GAS MEDICALI E TECNICI. (in impianti e/o in bombole) Le principali sostanze impiegate sono ossigeno, CO2, miscele di gas, acetilene, protossido, ecc. i cui pericoli sono prevalentemente legati a: • rottura di componenti di impianto e/o di bombole, che può determinare rischi infortunistici e/o rischi di incendio; • esposizione alla sostanza, che può determinare rischi per la salute in base alle proprietà della stessa; Gli impianti, le bombole ed i loro componenti vengono installati e periodicamente manutentati da personale abilitato in ottemperanza alle normative vigenti. Le fasi maggiormente pericolose si verificano durante: • il trasporto di bombole, che deve avvenire mediante l’utilizzo di attrezzature (contenitori e carrelli) idonei e le stesse sono sempre dotate di dispositivo di protezione del riduttore; • lo stoccaggio dei gas a servizio degli impianti fissi, che deve essere effettuato attraverso depositi esterni opportunamente confinati e segnalati; • il deposito delle bombole, che deve avvenire in modo che le stesse siano assicurate contro il rischio di cadute accidentali; • la manipolazione, che deve avvenire esclusivamente da personale addestrato. Tali sostanze sono presenti in maniera diffusa all’interno delle strutture aziendali. AMIANTO • In base a quanto riportato nel Capo III del D.Lg.vo 81/2008 “Protezioni dai rischi connessi all’esposizione all’amianto”, la presenza di materiali integri contenenti amianto non comporta di per sé un pericolo per la salute dei lavoratori. • Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso, è poco probabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto. • Se invece il materiale viene danneggiato per rottura dei pannelli/lastre o interventi di manutenzione, si può verificare un rilascio di fibre che può costituire un rischio potenziale. • Nell’AUSL della Romagna sono presenti alcuni materiali contenenti fibre di amianto, ad esempio, ambienti costituiti da pareti di pannelli in “Glasal”, pavimentazioni in vinil- amianto, tettoie esterne costituite da lastre di ondulato “eternit”, rivestimenti e/o coibentazioni di tubazioni. • Per quanto sopra detto è necessario che tutte le attività che possono comportare “disturbo” ai materiali contenenti amianto (in particolare durante interventi di manutenzione) devono essere eseguite sotto il controllo del personale dell’U.O. Ufficio Tecnico ed esclusivamente con personale opportunamente formato e dotato delle attrezzature e dei DPI previsti dal D.M. 06/09/94. AMBIENTI CONFINATI All’interno delle strutture del Committente sono presenti alcuni “ambienti confinati”, ai quali possono accedere esclusivamente operatori di ditte specializzate nel rispetto di quanto previsto dal DPR 177/2011. I rischi ai quali possono andare incontro i lavoratori negli ambienti confinati sono: spazio ridotto per ingresso ed uscita, intrappolamento, inciampo, urti, caduta dall’alto, difficoltà di comunicazione, asfissia etc... In alcuni di questi ambienti non può essere esclusa la presenza di ratti e/o infestanti.
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GAS MEDICALI E TECNICI. (in impianti e/o in bombole) Le principali sostanze impiegate sono ossigeno, CO2, miscele di gas, acetilene, protossido, ecc. i cui pericoli sono prevalentemente legati a: • rottura di componenti di impianto e/o di bombole, che può determinare rischi infortunistici e/o rischi di incendio; • esposizione alla sostanza, che può determinare rischi per la salute in base alle proprietà della stessa; . Gli impianti, le bombole ed i loro componenti vengono installati e periodicamente manutentati da personale abilitato abilitato, in ottemperanza alle normative vigenti. Le fasi maggiormente pericolose si verificano durante: • il trasporto di bombole, che deve avvenire mediante l’utilizzo di attrezzature (contenitori e carrelli) idonei e le stesse sono sempre dotate di dispositivo di protezione del riduttore; • lo stoccaggio dei gas a servizio degli impianti fissi, che deve essere effettuato attraverso depositi esterni opportunamente confinati e segnalati; • il deposito delle bombole, che deve avvenire in modo che le stesse siano assicurate contro il rischio di cadute accidentali; • la manipolazione, che deve avvenire esclusivamente da personale addestrato. Tali sostanze e le bombole di gas medicali sono presenti in maniera diffusa all’interno delle strutture aziendali. AMIANTO • In base a quanto riportato nel Capo III del D.Lg.vo D.Lgs. 81/2008 “Protezioni dai rischi connessi all’esposizione all’amianto”, la presenza di materiali integri contenenti amianto non comporta di per sé un pericolo per la salute dei lavoratori. • Se il materiale è in buone condizioni e non viene manomesso, è poco probabile che esista un pericolo apprezzabile di rilascio di fibre di amianto. • Se invece il materiale viene danneggiato per rottura dei pannelli/lastre o interventi di manutenzione, si può verificare un rilascio di fibre che può costituire un rischio potenziale. • Nell’AUSL della Romagna sono presenti alcuni materiali contenenti fibre di amianto, ad esempio, ambienti costituiti da pareti di pannelli in “Glasal”, pavimentazioni in vinil- amianto, tettoie esterne costituite da lastre di ondulato “eternit”, rivestimenti e/o coibentazioni di tubazioni. • Per quanto sopra detto detto, è necessario che tutte le attività che possono comportare “disturbo” ai materiali contenenti amianto (in particolare durante interventi di manutenzione) devono essere eseguite sotto il controllo del personale dell’U.O. Ufficio Tecnico Patrimonio e Tecnologie Impiantistiche ed esclusivamente con personale opportunamente formato e dotato delle attrezzature e dei DPI previsti dal D.M. 06/09/94. AMBIENTI CONFINATI All’interno delle strutture del Committente sono presenti alcuni “ambienti confinati”, ai quali possono accedere esclusivamente operatori di ditte specializzate specializzate, nel rispetto di quanto previsto dal DPR 177/2011. I rischi ai quali possono andare incontro i lavoratori negli ambienti confinati o con spazio ridotto sono: spazio ridotto per ingresso ed uscita, intrappolamento, inciampo, urti, caduta dall’alto, difficoltà di comunicazione, asfissia etc... asfissia, ecc. In alcuni di questi ambienti non può essere esclusa la presenza di ratti e/o infestanti. Le attività che devono essere svolte in questi ambiti, devono essere eseguite sotto il controllo del personale dell’U.O. Patrimonio e Tecnologie Impiantistiche ed esclusivamente da personale opportunamente formato e dotato delle attrezzature e dei DPI idonei. Gli ambienti confinati e a spazio ridotto sono presenti presso la Casa della Salute Ospedale di Comunità di Castel San Xxxxxx Terme: intercapedine sotto blocco operatorio e cunicolo impianti ELETTRICO In ogni ambiente ospedaliero esistono impianti ed apparecchiature elettriche, conformi a specifiche norme, verificati e gestiti da personale qualificato. E’ vietato intervenire o utilizzare energia senza precisa autorizzazione e accordi con l’U.O. Patrimonio e Tecnologie Impiantistiche.
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