POSA IN OPERA DELLE MISCELE. La posa in opera dei manti di usura speciali viene effettuata a mezzo di macchine vibrofinitrici in perfetto stato di efficienza e dotate di automatismi di autolivellamento. La velocità di avanzamento delle vibrofinitrici non deve essere superiore ai 3 – 4 m/min con alimentazione continua del conglomerato. Le vibrofinitrici devono comunque lasciare uno strato finito perfettamente sagomato, privo di sgranamenti, fessurazioni ed esente da difetti dovuti a segregazione degli elementi litoidi più grossi. Nella stesa si deve porre la massima cura alla formazione dei giunti longitudinali preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla precedente. Se il bordo risulterà danneggiato o arrotondato si deve procedere al taglio verticale con idonea attrezzatura. I giunti trasversali derivanti dalle interruzioni giornaliere devono essere realizzati sempre previo taglio ed asportazione della parte terminale di azzeramento. La sovrapposizione dei giunti longitudinali con quelli degli strati sottostanti deve essere programmata e realizzata in maniera che essi risultino fra di loro sfalsati di almeno 20 cm e non cadano mai in corrispondenza delle due fasce della corsia di marcia normalmente interessata dalle ruote dei veicoli pesanti. Il trasporto del conglomerato dall’impianto di confezione al cantiere di stesa deve avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti e veloci e comunque sempre dotati di telone di copertura per evitare i raffreddamenti superficiali eccessivi e formazione di crostoni. La temperatura del conglomerato bituminoso all’atto della stesa controllata immediatamente dietro la finitrice deve risultare in ogni momento non inferiore a 140° C. La stesa dei conglomerati deve essere sospesa quando le condizioni meteorologiche generali possono pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro. Il conglomerato eventualmente compromesso deve essere immediatamente rimosso e successivamente lo strato deve essere ricostruito a spese dell’Impresa. La compattazione del conglomerato deve iniziare appena steso dalla vibrofinitrice e condotta a termine senza interruzioni. Il costipamento deve essere realizzato mediante rullo statico a ruote metalliche del peso massimo di 15t (10t per i microtappeti a caldo). Si avrà cura inoltre che la compattazione sia condotta con la metodologia più adeguata per ottenere uniforme addensamento in ogni punto ed evitare fessurazioni e scorrimenti nello strato appena steso. La superficie degli strati deve presentarsi, dopo la compattazione, priva di irregolarità ed ondulazioni. Un’asta rettilinea lunga 4 m posta in qualunque direzione sulla superficie finita di ciascuno strato deve aderirvi uniformemente; può essere tollerato uno scostamento massimo di 5 mm.
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Samples: Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade, Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade, Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade Provinciali
POSA IN OPERA DELLE MISCELE. La posa in opera dei manti di usura speciali viene conglomerati bituminosi verrà effettuata a mezzo di macchine vibrofinitrici in perfetto stato di efficienza e dotate di automatismi di autolivellamento. La velocità di avanzamento delle vibrofinitrici non deve essere superiore ai 3 – 4 m/min con alimentazione continua del conglomerato. Le vibrofinitrici devono comunque lasciare uno strato finito perfettamente sagomato, privo di sgranamenti, fessurazioni ed esente da difetti dovuti a segregazione degli elementi litoidi più grossi. Nella stesa si deve porre la massima cura alla formazione dei giunti longitudinali preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla precedente. Qualora ciò non sia possibile il bordo della striscia già realizzata deve essere spalmato con emulsione bituminosa cationica per assicurare la saldatura della striscia successiva. Se il bordo risulterà danneggiato o arrotondato si deve procedere al taglio verticale con idonea attrezzatura. I giunti trasversali derivanti dalle interruzioni giornaliere devono essere realizzati sempre previo taglio ed asportazione della parte terminale di azzeramento. La sovrapposizione dei giunti longitudinali con quelli degli tra i vari strati sottostanti deve essere programmata e realizzata in maniera che essi risultino fra di loro sfalsati di almeno 20 cm e non cadano mai in corrispondenza delle due fasce della corsia di marcia normalmente interessata dalle ruote dei veicoli pesanti. Il trasporto del conglomerato dall’impianto di confezione al cantiere di stesa deve avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti e veloci e comunque sempre dotati di telone di copertura per evitare i raffreddamenti superficiali eccessivi e formazione di crostoni. La temperatura del conglomerato bituminoso all’atto della stesa controllata immediatamente dietro la finitrice deve risultare in ogni momento non inferiore a 140° C. La stesa dei conglomerati deve essere sospesa quando le condizioni meteorologiche generali possono pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro. Il conglomerato Gli strati eventualmente compromesso deve compromessi devono essere immediatamente rimosso rimossi e successivamente lo strato deve essere ricostruito ricostruiti a spese dell’Impresa. La compattazione del conglomerato dei conglomerati deve iniziare appena steso stesi dalla vibrofinitrice e condotta a termine senza interruzioni. Il costipamento L’addensamento deve essere realizzato mediante preferibilmente con rulli gommati. Per gli strati di base e di binder possono essere utilizzati anche rulli con ruote metalliche vibranti e/o combinati, di idoneo peso e caratteristiche tecnologiche avanzate in modo da assicurare il raggiungimento delle massime densità ottenibili. Per lo strato di usura può essere utilizzato un rullo statico tandem a ruote metalliche del peso massimo di 15t (10t per i microtappeti a caldo). t. Si avrà cura inoltre che la compattazione sia condotta con la metodologia più adeguata per ottenere uniforme addensamento in ogni punto ed evitare fessurazioni e scorrimenti nello strato appena steso. La superficie degli strati deve presentarsi, dopo la compattazione, priva di irregolarità ed ondulazioni. Un’asta rettilinea lunga 4 m posta in qualunque direzione sulla superficie finita di ciascuno strato deve aderirvi uniformemente; può essere tollerato uno scostamento massimo di 5 mm. La miscela bituminosa dello strato di base verrà stesa dopo che sia stata accertata dalla Direzione Lavori la rispondenza della fondazione ai requisiti di quota, sagoma, densità e portanza indicati in progetto. Prima della stesa del conglomerato bituminoso su strati di fondazione in misto cementato deve essere rimossa, per garantirne l’ancoraggio, la sabbia eventualmente non trattenuta dall’emulsione stesa precedentemente a protezione del misto cementato stesso. Nel caso di stesa in doppio strato essi devono essere sovrapposti nel più breve tempo possibile. Qualora la seconda stesa non sia realizzata entro le 24 ore successive tra i due strati deve essere interposta una mano di attacco di emulsione bituminosa in ragione di 0,3 Kg/m2 di bitume residuo. La miscela bituminosa del binder e del tappeto di usura verrà stesa sul piano finito dello strato sottostante dopo che sia stata accertata dalla Direzione Lavori la rispondenza di quest’ultimo ai requisiti di quota, sagoma, densità e portanza indicati in progetto.
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Samples: Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade Provinciali, Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade Provinciali, Accordo Quadro Per Interventi Di Manutenzione Straordinaria
POSA IN OPERA DELLE MISCELE. La posa in opera dei manti di usura speciali viene conglomerati bituminosi verrà effettuata a mezzo di macchine vibrofinitrici in perfetto stato di efficienza e dotate di automatismi di autolivellamento. La velocità di avanzamento delle vibrofinitrici non deve essere superiore ai 3 – 4 m/min con alimentazione continua del conglomerato. Le vibrofinitrici devono comunque lasciare uno strato finito perfettamente sagomato, privo di sgranamenti, fessurazioni ed esente da difetti dovuti a segregazione degli elementi litoidi più grossi. Nella stesa si deve porre la massima cura alla formazione dei giunti longitudinali preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla precedente. Qualora ciò non sia possibile il bordo della striscia già realizzata deve essere spalmato con emulsione bituminosa cationica per assicurare la saldatura della striscia successiva. Se il bordo risulterà danneggiato o arrotondato si deve dovrà procedere al taglio verticale con idonea attrezzatura. I giunti trasversali derivanti dalle interruzioni giornaliere devono essere realizzati sempre previo taglio ed asportazione della parte terminale di azzeramento. La sovrapposizione dei giunti longitudinali con quelli degli tra i vari strati sottostanti deve essere programmata e realizzata in maniera che essi risultino fra di loro sfalsati di almeno 20 cm e non cadano mai in corrispondenza delle due fasce della corsia di marcia normalmente interessata dalle ruote dei veicoli pesanti. Il trasporto del conglomerato dall’impianto di confezione al cantiere di stesa deve avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti e veloci e comunque sempre dotati di telone di copertura per evitare i raffreddamenti superficiali eccessivi e formazione di crostoni. La temperatura del conglomerato bituminoso all’atto della stesa controllata immediatamente dietro la finitrice deve risultare in ogni momento non inferiore a 140° C. La stesa dei conglomerati deve essere sospesa quando le condizioni meteorologiche generali possono pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro. Il conglomerato Gli strati eventualmente compromesso deve compromessi devono essere immediatamente rimosso rimossi e successivamente lo strato deve essere ricostruito ricostruiti a spese dell’Impresa. La compattazione del conglomerato dei conglomerati deve iniziare appena steso stesi dalla vibrofinitrice e condotta a termine senza interruzioni. Il costipamento L’addensamento deve essere realizzato mediante preferibilmente con rulli gommati. Per gli strati di base e di binder possono essere utilizzati anche rulli con ruote metalliche vibranti e/o combinati, di idoneo peso e caratteristiche tecnologiche avanzate in modo da assicurare il raggiungimento delle massime densità ottenibili. Per lo strato di usura può essere utilizzato un rullo statico tandem a ruote metalliche del peso massimo di 15t (10t per i microtappeti a caldo). t. Si avrà cura inoltre cura, inoltre, che la compattazione sia condotta con la metodologia più adeguata per ottenere uniforme addensamento in ogni punto ed evitare fessurazioni e scorrimenti nello strato appena steso. La superficie degli strati deve presentarsi, dopo la compattazione, priva di irregolarità ed ondulazioni. Un’asta rettilinea lunga 4 m posta in qualunque direzione sulla superficie finita di ciascuno strato deve aderirvi uniformemente; può essere tollerato uno scostamento massimo di 5 mm. La miscela bituminosa dello strato di base verrà stesa dopo che sia stata accertata dalla Direzione Lavori la rispondenza della fondazione ai requisiti di quota, sagoma, densità e portanza indicati in progetto. Prima della stesa del conglomerato bituminoso su strati di fondazione in misto cementato deve essere rimossa, per garantirne l’ancoraggio, la sabbia eventualmente non trattenuta dall’emulsione stesa precedentemente a protezione del misto cementato stesso. Nel caso di stesa in doppio strato essi devono essere sovrapposti nel più breve tempo possibile. Qualora la seconda stesa non sia realizzata entro le 24 ore successive tra i due strati deve essere interposta una mano di attacco di emulsione bituminosa in ragione di 0,3 Kg/m2 di bitume residuo. La miscela bituminosa del binder e del tappeto di usura verrà stesa sul piano finito dello strato sottostante dopo che sia stata accertata dalla Direzione Lavori la rispondenza di quest’ultimo ai requisiti di quota, sagoma, densità e portanza indicati in progetto.
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Samples: Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade, Accordo Quadro Per La Manutenzione Delle Strade
POSA IN OPERA DELLE MISCELE. La posa in opera dei manti di usura speciali viene del conglomerato bituminoso verrà effettuata a mezzo di macchine vibrofinitrici vibrofinitrici, dei tipi approvati dalla D. L., in perfetto stato di efficienza e dotate di automatismi di autolivellamento. La velocità miscela verrà stesa sul piano finito della fondazione (in misto granulare o misto cementato) dopo che sia stata accertata dalla D. L. la rispondenza di avanzamento delle vibrofinitrici non deve essa ai requisiti di quota, sagoma, densità e portanza. Sarà stesa una mano d’attacco con emulsione bituminosa di cui all’art 4 in ragione di 0,5-0,8 kg/mq. Se si procederà alla stesa in doppio strato, i due strati dovranno essere superiore ai 3 – 4 msovrapposti nel più breve tempo possibile, tra di essi dovrà essere interposta una mano di attacco di emulsione bituminosa in ragione di 0,5-0,8 kg/min con alimentazione continua del conglomeratomq. Le vibrofinitrici devono comunque dovranno lasciare uno strato finito perfettamente sagomato, privo di sgranamenti, fessurazioni fessurazioni, ed esente da difetti dovuti a alla segregazione degli elementi litoidi più grossi. Nella stesa si deve dovrà porre la massima cura alla formazione dei giunti longitudinali longitudinali, preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla precedenteprecedente con l’impiego di 2 o più finitrici. Qualora ciò non sia possibile, il bordo della striscia già realizzata dovrà essere spalmato con emulsione al 60% in peso per assicurare la saldatura alla striscia successiva. Se il bordo risulterà danneggiato o arrotondato si deve dovrà procedere al taglio verticale con idonea attrezzatura. I giunti longitudinali di due strati sovrapposti devono esse sfalsati di 30 cm o più. I giunti trasversali derivanti dalle interruzioni giornaliere devono dovranno essere realizzati sempre previo taglio ed asportazione della parte terminale di azzeramento. La sovrapposizione dei giunti longitudinali con quelli degli strati sottostanti deve essere programmata e realizzata in maniera che essi risultino fra di loro sfalsati di almeno 20 cm e non cadano mai in corrispondenza delle due fasce della corsia di marcia normalmente interessata dalle ruote dei veicoli pesanti. Il trasporto del conglomerato dall’impianto di confezione al cantiere di stesa deve dovrà avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti e veloci e comunque sempre dotati di telone di copertura per evitare i raffreddamenti superficiali eccessivi e la formazione di crostoni. La temperatura del conglomerato bituminoso all’atto della stesa controllata immediatamente dietro la finitrice deve dovrà risultare in ogni momento non inferiore a 140° C. °C. La stesa dei conglomerati deve dovrà essere sospesa quando le condizioni meteorologiche generali possono pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro. Il conglomerato Gli strati eventualmente compromesso deve compromessi dovranno essere immediatamente rimosso rimossi e successivamente lo strato deve essere ricostruito ricostruiti a spese dell’Impresa. La compattazione del conglomerato deve dei conglomerati dovrà iniziare non appena steso essi saranno stati stesi dalla vibrofinitrice e dovrà essere condotta a termine senza interruzioni. Il costipamento Essa verrà eseguita mediante rulli a pneumatici con carico per ruota superiore a 2t. e carico totale non inferiore 18t. Solamente su autorizzazione della D. L. potranno essere usati rulli metallici a 2 ruote vibranti da 10 t. per ruota o con una sola ruota vibrante e peso non inferiore a 18 t. oppure rulli misti (vibranti e pneumatici) sempre con peso non inferiore a 18t. Per la compattazione degli strati di collegamento ed usura verranno utilizzati unicamente rulli gommati come sopra descritto. Se si dispone di rulli gommati e di rulli metallici sarà bene effettuare le prime passate con rulli gommati mentre la profilatura finale sarà affidata ai rulli metallici. La compattazione deve essere realizzato mediante rullo statico a ruote metalliche del peso massimo di 15t (10t effettuata dall’esterno verso l’interno ed in modo che un passaggio si sovrapponga parzialmente all’altro, per i microtappeti a caldo). Si avrà cura inoltre che la compattazione sia condotta primi passaggi il rullo procederà con la metodologia più adeguata per ottenere uniforme addensamento in ogni punto ed evitare fessurazioni e scorrimenti nello strato appena stesole ruote motrici disposte verso il senso di marcia. La superficie degli strati deve presentarsi, dopo la compattazione, priva finita non dovrà discostarsi più di irregolarità ed ondulazioni. Un’asta 1cm dalla sagoma di progetto; essa sarà controllata con asta rettilinea lunga 4 m 4,50 posta in qualunque direzione sulla superficie finita pavimentata secondo due direzioni ortogonali. Tra i vari tipi di ciascuno strati (base o strato deve aderirvi uniformementeportante e collegamento; può essere tollerato uno scostamento massimo strato portante ed usura, collegamento ed usura) prima della stesa dello strato sovrastante si procederà ad una accurata pulizia della superficie di 5 mmstesa ed alla posa in opera di una mano continua di ancoraggio mediante emulsione bituminosa in ragione di 0. 5-0. 6 kg/mq. Verrà quindi iniziato lo stendimento del conglomerato.
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Samples: Capitolato Speciale d'Appalto
POSA IN OPERA DELLE MISCELE. La posa in opera dei manti di usura speciali viene conglomerati bituminosi sarà effettuata a per mezzo di macchine vibrofinitrici in perfetto stato di efficienza e dotate di automatismi di autolivellamento. La velocità di avanzamento delle vibrofinitrici non deve essere superiore ai 3 – 4 m/min con alimentazione continua del conglomerato. Le vibrofinitrici devono dovranno comunque lasciare uno strato finito perfettamente sagomato, privo di sgranamenti, fessurazioni ed esente da difetti dovuti a segregazione degli elementi litoidi più grossi. Nella stesa si deve dovrà porre la massima cura alla formazione dei giunti longitudinali preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento di una strisciata alla precedente. Qualora ciò non sia possibile, il bordo della striscia già realizzata dovrà essere spruzzato con emulsione bituminosa cationica per assicurare la saldatura della striscia successiva. Se il bordo risulterà sarà danneggiato o arrotondato arrotondato, si deve dovrà procedere al taglio verticale con idonea attrezzatura. I giunti trasversali derivanti dalle interruzioni giornaliere devono dovranno essere realizzati sempre previo taglio ed e asportazione della parte terminale di azzeramento. La sovrapposizione dei giunti longitudinali con quelli degli tra i vari strati sottostanti deve dovrà essere programmata e realizzata in maniera che essi risultino siano fra di loro sfalsati di almeno 20 cm e non cadano mai in corrispondenza delle due fasce della corsia di marcia normalmente interessata dalle ruote dei veicoli pesanti. Il trasporto del conglomerato bituminoso dall’impianto di confezione produzione al cantiere di stesa deve dovrà avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti e veloci e comunque veloci. Comunque, i mezzi dovranno essere sempre dotati di telone di copertura per evitare i raffreddamenti superficiali eccessivi e la formazione di crostoni. La temperatura del conglomerato bituminoso all’atto della stesa controllata immediatamente dietro la finitrice deve risultare dovrà essere in ogni momento non inferiore a 140° C. °C. La stesa dei conglomerati deve dovrà essere sospesa quando le condizioni meteorologiche generali possono potranno pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro. Il conglomerato eventualmente compromesso deve Gli strati compromessi dovranno essere immediatamente rimosso rimossi e successivamente lo strato deve essere ricostruito ricostruiti a spese dell’Impresa. La compattazione del conglomerato deve dei conglomerati dovrà iniziare appena steso stesi dalla vibrofinitrice e condotta a termine senza interruzioni. Il costipamento deve L’addensamento dovrà essere realizzato mediante rullo statico a preferibilmente con rulli gommati. Per gli strati di base potranno essere utilizzati anche rulli con ruote metalliche del vibranti e/o combinati, d’idoneo peso massimo di 15t (10t per i microtappeti a caldo)e caratteristiche tecnologiche avanzate in modo da assicurare il raggiungimento delle massime densità ottenibili. Si avrà cura inoltre che la compattazione sia condotta con la metodologia più adeguata per ottenere uniforme addensamento in ogni punto ed evitare fessurazioni e scorrimenti nello strato appena steso. La superficie degli strati deve dovrà presentarsi, dopo la compattazione, priva di irregolarità ed d’irregolarità e ondulazioni. Un’asta rettilinea lunga 4 4,00 m posta in qualunque direzione sulla superficie finita di ciascuno strato deve dovrà aderirvi uniformemente; può essere tollerato uno scostamento massimo di 5 mm. La miscela bituminosa dello strato di base sarà stesa dopo l’accertamento della Direzione Lavori della rispondenza della fondazione ai requisiti di quota, sagoma, densità e portanza indicati in progetto. Nel caso di stesa in doppio strato, tra le due stese dovrà essere interposta una mano di attacco di emulsione bituminosa per la preparazione del piano di posa del secondo strato.
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Samples: Capitolato Speciale D’appalto
POSA IN OPERA DELLE MISCELE. I provini per la prova di trazione indiretta sono gli stessi impiegati per la prova di compressione (CNR BU 29) La posa stesa verrà eseguita impiegando macchine finitrici vibranti. Il tempo massimo tra l’introduzione dell’acqua nella miscela del misto cementato e l’inizio della compattazione non dovrà superare i 60 minuti. Le operazioni di compattazione dello strato devono essere realizzate con apparecchiature e sequenze adatte a produrre il grado di addensamento e le prestazioni richieste. In generale, è preferibile che le operazioni di addensamento siano eseguite prima con rullo a ruote vibranti e dopo con rullo gommato; in opera alternativa si possono utilizzare rulli misti vibranti-gommati. L'idoneità dei manti mezzi di usura speciali viene effettuata costipamento verrà determinata dalla Direzione Lavori sulla base dei risultati ottenuti su stese sperimentali in campo prove utilizzando le stesse miscele messe a mezzo punto con lo studio di macchine vibrofinitrici in perfetto stato di efficienza e dotate di automatismi di autolivellamentolaboratorio. La stesa della miscela non deve di norma essere eseguita con temperature ambiente inferiori a 0°C e mai sotto la pioggia. Nel caso in cui le condizioni climatiche (temperatura, soleggiamento, ventilazione) comportino una elevata velocità di avanzamento evaporazione, è necessario provvedere ad una adeguata protezione delle vibrofinitrici miscele sia durante il trasporto che durante la stesa. Il tempo intercorrente tra la stesa di due strisce affiancate non deve essere superiore ai 3 – 4 m/min con alimentazione continua del conglomeratosuperare di norma le due ore per garantire la continuità della struttura. Le vibrofinitrici Particolari accorgimenti devono comunque lasciare uno strato finito perfettamente sagomato, privo di sgranamenti, fessurazioni ed esente da difetti dovuti a segregazione degli elementi litoidi più grossi. Nella stesa si deve porre la massima cura alla adottarsi nella formazione dei giunti longitudinali preferibilmente ottenuti mediante tempestivo affiancamento che andranno protetti con fogli di polietilene o materiale similare. Il giunto di ripresa deve essere ottenuto terminando la stesa dello strato a ridosso di una strisciata alla precedentetavola e togliendo la tavola al momento della ripresa della stesa. Se il bordo risulterà danneggiato o arrotondato non si deve procedere al taglio verticale con idonea attrezzaturafa uso della tavola si deve, prima della ripresa della stesa, provvedere a tagliare l’ultima parte dello strato precedente, in modo che si ottenga una parete perfettamente verticale. I giunti trasversali derivanti dalle interruzioni giornaliere Non devono essere realizzati sempre previo taglio ed asportazione della parte terminale eseguiti altri giunti all’infuori di azzeramento. La sovrapposizione dei giunti longitudinali con quelli degli strati sottostanti deve essere programmata e realizzata in maniera che essi risultino fra di loro sfalsati di almeno 20 cm e non cadano mai in corrispondenza delle due fasce della corsia di marcia normalmente interessata dalle ruote dei veicoli pesanti. Il trasporto del conglomerato dall’impianto di confezione al cantiere di stesa deve avvenire mediante mezzi di trasporto di adeguata portata, efficienti e veloci e comunque sempre dotati di telone di copertura per evitare i raffreddamenti superficiali eccessivi e formazione di crostoni. La temperatura del conglomerato bituminoso all’atto della stesa controllata immediatamente dietro la finitrice deve risultare in ogni momento non inferiore a 140° C. La stesa dei conglomerati deve essere sospesa quando le condizioni meteorologiche generali possono pregiudicare la perfetta riuscita del lavoro. Il conglomerato eventualmente compromesso deve essere immediatamente rimosso e successivamente lo strato deve essere ricostruito a spese dell’Impresa. La compattazione del conglomerato deve iniziare appena steso dalla vibrofinitrice e condotta a termine senza interruzioni. Il costipamento deve essere realizzato mediante rullo statico a ruote metalliche del peso massimo di 15t (10t per i microtappeti a caldo). Si avrà cura inoltre che la compattazione sia condotta con la metodologia più adeguata per ottenere uniforme addensamento in ogni punto ed evitare fessurazioni e scorrimenti nello strato appena steso. La superficie degli strati deve presentarsi, dopo la compattazione, priva di irregolarità ed ondulazioni. Un’asta rettilinea lunga 4 m posta in qualunque direzione sulla superficie finita di ciascuno strato deve aderirvi uniformemente; può essere tollerato uno scostamento massimo di 5 mmripresa.
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Samples: Accordo Quadro