Common use of RICHIAMATI Clause in Contracts

RICHIAMATI. la Legge regionale 10 aprile 1995, n. 29 "Riordinamento dell'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna”; • lo Statuto dell’Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx- Romagna, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione progr. 942/1997; • il Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali”, e successive modificazioni; • la Legge Regionale 15 febbraio 2000, n. 18, “Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali”, e successive modificazioni; • il Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art.10 della legge 6 luglio 2002 n. 137” e successive modificazioni; • la Deliberazione del Consiglio Comunale di Bologna O.d.G. n° 66 del 21 luglio 2008, P.G. n. 45010/2008, con cui è stata costituita l'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna ed è stato approvato il relativo regolamento; • la “Convenzione tra il Ministero per i beni e le attività culturali, l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna, l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, la Provincia di Bologna e il Comune di Bologna per la gestione del Polo bibliotecario unificato bolognese del Servizio bibliotecario nazionale”, rep. n. 2379/2013 del 26 luglio 2013; • la Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, e successive modificazioni; • la “Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell'area bolognese”, approvata dal Consiglio metropolitano con delibera n. 20 del 27 maggio 2015 e sottoscritta il 23 luglio 2015; • la delibera del Consiglio metropolitano di Bologna n. 25 del 10 giugno 2015 “Approvazione dell'Accordo attuativo tra la Città metropolitana di Bologna e l'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna per la prosecuzione del servizio di biblioteca digitale in ambito metropolitano MLOL–Media library on line”; • la Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni”, e successive modificazioni; • il “Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali (L.R. 18/2000). Obiettivi e azioni prioritarie, strumenti e modalità di intervento per il triennio 2015-2017” approvato dall’Assemblea legislativa della Regione Xxxxxx-Romagna con delibera n. 41 del 20 ottobre 2015; • l' “Intesa generale quadro Regione Xxxxxx-Romagna–Città metropolitana di Bologna ex art. 5 L.R. n. 13 del 2015”, siglata il 13 gennaio 2016; • l’ “Accordo attuativo della Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell’Area metropolitana bolognese – Sistema distrettuale per la cultura”, approvato con atto del Sindaco metropolitano n. 42 del 26 febbraio 2016; • il “Piano bibliotecario 2016” approvato dalla Giunta della Regione Xxxxxx-Romagna con delibera n. 1057 del 4 luglio 2016, “Approvazione piano annuale 2016 in attuazione della L.R. n. 18/2000 in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali– Assegnazione contributo all’IBACN”; • la “Proroga della Convenzione rep. 2379 del 26 luglio 2013 tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna, l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna e il Comune di Bologna per la gestione del Polo bibliotecario unificato bolognese del Servizio bibliotecario nazionale”, rep. n. 4805/2016 del 1° agosto 2016. Premesso che: • La normativa nazionale (D.Lgs. n. 42/2004) e quella regionale (L.R. n. 18/2000) attribuiscono agli Enti locali compiti specifici in materia di istituti e di servizi culturali; in particolare, l’art. 12 della L.R. 18/2000 prevede che le biblioteche degli Enti locali e quelle convenzionate forniscano i loro servizi in collaborazione con altre biblioteche e istituti presenti nel territorio e che, al fine di realizzare un servizio bibliotecario integrato, gli enti titolari di biblioteche, d'intesa con i Comuni, costituiscano sistemi bibliotecari, archivistici e informativi, per il miglioramento dei servizi al pubblico. • Nell'Area metropolitana bolognese si sono sviluppate diverse esperienze nell’ambito della cooperazione intercomunale tesa al rafforzamento delle sinergie fra le biblioteche, in piena adesione ai principi espressi dalla L.R. 18/2000, al fine di garantire a tutti il diritto di accesso all’informazione e alla conoscenza e promuovere lo sviluppo della cultura in tutte le sue forme. In tal senso furono stipulate, a partire dallo scioglimento del Consorzio provinciale di pubblica lettura di Bologna (1986) le convenzioni per la gestione coordinata di progetti e di servizi bibliotecari nel territorio provinciale extra capoluogo (fino al 2012) e, dal 1990 ad oggi, le convenzioni per la gestione del Polo bibliotecario bolognese del Servizio bibliotecario nazionale (SBN); nel 2008, fu costituita dal Comune di Bologna l’Istituzione Biblioteche come organismo strumentale per la gestione e il coordinamento delle biblioteche comunali del capoluogo; a partire dal 2012, l’implementazione, la sperimentazione e il consolidamento del progetto “MLOL–Media library online. Biblioteca digitale metropolitana Bologna” ha costituito un esempio positivo di condivisione collettiva delle risorse e di erogazione dei servizi di biblioteca digitale su area vasta dall’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna e le biblioteche del territorio; dalla fine del 2012, il “Protocollo per un sistema distrettuale della cultura” tra la Provincia di Bologna (poi Città metropolitana dal 1° gennaio 2015) e i Comuni del territorio ha consentito la costituzione di un sistema di governo per la cultura articolato in ambiti distrettuali, anche in materia di biblioteche, assetto richiamato nell’Intesa tra la Regione Xxxxxx-Romagna e la Città metropolitana di Bologna (art. 5, “Sviluppo economico e sociale”, comma 6). • All’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna, costituita, assieme al relativo regolamento, dal Consiglio comunale di Bologna con deliberazione O.d.g. n. 66 del 21 luglio 2008, PG n. 45010/2008, è stata attribuita ampia autonomia nella gestione diretta delle risorse assegnate, l'efficienza operativa necessaria a reperirne di ulteriori e ad instaurare rapporti diretti con soggetti esterni, in modo da accrescere la qualità delle proprie attività consolidate e consentire la sperimentazione di nuove iniziative, anche finalizzate alla costituzione di un servizio bibliotecario metropolitano degli enti locali. • L’art. 15 della L. 241/90 prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune. • La Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni”, che ha istituito la Città metropolitana di Bologna (subentrata all'omonima Provincia il 1° gennaio 2015), ha indirizzato il nuovo ente a prevedere, in comune, forme di organizzazione delle funzioni metropolitane e comunali, eventualmente differenziate per aree territoriali, secondo principi di semplificazione, economicità ed efficienza; in particolare il comma 11 dell'articolo 1 della legge prevede che gli statuti delle città metropolitane individuino modalità di avvalimento ovvero di delega per lo svolgimento di funzioni, servizi e attività di rilevanza sovracomunale da parte dei Comuni alla Città metropolitana, senza nuovi oneri per la finanza pubblica. • La Città metropolitana di Bologna, le Unioni e i Comuni non associati in Unione hanno deliberato l'approvazione della “Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell'area bolognese”, sottoscritta in data 23 luglio 2015, in seguito alla quale è stato approvato l’accordo attuativo “Sistema distrettuale per la cultura” con atto del Sindaco metropolitano n. 42 del 26 febbraio 2016. • L’accordo attuativo del “Sistema distrettuale per la cultura”, sopra citato, raggruppa funzionalmente i Comuni in ambiti territoriali denominati “Distretti culturali”, per ciascuno dei quali è previsto un ente coordinatore (Comune o Unione di Comuni) cui compete la rappresentanza degli enti partecipanti nel caso di convenzioni per servizi specifici di ambito sovra distrettuale (art. 2 “Livelli di governance e relativi compiti” e art. 3 “Organizzazione dei distretti”), nonché l’impegno per i Comuni e le Unioni afferenti a ciascun Distretto o partecipanti allo specifico progetto a versare quote finanziarie all'ente coordinatore del Distretto o al soggetto coordinatore del progetto; in particolare, per quanto riguarda i progetti in ambito bibliotecario-archivistico, i Comuni/Unioni firmatari di tale accordo s'impegnano (art. 7 “Risorse finanziarie e umane”) a stanziare una quota pro-capite minima, variabile da euro 0,26 a euro 0,50 per abitante, conferendola all'ente coordinatore di Distretto o al soggetto coordinatore del progetto, da destinarsi prioritariamente allo sviluppo delle attività, dei progetti e dei servizi delle reti bibliotecarie distrettuali e metropolitane (anche digitali). • Il Ministero per i beni e le attività culturali, l'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna, l'Alma Mater Studiorum Università di Bologna e il Comune di Bologna hanno approvato la proroga fino al 31 dicembre 2016 della convenzione rep. 2379 del 26 luglio 2013 per la gestione del Polo bibliotecario unificato bolognese del Servizio bibliotecario nazionale, stante la necessità e l’urgenza di garantire la continuità dei servizi erogati, in attesa di una revisione della convenzione e alla stipula di un nuovo testo per un ulteriore triennio che tenga conto della nuova normativa nazionale (L. 56/2014) e regionale (L.R. 13/2015) di riordino istituzionale. Tale convenzione costituisce lo strumento per la gestione di un sistema informativo bibliografico e documentale territoriale, articolazione del Servizio Bibliotecario Nazionale; prevede inoltre l'impegno a sviluppare in rete la cooperazione e i servizi informativi bibliotecari e documentali, anche multimediali e digitali, per tutti i lettori e in ogni biblioteca; gli enti sottoscrittori della convenzione hanno facoltà di collegare al Polo tutte le biblioteche da loro amministrate o con loro convenzionate e contribuiscono alla copertura degli oneri derivanti dalla gestione del Polo con modalità dettagliatamente disciplinate dalla convenzione. • L’art. 1, comma 1 bis della Legge regionale 10 aprile 1995, n. 29 “Riordinamento dell'Istituto dei Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Xxxxxx-Romagna”, attribuisce all’IBACN l’esercizio delle funzioni amministrative di competenza regionale relative alla materia biblioteche, archivi storici e musei di enti locali; inoltre, l’art. 2 “Attribuzioni” prevede – fra l’altro – che l’Istituto, per lo svolgimento delle proprie attività, possa “[…] promuovere accordi e intese, favorire progetti strutturati in rete nei territori, prestare consulenza e collaborare, anche mediante convenzioni, con [...] gli enti locali […]”; tale attribuzione è stata confermata nell’art. 2 dello Statuto dell’Istituto, che prevede che "[…] per lo svolgimento di ogni funzione relativa ai beni artistici, culturali e naturali, […]” l’IBACN “[…] presti, in tali campi, la propria consulenza alla Regione e agli Enti Locali nonché ad altri soggetti pubblici e privati che operano nello stesso campo di attività". • L’art. 56, comma 3 della Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni”, conferma l’esercizio delle funzioni amministrative di competenza regionale relative alla materia biblioteche, archivi storici e musei di enti locali. Atteso che: • Tra gli altri progetti sovra bibliotecari realizzati negli ultimi anni, i servizi di prestito intersistemico dell’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna e di due distretti culturali del territorio stanno ottenendo risultati positivi in termini di fruizione da parte dell’utenza, in virtù della qualità del servizio e della sua economicità; tali servizi potrebbero integrarsi su area vasta mediante uno sviluppo della cooperazione a livello metropolitano, così come potrebbe avvenire per ulteriori attività e iniziative che vengono organizzate all’interno delle attuali reti di cooperazione inter bibliotecaria (deposito delle pubblicazioni, formazione degli operatori, misurazione dei servizi, applicazione degli standard e degli obiettivi di qualità regionali, promozione della lettura, supporto alla didattica e alla ricerca). • Il “Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali (L.R. 18/2000). Obiettivi e azioni prioritarie, strumenti e modalità di intervento per il triennio 2015-2017” evidenzia come occorra “potenziare i progetti cooperativi, sia sul versante tecnologico […] che sul versante organizzativo, anche in riferimento al nuovo assetto istituzionale del territorio, all’armonizzazione dei criteri di suddivisione della spesa nei territori, alla semplificazione amministrativa e alla sostenibilità nel lungo periodo”; inoltre, il “Piano bibliotecario 2016” riconosce che “gli enti locali e gli altri enti partecipanti ai sistemi bibliotecari del territorio hanno risposto con rapidità alla mutata situazione istituzionale e stanno affrontando la riorganizzazione necessaria a dare continuità ai sistemi che hanno garantito, negli anni, qualità dei servizi e razionalizzazione delle risorse”. • In virtù delle modifiche conseguenti in materia di governo della cultura e delle biblioteche derivanti dalla normativa nazionale e regionale di riordino istituzionale sopra richiamata (L. n. 56/2014 e L.R. 13/2015 e successive modificazioni), è necessario riorganizzare la struttura della collaborazione intercomunale nell’area metropolitana bolognese tra le biblioteche degli enti locali, a partire dal raccordo delle reti di cooperazione bibliotecarie esistenti, individuando una nuova forma di collaborazione e il soggetto capofila della medesima. • Allo scopo di favorire la diffusione e la circolazione delle informazioni, del sapere e della conoscenza ai cittadini dell’intero territorio metropolitano, sulla base dell'esito positivo delle attività svolte in comune nell'ambito delle sopra citate convenzioni e accordi e delle indicazioni contenute negli atti d’indirizzo e di pianificazione della programmazione regionale bibliotecaria, i soggetti (Comuni e Unioni di Comuni) capofila dei progetti bibliotecari dei distretti culturali e l'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna convengono e concordano di proseguire le iniziative, le attività ed i progetti sovra comunali di area vasta (in materia di biblioteche e servizi bibliotecari), in forma coordinata e di sistema, individuando l’intera area metropolitana come ambito territoriale ottimale di esercizio delle principali attività inter bibliotecarie e l’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna come il soggetto capofila con il ruolo, in accordo con le linee espresse dal Tavolo metropolitano di indirizzo in materia di cultura, di gestore tecnico, organizzativo e amministrativo degli oggetti del presente atto, avvalendosi delle strutture bibliotecarie e amministrative dell'Istituzione Biblioteche con il concorso degli altri soggetti firmatari, anche dal punto di vista progettuale, economico e finanziario. Tutto ciò premesso e considerato, gli Enti aderenti al presente Accordo (d'ora in avanti, anche: gli “Enti firmatari” o le “parti” ): • l’IBACN della Regione Xxxxxx-Romagna • il Comune di Bologna • le Unioni e singoli Comuni coordinatori dell’area Bolognese per i servizi bibliotecari: il Comune di Valsamoggia, il Comune di Castel San Xxxxxx Terme, l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, l’Unione Reno-Galliera, il Comune di San Xxxxxxxx in Persiceto, il Comune di San Xxxxxxx di Savena convengono su quanto di seguito riportato:

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Samples: Accordo Attuativo Di Collaborazione

RICHIAMATI. la Legge regionale 10 aprile 1995, n. 29 "Riordinamento dell'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna”; • lo Statuto dell’Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx- Romagna, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione progr. 942/1997; • il Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali”, e successive modificazioni; • la Legge Regionale 15 febbraio 2000, n. 18, “Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali”, e successive modificazioni; • il Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art.10 della legge 6 luglio 2002 n. 137” e successive modificazioni; • la Deliberazione del Consiglio Comunale di Bologna O.d.G. n° 66 del 21 luglio 2008, P.G. n. 45010/2008, con cui è stata costituita l'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna ed è stato approvato il relativo regolamento; • la “Convenzione tra il Ministero per i beni e le attività culturali, l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna, l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, la Provincia di Bologna e il Comune di Bologna per la gestione del Polo bibliotecario unificato bolognese del Servizio bibliotecario nazionale”, rep. n. 2379/2013 del 26 luglio 2013; • la Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, e successive modificazioni; • la “Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell'area bolognese”, approvata dal Consiglio metropolitano con delibera n. 20 del 27 maggio 2015 e sottoscritta il 23 luglio 2015; • la delibera del Consiglio metropolitano di Bologna n. 25 del 10 giugno 2015 “Approvazione dell'Accordo attuativo tra la Città metropolitana di Bologna e l'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna per la prosecuzione del servizio di biblioteca digitale in ambito metropolitano MLOL–Media library on line”; • la Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni”, e successive modificazioni; • il “Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali (L.R. 18/2000). Obiettivi e azioni prioritarie, strumenti e modalità di intervento per il triennio 2015-2017” approvato dall’Assemblea legislativa della Regione Xxxxxx-Romagna con delibera n. 41 del 20 ottobre 2015; • l' “Intesa generale quadro Regione Xxxxxx-Romagna–Città metropolitana di Bologna ex art. 5 L.R. n. 13 del 2015”, siglata il 13 gennaio 2016; • l’ “Accordo attuativo della Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell’Area metropolitana bolognese – Sistema distrettuale per la cultura”, approvato con atto del Sindaco metropolitano n. 42 del 26 febbraio 2016; • il “Piano bibliotecario 2016” approvato dalla Giunta della Regione Xxxxxx-Romagna con delibera n. 1057 del 4 luglio 2016, “Approvazione piano annuale 2016 in attuazione della L.R. n. 18/2000 in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali– Assegnazione contributo all’IBACN”; • la “Proroga della Convenzione rep. 2379 del 26 luglio 2013 tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna, l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna e il Comune di Bologna per la gestione del Polo bibliotecario unificato bolognese del Servizio bibliotecario nazionale”, rep. n. 4805/2016 del 1° agosto 2016. Premesso che: • La normativa nazionale (D.LgsD. Lgs. n. 42/2004) e quella regionale (L.R. n. 18/2000) attribuiscono agli Enti locali compiti specifici in materia di istituti e di servizi culturali; in particolare, l’art. 12 della L.R. 18/2000 prevede che le biblioteche degli Enti locali e quelle convenzionate forniscano i loro servizi in collaborazione con altre biblioteche e istituti presenti nel territorio e che, al fine di realizzare un servizio bibliotecario integrato, gli enti titolari di biblioteche, d'intesa con i Comuni, costituiscano sistemi bibliotecari, archivistici e informativi, per il miglioramento dei servizi al pubblico. • Nell'Area L'Area metropolitana bolognese si sono sviluppate diverse ha condiviso numerose esperienze nell’ambito della cooperazione intercomunale tesa al rafforzamento delle sinergie fra le biblioteche, in piena adesione ai principi espressi dalla L.R. 18/2000, al fine di garantire a tutti il diritto di accesso all’informazione e alla conoscenza e promuovere lo sviluppo della cultura in tutte le sue forme. In tal senso furono stipulate, a partire dallo scioglimento del Consorzio provinciale di pubblica lettura di Bologna (1986) le convenzioni per la gestione coordinata di progetti e di servizi bibliotecari nel territorio provinciale extra capoluogo (fino al 2012) e, dal 1990 ad oggi, le convenzioni per la gestione del Polo polo bibliotecario bolognese del Servizio bibliotecario nazionale (SBN); nel 2008, fu costituita dal Comune di Bologna l’Istituzione Biblioteche come organismo strumentale per la gestione e il coordinamento delle biblioteche comunali del capoluogo; a partire dal 2012, l’implementazione, la sperimentazione e il consolidamento del progetto “MLOL–Media library online. Biblioteca digitale metropolitana Bologna” ha costituito un esempio positivo di condivisione collettiva delle risorse e di erogazione dei servizi di biblioteca digitale su area vasta dall’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna e le biblioteche del territorio; dalla fine del 2012, il “Protocollo per un sistema distrettuale della cultura” tra la Provincia di Bologna (poi Città metropolitana dal 1° gennaio 2015) e i Comuni del territorio ha consentito la costituzione di un sistema di governo per la cultura articolato in ambiti distrettuali, anche in materia di biblioteche, . Tale assetto è stato richiamato nell’Intesa tra la Regione Xxxxxx-Romagna e la Città metropolitana di Bologna (art. 5, “Sviluppo economico e sociale”, comma 6). • All’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna, costituita, assieme al relativo regolamento, dal Consiglio comunale di Bologna con deliberazione O.d.g. n. 66 del 21 luglio 2008, PG n. 45010/2008, è stata attribuita ampia autonomia nella gestione diretta delle risorse assegnate, l'efficienza operativa necessaria a reperirne di ulteriori e ad instaurare rapporti diretti con soggetti esterni, in modo da accrescere la qualità delle proprie attività consolidate e consentire la sperimentazione di nuove iniziative, anche finalizzate alla costituzione di un servizio bibliotecario metropolitano degli enti locali. • L’art. 15 della L. 241/90 prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune. • La Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni”, che ha istituito la Città metropolitana di Bologna (subentrata all'omonima Provincia il 1° gennaio 2015), ha indirizzato il nuovo ente a prevedere, in comune, forme di organizzazione delle funzioni metropolitane e comunali, eventualmente differenziate per aree territoriali, secondo principi di semplificazione, economicità ed efficienza; in particolare il comma 11 dell'articolo 1 della legge prevede che gli statuti delle città metropolitane individuino modalità di avvalimento ovvero di delega per lo svolgimento di funzioni, servizi e attività di rilevanza sovracomunale da parte dei Comuni alla Città metropolitana, senza nuovi oneri per la finanza pubblica. • La Città metropolitana di Bologna, le Unioni e i Comuni non associati in Unione hanno deliberato l'approvazione della “Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell'area bolognese”, sottoscritta in data 23 luglio 2015, in seguito alla quale è stato approvato l’accordo attuativo “Sistema distrettuale per la cultura” con atto del Sindaco metropolitano del n. 42 del 26 febbraio 2016. • L’accordo attuativo del “Sistema distrettuale per la cultura”, sopra citato, raggruppa funzionalmente i Comuni in ambiti territoriali denominati “Distretti culturali”, per ciascuno dei quali è previsto un ente coordinatore (Comune o Unione di Comuni) cui compete la rappresentanza degli enti partecipanti nel caso di convenzioni per servizi specifici di ambito sovra distrettuale (art. 2 “Livelli di governance e relativi compiti” e art. 3 “Organizzazione dei distretti”), nonché l’impegno per i Comuni e le Unioni afferenti a ciascun Distretto o partecipanti allo specifico progetto a versare quote finanziarie all'ente coordinatore del Distretto o al soggetto coordinatore del progetto; in particolare, per quanto riguarda i progetti in ambito bibliotecario-archivistico, i Comuni/Unioni firmatari di tale accordo s'impegnano (art. 7 “Risorse finanziarie e umane”) a stanziare una quota pro-capite minima, variabile da euro 0,26 a euro 0,50 per abitante, conferendola all'ente coordinatore di Distretto o al soggetto coordinatore del progetto, da destinarsi prioritariamente allo sviluppo delle attività, dei progetti e dei servizi delle reti bibliotecarie distrettuali e metropolitane (anche digitali). • Il Ministero per i beni e le attività culturali, l'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna, l'Alma Mater Studiorum Università di Bologna e il Comune di Bologna hanno approvato la proroga fino al 31 dicembre 2016 della convenzione rep. 2379 del 26 luglio 2013 per la gestione del Polo bibliotecario unificato bolognese del Servizio bibliotecario nazionale, stante la necessità e l’urgenza di garantire la continuità dei servizi erogati, in attesa di una revisione della convenzione e alla stipula di un nuovo testo per un ulteriore triennio che tenga conto della nuova normativa nazionale (L. 56/2014) e regionale (L.R. 13/2015) di riordino istituzionale. Tale convenzione costituisce lo strumento per la gestione di un sistema informativo bibliografico e documentale territoriale, articolazione del Servizio Bibliotecario Nazionale; prevede inoltre l'impegno a sviluppare in rete la cooperazione e i servizi informativi bibliotecari e documentali, anche multimediali e digitali, per tutti i lettori e in ogni biblioteca; gli enti sottoscrittori della convenzione hanno facoltà di collegare al Polo tutte le biblioteche da loro amministrate o con loro convenzionate e contribuiscono alla copertura degli oneri derivanti dalla gestione del Polo con modalità dettagliatamente disciplinate dalla convenzione. • L’art. 1, comma 1 bis della Legge regionale 10 aprile 1995, n. 29 “Riordinamento dell'Istituto dei Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Xxxxxx-Romagna”, attribuisce all’IBACN l’esercizio delle funzioni amministrative di competenza regionale relative alla materia biblioteche, archivi storici e musei di enti locali; inoltre, l’art. 2 “Attribuzioni” prevede – fra l’altro – che l’Istituto, per lo svolgimento delle proprie attività, possa “[…] promuovere accordi e intese, favorire progetti strutturati in rete nei territori, prestare consulenza e collaborare, anche mediante convenzioni, con [...] gli enti locali […]”; tale attribuzione è stata confermata nell’art. 2 dello Statuto dell’Istituto, che prevede che "[…] per lo svolgimento di ogni funzione relativa ai beni artistici, culturali e naturali, […]” l’IBACN “[…] presti, in tali campi, la propria consulenza alla Regione e agli Enti Locali nonché ad altri soggetti pubblici e privati che operano nello stesso campo di attività". • L’art. 56, comma 3 della Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni”, conferma l’esercizio delle funzioni amministrative di competenza regionale relative alla materia biblioteche, archivi storici e musei di enti locali. Atteso che: • Tra gli altri progetti sovra bibliotecari realizzati negli ultimi anni, i servizi di il servizio del prestito intersistemico dell’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna e di due distretti culturali del territorio stanno ottenendo risultati positivi in termini di fruizione da parte dell’utenza, in virtù della qualità del servizio e della sua economicità; tali servizi potrebbero integrarsi su area vasta mediante uno sviluppo della cooperazione a livello metropolitano, così come potrebbe avvenire per ulteriori attività e iniziative che vengono organizzate all’interno delle attuali reti di cooperazione inter bibliotecaria (deposito delle pubblicazioni, formazione degli operatori, misurazione dei servizi, applicazione degli standard e degli obiettivi di qualità regionali, promozione della lettura, supporto alla didattica e alla ricerca). • Il “Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali (L.R. 18/2000). Obiettivi e azioni prioritarie, strumenti e modalità di intervento per il triennio 2015-2017” evidenzia come occorra “potenziare i progetti cooperativi, sia sul versante tecnologico […] che sul versante organizzativo, anche in riferimento al nuovo assetto istituzionale del territorio, all’armonizzazione dei criteri di suddivisione della spesa nei territori, alla semplificazione amministrativa e alla sostenibilità nel lungo periodo”; inoltre, il “Piano bibliotecario 2016” riconosce che “gli enti locali e gli altri enti partecipanti ai sistemi bibliotecari del territorio hanno risposto con rapidità alla mutata situazione istituzionale e stanno affrontando la riorganizzazione necessaria a dare continuità ai sistemi che hanno garantito, negli anni, qualità dei servizi e razionalizzazione delle risorse”. • In virtù delle modifiche conseguenti in materia di governo della cultura e delle biblioteche derivanti dalla normativa nazionale e regionale di riordino istituzionale sopra richiamata (L. n. 56/2014 e L.R. 13/2015 e successive modificazioni), è necessario riorganizzare la struttura della collaborazione intercomunale nell’area metropolitana bolognese tra le biblioteche degli enti locali, a partire dal raccordo delle reti di cooperazione bibliotecarie esistenti, individuando una nuova forma di collaborazione e il soggetto capofila della medesima. • Allo scopo di favorire la diffusione e la circolazione delle informazioni, del sapere e della conoscenza ai cittadini dell’intero territorio metropolitano, sulla base dell'esito positivo delle attività svolte in comune nell'ambito delle sopra citate convenzioni e accordi e delle indicazioni contenute negli atti d’indirizzo e di pianificazione della programmazione regionale bibliotecaria, i soggetti (Comuni e Unioni di Comuni) capofila dei progetti bibliotecari dei distretti culturali e l'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna convengono e concordano di proseguire le iniziative, le attività ed i progetti sovra comunali di area vasta (in materia di biblioteche e servizi bibliotecari), in forma coordinata e di sistema, individuando l’intera area metropolitana come ambito territoriale ottimale di esercizio delle principali attività inter bibliotecarie e l’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna come il soggetto capofila con il ruolo, in accordo con le linee espresse dal Tavolo metropolitano di indirizzo in materia di cultura, ruolo di gestore tecnico, organizzativo e amministrativo degli oggetti del presente attoaccordo, avvalendosi delle strutture bibliotecarie e amministrative dell'Istituzione Biblioteche con il concorso degli altri soggetti firmatari, anche dal punto di vista progettuale, economico e finanziario. Tutto ciò premesso e considerato, gli Enti aderenti al presente Accordo (d'ora in avanti, anche: gli “Enti firmatari” o le “parti” ): • l’IBACN della Regione Xxxxxx-Romagna • il Comune di Bologna • le Unioni e singoli Comuni coordinatori dell’area Bolognese per i servizi bibliotecari: il Comune di Valsamoggia, il Comune di Castel San Xxxxxx Terme, l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, l’Unione Reno-Galliera, il Comune di San Xxxxxxxx in Persiceto, il Comune di San Xxxxxxx di Savena convengono su quanto di seguito riportato:

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Samples: Accordo Attuativo

RICHIAMATI. la Legge regionale 10 aprile 1995deliberazione di Giunta comunale n. 79/2014 con cui l'Amministrazione comunale ha approvato il disciplinare tecnico relativo al servizio di promozione turistica e culturale della Città di Venezia, n. 29 "Riordinamento dell'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna”affidato a Vela S.p.A.; • lo Statuto dell’Istituto l'Accordo di Collaborazione con la Regione del Veneto per i Beni artisticila presentazione della manifestazione di interesse alla gestione del servizio prevista dall’allegato B della sopra citata Deliberazione Regionale n. 2287/2013, culturali e naturali della Regione Xxxxxx- Romagna, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione progrProt. 942/1997536452/2014 del 29/12/2014; • l'articolo 5 - gestione indiretta - di detto accordo, in base al quale il Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico soggetto gestore può conferire o affidare la gestione delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali”, e successive modificazioniattività di informazione ed accoglienza turistica ad altri soggetti; • la Legge Regionale 15 febbraio 2000, con Delibera n. 18, “Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali”, e successive modificazioni; • 105 del 23/12/2014 il Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art.10 della legge 6 luglio 2002 n. 137” e successive modificazioni; • la Deliberazione del Consiglio Comunale di Bologna O.d.G. n° 66 Venezia ha assunto in gestione, senza oneri aggiuntivi sul bilancio comunale rispetto a quelli già sostenuti per le attività della Direzione preposta al turismo, il servizio pubblico di informazione e accoglienza turistica sul proprio territorio (di seguito nel testo citato anche con l'acronimo IAT), come da legge regionale n. 11/2013 “Sviluppo e sostenibilità del 21 luglio 2008turismo veneto” e relativa disciplina, P.G. in particolare l'allegato A della Deliberazione n. 45010/2008, 2287 del 10/12/2013; • con cui Delibera di Giunta Comunale n. 480 del 29/12/2015 è stata costituita l'Istituzione Biblioteche approvata la relazione ai sensi dell’art. 34, comma 20, del Comune D.L. n. 179/2012, per l’affidamento del servizio pubblico di Bologna ed Informazione e Accoglienza Turistica della Città di Venezia, definendolo servizio di interesse generale; • con Delibera di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2016, confermando i contenuti della citata DCC n. 105 del 23/12/2014, è stato approvato il relativo regolamento; • la “Convenzione tra il Ministero per i beni e le attività culturali, l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna, l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, la Provincia di Bologna e stabilito che il Comune di Bologna Venezia assuma, con decorrenza dal 1 febbraio 2016, per la durata di 3 anni, la gestione del Polo bibliotecario unificato bolognese del Servizio bibliotecario nazionale”, rep. n. 2379/2013 del 26 luglio 2013servizio IAT nel territorio comunale; • con la Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, e successive modificazioni; • la “Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell'area bolognese”, approvata dal Consiglio metropolitano con delibera n. 20 del 27 maggio 2015 e sottoscritta il 23 luglio 2015; • la delibera del Consiglio metropolitano di Bologna n. 25 del 10 giugno 2015 “Approvazione dell'Accordo attuativo tra la Città metropolitana di Bologna e l'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna per la prosecuzione del servizio di biblioteca digitale in ambito metropolitano MLOL–Media library on line”; • la Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni”, e successive modificazioni; • il “Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali (L.R. 18/2000). Obiettivi e azioni prioritarie, strumenti e modalità di intervento per il triennio 2015-2017” approvato dall’Assemblea legislativa della Regione Xxxxxx-Romagna con delibera n. 41 del 20 ottobre 2015; • l' “Intesa generale quadro Regione Xxxxxx-Romagna–Città metropolitana di Bologna ex art. 5 L.R. n. 13 del 2015”, siglata il 13 gennaio 2016; • l’ “Accordo attuativo della Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell’Area metropolitana bolognese – Sistema distrettuale per la cultura”, approvato con atto del Sindaco metropolitano n. 42 del 26 febbraio 2016; • il “Piano bibliotecario 2016” approvato dalla Giunta della Regione Xxxxxx-Romagna con delibera n. 1057 del 4 luglio 2016, “Approvazione piano annuale 2016 in attuazione della L.R. n. 18/2000 in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali– Assegnazione contributo all’IBACN”; • la “Proroga della Convenzione rep. 2379 del 26 luglio 2013 tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna, l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna e il Comune di Bologna per la gestione del Polo bibliotecario unificato bolognese del Servizio bibliotecario nazionale”, rep. n. 4805/2016 del 1° agosto 2016. Premesso che: • La normativa nazionale (D.Lgs. n. 42/2004) e quella regionale (L.R. n. 18/2000) attribuiscono agli Enti locali compiti specifici in materia di istituti e di servizi culturali; in particolare, l’art. 12 della L.R. 18/2000 prevede che le biblioteche degli Enti locali e quelle convenzionate forniscano i loro servizi in collaborazione con altre biblioteche e istituti presenti nel territorio e che, al fine di realizzare un servizio bibliotecario integrato, gli enti titolari di biblioteche, d'intesa con i Comuni, costituiscano sistemi bibliotecari, archivistici e informativi, per il miglioramento dei servizi al pubblico. • Nell'Area metropolitana bolognese si sono sviluppate diverse esperienze nell’ambito della cooperazione intercomunale tesa al rafforzamento delle sinergie fra le biblioteche, in piena adesione ai principi espressi dalla L.R. 18/2000, al fine di garantire a tutti il diritto di accesso all’informazione e alla conoscenza e promuovere lo sviluppo della cultura in tutte le sue forme. In tal senso furono stipulate, a partire dallo scioglimento del Consorzio provinciale di pubblica lettura di Bologna (1986) le convenzioni per la gestione coordinata di progetti e di servizi bibliotecari nel territorio provinciale extra capoluogo (fino al 2012) e, dal 1990 ad oggi, le convenzioni per la gestione del Polo bibliotecario bolognese del Servizio bibliotecario nazionale (SBN); nel 2008, fu costituita dal Comune di Bologna l’Istituzione Biblioteche come organismo strumentale per la gestione e il coordinamento delle biblioteche comunali del capoluogo; a partire dal 2012, l’implementazione, la sperimentazione e il consolidamento del progetto “MLOL–Media library online. Biblioteca digitale metropolitana Bologna” ha costituito un esempio positivo di condivisione collettiva delle risorse e di erogazione dei servizi di biblioteca digitale su area vasta dall’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna e le biblioteche del territorio; dalla fine del 2012, il “Protocollo per un sistema distrettuale della cultura” tra la Provincia di Bologna (poi Città metropolitana dal 1° gennaio 2015) e i Comuni del territorio ha consentito la costituzione di un sistema di governo per la cultura articolato in ambiti distrettuali, anche in materia di biblioteche, assetto richiamato nell’Intesa tra la Regione Xxxxxx-Romagna e la Città metropolitana di Bologna (art. 5, “Sviluppo economico e sociale”, comma 6). • All’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna, costituita, assieme al relativo regolamento, dal Consiglio comunale di Bologna con deliberazione O.d.g. n. 66 del 21 luglio 2008, PG n. 45010/2008, è stata attribuita ampia autonomia nella gestione diretta delle risorse assegnate, l'efficienza operativa necessaria a reperirne di ulteriori e ad instaurare rapporti diretti con soggetti esterni, in modo da accrescere la qualità delle proprie attività consolidate e consentire la sperimentazione di nuove iniziative, anche finalizzate alla costituzione di un servizio bibliotecario metropolitano degli enti locali. • L’art. 15 della L. 241/90 prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune. • La Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni”, che ha istituito la Città metropolitana di Bologna (subentrata all'omonima Provincia il 1° gennaio 2015), ha indirizzato il nuovo ente a prevedere, in comune, forme di organizzazione delle funzioni metropolitane e comunali, eventualmente differenziate per aree territoriali, secondo principi di semplificazione, economicità ed efficienza; in particolare il comma 11 dell'articolo 1 della legge prevede che gli statuti delle città metropolitane individuino modalità di avvalimento ovvero di delega per lo svolgimento di funzioni, servizi e attività di rilevanza sovracomunale da parte dei Comuni alla Città metropolitana, senza nuovi oneri per la finanza pubblica. • La Città metropolitana di Bologna, le Unioni e i Comuni non associati in Unione hanno deliberato l'approvazione della “Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell'area bolognese”, sottoscritta in data 23 luglio 2015, in seguito alla quale stessa Xxxxxxxx è stato approvato l’accordo attuativo “Sistema distrettuale per la cultura” con atto del Sindaco metropolitano n. 42 del 26 febbraio 2016. • L’accordo attuativo del “Sistema distrettuale per la cultura”, sopra citato, raggruppa funzionalmente i Comuni in ambiti territoriali denominati “Distretti culturali”, per ciascuno dei quali è previsto un ente coordinatore (Comune o Unione di Comuni) cui compete la rappresentanza degli enti partecipanti nel caso di convenzioni per servizi specifici di ambito sovra distrettuale (art. 2 “Livelli di governance e relativi compiti” e art. 3 “Organizzazione dei distretti”), nonché l’impegno per i Comuni e le Unioni afferenti a ciascun Distretto o partecipanti allo specifico progetto a versare quote finanziarie all'ente coordinatore del Distretto o al soggetto coordinatore del progetto; in particolare, per quanto riguarda i progetti in ambito bibliotecario-archivistico, i Comuni/Unioni firmatari di tale accordo s'impegnano (art. 7 “Risorse finanziarie e umane”) a stanziare una quota pro-capite minima, variabile da euro 0,26 a euro 0,50 per abitante, conferendola all'ente coordinatore di Distretto o al soggetto coordinatore del progetto, da destinarsi prioritariamente allo sviluppo delle attività, dei progetti e dei servizi delle reti bibliotecarie distrettuali e metropolitane (anche digitali). • Il Ministero per i beni e le attività culturali, l'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna, l'Alma Mater Studiorum Università di Bologna e il Comune di Bologna hanno approvato la proroga fino al 31 dicembre 2016 della convenzione rep. 2379 del 26 luglio 2013 per la gestione del Polo bibliotecario unificato bolognese del Servizio bibliotecario nazionale, stante la necessità e l’urgenza di garantire la continuità dei servizi erogati, in attesa di una revisione della convenzione e alla stipula di un nuovo testo per un ulteriore triennio che tenga conto della nuova normativa nazionale (L. 56/2014) e regionale (L.R. 13/2015) di riordino istituzionale. Tale convenzione costituisce lo strumento per la gestione di un sistema informativo bibliografico e documentale territoriale, articolazione del Servizio Bibliotecario Nazionale; prevede inoltre l'impegno a sviluppare in rete la cooperazione e i servizi informativi bibliotecari e documentali, anche multimediali e digitali, per tutti i lettori e in ogni biblioteca; gli enti sottoscrittori della convenzione hanno facoltà di collegare al Polo tutte le biblioteche da loro amministrate o con loro convenzionate e contribuiscono alla copertura degli oneri derivanti dalla gestione del Polo con modalità dettagliatamente disciplinate dalla convenzione. • L’art. 1, comma 1 bis della Legge regionale 10 aprile 1995, n. 29 “Riordinamento dell'Istituto dei Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Xxxxxx-Romagna”, attribuisce all’IBACN l’esercizio delle funzioni amministrative di competenza regionale relative alla materia biblioteche, archivi storici e musei di enti locali; inoltre, l’art. 2 “Attribuzioni” prevede – fra l’altro – che l’Istituto, per lo svolgimento delle proprie attività, possa “[…] promuovere accordi e intese, favorire progetti strutturati in rete nei territori, prestare consulenza e collaborare, anche mediante convenzioni, con [...] gli enti locali […]”; tale attribuzione è stata confermata nell’art. 2 dello Statuto dell’Istituto, che prevede che "[…] per lo svolgimento di ogni funzione relativa ai beni artistici, culturali e naturali, […]” l’IBACN “[…] presti, in tali campi, la propria consulenza alla Regione e agli Enti Locali nonché ad altri soggetti pubblici e privati che operano nello stesso campo di attività". • L’art. 56, comma 3 della Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni”, conferma l’esercizio delle funzioni amministrative di competenza regionale relative alla materia biblioteche, archivi storici e musei di enti locali. Atteso che: • Tra gli altri progetti sovra bibliotecari realizzati negli ultimi anni, i servizi di prestito intersistemico dell’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna e di due distretti culturali del territorio stanno ottenendo risultati positivi in termini di fruizione da parte dell’utenza, in virtù della qualità del servizio e della sua economicità; tali servizi potrebbero integrarsi su area vasta mediante uno sviluppo della cooperazione a livello metropolitano, così come potrebbe avvenire per ulteriori attività e iniziative che vengono organizzate all’interno delle attuali reti di cooperazione inter bibliotecaria (deposito delle pubblicazioni, formazione degli operatori, misurazione dei servizi, applicazione degli standard e degli obiettivi di qualità regionali, promozione della lettura, supporto alla didattica e alla ricerca). • Il “Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali (L.R. 18/2000). Obiettivi e azioni prioritarie, strumenti e modalità di intervento per il triennio 2015-2017” evidenzia come occorra “potenziare i progetti cooperativi, sia sul versante tecnologico […] che sul versante organizzativo, anche in riferimento al nuovo assetto istituzionale del territorio, all’armonizzazione dei criteri di suddivisione della spesa nei territori, alla semplificazione amministrativa e alla sostenibilità nel lungo periodo”; inoltre, il “Piano bibliotecario 2016” riconosce che “gli enti locali e gli altri enti partecipanti ai sistemi bibliotecari del territorio hanno risposto con rapidità alla mutata situazione istituzionale e stanno affrontando la riorganizzazione necessaria a dare continuità ai sistemi che hanno garantito, negli anni, qualità dei servizi e razionalizzazione delle risorse”. • In virtù delle modifiche conseguenti in materia di governo della cultura e delle biblioteche derivanti dalla normativa nazionale e regionale di riordino istituzionale sopra richiamata (L. n. 56/2014 e L.R. 13/2015 e successive modificazioni), è necessario riorganizzare la struttura della collaborazione intercomunale nell’area metropolitana bolognese tra le biblioteche degli enti locali, a partire dal raccordo delle reti di cooperazione bibliotecarie esistenti, individuando una nuova forma di collaborazione e il soggetto capofila della medesima. • Allo scopo di favorire la diffusione e la circolazione delle informazioni, del sapere e della conoscenza ai cittadini dell’intero territorio metropolitano, sulla base dell'esito positivo delle attività svolte in comune nell'ambito delle sopra citate convenzioni e accordi e delle indicazioni contenute negli atti d’indirizzo e di pianificazione della programmazione regionale bibliotecaria, i soggetti (Comuni e Unioni di Comuni) capofila dei progetti bibliotecari dei distretti culturali e l'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna convengono e concordano di proseguire le iniziative, le attività ed i progetti sovra comunali di area vasta (in materia di biblioteche e servizi bibliotecari), in forma coordinata e di sistema, individuando l’intera area metropolitana come ambito territoriale ottimale di esercizio delle principali attività inter bibliotecarie e l’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna come il soggetto capofila con il ruolo, in accordo con le linee espresse dal Tavolo metropolitano di indirizzo in materia di cultura, di gestore tecnico, organizzativo e amministrativo degli oggetti del presente atto, avvalendosi delle strutture bibliotecarie e amministrative dell'Istituzione Biblioteche con il concorso degli altri soggetti firmatari, anche dal punto di vista progettuale, economico e finanziario. Tutto ciò premesso e considerato, gli Enti aderenti al presente Accordo (d'ora in avanti, anche: gli “Enti firmatari” o le “parti” ): • l’IBACN della Regione Xxxxxx-Romagna • il Comune di Bologna • le Unioni e singoli Comuni coordinatori dell’area Bolognese per i servizi bibliotecari: il Comune di Valsamoggia, il Comune di Castel San Xxxxxx Terme, l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, l’Unione Reno-Galliera, il Comune di San Xxxxxxxx in Persiceto, il Comune di San Xxxxxxx di Savena convengono su quanto di seguito riportatoaltresì stabilito:

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Samples: Contract of Service for Tourist Information and Reception

RICHIAMATI. l’Intesa Istituzionale di Programma, tra il Governo e la Legge regionale 10 aprile 1995, n. 29 "Riordinamento dell'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna”; • lo Statuto dell’Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx- Romagna, approvato dalla Giunta regionale con deliberazione progr. 942/1997; • il Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali”, e successive modificazioni; • la Legge Regionale 15 Molise sottoscritta in data 16 febbraio 2000, n. 18così come aggiornata dai successivi atti di programmazione e pianificazione; - il II Atto Integrativo all’Accordo di Programma Quadro (APQ) “Politiche del Lavoro” sottoscritto in data 26 settembre 2007 fra la Regione Molise, “Norme in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali”, e successive modificazioni; • il Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'art.10 della legge 6 luglio 2002 n. 137” e successive modificazioni; • la Deliberazione del Consiglio Comunale di Bologna O.d.G. n° 66 del 21 luglio 2008, P.G. n. 45010/2008, con cui è stata costituita l'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna ed è stato approvato il relativo regolamento; • la “Convenzione tra il Ministero per i beni e le attività culturali, l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna, l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, la Provincia di Bologna del Lavoro e il Comune di Bologna Ministero dello Sviluppo Economico, in cui sono state inserite, a seguito dei verbali e delle decisioni del Tavolo dei sottoscrittori, su richiamati, le Azioni 1, 2 e 3 del Pacchetto “Giovani” Bonus per la gestione del Polo bibliotecario unificato bolognese del Servizio bibliotecario nazionale”l’occupazione – Giovani in impresa; RICHIAMATE, rep. n. 2379/2013 del 26 luglio 2013; • la Legge 7 aprile 2014inoltre, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, e successive modificazioni; • la “Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell'area bolognese”, approvata dal Consiglio metropolitano con delibera n. 20 del 27 maggio 2015 e sottoscritta il 23 luglio 2015; • - la delibera del Consiglio metropolitano CIPE 22 marzo 2006, n. 14, recante “Programmazione delle risorse del Fondo per le Aree Sottoutilizzate mediante le Intese Istituzionali di Bologna n. 25 del 10 giugno 2015 “Approvazione dell'Accordo attuativo tra la Città metropolitana Programma e gli Accordi di Bologna e l'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna per la prosecuzione del servizio di biblioteca digitale in ambito metropolitano MLOL–Media library on lineProgramma Quadro”; - la Legge regionale 30 luglio 2015delibera del CIPE 23 marzo 2012, n. 13 41, concernente Riforma Modalità di riprogrammazione delle risorse regionali del sistema Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2000-2006 e 2007-2013” RITENUTO, per quanto sopra, di governo sottoporre all’approvazione della Giunta regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana la riprogrammazione, per l’importo di Bolognaeuro 922.256,43, Province, Comuni e loro Unionidelle economie a carico del FSC 2000-2006 generate dall’Azione 3 cod. SGP MOLPNCG.059 “Bonus assunzionale – Dai credito ai Giovani”, e successive modificazioni; • il inserita nel II Atto integrativo all’Accordo di Programma Quadro Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali (L.R. 18/2000). Obiettivi e azioni prioritarie, strumenti e modalità di intervento per il triennio 2015-2017” approvato dall’Assemblea legislativa della Regione Xxxxxx-Romagna con delibera n. 41 Politiche del 20 ottobre 2015; • l' “Intesa generale quadro Regione Xxxxxx-Romagna–Città metropolitana di Bologna ex art. 5 L.R. n. 13 del 2015Lavoro”, siglata implementando, per pari importo, il 13 gennaio 2016; • l’ valore finanziario dell’Azione 1 Accordo attuativo della Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell’Area metropolitana bolognese – Sistema distrettuale per la culturaGiovani al lavoro IV annualità”, approvato con atto del Sindaco metropolitano n. 42 del 26 febbraio 2016; • il “Piano bibliotecario 2016” approvato dalla Giunta della Regione Xxxxxx-Romagna con delibera n. 1057 del 4 luglio 2016anch’essa inserita nel medesimo Atto integrativo, “Approvazione piano annuale 2016 in attuazione della L.R. n. 18/2000 in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali– Assegnazione contributo all’IBACN”; • la “Proroga della Convenzione rep. 2379 del 26 luglio 2013 tra il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna, l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna e il Comune di Bologna per la gestione del Polo bibliotecario unificato bolognese del Servizio bibliotecario nazionale”, rep. n. 4805/2016 del 1° agosto 2016. Premesso che: • La normativa nazionale (D.Lgs. n. 42/2004) e quella regionale (L.R. n. 18/2000) attribuiscono agli Enti locali compiti specifici in materia di istituti e di servizi culturali; in particolare, l’art. 12 della L.R. 18/2000 prevede che le biblioteche degli Enti locali e quelle convenzionate forniscano i loro servizi in collaborazione con altre biblioteche e istituti presenti nel territorio e cheda euro 3.000.000,00 a euro 3.922.256,43, al fine di realizzare un servizio bibliotecario integratoassicurare la completa copertura finanziaria alla graduatoria approvata con determinazione dirigenziale n. 2393 del 9 giugno 2016 del Servizio “Programmazione rete dei soggetti deboli, gli enti titolari di biblioteche, d'intesa con i Comuni, costituiscano sistemi bibliotecari, archivistici dell’integrazione sociosanitaria e informativi, per il miglioramento dei servizi al pubblico. • Nell'Area metropolitana bolognese si sono sviluppate diverse esperienze nell’ambito delle Politiche sociali” della cooperazione intercomunale tesa al rafforzamento delle sinergie fra le biblioteche, in piena adesione ai principi espressi dalla L.R. 18/2000, al fine di garantire a tutti il diritto di accesso all’informazione e alla conoscenza e promuovere lo sviluppo della cultura in tutte le sue forme. In tal senso furono stipulate, a partire dallo scioglimento del Consorzio provinciale di pubblica lettura di Bologna (1986) le convenzioni Direzione Generale per la gestione coordinata di progetti e di servizi bibliotecari nel territorio provinciale extra capoluogo (fino al 2012) Salute, oggi Servizio Programmazione delle Politiche sociali, e, dal 1990 ad oggiquindi, le convenzioni per consentire la gestione formalizzazione della concessione del Polo bibliotecario bolognese del Servizio bibliotecario nazionale (SBN); nel 2008, fu costituita dal Comune di Bologna l’Istituzione Biblioteche come organismo strumentale per la gestione e il coordinamento delle biblioteche comunali del capoluogo; a partire dal 2012, l’implementazione, la sperimentazione e il consolidamento del progetto finanziamento in favore dei beneficiari/destinatari dell’Avviso pubblico MLOL–Media library online. Biblioteca digitale metropolitana Bologna” ha costituito un esempio positivo di condivisione collettiva delle risorse e di erogazione dei servizi di biblioteca digitale su area vasta dall’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna e le biblioteche del territorio; dalla fine del 2012, il “Protocollo per un sistema distrettuale della cultura” tra la Provincia di Bologna (poi Città metropolitana dal 1° gennaio 2015) e i Comuni del territorio ha consentito la costituzione di un sistema di governo per la cultura articolato in ambiti distrettuali, anche in materia di biblioteche, assetto richiamato nell’Intesa tra la Regione Xxxxxx-Romagna e la Città metropolitana di Bologna (art. 5, “Sviluppo economico e socialeGiovani al lavoro IV annualità”, comma 6). • All’Istituzione Biblioteche del Comune collocati nella graduatoria di Bolognacui all’Allegato C alla richiamata determinazione n. 2393/2016, costituita, assieme al relativo regolamento, dal Consiglio comunale ma non finanziati per assenza di Bologna con deliberazione O.d.g. n. 66 del 21 luglio 2008, PG n. 45010/2008, è stata attribuita ampia autonomia nella gestione diretta delle risorse assegnate, l'efficienza operativa necessaria a reperirne di ulteriori e ad instaurare rapporti diretti con soggetti esterni, in modo da accrescere la qualità delle proprie attività consolidate e consentire la sperimentazione di nuove iniziative, anche finalizzate alla costituzione di un servizio bibliotecario metropolitano degli enti locali. • L’art. 15 della L. 241/90 prevede la possibilità per le pubbliche amministrazioni di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune. • La Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni”, che ha istituito la Città metropolitana di Bologna (subentrata all'omonima Provincia il 1° gennaio 2015), ha indirizzato il nuovo ente a prevedere, in comune, forme di organizzazione delle funzioni metropolitane e comunali, eventualmente differenziate per aree territoriali, secondo principi di semplificazione, economicità ed efficienza; in particolare il comma 11 dell'articolo 1 della legge prevede che gli statuti delle città metropolitane individuino modalità di avvalimento ovvero di delega per lo svolgimento di funzioni, servizi e attività di rilevanza sovracomunale da parte dei Comuni alla Città metropolitana, senza nuovi oneri per la finanza pubblica. • La Città metropolitana di Bologna, le Unioni e i Comuni non associati in Unione hanno deliberato l'approvazione della “Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell'area bolognese”, sottoscritta in data 23 luglio 2015, in seguito alla quale è stato approvato l’accordo attuativo “Sistema distrettuale per la cultura” con atto del Sindaco metropolitano n. 42 del 26 febbraio 2016. • L’accordo attuativo del “Sistema distrettuale per la cultura”, sopra citato, raggruppa funzionalmente i Comuni in ambiti territoriali denominati “Distretti culturali”, per ciascuno dei quali è previsto un ente coordinatore (Comune o Unione di Comuni) cui compete la rappresentanza degli enti partecipanti nel caso di convenzioni per servizi specifici di ambito sovra distrettuale (art. 2 “Livelli di governance e relativi compiti” e art. 3 “Organizzazione dei distretti”), nonché l’impegno per i Comuni e le Unioni afferenti a ciascun Distretto o partecipanti allo specifico progetto a versare quote finanziarie all'ente coordinatore del Distretto o al soggetto coordinatore del progetto; in particolare, per quanto riguarda i progetti in ambito bibliotecario-archivistico, i Comuni/Unioni firmatari di tale accordo s'impegnano (art. 7 “Risorse finanziarie e umane”) a stanziare una quota pro-capite minima, variabile da euro 0,26 a euro 0,50 per abitante, conferendola all'ente coordinatore di Distretto o al soggetto coordinatore del progetto, da destinarsi prioritariamente allo sviluppo delle attività, dei progetti e dei servizi delle reti bibliotecarie distrettuali e metropolitane (anche digitali). • Il Ministero per i beni e le attività culturali, l'Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Xxxxxx-Romagna, l'Alma Mater Studiorum Università di Bologna e il Comune di Bologna hanno approvato la proroga fino al 31 dicembre 2016 della convenzione rep. 2379 del 26 luglio 2013 per la gestione del Polo bibliotecario unificato bolognese del Servizio bibliotecario nazionale, stante la necessità e l’urgenza di garantire la continuità dei servizi erogati, in attesa di una revisione della convenzione e alla stipula di un nuovo testo per un ulteriore triennio che tenga conto della nuova normativa nazionale (L. 56/2014) e regionale (L.R. 13/2015) di riordino istituzionale. Tale convenzione costituisce lo strumento per la gestione di un sistema informativo bibliografico e documentale territoriale, articolazione del Servizio Bibliotecario Nazionale; prevede inoltre l'impegno a sviluppare in rete la cooperazione e i servizi informativi bibliotecari e documentali, anche multimediali e digitali, per tutti i lettori e in ogni biblioteca; gli enti sottoscrittori della convenzione hanno facoltà di collegare al Polo tutte le biblioteche da loro amministrate o con loro convenzionate e contribuiscono alla copertura degli oneri derivanti dalla gestione del Polo con modalità dettagliatamente disciplinate dalla convenzione. • L’art. 1, comma 1 bis della Legge regionale 10 aprile 1995, n. 29 “Riordinamento dell'Istituto dei Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Xxxxxx-Romagna”, attribuisce all’IBACN l’esercizio delle funzioni amministrative di competenza regionale relative alla materia biblioteche, archivi storici e musei di enti locali; inoltre, l’art. 2 “Attribuzioni” prevede – fra l’altro – che l’Istituto, per lo svolgimento delle proprie attività, possa “[…] promuovere accordi e intese, favorire progetti strutturati in rete nei territori, prestare consulenza e collaborare, anche mediante convenzioni, con [...] gli enti locali […]”; tale attribuzione è stata confermata nell’art. 2 dello Statuto dell’Istituto, che prevede che "[…] per lo svolgimento di ogni funzione relativa ai beni artistici, culturali e naturali, […]” l’IBACN “[…] presti, in tali campi, la propria consulenza alla Regione e agli Enti Locali nonché ad altri soggetti pubblici e privati che operano nello stesso campo di attività". • L’art. 56, comma 3 della Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni”, conferma l’esercizio delle funzioni amministrative di competenza regionale relative alla materia biblioteche, archivi storici e musei di enti locali. Atteso che: • Tra gli altri progetti sovra bibliotecari realizzati negli ultimi anni, i servizi di prestito intersistemico dell’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna e di due distretti culturali del territorio stanno ottenendo risultati positivi in termini di fruizione da parte dell’utenza, in virtù della qualità del servizio e della sua economicità; tali servizi potrebbero integrarsi su area vasta mediante uno sviluppo della cooperazione a livello metropolitano, così come potrebbe avvenire per ulteriori attività e iniziative che vengono organizzate all’interno delle attuali reti di cooperazione inter bibliotecaria (deposito delle pubblicazioni, formazione degli operatori, misurazione dei servizi, applicazione degli standard e degli obiettivi di qualità regionali, promozione della lettura, supporto alla didattica e alla ricerca). • Il “Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali (L.R. 18/2000). Obiettivi e azioni prioritarie, strumenti e modalità di intervento per il triennio 2015-2017” evidenzia come occorra “potenziare i progetti cooperativi, sia sul versante tecnologico […] che sul versante organizzativo, anche in riferimento al nuovo assetto istituzionale del territorio, all’armonizzazione dei criteri di suddivisione della spesa nei territori, alla semplificazione amministrativa e alla sostenibilità nel lungo periodo”; inoltre, il “Piano bibliotecario 2016” riconosce che “gli enti locali e gli altri enti partecipanti ai sistemi bibliotecari del territorio hanno risposto con rapidità alla mutata situazione istituzionale e stanno affrontando la riorganizzazione necessaria a dare continuità ai sistemi che hanno garantito, negli anni, qualità dei servizi e razionalizzazione delle risorse”. • In virtù delle modifiche conseguenti in materia di governo della cultura e delle biblioteche derivanti dalla normativa nazionale e regionale di riordino istituzionale sopra richiamata (L. n. 56/2014 e L.R. 13/2015 e successive modificazioni), è necessario riorganizzare la struttura della collaborazione intercomunale nell’area metropolitana bolognese tra le biblioteche degli enti locali, a partire dal raccordo delle reti di cooperazione bibliotecarie esistenti, individuando una nuova forma di collaborazione e il soggetto capofila della medesima. • Allo scopo di favorire la diffusione e la circolazione delle informazioni, del sapere e della conoscenza ai cittadini dell’intero territorio metropolitano, sulla base dell'esito positivo delle attività svolte in comune nell'ambito delle sopra citate convenzioni e accordi e delle indicazioni contenute negli atti d’indirizzo e di pianificazione della programmazione regionale bibliotecaria, i soggetti (Comuni e Unioni di Comuni) capofila dei progetti bibliotecari dei distretti culturali e l'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna convengono e concordano di proseguire le iniziative, le attività ed i progetti sovra comunali di area vasta (in materia di biblioteche e servizi bibliotecari), in forma coordinata e di sistema, individuando l’intera area metropolitana come ambito territoriale ottimale di esercizio delle principali attività inter bibliotecarie e l’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna come il soggetto capofila con il ruolo, in accordo con le linee espresse dal Tavolo metropolitano di indirizzo in materia di cultura, di gestore tecnico, organizzativo e amministrativo degli oggetti del presente atto, avvalendosi delle strutture bibliotecarie e amministrative dell'Istituzione Biblioteche con il concorso degli altri soggetti firmatari, anche dal punto di vista progettuale, economico e finanziario. Tutto ciò premesso e considerato, gli Enti aderenti al presente Accordo (d'ora in avanti, anche: gli “Enti firmatari” o le “parti” ): • l’IBACN della Regione Xxxxxx-Romagna • il Comune di Bologna • le Unioni e singoli Comuni coordinatori dell’area Bolognese per i servizi bibliotecari: il Comune di Valsamoggia, il Comune di Castel San Xxxxxx Terme, l’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, l’Unione Reno-Galliera, il Comune di San Xxxxxxxx in Persiceto, il Comune di San Xxxxxxx di Savena convengono su quanto di seguito riportato:;

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