Indennità di disponibilità. Nei periodi in cui il lavoratore garantisce la propria disponibilità al datore di lavoro, in attesa di utilizzazione è riconosciuta una indennità mensile di disponibilità. Attualmente l' indennità di disponibilità è pari al 20% della retribuzione prevista dal CCNL applicato nell'azienda utilizzatrice così come stabilito dal decreto ministeriale 10 Marzo 2004. Sull’indennità di disponibilità sono versati i contributi. In caso di malattia o altro impedimento temporaneo, il lavoratore è tenuto ad informare tempestivamente il datore specificando il periodo di impossibilità, ma durante questo periodo il lavoratore non ha diritto all’ indennità. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata può comportare la risoluzione del contratto, la restituzione dell’indennità di disponibilità e il risarcimento del danno.
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Samples: Lavoro Intermittente
Indennità di disponibilità. Nei Qualora il contratto di lavoro fra il lavoratore ed il somministratore sia a tempo indeterminato, il lavoratore, nei periodi in cui il lavoratore garantisce non presta la propria disponibilità al datore di lavoroattività in un’impresa utilizzatrice, in attesa di utilizzazione è riconosciuta una indennità mensile resta a disposizione dell’Azienda somministratrice. In cambio riceverà un’indennità di disponibilità, fino alla nuova assegnazione. Attualmente l' La misura di tale indennità di disponibilità è pari al 20% della retribuzione prevista deve essere stabilita dal CCNL applicato nell'azienda utilizzatrice così come contratto collettivo nazionale applicabile all’impresa somministratrice; in ogni caso non può essere inferiore all’importo stabilito ed aggiornato dal decreto ministeriale 10 Marzo 2004. Sull’indennità di disponibilità sono versati i contributiMinistero del Lavoro con apposito decreto. In proposito è intervenuto il D.M. del 10/3/2004, che ha fissato in 350 euro l’importo minimo dell’indennità. L’indennità andrà ridotta proporzionalmente in caso di malattia assegnazione del lavoratore ad un lavoro a tempo parziale31. Infine essa è esclusa dal computo di ogni istituto di legge o altro impedimento temporaneo, il lavoratore è tenuto ad informare tempestivamente il datore specificando il periodo di impossibilità, ma durante questo periodo il lavoratore non ha diritto all’ indennità. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata può comportare la risoluzione del contratto, la restituzione dell’indennità di disponibilità e il risarcimento del dannocontratto collettivo.
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Samples: Manuale Del Sindacalista Uilm Sulla Somministrazione Di Lavoro
Indennità di disponibilità. Nei periodi in cui Se nel contratto di lavoro intermittente è previsto l’obbligo per il lavoratore di rispondere alla chiamata del datore di lavoro, è altresì stabilita la corresponsione di una indennità mensile di disponibilità per i periodi nei quali il lavoratore stesso garantisce la propria disponibilità al datore di lavoro, lavoro in attesa di utilizzazione è riconosciuta una indennità mensile utilizzazione. L’indennità di disponibilitàdisponibilità sarà pari al 25% della retribuzione mensile, calcolata sugli elementi indicati al 1° comma dell’art. Attualmente l' indennità 19 del CCNL sottoscritto in data 26/2/2008. In ogni caso si tiene conto di quanto previsto dal D.M. 10/3/2004 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. L’indennità di disponibilità è pari al 20% della retribuzione prevista esclusa dal CCNL applicato nell'azienda utilizzatrice così come stabilito dal decreto ministeriale 10 Marzo 2004. Sull’indennità computo di disponibilità sono versati i contributi. In caso ogni istituto di malattia legge o altro impedimento temporaneo, il lavoratore è tenuto ad informare tempestivamente il datore specificando il periodo di impossibilità, ma durante questo periodo il lavoratore non ha diritto all’ indennitàcontratto collettivo. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata può comportare la risoluzione del contratto, la restituzione dell’indennità di disponibilità e il risarcimento del dannoè ricompreso nella fattispecie della assenza ingiustificata.
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Indennità di disponibilità. Nei periodi Sono previste due tipologie di lavoro intermittente: - con obbligo di corrispondere una indennità di disponibilità, nel caso in cui il lavoratore garantisce la propria disponibilità al datore si assuma l’obbligo di lavoro, rispondere alla chiamata e resti in attesa di utilizzazione è riconosciuta una indennità mensile di disponibilità. Attualmente utilizzazione; attualmente l' indennità di disponibilità è pari al 20% della retribuzione prevista dal CCNL applicato nell'azienda utilizzatrice così come stabilito dal decreto ministeriale 10 Marzo 2004. Sull’indennità di disponibilità sono versati i contributi. In caso di malattia o altro impedimento temporaneo, il lavoratore è tenuto ad informare tempestivamente il datore specificando il periodo di impossibilità, ma durante questo periodo il lavoratore non ha diritto all’ indennità. Il rifiuto ingiustificato di rispondere alla chiamata può comportare la risoluzione del contratto, la restituzione dell’indennità di disponibilità e il risarcimento del danno. Sull’indennità di disponibilità sono versati i contributi. - senza indennità nel caso in cui il lavoratore scelga di non garantire la sua reperibilità.
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Samples: Contratto Di Lavoro Intermittente