Common use of Considerazioni finali Clause in Contracts

Considerazioni finali. Il sistema di Governance dovrebbe essere applicabile sia nelle organizzazioni pubbliche (soprattutto per orientare le risorse della collettività sugli obiettivi condivisi come prioritari) che in quelle imprenditoriali, in questo caso per mantenere l’equilibrio tra i legittimi interessi di business e gli impatti (i rischi e le minacce reali o presunte) sulla collettività. Perché possa fornire reali garanzie di funzionamento ai diversi stakeholder, esso dovrà trovare un suo posizionamento tra due estremi: da una parte quello tipico di un approccio normativo cogente e dall’altra quello di un approccio autoregolamentato da parte di ciascuna organizzazione. Considerati peraltro i limiti specifici degli estremi presi in esame, una posizione ragionevole potrebbe essere rappresentata da un documento normativo tecnico contenente requisiti di sistema, adottabile su base volontaria da organizzazioni pubbliche e imprenditoriali, e certificabile da parte di organismi terzi dotati di apposito accreditamento. Inoltre, data la grande varietà (per tipologia e dimensione) delle organizzazioni a cui potrebbe applicarsi, è opportuno l’impiego dei principi del miglioramento continuo, al fine di far evolvere – attraverso una progressività sostenibile – lo stato dell’arte di ciascuna organizzazione verso i principi e le pratiche della RRI. Infine esso dovrebbe essere applicabile anche da parte di strutture che aggregano più organizzazioni, poiché la soglia dimensionale che consente le attività di ricerca e sviluppo significative è generalmente piuttosto elevata. Un’esperienza che risponde positivamente a queste esigenze consiste nel sistema normativo e certificativo proprietario, denominato UGO2, concepito per generare un vantaggio competitivo delle organizzazioni 2 Cfr. xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx: si tratta di un progetto sperimentale di messa a punto di un modello applicabile alle organizzazioni su base volontaria per la gestione responsabile del processo innovativo; le principali imprese nelle quali è stata effettuata la sperimentazione sono Novamont SpA, OIKOS Srl, Fiorini Industries Srl. che sviluppano un’innovazione tesa a migliorare la qualità della vita secondo le aspettative delle parti interessate. A tal fine XXX adotta un approccio caratterizzato da: 🡢 la scelta di collocare la propria azione nell’ambito dei comportamenti adottati dalle imprese su base volontaria, ossia nell’ambito della “regolamentazione soft law”; 🡢 il rispetto della legislazione cogente esistente (sovente identificata con il termine “hard law”) come prerequisito per la conformità allo standard; 🡢 la partecipazione degli stakeholder ai processi di consultazione ed informazione attivati dalle imprese a supporto dei processi decisionali; 🡢 la logica di “scambio” tra impresa e società civile che, attraverso i vincoli relativi all’entità delle risorse dedicate alle attività di ricerca / innovazione e quelli relativi ai meccanismi di partecipazione democratica, assume il carattere della mutualità; 🡢 l’adozione dei principi e delle categorie dei sistemi di gestione applicati all’interno delle organizzazioni; 🡢 il perseguimento della massima integrità dimostrata dalle imprese certificate, vale a dire la coincidenza tra le intenzioni orientate al rispetto dei requisiti della certificazione e la qualità delle azioni messe in atto per perseguirli. Si tratta dell’unico esempio per la gestione dell’innovazione responsabile, che costituisce un approccio già sperimentato in alcuni sistemi imprenditoriali e che potrebbe essere testato su una scala più ampia. Sembra pertanto opportuno che, quando si parla di Innovazione Responsabile, la Governance dei rischi e delle opportunità venga affidata a standard di processo che traducano in requisiti gestionali e organizzativi i seguenti aspetti: 🡢 l’ascolto dei bisogni e delle preoccupazioni dei portatori di interessi significativi, 🡢 i modi con cui essi e le stesse collettività di riferimento possono essere adeguatamente informati sui rischi e le incertezze esistenti, 🡢 la previsione di risorse dedicate alle attività di ricerca tese ad eliminarli o a minimizzarli, 🡢 la libertà di scelta sulla “gerarchia dei rischi”. C’è poi un altro punto su cui spesso la riflessione collettiva è reticente. Molto spesso gli oneri per la costruzione, la certificazione e il mantenimento di un apposito Sistema per la Gestione della Qualità, o della Sicurezza, rappresentano un costo fisso (prima ancora di quello per le attività di R&D) che va ben oltre le possibilità reali delle piccole imprese italiane di investire sui propri Intangibles. Il discorso vale sicuramente per i principali sistemi di gestione ambientale (ISO14001, EMAS ed altri), per cui si tratta di definire anche forme di qualificazioni volontarie più funzionali alle dimensioni delle aziende IL QUADRO DI RIFRIMENTO italiane e alle esigenze dei nostri imprenditori, quali ad esempio quelle allo studio sull’edilizia sostenibile e l’impatto ambientale. Ne deriva l’esigenza di individuare soluzioni originali per accrescere gli investimenti ASPETTI NORMATIVI CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY nei nuovi settori ad alto valore aggiunto, nelle KET (Key Enabling Technologies) e nelle tecnologie sostenibili più promettenti per la produzione di nuovi beni e servizi, e per l’introduzione di processi produttivi e commerciali più efficienti, ma allineati con le mutate preferenze dei consumatori, con le nuove esigenze della società e con i bisogni di un’accresciuta tutela dell’ambiente.

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Considerazioni finali. Il La diagnosi effettuata si è concretizzata nell’elaborazione del presente documento che riporta gli elementi atti a rap- presentare il sistema di Governance dovrebbe essere applicabile sia nelle organizzazioni pubbliche (soprattutto per orientare le risorse governance e l’assetto organizzativo della collettività sugli obiettivi condivisi come prioritari) che in quelle imprenditoriali, in questo caso per mantenere l’equilibrio tra i legittimi interessi Capogruppo e delle società del Gruppo Montepaschi. L’assetto organizzativo e di business governo societario della Capo- gruppo e gli impatti (i rischi e le minacce reali o presunte) sulla collettivitàdel Gruppo Bancario risulta complessivamente adegua- to alle Disposizioni di Vigilanza. Perché possa fornire reali garanzie di funzionamento ai diversi stakeholder, esso dovrà trovare un suo posizionamento tra due estremi: da una parte quello tipico di un approccio normativo cogente e dall’altra quello di un approccio autoregolamentato da parte di ciascuna organizzazione. Considerati peraltro i limiti specifici degli estremi presi in esame, una posizione ragionevole potrebbe essere rappresentata da un documento normativo tecnico contenente requisiti di sistema, adottabile su base volontaria da organizzazioni pubbliche e imprenditoriali, e certificabile da parte di organismi terzi dotati di apposito accreditamento. Inoltre, data la grande varietà (per tipologia e dimensione) delle organizzazioni a cui potrebbe applicarsi, è opportuno l’impiego dei principi del miglioramento continuoIn proposito, al fine di far evolvere – attraverso garantire, da un punto di vista non solo formale ma soprat- tutto sostanziale, una progressività sostenibile – lo stato dell’arte di ciascuna organizzazione verso i piena e completa conformità della go- vernance dell’intero Gruppo ai principi e criteri dettati dall’Autorità di Xxxxxxxxx, la Capogruppo e le pratiche Controllate, come suddetto, hanno realizzato tempestivamente le iniziative necessarie per conformarsi alle Disposizioni; in particolare, l’adeguamento degli assetti organizzativi e di governo è sta- to realizzato mediante: - la modifica di previsioni dello statuto, che disciplinano le linee fondamentali dell’organizzazione societaria; - la modifica/adozione di regolamenti interni e l’assunzione di delibere degli organi sociali, con riferimento in partico- lare ai requisiti ed alle responsabilità degli stessi; - la predisposizione di politiche di remunerazione ed incen- tivazione coerenti a livello di Gruppo, ovvero con valenza su tutte le società controllate, bancarie e non, operanti in I- talia ed all’estero. La dinamica evolutiva del Gruppo Montepaschi, le operazioni societarie in corso e quelle recentemente perfezionate, sia di acquisizione sia di dismissione di partecipazioni di con- trollo, rendono ancor più attuale l’esigenza di continua ag- giornamento del Progetto di Governo Societario al fine di as- sicurare elevati livelli di qualità, efficacia ed efficienza dell’azione di indirizzo e controllo della RRICapogruppo, in li- nea con le normative vigenti e con le disposizioni di vigi- xxxxx. Infine esso dovrebbe essere applicabile anche Pertanto, le competenti funzioni aziendali, provvede- ranno, nel continuo, alla manutenzione del progetto, assicu- rando la coerenza con l’assetto organizzativo di Gruppo tempo per tempo vigente." Interviene il socio Xxxxx Xxxxxxxx il quale, ricordato come la relazione del Consiglio di Amministrazione sull'argomento in esame è stata tempestivamente messa a disposizione del pubblico e adeguatamente pubblicizzata, propone di omettere la lettura della stessa; il socio Xxxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxx si associa alla proposta del socio Xxxxx Xxxxxxxx. Nessuno opponendosi il Presidente, ricordato che l'argomento in discussione concerne la modifica degli artt. 13, 15, 17, 23 e 26 dello Statuto Sociale, precisa che la proposta di de- libera, contenuta nella documentazione consegnata all’atto del ricevimento, riporta, all’art. 26, taluni refusi di ca- rattere esclusivamente numerico, dovuti all’inserimento delle modifiche proposte nel testo dello Statuto in vigore, ed in particolare all’ introduzione di un nuovo comma 4. Xxxx refusi sono stati corretti nel testo della proposta di cui sarà data lettura. Sempre il Presidente precisa come relativamente alle proposte di modifiche degli artt. 13, 15, 17, 23 e 26 dello Statuto Sociale in oggetto, il Consiglio di Amministrazione ha valu- tato che non ricorrono gli estremi per il diritto di recesso previsto dalle norme vigenti. La relazione, come ricordato, è stata messa a disposizione del pubblico presso la sede sociale e presso la Borsa Italia- na S.p.A. nonché comunicata a Consob. Dichiarata aperta la discussione sul primo punto all'Ordine del Giorno per la parte straordinaria il Presidente constata che non vi sono richieste di intervento. Il Presidente precisa che il Consiglio di Amministrazione, relativamente alle modifiche statutarie conseguenti all’ema- nazione da parte della Banca d’Italia delle citate nuove di- sposizioni di strutture vigilanza in materia di organizzazione e gover- no societario delle banche, ha inteso formulare una proposta complessiva. Sempre il Presidente ricorda tuttavia che aggregano più organizzazionila presente Assemblea in sede straordinaria, poiché la soglia dimensionale ai sensi del comma 4, lettera b) dell’articolo 14 dello statuto e del secondo comma dell’art. 2368 del Codice Civile, delibera sull'argo- mento posto all'ordine del giorno col voto favorevole di al- meno i due terzi del capitale rappresentato in Assemblea, salvo che consente le attività di ricerca e sviluppo significative è generalmente piuttosto elevata. Un’esperienza che risponde positivamente a queste esigenze consiste nel sistema normativo e certificativo proprietario, denominato UGO2, concepito per generare un vantaggio competitivo delle organizzazioni 2 Cfr. xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx: si tratta di un progetto sperimentale di messa a punto di un modello applicabile alle organizzazioni su base volontaria per la gestione responsabile modifica del processo innovativo; comma (1.1) dell’art. 15 ove, a norma del comma 5 del ricordato art. 14 dello statuto, si ap- plica l’innalzamento del quorum deliberativo al 60% delle a- zioni aventi diritto di voto. Di conseguenza, per poter verificare il raggiungimento del quorum deliberativo qualificato in relazione all’art. 15 so- pra menzionato, verranno per prime messe in votazione le principali imprese nelle quali è stata effettuata pro- poste di modifica degli artt. 13, 15, secondo e terzo comma, 17, 23 e 26. In sequenza, verrà posta in votazione la sperimentazione sono Novamont SpAproposta di modifica dell’art.15, OIKOS Srllimitatamente al primo comma, Fiorini Industries Srlpp. che sviluppano un’innovazione tesa a migliorare la qualità della vita secondo le aspettative delle parti interessate. A tal fine XXX adotta un approccio caratterizzato da: 🡢 la scelta di collocare la propria azione nell’ambito dei comportamenti adottati dalle imprese su base volontari(1.1) relati- vamente alla qualea, ossia nell’ambito della “regolamentazione soft law”; 🡢 il rispetto della legislazione cogente esistente (sovente identificata con il termine “hard law”) come prerequisito per la conformità allo standard; 🡢 la partecipazione degli stakeholder ai processi di consultazione ed informazione attivati dalle imprese a supporto dei processi decisionali; 🡢 la logica di “scambio” tra impresa e società civiledetto che, attraverso i vincoli relativi all’entità delle risorse dedicate alle attività di ricerca / innovazione e quelli relativi ai meccanismi di partecipazione democratica, assume il carattere della mutualità; 🡢 l’adozione dei principi e delle categorie dei sistemi di gestione applicati all’interno delle organizzazioni; 🡢 il perseguimento della massima integrità dimostrata dalle imprese certificate, vale a dire la coincidenza tra le intenzioni oriesi applica l'innalzamento del quorum ntate al rispetto dei requisiti della certificazione e la qu60% alità delle azioni messe in atto per perseguirli. Si tratta dell’unico esempio per la gestione dell’innovazione responsabile, che costituisce un approccio già sperimentato in alcuni sistemi imprenditoriali e che potrebbe essere testato su una scala più ampia. Sembra pertanto opportuno che, quando si aventi diritto parla di Innovazione Responsabile, la Governance dei rischi e delle opportunità venga affidata a standard di processo che traducano in requisiti gestionali e organizzativi i seguenti aspetti: 🡢 l’ascolto dei bisogni e delle preoccupazioni dei portatori di interessi significativi, 🡢 i modi con cui essi e le stesse collettività di riferimento possono essere adeguatamente informati sui rischi e le incertezze esistenti, 🡢 la previsione di risorse dedicate alle attività di ricerca tese ad eliminarli o a minimizzarli, 🡢 la libertà di scelta sulla “gerarchia dei rischi”. C’è poi un altro punto su cui spesso la riflessione collettiva è reticente. Molto spesso gli oneri per la costruzione, la certificazione e il mantenimento di un apposito Sistema per la Gestione della Qualità, o della Sicurezza, rappresentano un costo fisso (prima ancora di quello per le attività di R&D) che va ben oltre le possibilità reali delle piccole imprese italiane di investire sui propri Ivotontangibles. Il discorso vale sicuramente per i principalPresidente mette in votazione la proposta del Consiglio i sistemi di gestione ambientaleAmministrazione in merito alle modifiche degli artt. 13 (ISO14001, EMAS15 ed al17, 23 e 26 dello Statuto Sociale, di tri), per cui xx Xxxxxx, su invito del Presidente, procedo a dare lettura come segue: "L'assemblea straordinaria dei soci, viste le proposte formulate dal Consiglio si tratta di definire anche forme di qualificazioni volontarie più funzionali alle dimensioni delle aziende IL QUADRO DI RIFRIMENTO italiane e alle esigenze dei nostri imprenditori, quali ad esempio quelle allo studio sull’edilizia sostenibile e l’impatto ambientale. Ne deriva l’esigenza di individuare soluzioni originali per accrescere gli investimenti ASPETTI NORMATIVI CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY nei nuovi settori ad alto valore aggiunto, nelle KET (Key Enabling Technologies) e nelle tecnologie sostenibili più promettenti per la produzione di nuovi beni e servizi, e per l’introduzione di processi produttivi e commerciali più efficienti, ma allineati con le mutate preferenze dei consumatori, con le nuove esigenze della società e con i bisogni di un’accresciuta tutela dellAmministrazione’ambiente.

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Considerazioni finali. La ricognizione sulla situazione attuale del contenzioso amministrativo in materia di appalti pubblici induce ad una iniziale riflessione. Quanto più il quadro normativo si infittisce - indipendentemente dalle cause, che nella gran parte sono legate alle tecnicalità della materia trattata o al coordinamento di diversi corpi legislativi – tanto più crescono le occasioni di contenzioso o quest’ultimo tende a divenire complesso e dagli esiti imprevedibili, a causa della concreta possibilità di oscillazioni giurisprudenziali. E’ certo difficilmente contestabile l’assunto che le controversie sono occasionate da un generale scadimento qualitativo della legislazione o dalla proliferazione di riforme, spesso inserite in provvedimenti emergenziali prive di respiro organico. Ma è del pari certo che ulteriore fattore di sviluppo del contenzioso è dato dal tasso di rigidità delle regole normative e dai vincoli che essa impone alle amministrazioni nella conduzione della procedura di gara. L’eccesso di regolazione può rappresentare una sicurezza per i funzionari amministrativi, attraverso la meccanicistica applicazione delle norme di legge, ma comporta il rischio di fughe dalle responsabilità che invece questi ultimi sono comunque chiamati ad assumersi. L’analisi condotta in questa relazione sulle aree di sviluppo del contenzioso svolto dimostra che laddove la norma consente margini di manovra alle amministrazioni, un esercizio ragionevole del potere e della discrezionalità ad essa sotteso può indurre le parti a desistere dal proporre impugnative, perché l’esito difficilmente potrà arriderle (a prescindere poi dal fattore costo, notevolmente aumentato a causa di discussi interventi degli ultimi governi in carica, posti anche all’attenzione della Corte di giustizia dell’Unione). Il sistema giudice amministrativo è infatti un giudice “speciale” proprio perché – si afferma comunemente – meglio attrezzato rispetto a quello ordinario a comprendere l’operato dei pubblici poteri. Un altro riconoscimento tributato al giudice amministrativo è la capacità di Governance dovrebbe cogliere i cambiamenti di indirizzo legislativo. In questa ottica possono allora essere applicabile collocate alcune delle più significative pronunce nomofilattiche dell’Adunanza plenaria, seguite a stretto giro dal legislatore, in un continuum volto nel suo complesso ad arginare contenziosi incentrati sulla ricerca di cause di esclusione delle imprese avversarie per ragioni di carattere meramente formale. E’ tuttavia auspicabile che questa linea di intervento sia nelle organizzazioni pubbliche percorsa dosando gli strumenti a disposizione delle stazioni appaltanti. Ed infatti, da un lato si tende recentemente a circoscriverne la discrezionalità. Ciò in particolare avviene “a monte”, riconducendo ad ipotesi tassativamente fissate a livello primario le cause di esclusione dalle gare, e tipizzando i contenuti del bando, dall’altro la si dilata “a valle”, mediante una decisa estensione del potere di soccorso istruttorio in favore delle imprese partecipanti alla competizione. Non va trascurato che in questa direzione si muove il legislatore europeo, in relazione al quale si è in parte giocato in anticipo in casa. Punti salienti della direttiva sugli appalti nei settori ordinari (soprattutto per orientare le risorse della collettività sugli obiettivi condivisi come prioritari2014/24/UE) che in quelle imprenditoriali, in questo caso per mantenere l’equilibrio tra i legittimi interessi di business e gli impatti (i rischi e le minacce reali o presunte) sulla collettività. Perché possa fornire reali garanzie di funzionamento ai diversi stakeholder, esso dovrà trovare un suo posizionamento tra due estremi: da una parte quello tipico di un approccio normativo cogente e dall’altra quello di un approccio autoregolamentato da parte di ciascuna organizzazione. Considerati peraltro i limiti specifici degli estremi presi in esame, una posizione ragionevole potrebbe essere rappresentata da un documento normativo tecnico contenente requisiti di sistema, adottabile su base volontaria da organizzazioni pubbliche e imprenditoriali, e certificabile da parte di organismi terzi dotati di apposito accreditamento. Inoltre, data la grande varietà (per tipologia e dimensione) delle organizzazioni a cui potrebbe applicarsi, è opportuno l’impiego dei principi del miglioramento continuo, al fine di far evolvere – attraverso una progressività sostenibile – lo stato dell’arte di ciascuna organizzazione verso i principi e le pratiche della RRI. Infine esso dovrebbe essere applicabile anche da parte di strutture che aggregano più organizzazioni, poiché la soglia dimensionale che consente le attività di ricerca e sviluppo significative è generalmente piuttosto elevata. Un’esperienza che risponde positivamente a queste esigenze consiste nel sistema normativo e certificativo proprietario, denominato UGO2, concepito per generare un vantaggio competitivo delle organizzazioni 2 Cfr. xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx: si tratta di un progetto sperimentale di messa a punto di un modello applicabile alle organizzazioni su base volontaria per la gestione responsabile del processo innovativo; le principali imprese nelle quali è stata effettuata la sperimentazione recepita entro aprile 2016 sono Novamont SpA, OIKOS Srl, Fiorini Industries Srl. che sviluppano un’innovazione tesa a migliorare la qualità della vita secondo le aspettative delle parti interessate. A tal fine XXX adotta un approccio caratterizzato da: 🡢 la scelta di collocare la propria azione nell’ambito dei comportamenti adottati dalle imprese su base volontaria, ossia nell’ambito della “regolamentazione soft law”; 🡢 il rispetto della legislazione cogente esistente (sovente identificata con il termine “hard law”) come prerequisito per la conformità allo standard; 🡢 la partecipazione degli stakeholder ai processi di consultazione ed informazione attivati dalle imprese a supporto dei processi decisionali; 🡢 la logica di “scambio” tra impresa e società civile che, attraverso i vincoli relativi all’entità delle risorse dedicate alle attività di ricerca / innovazione e quelli relativi ai meccanismi di partecipazione democratica, assume il carattere della mutualità; 🡢 l’adozione dei principi e delle categorie dei sistemi di gestione applicati all’interno delle organizzazioni; 🡢 il perseguimento della massima integrità dimostrata dalle imprese certificate, vale a dire la coincidenza tra le intenzioni orientate al rispetto dei requisiti della certificazione e la qualità delle azioni messe in atto per perseguirli. Si tratta dell’unico esempio per la gestione dell’innovazione responsabile, che costituisce un approccio già sperimentato in alcuni sistemi imprenditoriali e che potrebbe essere testato su una scala più ampia. Sembra pertanto opportuno che, quando si parla di Innovazione Responsabile, la Governance dei rischi e delle opportunità venga affidata a standard di processo che traducano in requisiti gestionali e organizzativi i seguenti aspetti: 🡢 l’ascolto dei bisogni e delle preoccupazioni dei portatori di interessi significativi, 🡢 i modi con cui essi e le stesse collettività di riferimento possono essere adeguatamente informati sui rischi e le incertezze esistenti, 🡢 la previsione di risorse dedicate alle attività di ricerca tese ad eliminarli o a minimizzarli, 🡢 la libertà di scelta sulla “gerarchia dei rischi”. C’è poi un altro punto su cui spesso la riflessione collettiva è reticente. Molto spesso gli oneri per la costruzione, la certificazione e il mantenimento di un apposito Sistema per la Gestione della Qualità, o della Sicurezza, rappresentano un costo fisso (prima ancora di quello per le attività di R&D) che va ben oltre le possibilità reali delle piccole imprese italiane di investire sui propri Intangibles. Il discorso vale sicuramente per i principali sistemi di gestione ambientale (ISO14001, EMAS ed altri), per cui si tratta di definire anche forme di qualificazioni volontarie più funzionali alle dimensioni delle aziende IL QUADRO DI RIFRIMENTO italiane e alle esigenze dei nostri imprenditori, quali ad esempio quelle allo studio sull’edilizia sostenibile e l’impatto ambientale. Ne deriva l’esigenza di individuare soluzioni originali per accrescere gli investimenti ASPETTI NORMATIVI CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY nei nuovi settori ad alto valore aggiunto, nelle KET (Key Enabling Technologies) e nelle tecnologie sostenibili più promettenti per la produzione di nuovi beni e servizi, e per l’introduzione di processi produttivi e commerciali più efficienti, ma allineati con le mutate preferenze dei consumatori, con le nuove esigenze della società e con i bisogni di un’accresciuta tutela dellinfatti:’ambiente.

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Considerazioni finali. Il Sembra di poter ribadire con fondate ragioni che il nuovo sistema di Governance dovrebbe essere applicabile sia nelle organizzazioni pubbliche (soprattutto per orientare le risorse della collettività sugli obiettivi condivisi come prioritari) che valutazione del comparto risponda, in quelle imprenditorialiconcreto, ad un criterio generale di sostanziale equità e di pari opportunità tra tutti i dipendenti, introducendo però al contempo forti elementi di meritocrazia, in grado di “premiare” i dipendenti più meritevoli e più motivati ad investire nel proprio lavoro e nella propria professionalità. Perde, in questo caso per mantenere l’equilibrio contesto, qualsiasi rilevanza la comparazione della valutazione ottenuta e la conseguente concorrenza al ribasso tra i legittimi interessi dipendenti, mentre diventa decisiva la capacità di business autovalutazione e gli impatti (la volontà di superare i rischi propri deficit di professionalità per incrementare il livello di competitività e le minacce reali o presunte) sulla collettivitàconseguire maggiori incentivi. Perché possa fornire reali garanzie E non a caso il sistema è strutturato in modo da incoraggiare, nella pre-valutazione, ciascun dipendente alla sfida con sé stesso, ponendosi traguardi ambiziosi, ma al contempo realisticamente raggiungibili e almeno avvicinabili, in funzione del miglior risultato possibile sul versante della quota dell’incentivo individuale reale, che costituisce il fattore di funzionamento ai diversi stakeholder, esso dovrà trovare un suo posizionamento tra due estremi: da una parte quello tipico di un approccio normativo cogente e dall’altra quello di un approccio autoregolamentato da parte di ciascuna organizzazione. Considerati peraltro riferimento nella competizione con i limiti specifici degli estremi presi in esame, una posizione ragionevole potrebbe essere rappresentata da un documento normativo tecnico contenente requisiti di sistema, adottabile su base volontaria da organizzazioni pubbliche e imprenditoriali, e certificabile da parte di organismi terzi dotati di apposito accreditamento. Inoltre, data la grande varietà (per tipologia e dimensione) delle organizzazioni a cui potrebbe applicarsi, è opportuno l’impiego dei principi del miglioramento continuo, al fine di far evolvere – attraverso una progressività sostenibile – lo stato dell’arte di ciascuna organizzazione verso i principi e le pratiche della RRI. Infine esso dovrebbe essere applicabile anche da parte di strutture che aggregano più organizzazioni, poiché la soglia dimensionale che consente le attività di ricerca e sviluppo significative è generalmente piuttosto elevata. Un’esperienza che risponde positivamente a queste esigenze consiste nel sistema normativo e certificativo proprietario, denominato UGO2, concepito per generare un vantaggio competitivo delle organizzazioni 2 Cfr. xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xxx: si tratta di un progetto sperimentale di messa a punto di un modello applicabile alle organizzazioni su base volontaria colleghi per la gestione responsabile del processo innovativo; le principali imprese nelle quali è stata effettuata ripartizione dei resti. E dunque ciascun dipendente può progressivamente affinare la sperimentazione propria capacità di valutare la propria professionalità e il proprio lavoro, anche imparando dagli errori, per essere sempre più competitivo, ma anche individuare ed accettare la propria dimensione professionale ottimale senza frustrazioni e rivendicazionismi sterili. Resta inteso che, come per gli altri nuovi sistemi di valutazione, già introdotti o di prossima introduzione, sono Novamont SpApreviste modalità di prima applicazione, OIKOS Srlidonee a portare ad una transizione morbida, Fiorini Industries Srlassorbendo gli effetti più traumatici e contenendo i differenziali tra il vecchio e il nuovo sistema. E’ in questa prospettiva che sviluppano un’innovazione tesa a migliorare la qualità della vita secondo le aspettative delle parti interessate. A tal fine XXX adotta un approccio caratterizzato da: 🡢va letta la scelta di collocare la propria azione nell’ambito dei comportamenti adottati dalle imprese su base volontaricontenere il punteggio massimo attribuibile a 8 puntia, ossia nell’ambito della “regolamentazione soft law”; 🡢 il rispetto della legislazione cogente esistente (sovente identificata con il termine “hard law”) come prerequisito per la conformità allo standard; 🡢 la partecipazione degli stakeholder ai processi di consultazione ed informazione attivati dalle imprese a supporto dei processi decisionali; 🡢 la logica di “scambio” tra impresa e società civavendo però sin d’ora certezza sul fatto ile che, attraverso i vincoli relativi all’entità delle risorse dedicate alle attività di ricerca / innovazione e quelli relativi ai meccanismi di partecipazione democratica, assume il carattere della mutualità; 🡢 l’adozione dei principi e delle categorie dei sistemi di gestione applicati all’interno delle organizzazioni; 🡢 il perseguimento della massima integrità dimostrata dalle imprese certificate, vale a dire la coincidenza tra le intenzioni orientate al rispetto dei requisiti della certificazione e la qualità delle azioni messe in atto per perseguirli. Si tratta dell’unico esempio per la gestione dell’innovazione responsabile, che costituisce un approccio già sperimentato in alcuni sistemi imprenditoriali e che potrebbe essere testato su una scala più ampia. Sembra pertanto opportuno che, quando si parla di Innovazione Respondal prossimo annosabile, la Govervalutazione dovrà essere quella effettiva, capace di rappresentare e di premiare in modo adeguato, anche sul versante economico, il merito acquisito. Descrizione FATTORE MOLTIPLICATORE Punteggio Potenziale (moltiplicatore massimo*10) Pre - valutazione (moltiplicatore scelto*10) Declinazion Area nance dei rrisultati Misura il grado di raggiungimento dei risultati attesi nell’esercizio dei compiti connessi alle mansioni proprie del ruolo ricoperto ischi e delle opportunità venga affidata a stadegli eventuali obiettivi individuali/compiti aggiuntivi assegnati al dipendente nonchè l’apporto all'innalzamento della qualità dei risultati della struttura e/o dell’ente Risultati Individuali 0 1 2 3 30 Grado ndard di processo che traducano in requisiti gestionali e organizzativi i seguenti aspetti: 🡢 l’araggiungimento de nell’esercizio scolto dei bisogni e delle preoccupazioni dei porcompiti mansioni proprie del ruolo ric 1 0 1 2 3 30 Grado tatori di interessi signifraggiungimento assegnatiicativi, 🡢 i modi con cui essi e le stesse colleovvero ttività di riferimento possono essere adeguatamente informati sui rischi e le incertezze esistenti, 🡢 la prattivitài compiti connessi alle mans ruolo ricoperto 0 1 2 3 30 Grado dell'apporto all'innalzamento della quali della struttura e/o dell'ente Misura il grado evisione di risorse dedicate alle raggiungimento degli obiettivi assegnati al gruppo attività di ricelavoro appositamente costituito e/o alla struttura di appartenenza o anche rca tese ad elaltre strutture. Risultati di gruppo iminarli o a minimizzarli, 🡢 la libertà di scelta sulla “gerarchia dei rischi”. C’è poi un altro punto su cui spesso la riflessione collettiva è reticente. Molto spesso gli oneri per la costruzione, la certificazione e il manstruttura 0 1 2 3 30 Grado tenimento di un apposito Sistema per la Gestione della Qualità, o della Sicurezza, rappresentano un costo fisso (priraggiungimento assegnati al gruppo ma ancora di quello per lelavoro 2 0 1 2 3 30 Grado attività di R&D) che va ben oltre le possibilità reali delle piccole impreseraggiungimento assegnati alla struttura 0 1 2 3 30 Grado italiane di investire sui propri Intangibles. Il discorso vale sicuramente per i principalcoinvolgimento nel i sistemi di gestione ambientale (ISO14001, EMAS ed altri), per cui obiettivi si tratta di definire anche forme di qualificazioni volontarie più funzionali alle dimensioni delle aziende IL QUADRO DI RIFRIMENTO italiane e alle esigenze dei nostri imprenditori, quali ad esempio quelle allo studio sull’edilizia sostenibile e l’impatto ambientale. Ne deriva l’esigenza di individuare soluzioni originali per accrescere gli investimenti ASPETTI NORMATIVI CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY nei nuovi settori ad alto valore aggiunto, nelle KET (Key Enabling Technologies) e nelle tecnologie sostenibili più promettenti per la produzione di nuovi beni e servizi, e per l’introduzione di processi produttivi e commerciali più efficienti, ma allineati con le mutate preferenze dei consumatori, con le nuove esigenze della società e con i bisogni di un’accresciuta tutela dellaltre strutture Punteggio potenziale 180’ambiente.

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Samples: Contratto Collettivo Decentrato Integrativo 2009 2012 Provincia Di Pavia