RICHIAMATO Clausole campione

RICHIAMATO l’art. 2 comma 98, della Legge 23/12/2009 n. 191 recante «Disposizioni per la formazione del bilancio an- nuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010)», come modificato dall’art. 1, comma 23-septiesdecies, del D.L. 30/12/ 2009 n. 194, convertito, con modificazioni, dalla Legge 26/2/ 2010, n. 25, ai sensi del quale «Lo Stato è autorizzato ad antici- pare alle regioni interessate dai piani di rientro dai disavanzi sanitari per squilibrio economico, fino a un massimo di 1.000 milioni di euro, la liquidità necessaria per l’estinzione dei debiti sanitari cumulativamente registrati fino al 31 dicembre 2005 anche a seguito di accertamenti in sede contenziosa, con conte- stuale estinzione entro il 31 maggio 2010 dei relativi procedi- menti pendenti. All’erogazione si provvede, fermi restando gli equilibri programmati dei trasferimenti di cassa al settore sani- tario, anche in tranche successive, a seguito dell’accertamento definitivo e completo del debito sanitario non coperto da parte della regione, con il supporto dell’advisor contabile, in attua- zione del citato Piano di rientro, e della predisposizione, da parte regionale, di misure legislative di copertura dell’ammortamento della predetta liquidità, idonee e congrue. La Regione interes- sata è tenuta, in funzione delle risorse trasferite dallo Stato, alla relativa restituzione, comprensiva di interessi, in un periodo non superiore a trent’anni. Con apposito contratto tra il Ministero dell’economia e delle finanze a la Regione interessata sono de- finite le modalità di erogazione e di restituzione delle somme, prevedendo, qualora la regione non adempia nei termini ivi sta- biliti al versamento delle rate di ammortamento dovute, sia le modalità di recupero delle medesime somme da parte del Mini- stero dell’economia e delle finanze, sia l’applicazione di inte- ressi moratori. » — l’art. 2, comma 48, della Legge 24/12/2007, n. 244, ai sensi del quale «All’erogazione delle somme di cui ai commi 46 e 47, da accreditare su appositi conti correnti intestati alle re- gioni interessate, lo Stato procede, anche in tranche successive, a seguito del riaccertamento definitivo e completo del debito da parte delle regioni interessate, con il supporto dell’advisor con- tabile, come previsto nei singoli Piani di rientro, e della sotto- scrizione di appositi contratti, che individuano le condizioni per la restituzione, da stipulare fra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e ciascuna Regione. All’atto dell’ero...
RICHIAMATO il bilancio di previsione dell’esercizio 2024 approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15/12/2023;
RICHIAMATO il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti del 7.03.2018, n. 49, Regolamento recante “Approvazione delle linee guida sulle modalità di svolgimento delle funzioni del direttore dei lavori e del direttore dell’esecuzione.”
RICHIAMATO l’art. 15, comma 1, della Legge 7 agosto 1990, n. 241, il quale prevede che “le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”;
RICHIAMATO l’atto deliberativo n. 366 del 27/09/2016 avente oggetto “Istituzione del Dipartimento Interaziendale "Tecnico e Logistica" tra l'Azienda Unità Sanitaria Locale di Parma e l'Azienda Ospedaliero - Universitaria di Parma in attuazione del processo di integrazione delle funzioni di area tecnico- amministrativa e di staff - Articolazione organizzativa - Approvazione della specifica convenzione attuativa”;
RICHIAMATO l’art. 32, comma 2 del D.lgs. n. 50/2016, ai sensi del quale le Stazioni Appaltanti, prima dell’avvio delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, decretano o determinano di contrarre in conformità ai propri ordinamenti, individuando gli elementi essenziali del contratto e i criteri di selezione degli operatori economici e delle offerte;
RICHIAMATO l’art. 7 del CCNL integrativo del 14.09.2000 che disciplina le assunzioni di personale con contratto a termine; DATO ATTO che, sulla base della disciplina legislativa vigente, questo Ente: - non si trova in condizioni strutturalmente deficitarie e non ha dichiarato il dissesto finanziario, secondo le previsioni di cui all'art. 242 del D. Lgs. n. 267/2000; - ha rispettato il patto di stabilità interno per l’anno 2015 (Art 74 c. 4 D.L. 112/2008 convertito in Legge 133/2008); - ha rideterminato la Dotazione Organica con deliberazione di G.C. n. 204 del 02/11/2016; - ha effettuato la ricognizione annuale delle eccedenze di personale ai sensi dell'art. 33 commi 1 e 2 del D.Lgs. 165/2001 come da ultimo modificato dall'art. 16 della Legge 183/2011 con delibera di G.C. n. 33 del 29/02/2016 prendendo atto che non risultano situazioni di soprannumero né eccedenze di personale in relazione alle esigenze funzionali e alla situazione finanziaria; - ha approvato, con deliberazione di G.C. n. 172 del 16/11/2015 il Piano triennale delle azioni positive per il triennio 2015-2017; - ha adottato il Piano della Performance ai sensi dell’art. 10, comma 5, del D. Lgs. 150/2009 con deliberazione di G.C. n. 81 del 08/06/2015; - ha assicurato, nell’ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale, il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente in quanto la spesa del personale, di cui al comma 557 dell'art. 1 della Legge 27/12/2006, n. 296, dell'esercizio finanziario 2015 non supera quella della media del triennio 2011/2013; - rispetta il limite imposto dal novellato art 9 comma 28 del D.L. 78/2010 relativamente alla spesa sostenuta per lavoro flessibile nel 2009 in quanto la spesa complessiva sostenuta alla data odierna non è superiore alla spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009; - ha stipulato contratti a tempo determinato e non ha oltrepassato il limite del 20% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza al momento dell’assunzione come disposto dall’rt. 1, comma 1; del D. Lgs. 368/2001;
RICHIAMATO l’art. 32, comma 2 del D. Lgs. 50/2016 il quale stabilisce che prima dell’avvio delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, le stazioni appaltanti, in conformità ai propri ordinamenti, decretano o determinano di contrarre, individuando gli elementi essenziali del contratto e i criteri di selezione degli operatori economici e delle offerte; PRESO ATTO del progetto dell’intervento redatto dal P.I. Xxxxxxx Xx Xxxxx e costituito: PRESO ATTO che per l’esecuzione dei lavori occorre individuare un operatore economico che abbia il possesso dei requisiti di cui all’art. 90 del DPR 207/2010 o il possesso della SOA OS23 classifica I o superiore; PRESO ATTO che l’impresa DRAGSUB, con sede in Xxx Xxxxx Xxxxxx x. 00 – 00000 Xxxxxxxxx (XX)- P.IVA 15240581007 ha i requisiti richiesti, l’esperienza nel campo e i mezzi necessari per eseguire i lavori in oggetto nei tempi che l’urgenza richiede; RITENUTO NECESSARIO, pertanto, invitare sulla piattaforma STELLA della Regione Lazio l’impresa DRAGSUB a presentare la sua migliore offerta; PRESO ATTO che l’importo stimato d’appalto, ai sensi dell’art. 35 comma 4 del D.Lgs n. 50/2016, è pari ad € 104.692,59, di cui € 7.000,00 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso, oltre IVA, e pertanto l’importo complessivo risulta inferiore a € 150.000,00, quale soglia definita dall’art. 1, comma 2, lett. a) del Decreto-legge 16 luglio 2020 n. 76 per gli affidamenti diretti;
RICHIAMATO l’articolo 31, comma 1, del D.Lgs. n. 50/2016 nonché le “Linea Guida nr. 3”, di cui alla Delibera dell’ANAC n. 1096 del 26 ottobre 2016, come integrata dalla Delibera n. 1007 dell’11 febbraio 2017, in materia di nomina del Responsabile Unico del Procedimento (RUP);
RICHIAMATO l’articolo 24 dell’Atto Aziendale che delinea il Dipartimento quale modello ordinario di gestione operativa a livello aziendale e quale struttura sovra ordinata e di coordinamento, di orientamento, di consulenza, di supervisione, di governo unitario dell’offerta e di gestione integrata delle risorse assegnate delle strutture in esso aggregate, essendo costituito da articolazioni aziendali che svolgono processi comuni, simili o affini, omogenei o complementari, per i profili tecnici e disciplinari, o processi che richiedono un coordinamento unitario delle funzioni attribuite alle unità operative afferenti.