Documentazione del software Clausole campione

Documentazione del software. (PROGETTUALE, BASI DATI, GESTIONE APPLICATIVA) Il software realizzato/modificato DOVRÀ essere documentato secondo gli standard della Società Appaltante o, in assenza, secondo standard e best practice offerti dall’Appaltatore. Il livello di documentazione, in ogni caso, DOVRÀ permettere l’efficiente ed efficace presa in carico del progetto e/o dei sistemi in esercizio da parte della Società Appaltante o da terzi da essa delegati nonché la rapida e affidabile diagnosi dei malfunzionamenti rilevati sul software. Le modalità dipenderanno dal grado di criticità del software, dal modello di produzione adottato, dalle finalità e tipologie del sw stesso e degli utenti. NON PUÒ essere rilasciato software non sufficientemente documentato. La qualità della documentazione DOVRÀ essere dichiarata dal fornitore sia in fase di attivazione dell’obiettivo e/o del servizio sia in fase di rilascio in collaudo.
Documentazione del software. Il Fornitore è tenuto a fornire all’Istituto tutti i deliverables prodotti dagli interventi di sviluppo e/o MEV nel formato documentale standard definito dall’Istituto. In questo insieme ricadono, almeno: • Requisiti Utente • Specifica dei Requisiti (funzionali e non-funzionali) • Modello concettuale dei dati • Disegno tecnico architetturale • Progettazione base di dati • Casi di test • Verbale di Verifica • Piano di rilascio ed eventuale roll-back • Manuale utente • Manuale Gestione Applicativa Questa documentazione dovrà essere resa disponibile in formato elettronico e archiviata in appositi repository dell’Istituto, che la renderanno consultabile e utilizzabile ai vari progetti anche al fine del riuso. Per alcune tipologie di intervento, per ogni prodotto previsto dal ciclo adottato, sarà necessario evidenziare:
Documentazione del software. Il software deve essere sviluppato e validato secondo le indicazioni dalla norma CEI EN 50155 e della ulteriore normativa applicabile. Devono essere forniti tutti i manuali, le specifiche dei requisiti del software, specifiche di dettaglio del software, architettura del software, configurazione del software, protocolli di comunicazione, lista di tutti i segnali e correlazione con gli I/O A/D delle schede e centraline del sistema di comando e controllo, variabili e parametri del software e loro descrizione, allocazione dei moduli software alle singole schede, specifiche di prova funzionali del software che comprendano il test (anche a bordo del veicolo) di tutti i modi di funzionamento nelle differenti condizioni di esercizio, nominali e degradate. Nei documenti del software inoltre devono essere dettagliati gli algoritmi diagnostici e di protezione; deve essere dettagliata la descrizione delle sequenze di funzionamento, descrizione che può essere fornita tramite una rappresentazione a macchina a stati opportunamente commentata e in cui si identifichino i nodi, le condizioni di transizione (inclusi i tempi, livelli dei parametri, ecc.), per passare da un nodo all'altro, le funzioni di uscita. Con riferimento alle schede ed alle centraline di controllo, nella documentazione fornita deve essere contenuta la descrizione e l'elenco delle condizioni che comportano l'attivazione e la variazione delle uscite e la descrizione della reazione del sistema alla variazione degli ingressi. Il documento relativo alla configurazione software in caso di upgrading del software deve riportare per ogni modifica: ● funzioni o moduli software nuovi o modificati; ● le schede su cui questi moduli o queste funzioni sono implementate; ● le variazioni delle principali soglie, parametri, variabili, ecc. Le prove per la validazione del software, da effettuare sia per il singolo impianto isolato che per quelle di integrazione a bordo del veicolo, devono prevedere tutte le prove necessarie per la validazione delle funzionalità dell'impianto e per la verifica dell'interfacciamento verso il rotabile. Queste prove includono: ● le prove per la verifica e la validazione dei requisiti diagnostici (verifica delle condizioni di attivazione di tutti gli eventi diagnostici, verifica della memorizzazione degli eventi diagnostici e dei relativi dati ambientali, verifica degli ulteriori requisiti di progetto di cui alla presente specifica e degli altri requisiti fissati dall’Appaltatore); ● le prove ...
Documentazione del software. La documentazione di progetto dovrà essere redatta in lingua italiana (sarà accettato l’uso della lingua inglese solo nei casi strettamente necessari [terminologia tecnica]). La documentazione dovrà essere fornita in 4 (quattro) copie cartacee e su supporto informatico. Per ogni tipologia di prodotto software dovranno essere consegnati i seguenti manuali: - manuale di installazione; - manuale d’uso, procedure operative e procedure di ricerca guasto e di primo intervento; - documentazione tecnica, completa degli schemi architetturali, schemi a blocchi logico-funzionali, dettaglio delle funzionalità secondo tecniche standard quali ad esempio quella dei Function Point. L’attività di formazione a cura del Fornitore, si articola nei seguenti punti:

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  • Posa in opera Per la posa in opera dei suddetti manufatti dovrà essere predisposto un adeguato appoggio, ricavando nel piano di posa (costituito da terreno naturale o eventuale rilevato preesistente), un vano opportunamente profilato, e accuratamente compatto, secondo la sagoma da ricevere ed interponendo, fra il terreno e la tubazione, un cuscinetto di materiale granulare fino (max 15 mm) avente spessore di almeno 30 cm. Il rinterro dei quarti inferiori delle condotte dovrà essere fatto con pestelli meccanici o con pestelli a mano nei punti ove i primi non sono impiegabili. Il costipamento del materiale riportato sui fianchi dovrà essere fatto a strati di 15 mm utilizzando anche i normali mezzi costipanti dei rilevanti, salvo che per le parti immediatamente adiacenti alle strutture dove il costipamento verrà fatto con pestelli pneumatici o a mano. Occorrerà evitare che i mezzi costipatori lavorino a contatto della struttura metallica. Le parti terminali dei manufatti dovranno essere munite di testate metalliche prefabbricate, oppure in muratura in conformità dei tipi adottati. L’installazione dei tubi di drenaggio dovrà essere iniziata dal punto di uscita in modo da permettere all’acqua di scolare fuori dello scavo in apposito scavo della larghezza di m 0,50 circa. Questi tubi dovranno essere posti in opera in modo che i fori si trovino nel quarto inferiore della circonferenza. L’installazione dei tubi di scarico dai rilevati verrà fatta in cunicoli scavati lungo la massima pendenza della scarpata della profondità media di m 0,40 e della larghezza strettamente sufficiente per la posa del tubo, che dovrà essere ricoperto con il materiale di scavo, in modo da ripristinare la continuità della scarpata. Il materiale di rinterro dovrà essere permeabile in modo da consentire il rapido passaggio dell’acqua e dovrà inoltre funzionare da filtro onde trattenere le particelle minute in sospensione impedendone l’entrata con la conseguente ostruzione del tubo; si impiegherà sabbia per calcestruzzo contenente pietrisco medio ed esente da limo. Il rinterro dovrà essere eseguito in strati e ben battuto onde evitare cedimenti causati da assestamenti. Per quanto non contemplato nella presente norma si farà riferimento alle norme A.A.S.H.O. m 36-37 e M 167-57.

  • Tempi di consegna Il tempo di consegna previsto per la soluzione proposta è di ……. giorni solari dalla data di sottoscrizione del presente Contratto di Sito, come da studio di fattibilità in Annesso B. A conclusione della predisposizione della soluzione proposta, la consegna degli Spazi e dei relativi servizi accessori decorre dalla data di sottoscrizione del verbale di consegna, come da articolo 5 dell’Accordo, Dalla data di sottoscrizione di detto verbale decorrono i termini per il pagamento dei corrispettivi di cui all’articolo 2 del presente Contratto di Sito secondo le modalità di fatturazione riportate nell’articolo 11 dell’Accordo