Sesto d’impianto Clausole campione

Sesto d’impianto. La progettazione delle fasce di mitigazione perimetrali ha quindi una duplice funzione: limitare (cercando di impedire completamente) la percezione visiva dall’esterno dell’impianto fotovoltaico e riprendere ed integrare i caratteri naturali particolari del contesto ambientale e territoriale circostante. La superficie recintata contenente l’impianto fotovoltaico vero e proprio è quindi costantemente perimetrata da una superficie che si interpone fra la recinzione e il confine di proprietà: tale superficie non è mai inferiore ai 10 m di larghezza e, in alcune zone raggiunge profondità ancora maggiori. Considerati quindi i 10 m come profondità minima di questi spazi, è stato ipotizzato (Fig. 62) un sesto d’impianto composto da: ▪ siepe perimetrale fitta, pinatumata a 1,5 m di distanza dalla recinzione dell’impianto in modo da consentirne una manutenzione agevole; ▪ uno o due filare di alberi (potenzialmente alberi da frutto o comunque essenze coerenti con il contesto ambientale in cui si inserisce il progetto), posizionati a 2,5 m di distanza dalla siepe; ▪ piccole essenze arbustive (selezionate in relazione ad una potenziale attività legata all’apicoltura) intervallate con una certa irregolarità, a completamento della struttura del sesto d’impianto. ▪ Va precisato che le barriere vegetali che verranno predisposte tenderanno a modelli che siano “più prossimi al naturale” possibile, compatibilmente con le esigenze di manutenzione e gestione al fine di evitare, per quanto possibile, l’artificializzazione e l’eccessiva geometrizzazione dell’andamento di impianto. Inoltre, il sesto d’impianto sarà composto da una vegetazione caratterizzata dalla diversità sia nella scelta delle specie, del loro accostamento e delle dimensioni al momento dell’impianto. Le opere di mitigazione previste in progetto sono: ▪ finalizzate a preservare il carattere paesaggistico generale con particolare attenzione ai punti di intervisibilità; ▪ progettate e calibrate in relazione al tipo di rispetto da perseguire nei confronti della situazione esistente. A seconda della profondità della superficie di mitigazione perimetrale, oltre alla componente arborea e arbustiva, potrebbero essere ricavati degli spazi utili al passaggio di mezzi di manutenzione e gestione dell’impianto e delle sue componenti tecnologiche e naturali: si tratta di “percorsi verdi” inseriti nell’area di mitigazione e lasciati liberi da qualsiasi tipo di piantumazione, ma sempre coperti da un cotico erboso uniforme. I d...