Common use of Università Clause in Contracts

Università. Le rilevazioni sui dati di cassa, al 30 settembre 2023, delle Università sono elaborate sulla base dei dati SIOPE (data di osservazione del 25 ottobre 2023). Dalla rilevazione SIOPE emerge un fabbisogno di 41 milioni, con un peggioramento di circa 73 milioni, rispetto al dato registrato nel corrispondente periodo del 2022. I pagamenti per il rimborso dei prestiti nel 2023 sono stati pari a 34 milioni, non utilizzati per il rimborso delle anticipazioni di tesoreria. A copertura delle esigenze finanziarie legate al fabbisogno ed al rimborso dei prestiti sono stati operati incassi per assunzioni di prestiti verso il sistema bancario per 74 milioni; non sono state incassate anticipazioni di tesoreria. Gli investimenti diretti, escluse le operazioni finanziare, ammontano a 942 milioni, con un aumento di 183 milioni (+24,1%), rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo dell’anno 2022 (759 milioni). Si segnala che i suddetti dati risentono della mancata regolarizzazione delle carte contabili che, a tutto settembre 2023, rappresentano, per le entrate, il 3,3 per cento delle riscossioni complessive e, per le spese, l’1 per cento dei pagamenti complessivi. Nei primi nove mesi del 2023 gli Enti di previdenza e assistenza sociale hanno ricevuto dal Settore statale trasferimenti per 107.760 milioni, a fronte dei 94.356 milioni registrati nel 2022 (+13.404 milioni). Gli incassi contributivi sono risultati pari a 191.941 milioni, in aumento di 4.460 milioni (+2,4%) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Le entrate contributive dell’INPS ammontano a 176.976 milioni, in aumento di 4.247 milioni rispetto al 2022 (+2,5%), quale risultato sia della crescita delle entrate contributive del settore privato (+3,0%) sia degli incassi delle gestioni dei lavoratori dipendenti pubblici (+1,6%). La dinamica osservata è influenzata, fra l’altro, dall’incremento – pari a 4 punti percentuali – dell’esonero sulla quota di contributi a carico del lavoratore disposto dal Decreto-legge 48/202314 nonché, relativamente alle entrate contributive delle gestioni dei dipendenti pubblici, dagli effetti economici dei rinnovi dei contratti del pubblico impiego per il triennio 2019-2021 siglati nel corso dell’esercizio precedente. I premi assicurativi dell’INAIL ammontano a 6.885 milioni, in aumento di 115 milioni rispetto a settembre 2022. Le entrate contributive degli Enti previdenziali privatizzati15 risultano pari a 8.080 milioni, in aumento dell’1,2 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. I pagamenti per prestazioni istituzionali sono risultati pari a 287.540 milioni, in aumento del 6,7 per cento rispetto a settembre 2022. L’andamento osservato è da ricondursi essenzialmente alla spesa dell’INPS, che risulta in crescita di 18.068 milioni. A tale risultato concorrono gli oneri per l’erogazione dell’assegno unico e universale nel corrente anno16 nonché gli effetti dell’indicizzazione ai prezzi delle pensioni, ai sensi di quanto previsto dal decreto ministeriale in materia di rivalutazione delle pensioni17. Ai fini di una corretta valutazione della dinamica dell’aggregato deve tenersi conto, inoltre, di alcune asimmetrie esistenti fra i due esercizi in esame. In primo luogo, nel mese di 14 Tale misura di esonero è stata introdotta originariamente dall’articolo 1, comma 281 della legge 29 dicembre 2022, n. 197, per l’anno 2023, in misura pari a due punti percentuali, incrementato di un ulteriore punto percentuale a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non eccedesse l’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. Il decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, articolo 39 ha incrementato di ulteriori 4 punti le predette percentuali di esonero, a far data dal mese di paga di luglio 2023. L’effetto finanziario della riduzione dell’onere contributivo è registrato nel mese successivo a quello del mese di competenza di erogazione della retribuzione, a seguito della presentazione delle denunce mensili con procedura DM da parte del datore di lavoro. 15 Dal 1° luglio 2022 la gestione sostitutiva dell’AGO dell’INPGI è stata trasferita all’INPS, in applicazione dell’art. 1, comma 103, della legge 234/2021 (Legge di Bilancio 2022). Pertanto, a partire da tale data, i dati degli enti previdenziali privatizzati non includono più gli incassi contributivi della gestione ex-INPGI, che risultano, invece, contabilizzati nelle entrate contributive dell’INPS.

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Università. Le rilevazioni sui dati di cassa, cassa al 30 settembre 2023, aprile 2023 delle Università sono elaborate sulla base dei dati SIOPE (data di osservazione del 25 ottobre 30 maggio 2023). Dalla rilevazione SIOPE emerge un fabbisogno di 41 15 milioni, con un peggioramento di circa 73 milioni, 11 milioni rispetto al dato registrato nel corrispondente periodo del 2022. I pagamenti per il rimborso dei prestiti nel 2023 sono stati pari a 34 3 milioni, non utilizzati per il rimborso delle anticipazioni di tesoreria. A copertura delle esigenze finanziarie legate al fabbisogno ed al rimborso dei prestiti prestiti, sono stati operati incassi per assunzioni di prestiti verso il sistema bancario per 74 18 milioni; non sono state incassate anticipazioni di tesoreria. Gli investimenti diretti, escluse le operazioni finanziare, ammontano a 942 380 milioni, con un aumento di 183 70 milioni (+24,1+22,5%), ) rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo dell’anno 2022 (759 310 milioni). Si segnala che i suddetti dati risentono della mancata regolarizzazione delle carte contabili checontabili, che a tutto settembre 2023, rappresentano, aprile 2023 rappresentano per le entrate, entrate il 3,3 9,8 per cento delle riscossioni complessive e, e per le spese, l’1 spese il 2,2 per cento dei pagamenti complessivi. Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale‌ Nei primi nove quattro mesi del 2023 gli Enti di previdenza e assistenza sociale hanno ricevuto dal Settore statale trasferimenti per 107.760 44.805 milioni, a fronte dei 94.356 34.840 milioni registrati nel 2022 (+13.404 +9.965 milioni). Gli incassi contributivi sono risultati pari a 191.941 87.507 milioni, in aumento di 4.460 4.305 milioni (+2,4+5,2%) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Le entrate contributive dell’INPS ammontano a 176.976 80.018 milioni, in aumento di 4.247 4.255 milioni rispetto al 2022 (+2,5+5,6%), quale risultato per effetto sia della crescita dell’andamento delle entrate contributive del settore privato (+3,0%) - in crescita del 6,1 per cento - sia di quello degli incassi delle gestioni dei lavoratori dipendenti pubblici (+1,6%)pubblici, che osservano un aumento del 4,7 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. La dinamica osservata è influenzata, fra l’altro, dall’incremento – pari a 4 punti percentuali – dell’esonero sulla quota di contributi a carico del lavoratore disposto dal Decreto-legge 48/202314 nonché, relativamente alle crescita rilevata per le entrate contributive delle gestioni dei dipendenti pubblici, dagli pubblici sconta gli effetti economici dei rinnovi dei contratti del pubblico impiego per il triennio 2019-2021 siglati nel corso dell’esercizio precedente. I premi assicurativi dell’INAIL ammontano a 6.885 4.057 milioni, in aumento di 115 146 milioni rispetto a settembre al mese di aprile 2022. Le entrate contributive degli Enti previdenziali privatizzati15 privatizzati risultano pari a 8.080 3.432 milioni, in aumento dell’1,2 riduzione del 2,7 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Nell’analisi di tale andamento deve tenersi conto della non omogeneità dei dati relativi alle due annualità in esame. Infatti, a seguito del trasferimento all’INPS della gestione sostitutiva dell’AGO dell’INPGI dal 1° luglio 202213, a partire da tale data gli incassi contributivi della predetta gestione sono registrati nelle entrate contributive dell’INPS. Pertanto, i dati degli enti previdenziali privatizzati dell’esercizio corrente non includono più gli incassi contributivi della gestione ex-INPGI, che risultano, invece, contabilizzati nell’aggregato in esame nei primi sei mesi dell’anno 2022. I pagamenti per prestazioni istituzionali sono risultati pari a 287.540 125.835 milioni, in aumento del 6,7 13,2 per cento rispetto a settembre al 2022. L’andamento osservato è da ricondursi essenzialmente alla spesa dell’INPS, che risulta in crescita di 18.068 14.963 milioni. A tale risultato concorrono gli Il significativo incremento della spesa è da ricondursi, principalmente, agli oneri per l’erogazione connessi all’erogazione dell’assegno unico e universale nel corrente anno16 nonché gli universale14 e agli effetti dell’indicizzazione ai prezzi delle pensioni, ai sensi di quanto previsto dal decreto ministeriale in materia di rivalutazione delle pensioni17. Ai fini di una corretta valutazione della dinamica dell’aggregato deve tenersi conto, inoltre, di alcune asimmetrie esistenti fra i due esercizi in esamepensioni15. In primo luogoaggiunta a ciò, deve evidenziarsi che nel mese di 14 Tale misura di esonero è stata introdotta originariamente dall’articolo 1, comma 281 della legge 29 dicembre 2022, n. 197, per l’anno 2023, in misura pari a due punti percentuali, incrementato di un ulteriore punto percentuale a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non eccedesse l’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. Il decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, articolo 39 marzo 2022 ha incrementato di ulteriori 4 punti le predette percentuali di esonero, a far data dal mese di paga di luglio 2023. L’effetto finanziario della riduzione dell’onere contributivo è registrato nel mese successivo a quello del mese di competenza di erogazione della retribuzione, a seguito della presentazione delle denunce mensili con procedura DM da parte del datore di lavoro. 15 Dal 1° luglio 2022 la gestione sostitutiva dell’AGO dell’INPGI è stata trasferita all’INPS, in avuto termine il 13 In applicazione dell’art. 1, comma 103, della legge Legge 234/2021 (Legge di Bilancio 2022). Pertanto, a partire da tale data, i dati degli enti previdenziali privatizzati non includono più gli incassi contributivi della gestione ex-INPGI, che risultano, invece, contabilizzati nelle entrate contributive dell’INPS.

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Università. Le rilevazioni sui dati di cassa, al 30 settembre 31 ottobre 2023, delle Università sono elaborate sulla base dei dati SIOPE (data di osservazione del 25 ottobre 1° dicembre 2023). Dalla rilevazione SIOPE emerge un fabbisogno di 41 54 milioni, con un peggioramento di circa 73 86 milioni, rispetto al dato registrato nel corrispondente periodo del 2022. I pagamenti per il rimborso dei prestiti nel 2023 sono stati pari a 34 milioni, non utilizzati per il rimborso delle anticipazioni di tesoreria. A copertura delle esigenze finanziarie legate al fabbisogno ed al rimborso dei prestiti sono stati operati incassi per assunzioni di prestiti verso il sistema bancario per 74 88 milioni; non sono state incassate anticipazioni di tesoreria. Gli investimenti diretti, escluse le operazioni finanziare, ammontano a 942 1.080 milioni, con un aumento di 183 215 milioni (+24,1+25%), rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo dell’anno 2022 (759 865 milioni). Si segnala che i suddetti dati risentono della mancata regolarizzazione delle carte contabili che, a tutto settembre ottobre 2023, rappresentano, per le entrate, il 3,3 3,7 per cento delle riscossioni complessive e, per le spese, l’1 lo 0,4 per cento dei pagamenti complessivi. Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale‌ Nei primi nove dieci mesi del 2023 gli Enti di previdenza e assistenza sociale hanno ricevuto dal Settore statale trasferimenti per 107.760 120.428 milioni, a fronte dei 94.356 105.256 milioni registrati nel 2022 (+13.404 +15.172 milioni). Gli incassi contributivi sono risultati pari a 191.941 212.796 milioni, in aumento di 4.460 4.445 milioni (+2,4+2,1%) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Le entrate contributive dell’INPS ammontano a 176.976 195.892 milioni, in aumento di 4.247 4.105 milioni rispetto al 2022 (+2,5+2,1%), quale risultato sia della crescita delle entrate contributive del settore privato (+3,0+2,4%) sia degli incassi delle gestioni dei lavoratori dipendenti pubblici (+1,6+2,2%). La dinamica osservata è influenzata, fra l’altro, dall’incremento – pari a 4 punti percentuali – dell’esonero sulla quota di contributi a carico del lavoratore disposto dal Decretodecreto-legge 48/202314 48/202313 nonché, relativamente alle entrate contributive delle gestioni dei dipendenti pubblici, dagli effetti economici dei rinnovi dei contratti del pubblico impiego per il triennio 2019-2021 siglati nel corso dell’esercizio precedente. I premi assicurativi dell’INAIL ammontano a 6.885 7.107 milioni, in aumento di 115 247 milioni rispetto a settembre al mese di ottobre 2022. Le entrate contributive degli Enti previdenziali privatizzati15 privatizzati14 risultano pari a 8.080 9.797 milioni, in aumento dell’1,2 per cento sostanzialmente invariate rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. I pagamenti per prestazioni istituzionali sono risultati pari a 287.540 319.305 milioni, in aumento del 6,7 6,6 per cento rispetto a settembre 2022cento. L’andamento osservato è da ricondursi essenzialmente alla spesa dell’INPS, che risulta in crescita di 18.068 19.785 milioni. A tale risultato concorrono gli oneri per l’erogazione dell’assegno unico e universale nel corrente anno16 anno15 nonché gli effetti dell’indicizzazione ai prezzi delle pensioni, ai sensi di quanto previsto dal decreto ministeriale in materia di rivalutazione delle pensioni17pensioni16. Ai fini di una corretta valutazione della dinamica dell’aggregato deve tenersi conto, inoltre, di alcune asimmetrie esistenti fra i due esercizi in esame. In primo luogo, nel mese di 14 marzo 2022 ha avuto termine il regime di anticipo della data di pagamento delle pensioni su canale postale introdotto a 13 Tale misura di esonero è stata introdotta originariamente dall’articolo 1, comma 281 della legge 29 dicembre 2022, n. 197, per l’anno 2023, in misura pari a due punti percentuali, incrementato di un ulteriore punto percentuale a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non eccedesse l’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. Il decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, articolo 39 ha incrementato di ulteriori 4 punti le predette percentuali di esonero, a far data dal mese di paga di luglio 2023. L’effetto finanziario della riduzione dell’onere contributivo è registrato nel mese successivo a quello del mese di competenza di erogazione della retribuzione, a seguito della presentazione delle denunce mensili con procedura DM da parte del datore di lavoro. 15 Dal 1° luglio 2022 la gestione sostitutiva dell’AGO dell’INPGI è stata trasferita all’INPS, in applicazione dell’art. 1, comma 103, della legge 234/2021 (Legge di Bilancio 2022). Pertanto, a partire da tale data, i dati degli enti previdenziali privatizzati non includono più gli incassi contributivi della gestione ex-INPGI, che risultano, invece, contabilizzati nelle entrate contributive dell’INPS.

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Università. Le rilevazioni sui dati di cassa, cassa al 30 settembre 2023, 31 marzo 2023 delle Università sono elaborate sulla base dei dati SIOPE (data di osservazione del 25 ottobre 27 aprile 2023). Dalla rilevazione SIOPE emerge un fabbisogno di 41 15 milioni, con un peggioramento di circa 73 milioni, 13 milioni rispetto al dato registrato nel corrispondente periodo del 2022. I pagamenti per il rimborso dei prestiti nel 2023 sono stati pari a 34 2 milioni, non utilizzati per il rimborso delle anticipazioni di tesoreria. A copertura delle esigenze finanziarie legate al fabbisogno ed al rimborso dei prestiti prestiti, sono stati operati incassi per assunzioni di prestiti verso il sistema bancario per 74 17 milioni; non sono state incassate anticipazioni di tesoreria. Gli investimenti diretti, escluse le operazioni finanziare, ammontano a 942 285 milioni, con un aumento di 183 54 milioni (+24,1%), +23,6 per cento) rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo dell’anno 2022 (759 231 milioni). Si segnala che i suddetti dati risentono della mancata regolarizzazione delle carte contabili checontabili, che a tutto settembre 2023, rappresentano, marzo 2023 rappresentano per le entrate, entrate il 3,3 9,3 per cento delle riscossioni complessive e, e per le spese, l’1 spese il 4,0 per cento dei pagamenti complessivi. Nei primi nove mesi del Enti nazionali di previdenza e assistenza sociale‌ Nel primo trimestre 2023 gli Enti di previdenza e assistenza sociale hanno ricevuto dal Settore statale trasferimenti per 107.760 33.052 milioni, a fronte dei 94.356 25.115 milioni registrati nel 2022 (+13.404 +7.937 milioni). Gli incassi contributivi a tutto marzo 2023 sono risultati pari a 191.941 67.004 milioni, in aumento di 4.460 3.598 milioni (+2,4+5,7%) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Le entrate contributive dell’INPS dell’INPS12 ammontano a 176.976 60.694 milioni, in aumento di 4.247 3.501 milioni rispetto al 2022 (+2,5+6,1%), quale risultato per effetto sia della crescita dell’andamento delle entrate contributive del settore privato (+3,0%) - in crescita del 5,7 per cento - sia di quello degli incassi delle gestioni dei lavoratori dipendenti pubblici (+1,6%)pubblici, che osservano un aumento del 6,6 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. La dinamica osservata è influenzata, fra l’altro, dall’incremento – pari a 4 punti percentuali – dell’esonero sulla quota di contributi a carico del lavoratore disposto dal Decreto-legge 48/202314 nonché, relativamente alle crescita rilevata per le entrate contributive delle gestioni dei dipendenti pubblici, dagli pubblici sconta gli effetti economici dei rinnovi dei contratti del pubblico impiego per il triennio 2019-2021 siglati nel corso dell’esercizio precedente. I premi assicurativi dell’INAIL ammontano a 6.885 3.881 milioni, in aumento di 115 171 milioni rispetto a settembre al mese di marzo 2022. Le entrate contributive degli Enti previdenziali privatizzati15 privatizzati risultano pari a 8.080 2.429 milioni, in aumento dell’1,2 riduzione del 3,0 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. I pagamenti per prestazioni istituzionali sono risultati pari a 287.540 milioni, in aumento del 6,7 per cento rispetto a settembre 2022. L’andamento osservato è da ricondursi essenzialmente alla spesa dell’INPS, che risulta in crescita Nell’analisi di 18.068 milioni. A tale risultato concorrono gli oneri per l’erogazione dell’assegno unico e universale nel corrente anno16 nonché gli effetti dell’indicizzazione ai prezzi delle pensioni, ai sensi di quanto previsto dal decreto ministeriale in materia di rivalutazione delle pensioni17. Ai fini di una corretta valutazione della dinamica dell’aggregato andamento deve tenersi conto, inoltre, di alcune asimmetrie esistenti fra i conto della non omogeneità dei dati relativi alle due esercizi annualità in esame. In primo luogo, nel mese di 14 Tale misura di esonero è stata introdotta originariamente dall’articolo 1, comma 281 della legge 29 dicembre 2022, n. 197, per l’anno 2023, in misura pari a due punti percentuali, incrementato di un ulteriore punto percentuale a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non eccedesse l’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. Il decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, articolo 39 ha incrementato di ulteriori 4 punti le predette percentuali di esonero, a far data dal mese di paga di luglio 2023. L’effetto finanziario della riduzione dell’onere contributivo è registrato nel mese successivo a quello del mese di competenza di erogazione della retribuzioneInfatti, a seguito del trasferimento all’INPS della presentazione delle denunce mensili con procedura DM da parte del datore di lavoro. 15 Dal 1° luglio 2022 la gestione sostitutiva dell’AGO dell’INPGI è stata trasferita all’INPS, in applicazione dell’art. dal 1, comma 103, della legge 234/2021 (Legge di Bilancio ° luglio 2022). Pertanto, a partire da tale datadata gli incassi contributivi della predetta gestione sono registrati nelle entrate contributive dell’INPS. Pertanto, i dati del primo trimestre 2023 degli enti previdenziali privatizzati non includono più gli incassi contributivi della gestione ex-INPGI, che risultano, invece, contabilizzati nelle entrate contributive nell’aggregato in esame nel corrispondente trimestre del 2022. I pagamenti per prestazioni istituzionali sono risultati pari a 94.530 milioni, in aumento del 15,1 per cento rispetto all’anno 2022. L’andamento osservato è da ricondursi essenzialmente alla spesa dell’INPS, che risulta in crescita di 12.692 milioni. Il significativo incremento della spesa è da ricondursi, principalmente, agli oneri connessi all’erogazione dell’assegno unico e universale13 e agli effetti dell’indicizzazione ai prezzi delle pensioni, ai sensi di quanto previsto dal decreto ministeriale in materia di rivalutazione delle pensioni14. In aggiunta a ciò, deve evidenziarsi che nel mese di marzo 2022 ha avuto 12 Si segnala che, in applicazione dell’art. 1, comma 103, della legge 234/2021 (Legge di Bilancio 2022), a partire dal 1° luglio 2022, la funzione previdenziale svolta in regime sostitutivo (gestione sostitutiva dell’AGO) dall’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti italiani “Xxxxxxxx Xxxxxxxx” (INPGI) è stata trasferita all’INPS. Pertanto, a partire da tale data, i dati INPS incorporano i flussi finanziari della predetta Gestione.

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