REGIONE LAZIO CITTA’METROPOLITANA COMUNE DI FRASCATI
REGIONE LAZIO CITTA’METROPOLITANA COMUNE DI FRASCATI
DI ROMA CAPITALE
ACCORDO DI PROGRAMMA
Ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. 18/8/2000 n. 267 per l’approvazione e la realizzazione dell'intervento denominato: Legge 23 dicembre 1996 n. 662 art. 2, cc. 203 e 204 – Patto Territoriale delle Colline Romane – Comune di Frascati – Cambio di destinazione d’uso di un edificio da industriale a commerciale – Salumificio Castelli Spa (cod. Asp 1572) – in variante al P.R.G. vigente.
PREMESSO
Che la L. 23 dicembre 1996 n. 662 all’art. 2, comma 203, “Misure di razionalizzazione della finanza pubblica” individua tra gli strumenti di regolazione degli interventi coinvolgenti una pluralità di soggetti pubblici e privati anche gli Accordi definiti “Patti Territoriali”;
Che il comma 204 della stessa L. 662/96, consente l’eventuale utilizzo della procedura degli Accordi di Programma ai sensi dell’art. 27 L. 8/6/1990 n. 142, ora art. 34 D.Lgs. 18/8/2000 n. 267, anche per gli interventi inerenti i Xxxxx Xxxxxxxxxxxx;
Che in data 04 novembre 2002 la Regione Lazio, la Provincia di Roma ed altri soggetti hanno siglato il Protocollo d'intesa del “Patto Territoriale delle Colline Romane”;
Che il medesimo prevede l’impegno, da parte della Regione Lazio, ad accelerare tutte le procedure legate agli investimenti produttivi del Patto, attraverso l’esame fuori protocollo, le corsie preferenziali, nonché gli eventuali Accordi di Programma;
Che con deliberazione n. 60 del 28 luglio 2010 il Consiglio Comunale ha espresso parere favorevole in ordine alla realizzabilità del progetto presentato dalla Soc. Salumificio Castelli Spa, ed ha adottato il progetto in variante al PRG vigente;
Che con deliberazione n. 51 del 19 luglio 2011 il Consiglio Comunale ha preso atto che a seguito di pubblicazione della suddetta deliberazione n. 60/2010 non sono pervenute osservazioni;
Che con nota prot. n. 171927 del 12 novembre 2012 il Presidente della Provincia di Roma, come previsto dall’art. 4 del citato Protocollo d’Intesa delle Colline Romane, ha chiesto al Presidente della Regione Lazio l’attivazione della Conferenza di Servizi per l’esame dell’intervento in oggetto;
Che con nota prot. n. 160523 del 14 marzo 2014, il Presidente della Regione Lazio ha conferito delega per l’indizione della Conferenza di Servizi finalizzata alla conclusione dell’Accordo di Programma ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. n. 267/00 e autorizzato il delegato a compiere tutti gli atti necessari per lo svolgimento della Conferenza di Servizi;
Che con nota prot. n. 315605 del 30 maggio 2014 il Delegato Unico Regionale ha indetto e convocato, ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. 267/2000, la prima seduta della Conferenza di Servizi;
Che a seguito della richiesta da parte dell’Asp, la suddetta seduta della Conferenza di Servizi, con nota prot. n. 337568 del 12 giugno 2014 è stata rinviata;
Che in data 01 ottobre 2014 e 14 gennaio 2015 si sono svolte rispettivamente la II e la III seduta della Conferenza di Servizi ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs 267/00 e art 14 ter della Legge 241/90;
Che nella seduta del 01.10.2014 l’Area regionale Urbanistica e Copianificazione Comunale Province di RM-RI-VT ha richiesto documentazione integrativa;
Che l’asp con nota prot.n. 2545 dell’11.11.2014 ha trasmesso alla suddetta Area la documentazione richiesta;
Che nella seduta del 14 gennaio 2015, a seguito delle indicazioni e delle integrazioni fornite , l’Area regionale Urbanistica e Copianificazione Comunale Province di RM-RI-VT, ha espresso parere favorevole con prescrizioni alla realizzazione dell’intervento, escludendo dalla variante l’area destinata a residenziale relativa alla particella n.16 foglio 4, destinata a foresteria e casa del custode;
Che la seduta del 14 gennaio 2015 si è conclusa positivamente e si è verificata la possibilità di concludere l’Accordo di Programma;
Che con nota prot. n. 26698 del 19 gennaio 2015 il verbale della seduta della Conferenza di servizi del 14 gennaio 2015 è stato trasmesso a tutti gli Enti/uffici coinvolti nel procedimento;
Che alla scadenza del termine fissato nella trasmissione del verbale non sono pervenute osservazioni;
Che il Direttore Regionale della Direzione Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti con determinazione n.G09725 del 04 agosto 2015 ha preso atto della conclusione favorevole della Conferenza di servizi ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. n. 267/00;
Che con nota prot. n. 440713 dell’11 agosto 2015 la Direzione Regionale Territorio Urbanistica Mobilità e Rifiuti – Area Legislativa e Conferenze di Servizi ha trasmesso la citata determinazione
n. G09725/2015 a tutti gli enti/uffici coinvolti nel procedimento;
Che la Città Metropolitana di Roma Capitale sottoscrive il presente accordo di Programma limitatamente alla propria competenza in ordine alla conformità del progetto con la programmazione di Patto, ferma restando la responsabilità dell’attività istruttoria sui progetti in capo ad ASP- CR scarl, quale soggetto Responsabile del Patto Territoriale delle Colline Romane”.
CONSIDERATO
Che l’intervento prevede un cambio di destinazione d’uso di un edificio da industriale a commerciale;
Che tale opera comporta un incremento occupazionale di n. 21 addetti;
PRESO ATTO
Dei verbali della Conferenza di Servizi ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. n. 267/00 svoltasi nelle sedute dell’ 01 ottobre 2014 e 14 gennaio 2015;
Del parere Unico Regionale favorevole reso nella seduta della Conferenza di Servizi del 14 gennaio 2015;
Della determinazione del Direttore della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti n. G09725 del 04 agosto 2015 di conclusione favorevole della Conferenza di servizi ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. n. 267/00;
- Del parere favorevole con condizioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio, reso con nota prot. n. 24158 del 17 dicembre 2012 e confermato con nota prot. n. 24669 del 31 dicembre 2012;
- Del parere di massima favorevole con prescrizioni della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, reso con nota prot. n. 13199 del 23 ottobre 2012;
- Del parere di compatibilità con il PTPG con condizioni della Provincia di Roma Xxx.xx VI – Serv. I – Pianificazione Territoriale e della Mobilità Generale e di Settore – Rete Ecologica Provinciale, reso con nota prot. n. 0128000/14 del 29 settembre 2014 e ribadito con nota prot. n. 0159254 del 26 novembre 2014;
- Del parere favorevole con prescrizioni della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative – Area Difesa del Suolo e Bonifiche, reso con Determinazione N. A09794 del 28 settembre 2012 trasmessa con nota prot. n. 338224 del 12 giugno 2014;
- Del parere favorevole con condizioni della Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative – Area Risorse Idriche, reso con nota prot. n. 18375 del 14 gennaio 2015;
- Del parere favorevole con condizioni dell’Azienda ASL Roma H, reso con nota prot. n. 101221 del 19 novembre 2014;
- Della comunicazione di Acea Ato 2 Spa, resa con nota prot. n. 17848 del 30 maggio 2012;
- Del parere favorevole con prescrizioni, sia sotto il profilo paesaggistico che urbanistico, della Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti – Area Urbanistica e Copianificazione Comunale Provincie di Roma, Rieti e Viterbo, reso nella seduta del 14 gennaio 2015 e confermato con nota prot. n. 17005 del 16 gennaio 2015;
- Del parere favorevole con condizioni dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere – Xxxxxxx Xxxxx e Programmi, reso con nota prot. n. 0002930 del 17 luglio 2015;
delle sottoelencate dichiarazioni/certificazioni:
- Certificato di destinazione urbanistica datato 07 marzo 2012;
- Dichiarazione a firma dell’arch. Xxxx Xxxxxx che l’intervento non ricade nei progetti da sottoporre a verifica di assoggettabilità alla procedura VIA, datata 10 maggio 2012;
- Attestazione ASP di conformità del progetto alle linee di indirizzo del Patto Territoriale delle Colline Romane;
- Nota prot. n. 454496 del 06 agosto 2014 della Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca – Area Territorio Rurale, Credito e Calamità Naturali, con la quale comunica che, l’area interessata dall’intervento non è gravata da usi civici;
- Attestazione prot. n. 39156 del 29 settembre 2014 del Settore IV Tutela ed Assetto del Territorio del Comune di Frascati, con cui dichiara la conformità edilizia del fabbricato che insiste sull’area oggetto dell’intervento e che il progetto non rientra all’interno di un’area naturale protetta, di una ZPS o di un SIC;
- Nota del legale rappresentante del Salumificio Castelli, con cui dichiara il proprio interesse nel continuare a procedere secondo la procedura del Patto Territoriale delle Colline Romane, datata 05 novembre 2014;
- Rinuncia da parte della Salumificio Castelli Spa, alla particella n.16 foglio 4, destinata a foresteria e casa del custode ;
- Nota prot. n. 2546 del 12 novembre 2014, con la quale l’Asp ha trasmesso la documentazione integrativa richiesta nel corso del procedimento;
- Ammissibilità del progetto al Tavolo di Concertazione del 17.09.2008 confermata dal rappresentante della Città metropolitana di Roma Capitale;
CONSIDERATO
Che nulla osta alla conclusione dell’Accordo di Programma;
Tutto ciò premesso, la Regione Lazio, rappresentata dal Presidente p.t, la Città Metropolitana di Roma Capitale rappresentata dal Sindaco p.t. e il Comune di Frascati, rappresentato dal Sindaco p.t., convengono quanto segue:
ARTICOLO 1
(Oggetto)
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 34 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, è approvato l’intervento denominato: Legge 23 dicembre 1996 n. 662 art. 2, commi 203 e 204 – Patto Territoriale delle Colline Romane - Comune di Frascati – Cambio di destinazione d’uso di un edificio da industriale a commerciale – Salumificio Castelli Spa (cod. Asp 1572) – in variante al P.R.G. vigente, composto dai seguenti elaborati, esaminati nella seduta della Conferenza di servizi del 14 gennaio 2015 ed approvati con determinazione n. G09725 del 04 agosto 2015, di seguito indicati:
Relazione Tecnica (DCC 60 del 28.07.2010)
Xxxxxxxxx Xxxxxxx (DCC 60 del 28.07.2010) Relazione Tecnica aggiornata (datata dicembre 2012)
Xxxxxxxxx Xxxxxxx: Integrazione Cartografica (datata dicembre 2012) Relazione Tecnica (datata giugno 2014)
Elaborato Grafico Integrativo Tav. ½ (datato giugno 2014)
Tav. 2/2 (datato giugno 2014) Distribuzione interna edifici oggetto di variante, Piante, Prospetti e Sezioni, Tabelle Riassuntive, Abaco degli Infissi, Planimetria Ubicativa
Tavola Integrativa (datata ottobre 2014 – prot. n. 2546 MR del 12 novembre 2014 a seguito di quanto stabilito nella seduta della Conferenza di Servizi dell’01.10.2014)
E corredati dai seguenti elaborati:
Elaborato Fotografico
Relazione Paesaggistica redatta ai sensi del D.P.C.M. del 12.12.2005 Relazione Tecnica ai sensi della DGR n. 445 del 16.06.2009 Indagine Geognostica (DGR Lazio n. 545 del 26.11.2010)
Indagine Vegetazionale (redatta ai sensi della DGR 2649/1999 e successive modifiche ed integrazioni)
Analisi Territoriale
ARTICOLO 2
(Variante al PRG)
La variante urbanistica correlata all’intervento ed approvata con il presente Accordo di Programma è limitata, esclusivamente alle aree interessate dall’intervento che mutano la destinazione urbanistica da Zona Industriale a Zona Commerciale con indici e parametri desumibili dal progetto. Sono fatte salve le modifiche che dovessero rendersi necessarie a seguito dell’ottemperanza alle prescrizioni di cui al successivo art. 3.
ARTICOLO 3
(Prescrizioni e Condizioni)
La realizzazione dell'intervento dovrà avvenire nel rispetto delle seguenti prescrizioni dettate dagli Enti competenti:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio – Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio:
Nell’area interessata ai lavori dovranno essere condotti sondaggi preventivi, seguiti da un collaboratore archeologo;
Regione Lazio - Direzione Regionale Ambiente – Area Difesa del Suolo e Concessioni Demaniali: Prescrizioni Geologiche
1. Dovranno essere rispettate tutte le indicazioni e prescrizioni riportate nella relazione geologica, che non dovranno essere in contrasto con quanto di seguito specificato;
2. Considerato che l’intervento in oggetto ricade:
• All’interno dell’area perimetrata come area critica (DGR 445/09) è vietata la realizzazione di nuove captazioni della risorsa idrica;
• All’interno dell’area perimetrata per la tutela dei laghi di Albano e Nemi e degli acquiferi dei Colli Albani, come individuata nell’allegato 1 alla DGR 445/09, nell’ambito della formazione dei nuovi strumenti urbanistici comunali e dei piani attuativi e/o particolareggiati o delle varianti agli strumenti urbanistici comunali vigenti, deve obbligatoriamente richiedere agli uffici regionali competenti in materia di risorse idriche e bilancio idrogeologico un parere obbligatorio (con l’esclusione per le opere pubbliche) allegando la seguente documentazione:
• Esame delle esigenze idriche diversificate per utilizzazione distinte per ciascuna area oggetto di pianificazione;
• Indicazione delle fonti utilizzabili per il soddisfacimento delle singole esigenze idriche, evidenziando specificamente i prelievi da falda e/o da corpi idrici superficiali;
• Dichiarazione del gestore del servizio idrico integrato, circa la possibilità di soddisfare i fabbisogni previsti con la rete acquedottistica idropotabile;
• Relazione tecnica con specifico riferimento:
• Alla riduzione della capacità di infiltrazione dei suoli ed ai relativi interventi di mitigazione;
• Alla compatibilità degli eventuali prelievi da falda e/o da corpi idrici superficiali;
• Alle misure adottate per il conseguimento del risparmio idrico, compreso l’eventuale accumulo ed utilizzo di acque meteoriche e/o reflue;
3. Poiché l’area ricade all’interno della zona di protezione degli impianti di captazione dei Colli Albani: Acqua Vergine, Torre Xxxxxx, Finocchio, Pantano Borghese, la cui delimitazione è stata adottata con D.G.R. n. 113/2008, si ricorda che il punto n. 14 recita: “gli insediamenti residenziali ed i centri abitati presenti nella zona di protezione, ferma restando la destinazione urbanistica prevista dai piani regolatori comunali, oltre alle misure precauzionali elencate nel punto 13, dovranno essere muniti di opere di collettamento dei reflui. I reflui provenienti da tali insediamenti dovranno essere trattati in impianti di depurazione a fanghi attivi dotati di trattamento di nitrificazione e denitrificazione o, per gli agglomerati minori e per le case isolate, che non possono essere collegati con pubbliche fognature, in impianti di fitodepurazione o sistemi equivalenti che consentano i massimi livelli di depurazione in relazione al BOD ed alle sostanze azotate”;
4. Dovranno essere realizzate idonee opere di drenaggio delle acque meteoriche che dovranno essere adeguatamente canalizzate e recapitate nella rete fognaria e nelle linee di drenaggio esistenti, evitando fenomeni di erosione o impaludamento;
5. Il comune, prima dell’adozione o approvazione, dovrà verificare se l’intervento proposto ricada all’interno di un’Area Naturale Protetta, di una ZPS, o di un SIC, in tal caso il Proponente dovrà attivarsi per richiedere i necessari pareri previsti dalla normativa vigente;
6. Il proponente dovrà verificare se l’intervento rientra tra quelli soggetti a Verifica di Impatto Ambientale o a Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi della Direttiva 85/377/CEE e xx.xx. e ii e del D.Lgs. 4/2008;
7. Dovranno essere adottate tutte le precauzioni necessarie ad evitare potenziali fenomeni d’inquinamento delle falde;
8. La progettazione e la realizzazione di qualsiasi opera dovranno essere eseguite nel più assoluto rispetto delle norme tecniche vigenti in materia di costruzioni in zone sismiche, inoltre, dovrà essere rispettato quanto previsto nell’allegato C della DGR n. 10 del 13.01.2012, relativamente alle indagini di tipo geologico, geofisico e geotecnico minime da eseguire nella fase esecutiva.
Prescrizioni Vegetazionali
Non dovranno essere utilizzati, negli interventi di sistemazione del verde, specie alloctone invasive (cfr. “Inventario della flora vascolare alloctona d’Italia” in “Flora alloctona vascolare alloctona e delle Regioni d’Italia” Celesti et all. 2010 – consultabile on-line sul sito: xxxx://xxxx00.xxx.xxxxxxx0.xx/xxxxxxx/xxxxxxxxxxxxx/xxx/xxxxx_xxxxxxxxx.xxx.
Regione Lazio - Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative – Area Risorse Idriche e S.I.I.:
In fase di realizzazione delle opere di che trattasi e nella conduzione delle attività stesse, si dovrà ottemperare alle prescrizioni dettate dal Gestore del Servizio Idrico Integrato ACEA ATO 2 Spa ed alla osservanza degli impegni progettuali.
Regione Lazio – Direzione Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti – Area Urbanistica e Copianificazione Comunale Provincie di Roma, Rieti e Viterbo:
1. L’Amministrazione Comunale, prima dell’inizio dei lavori, dovrà verificare il rispetto della dotazione delle aree pertinenziali prevista dall’art. 19 della L.R. 33/99 per la parte “commerciale”, ed ai sensi della Legge 122/89 per la parte “terziario”, e certificare inoltre, le effettive quantità delle aree destinate a spazi pubblici come previsto dal D.M 1444/68;
2. Al fine di garantire la schermatura dei fabbricati da eventuali punti di visuale, dovrà essere collocata una rampicante sempre verde a ridosso della rete di recinzione ed effettuata una attenta e rigorosa piantumazione con essenze arboree ed arbustive autoctone lungo il perimetro dell’area, e compatibilmente con le esigenze gestionali, all’interno dell’area d’intervento;
3. Tutti i materiali di risulta in esubero dovranno essere smaltiti nel rispetto della legislazione vigente;
4. Dovrà essere soddisfatta la vigente normativa in materia di superamento delle barriere architettoniche e rispettate le norme in materia sanitaria e di sicurezza del lavoro;
5. Dovranno rispettarsi le norme in materia di circolazione stradale in relazione all’accesso all’area, degli autoveicoli;
6. Dovrà essere garantito un piano manutentivo delle aree destinate a Verde Pubblico, al fine di mantenere un costante decoro;
7. Ai sensi della L.R. n. 6 del 27.05.2008, dovranno essere attuati interventi volti al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici in conformità a quanto stabilito dal decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192 (attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia).
Autorità di Bacino del Fiume Tevere – Ufficio Piani e Programmi Dovranno essere rispettate le seguenti condizioni:
1. Dichiarazione asseverata sottoscritta da parte del progettista in cui venga dichiarato il raggiungimento degli obiettivi in termini di invarianza idraulica e sicurezza dal rischio idraulico;
2. Sospensione rilascio concessioni per il prelievo di acque sotterranee;
3. Elaborazione progetto ed ubicazione nel lotto della vasca di laminazione con capacità aumentata da 19,50 a 22,00 mc.
Provincia di Roma – Xxx.xx VI “Governo del Territorio e della Mobilità” – Serv. 1 “Pianificazione Territoriale e della Mobilità, generale e di settore – Rete Ecologica Provinciale”:
1. Dovranno essere quantificati gli standard di spazi pubblici di cui al D.M. 1444/68, in ragione delle varie destinazioni funzionali previste e con riferimento all’art. 5 del citato Decreto ed alla L.R. 33/99, nonché localizzazione ai fini della cessione pubblica.
Azienda ASL RM H:
• Dovrà essere assicurata una adeguata aereazione ed illuminazione naturale e/o artificiale in relazione alla destinazione d’uso di ogni singolo ambiente realizzato;
• L’edificio dovrà essere fornito di adeguato sistema di smaltimento delle acque reflue autorizzato dall’ente competente;
• Dovrà essere assicurata la fornitura di acqua potabile in termini di capacità, portata e qualità in conformità ai requisiti fisici-chimici e microbiologici del D.Lgs n. 31/2001;
• Tutti gli impianti dovranno essere strutturati in modo da non arrecare nocumento all’ambiente, ai residenti ed al vicinato;
• Dovrà essere rispettata la Legge 447/95 e L.R. 18/01 in tema di inquinamento acustico ove previsto;
• Dovrà essere osservato quanto previsto dalla vigente normativa in materia di edilizia ed urbanistica, con particolare riguardo alla compatibilità della struttura con la destinazione d’uso (esistenza di eventuali vincoli, zone di rispetto ecc.);
• Dovrà essere rispettato quanto previsto dalla vigente normativa in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro in particolare che le altezze non dovranno essere inferiori a m. 3.00;
• Dovranno essere rispettate le norme relative alla prevenzione incendi.
ARTICOLO 4
(Condizioni per il rilascio del permesso di costruire)
Il rilascio del permesso di costruire è subordinato:
1) alla sottoscrizione da parte dell’operatore privato di atto d’obbligo finalizzato:
- al mantenimento della destinazione d’uso degli immobili per un congruo tempo (15 anni), al termine del quale la destinazione d’uso potrà essere modificata solo a seguito di regolare procedura di variante urbanistica.
- all’impegno, da parte dell’operatore, a mantenere il livello occupazionale previsto;
La violazione delle condizioni sopra previste comporterà il venir meno degli effetti della variante urbanistica prevista dal presente accordo.
ARTICOLO 5
(Durata)
Il presente Accordo ha la durata di cinque anni, decorrente dalla data di pubblicazione sul BURL del Decreto del Presidente della Regione Lazio.
Entro tale termine dovrà essere attuato l’intervento previsto a pena di decadenza dell’Accordo stesso e della variante urbanistica connessa.
Il presente Accordo potrà essere prorogato prima della scadenza, per una sola volta, con il consenso unanime dei sottoscrittori.
ARTICOLO 6
(Ratifica)
Ai sensi del comma 5 dell’art. 34 del D.Lgs. n. 267/2000 l’adesione del Sindaco al presente Accordo dovrà essere ratificata dal Consiglio Comunale di Frascati (RM) entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione, a pena di decadenza dell’Accordo stesso.
ARTICOLO 7
(Approvazione e Pubblicazione)
A seguito dell’avvenuta ratifica di cui all’articolo 6, il presente Accordo di Programma sottoscritto dai legali rappresentanti delle Amministrazioni interessate, sarà approvato, anche ai fini della variante dello strumento urbanistico generale (P.R.G.) vigente del Comune di frascati, con decreto del Presidente della Regione Lazio e sarà pubblicato sul B.U.R.L.
ARTICOLO 8
(Collegio di Vigilanza)
La vigilanza sull’esecuzione dell’Accordo e gli eventuali interventi sostitutivi saranno effettuati da un Collegio presieduto dal Sindaco del Comune di Frascati – o suo delegato – che lo costituirà con proprio atto formale e composto da rappresentanti degli Enti firmatari, designati dai medesimi.
Regione Lazio:
Città Metropolitana di Roma Capitale :
Comune di Frascati:
Roma li
Documento firmato digitalmente ai sensi del D.Lgs 82/2005