Common use of Derivati Clause in Contracts

Derivati. Per conseguire il proprio obiettivo di investimento, il Comparto può investire in futures negoziati sui mercati regolamentati, organizzati o over-the-counter dell'area euro e internazionali, inclusi i mercati emergenti, con finalità di esposizione, valore relativo o copertura. Tra i derivati che possono essere utilizzati dal gestore figurano opzioni (semplici, con barriera, binarie), futures, forward, contratti a termine su valute, swap (compresi i performance swap), swaption e CFD (contratti finanziari differenziali) su uno o più rischi/strumenti sottostanti (titoli, indici, panieri) in cui il gestore può investire. Tali derivati consentono al gestore di esporre il Comparto ai seguenti rischi e strumenti, nel rispetto dei vincoli complessivi del portafoglio: - azioni (fino al 100% del patrimonio netto); - valute; - reddito fisso; - dividendi; - volatilità e varianza (fino al 10% del patrimonio netto); - materie prime (nell'ambito dell'esposizione globale limitata al 20% del patrimonio netto, acquisita mediante attività idonee); e - ETF (strumenti finanziari). Strategia per l'utilizzo di derivati al fine di conseguire l'obiettivo di investimento: Al fine di conseguire l'obiettivo di investimento, il gestore può utilizzare derivati come derivati su azioni, derivati su tassi di interesse, strumenti basati sulla volatilità o sulla varianza, derivati su dividendi e derivati su materie prime, le cui finalità sono riportate nel punto 26 della parte B del prospetto informativo. L'esposizione complessiva ai derivati è controllata combinando l'effetto leva, calcolato come somma degli ammontari nozionali senza compensazione o copertura, con il limite di VaR del Comparto (cfr. "Profilo di rischio" di seguito).

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Derivati. Per conseguire il proprio obiettivo di investimento, il Comparto può investire in futures negoziati sui mercati regolamentati, organizzati o over-the-counter dell'area euro e internazionali, inclusi i mercati emergenti, con finalità di esposizione, valore relativo o copertura. Tra i derivati che possono essere utilizzati dal gestore figurano opzioni (semplici, con barriera, binarie), futures, forward, contratti a termine su valute, swap (compresi i performance swap), swaption e CFD (contratti finanziari differenziali) su uno o più rischi/strumenti sottostanti (titoli, indici, panieri) in cui il gestore può investire. Tali derivati consentono al gestore di esporre il Comparto ai seguenti rischi e strumentirischi, nel rispetto dei vincoli complessivi del portafoglio: - azioni (fino al 100% del patrimonio netto); - valute; - reddito fisso; - dividendi; - volatilità e varianza (fino al 10% del patrimonio netto); - materie Materie prime (nell'ambito dell'esposizione globale limitata al 20% del patrimonio netto, acquisita mediante attività idonee); e - ETF (strumenti finanziari). Strategia per l'utilizzo di derivati al fine di conseguire l'obiettivo di investimento: investimento Al fine di conseguire l'obiettivo di investimento, il gestore può utilizzare derivati come derivati su azioni, derivati su valute, derivati su tassi di interesse, strumenti basati sulla volatilità o sulla varianza, derivati su dividendi e derivati su materie prime, le cui finalità sono riportate nel punto 26 della parte B del prospetto informativo. L'esposizione complessiva ai derivati è controllata combinando l'effetto leva, calcolato come somma degli ammontari nozionali senza compensazione o copertura, con il limite di VaR del Comparto (cfr. "Profilo di rischio" di seguito).

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