Common use of Gestione del suolo e pratiche agronomiche per il controllo delle infestanti Clause in Contracts

Gestione del suolo e pratiche agronomiche per il controllo delle infestanti. La gestione del suolo e le relative tecniche di lavorazione devono essere finalizzate al miglioramento delle condizioni di adattamento delle colture per massimizzarne i risultati produttivi, favorire il controllo delle infestanti, migliorare l’efficienza dei nutrienti riducendo le perdite per lisciviazione, ruscellamento ed evaporazione, mantenere il terreno in buone condizioni strutturali, prevenire erosione e smottamenti, preservare il contenuto in sostanza organica e favorire la penetrazione delle acque meteoriche e di irrigazione. Nel rispetto di queste finalità, si dovranno rispettare le seguenti disposizioni: - Unelle aree di collina e di montagna con pendenza media superiore al 30%U sono consentite esclusivamente, per le colture erbacee, la minima lavorazione, la semina su sodo e la scarificatura; per le colture arboree all’impianto sono ammesse solo le lavorazioni puntuali e quelle finalizzate all’asportazione dei residui dell’impianto precedente ed in generale è obbligatorio l’inerbimento dell’interfila, inteso anche come vegetazione spontanea gestita con sfalci; - Unelle aree con pendenza media compresa tra il 10% e il 30%U, oltre alle tecniche sopra descritte sono consentite lavorazioni ad una profondità massima di 30 cm, ad eccezione delle rippature per le quali non si applica questa limitazione; negli appezzamenti dedicati alle colture erbacee è obbligatoria la realizzazione di solchi acquai temporanei almeno ogni 60 metri o prevedere, in situazioni geo-pedologiche particolari e di frammentazione fondiaria, idonei sistemi alternativi di protezione del suolo dall’erosione; per le colture arboree è obbligatorio l’inerbimento nell’interfila (inteso anche come vegetazione spontanea gestita con sfalci); nel periodo primaverile-estivo in alternativa all’inerbimento, è consentita l’erpicatura a una profondità massima di 10 cm o la scarificatura; - Unelle aree di pianuraU è obbligatorio per le colture arboree l’inerbimento dell’interfila nel periodo autunno-invernale per contenere la perdita di elementi nutritivi; - sui terreni dove vige il vincolo dell’inerbimento nell’interfila delle colture arboree sono ammessi interventi localizzati di interramento dei concimi ; - negli impianti arborei con sistemazione a rittochino con pendenze superiori al 10%, oltre ai vincoli precedenti, nell’interfila non sono ammesse lavorazioni che rivoltino il terreno (per es. sono invece ammesse rippature e scarificature); - nelle colture arboree le operazioni di semina ed interramento del sovescio sono ammissibili sia in pianura sia nelle situazioni con pendenze medie dal 10 al 30%; in quest'ultimo caso tuttavia il sovescio andrà eseguito annualmente a filari alterni. I trattamenti con prodotti fitosanitari al terreno e quelli per il controllo delle erbe infestanti sono disciplinati dalle “Norme tecniche di produzione integrata: difesa e diserbo”. Qualora si ricorra alla tecnica della pacciamatura, si raccomanda l’utilizzo di materiali pacciamanti biodegradabili o riciclabili.

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Samples: www.confagricolturalessandria.it

Gestione del suolo e pratiche agronomiche per il controllo delle infestanti. La gestione del suolo e le relative tecniche di lavorazione devono essere finalizzate al miglioramento delle condizioni di adattamento delle colture per massimizzarne i risultati produttivi, favorire il controllo delle infestanti, migliorare l’efficienza dei nutrienti riducendo le perdite per lisciviazione, ruscellamento ed evaporazione, mantenere il terreno in buone condizioni strutturali, prevenire erosione e smottamenti, preservare il contenuto in sostanza organica e favorire la penetrazione delle acque meteoriche e di irrigazione. Nel rispetto di queste finalità, si dovranno rispettare le seguenti disposizioni: - Unelle .nelle aree di collina e di montagna con pendenza media superiore al 30%U 30%. sono consentite esclusivamente, per le colture erbacee, la minima lavorazione, la semina su sodo e la scarificatura; per le colture arboree all’impianto sono ammesse solo le lavorazioni puntuali e quelle finalizzate all’asportazione dei residui dell’impianto precedente ed in generale è obbligatorio l’inerbimento dell’interfila, inteso anche come vegetazione spontanea gestita con sfalci; - Unelle n. elle aree con pendenza media compresa tra il 10% e il 30%U30%., oltre alle tecniche sopra descritte sono consentite lavorazioni ad una profondità massima di 30 cm, ad eccezione delle rippature per le quali non si applica questa limitazione; negli appezzamenti dedicati alle colture erbacee è obbligatoria la realizzazione di solchi acquai temporanei almeno ogni 60 metri o prevedere, in situazioni geo-pedologiche particolari e di frammentazione fondiaria, idonei sistemi alternativi di protezione del suolo dall’erosione; per le colture arboree è obbligatorio l’inerbimento nell’interfila (inteso anche come vegetazione spontanea gestita con sfalci); nel periodo primaverile-estivo in alternativa all’inerbimento, è consentita l’erpicatura a una profondità massima di 10 cm o la scarificatura; - Unelle .nelle aree di pianuraU pianura. è obbligatorio per le colture arboree l’inerbimento dell’interfila nel periodo autunno-invernale per contenere la perdita di elementi nutritivi; - sui terreni dove vige il vincolo dell’inerbimento nell’interfila delle colture arboree sono ammessi interventi localizzati di interramento dei concimi concimi; - negli impianti arborei con sistemazione a rittochino con pendenze superiori al 10%, oltre ai vincoli precedenti, nell’interfila non sono ammesse lavorazioni che rivoltino il terreno (per es. sono invece ammesse rippature e scarificature); - nelle colture arboree le operazioni di semina ed interramento del sovescio sono ammissibili sia in pianura sia nelle situazioni con pendenze medie dal 10 al 30%; in quest'ultimo caso tuttavia il sovescio andrà eseguito annualmente a filari alterni. Le pendenze degli appezzamenti possono essere ricavate dalla consultazione dell’Anagrafe Agricola Unica. I trattamenti con prodotti fitosanitari al terreno e quelli per il controllo delle erbe infestanti sono disciplinati dalle “Norme tecniche di produzione integrata: difesa e diserbo”. Qualora si ricorra alla tecnica della pacciamatura, si raccomanda l’utilizzo di materiali pacciamanti biodegradabili o riciclabili.

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Samples: consorziofinagro.it

Gestione del suolo e pratiche agronomiche per il controllo delle infestanti. La gestione del suolo e le relative tecniche di lavorazione devono essere finalizzate al miglioramento delle condizioni di adattamento delle colture per massimizzarne i risultati produttivi, favorire il controllo delle infestanti, migliorare l’efficienza dei nutrienti riducendo le perdite per lisciviazione, ruscellamento ed evaporazione, mantenere il terreno in buone condizioni strutturali, prevenire erosione e smottamenti, preservare il contenuto in sostanza organica e favorire la penetrazione delle acque meteoriche e di irrigazione. Nel rispetto di queste finalità, si dovranno rispettare le seguenti disposizioni: - Unelle aree di collina e di montagna con pendenza media superiore al 30%U sono consentite esclusivamente, per le colture erbacee, la minima lavorazione, la semina su sodo e la scarificatura; per le colture arboree all’impianto sono ammesse solo le lavorazioni puntuali e quelle finalizzate all’asportazione dei residui dell’impianto precedente ed in generale è obbligatorio l’inerbimento dell’interfila, inteso anche come vegetazione spontanea gestita con sfalci; - Unelle aree con pendenza media compresa tra il 10% e il 30%U, oltre alle tecniche sopra descritte sono consentite lavorazioni ad una profondità massima di 30 cm, ad eccezione delle rippature per le quali non si applica questa limitazione; negli appezzamenti dedicati alle colture erbacee è obbligatoria la realizzazione di solchi acquai temporanei almeno ogni 60 metri o prevedere, in situazioni geo-pedologiche particolari e di frammentazione fondiaria, idonei sistemi alternativi di protezione del suolo dall’erosione; per le colture arboree è obbligatorio l’inerbimento nell’interfila (inteso anche come vegetazione spontanea gestita con sfalci); nel periodo primaverile-estivo in alternativa all’inerbimento, è consentita l’erpicatura a una profondità massima di 10 cm o la scarificatura; - Unelle aree di pianuraU è obbligatorio per le colture arboree l’inerbimento dell’interfila nel periodo autunno-invernale per contenere la perdita di elementi nutritivi; - sui terreni dove vige il vincolo dell’inerbimento nell’interfila delle colture arboree sono ammessi interventi localizzati di interramento dei concimi concimi; - negli impianti arborei con sistemazione a rittochino con pendenze superiori al 10%, oltre ai vincoli precedenti, nell’interfila non sono ammesse lavorazioni che rivoltino il terreno (per es. sono invece ammesse rippature e scarificature); - nelle colture arboree le operazioni di semina ed interramento del sovescio sono ammissibili sia in pianura sia nelle situazioni con pendenze medie dal 10 al 30%; in quest'ultimo caso tuttavia il sovescio andrà eseguito annualmente a filari alterni. Le pendenze degli appezzamenti possono essere ricavate dalla consultazione dell’Anagrafe Agricola Unica. I trattamenti con prodotti fitosanitari al terreno e quelli per il controllo delle erbe infestanti sono disciplinati dalle “Norme tecniche di produzione integrata: difesa e diserbo”. Qualora si ricorra alla tecnica della pacciamatura, si raccomanda l’utilizzo di materiali pacciamanti biodegradabili o riciclabili.

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Samples: www.regione.piemonte.it

Gestione del suolo e pratiche agronomiche per il controllo delle infestanti. La gestione del suolo e le relative tecniche di lavorazione devono essere finalizzate al miglioramento delle condizioni di adattamento delle colture per massimizzarne i risultati produttivi, favorire il controllo delle infestanti, migliorare l’efficienza dei nutrienti riducendo le perdite per lisciviazione, ruscellamento ed evaporazione, mantenere il terreno in buone condizioni strutturali, prevenire erosione e smottamenti, preservare il contenuto in sostanza organica e favorire la penetrazione delle acque meteoriche e di irrigazione. Nel rispetto di queste finalità, si dovranno rispettare le seguenti disposizioni: - Unelle aree di collina e di montagna con pendenza media superiore al 30%U sono consentite esclusivamente, per le colture erbacee, la minima lavorazione, la semina su sodo e la scarificatura; per le colture arboree all’impianto sono ammesse solo le lavorazioni puntuali e quelle finalizzate all’asportazione dei residui dell’impianto precedente ed in generale è obbligatorio l’inerbimento dell’interfila, inteso anche come vegetazione spontanea gestita con sfalci; - Unelle aree con pendenza media compresa tra il 10% e il 30%U, oltre alle tecniche sopra descritte sono consentite lavorazioni ad una profondità massima di 30 cm, ad eccezione delle rippature per le quali non si applica questa limitazione; negli appezzamenti dedicati alle colture erbacee è obbligatoria la realizzazione di solchi acquai temporanei almeno ogni 60 metri o prevedere, in situazioni geo-pedologiche particolari e di frammentazione fondiaria, idonei sistemi alternativi di protezione del suolo dall’erosione; per le colture arboree è obbligatorio l’inerbimento nell’interfila (inteso anche come vegetazione spontanea gestita con sfalci); nel periodo primaverile-estivo in alternativa all’inerbimento, è consentita l’erpicatura a una profondità massima di 10 cm o la scarificatura; - Unelle nelle aree di pianuraU è obbligatorio per le colture arboree l’inerbimento dell’interfila nel periodo autunno-invernale per contenere la perdita di elementi nutritivi; - sui terreni dove vige il vincolo dell’inerbimento nell’interfila delle colture arboree sono ammessi interventi localizzati di interramento dei concimi concimi; - negli impianti arborei con sistemazione a rittochino con pendenze superiori al 10%, oltre ai vincoli precedenti, nell’interfila non sono ammesse lavorazioni che rivoltino il terreno (per es. sono invece ammesse rippature e scarificature); - nelle colture arboree le operazioni di semina ed interramento del sovescio sono ammissibili sia in pianura sia nelle situazioni con pendenze medie dal 10 al 30%; in quest'ultimo caso tuttavia il sovescio andrà eseguito annualmente a filari alterni. Le pendenze degli appezzamenti possono essere ricavate dalla consultazione dell’Anagrafe Agricola Unica. I trattamenti con prodotti fitosanitari al terreno e quelli per il controllo delle erbe infestanti sono disciplinati dalle “Norme tecniche di produzione integrata: difesa e diserbo”. Qualora si ricorra alla tecnica della pacciamatura, si raccomanda l’utilizzo di materiali pacciamanti biodegradabili o riciclabili.

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