestato. Ai fini dell’assicurazione generale obbligatoria IVS, dell’indennità di malattia e di ogni altra prestazione previdenziale ed assistenziale e delle relative contribuzioni, il calcolo viene effettuato il mese successivo a quello della prestazione con eventuale conguaglio a fine anno, con riferimento alla durata effettiva del lavoro prestato. Vengono assegnati in modo proporzionale al lavoro svolto ogni altra attribuzione e/o diritto contrattualmente previsto correlato direttamente alla durata della prestazione come le ferie, le mensilità aggiuntive e tutti gli altri elementi retributivi accessori. Al lavoratore assente per malattia o infortunio viene corrisposta la integrazione contrattuale retributiva commisurata alla media delle percentuali di prestazione lavorativa risultante dalle ultime quattro settimane lavorate. Al lavoratore coobbligato, che effettua una prestazione lavorativa supplementare e/o straordinaria, perché tenuto a sostituire altro lavoratore coobbligato, ma impossibilitato a causa di assenza viene attribuita la retribuzione aggiuntiva proporzionata alla quantità di lavoro svolto senza maggiorazione alcuna fino al raggiungimento dell’orario normale di lavoro settimanale.

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