Prova d’intervento degli interruttori differenziali Clausole campione

Prova d’intervento degli interruttori differenziali. La prova d’intervento degli interruttori differenziali (Norma CEI 64-8, art. 612.6.1 e 612.9) ha lo scopo di accertare il corretto funzionamento degli impianti protetti da interruttori automatici differenziali con l’impianto completo dei principali utilizzatori fissi. La prova deve essere effettuata provando nel punto campionato una corrente controllata di dispersione pari a 0,5 IΔn, il differenziale non deve intervenire. Aumentando la corrente di dispersione fino 1,1 IΔn, il differenziale deve intervenire. La misura della resistenza d’isolamento dell’impianto (Norma CEI 64-8, art. 612.3) ha lo scopo di accertare che la resistenza d’isolamento di ciascun tronco di circuito compresa fra due interruttori sia adeguata ai valori prescritti dalle norme CEI. La resistenza deve essere misurata ad impianto sezionato tra ogni coppia di conduttori attivi e tra ogni conduttore attivo e la terra. Gli utilizzatori fissi devono essere sezionati o scollegati. Nei sistemi TN-C il conduttore PEN va considerato come facente parte dell’impianto di terra. Se l’impianto comprende dispositivi elettronici, si esegue solo la misura d’isolamento tra i conduttori attivi collegati insieme e la terra.
Prova d’intervento degli interruttori differenziali. La prova d’intervento degli interruttori differenziali (norma CEI 64-8, art. 612.6.1 e 612.9) ha lo scopo di accertare il corretto funzionamento degli impianti protetti da interruttori automatici differenziali con l’impianto completo dei principali utilizzatori fissi. La prova deve essere effettuata provando nel punto campionato una corrente controllata di dispersione pari a 0,5 IΔn, e il differenziale non deve intervenire. Aumentando la corrente di dispersione fino 1,1 IΔn, invece, il differenziale deve intervenire. La misura della resistenza d’isolamento dell’impianto (norma CEI 64-8, art. 612.3) ha lo scopo di accertare che la resistenza d’isolamento di ciascun tronco di circuito compresa fra due interruttori sia adeguata ai valori prescritti dalle norme CEI. La resistenza deve essere misurata ad impianto sezionato tra ogni coppia di conduttori attivi, e tra ogni conduttore attivo e la terra. Gli utilizzatori fissi devono essere sezionati o scollegati. Nei sistemi TN-C il conduttore PEN va considerato come facente parte dell’impianto di terra. Se l’impianto comprende dispositivi elettronici, si esegue solo la misura d’isolamento tra i conduttori attivi collegati insieme e la terra. Per quanto riguarda il dispersore di piccola e media estensione nei sistemi TT, la misura del valore della sua resistenza di terra (norma CEI 64-8, art. 612.6.2) ha lo scopo di accertare che esso sia adeguato alle esigenze d’interruzione delle correnti di guasto a terra. In particolare, l’analisi deve riguardare: - il dispersore principale scollegato dall’impianto di protezione e dai dispersori ausiliari, accertando che RT ≤ 50/Ia; - il dispersore principale collegato dall’impianto di protezione e dai dispersori ausiliari, accertando che RT ≤ 50/Ia; La resistenza del dispersore può essere misurata con strumenti che utilizzano il metodo voltamperometrico diretto o indiretto, con tensione di alimentazione a vuoto di 125÷220 V, elettricamente separata dalla rete con neutro a terra. Per ciò che concerne, invece, il dispersore di grandi dimensioni, la sua resistenza può essere misurata con il metodo del dispersore ausiliario. La misura dell’impedenza totale dell’anello di guasto (norma CEI 64-8, art. 612.6.3) ha lo scopo di accertare che il valore dell’impedenza dell’anello di guasto sia adeguata alle esigenze d’interruzione della corrente di guasto a terra. La misura della resistenza di corto circuito tra fase e neutro e valutazione (per eccesso) della corrente presunta di corto ...

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