IL PROGETTO. Il Piano Attuativo è volto al recupero di un ambito commerciale attualmente in stato di abbandono e degrado, nonché a dotare il comparto di un nuovo assetto viabilistico funzionale alla sua riqualificazione urbanistica, che tiene conto degli impatti indotti dalle trasformazioni in corso lungo l’asse di via Xxxxxxx. La proposta progettuale prevede: - l’insediamento di una Grande Struttura di Vendita non alimentare in conformità al vigente Piano di Governo del Territorio del Comune di Como e al vigente Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale; - una dotazione di aree di uso pubblico, interesse pubblico e generale, pari al 200% della superficie commerciale (slp), assicurata mediante il reperimento di aree da asservire all’uso pubblico destinate a parcheggio e a fasce a verde con funzione filtro/separazione lungo i confini dell’ambito di intervento, nonché in minima parte mediante monetizzazione; - la realizzazione di un nuovo assetto viabilistico comportante l’inserimento di una nuova rotatoria lungo la via Xxxxxxx, quest’ultima posta in corrispondenza dell’innesto della viabilità di accesso e di servizio al comparto; - lo sviluppo della rete ciclopedonale. L’art. 8 delle Norme del PTCP individua tra gli interventi di rilevanza sovracomunale da localizzare prevalentemente nei territori dei “Centri urbani di rilevanza sovracomunale-poli attrattori”, le grandi strutture di vendita, previa sottoscrizione di Accordo cui partecipa la Provincia. Il Comune di Como rientra nell’elenco dei poli attrattori di cui all’art. 34 delle Norme citate. Il vigente Piano delle Regole - PGT classifica l’area interessata dal Piano Attuativo nell’Ambito CR2.2 “Ambiti individuati in qualità di Programma di Riassetto Urbano prevalentemente non residenziali da riqualificare anche per gli aspetti relativi alla struttura urbanistica - Via Xxxxxxx, Via Scalabrini e Via Tentorio”; la relativa disciplina è contenuta nell’art. 54 delle Disposizioni Attuative - PGT che: - prevede espressamente l’insediamento della GSV non alimentare esclusivamente nell’ambito di Via Xxxxxxx e pertanto, il Piano Attuativo in oggetto risulta conforme ed in attuazione del PGT e non comporta variante al Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP); - stabilisce, quale obiettivo principale, che “Gli interventi previsti in questi ambiti, perimetrati in qualità di Programmi di Riassetto Urbano, devono conseguire: - la - demanda allo strumento del Piano Attuativo la definizione e l’attuazione degli ...
IL PROGETTO. 9.1 Gli allegati alla RCR (art. 4, comma 7, Ord nn. 29/2012, 51/2012 e 86/2012)
IL PROGETTO. Il pensiero che sottostà al progetto per le comunità familiari della Cooperatva AIBC nasce dal desiderio di fornire una risposta al bisogno di quei minori, in situazioni di difficoltà di natura sociale, familiare e psicofisica, per i quali la permanenza nella famiglia di origine è temporaneamente impossibile a cui si vuole comunque garantire un collocamento in ambiente familiare. Questo pensiero ha portato la Cooperativa, nel 2020, ad avviare la ricerca sul territorio nazionale di una coppia genitoriale che avesse voglia di mettersi a disposizione come famiglia residente nell’accoglienza di minori in una comunità familiare. Questo progetto si è concretizzato nell’incontro con la coppia genitoriale, che ha condividendo le motivazioni ed avendo anche competenze professionali ed esperienziali con minori ha sposato con consapevolezza il progetto di accoglienza trasferendosi in struttura nell’estate 2021. La comunità familiare “Padre Xxxxx”, è un servizio residenziale che accoglie un massimo di 6 bambini in fascia d’età 0-12, di qualsiasi genere e nazionalità, che temporaneamente non possono permanere nella famiglia d’origine per disposizione dell’autorità giudiziale o per scelta consensuale tra ente inviante e famiglia d’origine del minore. I minori vengono accolti da una coppia genitoriale che risiede in struttura con il loro bambino.
IL PROGETTO. Il progetto ha l’obiettivo di INSOURCING DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE, quindi di raccogliere e ravvicinare tutte le attività produttive principali in modo da eliminare costi di movimentazione e trasporto e per abbattere i tempi di attraversamento e i tempi di consegna. La prima fase di progetto prevede di integrare nello stabilimento di Vazzola la produzione dei terzisti esterni e di altri siti produttivi sparsi a livello nazionale e internazionale creando così la giusta flessibilità e potendo rispondere velocemente al mercato. I flussi saranno così estremamente semplificati: La seconda fase del progetto prevede invece la creazione di un sistema logistico performante che permetterebbe la spedizione direttamente dal sito produttivo al cliente finale in modo da ridurre i lead time di consegna. I flussi saranno ancor più semplici e veloci: Questo progetto prevede quindi di integrare nello stabilimento della ERAL S.r.l. di Vazzola, i pre-assemblaggi e gli assemblaggi finali. Questo non solo permetterebbe di non delocalizzare la produzione, ma darebbe la possibilità di integrare diverse produzioni oggi sparse, fornendo la possibilità all’azienda di incrementare il personale, di ridurre i costi di materiali a stock, di evitare movimentazioni inutili. Questa opportunità, in controtendenza alle attività di delocalizzazione dell’azienda, fa si che la sua leadership di mercato sia anche eccellente per la vision e la mission di sviluppo del territorio con risorse locali. Per poter quindi rendere possibile questo progetto è necessario un ampliamento dello stabilimento della ERAL S.r.l. in xxx Xxxxxx 00 a Vazzola, oggi sede centrale della produzione. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo magazzino automatizzato ad alta efficienza e nuove linee produttive di assemblaggio. Di seguito il nuovo layout che implica la riorganizzazione complessiva dell’impianto produttivo in essere: Pianta del piano terra di progetto con evidenza del nuovo layout di produzione (fonte ERAL S.r.l.) Gli investimenti sui magazzini prevedono l’integrazione dei sistemi “Modula” ad alta efficienza e i sistemi “Shuttle” ad alta velocità di rifornimento. Le postazioni di lavoro saranno invece molto flessibili perché si potrà lavorare a postazione singola se si tratta di lotti singoli e variabili, a cella se i lotti saranno di volumi medi, oppure in linea produttiva in presenza di lotti grandi o produzioni standard.
IL PROGETTO. Il Progetto di cui al presente Accordo di Programma prevede la realizzazione delle seguenti opere: - costruzione di una Struttura di vendita per complessivi mq. 7.600 destinati alla vendita di prodotti non alimentari; - sistemazione aree per viabilità e parcheggio pubblico e privato; - sistemazione aree a verde pubblico; - illuminazione pubblica e privata; - opere di ripristino della viabilità comunale; - attuazione del piano di sicurezza; - Interventi di sistemazione stradale sulla S.P. 93 (in corso di declassamento a strada comunale); - Interventi di sistemazione stradale sulla Via X. Xxxxx per allargamento della carreggiata in prossimità dell’intersezione con la SS554; - Interventi per la sistemazione idraulica attinente la realizzazione di un tratto di un collettore per acque piovane. Tutte le opere sopraelencate sono rappresentate nella Variante Urbanistica e nel Piano Attuativo allegato al presente Accordo di Programma costituito dai seguenti elaborati tecnici:
IL PROGETTO. Il progetto consiste nella realizzazione di vialetti pedonale in alcune scuole di proprietà Comunale. L’esigenza è quella di creare dei percorsi per organizzare ingressi alle aule indipendenti oppure dei flussi direzionali di entrata/uscita che limitino gli assembramenti e le soste prolungate. Da un punto di vista realizzativo, occorre fare opere funzionali, ovvero pensate per rispondere ad esigenze anche successivamente all’emergenza, e di rapida esecuzione, in virtù del tempo limitato entro il quale i lavori devono essere eseguiti ovvero entro il 31/08/2020. Le scelte progettuali vertono quindi a soddisfare dette richieste. Di seguito sono esposti nel particolare i lavori da fare. SCUOLA ELEMENTARE “XXXXXX XXXXXXXX” DI PONTORME Intervento per la realizzazione di numero 3 vialetti con le seguenti specifiche:
IL PROGETTO. POLO CULTURALE
IL PROGETTO. Il progetto, che ha mosso i primi passi a inizio estate e che si concretizzerà nelle prossime settimane, coinvolge un team di lavoro in house di dieci persone, che sta lavorando a quattro mani con IACCM (International Association for Contract & Commercial Management). Il coinvolgimento di designer esperti dell’associazione internazionale dei contract manager serve a «cercare una modalità di comunicazione nuova e più efficace fatta di immagini, grafici e icone che rendono ancora più immediata la comprensione delle aspettative e dei rischi connessi ai contratti», dice Xxxxxxxxxx. Una volta che i contratti saranno stati riscritti in modo “intelligente”, tutta la squadra di contract manager di Accenture, composta da 70 persone, sarà poi direttamente coinvolta nelle attività di formazione destinate al business. L’iniziativa riguarda al momento la semplificazione di circa 300 contratti di...
IL PROGETTO. 3.1 La finalità del progetto.
IL PROGETTO. Il progetto consiste in un'attività produttiva ben identificabile e funzionalmente collegata ad un determinato risultato finale cui il collaboratore partecipa direttamente con la sua prestazione. Il progetto può essere connesso all'attività principale od accessoria dell'impresa. L'individuazione del progetto da dedurre nel contratto compete al committente. Le valutazioni e scelte tecniche, organizzative e produttive sottese al progetto sono insindacabili. Il programma di lavoro consiste in un tipo di attività cui non è direttamente riconducibile un risultato finale. Il programma di lavoro o la fase di esso si caratterizzano, infatti, per la produzione di un risultato solo parziale destinato ad essere integrato, in vista di un risultato finale, da altre lavorazioni e risultati parziali. Nell'ambito del progetto o del programma la definizione dei tempi di lavoro e delle relative modalità deve essere rimessa al collaboratore. Ciò perché l'interesse del creditore è relativo al perfezionamento del risultato convenuto e non, come avviene nel lavoro subordinato, alla disponibilità di una prestazione di lavoro eterodiretta. Le collaborazioni coordinate e continuative nella modalità a progetto hanno una durata determinata o determinabile, in funzione della durata e delle caratteristiche del progetto, del programma di lavoro o della fase di esso. Nel caso di programma di lavoro la determinabilità della durata può dipendere dalla persistenza dell'interesse del committente alla esecuzione del progetto, programma di lavoro o fase di esso. La determinabilità del termine è dunque funzionale ad un avvenimento futuro, certo nell'an ma non anche necessariamente nel quando.