IL CONTESTO Clausole campione

IL CONTESTO. L’economia italiana sta registrando una fase di ripresa e di crescita economica che va sostenuta e irrobustita, anche al fine di recuperare il gap competitivo e i differenziali che permangono rispetto alle altre maggiori economie concorrenti. È una fase economica, che necessita di una ulteriore implementazione degli investimenti, sia pubblici che privati, orientati all’innovazione, al potenziamento delle infrastrutture, alla competitività, a sostegno della domanda interna e al superamento dei divari territoriali a partire dalle aree del Mezzogiorno. È, infatti, fondamentale tradurre la ripresa in crescita economica ma, soprattutto, è importante lavorare insieme per consolidare le condizioni per uno sviluppo del sistema economico e sociale del Paese. I processi di trasformazione in atto interrogano, infatti, sia la società che l'economia italiana e mettono al centro del dibattito i temi della qualità del lavoro, unitamente a quello della crescita della quantità dei posti di lavoro, della riduzione dei differenziali retributivi di genere, del contrasto al lavoro irregolare e in elusione e del tasso di occupazione tra la popolazione. Occorre proseguire il potenziamento delle politiche per i giovani a partire dalle misure dirette a migliorare sempre più il rapporto tra scuola e lavoro. Occorre consolidare le filiere dell'istruzione e della formazione professionale, anche attraverso gli Istituti Tecnici Superiori e percorsi universitari orientati alle materie STEM e un forte impegno per una formazione continua di qualità che deve poter coinvolgere tutte le lavoratrici e i lavoratori. È necessario, in altre parole, favorire l’incontro domanda offerta nel mercato del lavoro, i percorsi di formazione e riqualificazione professionale, le politiche attive e il sostegno alle transizioni. Sono indispensabili per il Paese, inoltre, imprese che investano ancora di più in ricerca e sviluppo. Serve, più in generale, un significativo aumento della competitività e della produttività accompagnata da una crescita dei salari. In questa prospettiva, un aumento della occupazione qualificata e la realizzazione di forme di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori sono un obiettivo comune da perseguire. Occorrono strumenti di politica economica sempre più mirati ad accompagnare la ripresa e ad implementare l'occupazione e un quadro stabile di investimenti pubblici. Non si può prescindere da un'ampia condivisione degli obiettivi da perseguire entro una attenta lettura delle...
IL CONTESTO. La spesa per beni e servizi sanitari incide intorno al 57%1 sul totale della spesa sanitaria pubblica italiana, ed è pari a circa 63 miliardi. Un taglio del 5% determinato dalla rinegoziazione dei contratti si tradurrebbe in un risparmio di circa 3,2 miliardi, ovvero gran parte delle risorse che il Ministero della Salute andava cercando al fine di evitare un aumento del fondo sanitario nel 2016. Questo primo dato ci indica che il risparmio delle risorse viene ricercato in tutta quella parte di spese che non riguarda il personale. Escludere le spese per i dipendenti dalla revisione, parrebbe segnalare, in prima battuta, che il calcolo del consenso politico tende a prevalere sulla volontà di gestire davvero in maniera efficiente le strutture sanitarie. Alcune regioni (Liguria, Lombardia e Veneto) non hanno partecipato alla Conferenza Stato-Regioni del 2 luglio 2015 che ha di fatto dato il via al provvedimento e, se è vero che le regioni Veneto e Liguria hanno presentato ricorso alla Corte Costituzionale, molte regioni (tra queste anche Regione Veneto2) hanno subito dato attuazione al provvedimento. I PUNTI CRITICI DEL PROVVEDIMENTO Il nostro sistema sanitario, allo stesso modo di tutti i sistemi sanitari occidentali, è alla continua ricerca di equilibrio tra 3 punti cardine: accessibilità illimitata al servizio, esenzione dal pagamento dei consumatori, sostenibilità economica.3 Questi sono evidentemente in conflitto uno con l’altro. La sostenibilità economica mina in concreto l’obiettivo teorico di un servizio universale e incondizionato. Tuttavia, l’idea che il consumo del bene in questione, ovvero quello delle cure, vada garantito a chiunque ne sentisse il bisogno è fortemente consolidata nell’opinione pubblica. Per questo, il “mercato” sanitario è soggetto a un massiccio intervento pubblico, innanzitutto sotto forma di regolazione; a partire dall’introduzione del principio della tutela della salute degli individui nelle Costituzioni e nei
IL CONTESTO. L’applicazione delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) nei sistemi sanitari è oggi una realtà; conoscere le potenzialità dei nuovi strumenti è essenziale non soltanto per adottare soluzioni funzionali alla semplificazione ed al contenimento dei costi, ma, soprattutto, per valorizzare una partecipazione attiva e consapevole del “paziente digitale”1. Analogamente, il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) è considerato in letteratura come un importante mezzo per il raggiungimento degli auspicati risultati di sanità digitale (supporto ai processi operativi, miglioramento della qualità dei servizi, riduzione della spesa pubblica), ma altrettanto fondamentale per l’assistenza, frontaliera e transfrontaliera, ai pazienti, nonché per il raggiungimento di un’effettiva e più ampia cooperazione tra le pubbliche amministrazioni coinvolte tanto a livello nazionale quanto a livello europeo. In questo senso, dunque, il Fascicolo Sanitario Elettronico non è mero spazio fisico per la registrazione di dati, sebbene questi ne costituiscano il nucleo vitale. Principali dati contenuti nel FSE sono l’anagrafica per l’identificazione dell’utente nonché informazioni attinenti la storia clinica dell’assistito (ricoveri ospedalieri, specialistica ambulatoriale, prestazioni farmaceutiche, assistenza residenziale, assistenza domiciliare, accessi al Pronto Soccorso etc.). Con specifico riferimento ai processi diagnostico-terapeutici, funzioni paradigmatiche del FSE sono: (i) registrare con precisione e rendere rapidamente reperibili i dati sulle indagini in programma e sui trattamenti prescritti ed effettivamente somministrati; (ii) fornire l’interpretazione dei dati avanzata dal medico responsabile del paziente nonché i motivi che hanno indotto ad iniziare, sospendere o modificare un trattamento ovvero propendere per l’esecuzione di un esame di laboratorio o di un’indagine strumentale; (iii) consentire una comunicazione efficiente e rapida fra i diversi operatori sanitari per una gestione condivisa dei problemi dell’assistito; (iv) rendere espliciti e giustificare i motivi razionali 1 Con tale accezione ivi s’intende sottolineare il mutamento di approccio, rispetto ad una visione tradizionale, dell’assistito con il Sistema Sanitario, per quanto concerne le modalità di accesso e fruizione dei servizi di assistenza, i processi di prevenzione e cura, così come, sempre più frequentemente, le dinamiche relazionali con il personale sanitario (medico di medicina gener...
IL CONTESTO. Il contesto relativo alla presente fornitura riguarda i sistemi informativi della Ragioneria Generale dello Stato (SIRGS). I sistemi informativi del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ragioneria Generale dello Stato, si articolano in aree applicative, applicazioni, funzioni finalizzate al supporto degli Ispettorati per le attività istituzionali di vigilanza e controllo e per il supporto alle attività di funzionamento degli uffici.
IL CONTESTO. La crisi finanziaria genera una crisi economica senza precedenti. • L' ABI ha disdettato il Fondo di solidarietà di settore (che consentiva di gestire gli esuberi senza gravare sulle casse statali) e il CCNL. • Il Gruppo Cariparma persegue ristrutturazioni delle Direzioni Centrali e semplificazioni della struttura organizzativa centrale di Cariparma e delle Banche Territoriali; nel 2014 il CDA delibera la costituzione di un Consorzio. • Il rinnovo del CCNL di settore si conclude dopo un lungo e difficile percorso conflittuale.
IL CONTESTO. Descrizione delle caratteristiche del S.I. dell’Amministrazione e delle esigenze alla base della richiesta di fornitura, analogamente a quanto indicato al paragrafo 5.1.1. Rimando ad allegati per la completa descrizione dell’architettura applicativa e tecnica del S.I. omissis
IL CONTESTO. 1.3.1 Il panorama regionale: le biblioteche 1.3.2 Il panorama regionale: gli editori
IL CONTESTO. Il Sistema Informativo della Regione Lazio (SIR) si basa sulla soluzione Oracle OpenSSO 8 Enterprise per i servizi di autenticazione centralizzata su diversi dominii applicativi; OpenSSO è stato inoltre integrato da un applicativo make (AMUP) per la gestione di funzioni di base di User Provisioning, basata sull’invocazione di WS nativi di OpenSSO.
IL CONTESTO. Il progetto deve svilupparsi per le seguenti linee di intervento: • la progettazione e realizzazione di una piattaforma integrata al letto dei degenti in grado di presentare contenuti diversificati anche in modalità on-demand, e l’accesso a opportuni servizi multimediali; • la progettazione e realizzazione, con la medesima piattaforma, per i luoghi quali le casse, le sale di attesa, i luoghi comuni, etc, in cui vi è uno stazionamento di persone, di uno schermo in grado di visualizzare contenuti multimediali; • la progettazione e realizzazione sulla medesima piattaforma di un sistema di distribuzione di contenuti multimediali al personale ospedaliero; • la progettazione e realizzazione sulla medesima piattaforma di una rete di schermi o totem o chioschi elettronici finalizzati al digital signage; per entrambi i P.O dell’A.O.R. San Carlo : Potenza e Pescopagano. Entrambe le suddette sedi sono dotate di area degenza, ambulatori, sale d’aspetto e uffici. Ognuna delle sedi è dotata di un’infrastruttura di rete LAN fast-ethernet. La sede di Potenza ha dorsali di interconnessione LAN in Gigabit. Le reti LAN sono dotate di Switch HP Procurve monitorate con il software HP Net-View. Le due sedi sono interconnesse attraverso due collegamenti ad alta velocità: uno con la Rete Unitaria Per La Pubblica Amministrazione Regionale (RUPAR) e l’altro attraverso un collegamento punto punto a 2 Mbit/s con contratto SPC. Inoltre si dispone: • di una sala server condizionata ed elettricamente in continuità ubicata a Potenza presso la U.O. S.I.O. ospitante tutti i sistemi aziendali; • di una piccola sala server secondaria ubicata a Pescopagano; • di connessione ad 8 Mbit/s per internet; • di impianto WI-FI operativo in tutte le degenze del presidio di Potenza; • di una infrastruttura informatica di stazioni client distribuita come indicato nella seguente tabella 1, • di una infrastruttura fisica di rete cablata nei reparti di degenza come indicato nella seguente tabella 1. TABELLA 1 SEDE POTENZA PADIGLIONE PIANO UNITA' OPERATIVA POSTAZIONI PC AZIENDA LINEA 3 POSTAZIONI PAZIENTI LINEA 1 PUNTI RETE POSTAZIONI PAZIENTI LINEA 1 PUNTI TELEFONICI POSTAZIONI PAZIENTE LINEA 1 PAD. A PIANO 5 Chirurgia Toracica 6 6 6 6 PAD. A PIANO 5 Chirurgia Senologica/Plastica 9 14 13 13 PAD. A PIANO 5 Day - Surgery 3 6 6 6 PAD. A PIANO 6 Neurochirurgia 11 23 21 21 PAD. A PIANO 7 Chirurgia Generale 11 34 34 34 PAD. A PIANO 8 Urologia 8 34 34 34 PAD. A PIANO 9 Litotrissia 8 6 3 3 PAD. A PIANO 9 Nefrologi...
IL CONTESTO. Con la parziale scissione di AgustaWestland, Alenia Aermacchi e Selex ES e la fusione di OTO Xxxxxx e Xxxxxxxxx Sistemi Subacquei, Finmeccanica ha cessato di costituire una mera holding fi- nanziaria per dare vita, a partire dal 1° gennaio 2016, a una società unica (One Company), dove si sono concentrati il coordinamento e la gestione delle attività rientranti nel core business Aero- spazio, Difesa e Sicurezza. Si tratta di un nuovo Modello Organizzativo e Operativo che secondo l’a.d. Xxxxx Xxxxxxx dovrebbe consentire «significativi miglioramenti delle performance industriali ed economico-finanziarie» (Piano Industriale 2015-2019, Comunicato stampa Finmeccanica, 27 gennaio 2015). Dalla riorganizzazione societaria alla definizione di un nuovo assetto contrattuale il passo do- veva essere breve e necessario, per assicurare ai lavoratori (circa 28.000) dislocati su tutto il terri- torio italiano la continuità delle tutele occupazionali, salariali e normative, e per scongiurare il ri- schio che la costituzione del nuovo soggetto industriale avesse potuto indurre le ex Aziende del Gruppo, oggi Divisioni della One Company, alla disdetta della contrattazione di secondo livello, con la successiva emersione di un preoccupante vuoto normativo. Nel mutato contesto di Finmeccanica One Company, la necessità di sottoscrivere un contratto inte- grativo che trovasse omogenea applicazione in tutti i Xxxx produttivi, superando gli accordi valevoli per le ex Società del Gruppo senza però abrogarne i risultati raggiunti, diveniva quindi una que- stione di armonizzazione. Obiettivo ambizioso e difficile se si considera la varietà che caratterizza le ex Aziende del Gruppo, non solo in termini di trattamenti economici e normativi e di fisiologiche difformità nelle modalità produttive e nelle caratteristiche della forza lavoro − tra chi, ad esempio, realizza velivoli aeronautici (come Alenia Aermacchi) e chi si occupa di servizi satellitari (come Telespazio, società partecipata da Finmeccanica) − ma anche e soprattutto dal punto di vista delle relazioni sindacali. Il tessuto economico, socio-politico e culturale dei diversi territori in cui si radi- ca la produzione industriale della One Company, da un lato, e il variegato succedersi di commesse, fusioni, partnership e scissioni, dall’altro, hanno infatti attribuito connotati unici alla rappresentanza nonché alle dinamiche e agli esiti della contrattazione collettiva nelle molteplici Società e unità pro- duttive del Gruppo. Tanto...