COMUNE DI NAPOLI
COMUNE DI NAPOLI
AREA TRASFORMAZIONE DEL TERRITORIO
UOA Coordinamento e monitoraggio degli interventi diretti all’attuazione del PdG sito UNESCO
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO
Affidamento del servizio di gestione del fondo di garanzia nell’ambito del progetto denominato “Incentivi relativi agli interventi di recupero delle parti comuni degli edifici privati ricadenti nel centro storico sito UNESCO”, con risorse a valere sul Patto per la Città di Napoli FSC 2014-2020.
CUP: B65C16000390001 CIG: 8940191EFD
Articolo 1. Amministrazione appaltante 3
Articolo 2. Oggetto dell’appalto 3
Articolo 3. Destinatari del servizio 3
Articolo 4. Prestazioni richieste e attività da realizzare 4
4.1 Gestione degli strumenti finanziari 5
4.2.a Attività di comunicazione esterna a supporto del progetto 6
4.2.b Sviluppo e gestione dei servizi informatici e tecnologici 6
Articolo 5. Struttura organizzativa 10
Articolo 6. Durata e fasi dell’appalto 10
Articolo 7. Importo dell’appalto 12
Articolo 8. Obblighi dell’aggiudicatario 13
Articolo 9. Fonte di finanziamento 14
Articolo 10. Rendicontazione, trasferimento e amministrazione delle risorse destinate al Fondo 14
10.1 Rendicontazione 14
10.2. Trasferimento delle risorse destinate al Fondo 15
10.3. Amministrazione delle risorse destinate alla gestione degli strumenti finanziari 15
Articolo 11. Anticipazione e pagamenti al Gestore del Fondo 16
Articolo 12. Rapporti con l’Amministrazione appaltante 17
Articolo 13. Trattamento dei dati personali 17
Articolo 14. Deposito cauzionale 18
Articolo 15. Stipula della Convenzione di gestione 18
Articolo 16. Cessione della Convenzione di gestione 18
Articolo 17. Varianti, subappalto e avvalimento 18
Articolo 18. Penali 18
Articolo 19. Risoluzione della Convenzione di gestione, affidamento a terzi 19
Articolo 20. Controversie 20
Articolo 21. Disposizioni particolari riguardanti l’appalto 20
21.1 Protocollo di legalità 20
21.2 Programma 100 23
21.3 Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli 23
21.4 Patto di Integrità 23
Articolo 22. Obblighi dell’appaltatore relativi alla tracciabilità dei flussi finanziari 23
Articolo 23. Normative contrattuali 23
Articolo 1. Amministrazione appaltante
L’Amministrazione appaltante è il Comune di Napoli - Area Trasformazione del Territorio – U.O.A. Coordinamento e monitoraggio degli interventi diretti all'attuazione del Piano di gestione del centro storico sito UNESCO
Xxxxx Xxxxxxxx 00 – 00000 Xxxxxx
Telefono: 000 00 00000
E-mail: xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxx.xxxxxx.xx PEC: xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx
Responsabile Unico del Procedimento, ai sensi dell'art.31 del Dlgs n.50/2016 smi, è la dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx.
E-mail: xxxxxxxxxx.xxxxxxxx@xxxxxx.xxxxxx.xx
Articolo 2. Oggetto dell’appalto
Al fine di avviare un processo di valorizzazione e miglioramento estetico e funzionale del patrimonio edilizio privato ricadente nel centro storico di Napoli, proclamato nel 1995 dall’UNESCO “patrimonio mondiale dell’umanità” e in attuazione degli indirizzi programmatici individuati dall’Amministrazione Comunale, con specifico riferimento al Piano di gestione del 2011, la Giunta Comunale con Delibera
n.24 del 28 gennaio 2021 ha approvato il Progetto per gli incentivi relativi agli interventi di recupero delle parti comuni degli edifici privati ricadenti nel centro storico di Napoli – sito Unesco.
Tale progetto prevede l'istituzione di un fondo di garanzia, gestito da un soggetto convenzionato con l’Amministrazione Comunale, finalizzato a coprire l’erogazione di finanziamenti da parte di soggetti finanziatori (banche, intermediari finanziari, ecc.) a favore di beneficiari privati (condomini, proprietari, aventi titolo in genere) per l’esecuzione di interventi edilizi di manutenzione, recupero e/o trasformazione degli involucri dei fabbricati con i relativi spazi comuni, localizzati nel centro storico sito UNESCO.
L’appalto ha per oggetto l’affidamento del Servizio di gestione del fondo di garanzia nell’ambito del progetto denominato “Incentivi relativi agli interventi di recupero delle parti comuni degli edifici privati ricadenti nel centro storico sito UNESCO”, con risorse a valere sul Patto per la Città di Napoli FSC 2014-2020.
La Dotazione iniziale del Fondo, comprensiva dell’importo delle commissioni dei servizi di gestione al netto dell’IVA nella misura dovuta, è pari a € 14.580.000,00.
Il servizio prevede la gestione degli strumenti finanziari di seguito indicati, per i quali si è stimato preliminarmente l’importo, considerando il meccanismo di rotatività delle risorse:
• garanzia pubblica su finanziamenti bancari, per la quale si è stimato preliminarmente un importo pari a € 7.970.000,00;
• contributi in conto interessi su finanziamenti bancari. per la quale si è stimato preliminarmente un importo pari a € 6.185.000,00.
La Stazione appaltante, anche coerentemente ai risultati conseguiti, potrà incrementare tali importi con ulteriori risorse a disposizione.
Potrà inoltre trasferire, compatibilmente con l’andamento delle richieste di finanziamento, le risorse destinate alle garanzie a quelle destinate ai contributi in conto interessi e viceversa.
Articolo 3. Destinatari del servizio
Possono accedere al fondo di garanzia i soggetti abilitati alla “concessione di credito” a favore di persone fisiche e, in particolare, con riferimento al Dlgs n.385 del 1 settembre 1993 smi (Testo Unico Bancario), le banche (titolo II) e gli intermediari finanziari (titolo V) (in seguito “soggetti finanziatori”, con i quali l’Affidatario del servizio (di seguito “Gestore del Fondo”) abbia preventivamente stipulato apposite convenzioni per l’attivazione delle garanzie a fronte di finanziamenti in favore dei privati (di seguito “beneficiari”) nei termini e nelle condizioni disciplinate dal Regolamento per il funzionamento del fondo di garanzia (in seguito “Regolamento”) e dalla Convenzione di gestione del fondo di garanzia (in seguito “Convenzione di gestione”), che
costituiscono parte integrante e sostanziale della documentazione di gara.
Articolo 4. Prestazioni richieste e attività da realizzare
Il Gestore del Fondo dovrà svolgere il servizio di gestione tecnica, amministrativa, finanziaria e contabile del fondo di garanzia.
Il servizio è articolato nelle seguenti prestazioni, descritte dettagliatamente nei successivi paragrafi:
• gestione degli strumenti finanziari (prestazione principale);
• attività di comunicazione esterna a supporto del progetto, sviluppo e gestione dei servizi informatici e tecnologici (prestazione secondaria).
In particolare il Gestore del Fondo svolge i seguenti compiti:
a. stipulare convenzioni con i soggetti finanziatori che erogano il prestito, al fine di concedere garanzie pari all’80% dell'importo del prestito concesso al privato per gli interventi edilizi sui fabbricati e concordare, eventualmente, i tassi d’interesse da applicare al mutuo;
b. istruire le richieste dei finanziamenti garantiti dal Fondo trasmesse dai soggetti finanziatori, validando la sostenibilità economica dei progetti presentati dai privati verificandone la corrispondenza e valutando il possesso dei requisiti per l’accesso alle agevolazioni del Fondo;
c. vigilare sull’attività svolta dai soggetti finanziatori monitorando lo stato di avanzamento di concessione dei prestiti garantiti dal Fondo, delle procedure e dell’attuazione degli interventi finanziati;
x. xxxxxxx il contributo in conto interessi;
e. surrogarsi al soggetto finanziatore nelle procedure di recupero delle somme erogate ai beneficiari in caso di escussione della garanzia;
f. promuovere lo strumento attraverso idonee procedure pubblicistiche al fine di attivare gli interventi di recupero delle parti comuni degli edifici ricadenti nel centro storico sito UNESCO.
Il Gestore del Fondo svolge le seguenti ulteriori attività secondo gli indirizzi forniti dal Comune:
g. realizzare azioni informative e divulgative in merito alle finalità del Fondo e alle relative modalità di intervento, fornendo ai beneficiari indicazioni in merito alle condizioni e alle modalità di accesso alle garanzie e al contributo in conto interessi, predisponendo la relativa documentazione e facendo in ogni caso menzione dell’impiego delle risorse afferenti al Fondo Sviluppo e Coesione programmazione 2014-2020;
h. predisporre l’elenco dei soggetti finanziatori con i quali siano state stipulate le Convenzioni per l’attivazione delle garanzie, con specifica indicazione delle filiali presso le quali è disponibile l’informativa di cui alla precedente lettera g), informandone il Comune anche con riferimento a ogni successivo aggiornamento dello stesso elenco;
i. aggiornare gli elenchi dei professionisti tecnici e delle imprese incaricati per la progettazione e l'esecuzione degli interventi;
j. informare periodicamente il Comune e i soggetti finanziatori in merito alle disponibilità del Fondo e agli oneri maturati a carico del Fondo stesso;
k. acquisire dai soggetti finanziatori le informazioni sulle risorse disponibili per i finanziamenti, nel rispetto delle condizioni per il rilascio delle garanzie;
l. effettuare il monitoraggio dei tassi d’interesse e delle altre condizioni praticate dai soggetti finanziatori ai beneficiari al fine di rilevare per motivi informativi i tassi mediamente applicati e le condizioni praticate;
m. effettuare i controlli e le verifiche di propria competenza, specificamente orientati all’accertamento dell’effettiva destinazione del Fondo alle finalità previste, disciplinati dal Regolamento;
n. fornire al Comune le informazioni eventualmente richieste in merito allo svolgimento delle procedure di recupero dei crediti derivanti dalle garanzie escusse;
o. realizzare e amministrare la piattaforma telematica per la gestione delle istanze e l'estrazione dei dati informativi.
Il Gestore del Fondo ha, inoltre, il compito di predisporre, secondo le indicazioni fornite dall’Amministrazione appaltante, gli atti amministrativi che disciplinano i rapporti con i soggetti finanziatori. In particolare:
p. Convenzione per l’attivazione delle garanzie, ossia la convenzione tra il Gestore del Fondo e i soggetti finanziatori, in cui sono definite le relative competenze, nell’ambito della procedura di erogazione dei prestiti agevolati, il livello massimo del tasso di interesse praticato, la durata e l’importo massimo dei finanziamenti garantibili, nonché la tipologia e l’ammontare massimo delle garanzie, e in cui le parti si impegnano a rispettare le modalità di attuazione della stessa. Nella convenzione, il soggetto finanziatore sottoscrive il consenso per eventuali controlli, verifiche e accertamenti documentali, da parte del Gestore del Fondo o del Comune;
q. Avviso pubblico per l’erogazione di finanziamenti a favore di soggetti privati garantiti dal Fondo inerenti agli interventi di recupero dei fabbricati, contenente le informazioni sulla tipologia delle agevolazioni previste, sui prestiti erogati e sulla procedura di concessione dei prestiti da parte dei soggetti finanziatori, le modalità e i termini per la presentazione delle istanze;
r. Modulo di istanza, impostato come autocertificazione resa ai sensi dell’art. 47 del DPR n.445/2000 smi, in merito al possesso dei requisiti di ammissibilità. In tale modulo vanno indicati i dati del beneficiario, il tipo di intervento e le relative dichiarazioni in merito al numero di unità immobiliari, al numero di condomini, alla consistenza dell’immobile e all’importo del contributo o prestito richiesto;
s. Format degli allegati tecnici e amministrativi da accludere al contratto di finanziamento in caso di redazione del progetto esecutivo oppure di realizzazione dei lavori edilizi, con riferimento alle dichiarazioni dell'impresa e dei tecnici incaricati attestanti il rispetto dei requisiti di ammissibilità alle agevolazioni del Fondo e il consenso, sottoscritto dagli aventi titolo dell’immobile, dell’impresa e dei tecnici incaricati, per gli eventuali controlli, verifiche, accertamenti documentali e ispezioni in loco presso i cantieri, in ogni momento e senza limitazioni, da parte degli enti competenti o della medesima amministrazione;
t. Check-list per la verifica di eventuali anomalie in cui sono elencati, per le diverse fasi della procedura, gli elementi da controllare e l’esito degli accertamenti. La check-list deve essere obbligatoriamente compilata dai soggetti finanziatori, quale strumento di verifica, e allegata alla dichiarazione attestante l’esito positivo della stessa, da trasmettere al Gestore del Fondo contestualmente all’istanza di ammissione alle agevolazioni e nelle successive fasi di erogazione.
4.1 Gestione degli strumenti finanziari
Il Gestore del Fondo è tenuto a gestire il Fondo allo scopo di prestare garanzie ai soggetti finanziatori, ossia, con riferimento al Dlgs n.385 del 1 settembre 1993 smi (Testo Unico Bancario), le banche (titolo II) e gli intermediari finanziari (titolo V), con i quali abbia preventivamente stipulato apposite convenzioni per l’attivazione delle garanzie, a fronte di finanziamenti che possono assumere le forme tecniche coerenti, come linea guida generale, con i seguenti due archetipi:
a. “Finanziamento bridge” per l’esecuzione di interventi che beneficiano di incentivi pubblici connessi agli interventi edilizi sotto forma di credito d’imposta o altra forma di incentivo. Tali finanziamenti sono destinati a estinguersi, in tutto o in parte, o mediante cessione delle agevolazioni, coerentemente a quanto previsto dalle specifiche norme che regolano queste ultime, o con il consolidamento in un finanziamento a medio termine o ancora mediante restituzione in un’unica soluzione (c.d. restituzione bullet) a saldo;
b. “Finanziamento a medio-lungo termine”, di durata compresa tra i 60 (sessanta) mesi e i 120 (centoventi) mesi, concessi dai soggetti finanziatori medesimi ai beneficiari.
Il Fondo avrà un moltiplicatore di garanzia non inferiore a 5 volte la sua dotazione.
Il Fondo, inoltre, corrisponderà, sui finanziamenti appena descritti, un contributo in conto interessi nella misura massima dell’assorbimento del tasso di interesse comprensivo di parametro di riferimento (Euribor o IRS o altro parametro a cui l’operazione viene indicizzata) e spread pari al 2%. Laddove i finanziamenti di cui sopra siano regolati a tassi maggiori, gli eventuali oneri
addizionali non saranno a carico del Fondo.
A tal fine, il Gestore del Fondo si impegna a sottoscrivere le Convenzioni per l’attivazione delle garanzie, con tutti i soggetti finanziatori che ne facciano richiesta secondo il medesimo schema e con le modalità offerte al Comune in occasione della partecipazione alla gara. Il Gestore del Fondo formerà un elenco, quindi, dei soggetti aderenti dandone ampia pubblicità anche mediante i canali on line. Nelle suddette convenzioni dovranno indicarsi, coerentemente con quanto innanzi disposto, le forme tecniche e la durata dei finanziamenti garantibili, il rapporto percentuale tra la garanzia richiesta a valere sul Fondo e il finanziamento concesso e, infine, il tasso di interesse, variabile o fisso, annuo nominale praticato, che il Gestore del Fondo si impegna sin d’ora a verificare per l’intera durata del finanziamento concesso entro il limite massimo onnicomprensivo, pari all’Euribor, corrispondente al periodo di interesse praticato, o all’Interest Rate Swap, corrispondente alla durata media del finanziamento, più un eventuale spread fisso per l’intera durata del finanziamento.
Il Gestore del Fondo si impegna a gestire il Fondo, mediante la struttura tecnico-organizzativa indicata nell’offerta di gara nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità ed efficienza dell’azione amministrativa di cui alla L. n.241 del 7 agosto 1990.
Per la gestione del Fondo è conferita al Gestore del Fondo procura speciale a operare sulle disponibilità del Fondo, limitatamente all’ammontare di pertinenza del Fondo medesimo. Il Gestore del Fondo ha, comunque, la rappresentanza negoziale e giudiziale sia attiva sia passiva – ivi incluso il potere di farsi a sua volta rappresentare – per la tutela di ogni ragione e diritto afferenti alla gestione del Fondo oggetto della Convenzione di gestione.
Il Gestore del Fondo amministra i rapporti con i soggetti finanziatori per l’erogazione dei relativi finanziamenti in favore dei privati nei termini e nelle condizioni disciplinate dal Regolamento.
Le garanzie sono prestate e i contributi in conto interessi sono erogati nei limiti delle risorse disponibili. Restano a totale carico del Gestore del Fondo le necessarie coperture oltre le risorse stanziate dall’Amministrazione Comunale.
Il Gestore del Fondo svolge altresì le attività di controllo e verifica puntualmente definite del Regolamento del fondo.
4.2.a Attività di comunicazione esterna a supporto del progetto
Con riferimento alle finalità del progetto denominato “Incentivi relativi agli interventi di recupero delle parti comuni degli edifici privati ricadenti nel centro storico sito UNESCO” e nel rispetto delle diposizioni del Regolamento, il Gestore del Fondo dovrà attivare un circuito di informazioni integrate fra loro, dirette principalmente a informare i potenziali beneficiari in merito alle opportunità di finanziamento e di semplificazione di accesso al credito.
A tale scopo il Gestore del Fondo, come prestazioni minime migliorabili in fase di offerta, provvederà a:
• emettere un comunicato stampa con le informazioni circa l’avvio delle attività e a curare periodicamente la diffusione verso media di notizie inerenti al fondo, ivi incluse le modalità di funzionamento e i risultati;
• implementare il proprio sito web istituzionale con una sezione dedicata al Fondo contenente tutte le informazioni utili ai potenziali beneficiari, compresi gli elenchi dei soggetti finanziatori convenzionati, gli elenchi dei professionisti tecnici e delle imprese che si occuperanno della progettazione e realizzazione degli interventi, la documentazione necessaria per la gestione delle richieste di finanziamento per ogni soggetto finanziatore convenzionato;
• realizzare e distribuire, attraverso i soggetti finanziatori, brochure e opuscoli informativi sul fondo;
• elaborare un kit di comunicazione, da mettere a disposizione nella sezione dedicata del proprio sito web, contenente gli elementi grafici e le indicazioni d’uso per il rispetto degli obblighi di pubblicità legati all’utilizzo delle risorse FSC 2014-2020.
4.2.b Sviluppo e gestione dei servizi informatici e tecnologici
Il Gestore del Fondo dovrà mettere a disposizione una piattaforma telematica, di cui al punto o) dell’articolo 4 del presente Capitolato, per la gestione informatizzata dei flussi documentali relativi alle procedure di concessione delle agevolazioni sui finanziamenti, al monitoraggio dello stato di avanzamento degli interventi e all’implementazione dell’anagrafe edilizia integrata con i
dati del sistema informativo territoriale (SIT) attualmente in uso presso il Comune di Napoli.
In particolare si prevede che attraverso la piattaforma telematica siano svolte le seguenti principali funzioni:
1. gestire le istanze di erogazione del finanziamento con l'individuazione dei beneficiari ammessi alla garanzia del fondo, nonché con l’implementazione dei relativi flussi documentali inerenti alle procedure dei singoli interventi;
2. verificare lo stato di avanzamento finanziario, procedurale e attuativo degli interventi con il relativo monitoraggio per l’estrazione di dati significativi;
3. consentire di interfacciarsi con il sistema informativo territoriale ai fini della costituzione dell’anagrafe edilizia georeferenziata;
4. monitorare i contenziosi con i medesimi beneficiari in caso di garanzia escussa dal soggetto finanziatore e le procedure per il recupero delle somme erogate.
Requisiti minimi della piattaforma telematica
La piattaforma telematica oggetto dell’affidamento dovrà permettere l’erogazione dei servizi informatizzati sopra elencati attraverso portale web avente le seguenti caratteristiche minime:
a) soluzione esclusivamente basata su componenti web, quindi priva di add-on o plugin;
b) disegno della soluzione basato sul paradigma mobile-first, dunque fruibile su device mobili oltre che postazioni desktop;
c) piena compatibilità con tutti i principali web browser accessibili da dispositivi dotati di differenti sistemi operativi desktop (es. Windows, Mac OS, Linux) e mobile (es. iOS, Android);
d) piena conformità ai requisiti di accessibilità in conformità alle Linee Guida sull’Accessibilità degli Strumenti informatici emanate da AgID in attuazione della Direttiva (UE) 2016/2102 recepita dallo stato italiano con il Dlgs. n.106/2018 smi;
e) design del portale basato sulle “Linee Guida per il design dei siti delle PA”, emanato da AgID e particolare cura all’approccio Human-Centred Design;
f) autenticazione degli utenti di piattaforma, sia esterni (front-office) che dipendenti dell’Amministrazione Comunale, basata sulle piattaforme nazionali abilitanti definite da AgID (SPID, CIE, TS-CNS), compresa l’autenticazione SPID professionale e aziendale;
g) design della soluzione basato sull’approccio della security by design, ovvero disegno e implementazione che pongano al primo posto l’aspetto della security nella realizzazione delle funzionalità della piattaforma;
h) design e implementazione della soluzione conforme ai requisiti di privacy enunciati dal Reg. UE 679/2016 (GDPR) in relazione al trattamento dei dati personali;
i) design basato su API (REST/SOAP), al fine di permettere l’apertura e l’interoperabilità della funzionalità della piattaforma con altre piattaforme a disposizione dell’Ente.
Requisiti funzionali
La piattaforma web dovrà prevedere l’accesso e l’erogazione di funzionalità a differenti categorie di utenti, sia esterni che interni alla Amministrazione Comunale, e dovrà premettere la gestione e la consultazione di dati ed entità documentali.
La piattaforma dovrà prevedere un sistema di ricezione delle istanze di accesso al fondo di garanzia, trasmesse dai soggetti finanziatori, con assegnazione automatica di un numero identificativo, attribuito in ordine cronologico. A tal fine dovrà essere anche prevista l’interazione, attraverso interfacce interoperabili (SOAP – WS), con il Sistema di Protocollo Informatico dell’Ente.
Il sistema dovrà prevedere l’inserimento dei dati attraverso form eventualmente e parzialmente pre-alimentate con dati prelevati da banche dati certificate esterne alla piattaforma e il caricamento di documenti da parte degli utenti in appositi campi, anche con l’ausilio di check- box o di specifici menu a tendina per la scelta tra elenchi di voci predefinite, in modo da facilitarne la compilazione e la successiva estrazione delle informazioni in apposti datasheet. I documenti che alimentano l’istanza dovranno essere opportunamente metadatati già in fase di
design al fine di permetterne sia una gestione archivistica coerente, una organizzazione in termini di fascicoli e sottofascicoli, il riversamento al termine del periodo di retention in archivi di deposito. Tali metadati dovranno inoltre permettere una adeguata gestione della tassonomia documentale allo scopo di supportare ricerca ed estrazione.
In ogni caso la gestione documentale e dei relativi metadati dovrà conformarsi alle recenti “Linee guida dei documenti informatici” emanate da XxXX.
Il sistema dovrà prevedere un controllo formale automatico al termine dell’inserimento dei dati e/o di altre operazioni eseguite dagli utenti, con messaggi sull'esito della verifica e di segnalazione dell'errore in caso di esito negativo della stessa, dovuto all’inesatta o incompleta compilazione dei campi e/o caricamento di documenti.
Per un uso agevole della piattaforma telematica da parte degli utenti dovrà essere predisposto un apposito tutorial esplicativo della procedura, della modalità di utilizzo e della compilazione dei relativi modelli.
Accreditamento alla piattaforma
Il sistema dovrà prevedere un accreditamento differenziato, corrispondente a diversi livelli di accesso, per le seguenti tipologie di utenti:
a. i beneficiari e le imprese e i tecnici incaricati dai medesimi beneficiari, solo se espressamente autorizzati da questi ultimi, che possono accedere alla piattaforma per verificare lo stato di avanzamento delle pratiche relative alle istanze;
b. i soggetti finanziatori, che devono accedere per trasmettere al Gestore del Fondo le istanze di accesso alle garanzie sui prestiti e al contributo in conto interessi, e possono seguire sulla piattaforma lo stato di avanzamento dell’istruttoria e accedere a tutte le funzioni di compilazione di moduli, di download e di upload, finalizzate alla trasmissione delle istanze, allo scambio delle informazioni e della documentazione necessarie all'espletamento della procedura e all’eventuale richiesta di escussione della garanzia;
c. il Gestore del Fondo, che accede alla piattaforma in qualità di amministratore per eseguire le istruttorie delle istanze pervenute dai soggetti finanziatori, per richiedere e ricevere dai medesimi eventuali integrazioni alla documentazione presentata e per trasmettere l’esito dell’istruttoria. Il Gestore del Fondo ha altresì accesso alla piattaforma per comunicare l’avvio e l’esito delle procedure di recupero dei crediti, oltre che per caricare i dati sullo stato di avanzamento finanziario, procedurale e attuativo degli interventi;
d. l’Amministrazione appaltante, alla quale deve essere garantito l'accesso, l'estrazione, la conservazione, l'elaborazione e l'utilizzo dei dati necessari agli adempimenti di competenza, anche relativi alla gestione degli archivi delle istanze, al controllo e monitoraggio degli interventi e all’integrazione dei dati nel SIT in uso dall’Ente, attraverso un apposito cruscotto.
La richiesta di accreditamento da parte degli utenti verrà trasmessa attraverso un'apposita sezione della piattaforma e dovrà prevedere l'obbligo di specificare e comprovare l'identità e la tipologia dell'utente medesimo, con riferimento ai diversi livelli di accesso:
a. soggetti finanziatori;
b. beneficiari;
c. imprese;
d. tecnici incaricati.
In seguito alla trasmissione della richiesta di accreditamento, l’amministratore della piattaforma abiliterà l’accesso gli utenti all’accesso dei dati e dei documenti.
Una volta accreditato, ciascun utente potrà accedere, tramite i meccanismi di autenticazione previsti dalla piattaforma, alle sezioni della piattaforma specifiche per la tipologia di utenza e alle relative funzionalità.
Cruscotto informativo a uso dell’Amministrazione appaltante
Nella piattaforma telematica dovrà essere previsto un cruscotto informativo, accessibile dall’Amministrazione appaltante attraverso l’inserimento di proprie credenziali, contenente un set di dati, aggiornato almeno ogni 15 giorni, e contenente almeno le seguenti informazioni:
- numero di istanze presentate, distinte in istanze ammesse alle agevolazioni del fondo, istanze dichiarate improcedibili e istanze in corso di valutazione;
- identificazione degli immobili oggetto di intervento (da individuare attraverso indirizzo completo e/o identificativi catastali) e localizzazione all’interno del perimetro della core zone o della buffer zone del sito UNESCO di cui alla Delibera G.C. n.78 del 27 gennaio 2011;
- beneficiario (condominio, condominio minimo o singolo proprietario dell’intero immobile);
- numero di unità immobiliari presenti nell’immobile;
- epoca di costruzione dell’immobile (individuata per fasce temporali);
- tipologia costruttiva dell’immobile (muratura, calcestruzzo armato o altra tipologia);
- presenza e tipologia di vincoli gravanti sull’immobile;
- finalità del finanziamento (progettazione e/o esecuzione dell’intervento);
- tipologia di intervento individuata ai sensi dell’art. 3 del DPR n.380/2001 smi;
- descrizione dell’intervento (da individuare attraverso selezione singola o multipla di apposite
checkbox);
- titolo edilizio rilasciato o da rilasciare o segnalazione/comunicazione asseverata trasmessa o da trasmettere ai fini dell’esecuzione dell’intervento;
- importo totale dell’intervento e importo del finanziamento richiesto, se inferiore al primo;
- durata del prestito e tasso di interesse applicato;
- importo totale del contributo in conto interessi richiesto, distinto nella quota già erogata e in quella da erogare;
- eventuale richiesta di escussione della garanzia da parte del soggetto finanziatore e importo della garanzia escussa, distinto nella quota già recuperata e in quella da recuperare.
Il sistema dovrà consentire la lettura dei dati per singolo intervento o in forma aggregata sulla totalità degli interventi e la loro estrazione in appositi datasheet in formato aperto (csv, xls, ods, txt).
L’Amministrazione appaltante può disporre dei dati estratti dalla piattaforma ai fini del monitoraggio degli interventi e/o anche per altre finalità, nel rispetto della normativa sulla privacy e si riserva la possibilità di integrare i dati estratti dal cruscotto informativo nel sistema informativo territoriale in uso dall’Ente.
Deve essere pertanto garantita la interoperabilità tra i due sistemi.
Ulteriori prescrizioni
Al termine dell’esecuzione del servizio e ai fini dell’emissione della verifica di conformità del medesimo ai sensi dell’art.102 del Dlgs n.50/2016 smi, il Gestore del Fondo dovrà trasmettere all’Amministrazione appaltante l’intera documentazione acquisita attraverso la piattaforma telematica in fascicoli e sottofascicoli digitali distinti per singole pratiche individuate con il numero identificativo attribuito alle istanze di accesso alle agevolazioni del Fondo.
Nella gestione della piattaforma telematica, il Gestore del Fondo dovrà garantire il rispetto della normativa vigente con riferimento alla protezione e l’utilizzo dei dati trattati e all’assolvimento degli obblighi informativi.
Il Gestore del Fondo, nella realizzazione e gestione della piattaforma telematica, si impegna a rispettare, per quanto di competenza, gli obblighi previsti dal vigente Sistema di Gestione e Controllo (Xx.Xx.Xx.) Patto per la Città di Napoli istituito ai sensi del punto 2 lettera K della Delibera CIPE 25/2016.
Il Gestore del Fondo non potrà utilizzare per sé, né fornire a terzi, informazioni, dati tecnici, documenti e notizie di carattere riservato di cui venga in possesso o a conoscenza nell’esercizio delle attività affidategli, nel rispetto della legislazione vigente. L’accesso e la visione dei dati memorizzati o riportati in schede individuali o in aggregati statistici sono preclusi agli estranei, fatta eccezione per i soggetti abilitati all’accesso ai dati medesimi e per l’Amministrazione appaltante.
Il Gestore del Fondo si impegna a osservare la piena riservatezza su informazioni, documenti,
conoscenze o altri elementi eventualmente forniti dalla Amministrazione appaltante o da Enti e Amministrazioni pubbliche eventualmente interessate dalle attività.
Articolo 5. Struttura organizzativa
Per lo svolgimento del servizio oggetto dell’appalto e delle specifiche prestazioni richieste, così come descritte nel precedente articolo, il Gestore del Fondo dovrà avvalersi di una struttura organizzativa, nell’ambito della quale dovranno essere individuate almeno le seguenti figure /organi:
- un responsabile del servizio, che coordinerà tutte le attività previste, garantendo in tal modo l’unitarietà del servizio e l’integrazione tra le singole prestazioni richieste e sarà l’unico referente per l’Amministrazione appaltante durante l’intera durata dell’esecuzione del servizio medesimo, con particolare riferimento alle attività di monitoraggio, verifica e rendicontazione delle attività;
- un responsabile della gestione dei servizi informatici e tecnologici, che, nel corso dell’esecuzione del servizio, dovrà fornire adeguata assistenza tecnica all’Amministrazione appaltante per gli aspetti relativi all’utilizzo del cruscotto informativo della piattaforma telematica;
- un Comitato di gestione, ossia l’organo interno alla struttura organizzativa del Gestore del Fondo, che si occuperà della gestione delle procedure di istruttoria, della deliberazione in merito all’erogazione delle garanzie e del contributo in conto interessi, della contabilizzazione di tutte le operazioni e della gestione degli strumenti finanziari e delle procedure di recupero dei crediti in caso di escussione delle garanzie.
Il Gestore del Fondo si impegna comunicare, al momento dell’aggiudicazione, i nominativi dei soggetti componenti la suddetta struttura organizzativa, nella quale potrà individuare ulteriori risorse al fine di rafforzare specifiche attività nell’ambito del servizio oggetto di appalto.
Articolo 6. Durata e fasi dell’appalto
La durata dell'appalto è stimata in 156 (centocinquantasei) mesi, a decorrere dalla data di sottoscrizione della Convenzione di gestione o dalla comunicazione di avvio dell’esecuzione del servizio da parte dell’Amministrazione appaltante in caso di esecuzione anticipata delle prestazioni.
Le risorse del Patto per la Città di Napoli FSC 2014-2020, con le quali è finanziato l’appalto in parola e la dotazione del fondo, possono essere impiegate entro il limite temporale dell’articolazione finanziaria delle programmazioni del FSC 2014-2020 (considerando a tale data quietanzati tutti i mandati di pagamento). Le attività si intendono avviate a decorrere dalla nota formale di avvio delle stesse. Eventuali ritardi nell’inizio delle attività, conseguenti a qualsivoglia procedura interna o esterna dell’Amministrazione appaltante, non potranno a nessun titolo essere fatti valere dall’aggiudicatario.
L’Amministrazione appaltante, nel caso che gli attuali presupposti generali, legislativi, normativi o di ordinamento interno, in base ai quali si è provveduto o si deve provvedere all’affidamento del servizio, dovessero subire variazioni, si riserva la facoltà, previa assunzione di motivato provvedimento, della modifica della durata del contratto e dell’eventuale recesso dallo stesso, senza che l’aggiudicatario possa pretendere risarcimenti o compensazioni di sorta, ai quali fin d’ora dichiara di rinunciare, fermo restando il pagamento delle prestazioni effettivamente realizzate e delle commissioni maturate.
L’Amministrazione appaltante si riserva di autorizzare l'esecuzione anticipata delle prestazioni qualora ricorrano le condizioni di cui all'art.32 co.8 del Dlgs n.50/2016 smi.
Ai sensi dell'art.106 co.11 del Codice, il contratto può essere prorogato per il tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione di un nuovo affidatario. In tal caso il contraente è tenuto all’esecuzione delle prestazioni previste nel contratto agli stessi prezzi, patti e condizioni o più favorevoli per la stazione appaltante.
L’esecuzione del servizio si articola nelle seguenti fasi:
Fase 1 – Attività preliminari, della durata massima di 6 (sei) mesi decorrenti dalla sottoscrizione della Convenzione di gestione o dalla comunicazione di avvio dell’esecuzione del servizio da parte dell’Amministrazione appaltante in caso di esecuzione anticipata delle prestazioni.
Nel corso di tale periodo, il Gestore del Fondo dovrà svolgere le attività preparatorie all’avvio dell’esecuzione del servizio, descritte nel precedente articolo 4 e di seguito elencate:
1. apertura del conto corrente dedicato di cui al punto 10.2 del presente Capitolato;
2. prestazioni di cui alle lettere a) f) g) e h) del precedente articolo 4;
3. predisposizione degli atti di cui alle lettere p) q) r) s) e t) del precedente articolo 4;
4. sviluppo e messa in esercizio della piattaforma telematica.
Con riferimento al punto 1, entro il termine di 30 giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla sottoscrizione della Convenzione di gestione o dalla comunicazione di avvio dell’esecuzione del servizio da parte dell’Amministrazione appaltante in caso di esecuzione anticipata delle prestazioni, il Gestore del Fondo dovrà garantire l’operatività del conto corrente dedicato e dovrà comunicare all’Amministrazione appaltante gli estremi identificativi del suddetto conto corrente, nonché le generalità e il codice fiscale delle persone delegate a operare su di esso.
Con riferimento ai punti 3 e 4, entro il termine di 90 giorni naturali e consecutivi decorrenti dalla sottoscrizione della Convenzione di gestione o dalla comunicazione di avvio dell’esecuzione del servizio da parte dell’Amministrazione appaltante in caso di esecuzione anticipata delle prestazioni, il Gestore del Fondo dovrà trasmettere le bozze dei documenti di cui alle lettere q) r) s) e t) del precedente articolo 4 e il progetto della piattaforma telematica all’Amministrazione appaltante, la quale potrà richiedere eventuali modifiche e integrazioni nel rispetto di quanto definito nel presente Capitolato, nei documenti di gara e nell’offerta presentata dall’operatore. Le medesime dovranno essere trasmesse entro il termine di 15 giorni naturali e consecutivi dalla richiesta, per la definitiva approvazione.
Fase 2 - Periodo di erogazione e gestione decorrente dall’ultimazione della precedente fase 1 e fino al 31 ottobre 2025.
Nel corso di tale periodo, il Gestore del Fondo procede a prestare le garanzie ed erogare i contributi previsti, nonché a svolgere tutte le attività inerenti alla gestione degli strumenti finanziari, alla comunicazione esterna a supporto del progetto e alla gestione dei servizi informatici e tecnologici, come specificate al precedente articolo 4.
Ai fini della valutazione delle performance del Gestore del Fondo, entro il secondo anno decorrente dalla sottoscrizione della Convenzione di gestione o dalla comunicazione di avvio dell’esecuzione del servizio da parte dell’Amministrazione appaltante in caso di esecuzione anticipata delle prestazioni, il Gestore del Fondo dovrà aver istruito con successo almeno 15 pratiche, dove istruite con successo si intendono le singole pratiche che avranno determinato la concessione della garanzia e dell’eventuale contributo in conto interessi.
In caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo indicato, la Stazione appaltante potrà richiedere al Gestore del Fondo di mettere in atto specifiche misure correttive nello svolgimento del servizio.
Entro il 31 ottobre 2025 il Gestore del Fondo dovrà aver istruito con successo almeno 70 pratiche.
Il mancato raggiungimento del citato obiettivo comporterà una proporzionale riduzione delle commissioni di gestione come specificamente indicato al successivo articolo 7.
Fase 3 - Periodo di esaurimento progressivo delle attività, decorrente dall’ultimazione della precedente fase 2 fino all’esaurimento di tutte le attività oggetto dell’appalto e, in ogni caso, fino al termine ultimo della durata dell’appalto, stimata in 156 mesi decorrenti dalla data di sottoscrizione della Convenzione di gestione o dalla comunicazione di avvio dell’esecuzione del servizio da parte dell’Amministrazione appaltante in caso di esecuzione anticipata delle prestazioni.
Nel corso di tale periodo, il Gestore del Fondo non accoglierà ulteriori istanze di accesso alle garanzie sui prestiti e ai contributi in conto interessi a valere sui fondi assegnati in gestione.
Ai fini della valutazione delle performance, il Gestore del Fondo dovrà rendicontare, per ogni semestre, almeno 15 giornate uomo svolte dal personale dedicato all’attività di gestione del Fondo e le attività di verifica e controllo effettuate in conformità al Regolamento per il funzionamento del fondo di garanzia.
In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi indicati, la Stazione appaltante potrà richiedere al Gestore del Fondo di mettere in atto specifiche misure correttive nello svolgimento del servizio.
Ai fini dell’attestazione della regolare esecuzione della prestazione relativa alla fase 3, nel periodo di riferimento sopra indicato, il Gestore del Fondo dovrà rendicontare almeno 300 giornate uomo svolte dal personale dedicato all’attività di gestione del fondo e una percentuale di verifiche effettuate a campione pari almeno alla percentuale prevista dal Regolamento per il funzionamento del fondo di garanzia, dalla Convenzione di gestione o della eventuale maggiore percentuale offerta in fase di
gara dal Gestore del Fondo.
Articolo 7. Importo dell’appalto
Il valore stimato dell’appalto a base di gara ai sensi dell’art.35, co.4 del Dlgs n.50/2016 smi è pari a
€1.380.000,00 al netto dell’IVA nella misura dovuta.
L’importo totale del servizio di gestione del fondo è articolato come segue:
Prestazione principale: gestione degli strumenti finanziari.
Importo totale € 1.168.000,00 al netto dell’IVA nella misura dovuta, così suddiviso:
a) Commissione di gestione, pari a €705.000,00 al netto dell’IVA nella misura dovuta;
b) Commissione di risultato, da calcolarsi sul numero di pratiche istruite con successo nel periodo considerato dal Gestore del Fondo, per ognuna delle quali sarà corrisposto l’importo di €1.250,00 al netto dell’IVA, nei limiti dell’importo massimo di €435.000,00 al netto dell’IVA. Oltre il limite di €435.000,00 non sarà riconosciuta alcuna ulteriore commissione per le pratiche istruite.
Per pratiche istruite con successo si intendono le singole pratiche che avranno determinato la concessione della garanzia e del contributo in conto interessi;
c) Commissione di recupero, spettanti al Gestore del Fondo al momento in cui la perdita sul credito diventa definitiva e da calcolarsi in percentuale dell'importo complessivo delle somme effettivamente recuperate come indicato nella seguente tabella ed entro il limite massimo di €28.000,00 al netto dell’IVA:
% delle somme recuperate sull'importo originario della garanzia escussa | ||||
minore o uguale a 5% | maggiore del 5 e minore o uguale al 30% | maggiore del 30% e minore o uguale del 60% | maggiore del 60% | |
Commissioni in % delle somme recuperate | 1,2% | 1,4% | 1,6% | 1,8% |
Le commissioni, coerenti con i massimali previsti dai Regolamenti UE relativamente alla gestione di strumenti finanziari finanziati con risorse SIE, sono da intendersi comprensive di ogni spesa sostenuta del Gestore del Fondo nell’esecuzione del servizio in parola, incluse le spese legali, sia giudiziali sia stragiudiziali, sostenute ai fini del recupero dei crediti.
Prestazione secondaria: attività di comunicazione esterna a supporto del progetto, sviluppo e gestione dei servizi informatici e tecnologici.
Importo totale € 212.000,00 al netto dell’IVA, così suddiviso:
d) Commissioni per attività di comunicazione esterna a supporto del progetto, pari a
€72.000,00 al netto dell’IVA;
e) Commissioni per sviluppo e gestione dei servizi informatici e tecnologici, pari a €140.000,00
al netto dell’IVA.
L’appalto è a “corpo” e a “misura”. La parte a corpo è individuata alla lettera a) della prestazione principale e alle lettere d) ed e) della prestazione secondaria, mentre la parte a misura è individuata alle lettere b) e c) della prestazione principale.
Per la parte a corpo l’importo dell’offerta in sede di gara resta fisso e invariabile, senza che possa essere invocata, da alcuna delle parti, alcuna successiva verifica sul valore attribuito. Per la parte a misura l’importo della prestazione resa può variare in aumento o in diminuzione in base alle quantità effettivamente eseguite, tenuto conto dei limiti di importo precedentemente indicati per ogni prestazione.
Come specificato al precedente articolo 6, entro il 31 ottobre 2025 il Gestore del Fondo dovrà aver istruito con successo almeno 70 pratiche.
Il mancato raggiungimento del citato obiettivo comporterà una proporzionale riduzione delle commissioni di gestione precedentemente descritte. In particolare, in caso di mancato raggiungimento del richiamato limite di 70 pratiche, al Gestore del Fondo verrà riconosciuto, nella fase 3 del servizio, un importo pari al 50% delle commissioni di gestione, così come definite in fase di aggiudicazione, nonché un’ulteriore quota proporzionalmente riparametrata al numero effettivo di pratiche istruite positivamente rispetto alle 70 individuate come obiettivo minimo da conseguire al termine della fase 2.
Qualora il Gestore del Fondo non abbia istruito con successo alcuna pratica entro il 31 ottobre 2025, l’Amministrazione appaltante, procederà alla risoluzione della Convenzione di gestione.
Nessun altro onere, diretto o indiretto, oltre a quanto espressamente previsto nel presente Capitolato e nella documentazione di gara, potrà essere addebitato all’Amministrazione appaltante per effetto dell’esecuzione del presente affidamento.
Tale stima è presunta in quanto all’Affidatario saranno retribuite solo le prestazioni specificamente richieste ed effettivamente sostenute.
Articolo 8. Obblighi dell’aggiudicatario
Il Gestore del Fondo sarà obbligato a rendere immediatamente noto alla Amministrazione appaltante le seguenti situazioni in cui dovesse incorrere:
• eventuale ispezione in corso, sia ordinaria sia straordinaria, da parte degli Enti all’uopo deputati e i risultati delle stesse ispezioni, attraverso la trasmissione dello specifico verbale, con precisa notifica all’Amministrazione appaltante, in caso di contestazioni, di ogni tipo di irregolarità riscontrate ed eventuali conseguenti diffide;
• modifica della ragione sociale del soggetto;
• cessione dello stesso;
• cessazione dell’attività;
• concordato preventivo;
• fallimento;
• stato di moratoria e di conseguenti atti di sequestro o pignoramento;
• eventuale revoca della Banca d’Italia dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività finanziaria per i soggetti in possesso del requisito di iscrizione all’Albo di cui all’art.13 del Dlgs n.385/1993 smi (TUB) e altri soggetti che possono esercitare in Italia attività bancaria ai sensi del citato Dlgs n.385/1993 o in possesso dell’iscrizione all’Albo unico di cui all’art.106 del Dlgs n.385/1993 smi;
• eventuale revoca della Banca d’Italia dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività finanziaria. Il Gestore del Fondo dovrà provvedere successivamente all’affidamento:
• a depositare tutte le spese contrattuali, le quali cederanno per intero a suo carico;
• a depositare cauzione definitiva nella misura indicata al successivo articolo 14. Il Gestore del Fondo si impegna a:
• erogare il servizio sulla base di quanto stabilito nella Convenzione di gestione e nel Regolamento;
• svolgere le attività oggetto del contratto in coordinamento con l’Amministrazione appaltante;
• rispettare la normativa comunitaria, nazionale e regionale vigente per le materie oggetto del presente appalto;
• garantire l’adempimento di tutti gli obblighi assicurativi e previdenziali previsti dalla normativa vigente a favore dei propri addetti alla realizzazione dell’attività;
• garantire che le strutture e le attrezzature messe a disposizione per lo svolgimento delle attività corrispondano ai requisiti delle vigenti normative in materia di idoneità e sicurezza;
• relazionare periodicamente e puntualmente sulle attività svolte;
• farsi carico degli obblighi relativi alle vigenti disposizioni in materia di protezione dell’impiego e
di condizioni di lavoro applicabili nel corso dell’esecuzione del contratto (sicurezza e protezione dei lavoratori, nonché delle condizioni di lavoro).
Il Gestore del Fondo si impegna altresì a rispettare, per quanto di competenza, gli obblighi previsti dal vigente Sistema di Gestione e Controllo (Xx.Xx.Xx.) Patto per la Città di Napoli istituito ai sensi del punto 2 lettera K della Delibera CIPE 25/2016.
Articolo 9. Fonte di finanziamento
L’appalto è finanziato con risorse a valere sul Patto per la Città di Napoli - FSC 2014-2020 per il settore strategico “sviluppo economico e produttivo” di cui alle Delibere di G.C. n.284 del 1 giugno 2017 e n.132 del 8 maggio 2020.
Articolo 10. Rendicontazione, trasferimento e amministrazione delle risorse destinate al Fondo.
10.1 Rendicontazione
Il Gestore del Fondo è tenuto a elaborare e trasmettere su supporto informatico al Comune, con periodicità trimestrale, calcolata a partire dalla data della comunicazione di avvio dell’esecuzione del servizio, e mediante apposito schema dal medesimo fornito, relazioni relative all’andamento e alla gestione del Fondo, fornendo inoltre dati e notizie in merito a:
a. numero e ammontare delle richieste di ammissione alla garanzia e al contributo in conto interessi pervenute;
b. numero di garanzie concesse e relativo importo e importo dei contributi in conto interessi concesso;
c. numero ed entità delle richieste escluse dalla garanzia e del contributo, con indicazione delle motivazioni dell’esclusione;
d. entità delle garanzie escusse, delle somme recuperate e delle perdite definitive subite dal Fondo o previste a carico dello stesso, sia in termini assoluti che in percentuale rispetto alle risorse del Fondo complessivamente impegnate alla data di riferimento;
e. giornate uomo svolte dal personale dedicato all’attività di gestione del fondo;
f. numero, in termini assoluti e percentuali rispetto al numero totale di pratiche istruite, dei controlli, verifiche, accertamenti documentali e ispezioni in loco effettuati;
g. elementi che influiscono sull’operatività del Fondo e possibili miglioramenti o azioni da intraprendere per la crescita delle performance operative del Fondo;
h. ogni altra informazione necessaria a valutare l’efficienza e l’efficacia della gestione del Fondo nel periodo di riferimento.
Il Gestore del Fondo è tenuto a rendicontare, con cadenza trimestrale, calcolata a partire dalla data della comunicazione di avvio dell’esecuzione del servizio, sulle attività di recupero svolte in relazione alle garanzie escusse a valere sul Fondo, sullo stato delle stesse e sulle motivazioni in base alle quali non ritenga utile esperire ulteriori azioni per il recupero del credito. L’Amministrazione appaltante si riserva di richiedere copia della documentazione comprovante l’attività legale svolta dal Gestore del Fondo.
Il Gestore del Fondo si impegna altresì a trasmettere al Comune annualmente, entro il 31 gennaio, la rendicontazione e la situazione contabile al 31 dicembre dell’anno precedente delle disponibilità, degli impegni, delle escussioni, delle somme recuperate, delle perdite definitive e degli oneri a carico del Fondo gestito.
Il Gestore del Fondo è inoltre tenuto ad adottare tutti gli atti e i provvedimenti necessari ad assicurare il monitoraggio e la rendicontazione delle spese effettivamente sostenute in qualità di attuatore dell’intervento finanziato con le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione programmazione 2014-2020 in capo al Patto per la città di Napoli.
Il Gestore del Fondo si impegna a fornire all’Amministrazione appaltante tutte le indicazioni necessarie circa la tenuta delle documentazioni di natura contabile e progettuale delle operazioni al fine di consentire alla medesima il corretto adempimento di rendicontazione e fornire ogni altra informazione o documentazione richiesta ai fini delle attività di sorveglianza e verifica.
Il Gestore del Fondo è inoltre tenuto ad aggiornare il cruscotto informativo di cui al punto 4.2.b dell’articolo 4 del presente Capitolato secondo le modalità ivi descritte.
Il Gestore del Fondo si impegna a conservare tutta la documentazione amministrativa, tecnica e contabile relativa all’attività svolta predisponendo un fascicolo ad hoc.
La documentazione di cui sopra dovrà pervenire entro 15 giorni dalla fine del periodo di riferimento: ogni indugio sarà considerato inadempienza per il ritardo nell'esecuzione delle prestazioni contrattuali, pertanto, saranno applicate le penali di cui al successivo articolo 18.
10.2. Trasferimento delle risorse destinate al Fondo
Le risorse destinate al Fondo, pari a €14.580.000,00, considerando l’effetto della rotatività, comprendono:
• le risorse destinate alla gestione degli strumenti finanziari (garanzia pubblica su finanziamenti bancari e contributi in conto interessi su finanziamenti bancari), pari a €13.200.000,00;
• le commissioni per il servizio di gestione del Fondo (commissione di gestione, commissione di risultato, commissione di recupero, commissioni per attività di comunicazione esterna a supporto del progetto e commissioni per sviluppo e gestione dei servizi informatici e tecnologici), pari a €1.380.000,00 oltre IVA pari a €303.600,00.
Le risorse destinate al Fondo per la gestione degli strumenti finanziari sono trasferite su apposito conto corrente aperto dal Gestore del Fondo su primari istituti di credito. Le risorse saranno trasferite a secondo dell’operatività del Fondo e delle disponibilità di cassa dell’Amministrazione Comunale subordinate al trasferimento delle risorse FSC 2014-2020.
Il Gestore del Fondo dovrà comunicare all’Amministrazione appaltante gli estremi identificativi del suddetto conto corrente, nonché le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di esso.
Il Gestore del Fondo dovrà comunicare all’Amministrazione appaltante ogni modifica relativa ai dati trasmessi inerenti al conto corrente dedicato e/o le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare sul medesimo entro il termine di sette giorni dal verificarsi della suddetta modifica.
Il Gestore del Fondo deve svolgere il servizio secondo il principio della sana gestione finanziaria, applicando ogni opportuno accorgimento prudenziale a tal fine, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale nonché dei documenti di gara.
Con riferimento al conto corrente per la gestione del servizio, il Gestore del Fondo si obbliga:
a. a registrare tutti i movimenti finanziari in entrata e uscita;
b. a utilizzare, ai fini dei movimenti finanziari di cui sopra, lo strumento del bonifico bancario ovvero altri strumenti di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni;
c. a inserire o a procurare che sia inserito, nell’ambito degli atti e delle disposizioni di pagamento relative al Servizio, il pertinente codice identificativo di gara (CIG) e il Codice Unico di Progetto (CUP).
10.3. Amministrazione delle risorse destinate alla gestione degli strumenti finanziari
Il Gestore del Fondo potrà amministrare direttamente le risorse destinate alla gestione degli strumenti finanziari trasmettendo all’Amministrazione appaltante idonea documentazione relativa alle attività svolte nelle modalità descritte nel precedente punto 10.1 ai fini del controllo tecnico- contabile dell’esecuzione del contratto da parte di quest’ultima e del trasferimento delle risorse sul conto corrente aperto dal Gestore del Fondo di cui al precedente punto 10.2.
Con cadenza semestrale, il Gestore del Fondo dovrà rendicontare e trasferire all’Amministrazione comunale le risorse derivanti dalla progressiva restituzione dei finanziamenti da parte dei privati e dal conseguente sblocco delle garanzie sui finanziamenti medesimi, secondo le specifiche modalità indicate da quest’ultima.
Al termine del periodo contrattuale, le eventuali risorse residue, al netto di quelle già trasferite semestralmente, dei contributi in conto interessi erogati, delle somme non recuperate a seguito dell’escussione delle garanzie ritorneranno nella disponibilità dell’Amministrazione Comunale.
Articolo 11. Anticipazione e pagamenti al Gestore del Fondo
L’Amministrazione appaltante, su richiesta del Gestore del Fondo, può liquidare un'anticipazione ai sensi dell’art.35 c.18 del Dlgs n.50/2016 smi, pari al 20% dell'importo di aggiudicazione, comprensivo delle commissioni specificate al precedente articolo 7, successivamente alla stipulazione della Convenzione di gestione, previa costituzione, da parte del Gestore del Fondo, di un’apposita garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa. La fideiussione per l'anticipazione è di importo pari all'anticipazione, maggiorato del tasso di interesse legale applicato al periodo necessario al recupero, dell'anticipazione stessa. L'importo della garanzia viene gradualmente e automaticamente ridotto nel corso dell’esecuzione del contratto, in rapporto al progressivo recupero dell'anticipazione da parte dell’Amministrazione appaltante. Il Gestore del Fondo decade dall'anticipazione, con obbligo di restituzione, se l'esecuzione del servizio non procede, per ritardi o gravi inadempimenti contrattuali a lui imputabili, secondo i tempi contrattuali. Sulle somme restituite sono dovuti gli interessi legali con decorrenza dalla data di erogazione della anticipazione.
Il pagamento delle commissioni al Gestore del Fondo sarà effettuato con cadenza semestrale calcolata a partire dalla data di avvio dell’esecuzione del servizio, o in coincidenza con i termini fissati per l’ultimazione di ciascuna fase di cui al precedente articolo 6, in seguito alla presentazione di stati di avanzamento, contenenti la documentazione prevista per le rendicontazioni trimestrali di cui al precedente punto 10.1, e all’accertamento delle prestazioni effettuate da parte del Direttore dell’esecuzione del contratto.
L’importo da corrispondere al Gestore del Fondo per ciascuno stato di avanzamento sarà dato dalla somma, calcolata al netto dell’importo già corrisposto come anticipazione in percentuale sullo stato di avanzamento medesimo:
- della quota corrispondente alla commissione di gestione, al netto del ribasso offerto in fase di gara, relativa al periodo di riferimento dello stato di avanzamento. Tale commissione sarà erogata in percentuali variabili nel corso dell’esecuzione del contratto in funzione del diverso impegno previsto dalla Stazione appaltante per l’esecuzione del servizio e partire dal secondo semestre del primo anno di gestione, ovvero a partire dalla fase 2 di cui all’articolo 6. In particolare:
• dal secondo semestre del primo anno di gestione al secondo semestre del secondo anno di gestione nella misura del 6%;
• dal primo semestre del terzo anno di gestione al secondo semestre del quarto anno di gestione nella misura del 7%;
• a decorrere al primo semestre del quinto anno di gestione e fino al secondo semestre del tredicesimo anno di gestione (termine del contratto) nella misura del 3%;
- delle commissioni di risultato, calcolate sul numero di pratiche istruite con successo nel semestre di riferimento, al netto del ribasso offerto in fase di gara, ed erogate entro il 31 ottobre 2025;
- delle commissioni di recupero, calcolate secondo la tabella di cui all’articolo 7 del presente Capitolato sull’importo complessivo delle somme effettivamente recuperate nel semestre di riferimento, al netto del ribasso offerto in fase di gara;
- della quota corrispondente ai compensi per le prestazioni accessorie, al netto del ribasso offerto in fase di gara, relativa al semestre di riferimento dello stato di avanzamento e specificamente l’85% entro la fase 1 e al 15% nelle fasi rimanenti pro quota.
Il pagamento dell’ultima rata (saldo) sarà subordinato alla presentazione della fideiussione ai sensi dell’art. 103 comma 6 del Dlgs n.50/2016 smi da parte del Gestore del Fondo, della relazione finale di attività e dell’approvazione della verifica di conformità da parte dell’Amministrazione appaltante.
Il Gestore del Fondo procederà all’individuazione di un conto corrente dedicato, anche in via non esclusiva, alle commesse pubbliche, nel rispetto dell’art. 3 della legge n.136/2010 smi, per i corrispettivi relativi alle prestazioni eseguite.
Con riferimento al suddetto conto corrente, il Gestore del Fondo si impegna alla stretta osservanza degli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari previsti dalla legge n.136/2010 smi. In particolare, Il Gestore del Fondo si obbliga:
a. ad utilizzare, ai fini dei pagamenti intervenuti nell’ambito del servizio, sia attivi sia passivi, uno o più conti correnti bancari dedicati, anche in via non esclusiva, alle commesse pubbliche;
b. a registrare tutti i movimenti finanziari relativi al servizio sui conti correnti dedicati sopra menzionati;
c. ad utilizzare, ai fini dei movimenti finanziari di cui sopra, lo strumento del bonifico bancario o postale, ovvero altri strumenti di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni;
d. ad utilizzare il suddetto conto corrente dedicato anche per i pagamenti destinati a dipendenti, consulenti e fornitori di beni e servizi rientranti tra le spese generali, nonché per quelli destinati alla provvista di immobilizzazioni tecniche, per l’intero importo dovuto e anche se questo non sia riferibile in via esclusiva alla realizzazione degli interventi di cui all’art. 3, comma 1 della legge n. 136/2010 smi;
e. ad inserire o a procurare che siano inseriti, nell’ambito delle disposizioni di pagamento relative al servizio, il codice identificativo di gara (CIG) e il Codice Unico di Progetto (CUP);
f. a comunicare all’Amministrazione appaltante ogni modifica relativa ai dati trasmessi inerenti ai conti correnti dedicati e/o le generalità e il codice fiscale delle persone delegate a operare su tale conto entro il termine di 7 (sette) giorni dal verificarsi della suddetta modifica;
g. ad osservare tutte le disposizioni sopravvenute in tema di tracciabilità dei flussi finanziari, di carattere innovativo, modificativo, integrativo o attuativo della legge n. 136/2010, e ad acconsentire alle modifiche contrattuali che si rendessero eventualmente necessarie o semplicemente opportune a fini di adeguamento.
Per quanto concerne il servizio, potranno essere eseguiti anche con strumenti diversi dal bonifico bancario:
a. i pagamenti in favore di enti previdenziali, assicurativi e istituzionali, nonché quelli in favore di gestori e fornitori di pubblici servizi, ovvero quelli riguardanti tributi, fermo restando l’obbligo di documentazione della spesa;
b. gli altri pagamenti per i quali sia prevista per disposizione di legge un’esenzione dalla normativa in tema di tracciabilità dei flussi finanziari.
Articolo 12. Rapporti con l’Amministrazione appaltante
L'Amministrazione appaltante si riserva le funzioni di programmazione delle attività nonché‚ la facoltà di dettare istruzioni e direttive per il corretto svolgimento delle stesse.
L'Amministrazione appaltante si riserva la facoltà di disporre verifiche e ispezioni ogni qualvolta lo riterrà opportuno, in ordine alla regolare esecuzione delle attività, nonché al livello qualitativo delle stesse.
Il Gestore del Fondo si impegna a trasmettere all’Amministrazione appaltante tutta la documentazione necessaria alla rendicontazione economica delle spese delle attività di progetto secondo i tempi, i criteri e le modalità previste dal vigente Sistema di Gestione e Controllo Patto per la Città di Napoli, al fine di ottemperare a tutti gli obblighi presenti all’interno dello stesso, con particolare riferimento all’ammissibilità della spesa e al raggiungimento degli indicatori previsti dal Patto per la Città di Napoli per l’azione di riferimento.
Articolo 13. Trattamento dei dati personali
Il Gestore del Fondo assume la qualifica di responsabile esterno del trattamento dati per le operazioni di trattamento connesse all’attuazione degli interventi di propria competenza.
Il responsabile del trattamento (nel nuovo regolamento europeo data processor) è la persona fisica, giuridica, pubblica amministrazione o ente che elabora i dati personali per conto del titolare del trattamento (art. 4, par. 1, n. 8 GDPR) nel caso specifico Comune di Napoli.
Il responsabile del trattamento dovrà mettere a disposizione del titolare tutte le informazioni necessarie per dimostrare il rispetto degli obblighi che gli impone l’articolo 28 del Regolamento, e dovrà tenere il registro dei trattamenti svolti (ex art. 30, paragrafo 2, GDPR).
Ha l'obbligo di garantire la sicurezza dei dati. Egli deve adottare tutte le misure di sicurezza adeguate al rischio (art. 32 GDPR), tra le quali anche le misure di attuazione dei principi di privacy by design e by default, dovrà inoltre garantire la riservatezza dei dati, vincolando i dipendenti, dovrà
informare il titolare delle violazioni avvenute, e dovrà occuparsi della cancellazione dei dati alla fine del trattamento.
Sia il titolare del trattamento che il responsabile, sono tenuti ad attuare le misure tecniche ed organizzative tenendo conto dello stato dell'arte e dei costi di attuazione, nonché della natura, del campo di applicazione, del contesto e delle finalità del trattamento, come anche del rischio di varia probabilità e gravità per i diritti e le libertà delle persone fisiche, mediante le misure di sicurezza utili per ridurre i rischi del trattamento, quali la pseudonimizzazione e la cifratura dei dati personali, la capacità di assicurare la continua riservatezza, integrità, disponibilità e resilienza dei sistemi e dei servizi che trattano i dati personali; la capacità di ripristinare tempestivamente la disponibilità e l’accesso dei dati in caso di incidente fisico o tecnico; una procedura per provare, verificare e valutare regolarmente l’efficacia delle misure tecniche e organizzative al fine di garantire la sicurezza del trattamento.
Inoltre, il responsabile ha l'obbligo di avvisare, assistere e consigliare il titolare. Dovrà, quindi, consentire e contribuire alle attività di revisione, comprese le ispezioni (o audit), realizzate dal titolare del trattamento, dovrà avvisare il titolare se ritiene che un'istruzione ricevuta viola qualche norma in materia, dovrà prestare assistenza al titolare per l'evasione delle richieste degli interessati, dovrà avvisare il titolare in caso di violazioni dei dati e assisterlo nella conduzione di una valutazione di impatto (DPIA).
Articolo 14. Deposito cauzionale
A garanzia della piena osservanza della Convenzione di gestione e dell'esecuzione del servizio Il Gestore del Fondo effettuerà la costituzione del deposito cauzionale, anche in formula fideiussoria, ai sensi dall’art. 103 del Dlgs n.50/2016 smi.
Lo svincolo della cauzione avverrà dopo la risoluzione di ogni eventuale pendenza e dopo l'avvenuta regolare esecuzione del servizio.
Articolo 15. Stipula della Convenzione di gestione
Divenuta efficace l’aggiudicazione, l’Amministrazione procederà alla stipula della Convenzione di gestione nel rispetto del termine previsto dall’art.32 co.9 del Dlgs n.50/2016 smi, previa presentazione da parte del Gestore del Fondo delle garanzie previste dal presente Capitolato e dal Disciplinare di gara.
Articolo 16. Cessione della Convenzione di gestione
È vietata la cessione totale o parziale a terzi della Convenzione di gestione.
Articolo 17. Varianti, subappalto e avvalimento
L’Amministrazione appaltante si riserva la facoltà di avvalersi delle modifiche di cui all’106 co.12 del Dlgs n.50/2016 smi. In tal caso il soggetto aggiudicatario non può far valere il diritto alla risoluzione del contratto.
È ammesso il subappalto.
L’avvalimento è consentito nel rispetto dell’art.89 del Dlgs n.50/2016 smi.
Articolo 18. Penali
Nel caso in cui la Stazione Appaltante rilevasse inadempienze nell’esecuzione del servizio o in caso di inottemperanza agli obblighi contrattuali e qualora le inadempienze dipendano da cause imputabili all’aggiudicatario, questi potrà incorrere nel pagamento di penalità, fermo restando il diritto al risarcimento dell’eventuale maggiore danno e fatta salva la risoluzione contrattuale nei casi previsti dal presente Capitolato.
L’applicazione della penale sarà preceduta da formale contestazione, rispetto alla quale l’aggiudicatario avrà la facoltà di presentare le proprie controdeduzioni entro e non oltre 10 giorni lavorativi dal ricevimento della contestazione stessa.
Trascorso il termine di 10 giorni lavorativi, in mancanza di controdeduzioni congrue e/o documentate o in caso di giustificazioni non pertinenti, il Comune di Napoli procederà all’applicazione della penalità.
Ai sensi dell’art. 113bis co.4 del Codice, in caso di ritardo sui termini previsti per l’esecuzione delle prestazioni oggetto di incarico di cui all’articolo 6 del presente Capitolato, sarà applicata una penale, in misura giornaliera compresa tra lo 0,3 per mille e l’1 per mille dell’ammontare netto contrattuale, da determinare in relazione all’entità delle conseguenze legate al ritardo, comunque inferiore, complessivamente, al 10 per cento di detto ammontare netto contrattuale, salva la facoltà per l’Amministrazione di richiedere il maggior danno.
Analoga penale, sarà applicata in caso di ritardo sui termini previsti per la presentazione della documentazione di cui all’articolo 10, salva la facoltà per l’Amministrazione di richiedere il maggior danno.
Le penali verranno trattenute in occasione del primo pagamento effettuato successivamente alla loro applicazione.
Nel casi di imputazione al Fondo della perdita definitiva sulle garanzie escusse, qualora sia accertato dal Comune che alla determinazione della perdita abbia in qualsiasi modo concorso l’inosservanza, la negligenza o il mancato adempimento, da parte del Gestore del Fondo, delle azioni, cautele o garanzie per il recupero del credito, il Gestore del Fondo sarà obbligato a riversare al Fondo una penale pari al 20% della perdita definitivamente accertata.
In osservanza dell’art.17 co.5 del Codice di comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli, approvato con Delibera G.C. n. 254 del 24 aprile 2014 smi e modificato con Delibera G.C. n. 217 del 29/04/2017, il Gestore del Fondo dovrà attestare di non aver concluso contratti di lavoro subordinato o autonomo e comunque di non aver attribuito incarichi a dipendenti del Comune di Napoli, anche non più in servizio, che negli ultimi tre anni abbiano esercitato poteri istruttori, autoritativi o negoziali per conto della Amministrazione comunale in procedimenti in cui la controparte sia stata interessata, impegnandosi altresì a non conferire tali incarichi per l’intera durata del contratto, consapevole delle conseguenze previste dall’art.53 co.16-ter del Dlgs n.165/2001 smi.
Le sanzioni applicabili al Gestore del Fondo in caso di violazione di quanto disposto dal Codice di Comportamento sono stabilite all'art. 20 c.7 di detto Codice. In caso di eventuale reiterazione delle violazioni delle norme del Codice, si procederà alla risoluzione della Convenzione di gestione.
Articolo 19. Risoluzione della Convenzione di gestione, affidamento a terzi
L’Amministrazione appaltante, in caso di gravi e accertate inadempienze, può procedere alla risoluzione della Convenzione di gestione in qualunque tempo, con preavviso di 10 giorni, provvedendo al servizio direttamente o ricorrendo ad altro operatore, a spese del soggetto Affidatario, trattenendo la cauzione definitiva. Resta salvo il diritto al risarcimento dell’eventuale maggior danno.
L'Amministrazione appaltante può risolvere di diritto la Convenzione di gestione, valendosi della clausola risolutiva espressa ai sensi dell'art. 1456 del Codice Civile, nei seguenti casi:
• grave violazione e inadempimento degli obblighi contrattuali previsti nel presente Capitolato;
• sospensione, abbandono o mancata effettuazione da parte dell’affidatario di tutti o parte dei servizi oggetto del contratto;
• qualora fosse accertato il venir meno dei requisiti morali richiesti dall’art. 80 del Dlgs n.50/2016 smi;
• impiego di personale inadeguato o insufficiente a garantire il livello di efficienza del servizio;
• qualora il Gestore del Fondo non abbia istruito con successo alcuna pratica entro il 31 ottobre 2025;
• il venire meno dei requisiti prescritti dal Bando e dal Disciplinare di gara;
• gravi e accertate inosservanze del Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli approvato con Delibera G.C. n. 254 del 24 aprile 2014 smi e modificato con Delibera G.C. n. 217 del 29/04/2017;
• nei casi di cui agli articoli concernenti gli obblighi dell’appaltatore relativi alla tracciabilità dei flussi finanziari.
L’Amministrazione Comunale potrà altresì ottenere la risoluzione della Convenzione di gestione in caso di cessione del soggetto affidatario, di cessazione di attività, oppure in caso di concordato
preventivo, fallimento, stato di moratoria e di conseguenti atti di sequestro o di pignoramento, nonché, qualora venga modificata la ragione sociale del soggetto affidatario in modo tale da non contemplare più le prestazioni oggetto di codesto appalto.
L’affidamento a terzi viene notificato all’inadempiente nelle forme prescritte, con indicazione dei nuovi termini di esecuzione del servizio affidato e degli importi relativi.
Di conseguenza saranno addebitate le eventuali spese sostenute in più dall’Amministrazione appaltante, senza pregiudizio per ulteriori azioni risarcitorie.
Articolo 20. Controversie
Tutte le controversie relative all’interpretazione e all’esecuzione del contratto di appalto, non definibili in via amministrativa, saranno demandate al giudice ordinario, con esclusione della competenza arbitrale.
Il Foro competente è quello di Napoli.
Articolo 21. Disposizioni particolari riguardanti l’appalto
21.1 Protocollo di legalità
L’appaltatore nel partecipare alla gara conferma e dichiara di essere a conoscenza che il Comune di Napoli, con Delibera G.C. n. 3202 del 5 ottobre 2007, ha preso atto del “Protocollo di legalità” sottoscritto con la Prefettura di Napoli in data 1 agosto 2007, pubblicato e prelevabile sul sito internet della Prefettura di Napoli all’indirizzo xxx.xxxxxxxxx.xx, nonché sul sito istituzionale del Comune di Napoli all’indirizzo xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx, unitamente alla delibera di GC 3202/07, e di accettarne le condizioni.
Nel presente Capitolato sono riportati integralmente gli articoli 2 e 3 del predetto Protocollo contenenti gli impegni e gli obblighi ai quali la stazione appaltante e l’aggiudicatario sono tenuti a conformarsi, nonché l’articolo 8 contenente le clausole cui deve attenersi l’appaltatore, e inoltre la clausola relativa all’applicazione dell’art. 3 comma 2, che dovranno essere inserite nel contratto o sub-contratto per essere espressamente accettate dall’aggiudicatario, ove ricorrano gli ambiti applicativi.
Protocollo di legalità in materia di appalti. sottoscritto in data 1agosto 2007 tra il Prefetto di Napoli, il Presidente della Regione Campania, il Presidente della Provincia di Napoli, il Sindaco del Comune di Napoli, il Presidente della Camera di Commercio di Napoli e il Coordinatore dei Sindaci della Provincia di Napoli ANCI Campania (estratto contenente gli articoli 2, 3 ed 8).
ART. 2
1. La stazione appaltante, oltre all’osservanza del decreto legislativo n.163/06, del D.P.R. n.252/98 nonché delle disposizioni di cui alla legge regionale n. 3 del 27/02/2007 sugli appalti pubblici, si conforma alle procedure e agli obblighi di seguito indicati.
2. Relativamente agli appalti di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a 250.000,00 curo, ovvero ai subappalti c/o subcontratti concernenti la realizzazione di opere o lavori pubblici del valore pari o superiore a 100.000,00 euro, alle prestazioni di servizi e forniture pubbliche del valore pari o superiore a 50.000,00 euro, tutte somme al netto di i.v.a., la stazione appaltante:
a) assume l’obbligo, prima di procedere alla stipula del contratto d’appalto, ovvero all’autorizzazione ai subappalti e/o subcontratti, di acquisire dalla Prefettura di Napoli le informazioni antimafia di cui all’art.10 del D.P.R. n.252/98, sul conto delle imprese interessate aventi sede legale anche al di fuori della provincia, fornendo. tassativamente, i dati di cui all’allegato 4 al decreto legislativo n.490/1994;
b) allo scopo di acquisire ogni utile elemento informativo, atto ad individuare gli effettivi titolari delle imprese e verificare la sussistenza o meno di cointeressenze di soggetti legati ad associazioni criminali mafiose, si impegna ad inserire nei bandi di gara l’obbligo per le imprese interessate di comunicare i dati relativi alle società e alle imprese chiamate a realizzare, a qualunque titolo, l’intervento, anche con riferimento ai loro assetti societari ed a eventuali successive variazioni;
c) si impegna a richiamare nei bandi di gara l’obbligo, per le imprese esecutrici a vario titolo di
lavori, servizi e forniture, della osservanza rigorosa delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile della sicurezza, di tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale, specificando che le spese per la sicurezza non sono soggette a ribasso d’asta, ponendo a carico della impresa aggiudicataria gli oneri finanziari per la vigilanza dei cantieri e procedendo, in caso di grave e reiterato inadempimento, alla risoluzione contrattuale e/o revoca dell’autorizzazione al subappalto; si considera, in ogni caso, inadempimento grave:
I. la violazione di norme che ha comportato il sequestro del luogo di lavoro, convalidato dall’autorità giudiziaria;
II. l’inottemperanza alle prescrizioni imposte dagli organi ispettivi;
III. l’impiego di personale della singola impresa non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori regolarmente occupati nel cantiere o nell’opificio;
decorso il termine di quarantacinque giorni dalla richiesta di rilascio delle informazioni antimafia, ovvero, nei casi d’urgenza, anche immediatamente dopo la richiesta, procede alla stipula del contratto o alla autorizzazione al subappalto o al subcontratto, nelle more del rilascio del provvedimento prefettizio, previa esibizione, da parte delle imprese interessate, del certificato camerale con la dicitura antimafia dì cui all’art.5 del D.P.R. 252/98. Qualora, dalle verifiche eseguite dalla Prefettura, siano acquisite informazioni antimafia dal valore interdittivo, ovvero dovessero emergere ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d’interesse, si impegna a rendere operativa una specifica clausola che preveda espressamente la risoluzione immediata e automatica del vincolo contrattuale ovvero a procedere alla revoca immediata dell’autorizzazione al subcontratto; in tal caso, a carico dell’impresa nei cui confronti siano acquisite informazioni antimafia dal valore interdittivo dovrà essere applicata anche una penale a titolo di liquidazione del danno -salvo comunque il maggior danno- nella misura del 10% del valore del contratto ovvero, quando lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite; la stazione appaltante potrà detrarre automaticamente l’importo delle predette penali dalle somme dovute in relazione alla prima erogazione utile;
d) fuori dalle ipotesi disciplinate dalla precedente lettera c), si obbliga a procedere alla risoluzione immediata e automatica del vincolo contrattuale ovvero alla revoca immediata dell’autorizzazione al subcontratto quando gli elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa, ovvero le ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d’interesse, dovessero emergere successivamente alla stipula del contratto o all’autorizzazione al subcontratto;
e) si impegna ad inserire nei bandi di gara la facoltà di non stipulare il contratto e di non autorizzare il subappalto o il subcontratto ovvero, se il contratto sia già stipulato o l’autorizzazione già concessa, di procedere alla risoluzione del vincolo contrattuale o alla revoca dell’autorizzazione al subappalto (clausola di gradimento), qualora vengano acquisiti elementi o indicazioni rilevanti ai fini delle valutazioni discrezionali ammesse dalla legge, così come previsto dall’art.10, comma 9, del D.P.R. 252/98;
f) si obbliga a non autorizzare subappalti a favore di imprese che abbiano partecipato alla procedura di aggiudicazione dell’appalto o della fornitura, salvo le ipotesi di lavorazioni altamente specialistiche;
g) si impegna, nel caso in cui vengano acquisite informazioni dal valore interdittivo nei confronti di imprese affidatarie di subappalti e/o subcontratti, a valutare la possibilità di concedere all’impresa aggiudicataria una proroga dei termini per il completamento dei lavori e/o per la fornitura dei servizi.
ART. 3
1. La stazione appaltante assume l’obbligo di richiedere le informazioni antimafia di cui all’art.10 del D.P.R. n.252/98 anche nei confronti dei soggetti ai quali vengono affidati le seguenti forniture e servizi "sensibili" indipendentemente dal valore: trasporto di materiali a discarica, smaltimento rifiuti, fornitura e/o trasporto terra; acquisizioni, dirette o indirette, di materiale da cava per inerti e di materiale da cave di prestito per movimento terra; fornitura e/o trasporto di calcestruzzo; fornitura e/o trasporto di bitume; noli a freddo di macchinari;
fornitura con posa in opera e noli a caldo qualora non debbano essere assimilati a subappalto ai sensi dell’art. 118, comma 11, D.L.vo 163/2006; servizio di autotrasporto; guardiania di cantiere.
2. All’informazione interdittiva consegue il divieto per la impresa aggiudicataria di approvvigionarsi presso il soggetto controindicato, nonché, ove l’acquisizione di beni e servizi sia oggetto di contratto specifico, l’interruzione immediata del rapporto contrattuale, in conformità di apposita clausola risolutiva espressa da inserire nel bando e accettata dalla impresa aggiudicataria.
ART. 8
1. La stazione appaltante si impegna a riportare nei bandi di gara le seguenti clausole, che dovranno essere espressamente accettate e sottoscritte dalle imprese interessate in sede di stipula del contratto o subcontratto:
Clausola n. 1
La sottoscritta impresa dichiara di essere a conoscenza di tutte le norme pattizie di cui al protocollo di legalità, sottoscritto nell’anno 2007 dalla stazione appaltante con la Prefettura di Napoli, tra l’altro consultabili al sito xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xx, e che qui si intendono integralmente riportate e di accettarne incondizionatamente il contenuto e gli effetti.
Clausola n. 2
La sottoscritta impresa si impegna a denunciare immediatamente alle Forze di Polizia o all’Autorità Giudiziaria ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità ovvero offerta di protezione nei confronti dell’imprenditore, degli eventuali componenti la compagine sociale o dei rispettivi familiari (richiesta di tangenti, pressioni per indirizzare l’assunzione di personale o l’affidamento di lavorazioni, forniture o servizi a determinate imprese, danneggiamenti, furti di beni personali o di cantiere).
Clausola n. 3
La sottoscritta impresa si impegna a segnalare alla Prefettura l’avvenuta formalizzazione della denuncia di cui alla precedente clausola 2 e ciò al fine di consentire, nell’immediato, da parte dell’Autorità di pubblica sicurezza, l’attivazione di ogni conseguente iniziativa.
Clausola n. 4
La sottoscritta impresa dichiara di conoscere e di accettare la clausola espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, ovvero la revoca dell’’autorizzazione al subappalto o subcontratto, qualora dovessero essere comunicate dalla Prefettura, successivamente alla stipula del contratto o subcontratto, informazioni interdittive di cui all’art. 10 del DPR 252/98, ovvero la sussistenza di ipotesi di collegamento formale e/o sostanziale o di accordi con altre imprese partecipanti alle procedure concorsuali d’interesse. Qualora il contratto sia stato stipulato nelle more dell’acquisizione delle informazioni del prefetto, sarà applicata a carico dell’impresa, oggetto dell’’informativa interdittiva successiva, anche una penale nella misura del 10% del valore del contratto ovvero, qualora lo stesso non sia determinato o determinabile, una penale pari al valore delle prestazioni al momento eseguite; le predette penali saranno applicate mediante automatica detrazione, da parte della stazione appaltante, del relativo importo dalle somme dovute all’impresa in relazione alla prima erogazione utile.
Clausola n. 5
La sottoscritta impresa dichiara di conoscere e di accettare la clausola risolutiva espressa che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, ovvero la revoca dell’autorizzazione al subappalto o subcontratto, in caso di grave e reiterato inadempimento delle disposizioni in materia di collocamento, igiene e sicurezza sul lavoro anche con riguardo alla nomina del responsabile della sicurezza e di tutela dei lavoratori in materia contrattuale e sindacale.
Clausola n. 6
La sottoscritta impresa dichiara, altresì, di essere a conoscenza del divieto per la stazione appaltante di autorizzare subappalti a favore delle imprese partecipanti alla gara e non risultate aggiudicatarie, salvo le ipotesi di lavorazioni altamente specialistiche.
Clausola di cui al comma 2 dell’art. 3
La sottoscritta impresa dichiara di essere a conoscenza ed accettare la clausola risolutiva espressa che prevede il divieto di aprire rapporti contrattuali di subfornitura, ovvero di interrompere gli stessi se già sottoscritti, nel caso di fornitura dei cosiddetti servizi “sensibili” di cui al comma 1 dell’art. 3, laddove emergano informazioni interdittive ai sensi dell’art. 10 de dpr 252/98 a carico del subfornitore.
21.2 Programma 100
In attuazione del Programma 100 della Relazione Previsionale e Programmatica del Comune di Napoli, che prevede l’applicazione di nuove regole nei rapporti con l’Amministrazione Comunale, in particolare per i contratti di appalto di lavori, servizi e forniture, l’aggiudicazione è subordinata all’iscrizione dell’appaltatore, ove dovuta, nell’anagrafe dei contribuenti, e alla verifica della correttezza dei pagamenti dei tributi locali.
21.3 Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli
Il Comune di Napoli, con Delibera di G.C. n.254 del 24/04/2014 modificata con Delibera di G.C. n. 217 del 29/04/2017, ha approvato il Codice di Comportamento dei dipendenti del Comune di Napoli, visionabile sul sito xxx.xxxxxx.xxxxxx.xx in "Amministrazione trasparente", le cui disposizioni si applicano altresì alle imprese fornitrici di beni e servizi. Le sanzioni sono previste all'art. 20 comma 7 di detto codice.
21.4 Patto di Integrità
La Delibera G.C. n.797 del 3 dicembre 2015 “Piano Triennale di prevenzione della corruzione 2015- 2017 e Programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2015-2017: Approvazione del Patto di Integrità per l'affidamento di commesse” approva il documento denominato “Patto di Integrità” recante regole comportamentali tra Comune di Napoli e operatori economici volte a prevenire il fenomeno corruttivo ed affermare i principi di lealtà, trasparenza e correttezza nell'ambito delle procedure di affidamento di commesse e nella esecuzione dei relativi contratti.
Articolo 22. Obblighi dell’appaltatore relativi alla tracciabilità dei flussi finanziari
Il Gestore del Fondo assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche.
Il Gestore del Fondo si impegna a dare immediata comunicazione all’Amministrazione appaltante e alla Prefettura/Ufficio Territoriale di Governo della Provincia di Napoli della notizia dell’inadempimento della propria controparte (subappaltatore/subcontraente) agli obblighi di tracciabilità finanziaria.
Articolo 23. Normative contrattuali
Lo svolgimento del servizio sarà regolato dal presente Capitolato e sarà, inoltre, soggetto a tutte le vigenti disposizioni in materia.
Il Gestore del Fondo è tenuto all'osservanza di tutte le leggi, i decreti e i regolamenti in vigore o che saranno emanati durante il periodo di esecuzione del medesimo e, quindi, si impegna anche a rispettare tutte le leggi vigenti in materia di assunzione e impiego del personale e degli obblighi derivanti dai contratti collettivi di lavoro, nonché la normativa tutta regolante le specifiche prestazioni oggetto del presente rapporto.