Costi. Riportare le seguenti frasi “L’impresa, al fine di svolgere l’attività di collocamento e di gestione dei contratti e di incasso dei premi, preleva dei costi secondo la misura e le modalità dettagliatamente illustrate in Nota informativa alla sezione D. Il predetto indicatore ha una valenza orientativa in quanto calcolato su livelli prefissati di premio, durate, età e sesso dell’assicurato (omettere le precedenti parole nel caso in cui sesso ed età non siano variabili rilevanti per le valutazioni) ed impiegando un’ipotesi di rendimento del fondo che è soggetta a discostarsi dai dati reali.” L’ indicatore deve essere calcolato come differenza tra: − il tasso interno di rendimento di un ipotetico investimento nel quale non sono previsti oneri, valutato sul cash-flow dei premi lordi versati e dei capitali maturati alle varie durate previste dalle tabelle esemplificative, questi ultimi rettificati per tener conto dei premi impiegati per le coperture di puro rischio nonché per le eventuali garanzie di minimo offerte dal contratto, così come previsti dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d.lgs. 174/95, nonché del prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo; − il tasso interno di rendimento definito sul medesimo cash-flow dei premi lordi versati ma con riferimento ai capitali maturati alle varie epoche sul contratto assicurativo, in base alla tariffa prevista dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d. lgs. 174/95. A tal fine devono essere computati gli oneri gravanti sui premi versati, i diritti fissi, le commissioni di gestione ed ogni altro onere gravante sui fondi, il prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo nonché i costi in caso di trasferimento della posizione previdenziale, al netto di eventuali sconti o agevolazioni previsti contrattualmente. Qualora al contratto siano abbinate coperture complementari e/o accessorie, la valutazione deve essere effettuata con riferimento alla parte di premio della prestazione principale al netto delle predette coperture. In tal caso la Scheda sintetica dovrà riportare la seguente frase: “Il “Costo percentuale medio annuo” è calcolato con riferimento al premio della prestazione principale e non tiene pertanto conto dei premi delle coperture complementari e/o accessorie.” Per i fondi che investono in OICR devono essere considerati i relativi oneri sulla base della loro incidenza media storica negli ultimi 3 anni. Gli oneri da impiegare nelle proiezioni, che devono tener conto delle commissioni di ingresso e di uscita oltre che delle commissioni di gestione, sono determinati sulla base del rapporto tra i costi degli OICR movimentati negli ultimi 3 anni solari e la somma delle relative giacenze medie annue. Nei casi in cui il fondo abbia un periodo di operatività inferiore a 3 anni, il calcolo viene effettuato per tale minor periodo. In fase di prima applicazione, e per gli esercizi 2005 e 2006, le imprese potranno utilizzare, in alternativa, la media sugli ultimi tre esercizi dei costi degli OICR rilevati alla data di valorizzazione della quota di fine esercizio. Nella determinazione dell’indicatore sintetico non sono da ricomprendere gli eventuali costi di overperformance e di switch gravanti sui fondi interni, in quanto elementi variabili dipendenti dall’attività gestionale e dalle possibili opzioni esercitabili a discrezione del contraente. Qualora siano previsti bonus o premi di fedeltà contrattualmente garantiti, il “Costo percentuale medio annuo” viene determinato tenendo conto delle relative maggiorazioni di prestazione. Analogamente qualora la tariffa preveda il recupero dei costi precontati direttamente con la prima annualità di premio (o sulle prime annualità) l’indicatore dovrà essere calcolato considerando le maggiorazioni di capitale relative alla quota parte dei costi non maturati, da restituire al contraente. Per i contratti che prevedono meccanismi di adeguamento automatico dei premi, gli stessi possono essere considerati con riferimento alle componenti contrattualmente prefissate che non dipendono dall’indicizzazione a parametri esterni da assoggettare a stima (ad es: inflazione). Per i contratti che prevedono la possibilità di versamenti aggiuntivi rispetto al piano programmato di versamenti periodici, il “Costo percentuale medio annuo” è elaborato senza alcuna ipotesi in ordine alla possibile evoluzione futura di tale variabile contrattuale. Le imprese devono determinare l’indicatore sintetico con riferimento ai seguenti contratti tipo, sulla base delle seguenti indicazioni: • Livelli di premio annuo: € 1.250, € 2.500, € 5.000 annui. • Durate fase di accumulo: pari a 30 e 40 anni. • Sesso ed età dell’assicurato: maschio di 35 e 25 anni di età in corrispondenza delle durate sopra definite. Nel caso in cui le condizioni contrattuali prevedano un importo di premio minimo superiore ad uno degli importi prestabiliti, nelle valutazioni deve essere adottato tale maggior valore, fermi restando gli altri livelli di premio prestabiliti. Tuttavia nei casi in cui l’importo minimo sia compreso nell’intervallo tra il valore mediano e il valore massimo o sia uguale o superiore a quest’ultimo le imprese possono utilizzare ulteriori proiezioni applicando i moltiplicatori impliciti indicati nei livelli di premio sopra riportati in modo da garantire tre diversi sviluppi dell’indicatore di costo. Se l’impresa propone diverse tipologie di fondi caratterizzate da diversi profili di rischiosità, al fine di garantire la sinteticità della Scheda devono essere rappresentati i costi dei profili di rischio selezionando un fondo tra quelli presenti nelle categorie a) Basso – Medio Basso, b) Alto – Molto Alto. Nel caso in cui l’impresa non preveda tra i fondi i profili di cui alla lettera b) potrà in alternativa fornire una rappresentazione con i profili Medio - Medio Alto. Lo sviluppo del “Costo percentuale medio annuo” viene effettuato secondo le tabelle esemplificative di seguito riportate. Riportare, prima delle tabelle, la seguente frase “Il “Costo percentuale medio annuo” è stato determinato sulla base di un’ipotesi di tasso di rendimento degli attivi stabilito dall’ISVAP nella misura del ……… annuo ed al lordo dell’imposizione fiscale prevista in fase di erogazione delle prestazioni.” Riportare in calce alle tabelle, ove coerente con la tariffa, la seguente frase: ”Il “Costo percentuale medio annuo” in caso di riscatto nei primi anni della fase di accumulo può risultare significativamente superiore al costo riportato in corrispondenza del 5° anno”. Indicatore sintetico “Costo percentuale medio annuo” Fondo: “Alfa” (profilo di rischio Basso / Medio Basso)
Appears in 1 contract
Samples: Insurance Contracts
Costi. Riportare le seguenti frasi “L’impresa, al fine di svolgere l’attività di collocamento e di gestione dei contratti e di incasso dei premi, preleva dei costi secondo la misura e le modalità dettagliatamente illustrate in Nota informativa alla sezione D. Il predetto indicatore ha una valenza orientativa in quanto calcolato su livelli prefissati di premio, premio e durate, età sullo specifico fondo di seguito rappresentato (inserire le parole “sull’età e sul sesso dell’assicurato (omettere le precedenti parole dell’assicurato” solo nel caso in cui sesso ed età non siano variabili rilevanti per le valutazioni) ed impiegando un’ipotesi di rendimento del fondo che è soggetta a discostarsi dai dati reali.” . L’ indicatore deve essere calcolato come differenza tra: − – il tasso interno di rendimento di un ipotetico investimento nel quale non sono previsti oneri, valutato sul cash-flow dei premi lordi versati e dei capitali maturati alle varie durate previste dalle tabelle esemplificative, questi ultimi rettificati per tener conto dei premi impiegati per le coperture di puro rischio nonché per le eventuali garanzie di minimo offerte dal contratto, così come previsti dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d.lgs. 174/95, nonché del prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo; − – il tasso interno di rendimento definito sul medesimo cash-flow dei premi lordi versati ma con riferimento ai capitali maturati alle varie epoche sul contratto assicurativo, in base alla tariffa prevista dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d. lgs. 174/95. A tal fine devono essere computati gli oneri gravanti sui premi versati, i diritti fissi, le commissioni di gestione ed ogni altro onere gravante sui fondi, il prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo fondi nonché i costi in caso di trasferimento della posizione previdenzialeriscatto, al netto di eventuali sconti o agevolazioni previsti contrattualmente. Qualora al contratto siano possano essere abbinate coperture complementari e/o accessorie, la valutazione deve essere effettuata con riferimento alla parte di premio della prestazione principale al netto delle predette coperture. In tal caso la Scheda sintetica dovrà riportare la seguente frase: “Il “Costo percentuale medio annuo” è calcolato con riferimento al premio della prestazione principale e non tiene pertanto conto dei premi delle coperture complementari e/o accessorie.” Per i fondi che investono in OICR devono essere considerati i relativi oneri sulla base della loro incidenza media storica negli ultimi 3 anni. Gli oneri da impiegare nelle proiezioni, che devono tener conto delle commissioni di ingresso e di uscita oltre che delle commissioni di gestione, sono determinati sulla base del rapporto tra i costi degli OICR movimentati negli ultimi 3 anni solari e la somma delle relative giacenze medie annue. Nei casi in cui il fondo abbia un periodo di operatività inferiore a 3 anni, il calcolo viene effettuato per tale minor periodo. In fase di prima applicazione, e per gli esercizi 2005 e 2006, le imprese potranno possono utilizzare, in alternativa, la media sugli ultimi tre esercizi dei costi degli OICR rilevati alla data di valorizzazione della quota di fine esercizio. Nella determinazione dell’indicatore sintetico non sono da ricomprendere gli eventuali costi di overperformance e di switch gravanti sui fondi interni, in quanto elementi variabili dipendenti dall’attività gestionale e dalle possibili opzioni esercitabili a discrezione del contraente. Qualora siano previsti bonus o premi di fedeltà contrattualmente garantiti, il “Costo percentuale medio annuo” viene determinato tenendo conto delle relative maggiorazioni di prestazione. Analogamente qualora la tariffa preveda il recupero dei costi precontati direttamente con la prima annualità di premio (o sulle prime annualità) l’indicatore dovrà essere calcolato considerando le maggiorazioni di capitale relative alla quota parte dei costi non maturati, da restituire al contraente. Per i contratti che prevedono meccanismi di adeguamento automatico dei premipremi periodici o ricorrenti, gli stessi possono essere considerati con riferimento alle componenti contrattualmente prefissate che non dipendono dall’indicizzazione a parametri esterni da assoggettare a stima (ad es: inflazione). Per i contratti che prevedono la possibilità di versamenti aggiuntivi rispetto al piano programmato di versamenti unici o periodici, il “Costo percentuale medio annuo” è elaborato senza alcuna ipotesi in ordine alla possibile evoluzione futura di tale variabile contrattuale. Le imprese devono determinare fornire l’indicatore sintetico con riferimento ai seguenti contratti tipo, sulla base delle seguenti indicazioni: • Livelli di tre livelli di premio annuo: stabiliti come segue:
a) per i contratti a premio periodico € 1.250750, € 2.5001.500, € 5.000 3.000 annui. • Durate fase di accumulo: pari ;
b) per i contratti a 30 e 40 anni. • Sesso ed età dell’assicurato: maschio di 35 e 25 anni di età in corrispondenza delle durate sopra definitepremio unico € 5.000, € 15.000, € 30.000. Nel caso in cui le condizioni contrattuali prevedano un importo di premio minimo superiore ad uno degli importi prestabiliti, nelle valutazioni deve essere adottato tale maggior valore, fermi restando gli altri livelli di premio prestabiliti. Tuttavia nei casi in cui l’importo minimo sia compreso nell’intervallo tra il valore mediano e il valore massimo o sia uguale o superiore a quest’ultimo le imprese possono utilizzare ulteriori proiezioni applicando i moltiplicatori impliciti indicati nei livelli di premio sopra riportati in modo da garantire tre diversi sviluppi dell’indicatore di costo. Per i contratti la cui durata contrattuale massima è predefinita ed è inferiore a quella prevista nelle tabelle esemplificative standardizzate, l’impresa elabora il prospetto riportando le scadenze temporali a multipli di 5, con ultimo valore la durata massima contrattualmente prevista. Se l’impresa propone diverse tipologie di fondi caratterizzate da diversi profili di rischiosità, al fine di garantire la sinteticità della Scheda devono essere rappresentati i costi dei profili di rischio selezionando un fondo tra quelli presenti nelle categorie a) Basso – Medio Basso, Basso – b) Medio – Medio Alto c) Alto – Molto Alto. Nel caso in cui l’impresa non preveda tra i fondi i profili Le tabelle di cui alla lettera b) potrà in alternativa fornire una rappresentazione con i profili Medio - Medio Alto. Lo sviluppo del “Costo percentuale medio annuo” viene effettuato sono rappresentate secondo la seguente modalità (a fini esemplificativi sono riportati esclusivamente i livelli di premio dei contratti a premio annuo/periodico). Nei casi in cui l’indicatore risulti funzione del sesso e dell’età dell’assicurato, le tabelle esemplificative devono essere elaborate in base ad un individuo di seguito riportatesesso maschile di 40 anni di età. Riportare, prima delle tabelle, la seguente frase frase: “Il “Costo percentuale medio annuo” è stato determinato sulla base di un’ipotesi di tasso di rendimento degli attivi stabilito dall’ISVAP nella misura del ……… annuo ed al lordo dell’imposizione fiscale prevista in fase di erogazione delle prestazionifiscale.” Riportare in calce alle tabelle, ove coerente con la tariffa, la seguente frase: ”Il “Costo percentuale medio annuo” in caso di riscatto nei primi anni della fase di accumulo durata contrattuale può risultare significativamente superiore al costo riportato in corrispondenza del 5° anno”. Indicatore sintetico “Costo percentuale medio annuo” Fondo: “Alfa” (profilo di rischio Basso / Medio Basso).
Appears in 1 contract
Samples: Insurance Contracts
Costi. Riportare le seguenti frasi “L’impresaFidi Commissione onnicomprensiva1: 2% Annuo Periodicità di addebito: Trimestrale Altre spese: non previste Utilizzi Extra Fido Commissione di istruttoria veloce: 25 euro In assenza del fido ovvero oltre il limite del fido stesso, al fine è prevista la Commissione di svolgere l’attività di collocamento istruttoria veloce, commissione determinata in misura fissa e di gestione dei contratti e di incasso dei premi, preleva dei commisurata ai costi secondo sostenuti per la misura e le modalità dettagliatamente illustrate in Nota informativa alla sezione D. Il predetto indicatore ha una valenza orientativa in quanto calcolato su livelli prefissati di premio, durate, età e sesso dell’assicurato valutazione creditizia (omettere le precedenti parole nel caso in cui sesso ed età non siano variabili rilevanti per le valutazioniistruttoria veloce) ed impiegando un’ipotesi di rendimento del fondo che è soggetta a discostarsi dai dati reali.” L’ indicatore deve essere calcolato come differenza tra: − il tasso interno di rendimento di un ipotetico investimento nel quale non sono previsti oneri, valutato sul cash-flow dei premi lordi versati e dei capitali maturati alle varie durate previste dalle tabelle esemplificative, questi ultimi rettificati per tener conto dei premi impiegati per le coperture di puro rischio nonché per le eventuali garanzie di minimo offerte dal contratto, così come previsti dalla relazione tecnica di cui all’artnecessaria ad autorizzare l’operazione. 22 del d.lgs. 174/95, nonché del prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo; − il tasso interno di rendimento definito sul medesimo cash-flow dei premi lordi versati ma con riferimento ai capitali maturati alle varie epoche sul contratto assicurativo, in base alla tariffa prevista dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d. lgs. 174/95. A tal fine devono essere computati gli oneri gravanti sui premi versati, i diritti fissi, le commissioni di gestione ed ogni altro onere gravante sui fondi, il prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo nonché i costi Viene applicata in caso di trasferimento addebiti che determinano, rispetto al saldo disponibile di fine giornata, uno sconfinamento o accrescono uno sconfinamento già esistente. La commissione non è dovuta: 1) per i consumatori, quando ricorrono tutte e due le seguenti condizioni: - lo sconfinamento complessivo è inferiore o pari a 500 euro - lo sconfinamento non ha durata superiore a sette giorni consecutivi; Il cliente consumatore può beneficiare di tale esclusione per un massimo di una volta per ciascuno dei 4 trimestri; 2) per tutti i clienti quando lo sconfinamento ha luogo per effettuare un pagamento a favore della posizione previdenzialeBanca; 3) per tutti i clienti quando la Banca non ha autorizzato lo sconfinamento. Condizioni in presenza delle quali i costi possono essere modificati "La Banca, in presenza di un giustificato motivo, sopravvenuto rispetto al netto di eventuali sconti o agevolazioni previsti contrattualmentemomento della conclusione del contratto (ad esempio un incremento dei costi operativi sostenuti dalla Banca), potrà proporre al Cliente la variazione delle spese applicate al rapporto e dei tassi. Qualora al contratto siano abbinate coperture complementari e/o accessorieA tale fine, la valutazione deve essere effettuata Banca dovrà inviare, con riferimento un preavviso di almeno due mesi rispetto alla parte data di premio applicazione della prestazione principale al netto delle predette coperturemodifica, una proposta di modifica unilaterale, nella quale sarà indicato il giustificato motivo a sostegno della manovra, in modo che il cliente possa effettuare le proprie valutazioni in merito, eventualmente decidendo di recedere dal contratto entro il termine della data di applicazione della modifica stessa. In tal caso la Scheda sintetica dovrà riportare la seguente frase: “Il “Costo percentuale medio annuo” è calcolato con riferimento al premio della prestazione principale e non tiene pertanto conto dei premi delle coperture complementari e/o accessorie.” Per i fondi che investono caso, in OICR devono essere considerati i relativi oneri sulla base della loro incidenza media storica negli ultimi 3 anni. Gli oneri da impiegare nelle proiezioni, che devono tener conto delle commissioni sede di ingresso e di uscita oltre che delle commissioni di gestione, sono determinati sulla base liquidazione del rapporto tra i costi degli OICR movimentati negli ultimi 3 anni solari e la somma delle relative giacenze medie annue. Nei casi in cui il fondo abbia un periodo di operatività inferiore a 3 annirapporto, il calcolo viene effettuato per tale minor periodocliente ha diritto all’applicazione delle condizioni precedentemente praticate. In fase di prima applicazione, e per gli esercizi 2005 e 2006, le imprese potranno utilizzare, in alternativa, la media sugli ultimi tre esercizi dei costi degli OICR rilevati alla data di valorizzazione della quota di fine esercizio. Nella determinazione dell’indicatore sintetico non sono da ricomprendere gli eventuali costi di overperformance e di switch gravanti sui fondi interni, in quanto elementi variabili dipendenti dall’attività gestionale e dalle possibili opzioni esercitabili a discrezione del contraente. Qualora siano previsti bonus o premi di fedeltà contrattualmente garantiti, il “Costo percentuale medio annuo” viene determinato tenendo conto delle relative maggiorazioni di prestazione. Analogamente qualora la tariffa preveda il recupero dei costi precontati direttamente con la prima annualità di premio (o sulle prime annualità) l’indicatore dovrà essere calcolato considerando le maggiorazioni di capitale relative alla quota parte dei costi non maturati, da restituire al contraente. Per i contratti che prevedono meccanismi di adeguamento automatico dei premi, gli stessi possono essere considerati con riferimento alle componenti contrattualmente prefissate che non dipendono dall’indicizzazione a parametri esterni da assoggettare a stima (ad es: inflazione). Per i contratti che prevedono la possibilità di versamenti aggiuntivi rispetto al piano programmato di versamenti periodici, il “Costo percentuale medio annuo” è elaborato senza alcuna ipotesi in ordine alla possibile evoluzione futura di tale variabile contrattuale. Le imprese devono determinare l’indicatore sintetico con riferimento ai seguenti contratti tipo, sulla base delle seguenti indicazioni: • Livelli di premio annuo: € 1.250, € 2.500, € 5.000 annui. • Durate fase di accumulo: pari a 30 e 40 anni. • Sesso ed età dell’assicurato: maschio di 35 e 25 anni di età in corrispondenza delle durate sopra definite. Nel caso in cui le condizioni contrattuali prevedano un importo di premio minimo superiore ad uno degli importi prestabiliti, nelle valutazioni deve essere adottato tale maggior valore, fermi restando gli altri livelli di premio prestabiliti. Tuttavia nei casi in cui l’importo minimo sia compreso nell’intervallo tra il valore mediano e il valore massimo o sia uguale o superiore a quest’ultimo le imprese possono utilizzare ulteriori proiezioni applicando i moltiplicatori impliciti indicati nei livelli di premio sopra riportati in modo da garantire tre diversi sviluppi dell’indicatore di costo. Se l’impresa propone diverse tipologie di fondi caratterizzate da diversi profili di rischiosità, al fine di garantire la sinteticità della Scheda devono essere rappresentati i costi dei profili di rischio selezionando un fondo tra quelli presenti nelle categorie a) Basso – Medio Basso, b) Alto – Molto Alto. Nel caso in cui l’impresa non preveda tra i fondi i profili di cui alla lettera b) potrà in alternativa fornire una rappresentazione con i profili Medio - Medio Alto. Lo sviluppo del “Costo percentuale medio annuo” viene effettuato secondo le tabelle esemplificative di seguito riportate. Riportare, prima delle tabelle, la seguente frase “Il “Costo percentuale medio annuo” è stato determinato sulla base di un’ipotesi di tasso di rendimento degli attivi stabilito dall’ISVAP nella misura del ……… annuo ed al lordo dell’imposizione fiscale prevista in fase di erogazione delle prestazioni.” Riportare in calce alle tabelle, ove coerente con la tariffa, la seguente frase: ”Il “Costo percentuale medio annuo” Costi in caso di riscatto nei primi anni della fase ritardo nel pagamento Non previsti Diritto di accumulo recesso del contratto di credito Si. La Banca può risultare significativamente superiore recedere in qualsiasi momento in presenza di giustificato motivo dando un preavviso al costo riportato in corrispondenza del 5° anno”consumatore non inferiore a tre giorni per il pagamento di quanto dovuto. Indicatore sintetico “Costo percentuale medio annuo” Fondo: “Alfa” (profilo Il consumatore può recedere con effetto di rischio Basso / Medio Basso)chiusura dell'operazione con il pagamento di quanto dovuto.
Appears in 1 contract
Samples: Contratto Di Fido
Costi. Riportare Per la quantificazione dei costi della sicurezza riferiti allo specifico appalto, vengono prese in considerazione due tipologie di rischio: Rischi da interferenze tra le seguenti frasi “L’impresavarie ditte/lavoratori autonomi presenti; Xxxxxx trasmissibili dall’ambiente di lavoro solo qualora esulino dai rischi specifici e prevedibili della normale attività della ditta appaltatrice e non siano ragionevolmente valutabili dal datore di lavoro della stessa ditta (es. Qualora un elettricista operi in un ambiente con presenza di rischi biologici, i dpi conseguenti sono costi della sicurezza). La stima dei costi è analitica per singole voci, riferita ad elenchi prezzi standard o specializzati, oppure basata su prezziari o listini ufficiali vigenti nell'area interessata. Successivamente, prima dello svolgimento della specifica attività, si provvederà ad una definizione più precisa (ed eventualmente ad una integrazione se le attività non erano contemplate) riportando le risultanze in un verbale che costituirà integrazione alla presente. VERBALE DI ACCETTAZIONE DEL DUVRI, COOPERAZIONE E COORDINAMENTO Al fine di promuovere le azioni di cooperazione e coordinamento di cui al comma 2 dell’articolo 26 del d.lgs. 81/08, ciascuna ditta dovrà accettare le disposizioni contenute nel documento e quindi sottoscriverlo. Ogni parte ha fornito le informazioni riguardanti i rischi che reciprocamente potrebbero essere trasmessi, anche tramite lo scambio di specifica documentazione. Il committente ha verificato l’idoneità tecnico professionale attraverso l’acquisizione del modulo a e degli allegati richiesti. Con la firma riportata in calce le ditte attestano: Di aver preso atto delle informazioni di carattere generale dell’azienda committente Di aver preso atto delle dettagliate informazioni ricevute sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui è chiamata ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione all’attività Di aver preso atto delle dettagliate informazioni sui rischi interferenziali e sulle misure di prevenzione e protezione Dell’avvenuto coordinamento degli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori di tutte le parti, in quanto è avvenuto, attraverso i documenti di cui si allega copia, uno scambio reciproco di informazioni al fine di svolgere l’attività di collocamento e di gestione dei contratti e di incasso dei premi, preleva dei costi secondo la misura e le modalità dettagliatamente illustrate in Nota informativa alla sezione D. Il predetto indicatore ha una valenza orientativa in quanto calcolato su livelli prefissati di premio, durate, età e sesso dell’assicurato (omettere le precedenti parole nel caso in cui sesso ed età non siano variabili rilevanti per le valutazioni) ed impiegando un’ipotesi di rendimento del fondo che è soggetta eliminare i rischi dovuti alle eventuali interferenze tra i lavori svolti dalle parti; Che rimane a discostarsi dai dati reali.” L’ indicatore deve essere calcolato come differenza tra: − il tasso interno di rendimento di un ipotetico investimento nel quale non sono previsti oneri, valutato sul cash-flow dei premi lordi versati e dei capitali maturati alle varie durate previste dalle tabelle esemplificative, questi ultimi rettificati per tener conto dei premi impiegati per le coperture di puro rischio nonché per le eventuali garanzie di minimo offerte dal contratto, così come previsti dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d.lgs. 174/95, nonché del prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta carico della fase di accumulo; − il tasso interno di rendimento definito sul medesimo cash-flow dei premi lordi versati ma con riferimento ai capitali maturati alle varie epoche sul contratto assicurativo, in base alla tariffa prevista dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d. lgs. 174/95. A tal fine devono essere computati gli oneri gravanti sui premi versati, i diritti fissi, le commissioni di gestione ed ogni altro onere gravante sui fondi, il prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo nonché i costi in caso di trasferimento della posizione previdenziale, al netto di eventuali sconti o agevolazioni previsti contrattualmente. Qualora al contratto siano abbinate coperture complementari e/o accessorie, ditta appaltatrice / subappaltatrice la valutazione deve essere effettuata con riferimento alla parte e l’adozione di premio idonee misure di prevenzione e protezione inerenti i rischi della prestazione principale al netto delle predette coperturepropria attività; Che rimane in carico all’impresa il trasferimento di quanto stabilito nel presente atto agli eventuali subappaltatori, oltre che la gestione operativa degli stessi; a tale riguardo, l’azienda riconoscerà in ogni caso, sotto il profilo operativo, solo ed esclusivamente l’impresa indicata nel presente coordinamento. In tal caso la Scheda sintetica dovrà riportare la seguente frase: “Il “Costo percentuale medio annuo” è calcolato con riferimento al premio della prestazione principale corso d’opera, se dovessero venirsi a modificare le condizioni sopra esposte, sarà cura dei datori di lavoro promuovere una nuova iniziativa di coordinamento e non tiene pertanto conto dei premi delle coperture complementari e/o accessorie.” Per i fondi che investono in OICR devono essere considerati i relativi oneri sulla base della loro incidenza media storica negli ultimi 3 anni. Gli oneri da impiegare nelle proiezioni, che devono tener conto delle commissioni di ingresso e di uscita oltre che delle commissioni di gestione, sono determinati sulla base del rapporto tra i costi degli OICR movimentati negli ultimi 3 anni solari e la somma delle relative giacenze medie annue. Nei casi in cui il fondo abbia un periodo di operatività inferiore a 3 anni, il calcolo viene effettuato per tale minor periodo. In fase di prima applicazione, e per gli esercizi 2005 e 2006, le imprese potranno utilizzare, in alternativa, la media sugli ultimi tre esercizi dei costi degli OICR rilevati alla data di valorizzazione della quota di fine esercizio. Nella determinazione dell’indicatore sintetico non sono da ricomprendere gli eventuali costi di overperformance e di switch gravanti sui fondi interni, in quanto elementi variabili dipendenti dall’attività gestionale e dalle possibili opzioni esercitabili a discrezione del contraente. Qualora siano previsti bonus o premi di fedeltà contrattualmente garantiti, il “Costo percentuale medio annuo” viene determinato tenendo conto delle relative maggiorazioni di prestazione. Analogamente qualora la tariffa preveda il recupero dei costi precontati direttamente con la prima annualità di premio (o sulle prime annualità) l’indicatore dovrà essere calcolato considerando le maggiorazioni di capitale relative alla quota parte dei costi non maturati, da restituire al contraentecooperazione. Per i contratti che prevedono meccanismi di adeguamento automatico dei premiquanto non contemplato ai punti precedenti o nel presente documento, gli stessi possono essere considerati con riferimento alle componenti contrattualmente prefissate che non dipendono dall’indicizzazione a parametri esterni da assoggettare a stima (ad es: inflazione). Per i contratti che prevedono la possibilità di versamenti aggiuntivi rispetto al piano programmato di versamenti periodici, il “Costo percentuale medio annuo” è elaborato senza alcuna ipotesi in ordine alla possibile evoluzione futura di tale variabile contrattuale. Le imprese devono determinare l’indicatore sintetico con riferimento ai seguenti contratti tipo, sulla base delle seguenti indicazioni: • Livelli di premio annuo: € 1.250, € 2.500, € 5.000 annui. • Durate fase di accumulo: pari a 30 e 40 anni. • Sesso ed età dell’assicurato: maschio di 35 e 25 anni di età in corrispondenza delle durate sopra definite. Nel caso in cui le condizioni contrattuali prevedano un importo di premio minimo superiore ad uno degli importi prestabiliti, nelle valutazioni deve essere adottato tale maggior valore, fermi restando gli altri livelli di premio prestabiliti. Tuttavia nei casi in cui l’importo minimo sia compreso nell’intervallo tra il valore mediano e il valore massimo o sia uguale o superiore a quest’ultimo le imprese possono utilizzare ulteriori proiezioni applicando i moltiplicatori impliciti indicati nei livelli di premio sopra riportati in modo da garantire tre diversi sviluppi dell’indicatore di costo. Se l’impresa propone diverse tipologie di fondi caratterizzate da diversi profili di rischiosità, al fine di garantire la sinteticità della Scheda devono essere rappresentati i costi dei profili di rischio selezionando un fondo tra quelli presenti nelle categorie a) Basso – Medio Basso, b) Alto – Molto Alto. Nel caso in cui l’impresa non preveda tra i fondi i profili di cui alla lettera b) potrà in alternativa fornire una rappresentazione con i profili Medio - Medio Alto. Lo sviluppo del “Costo percentuale medio annuo” viene effettuato secondo le tabelle esemplificative si riportano di seguito riportate. Riportare, prima delle tabelle, la seguente frase “Il “Costo percentuale medio annuo” è stato determinato sulla base di un’ipotesi di tasso di rendimento degli attivi stabilito dall’ISVAP nella misura del ……… annuo ed al lordo dell’imposizione fiscale prevista in fase di erogazione delle prestazionile ulteriori osservazioni intervenute durante il presente incontro tra le parti.” Riportare in calce alle tabelle, ove coerente con la tariffa, la seguente frase: ”Il “Costo percentuale medio annuo” in caso di riscatto nei primi anni della fase di accumulo può risultare significativamente superiore al costo riportato in corrispondenza del 5° anno”. Indicatore sintetico “Costo percentuale medio annuo” Fondo: “Alfa” (profilo di rischio Basso / Medio Basso)
Appears in 1 contract
Costi. Riportare le seguenti frasi “L’impresa, al fine di svolgere l’attività di collocamento e di gestione dei contratti e di incasso dei premi, preleva dei costi secondo la misura e le modalità dettagliatamente illustrate in Nota informativa alla sezione D. Il predetto indicatore ha una valenza orientativa in quanto calcolato su livelli prefissati di premio, durate, età e sesso dell’assicurato (omettere le precedenti parole nel caso in cui sesso ed età non siano variabili rilevanti per le valutazioni) ed impiegando un’ipotesi di rendimento del fondo che è soggetta a discostarsi dai dati reali.” L’ indicatore deve essere calcolato come differenza tra: − – il tasso interno di rendimento di un ipotetico investimento nel quale non sono previsti oneri, valutato sul cash-flow dei premi lordi versati e dei capitali maturati alle varie durate previste dalle tabelle esemplificative, questi ultimi rettificati per tener conto dei premi impiegati per le coperture di puro rischio nonché per le eventuali garanzie di minimo offerte dal contratto, così come previsti dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d.lgs. 174/95, nonché del prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo; − – il tasso interno di rendimento definito sul medesimo cash-flow dei premi lordi versati ma con riferimento ai capitali maturati alle varie epoche sul contratto assicurativo, in base alla tariffa prevista dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d. lgs. 174/95. A tal fine devono essere computati gli oneri gravanti sui premi versati, i diritti fissi, le commissioni di gestione ed ogni altro onere gravante sui fondi, il prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo nonché i costi in caso di trasferimento della posizione previdenziale, al netto di eventuali sconti o agevolazioni previsti contrattualmente. Qualora al contratto siano abbinate coperture complementari e/o accessorie, la valutazione deve essere effettuata con riferimento alla parte di premio della prestazione principale al netto delle predette coperture. In tal caso la Scheda sintetica dovrà riportare la seguente frase: “Il “Costo percentuale medio annuo” è calcolato con riferimento al premio della prestazione principale e non tiene pertanto conto dei premi delle coperture complementari e/o accessorie.” Per i fondi che investono in OICR devono essere considerati i relativi oneri sulla base della loro incidenza media storica negli ultimi 3 anni. Gli oneri da impiegare nelle proiezioni, che devono tener conto delle commissioni di ingresso e di uscita oltre che delle commissioni di gestione, sono determinati sulla base del rapporto tra i costi degli OICR movimentati negli ultimi 3 anni solari e la somma delle relative giacenze medie annue. Nei casi in cui il fondo abbia un periodo di operatività inferiore a 3 anni, il calcolo viene effettuato per tale minor periodo. In fase di prima applicazione, e per gli esercizi 2005 e 2006, le imprese potranno utilizzare, in alternativa, la media sugli ultimi tre esercizi dei costi degli OICR rilevati alla data di valorizzazione della quota di fine esercizio. Nella determinazione dell’indicatore sintetico non sono da ricomprendere gli eventuali costi di overperformance e di switch gravanti sui fondi interni, in quanto elementi variabili dipendenti dall’attività gestionale e dalle possibili opzioni esercitabili a discrezione del contraente. Qualora siano previsti bonus o premi di fedeltà contrattualmente garantiti, il “Costo percentuale medio annuo” viene determinato tenendo conto delle relative maggiorazioni di prestazione. Analogamente qualora la tariffa preveda il recupero dei costi precontati direttamente con la prima annualità di premio (o sulle prime annualità) l’indicatore dovrà essere calcolato considerando le maggiorazioni di capitale relative alla quota parte dei costi non maturati, da restituire al contraente. Per i contratti che prevedono meccanismi di adeguamento automatico dei premi, gli stessi possono essere considerati con riferimento alle componenti contrattualmente prefissate che non dipendono dall’indicizzazione a parametri esterni da assoggettare a stima (ad es: inflazione). Per i contratti che prevedono la possibilità di versamenti aggiuntivi rispetto al piano programmato di versamenti periodici, il “Costo percentuale medio annuo” è elaborato senza alcuna ipotesi in ordine alla possibile evoluzione futura di tale variabile contrattuale. Le imprese devono determinare l’indicatore sintetico con riferimento ai seguenti contratti tipo, sulla base delle seguenti indicazioni: • Livelli di premio annuo: € 1.250, € 2.500, € 5.000 annui. • Durate fase di accumulo: pari a 30 e 40 anni. • Sesso ed età dell’assicurato: maschio di 35 e 25 anni di età in corrispondenza delle durate sopra definite. Nel caso in cui le condizioni contrattuali prevedano un importo di premio minimo superiore ad uno degli importi prestabiliti, nelle valutazioni deve essere adottato tale maggior valore, fermi restando gli altri livelli di premio prestabiliti. Tuttavia nei casi in cui l’importo minimo sia compreso nell’intervallo tra il valore mediano e il valore massimo o sia uguale o superiore a quest’ultimo le imprese possono utilizzare ulteriori proiezioni applicando i moltiplicatori impliciti indicati nei livelli di premio sopra riportati in modo da garantire tre diversi sviluppi dell’indicatore di costo. Se l’impresa propone diverse tipologie di fondi caratterizzate da diversi profili di rischiosità, al fine di garantire la sinteticità della Scheda devono essere rappresentati i costi dei profili di rischio selezionando un fondo tra quelli presenti nelle categorie a) Basso – Medio Basso, b) Alto – Molto Alto. Nel caso in cui l’impresa non preveda tra i fondi i profili di cui alla lettera b) potrà in alternativa fornire una rappresentazione con i profili Medio - Medio Alto. Lo sviluppo del “Costo percentuale medio annuo” viene effettuato secondo le tabelle esemplificative di seguito riportate. Riportare, prima delle tabelle, la seguente frase “Il “Costo percentuale medio annuo” è stato determinato sulla base di un’ipotesi di tasso di rendimento degli attivi stabilito dall’ISVAP nella misura del ……… annuo ed al lordo dell’imposizione fiscale prevista in fase di erogazione delle prestazioni.” Riportare in calce alle tabelle, ove coerente con la tariffa, la seguente frase: ”Il “Costo percentuale medio annuo” in caso di riscatto nei primi anni della fase di accumulo può risultare significativamente superiore al costo riportato in corrispondenza del 5° anno”. Indicatore sintetico “Costo percentuale medio annuo” Fondo: “Alfa” (profilo di rischio Basso / Medio Basso):
Appears in 1 contract
Samples: Insurance Contracts
Costi. Riportare le La tabella deve rappresentare l’incidenza di tutti i costi la cui applicazione non è subordinata ad alcuna condizione od opzione (c.d. costi certi), avendo a riferimento l’orizzonte temporale d’investimento consigliato. Si fa riferimento alle seguenti frasi “L’impresa, al fine voci di svolgere l’attività costo: - diritti fissi d’ingresso; - commissioni di collocamento e sottoscrizione; - commissioni di gestione dei contratti e (c.d. provvigione di incasso dei premigestione); - costi delle garanzie e/o di immunizzazione; - tutte le voci di costo, preleva dei costi secondo la misura contestuali o successive al versamento, non riconducibili alle categorie sopra elencate (si richiamano a titolo esemplificativo il compenso da riconoscere alla banca depositaria e le modalità dettagliatamente illustrate spese di revisione della contabilità e dei rendiconti del fondo). Qualora una o più voci di costo siano sintetizzate dalla Società di gestione/Sicav in Nota informativa un'unica voce è richiesta, per la compilazione della tabella, la scomposizione di tale voce nelle sue componenti elementari; laddove questo non sia possibile deve essere redatto un’avvertenza in calce alla sezione D. Il predetto indicatore ha una valenza orientativa tabella per dare opportuna evidenza a tale circostanza. Si specifica che la tabella non deve rappresentare le voci di costo la cui applicazione è subordinata al verificarsi di determinate condizioni. Sono, quindi, escluse le commissioni applicate in quanto calcolato su livelli prefissati caso di premio, durate, età e sesso dell’assicurato (omettere le precedenti parole nel caso in cui sesso ed età non siano variabili rilevanti per le valutazioni) ed impiegando un’ipotesi superamento di determinate soglie di rendimento del fondo fondo/comparto (c.d. commissioni di performance o incentivo). Nel caso dei fondi che investono più del 10% del totale attivo in altri OICR devono essere considerati esclusivamente i costi direttamente a carico del fondo/comparto, anche in ipotesi di investimento in OICR “collegati”. La qualificazione di costi di natura eventuale quali le commissioni di rimborso e i costi di passaggio ad altro fondo/comparto (c.d. costi di switch) quali “costi certi”, è soggetta a discostarsi dai dati reali.alle seguenti regole specifiche:
a.1) le commissioni di rimborso, ovvero i costi di uscita, devono essere considerate come “costi certi” L’ indicatore deve essere calcolato come differenza tra: − il tasso interno di rendimento di un ipotetico investimento nel quale non sono previsti onerise, valutato sul cash-flow dei premi lordi versati e dei capitali maturati alle varie durate previste dalle tabelle esemplificative, questi ultimi rettificati per tener conto dei premi impiegati per le coperture di puro rischio nonché per le eventuali garanzie di minimo offerte dal contratto, così come previsti dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d.lgs. 174/95, nonché del prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo; − il tasso interno di rendimento definito sul medesimo cash-flow dei premi lordi versati ma con riferimento ai capitali maturati alle varie epoche sul contratto assicurativoal termine dell’orizzonte temporale d’investimento consigliato, in base alla tariffa prevista dalla relazione tecnica ipotesi di cui all’artdisinvestimento dal fondo/comparto, il regolamento di gestione/statuto della Sicav non prevede la possibilità di operare una scelta di passaggio ad altro fondo/comparto (c.d. 22 del d. lgs. 174/95. A tal fine devono essere computati gli oneri gravanti sui premi versati, i diritti fissiswitch);
a.2) qualora il regolamento di gestione/statuto preveda la possibilità di effettuare uno switch, le commissioni di gestione ed ogni altro onere gravante sui fondi, il prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo nonché i rimborso non devono essere considerate come “costi in caso di trasferimento della posizione previdenziale, al netto di eventuali sconti o agevolazioni previsti contrattualmente. Qualora al contratto siano abbinate coperture complementari e/o accessorie, la valutazione deve essere effettuata con riferimento alla parte di premio della prestazione principale al netto delle predette coperturecerti”. In tal caso la Scheda sintetica dovrà riportare la seguente frase: tale circostanza devono essere, invece, considerati come “Il “Costo percentuale medio annuocosti certi” è calcolato con riferimento al premio della prestazione principale e non tiene pertanto conto dei premi delle coperture complementari e/o accessorie.” Per i fondi che investono in OICR devono essere considerati i relativi oneri sulla base della loro incidenza media storica negli ultimi 3 anni. Gli oneri da impiegare nelle proiezioni, che devono tener conto delle commissioni di ingresso e di uscita oltre che delle commissioni di gestione, sono determinati sulla base del rapporto tra i costi degli OICR movimentati negli ultimi 3 anni solari e la somma delle relative giacenze medie annue. Nei casi in cui il fondo abbia un periodo di operatività inferiore a 3 anni, il calcolo viene effettuato per tale minor periodo. In fase di prima applicazione, e per gli esercizi 2005 e 2006, le imprese potranno utilizzare, in alternativa, la media sugli ultimi tre esercizi dei costi degli OICR rilevati alla data di valorizzazione della quota di fine esercizio. Nella determinazione dell’indicatore sintetico non sono da ricomprendere gli eventuali costi di overperformance switch connessi alle operazioni di passaggio ad altro fondo/comparto. Nella determinazione dei valori da riportare in tabella è possibile tenere conto di eventuali agevolazioni commissionali che riducono l’onerosità dell’investimento finanziario (quali ad esempio i bonus e i premi fedeltà) a condizione che esse:
a.3) intervengano entro la scadenza dell’orizzonte d’investimento consigliato;
a.4) non siano subordinate al verificarsi di switch gravanti sui fondi interniparticolari condizioni. Le voci di costo nulle, in quanto elementi variabili dipendenti dall’attività gestionale e dalle possibili opzioni esercitabili a discrezione del contraente. Qualora siano previsti bonus o premi di fedeltà contrattualmente garantiti, il “Costo percentuale medio annuo” viene determinato tenendo conto delle relative maggiorazioni di prestazione. Analogamente qualora la tariffa preveda il recupero non presenti nella struttura dei costi precontati direttamente del fondo/comparto, devono in ogni caso essere rappresentate nella tabella con la prima annualità di premio (o sulle prime annualità) l’indicatore dovrà essere calcolato considerando le maggiorazioni di capitale relative alla quota parte dei costi non maturati, da restituire al contraente. Per i contratti che prevedono meccanismi di adeguamento automatico dei premi, gli stessi possono essere considerati con riferimento alle componenti contrattualmente prefissate che non dipendono dall’indicizzazione a parametri esterni da assoggettare a stima (ad es: inflazione). Per i contratti che prevedono la possibilità di versamenti aggiuntivi rispetto al piano programmato di versamenti periodici, il “Costo percentuale medio annuo” è elaborato senza alcuna ipotesi in ordine alla possibile evoluzione futura di tale variabile contrattuale. Le imprese devono determinare l’indicatore sintetico con riferimento ai seguenti contratti tipo, sulla base delle seguenti indicazioni: • Livelli di premio annuo: € 1.250, € 2.500, € 5.000 annui. • Durate fase di accumulo: pari a 30 e 40 anni. • Sesso ed età dell’assicurato: maschio di 35 e 25 anni di età in corrispondenza delle durate sopra definite. Nel caso in cui le condizioni contrattuali prevedano un importo di premio minimo superiore ad uno degli importi prestabiliti, nelle valutazioni deve essere adottato tale maggior valore, fermi restando gli altri livelli di premio prestabiliti. Tuttavia nei casi in cui l’importo minimo sia compreso nell’intervallo tra il valore mediano e il valore massimo o sia uguale o superiore a quest’ultimo le imprese possono utilizzare ulteriori proiezioni applicando i moltiplicatori impliciti indicati nei livelli di premio sopra riportati in modo da garantire tre diversi sviluppi dell’indicatore di costo. Se l’impresa propone diverse tipologie di fondi caratterizzate da diversi profili di rischiosità, al fine di garantire la sinteticità della Scheda devono essere rappresentati i costi dei profili di rischio selezionando un fondo tra quelli presenti nelle categorie a) Basso – Medio Basso, b) Alto – Molto Alto. Nel caso in cui l’impresa non preveda tra i fondi i profili di cui alla lettera b) potrà in alternativa fornire una rappresentazione con i profili Medio - Medio Alto. Lo sviluppo del “Costo percentuale medio annuo” viene effettuato secondo le tabelle esemplificative di seguito riportate. Riportare, prima delle tabelle, la seguente frase “Il “Costo percentuale medio annuo” è stato determinato sulla base di un’ipotesi di tasso di rendimento degli attivi stabilito dall’ISVAP nella misura del ……… annuo ed al lordo dell’imposizione fiscale prevista in fase di erogazione delle prestazionil’indicazione dello zero.” Riportare in calce alle tabelle, ove coerente con la tariffa, la seguente frase: ”Il “Costo percentuale medio annuo” in caso di riscatto nei primi anni della fase di accumulo può risultare significativamente superiore al costo riportato in corrispondenza del 5° anno”. Indicatore sintetico “Costo percentuale medio annuo” Fondo: “Alfa” (profilo di rischio Basso / Medio Basso)
Appears in 1 contract
Samples: Analysis of Contract Dominance
Costi. Riportare 10.1 La Regione riconosce che l’esecuzione dell’Azione XXXXXXX comporterà dei Costi per il FEI, ed accetta di assumere tali Costi in conformità con quanto previsto dalla normativa comunitaria sui Fondi Strutturali. Pertanto, le seguenti frasi “L’impresaParti concordano che il FEI ha diritto al rimborso di un ammontare annuo di Costi, da quantificarsi, per ogni anno di calendario, conformemente a quanto stipulato nella Lettera dei Costi. Tali Xxxxx non potranno eccedere la media annuale del 2% dei Fondi XXXXXXX, e comunque il limite massimo indicato nell’articolo 43 par. 4 del Regolamento Attuativo. Salvo quanto disposto dall’Articolo 10.2, i Costi sono prelevati dai fondi disponibili nel Conto Bancario XXXXXXX secondo quanto concordato dalle Parti nella Lettera dei Costi. Al termine dell’anno di calendario, il FEI sottoporrà al Comitato di Investimento un estratto conto che evidenzi i Xxxxx sostenuti nell’anno prcedente; lo schema di tale estratto conto nonché la tempistica, la modalità e le conseguenze della sottoposizione di tale documento al Comitato di Investimento, saranno specificate nella Lettera dei Costi.
10.2 I Costi saranno calcolati a partire dal primo Giorno Lavorativo successivo al versamento da parte della Regione di cui all’Articolo 6.1, fatta eccezione per i Costi relativi alla costituzione del Conto Bancario XXXXXXX, ed ogni altro Costo incorso previa autorizzazione del Comitato di Investimento, i quali saranno calcolati a partire dalla data del presente Contratto. Qualora il versamento del contributo iniziale del programma, previsto dall’Articolo 6.1, non avvenga prima del 31 marzo 2009:
i le Parti devono avviare senza ritardo una consultazione al fine di svolgere l’attività definire le fasi necessarie per l’applicazione del presente Contratto e l’adempimento dei rispettivi obblighi. Tale consultazione deve concludersi non oltre il 30 aprile 2009; ii il FEI ha il diritto di collocamento ottenere dalla Regione l’importo dovuto per i Costi sostenuti dall’inizio dell’esecuzione del presente Contratto sopra menzionati (“Costi Iniziali”), ad esclusione dell’interesse che l’importo stesso avrebbe generato qualora il pagamento fosse stato effettuato correttamente. La Regione è tenuta a versare i Costi Iniziali, su richiesta del FEI, al termine del periodo di consultazione. Qualora, nel frattempo, i Fondi siano stati depositati nel Conto Bancario XXXXXXX dalla Regione in conformità con quanto previsto dall’Articolo 6, il FEI è autorizzato a detrarre tali Costi dai fondi disponibili sul Conto Bancario XXXXXXX. Salvo quanto disposto nel paragrafo precedente, tutti i Costi sono prelevati dai Fondi disponibili nel Conto Bancario di XXXXXXX secondo quanto disposto nella Lettera dei Costi.
10.3 Le Parti concordano che il FEI e il Comitato di gestione Investimento hanno il dovere di vigilare affinché il totale dei contratti e di incasso Costi non ecceda il limite previsto dall’articolo 43 par. 4 del Regolamento Attuativo.
10.4 Il FEI è tenuto a rimborsare alla Regione una parte dei premi, preleva dei costi secondo la misura e le modalità dettagliatamente illustrate in Nota informativa alla sezione D. Il predetto indicatore ha una valenza orientativa in quanto calcolato su livelli prefissati di premio, durate, età e sesso dell’assicurato (omettere le precedenti parole Costi nel caso di cessazione del presente Contratto, conformemente a quanto previsto nell’Articolo 15.5.
10.5 Il FEI deve comunicare al Comitato di Investimento il Bilancio Preventivo Annuale per ogni anno di calendario, non più tardi del 31 ottobre dell’anno precedente. Il Bilancio Preventivo Annuale per l’anno 2009 dovrà essere comunicato al Comitato di Investimento nel corso della prima riunione di quest’ultimo. Il Comitato di Investimento è tenuto a notificare, entro trenta giorni dall’avvenuta ricezione, l’approvazione o le eventuali obiezioni al Bilancio Preventivo Annuale. In particolare:
(i) qualora il Comitato di Investimento approvi il Bilancio Preventivo Annuale, quest’ultimo deve considerarsi adottato a partire dalla data in cui sesso ed età il FEI ha avuto conoscenza dell’approvazione;
(ii) qualora il FEI non siano variabili rilevanti per le valutazioni) ed impiegando un’ipotesi riceva né l’approvazione né obiezioni da parte del Comitato di rendimento del fondo che è soggetta a discostarsi dai dati reali.” L’ indicatore deve essere calcolato come differenza tra: − il tasso interno di rendimento di un ipotetico investimento nel quale non sono previsti oneri, valutato sul cash-flow dei premi lordi versati e dei capitali maturati alle varie durate previste dalle tabelle esemplificative, questi ultimi rettificati per tener conto dei premi impiegati per le coperture di puro rischio nonché per le eventuali garanzie di minimo offerte dal contratto, così come previsti dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d.lgs. 174/95, nonché del prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo; − il tasso interno di rendimento definito sul medesimo cash-flow dei premi lordi versati ma con riferimento ai capitali maturati alle varie epoche sul contratto assicurativo, in base alla tariffa prevista dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d. lgs. 174/95. A tal fine devono essere computati gli oneri gravanti sui premi versati, i diritti fissi, le commissioni di gestione ed ogni altro onere gravante sui fondiInvestimento, il prelievo fiscale sul risultato netto maturato Bilancio Preventivo Annuale si considera adottato a partire dal trentesimo giorno dalla ricezione da parte del Comitato di Investimento;
(iii) qualora il FEI riceva obiezioni dal Comitato di Investimento, dovrà, entro quindici giorni dalla ricezione delle obiezioni, prendere ogni misura idonea affinché le obiezioni siano tenute in ciascun periodo d’imposta della fase debita considerazione, ivi incluso la discussione di accumulo nonché i costi in caso tali obiezioni con il Comitato di trasferimento della posizione previdenziale, al netto Investimento o con l’Autorità di eventuali sconti o agevolazioni previsti contrattualmente. Qualora al contratto siano abbinate coperture complementari Gestione e/o accessorie, la valutazione deve essere effettuata con riferimento alla parte presentazione di premio della prestazione principale una rettifica del Bilancio Preventivo Annuale al netto delle predette copertureComitato di Investimento. In tal caso la Scheda sintetica dovrà riportare la seguente frase: “Il “Costo percentuale medio annuo” è calcolato con riferimento al premio della prestazione principale e non tiene pertanto conto dei premi delle coperture complementari e/o accessorieTale versione sarà considerata come adottata.” Per i fondi che investono in OICR devono essere considerati i relativi oneri sulla base della loro incidenza media storica negli ultimi 3 anni. Gli oneri da impiegare nelle proiezioni, che devono tener conto delle commissioni di ingresso e di uscita oltre che delle commissioni di gestione, sono determinati sulla base del rapporto tra i costi degli OICR movimentati negli ultimi 3 anni solari e la somma delle relative giacenze medie annue. Nei casi in cui il fondo abbia un periodo di operatività inferiore a 3 anni, il calcolo viene effettuato per tale minor periodo. In fase di prima applicazione, e per gli esercizi 2005 e 2006, le imprese potranno utilizzare, in alternativa, la media sugli ultimi tre esercizi dei costi degli OICR rilevati alla data di valorizzazione della quota di fine esercizio. Nella determinazione dell’indicatore sintetico non sono da ricomprendere gli eventuali costi di overperformance e di switch gravanti sui fondi interni, in quanto elementi variabili dipendenti dall’attività gestionale e dalle possibili opzioni esercitabili a discrezione del contraente. Qualora siano previsti bonus o premi di fedeltà contrattualmente garantiti, il “Costo percentuale medio annuo” viene determinato tenendo conto delle relative maggiorazioni di prestazione. Analogamente qualora la tariffa preveda il recupero dei costi precontati direttamente con la prima annualità di premio (o sulle prime annualità) l’indicatore dovrà essere calcolato considerando le maggiorazioni di capitale relative alla quota parte dei costi non maturati, da restituire al contraente. Per i contratti che prevedono meccanismi di adeguamento automatico dei premi, gli stessi possono essere considerati con riferimento alle componenti contrattualmente prefissate che non dipendono dall’indicizzazione a parametri esterni da assoggettare a stima (ad es: inflazione). Per i contratti che prevedono la possibilità di versamenti aggiuntivi rispetto al piano programmato di versamenti periodici, il “Costo percentuale medio annuo” è elaborato senza alcuna ipotesi in ordine alla possibile evoluzione futura di tale variabile contrattuale. Le imprese devono determinare l’indicatore sintetico con riferimento ai seguenti contratti tipo, sulla base delle seguenti indicazioni: • Livelli di premio annuo: € 1.250, € 2.500, € 5.000 annui. • Durate fase di accumulo: pari a 30 e 40 anni. • Sesso ed età dell’assicurato: maschio di 35 e 25 anni di età in corrispondenza delle durate sopra definite. Nel caso in cui le condizioni contrattuali prevedano un importo di premio minimo superiore ad uno degli importi prestabiliti, nelle valutazioni deve essere adottato tale maggior valore, fermi restando gli altri livelli di premio prestabiliti. Tuttavia nei casi in cui l’importo minimo sia compreso nell’intervallo tra il valore mediano e il valore massimo o sia uguale o superiore a quest’ultimo le imprese possono utilizzare ulteriori proiezioni applicando i moltiplicatori impliciti indicati nei livelli di premio sopra riportati in modo da garantire tre diversi sviluppi dell’indicatore di costo. Se l’impresa propone diverse tipologie di fondi caratterizzate da diversi profili di rischiosità, al fine di garantire la sinteticità della Scheda devono essere rappresentati i costi dei profili di rischio selezionando un fondo tra quelli presenti nelle categorie a) Basso – Medio Basso, b) Alto – Molto Alto. Nel caso in cui l’impresa non preveda tra i fondi i profili di cui alla lettera b) potrà in alternativa fornire una rappresentazione con i profili Medio - Medio Alto. Lo sviluppo del “Costo percentuale medio annuo” viene effettuato secondo le tabelle esemplificative di seguito riportate. Riportare, prima delle tabelle, la seguente frase “Il “Costo percentuale medio annuo” è stato determinato sulla base di un’ipotesi di tasso di rendimento degli attivi stabilito dall’ISVAP nella misura del ……… annuo ed al lordo dell’imposizione fiscale prevista in fase di erogazione delle prestazioni.” Riportare in calce alle tabelle, ove coerente con la tariffa, la seguente frase: ”Il “Costo percentuale medio annuo” in caso di riscatto nei primi anni della fase di accumulo può risultare significativamente superiore al costo riportato in corrispondenza del 5° anno”. Indicatore sintetico “Costo percentuale medio annuo” Fondo: “Alfa” (profilo di rischio Basso / Medio Basso)
Appears in 1 contract
Costi. Riportare le seguenti frasi “L’impresa, al fine di svolgere l’attività di collocamento e di gestione dei contratti e di incasso dei premi, preleva dei costi secondo la misura e le modalità dettagliatamente illustrate in Nota informativa alla sezione D. I costi gravanti sui premi e quelli prelevati dalla gestione interna separata (nel caso di prodotti con specifica provvista di attivi, ove necessario, modificare le ultime parole con le seguenti: prelevati sulle specifiche attività acquistate per far fronte alle garanzie offerte) riducono l’ammontare delle prestazioni. Il predetto indicatore ha una valenza orientativa in quanto calcolato su livelli prefissati di premio, durate, età e sesso dell’assicurato (omettere le precedenti parole nel caso in cui sesso ed età non siano variabili rilevanti per le valutazioni) ed impiegando un’ipotesi di rendimento del fondo della gestione interna separata che è soggetta a discostarsi dai dati reali.” L’ indicatore deve essere calcolato come differenza tra: − il tasso interno di rendimento di un ipotetico investimento nel quale non sono previsti oneri, valutato sul cash-flow dei premi lordi versati e dei capitali maturati alle varie durate previste dalle tabelle esemplificative, questi ultimi rettificati per tener conto dei premi impiegati per le coperture di puro rischio nonché per le eventuali garanzie di minimo offerte dal contratto, così come previsti dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d.lgs. 174/95, nonché del prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo; − il tasso interno di rendimento definito sul medesimo cash-flow dei premi lordi versati ma con riferimento ai capitali maturati alle varie epoche sul contratto assicurativo, in base alla tariffa prevista dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d. lgs. 174/95. A tal fine devono essere computati gli oneri gravanti sui premi versati, i diritti fissifissi e ogni ulteriore prelievo a qualsiasi titolo effettuato, le percentuali di rendimento trattenute dall’impresa sul risultato conseguito dalla gestione separata (avuto riguardo anche alla eventuale misura di rendimento minimo trattenuto) ovvero alle commissioni di gestione ed gravanti direttamente sulla gestione separata e ogni altro onere gravante sui fondiulteriore prelievo a qualsiasi titolo effettuato, il prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo nonché i costi in caso di trasferimento della posizione previdenzialeriscatto, al netto di eventuali sconti o agevolazioni previsti contrattualmente. Qualora al contratto siano abbinate coperture complementari e/o accessorie, la valutazione deve essere effettuata con riferimento alla parte di premio della prestazione principale al netto delle predette coperture. In tal caso la Scheda sintetica dovrà riportare la seguente frase: “Il “Costo percentuale medio annuo” è calcolato con riferimento al premio della prestazione principale e non tiene pertanto conto dei premi delle coperture complementari e/o accessorie.” Per i fondi che investono in OICR devono essere considerati i relativi oneri sulla base della loro incidenza media storica negli ultimi 3 anni. Gli oneri da impiegare nelle proiezioni, che devono tener conto delle commissioni di ingresso e di uscita oltre che delle commissioni di gestione, sono determinati sulla base del rapporto tra i costi degli OICR movimentati negli ultimi 3 anni solari e la somma delle relative giacenze medie annue. Nei casi in cui il fondo abbia un periodo di operatività inferiore a 3 anni, il calcolo viene effettuato per tale minor periodo. In fase di prima applicazione, e per gli esercizi 2005 e 2006, le imprese potranno utilizzare, in alternativa, la media sugli ultimi tre esercizi dei costi degli OICR rilevati alla data di valorizzazione della quota di fine esercizio. Nella determinazione dell’indicatore sintetico non sono da ricomprendere gli eventuali costi di overperformance e di switch gravanti sui fondi interni, in quanto elementi variabili dipendenti dall’attività gestionale e dalle possibili opzioni esercitabili a discrezione del contraente. Qualora siano previsti bonus o premi di fedeltà contrattualmente garantiti, il “Costo percentuale medio annuo” viene va determinato tenendo conto delle relative maggiorazioni di prestazione. Analogamente qualora la tariffa preveda il recupero dei costi precontati direttamente con la prima annualità di premio (o sulle prime annualità) l’indicatore dovrà essere calcolato considerando le maggiorazioni di capitale relative alla quota parte dei costi non maturati, da restituire al contraente. Per i contratti che prevedono meccanismi di adeguamento automatico dei premipremi periodici o ricorrenti, gli stessi possono essere considerati con riferimento alle componenti contrattualmente prefissate che non dipendono dall’indicizzazione a parametri esterni da assoggettare a stima (ad es: . inflazione). Per i contratti a prestazioni rivalutabili si deve tener conto, in base alla clausola di rivalutazione, del tasso di rendimento lordo degli attivi stabilito dall’ISVAP. Per i contratti che prevedono la possibilità di versamenti aggiuntivi rispetto al piano programmato di versamenti unici o periodici, il “Costo percentuale medio annuo” è elaborato senza alcuna ipotesi in ordine alla possibile evoluzione futura di tale variabile elemento contrattuale. Le imprese devono determinare l’indicatore sintetico con riferimento ai seguenti contratti tipo, sulla base delle seguenti indicazioni: • Livelli di premio: a) per i contratti a premio annuo: periodico € 1.250750, € 2.5001.500, € 5.000 3.000 annui. • Durate fase di accumulo: pari a 30 e 40 anni. • Sesso ed età dell’assicurato: maschio di 35 e 25 anni di età in corrispondenza delle durate sopra definite. Nel caso in cui le condizioni contrattuali prevedano un importo di premio minimo superiore ad uno degli importi prestabiliti, nelle valutazioni deve essere adottato tale maggior valore, fermi restando gli altri livelli di premio prestabiliti. Tuttavia nei casi in cui l’importo minimo sia compreso nell’intervallo tra il valore mediano e il valore massimo o sia uguale o superiore a quest’ultimo le imprese possono utilizzare ulteriori proiezioni applicando i moltiplicatori impliciti indicati nei livelli di premio sopra riportati in modo da garantire tre diversi sviluppi dell’indicatore di costo. Se l’impresa propone diverse tipologie di fondi caratterizzate da diversi profili di rischiosità, al fine di garantire la sinteticità della Scheda devono essere rappresentati i costi dei profili di rischio selezionando un fondo tra quelli presenti nelle categorie a) Basso – Medio Basso, b) Alto – Molto Alto. Nel caso in cui l’impresa non preveda tra i fondi i profili di cui alla lettera b) potrà in alternativa fornire una rappresentazione con i profili Medio - Medio Alto. Lo sviluppo del “Costo percentuale medio annuo” viene effettuato secondo le tabelle esemplificative di seguito riportate. Riportare, prima delle tabelle, la seguente frase “Il “Costo percentuale medio annuo” è stato determinato sulla base di un’ipotesi di tasso di rendimento degli attivi stabilito dall’ISVAP nella misura del ……… annuo ed al lordo dell’imposizione fiscale prevista in fase di erogazione delle prestazioni.” Riportare in calce alle tabelle, ove coerente con la tariffa, la seguente frase: ”Il “Costo percentuale medio annuo” in caso di riscatto nei primi anni della fase di accumulo può risultare significativamente superiore al costo riportato in corrispondenza del 5° anno”. Indicatore sintetico “Costo percentuale medio annuo” Fondo: “Alfa” (profilo di rischio Basso / Medio Basso);
Appears in 1 contract
Samples: Insurance Contracts
Costi. Riportare le seguenti frasi “L’impresa, al fine di svolgere l’attività di collocamento e di gestione dei contratti e di incasso dei premi, preleva dei costi secondo la misura e le modalità dettagliatamente illustrate in Nota informativa alla sezione D. I costi gravanti sui premi e quelli prelevati dalla gestione interna separata (nel caso di prodotti con specifica provvista di attivi, ove necessario, modificare le ultime parole con le seguenti: prelevati sulle specifiche attività acquistate per far fronte alle garanzie offerte) riducono l’ammontare delle prestazioni. Il predetto indicatore ha una valenza orientativa in quanto calcolato su livelli prefissati di premio, durate, età e sesso dell’assicurato (omettere le precedenti parole nel caso in cui sesso ed età non siano variabili rilevanti per le valutazioni) ed impiegando un’ipotesi di rendimento del fondo della gestione interna separata che è soggetta a discostarsi dai dati reali.” L’ indicatore deve essere calcolato come differenza tra: − – il tasso interno di rendimento di un ipotetico investimento nel quale non sono previsti oneri, valutato sul cash-flow dei premi lordi versati e dei capitali maturati alle varie durate previste dalle tabelle esemplificative, questi ultimi rettificati per tener conto dei premi impiegati per le coperture di puro rischio nonché per le eventuali garanzie di minimo offerte dal contratto, così come previsti dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d.lgs. 174/95, nonché del prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo; − – il tasso interno di rendimento definito sul medesimo cash-flow dei premi lordi versati ma con riferimento ai capitali maturati alle varie epoche sul contratto assicurativo, in base alla tariffa prevista dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d. lgs. 174/95. A tal fine devono essere computati gli oneri gravanti sui premi versati, i diritti fissifissi e ogni ulteriore prelievo a qualsiasi titolo effettuato, le percentuali di rendimento trattenute dall’impresa sul risultato conseguito dalla gestione separata (avuto riguardo anche alla eventuale misura di rendimento minimo trattenuto) ovvero alle commissioni di gestione ed gravanti direttamente sulla gestione separata e ogni altro onere gravante sui fondiulteriore prelievo a qualsiasi titolo effettuato, il prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo nonché i costi in caso di trasferimento della posizione previdenzialeriscatto, al netto di eventuali sconti o agevolazioni previsti contrattualmente. Qualora al contratto siano abbinate coperture complementari e/o accessorie, la valutazione deve essere effettuata con riferimento alla parte di premio della prestazione principale al netto delle predette coperture. In tal caso la Scheda sintetica dovrà riportare la seguente frase: “Il “Costo percentuale medio annuo” è calcolato con riferimento al premio della prestazione principale e non tiene pertanto conto dei premi delle coperture complementari e/o accessorie.” Per i fondi che investono in OICR devono essere considerati i relativi oneri sulla base della loro incidenza media storica negli ultimi 3 anni. Gli oneri da impiegare nelle proiezioni, che devono tener conto delle commissioni di ingresso e di uscita oltre che delle commissioni di gestione, sono determinati sulla base del rapporto tra i costi degli OICR movimentati negli ultimi 3 anni solari e la somma delle relative giacenze medie annue. Nei casi in cui il fondo abbia un periodo di operatività inferiore a 3 anni, il calcolo viene effettuato per tale minor periodo. In fase di prima applicazione, e per gli esercizi 2005 e 2006, le imprese potranno utilizzare, in alternativa, la media sugli ultimi tre esercizi dei costi degli OICR rilevati alla data di valorizzazione della quota di fine esercizio. Nella determinazione dell’indicatore sintetico non sono da ricomprendere gli eventuali costi di overperformance e di switch gravanti sui fondi interni, in quanto elementi variabili dipendenti dall’attività gestionale e dalle possibili opzioni esercitabili a discrezione del contraente. Qualora siano previsti bonus o premi di fedeltà contrattualmente garantiti, il “Costo percentuale medio annuo” viene va determinato tenendo conto delle relative maggiorazioni di prestazione. Analogamente qualora la tariffa preveda il recupero dei costi precontati direttamente con la prima annualità di premio (o sulle prime annualità) l’indicatore dovrà essere calcolato considerando le maggiorazioni di capitale relative alla quota parte dei costi non maturati, da restituire al contraente. Per i contratti che prevedono meccanismi di adeguamento automatico dei premipremi periodici o ricorrenti, gli stessi possono essere considerati con riferimento alle componenti contrattualmente prefissate che non dipendono dall’indicizzazione a parametri esterni da assoggettare a stima (ad es: . inflazione). Per i contratti a prestazioni rivalutabili si deve tener conto, in base alla clausola di rivalutazione, del tasso di rendimento lordo degli attivi stabilito dall’ISVAP. Per i contratti che prevedono la possibilità di versamenti aggiuntivi rispetto al piano programmato di versamenti unici o periodici, il “Costo percentuale medio annuo” è elaborato senza alcuna ipotesi in ordine alla possibile evoluzione futura di tale variabile elemento contrattuale. Le imprese devono determinare l’indicatore sintetico con riferimento ai seguenti contratti tipo, sulla base delle seguenti indicazioni: • Livelli di premio annuo: € 1.250, € 2.500, € 5.000 annui. • Durate fase di accumulo: pari a 30 e 40 anni. • Sesso ed età dell’assicurato: maschio di 35 e 25 anni di età in corrispondenza delle durate sopra definite. Nel caso in cui le condizioni contrattuali prevedano un importo di premio minimo superiore ad uno degli importi prestabiliti, nelle valutazioni deve essere adottato tale maggior valore, fermi restando gli altri livelli di premio prestabiliti. Tuttavia nei casi in cui l’importo minimo sia compreso nell’intervallo tra il valore mediano e il valore massimo o sia uguale o superiore a quest’ultimo le imprese possono utilizzare ulteriori proiezioni applicando i moltiplicatori impliciti indicati nei livelli di premio sopra riportati in modo da garantire tre diversi sviluppi dell’indicatore di costo. Se l’impresa propone diverse tipologie di fondi caratterizzate da diversi profili di rischiosità, al fine di garantire la sinteticità della Scheda devono essere rappresentati i costi dei profili di rischio selezionando un fondo tra quelli presenti nelle categorie a) Basso – Medio Basso, b) Alto – Molto Alto. Nel caso in cui l’impresa non preveda tra i fondi i profili di cui alla lettera b) potrà in alternativa fornire una rappresentazione con i profili Medio - Medio Alto. Lo sviluppo del “Costo percentuale medio annuo” viene effettuato secondo le tabelle esemplificative di seguito riportate. Riportare, prima delle tabelle, la seguente frase “Il “Costo percentuale medio annuo” è stato determinato sulla base di un’ipotesi di tasso di rendimento degli attivi stabilito dall’ISVAP nella misura del ……… annuo ed al lordo dell’imposizione fiscale prevista in fase di erogazione delle prestazioni.” Riportare in calce alle tabelle, ove coerente con la tariffa, la seguente frase: ”Il “Costo percentuale medio annuo” in caso di riscatto nei primi anni della fase di accumulo può risultare significativamente superiore al costo riportato in corrispondenza del 5° anno”. Indicatore sintetico “Costo percentuale medio annuo” Fondo: “Alfa” (profilo di rischio Basso / Medio Basso):
Appears in 1 contract
Samples: Insurance Contracts
Costi. Riportare le seguenti frasi “L’impresa, al fine di svolgere l’attività di collocamento e di gestione dei contratti e di incasso dei premi, preleva dei costi secondo la misura e le modalità dettagliatamente illustrate in Nota informativa alla sezione D. Il predetto indicatore ha una valenza orientativa in quanto calcolato su livelli prefissati di premio, premio e durate, età sullo specifico fondo di seguito rappresentato (inserire le parole “sull’età e sul sesso dell’assicurato (omettere le precedenti parole dell’assicurato” solo nel caso in cui sesso ed età non siano variabili rilevanti per le valutazioni) ed impiegando un’ipotesi di rendimento del fondo che è soggetta a discostarsi dai dati reali.” . L’ indicatore deve essere calcolato come differenza tra: − il tasso interno di rendimento di un ipotetico investimento nel quale non sono previsti oneri, valutato sul cash-flow dei premi lordi versati e dei capitali maturati alle varie durate previste dalle tabelle esemplificative, questi ultimi rettificati per tener conto dei premi impiegati per le coperture di puro rischio nonché per le eventuali garanzie di minimo offerte dal contratto, così come previsti dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d.lgs. 174/95, nonché del prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo; − il tasso interno di rendimento definito sul medesimo cash-flow dei premi lordi versati ma con riferimento ai capitali maturati alle varie epoche sul contratto assicurativo, in base alla tariffa prevista dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d. lgs. 174/95. A tal fine devono essere computati gli oneri gravanti sui premi versati, i diritti fissi, le commissioni di gestione ed ogni altro onere gravante sui fondi, il prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo fondi nonché i costi in caso di trasferimento della posizione previdenzialeriscatto, al netto di eventuali sconti o agevolazioni previsti contrattualmente. Qualora al contratto siano possano essere abbinate coperture complementari e/o accessorie, la valutazione deve essere effettuata con riferimento alla parte di premio della prestazione principale al netto delle predette coperture. In tal caso la Scheda sintetica dovrà riportare la seguente frase: “Il “Costo percentuale medio annuo” è calcolato con riferimento al premio della prestazione principale e non tiene pertanto conto dei premi delle coperture complementari e/o accessorie.” Per i fondi che investono in OICR devono essere considerati i relativi oneri sulla base della loro incidenza media storica negli ultimi 3 anni. Gli oneri da impiegare nelle proiezioni, che devono tener conto delle commissioni di ingresso e di uscita oltre che delle commissioni di gestione, sono determinati sulla base del rapporto tra i costi degli OICR movimentati negli ultimi 3 anni solari e la somma delle relative giacenze medie annue. Nei casi in cui il fondo abbia un periodo di operatività inferiore a 3 anni, il calcolo viene effettuato per tale minor periodo. In fase di prima applicazione, e per gli esercizi 2005 e 2006, le imprese potranno possono utilizzare, in alternativa, la media sugli ultimi tre esercizi dei costi degli OICR rilevati alla data di valorizzazione della quota di fine esercizio. Nella determinazione dell’indicatore sintetico non sono da ricomprendere gli eventuali costi di overperformance e di switch gravanti sui fondi interni, in quanto elementi variabili dipendenti dall’attività gestionale e dalle possibili opzioni esercitabili a discrezione del contraente. Qualora siano previsti bonus o premi di fedeltà contrattualmente garantiti, il “Costo percentuale medio annuo” viene determinato tenendo conto delle relative maggiorazioni di prestazione. Analogamente qualora la tariffa preveda il recupero dei costi precontati direttamente con la prima annualità di premio (o sulle prime annualità) l’indicatore dovrà essere calcolato considerando le maggiorazioni di capitale relative alla quota parte dei costi non maturati, da restituire al contraente. Per i contratti che prevedono meccanismi di adeguamento automatico dei premipremi periodici o ricorrenti, gli stessi possono essere considerati con riferimento alle componenti contrattualmente prefissate che non dipendono dall’indicizzazione a parametri esterni da assoggettare a stima (ad es: inflazione). Per i contratti che prevedono la possibilità di versamenti aggiuntivi rispetto al piano programmato di versamenti unici o periodici, il “Costo percentuale medio annuo” è elaborato senza alcuna ipotesi in ordine alla possibile evoluzione futura di tale variabile contrattuale. Le imprese devono determinare fornire l’indicatore sintetico con riferimento ai seguenti contratti tipo, sulla base delle seguenti indicazioni: • Livelli di tre livelli di premio annuo: stabiliti come segue:
a) per i contratti a premio periodico € 1.250750, € 2.5001.500, € 5.000 3.000 annui. • Durate fase di accumulo: pari ;
b) per i contratti a 30 e 40 anni. • Sesso ed età dell’assicurato: maschio di 35 e 25 anni di età in corrispondenza delle durate sopra definitepremio unico € 5.000, € 15.000, € 30.000. Nel caso in cui le condizioni contrattuali prevedano un importo di premio minimo superiore ad uno degli importi prestabiliti, nelle valutazioni deve essere adottato tale maggior valore, fermi restando gli altri livelli di premio prestabiliti. Tuttavia nei casi in cui l’importo minimo sia compreso nell’intervallo tra il valore mediano e il valore massimo o sia uguale o superiore a quest’ultimo le imprese possono utilizzare ulteriori proiezioni applicando i moltiplicatori impliciti indicati nei livelli di premio sopra riportati in modo da garantire tre diversi sviluppi dell’indicatore di costo. Per i contratti la cui durata contrattuale massima è predefinita ed è inferiore a quella prevista nelle tabelle esemplificative standardizzate, l’impresa elabora il prospetto riportando le scadenze temporali a multipli di 5, con ultimo valore la durata massima contrattualmente prevista. Se l’impresa propone diverse tipologie di fondi caratterizzate da diversi profili di rischiosità, al fine di garantire la sinteticità della Scheda devono essere rappresentati i costi dei profili di rischio selezionando un fondo tra quelli presenti nelle categorie a) Basso – Medio Basso, Basso – b) Medio – Medio Alto c) Alto – Molto Alto. Nel caso in cui l’impresa non preveda tra i fondi i profili Le tabelle di cui alla lettera b) potrà in alternativa fornire una rappresentazione con i profili Medio - Medio Alto. Lo sviluppo del “Costo percentuale medio annuo” viene effettuato sono rappresentate secondo la seguente modalità (a fini esemplificativi sono riportati esclusivamente i livelli di premio dei contratti a premio annuo/periodico). Nei casi in cui l’indicatore risulti funzione del sesso e dell’età dell’assicurato, le tabelle esemplificative devono essere elaborate in base ad un individuo di seguito riportatesesso maschile di 40 anni di età. Riportare, prima delle tabelle, la seguente frase frase: “Il “Costo percentuale medio annuo” è stato determinato sulla base di un’ipotesi di tasso di rendimento degli attivi stabilito dall’ISVAP nella misura del ……… annuo ed al lordo dell’imposizione fiscale prevista in fase di erogazione delle prestazionifiscale.” Riportare in calce alle tabelle, ove coerente con la tariffa, la seguente frase: ”Il “Costo percentuale medio annuo” in caso di riscatto nei primi anni della fase di accumulo durata contrattuale può risultare significativamente superiore al costo riportato in corrispondenza del 5° anno”. Indicatore sintetico “Costo percentuale medio annuo” Fondo: “Alfa” (profilo di rischio Basso / Medio Basso).
Appears in 1 contract
Samples: Insurance Contracts
Costi. Riportare le seguenti frasi “L’impresa, al fine di svolgere l’attività di collocamento e di gestione dei contratti e di incasso dei premi, preleva dei costi secondo la misura e le modalità dettagliatamente illustrate in Nota informativa alla sezione D. I costi gravanti sui premi e quelli prelevati dalla gestione interna separata (nel caso di prodotti con specifica provvista di attivi, ove necessario, modificare le ultime parole con le seguenti: prelevati sulle specifiche attività acquistate per far fronte alle garanzie offerte) riducono l’ammontare delle prestazioni. Il predetto indicatore ha una valenza orientativa in quanto calcolato su livelli prefissati di premio, durate, età e sesso dell’assicurato (omettere le precedenti parole nel caso in cui sesso ed età non siano variabili rilevanti per le valutazioni) ed impiegando un’ipotesi di rendimento del fondo della gestione interna separata che è soggetta a discostarsi dai dati reali.” L’ indicatore deve essere calcolato come differenza tra: − – il tasso interno di rendimento di un ipotetico investimento nel quale non sono previsti oneri, valutato sul cash-flow dei premi lordi versati e dei capitali maturati alle varie durate previste dalle tabelle esemplificative, questi ultimi rettificati per tener conto dei premi impiegati per le coperture di puro rischio nonché rischio, per le eventuali garanzie di minimo offerte dal contratto, così come previsti dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d.lgs. 174/95, nonché del prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo; − – il tasso interno di rendimento definito sul medesimo cash-flow dei premi lordi versati ma con riferimento ai capitali maturati alle varie epoche sul contratto assicurativo, in base alla tariffa prevista dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d. lgsd.lgs. 174/95. A tal fine devono essere computati gli oneri gravanti sui premi versati, i diritti fissi, e ogni ulteriore prelievo a qualsiasi titolo effettuato, le percentuali di rendimento trattenute dall’impresa sul risultato conseguito dalla gestione interna separata (avuto riguardo anche alla eventuale misura di rendimento minimo trattenuto) ovvero alle commissioni di gestione ed gravanti direttamente sulla gestione interna separata e ogni altro onere gravante sui fondiulteriore prelievo a qualsiasi titolo effettuato, il prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo accumulo, nonché i costi in caso di trasferimento della posizione previdenziale, previdenziale al netto di eventuali sconti o agevolazioni previsti contrattualmente. Qualora al contratto siano abbinate coperture complementari e/o accessorie, la valutazione deve essere effettuata con riferimento alla parte di premio della prestazione principale al netto delle predette coperture. In tal caso la Scheda sintetica dovrà riportare la seguente frase: “Il “Costo percentuale medio annuo” è calcolato con riferimento al premio della prestazione principale e non tiene pertanto conto dei premi delle coperture complementari e/o accessorie.” Per i fondi che investono in OICR devono essere considerati i relativi oneri sulla base della loro incidenza media storica negli ultimi 3 anni. Gli oneri da impiegare nelle proiezioni, che devono tener conto delle commissioni di ingresso e di uscita oltre che delle commissioni di gestione, sono determinati sulla base del rapporto tra i costi degli OICR movimentati negli ultimi 3 anni solari e la somma delle relative giacenze medie annue. Nei casi in cui il fondo abbia un periodo di operatività inferiore a 3 anni, il calcolo viene effettuato per tale minor periodo. In fase di prima applicazione, e per gli esercizi 2005 e 2006, le imprese potranno utilizzare, in alternativa, la media sugli ultimi tre esercizi dei costi degli OICR rilevati alla data di valorizzazione della quota di fine esercizio. Nella determinazione dell’indicatore sintetico non sono da ricomprendere gli eventuali costi di overperformance e di switch gravanti sui fondi interni, in quanto elementi variabili dipendenti dall’attività gestionale e dalle possibili opzioni esercitabili a discrezione del contraente. Qualora siano previsti bonus o premi di fedeltà contrattualmente garantiti, il “Costo percentuale medio annuo” viene va determinato tenendo conto delle relative maggiorazioni di prestazione. Analogamente qualora la tariffa preveda il recupero dei costi precontati direttamente con la prima annualità di premio (o sulle prime annualità) l’indicatore dovrà deve essere calcolato considerando le maggiorazioni di capitale relative alla quota parte dei costi non maturati, maturati da restituire al contraente. Per i contratti che prevedono meccanismi di adeguamento automatico dei premi, gli stessi possono essere considerati con riferimento alle componenti contrattualmente prefissate che non dipendono dall’indicizzazione a parametri esterni da assoggettare a stima (ad es: inflazione). Per i contratti a prestazioni rivalutabili si deve tener conto, in base alla clausola di rivalutazione, del tasso di rendimento lordo degli attivi stabilito dall’ISVAP. Per i contratti che prevedono la possibilità di versamenti aggiuntivi rispetto al piano programmato di versamenti periodiciversamenti, il “Costo percentuale medio annuo” è elaborato senza alcuna ipotesi in ordine alla possibile evoluzione futura di tale variabile elemento contrattuale. Le imprese devono determinare l’indicatore sintetico con riferimento ai seguenti contratti tipo, sulla base delle seguenti indicazioni: • Livelli di premio annuo: € 1.250, € 2.500, € 5.000 annui. • Durate fase di accumulo: pari a 30 e 40 anni. • Sesso ed età dell’assicurato: maschio di 35 e 25 anni di età in corrispondenza delle durate sopra definite. Nel caso in cui le condizioni contrattuali prevedano un importo di premio minimo superiore ad uno degli importi prestabiliti, nelle valutazioni deve essere adottato tale maggior valore, fermi restando gli altri livelli di premio prestabiliti. Tuttavia nei casi in cui l’importo minimo sia compreso nell’intervallo tra il valore mediano e il valore massimo o sia uguale o superiore a quest’ultimo le imprese possono utilizzare ulteriori proiezioni applicando i moltiplicatori impliciti indicati nei livelli di premio sopra riportati in modo da garantire tre diversi sviluppi dell’indicatore di costo. Se l’impresa propone diverse tipologie di fondi caratterizzate da diversi profili di rischiosità, al fine di garantire la sinteticità della Scheda devono essere rappresentati i costi dei profili di rischio selezionando un fondo tra quelli presenti nelle categorie a) Basso – Medio Basso, b) Alto – Molto Alto. Nel caso in cui l’impresa non preveda tra i fondi i profili di cui alla lettera b) potrà in alternativa fornire una rappresentazione con i profili Medio - Medio Alto. Lo sviluppo del “Costo percentuale medio annuo” viene effettuato secondo le tabelle esemplificative di seguito riportate. Riportare, prima delle tabelle, la seguente frase “Il “Costo percentuale medio annuo” è stato determinato sulla base di un’ipotesi di tasso di rendimento degli attivi stabilito dall’ISVAP nella misura del ……… annuo ed al lordo dell’imposizione fiscale prevista in fase di erogazione delle prestazioni.” Riportare in calce alle tabelle, ove coerente con la tariffa, la seguente frase: ”Il “Costo percentuale medio annuo” in caso di riscatto nei primi anni della fase di accumulo può risultare significativamente superiore al costo riportato in corrispondenza del 5° anno”. Indicatore sintetico “Costo percentuale medio annuo” Fondo: “Alfa” (profilo di rischio Basso / Medio Basso):
Appears in 1 contract
Samples: Insurance Contracts
Costi. Riportare le seguenti frasi “L’impresa, al fine di svolgere l’attività di collocamento e di gestione dei contratti e di incasso dei premi, preleva dei costi secondo la misura e le modalità dettagliatamente illustrate in Nota informativa alla sezione D. I costi gravanti sui premi e quelli prelevati dalla gestione interna separata (nel caso di prodotti con specifica provvista di attivi, ove necessario, modificare le ultime parole con le seguenti: prelevati sulle specifiche attività acquistate per far fronte alle garanzie offerte) riducono l’ammontare delle prestazioni. Il predetto indicatore ha una valenza orientativa in quanto calcolato su livelli prefissati di premio, durate, età e sesso dell’assicurato (omettere le precedenti parole nel caso in cui sesso ed età non siano variabili rilevanti per le valutazioni) ed impiegando un’ipotesi di rendimento del fondo della gestione interna separata che è soggetta a discostarsi dai dati reali.” L’ indicatore deve essere calcolato come differenza tra: − il tasso interno di rendimento di un ipotetico investimento nel quale non sono previsti oneri, valutato sul cash-flow dei premi lordi versati e dei capitali maturati alle varie durate previste dalle tabelle esemplificative, questi ultimi rettificati per tener conto dei premi impiegati per le coperture di puro rischio nonché rischio, per le eventuali garanzie di minimo offerte dal contratto, così come previsti dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d.lgs. 174/95, nonché del prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo; − il tasso interno di rendimento definito sul medesimo cash-flow dei premi lordi versati ma con riferimento ai capitali maturati alle varie epoche sul contratto assicurativo, in base alla tariffa prevista dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d. lgsd.lgs. 174/95. A tal fine devono essere computati gli oneri gravanti sui premi versati, i diritti fissi, e ogni ulteriore prelievo a qualsiasi titolo effettuato, le percentuali di rendimento trattenute dall’impresa sul risultato conseguito dalla gestione interna separata (avuto riguardo anche alla eventuale misura di rendimento minimo trattenuto) ovvero alle commissioni di gestione ed gravanti direttamente sulla gestione interna separata e ogni altro onere gravante sui fondiulteriore prelievo a qualsiasi titolo effettuato, il prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo accumulo, nonché i costi in caso di trasferimento della posizione previdenziale, previdenziale al netto di eventuali sconti o agevolazioni previsti contrattualmente. Qualora al contratto siano abbinate coperture complementari e/o accessorie, la valutazione deve essere effettuata con riferimento alla parte di premio della prestazione principale al netto delle predette coperture. In tal caso la Scheda sintetica dovrà riportare la seguente frase: “Il “Costo percentuale medio annuo” è calcolato con riferimento al premio della prestazione principale e non tiene pertanto conto dei premi delle coperture complementari e/o accessorie.” Per i fondi che investono in OICR devono essere considerati i relativi oneri sulla base della loro incidenza media storica negli ultimi 3 anni. Gli oneri da impiegare nelle proiezioni, che devono tener conto delle commissioni di ingresso e di uscita oltre che delle commissioni di gestione, sono determinati sulla base del rapporto tra i costi degli OICR movimentati negli ultimi 3 anni solari e la somma delle relative giacenze medie annue. Nei casi in cui il fondo abbia un periodo di operatività inferiore a 3 anni, il calcolo viene effettuato per tale minor periodo. In fase di prima applicazione, e per gli esercizi 2005 e 2006, le imprese potranno utilizzare, in alternativa, la media sugli ultimi tre esercizi dei costi degli OICR rilevati alla data di valorizzazione della quota di fine esercizio. Nella determinazione dell’indicatore sintetico non sono da ricomprendere gli eventuali costi di overperformance e di switch gravanti sui fondi interni, in quanto elementi variabili dipendenti dall’attività gestionale e dalle possibili opzioni esercitabili a discrezione del contraente. Qualora siano previsti bonus o premi di fedeltà contrattualmente garantiti, il “Costo percentuale medio annuo” viene va determinato tenendo conto delle relative maggiorazioni di prestazione. Analogamente qualora la tariffa preveda il recupero dei costi precontati direttamente con la prima annualità di premio (o sulle prime annualità) l’indicatore dovrà deve essere calcolato considerando le maggiorazioni di capitale relative alla quota parte dei costi non maturati, maturati da restituire al contraente. Per i contratti che prevedono meccanismi di adeguamento automatico dei premi, gli stessi possono essere considerati con riferimento alle componenti contrattualmente prefissate che non dipendono dall’indicizzazione a parametri esterni da assoggettare a stima (ad es: inflazione). Per i contratti a prestazioni rivalutabili si deve tener conto, in base alla clausola di rivalutazione, del tasso di rendimento lordo degli attivi stabilito dall’ISVAP. Per i contratti che prevedono la possibilità di versamenti aggiuntivi rispetto al piano programmato di versamenti periodiciversamenti, il “Costo percentuale medio annuo” è elaborato senza alcuna ipotesi in ordine alla possibile evoluzione futura di tale variabile elemento contrattuale. Le imprese devono determinare l’indicatore sintetico con riferimento ai seguenti contratti tipo, sulla base delle seguenti indicazioni: • Livelli di premio annuo: € 1.250, € 2.500, € 5.000 annui. • Durate fase di accumulo: pari a 20, 30 e 40 anni. • Sesso ed età dell’assicurato: maschio di 45, 35 e 25 anni di età in corrispondenza delle durate sopra definite. Nel caso in cui le condizioni contrattuali prevedano un importo di premio minimo superiore ad uno degli importi prestabiliti, nelle valutazioni deve essere adottato tale maggior valore, fermi restando gli altri livelli di premio prestabiliti. Tuttavia nei casi in cui l’importo minimo sia compreso nell’intervallo tra il valore mediano e il valore massimo o sia uguale o superiore a quest’ultimo le imprese possono utilizzare ulteriori proiezioni applicando i moltiplicatori impliciti indicati nei livelli di premio sopra riportati in modo da garantire tre diversi sviluppi dell’indicatore di costo. Se l’impresa propone diverse tipologie di fondi caratterizzate da diversi profili di rischiosità, al fine di garantire la sinteticità della Scheda devono essere rappresentati i costi dei profili di rischio selezionando un fondo tra quelli presenti nelle categorie a) Basso – Medio Basso, b) Alto – Molto Alto. Nel caso in cui l’impresa non preveda tra i fondi i profili di cui alla lettera b) potrà in alternativa fornire una rappresentazione con i profili Medio - Medio Alto. Lo sviluppo del “Costo percentuale medio annuo” viene effettuato secondo le tabelle esemplificative di seguito riportaterappresentate. Riportare, prima delle tabelle, la seguente frase “Il “Costo percentuale medio annuo” è stato determinato sulla base di un’ipotesi di tasso di rendimento degli attivi stabilito dall’ISVAP nella misura del ……… ... annuo ed al lordo dell’imposizione fiscale prevista in fase di erogazione delle prestazioni.” ”. Riportare in calce alle tabelle, ove coerente con la tariffa, la seguente frase: ”frase “Il “Costo percentuale medio annuo” in caso di riscatto trasferimento della posizione previdenziale nei primi anni della fase di accumulo può risultare significativamente superiore al costo riportato in corrispondenza del 5° anno”. Indicatore sintetico “Costo percentuale medio annuo” Fondo: Gestione separata “Alfa” (profilo Precisare che nella fase di rischio Basso / Medio Basso)erogazione della rendita è previsto un costo per il relativo pagamento. Indicare il caricamento applicato con riferimento ad una rendita vitalizia corrisposta con periodicità annuale e mensile.
Appears in 1 contract
Samples: Insurance Contracts
Costi. Riportare le seguenti frasi “L’impresaFidi Commissione onnicomprensiva2: 2% Annuo Periodicità di addebito: Trimestrale Altre spese: non previste Utilizzi Extra Fido Commissione di istruttoria veloce: 25 euro In assenza del fido ovvero oltre il limite del fido stesso, al fine è prevista la Commissione di svolgere l’attività di collocamento istruttoria veloce, commissione determinata in misura fissa e di gestione dei contratti e di incasso dei premi, preleva dei commisurata ai costi secondo sostenuti per la misura e le modalità dettagliatamente illustrate in Nota informativa alla sezione D. Il predetto indicatore ha una valenza orientativa in quanto calcolato su livelli prefissati di premio, durate, età e sesso dell’assicurato valutazione creditizia (omettere le precedenti parole nel caso in cui sesso ed età non siano variabili rilevanti per le valutazioniistruttoria veloce) ed impiegando un’ipotesi di rendimento del fondo che è soggetta a discostarsi dai dati reali.” L’ indicatore deve essere calcolato come differenza tra: − il tasso interno di rendimento di un ipotetico investimento nel quale non sono previsti oneri, valutato sul cash-flow dei premi lordi versati e dei capitali maturati alle varie durate previste dalle tabelle esemplificative, questi ultimi rettificati per tener conto dei premi impiegati per le coperture di puro rischio nonché per le eventuali garanzie di minimo offerte dal contratto, così come previsti dalla relazione tecnica di cui all’artnecessaria ad autorizzare l’operazione. 22 del d.lgs. 174/95, nonché del prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo; − il tasso interno di rendimento definito sul medesimo cash-flow dei premi lordi versati ma con riferimento ai capitali maturati alle varie epoche sul contratto assicurativo, in base alla tariffa prevista dalla relazione tecnica di cui all’art. 22 del d. lgs. 174/95. A tal fine devono essere computati gli oneri gravanti sui premi versati, i diritti fissi, le commissioni di gestione ed ogni altro onere gravante sui fondi, il prelievo fiscale sul risultato netto maturato in ciascun periodo d’imposta della fase di accumulo nonché i costi Viene applicata in caso di trasferimento addebiti che determinano, rispetto al saldo disponibile di fine giornata, uno sconfinamento o accrescono uno sconfinamento già esistente. La commissione non è dovuta: 1) per i consumatori, quando ricorrono tutte e due le seguenti condizioni: - lo sconfinamento complessivo è inferiore o pari a 500 euro - lo sconfinamento non ha durata superiore a sette giorni consecutivi; Il cliente consumatore può beneficiare di tale esclusione per un massimo di una volta per ciascuno dei 4 trimestri; 2) per tutti i clienti quando lo sconfinamento ha luogo per effettuare un pagamento a favore della posizione previdenzialeBanca; 3) per tutti i clienti quando la Banca non ha autorizzato lo sconfinamento. Condizioni in presenza delle quali i costi possono essere modificati "La Banca, in presenza di un giustificato motivo, sopravvenuto rispetto al netto di eventuali sconti o agevolazioni previsti contrattualmentemomento della conclusione del contratto (ad esempio un incremento dei costi operativi sostenuti dalla Banca), potrà proporre al Cliente la variazione delle spese applicate al rapporto e dei tassi. Qualora al contratto siano abbinate coperture complementari e/o accessorieA tale fine, la valutazione deve essere effettuata Banca dovrà inviare, con riferimento un preavviso di almeno due mesi rispetto alla parte data di premio applicazione della prestazione principale al netto delle predette coperturemodifica, una proposta di modifica unilaterale, nella quale sarà indicato il giustificato motivo a sostegno della manovra, in modo che il cliente possa effettuare le proprie valutazioni in merito, eventualmente decidendo di recedere dal contratto entro il termine della data di applicazione della modifica stessa. In tal caso la Scheda sintetica dovrà riportare la seguente frase: “Il “Costo percentuale medio annuo” è calcolato con riferimento al premio della prestazione principale e non tiene pertanto conto dei premi delle coperture complementari e/o accessorie.” Per i fondi che investono caso, in OICR devono essere considerati i relativi oneri sulla base della loro incidenza media storica negli ultimi 3 anni. Gli oneri da impiegare nelle proiezioni, che devono tener conto delle commissioni sede di ingresso e di uscita oltre che delle commissioni di gestione, sono determinati sulla base liquidazione del rapporto tra i costi degli OICR movimentati negli ultimi 3 anni solari e la somma delle relative giacenze medie annue. Nei casi in cui il fondo abbia un periodo di operatività inferiore a 3 annirapporto, il calcolo viene effettuato per tale minor periodocliente ha diritto all’applicazione delle condizioni precedentemente praticate. In fase di prima applicazione, e per gli esercizi 2005 e 2006, le imprese potranno utilizzare, in alternativa, la media sugli ultimi tre esercizi dei costi degli OICR rilevati alla data di valorizzazione della quota di fine esercizio. Nella determinazione dell’indicatore sintetico non sono da ricomprendere gli eventuali costi di overperformance e di switch gravanti sui fondi interni, in quanto elementi variabili dipendenti dall’attività gestionale e dalle possibili opzioni esercitabili a discrezione del contraente. Qualora siano previsti bonus o premi di fedeltà contrattualmente garantiti, il “Costo percentuale medio annuo” viene determinato tenendo conto delle relative maggiorazioni di prestazione. Analogamente qualora la tariffa preveda il recupero dei costi precontati direttamente con la prima annualità di premio (o sulle prime annualità) l’indicatore dovrà essere calcolato considerando le maggiorazioni di capitale relative alla quota parte dei costi non maturati, da restituire al contraente. Per i contratti che prevedono meccanismi di adeguamento automatico dei premi, gli stessi possono essere considerati con riferimento alle componenti contrattualmente prefissate che non dipendono dall’indicizzazione a parametri esterni da assoggettare a stima (ad es: inflazione). Per i contratti che prevedono la possibilità di versamenti aggiuntivi rispetto al piano programmato di versamenti periodici, il “Costo percentuale medio annuo” è elaborato senza alcuna ipotesi in ordine alla possibile evoluzione futura di tale variabile contrattuale. Le imprese devono determinare l’indicatore sintetico con riferimento ai seguenti contratti tipo, sulla base delle seguenti indicazioni: • Livelli di premio annuo: € 1.250, € 2.500, € 5.000 annui. • Durate fase di accumulo: pari a 30 e 40 anni. • Sesso ed età dell’assicurato: maschio di 35 e 25 anni di età in corrispondenza delle durate sopra definite. Nel caso in cui le condizioni contrattuali prevedano un importo di premio minimo superiore ad uno degli importi prestabiliti, nelle valutazioni deve essere adottato tale maggior valore, fermi restando gli altri livelli di premio prestabiliti. Tuttavia nei casi in cui l’importo minimo sia compreso nell’intervallo tra il valore mediano e il valore massimo o sia uguale o superiore a quest’ultimo le imprese possono utilizzare ulteriori proiezioni applicando i moltiplicatori impliciti indicati nei livelli di premio sopra riportati in modo da garantire tre diversi sviluppi dell’indicatore di costo. Se l’impresa propone diverse tipologie di fondi caratterizzate da diversi profili di rischiosità, al fine di garantire la sinteticità della Scheda devono essere rappresentati i costi dei profili di rischio selezionando un fondo tra quelli presenti nelle categorie a) Basso – Medio Basso, b) Alto – Molto Alto. Nel caso in cui l’impresa non preveda tra i fondi i profili di cui alla lettera b) potrà in alternativa fornire una rappresentazione con i profili Medio - Medio Alto. Lo sviluppo del “Costo percentuale medio annuo” viene effettuato secondo le tabelle esemplificative di seguito riportate. Riportare, prima delle tabelle, la seguente frase “Il “Costo percentuale medio annuo” è stato determinato sulla base di un’ipotesi di tasso di rendimento degli attivi stabilito dall’ISVAP nella misura del ……… annuo ed al lordo dell’imposizione fiscale prevista in fase di erogazione delle prestazioni.” Riportare in calce alle tabelle, ove coerente con la tariffa, la seguente frase: ”Il “Costo percentuale medio annuo” Costi in caso di riscatto nei primi anni della fase ritardo nel pagamento Non previsti Diritto di accumulo recesso del contratto di credito Si. La Banca può risultare significativamente superiore recedere in qualsiasi momento in presenza di giustificato motivo dando un preavviso al costo riportato in corrispondenza del 5° anno”consumatore non inferiore a tre giorni per il pagamento di quanto dovuto. Indicatore sintetico “Costo percentuale medio annuo” Fondo: “Alfa” (profilo Il consumatore può recedere con effetto di rischio Basso / Medio Basso)chiusura dell'operazione con il pagamento di quanto dovuto.
Appears in 1 contract
Samples: Contratto Di Fido