Common use of CONTESTO E OBIETTIVI DELL’INTERVENTO DI REGOLAMENTAZIONE Clause in Contracts

CONTESTO E OBIETTIVI DELL’INTERVENTO DI REGOLAMENTAZIONE. A) La rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate. Il nuovo accordo culturale, scientifico e tecnologico sostituirà il precedente accordo culturale firmato dai due Paesi a La Paz il 31 gennaio 1953, nonché quello scientifico firmato a Roma il 3 giugno 2002, ma non più ratificato. La firma di un nuovo accordo nasce dall’esigenza di stabilire in un quadro unico e certo, la più ampia collaborazione possibile in tutti i settori che vanno dalla cultura, alle scienze applicate, dallo sport, alla protezione dei diritti umani e del diritto alla proprietà intellettuale; di semplificare dal punto di vista legislativo e amministrativo le necessarie procedure, quantificandone al meglio la relativa spesa. Il recepimento del presente accordo nel nostro ordinamento giuridico intende favorire una migliore reciproca comprensione e conoscenza dei due Paesi, valorizzare quei settori peculiari delle nostre rispettive culture che, dall’antichità ai giorni nostri, costituiscono parte del patrimonio culturale mondiale. Esso è inoltre foriero di interessanti spunti nel campo della ricerca scientifica e tecnologica che possono dar adito a contributi innovativi in favore di uno sviluppo sostenibile e di un migliore e più diffuso benessere umano e sociale. Infine, si auspica che con questo accordo si possano migliorare e sviluppare le relazioni bilaterali tra l’Italia e la Bolivia al fine di pervenire ad un’azione congiunta e sinergica anche in campo multilaterale. Per quanto concerne i dati relativi all’interscambio culturale con la Bolivia, si tenga presente innanzitutto il rapido aumento del numero di accordi interuniversitari tra atenei italiani e controparti boliviane: 32 accordi attualmente in vigore tra atenei italiani e boliviani, di cui 26 bilaterali (16 con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) e 211 studenti boliviani presso atenei italiani nell’anno accademico 2015/16.

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CONTESTO E OBIETTIVI DELL’INTERVENTO DI REGOLAMENTAZIONE. A) La rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate. Il nuovo La materia è non attualmente disciplinata da alcun accordo in materia. Esso, quindi, rappresenta un elemento innovativo rispetto alle relazioni tenute fino ad oggi con il Nicaragua. Data la positiva e rapida evoluzione che sta conoscendo il paese a livello politico, economico e culturale e alla luce delle problematiche riguardanti le carenze infrastrutturali dell’intera area centroamericana, l’accordo che verrà sottoscritto corrisponde perfettamente alle esigenze delle relazioni bilaterali italo-nicaraguensi. Con l’applicazione dell’accordo, l’Italia potrà svolgere un ruolo propulsore determinante non solo nello sviluppo del Nicaragua, ma anche della formazione professionale e delle pari opportunità, con particolare riguardo alla cooperazione interuniversitaria mirata allo sviluppo dei settori portanti dell’economia del Paese. L’accordo risponde al legittimo desiderio della Repubblica nicaraguense di avviare ed ampliare la collaborazione culturale, scientifico educativa e tecnologico sostituirà il precedente accordo culturale firmato dai due Paesi a La Paz il 31 gennaio 1953scientifica con l’Italia. Tale esigenza è particolarmente sentita nell’area centroamericana data la storica presenza italiana, nonché quello scientifico firmato a Roma il 3 giugno 2002, ma non più ratificato. La firma di un nuovo accordo nasce dall’esigenza di stabilire in un quadro unico e certo, la più ampia collaborazione possibile in tutti i settori che vanno dalla cultura, alle scienze applicate, dallo sport, alla protezione dei diritti umani e del diritto alla proprietà intellettuale; di semplificare molto qualificata dal punto di vista legislativo sociale. Tale cooperazione permette inoltre ad entrambi i Paesi di aderire congiuntamente ai programmi banditi in favore dello sviluppo della formazione e amministrativo le necessarie proceduredell’istruzione superiore, quantificandone al meglio la relativa spesa. Il recepimento del presente accordo nel nostro ordinamento giuridico intende favorire una migliore reciproca comprensione e conoscenza dei due Paesi, valorizzare quei settori peculiari delle nostre rispettive culture che, dall’antichità ai giorni nostri, costituiscono parte del patrimonio culturale mondiale. Esso è inoltre foriero di interessanti spunti nel campo della ricerca scientifica e tecnologica che possono dar adito a contributi innovativi in favore di uno sviluppo sostenibile e di del dialogo interculturale, realizzando, ove possibile, un migliore coordinamento e più diffuso benessere umano una maggiore complementarietà fra i programmi realizzati dagli organismi subregionali, multiregionali e sociale. Infine, si auspica che con questo accordo si possano migliorare e sviluppare le relazioni bilaterali tra l’Italia e la Bolivia al fine di pervenire ad un’azione congiunta e sinergica anche in campo multilaterale. Per quanto concerne i dati relativi all’interscambio culturale con la Bolivia, si tenga presente innanzitutto il rapido aumento del numero di accordi interuniversitari tra atenei italiani e controparti boliviane: 32 accordi attualmente in vigore tra atenei italiani e boliviani, di cui 26 bilaterali (16 con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) e 211 studenti boliviani presso atenei italiani nell’anno accademico 2015/16multilaterali competenti.

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CONTESTO E OBIETTIVI DELL’INTERVENTO DI REGOLAMENTAZIONE. A) La rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate. Il nuovo accordo culturale, scientifico e tecnologico sostituirà il precedente accordo culturale firmato L’accordo scaturisce dall’esigenza di assicurare una cornice giuridica organica ed aggiornata alle numerose iniziative intraprese dai due Paesi a La Paz il 31 gennaio 1953negli ambiti di cooperazione delineati dall’accordo, nonché quello scientifico firmato a Roma il 3 giugno 2002rappresentati dall’istruzione, ma non più ratificatouniversità e ricerca scientifica. La firma di un nuovo accordo nasce dall’esigenza di stabilire Esso si rende, altresì, necessario in un quadro unico contesto economico caratterizzato da notevoli e certogeneralizzate incertezze di carattere economico, la più ampia collaborazione possibile in tutti i settori che vanno dalla culturaun’ottica, alle scienze applicatequindi, dallo sport, alla protezione di rafforzamento dei diritti umani e del diritto alla proprietà intellettuale; processi di semplificare dal punto di vista legislativo e amministrativo le necessarie procedure, quantificandone al meglio la relativa spesa. Il recepimento del presente accordo nel nostro ordinamento giuridico intende favorire una migliore reciproca comprensione e conoscenza dei due Paesi, valorizzare quei settori peculiari delle nostre rispettive culture che, dall’antichità ai giorni nostri, costituiscono parte del patrimonio culturale mondiale. Esso è inoltre foriero di interessanti spunti nel campo della ricerca scientifica e tecnologica che possono dar adito a contributi innovativi in favore di uno sviluppo sostenibile crescita e di un migliore e più diffuso benessere umano e socialesviluppo. InfineInfatti, si auspica che con questo accordo si possano migliorare e sviluppare le in virtù dell’intensificarsi delle relazioni bilaterali tra l’Italia i due Paesi e alla luce della comune esigenza di garantire linee guida uniformi ai programmi di cooperazione stipulati tra le istituzioni scolastiche ed universitarie, è necessario dar vita ad una significativa collaborazione tra la Repubblica italiana e lo Stato del Qatar nei settori dell’istruzione, dell’università e della ricerca scientifica. L'interscambio fra Italia e Qatar è da diversi anni in forte crescita, l’entrata in funzione del terminal di rigassificazione Adriatic LNG di Rovigo, inaugurato nell’autunno del 2009, ha accresciuto notevolmente le nostre importazioni di gas qatarino. In tale quadro si sono inseriti contratti assegnati ad aziende italiane nel campo infrastrutturale per la costruzione di metro , impianti sportivi ecc. Gli aspetti economici sono stati approfonditi nel corso della missione del Ministro Xxxxx che ha co-presieduto a Doha la quarta Commissione Mista (29 febbraio - 1 marzo), organizzata a 9 anni di distanza dalla precedente edizione e che ha confermato l’andamento particolarmente propizio dei rapporti bilaterali in materia di commercio, investimenti e assegnazioni di lavori ed opere infrastrutturali definendo un piano d’azione 2016-2017. Sul fronte culturale e tecnico-scientifico, le intese tra le rispettive Università sono state già da tempo avviate e il presente accordo bilaterale di cooperazione scientifica ed universitaria tra Italia e Qatar, intende pertanto costituire un quadro di riferimento per le numerose intese già attive o in via di finalizzazione tra il sistema universitario qatarino e quello italiano. Di rilievo l’accordo di collaborazione tra la il Parco Tecnologico di Trieste e la Bolivia al fine Qatar University, firmato nonché l’accordo di pervenire ad un’azione congiunta cooperazione nel settore delle biotecnologie tra il Parco Scientifico e sinergica anche in campo multilateraleTecnologico del Qatar ed il consorzio italiano Biogem (dicembre 2008) che prevede scambio di ricercatori e borse di studio. Per quanto concerne i dati relativi all’interscambio culturale In materia di cooperazione interuniversitaria, numerosi atenei italiani hanno stipulato accordi con università del Qatar; l’Università di Siena ha stipulato una Convenzione con la Bolivia, si tenga presente innanzitutto il rapido aumento del numero Qatar University che prevede un programma di accordi interuniversitari tra atenei italiani scambio di docenti e controparti boliviane: 32 accordi attualmente studenti. Si auspica inoltre che l’entrata in vigore del presente Accordo possa favorire l’accesso al nostro sistema universitario di studenti qatarini e che vengano istituiti a livello universitario corsi di italianistica presso le facoltà di lingue delle Università del Qatar. Pertanto, in virtù dell’intensificarsi delle relazioni bilaterali tra atenei italiani i due Paesi e bolivianialla luce della comune esigenza di garantire linee guida uniformi ai programmi di cooperazione stipulati tra le istituzioni scolastiche ed universitarie, di cui 26 bilaterali (16 con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) è necessario dar vita ad una significativa collaborazione tra la Repubblica italiana e 211 studenti boliviani presso atenei italiani nell’anno accademico 2015/16.lo Stato del Qatar nei settori dell’istruzione, dell’università e della ricerca scientifica

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CONTESTO E OBIETTIVI DELL’INTERVENTO DI REGOLAMENTAZIONE. A) La rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate. Il nuovo accordo L’obiettivo perseguito con l’accordo in esame è quello di sviluppare il legame tra lo Stato italiano e lo Stato dell’Unione del Myanmar in un’ottica di approfondimento della conoscenza reciproca e per il rafforzamento della cooperazione culturale, scientifico e tecnologico sostituirà il precedente accordo culturale firmato dai due Paesi a La Paz il 31 gennaio 1953, nonché quello scientifico firmato a Roma il 3 giugno 2002, ma non più ratificato. La firma di un nuovo accordo nasce dall’esigenza di stabilire in un quadro unico e certo, la più ampia collaborazione possibile in tutti i settori che vanno dalla cultura, alle scienze applicate, dallo sport, alla protezione dei diritti umani e del diritto alla proprietà intellettuale; di semplificare dal punto di vista legislativo e amministrativo le necessarie procedure, quantificandone al meglio la relativa spesa. Il recepimento del presente accordo nel nostro ordinamento giuridico intende favorire una migliore reciproca comprensione e conoscenza dei due Paesi, valorizzare quei settori peculiari delle nostre rispettive culture che, dall’antichità ai giorni nostri, costituiscono parte del patrimonio culturale mondiale. Esso è inoltre foriero di interessanti spunti nel campo della ricerca scientifica e tecnologica che possono dar adito a contributi innovativi negli ambiti di comune interesse. L’accordo soddisfa, da un lato, la necessità di regolamentare in favore maniera analitica le numerose iniziative intraprese dall’Italia e dal Myanmar negli ambiti oggetto dell’accordo stesso e, dall’altro, di uno sviluppo sostenibile valorizzare la crescita professionale degli studenti, dei docenti e dei ricercatori tramite progetti di mobilità e lo scambio di informazioni e di un migliore e più diffuso benessere umano e socialeesperienze. Infine, si auspica che con questo accordo si possano migliorare e sviluppare le L’intensificarsi delle relazioni bilaterali tra l’Italia lo Stato italiano e lo Stato dell’Unione Myanmar garantirà, inoltre, linee guida uniformi per i programmi di cooperazione stipulati tra le istituzioni scolastiche ed universitarie. Attualmente la Bolivia promozione della cultura italiana in Myanmar è curata dall’Ambasciata a Yangon, che per il 2016 ha previsto un ricco programma di eventi intitolato "Italy in Myanmar 2016: our legacy from the past, our vision of the future". Tale programma include un ventaglio di iniziative ed eventi che spaziano dalla fotografia, alla diffusione della lingua italiana, all'alta cucina, alla promozione del cinema e della musica. Presso l’Università di lingue straniere di Yangon è stata riattivata nel 2014 una apprezzata cattedra di italiano. L’università ha inoltre aderito al fine Progetto “Laureati per l’italiano”, richiedendo l’invio di pervenire ad un’azione congiunta un docente madrelingua specializzato nell’insegnamento della lingua italiana a stranieri. In ambito universitario esistono 3 Accordi tra Atenei italiani ed Università birmane. Agli accordi tra Università di Firenze e sinergica anche in campo multilaterale. Per quanto concerne i dati relativi all’interscambio culturale con la BoliviaMandalay University e tra Università di Milano e Yezin Agricultural University si è aggiunto, si tenga presente innanzitutto il rapido aumento del numero di accordi interuniversitari nel marzo 2016, un accordo quadro tra atenei italiani e controparti boliviane: 32 accordi attualmente in vigore tra atenei italiani e boliviani, di cui 26 bilaterali (16 con l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) e 211 studenti boliviani l’Università di lingue straniere di Yangon. Per l’anno accademico 2016-2017, il MAECI offre 9 mensilità dell’importo di 820 € ciascuna a cittadini del Myanmar per seguire corsi universitari o presso atenei italiani nell’anno accademico 2015/16istituzioni di alta formazione artistico- musicale.

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CONTESTO E OBIETTIVI DELL’INTERVENTO DI REGOLAMENTAZIONE. A) La rappresentazione del problema da risolvere e delle criticità constatate, anche con riferimento al contesto internazionale ed europeo, nonché delle esigenze sociali ed economiche considerate. Il nuovo accordo L’obiettivo perseguito con l’accordo in esame è quello di sviluppare il legame tra lo Stato italiano e il governo della Repubblica islamica dell’Afghanistan, in un’ottica di approfondimento della conoscenza reciproca e per il rafforzamento della cooperazione culturale, scientifico e tecnologico sostituirà il precedente accordo culturale firmato dai due Paesi a La Paz il 31 gennaio 1953, nonché quello scientifico firmato a Roma il 3 giugno 2002, ma non più ratificato. La firma di un nuovo accordo nasce dall’esigenza di stabilire in un quadro unico e certo, la più ampia collaborazione possibile in tutti i settori che vanno dalla cultura, alle scienze applicate, dallo sport, alla protezione dei diritti umani e del diritto alla proprietà intellettuale; di semplificare dal punto di vista legislativo e amministrativo le necessarie procedure, quantificandone al meglio la relativa spesa. Il recepimento del presente accordo nel nostro ordinamento giuridico intende favorire una migliore reciproca comprensione e conoscenza dei due Paesi, valorizzare quei settori peculiari delle nostre rispettive culture che, dall’antichità ai giorni nostri, costituiscono parte del patrimonio culturale mondiale. Esso è inoltre foriero di interessanti spunti nel campo della ricerca scientifica e tecnologica negli ambiti di comune interesse. Il presente accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica intende, pertanto, sviluppare i rapporti di collaborazione con un Paese che possono dar adito a contributi innovativi negli ultimi 14 anni ha costituito una priorità della nostra politica estera e con il quale, data la situazione conflittuale interna che lo ha caratterizzato nella sua storia recente e che ancora permane, è stato avviato un numero necessariamente ridotto di attività in favore materia e, dunque, sono assai ampi i margini per impostare nuove iniziative nei settori in oggetto, in termini di uno approfondimento della conoscenza reciproca, di sviluppo sostenibile degli scambi e di un migliore occasioni di arricchimento culturale. L’interscambio commerciale tra Italia e più diffuso benessere umano e socialeAfghanistan è molto limitato, poco meno di 8 milioni di Euro nel 2015, in gran parte nostre esportazioni. Infine, si auspica che con questo accordo si possano migliorare e sviluppare le relazioni bilaterali tra l’Italia e la Bolivia al fine Le principali voci dell’export italiano sono rappresentate da macchinari ed apparati di pervenire ad un’azione congiunta e sinergica anche in campo multilateraletelecomunicazioni. Per quanto concerne i dati relativi all’interscambio culturale riguarda le importazioni si tratta in gran parte di prodotti agricoli. I settori su cui ci si è concentrati finora sono quelli del marmo, l’agroalimentare (food processing, packaging) ed il tessile, ovvero gli ambiti dell’economia afghana che hanno prospettato maggiori opportunità e interesse tra le imprese italiane. Al momento solo sul settore del marmo si sono avuti sviluppi concreti, con iniziative di collaborazione già avviate nella regione di Herat, portando anche alla creazione nel 2014 del “centro tecnologico del Marmo” ad Herat – per la Boliviaformazione di tecnici locali nella lavorazione del marmo con utilizzo di macchinari italiani - grazie al sostegno del MISE e dell’Agenzia/ICE, si tenga presente innanzitutto il rapido aumento e alla collaborazione con le associazione di categoria. Per quanto riguarda tessile e agrobusiness, le condizioni di sicurezza e difficoltà ad individuare adeguati interlocutori locali non hanno al momento consentito di concretizzare le prospettive di collaborazione bilaterale in tali settori. La collaborazione nel settore del numero restauro, della lotta al traffico illecito di accordi interuniversitari tra atenei italiani beni culturali e controparti bolivianedelle missioni archeologiche è proseguita in questi anni, anche se rallentata attualmente dalle condizioni di sicurezza (missioni di “ricerca, restauro e formazione” a cura dell’Università “L’Orientale” di Napoli, che beneficia di un contributo MAECI, con attività previste a Kabul e a Ghazny, con musei afghani e Ministero della Cultura di Kabul come interlocutori locali). In ambito strettamente culturale, nell’anno accademico 2015/16 sono state offerte 72 mensilità di borse di studio e ne sono state assegnate 69 mensilità nelle seguenti aree disciplinari: 32 accordi attualmente in vigore tra atenei italiani ingegneria, economia, studi linguistici (Corso di Lingua e bolivianiCultura italiana). Per l’anno accademico 2016/2017, le mensilità offerte sono 72, tutte assegnate, per le seguenti aree ed atenei: ingegneria e informatica, relazioni internazionali, studi linguistici (3 borse di cui 26 bilaterali (16 con l’Università 3 mensilità ciascuna per frequenza Corso di Lingua e Cultura italiana); Università per Stranieri Perugia, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”) e 211 studenti boliviani presso atenei italiani nell’anno accademico 2015/16Perugia, Politecnico di Torino, Università Tor Vergata, Libera Università di Bolzano.

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