IL PROGETTO. Il Piano Attuativo è volto al recupero di un ambito commerciale attualmente in stato di abbandono e degrado, nonché a dotare il comparto di un nuovo assetto viabilistico funzionale alla sua riqualificazione urbanistica, che tiene conto degli impatti indotti dalle trasformazioni in corso lungo l’asse di via Xxxxxxx. La proposta progettuale prevede: - l’insediamento di una Grande Struttura di Vendita non alimentare in conformità al vigente Piano di Governo del Territorio del Comune di Como e al vigente Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale; - una dotazione di aree di uso pubblico, interesse pubblico e generale, pari al 200% della superficie commerciale (slp), assicurata mediante il reperimento di aree da asservire all’uso pubblico destinate a parcheggio e a fasce a verde con funzione filtro/separazione lungo i confini dell’ambito di intervento, nonché in minima parte mediante monetizzazione; - la realizzazione di un nuovo assetto viabilistico comportante l’inserimento di una nuova rotatoria lungo la via Xxxxxxx, quest’ultima posta in corrispondenza dell’innesto della viabilità di accesso e di servizio al comparto; - lo sviluppo della rete ciclopedonale.
IL PROGETTO. Il progetto ha l’obiettivo di INSOURCING DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE, quindi di raccogliere e ravvicinare tutte le attività produttive principali in modo da eliminare costi di movimentazione e trasporto e per abbattere i tempi di attraversamento e i tempi di consegna. La prima fase di progetto prevede di integrare nello stabilimento di Vazzola la produzione dei terzisti esterni e di altri siti produttivi sparsi a livello nazionale e internazionale creando così la giusta flessibilità e potendo rispondere velocemente al mercato. I flussi saranno così estremamente semplificati: La seconda fase del progetto prevede invece la creazione di un sistema logistico performante che permetterebbe la spedizione direttamente dal sito produttivo al cliente finale in modo da ridurre i lead time di consegna. I flussi saranno ancor più semplici e veloci: Questo progetto prevede quindi di integrare nello stabilimento della ERAL S.r.l. di Vazzola, i pre-assemblaggi e gli assemblaggi finali. Questo non solo permetterebbe di non delocalizzare la produzione, ma darebbe la possibilità di integrare diverse produzioni oggi sparse, fornendo la possibilità all’azienda di incrementare il personale, di ridurre i costi di materiali a stock, di evitare movimentazioni inutili. Questa opportunità, in controtendenza alle attività di delocalizzazione dell’azienda, fa si che la sua leadership di mercato sia anche eccellente per la vision e la mission di sviluppo del territorio con risorse locali. Per poter quindi rendere possibile questo progetto è necessario un ampliamento dello stabilimento della ERAL S.r.l. in xxx Xxxxxx 00 a Vazzola, oggi sede centrale della produzione. Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo magazzino automatizzato ad alta efficienza e nuove linee produttive di assemblaggio. Di seguito il nuovo layout che implica la riorganizzazione complessiva dell’impianto produttivo in essere: Pianta del piano terra di progetto con evidenza del nuovo layout di produzione (fonte ERAL S.r.l.) Gli investimenti sui magazzini prevedono l’integrazione dei sistemi “Modula” ad alta efficienza e i sistemi “Shuttle” ad alta velocità di rifornimento. Le postazioni di lavoro saranno invece molto flessibili perché si potrà lavorare a postazione singola se si tratta di lotti singoli e variabili, a cella se i lotti saranno di volumi medi, oppure in linea produttiva in presenza di lotti grandi o produzioni standard.
IL PROGETTO. Si tratta di un servizio di accoglienza residenziale per mamme con i propri figli, sia italiane sia straniere, che versano in situazioni di fragilità, legate ad abusi, violenze, precarietà economica, manifestanti rischi di esclusione e marginalità. Ogni Appartamento può ospitare un nucleo familiare costituito da una madre con massimo due figli. Le ospiti sono affiancate nella risoluzione dei problemi, non solo attraverso aiuti di tipo materiale, ma soprattutto attraverso un percorso educativo finalizzato all’autonomia e al corretto reinserimento sociale. Il percorso di crescita individuale prevede una serie d’interventi che si svolgono all’esterno dell’appartamento. Il personale dell’appartamento offre alle ospiti una guida e un orientamento generale di tali attività. Le mamme sono accompagnate (ove il progetto personale lo preveda) ai vari Servizi territoriali. Lo stesso avviene per i bambini, curando l’inserimento negli asili e nelle scuole e servendosi – dove possibile – di percorsi preferenziali. Gli ambienti che costituiscono il servizio hanno il fine di accogliere più nuclei familiari seguiti da educatori professionali impegnati ad operare secondo 7 le rispettive professionalità, generando uno stile di condivisione e un clima familiare.
IL PROGETTO. 1. Il progetto deve riguardare una sola edizione della fiera avente le caratteristiche di qualificazione di cui al comma 1 dell’art. 3. La domanda deve essere redatta in modo chiaro e preciso, completa di budget previsionale dettagliato, atta a garantire tutte le prerogative del project management, seguendo lo schema di cui all’Appendice 1 al presente bando.
2. La proposta progettuale deve evidenziare la capacità di contribuire alla promozione internazionale delle filiere produttive regionali o del sistema produttivo regionale nel suo complesso.
3. La proposta progettuale deve prevedere con chiarezza modalità e livello del coinvolgimento della Regione Xxxxxx-Romagna, specificando in particolare: occasioni (eventi, incontri, missioni) nelle quali è opportuna una rappresentanza istituzionale della Regione Xxxxxx-Romagna, i contatti che la Regione potrà sviluppare, la modalità con cui viene assicurato il coinvolgimento della Regione in ogni step progettuale, la massima visibilità e l’operatività in Italia e sui mercati esteri individuati.
4. Il progetto deve obbligatoriamente indicare, in modo trasparente, l’eventuale partecipazione a qualunque titolo di altri soggetti sia in sede di presentazione della domanda al presente bando sia nella relazione finale del progetto realizzato.
5. Il soddisfacimento delle imprese che eventualmente parteciperanno al progetto dovrà essere valutato al termine dello stesso tramite un’analisi di customer satisfaction, mediante la traccia di questionario, di cui all’Appendice2 al presente bando, o in altra e adeguata forma equivalente, da presentarsi in sede di rendicontazione finale.
6. La proposta progettuale non potrà essere finalizzata alla realizzazione di iniziative già oggetto di finanziamento a valere su progetti approvati dalla Regione Xxxxxx-Romagna o da altro Ente Pubblico.
IL PROGETTO. 3.1 La finalità del progetto.
a) inclusione sociale e lavorativa;
b) fornitura di servizi di prossimità;
c) organizzazione di iniziative di vicinato o di volontariato;
d) manutenzione e valorizzazione degli edifici e dei borghi, nonché dell’ambiente naturale circostante;
e) mantenimento dell’uso agricolo non professionale dei piccoli apprezzamenti limitrofi alle abitazioni e ai centri abitati.
3.2 L’attività (art. 2, comma 58, della legge regionale 25/2016).
IL PROGETTO. Il progetto consiste in un'attività produttiva ben identificabile e funzionalmente collegata ad un determinato risultato finale cui il collaboratore partecipa direttamente con la sua prestazione. Il progetto può essere connesso all'attività principale od accessoria dell'impresa. L'individuazione del progetto da dedurre nel contratto compete al committente. Le valutazioni e scelte tecniche, organizzative e produttive sottese al progetto sono insindacabili. Il programma di lavoro consiste in un tipo di attività cui non è direttamente riconducibile un risultato finale. Il programma di lavoro o la fase di esso si caratterizzano, infatti, per la produzione di un risultato solo parziale destinato ad essere integrato, in vista di un risultato finale, da altre lavorazioni e risultati parziali. Nell'ambito del progetto o del programma la definizione dei tempi di lavoro e delle relative modalità deve essere rimessa al collaboratore. Ciò perché l'interesse del creditore è relativo al perfezionamento del risultato convenuto e non, come avviene nel lavoro subordinato, alla disponibilità di una prestazione di lavoro eterodiretta. Le collaborazioni coordinate e continuative nella modalità a progetto hanno una durata determinata o determinabile, in funzione della durata e delle caratteristiche del progetto, del programma di lavoro o della fase di esso. Nel caso di programma di lavoro la determinabilità della durata può dipendere dalla persistenza dell'interesse del committente alla esecuzione del progetto, programma di lavoro o fase di esso. La determinabilità del termine è dunque funzionale ad un avvenimento futuro, certo nell'an ma non anche necessariamente nel quando.
IL PROGETTO. 9.1 Gli allegati alla RCR (art. 4, comma 7, Ord nn. 29/2012, 51/2012 e 86/2012)
9.1.1 Aggiornamento dell’Elenco regionale dei prezzi
IL PROGETTO. Xxxxx si aggiudica i lavori come General Contractor e si affianca fin da subito a Teapak per realizzare un’opera complessa ed articolata e con tempi molto sfidanti. Parte dello stesso tessuto con un territorio condiviso, le due aziende hanno da subito “parlato la stessa lingua” e per Cefla questo è stato un vero valore aggiunto in questo particolare progetto. In virtù del contratto sottoscritto, Cefla si è occupata dell’intero pacchetto di lavori realizzando gli scavi, i movimenti terra e rilevati stradali, le fondazioni, il prefabbricato in c.a.p. e tutte le opere edili di finitura, oltre che la realizzazione di un impianto di cogenerazione con pompe di calore in modalità freddo/caldo. Nella fattispecie l’intervento è costituito da 3 edifici: - la palazzina “uffici”, costruita su due piani, dove sono stati previsti gli spazi dedicati al personale operativo tra cui la mensa e gli spogliatoi e ovviamente, al piano superiore gli uffici per tutti gli impiegati; - la palazzina “stabilimento”, dove sono stati distribuiti i magazzini per le materie e quelli per i prodotti finiti, separati al centro dalla zona produzione; - l’edificio “impianti”, dedicato agli impianti in generale, alla produzione dell’energia dei fluidi di acqua calda e acqua fredda impegnati per la produzione, ai locali elettrici e ai locali di servizio a disposizione di Teapak. Ad aggiungersi alle caratteristiche di tipo tecnico, la nuova struttura Teapak si contraddistingue dal punto di vista estetico per le facciate della palazzina uffici costruite con lunghe doghe in alluminio multicolore distribuite sul piano verticale a richiamo del logo del Brand oltre a una cisterna antincendio esterna alta 12 metri, dalla quale si snodano tutte le architetture dei tubi e delle condotte che vanno a servire lo stabilimento impianti. Ultimo, ma non certo per importanza, l’intero stabilimento si compie nella propria attenzione al risparmio energetico attraverso la presenza di un impianto fotovoltaico oltre all’impianto di depurazione e abbattimento polveri integrato dedicato ad ogni singola macchina di produzione e imballaggio delle tisane.
IL PROGETTO. L’idea di realizzare questo progetto è nata nel 2001, allorché alcuni docenti del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli studi di Milano - Bicocca hanno deciso di valorizzare, con la creazione di una Digital Library, l’archivio di Xxxxxxxx Xxxxxxx loro pervenuto grazie al lascito da parte del professor Xxxxxx Xxxxxxx, docente presso l’Istituto di Psicologia dell’Università Statale di Milano. Nel 2002 è stata presentata richiesta per un cofinanziamento al Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca per un progetto interuniversitario in collaborazione con l’Università degli studi di Bologna e Trieste per l’area 11, quella delle Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche. Il MIUR ha assegnato al progetto di ricerca 90.000 euro, mentre L’Università degli studi di Milano ha destinato altri 42.500 euro per un totale di 132,500 euro. Il coordinatore del progetto, il professor Xxxxxx Xxxxxxx, ordinario di Psicologia generale presso la Facoltà di Psicologia, è stato affiancato per l’esegesi e lo studio dei documenti da un equipe di storici della scienza: il professor Xxxxx Xxxxxxxxx, all’epoca docente dell’Ateneo di Bologna, attualmente professore associato di Storia della Psicologia presso l’Università di Milano Bicocca; la professoressa Xxxxxx Xxxxxxxxxx, prima ricercatrice di Filosofia del linguaggio ed ora docente di Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di Trieste; la dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxx, assegnista di ricerca dell’Università degli studi di Milano Bicocca, e la dott.ssa Xxxxxx Xxxxxx, assegnista di ricerca dell’Università degli studi di Milano Bicocca. La parte tecnica è stata curata dal personale della Biblioteca d’Ateneo: Xxxx Xxxxx si è occupata della progettazione in collaborazione con il prof. Stucchi e con il dott. Xxxxxxxx Di Xxxxxxxx, direttore della Biblioteca d’Ateneo dell’Università di Milano Bicocca, dell’ordinamento e della descrizione dell’archivio in collaborazione con il prof. Xxxxxxx, con il xxxx. Xxxxxxxxx e con la dott. Xxxxxx, dell’ottimizzazione delle immagini, della creazione dei record archivistici e della realizzazione del sito web; Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxx e Xxxxx Xxxxxxx, system managers di Xxxxx, hanno adattato Aleph alle esigenze del progetto. Xxxxxxxx Xxxxxxx, dottorando della Facoltà di Informatica dell’Università di Milano Bicocca, ha collaborato al progetto personalizzando l’opac di Aleph e realizzando alcune componenti del sito web.
IL PROGETTO. Il progetto consiste nella realizzazione di vialetti pedonale in alcune scuole di proprietà Comunale. L’esigenza è quella di creare dei percorsi per organizzare ingressi alle aule indipendenti oppure dei flussi direzionali di entrata/uscita che limitino gli assembramenti e le soste prolungate. Da un punto di vista realizzativo, occorre fare opere funzionali, ovvero pensate per rispondere ad esigenze anche successivamente all’emergenza, e di rapida esecuzione, in virtù del tempo limitato entro il quale i lavori devono essere eseguiti ovvero entro il 31/08/2020. Le scelte progettuali vertono quindi a soddisfare dette richieste. Di seguito sono esposti nel particolare i lavori da fare. SCUOLA ELEMENTARE “XXXXXX XXXXXXXX” DI PONTORME Intervento per la realizzazione di numero 3 vialetti con le seguenti specifiche: