Strutture in elevazione Clausole campione

Strutture in elevazione. Supporti ricavati da coils in acciaio zincato “sendzmir” 1° scelta per la profilatura, mediante sagomatura a freddo su treni di profilatura a rulli. Gli stessi sono del tipo Fe-E250G rispondenti alla norma EN 10147. I supporti sono di spessore 0,4 mm. con le tolleranze previste dalla norma EN 10143. La finitura è costituita da preverniciatura dei coils eseguita prima della sagomatura mediante trattamento del supporto zincato con prodotti fosfosgrassanti, applicazione del sottofondo, cottura a forno e verniciatura a finire con una mano di resine o poliestere, del tipo standard secondo il riferimento UNI EDL 201. L’isolamento termico è garantito da resine poliuretaniche autoestinguenti iniettate tra i supporti su impianti di schiumatura a ciclo continuo secondo UNI 9029. – Densità media della schiuma 40 kG/m3 con impermeabilità grazie alla celle chiuse superiore al 98%. Resistenza alla compressione 1,5 kG/cm2. materiali utilizzati per coperture e pareti facilmente lavabili e non nocivi per l'uomo e per gli animali. Art.16.1
Strutture in elevazione. Per la riparazione e il rafforzamento locale delle strutture in elevazione, si potrà ricorrere a uno o più dei seguenti provvedimenti tecnici: - iniezioni di miscele leganti; - ripristino localizzato con conglomerati; - ripristino e rinforzo dell'armatura metallica; - cerchiature di elementi strutturali; - integrazione d’armatura con l'applicazione di lamiere metalliche; - rinforzo con tiranti. Nei casi in cui l'intervento consista nel ripristinare strutture cementizie per porzioni o tratti di entità considerevoli potrà essere usato calcestruzzo ordinario, che abbia resistenza e modulo elastico non troppo diversi da quelli del calcestruzzo esistente; l'aderenza del getto all'elemento da riparare potrà essere migliorata mediante l'applicazione di uno strato adesivo. Per conciliare le esigenze di elevata resistenza e buona lavorabilità dei getti potrà essere opportuno usare additivi fluidificanti (che in genere migliorano anche l'adesione al materiale preesistente). Xxxxxx, in generale, è anche l'uso di calcestruzzi o malte con additivi che realizzino un'espansione volumetrica iniziale capace di compensare o addirittura superare il ritiro. Questo accorgimento permetterà la creazione di modesti stati di coazione, benefici per l'inserimento dei nuovi getti; sarà peraltro essenziale utilizzare casseri contrastanti.
Strutture in elevazione. Le strutture in elevazione dovranno essere composte da pilastri in calcestruzzo armato gettato in opera. Gli orizzontamenti a costituzione della porzione di stratigrafia portante dei solai interpiano dovranno essere delle solette piene in calcestruzzo armato degli spessori riportati nel progetto strutturale dell’edificio. Inoltre saranno da prevedere pilastri e setti di contenimento in calcestruzzo armato dei vani scale e dei vani ascensori. Le tribune a servizio della piscina e del capo da gioco polifunzionale della palestra dovranno essere realizzate con gradoni prefabbricati di cemento armato con finitura a fondo cassero. Infine gli elementi strutturali a sostegno della copertura dovranno prevedere travature principali e secondarie in legno lamellare complete di tutte le opere complementari necessarie per la corretta fornitura e posa delle stesse. Le travi lamellari dovranno essere curvilinee e seguire l’inclinazione propria di progetto della struttura sportiva; le stesse dovranno appoggiare sui pilastri in cls armato, sia interni che esterni, costituenti la struttura portante in elevazione.
Strutture in elevazione. Dovranno essere prodotti gli elaborati di quanto realizzato: piante, sezioni e particolari esecutivi e costruttivi. Dovrà essere presentato un album di foto delle principali fasi con inquadramento di insieme e dei particolari.
Strutture in elevazione. Particolare attenzione dovrà essere posta al copriferro, che non dovrà essere per nessun motivo inferiore al minimo previsto dal progetto, ed alla vibratura del getto, che dovrà essere effettuata fino al completo addensamento degli inerti. In particolare, per il copriferro si prescrive l'impiego di idonei distanziatori, escludendo fin d'ora il sollevamento delle gabbie durante il getto quale metodo per garantire il completo ricoprimento delle armature. L'autorizzazione alla esecuzione del getto in più tempi sarà concessa dalla Direzione Lavori in casi particolari, anche in considerazione degli accorgimenti che l'Appaltatore porrà in atto per ottenere una buona omogeneità di colore e tessitura del calcestruzzo e per evitare discontinuità nella ripresa.