Common use of Predisposizione e adozione del Modello Clause in Contracts

Predisposizione e adozione del Modello. In base ai risultati del risk assessment, il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo della Società è predisposto a cura delle Unità / Strutture aziendali competenti di ADR con l’eventuale supporto, secondo le necessità, di professionisti esterni. In particolare, nella definizione del Modello è posta particolare attenzione al disegno e successiva gestione dei processi a potenziale rischio 231, al fine di garantire ragionevolmente:  la separazione dei compiti attraverso una distribuzione delle responsabilità e la previsione di adeguati livelli autorizzativi, allo scopo di evitare sovrapposizioni funzionali o allocazioni operative che concentrino le attività critiche su un unico soggetto;  una chiara e formalizzata assegnazione di poteri e responsabilità, con espressa indicazione dei limiti di esercizio e in coerenza con le mansioni attribuite e le posizioni ricoperte nell’ambito della struttura organizzativa;  che le attività sensibili siano tracciabili e corredate da adeguata documentazione (cartacea e/o informatica) al fine di consentire, in qualunque momento, la verifica delle stesse in termini di congruità, coerenza, responsabilità e rispetto delle regole prestabilite, anche in ottemperanza alle norme in vigore;  la presenza di meccanismi di sicurezza in grado di assicurare un’adeguata protezione / accesso fisico- logico ai dati e ai beni aziendali; in particolare, l’accesso ai dati è consentito agli operatori muniti di adeguati poteri e profili e solo per quanto occorre all’espletamento dei compiti assegnati;  che il sistema di controllo interno posto in atto sia soggetto a una continua attività di supervisione per valutarne efficacia ed efficienza e proporre i necessari adeguamenti. Il Modello è redatto tenendo conto delle indicazioni espresse dalle Linee Guida di Confindustria ed è adottato dal Consiglio di Amministrazione della Società, essendo lo stesso un “atto di emanazione dell’organo dirigente” (in conformità alle prescrizioni dell’art. 6, co. 1, lett. a) del Decreto). I criteri per la prevenzione della commissione dei reati sono stati elaborati sulla base del cd. rischio accettabile, da intendersi nella residua “possibilità di commettere un illecito solo violando fraudolentemente un protocollo preventivo”.

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Predisposizione e adozione del Modello. In base ai risultati del risk assessment, il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo della Società è predisposto a cura delle Unità / Strutture aziendali competenti di ADR ADR, con l’eventuale supporto, secondo le necessità, di professionisti esterni. In particolare, nella definizione del Modello è posta particolare attenzione al disegno e successiva gestione dei processi a potenziale rischio 231, al fine di garantire ragionevolmente: la separazione dei compiti attraverso una distribuzione delle responsabilità e la previsione di adeguati livelli autorizzativi, allo scopo di evitare sovrapposizioni funzionali o allocazioni operative che concentrino le attività critiche su un unico soggetto; una chiara e formalizzata assegnazione di poteri e responsabilità, con espressa indicazione dei limiti di esercizio e in coerenza con le mansioni attribuite e le posizioni ricoperte nell’ambito della struttura organizzativa; che le attività sensibili siano tracciabili e corredate da adeguata documentazione (cartacea e/o informatica) al fine di consentire, in qualunque momento, la verifica delle stesse in termini di congruità, coerenza, responsabilità e rispetto delle regole prestabilite, anche in ottemperanza alle norme in vigore; la presenza di meccanismi di sicurezza in grado di assicurare un’adeguata protezione / accesso fisico- logico ai dati e ai beni aziendali; in particolare, l’accesso ai dati è consentito agli operatori muniti di adeguati poteri e profili e solo per quanto occorre all’espletamento dei compiti assegnati; che il sistema di controllo interno posto in atto sia soggetto a una continua attività di supervisione per valutarne efficacia ed efficienza e proporre i necessari adeguamenti. Il Modello è redatto tenendo conto delle indicazioni espresse dalle Linee Guida di Confindustria ed è adottato dal Consiglio di Amministrazione della Società, essendo lo stesso un “atto di emanazione dell’organo dirigente” (in conformità alle prescrizioni dell’art. 6, co. 1, lett. a) del Decreto). I criteri per la prevenzione della commissione dei reati sono stati elaborati sulla base del cd. rischio accettabile, da intendersi nella residua “possibilità di commettere un illecito solo violando fraudolentemente un protocollo preventivo”.

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Samples: www.adrtel.it

Predisposizione e adozione del Modello. In base ai risultati del risk assessment, è stato predisposto, con l’eventuale supporto e secondo le necessità, di professionisti esterni, il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo della Società è predisposto a cura delle Unità / Strutture aziendali competenti di ADR con l’eventuale supporto, secondo le necessità, di professionisti esternidel Gruppo MAG. In particolare, nella definizione del Modello è posta particolare attenzione al disegno e successiva gestione dei processi a potenziale rischio 231, al fine di garantire ragionevolmente: la separazione dei compiti attraverso una distribuzione delle responsabilità e la previsione di adeguati livelli autorizzativi, allo scopo di evitare sovrapposizioni funzionali o allocazioni operative che concentrino le attività critiche su un unico soggetto; una chiara e formalizzata assegnazione di poteri e responsabilità, con espressa indicazione dei limiti di esercizio e in coerenza con le mansioni attribuite e le posizioni ricoperte nell’ambito della struttura organizzativa; che le attività sensibili siano tracciabili e corredate da adeguata documentazione (cartacea e/o informatica) al fine di consentire, in qualunque momento, la verifica delle stesse in termini di congruità, coerenza, responsabilità e rispetto delle regole prestabilite, anche in ottemperanza alle norme in vigore; la presenza di meccanismi di sicurezza in grado di assicurare un’adeguata protezione / accesso fisico- fisico-logico ai dati e ai beni aziendali; in particolare, l’accesso ai dati è consentito agli operatori muniti di adeguati poteri e profili e solo per quanto occorre all’espletamento dei compiti assegnati; che il sistema di controllo interno posto in atto sia soggetto a una continua attività di supervisione per valutarne efficacia ed efficienza e proporre i necessari adeguamenti. Il Modello è redatto tenendo conto delle indicazioni espresse dalle Linee Guida di Confindustria AIBA ed è adottato dal Consiglio di Amministrazione della delle singole Società, essendo lo stesso un “atto di emanazione dell’organo dirigente” (in conformità alle prescrizioni dell’art. 6, co. 1, lett. a) del Decreto). I criteri per la prevenzione della commissione dei reati sono stati elaborati sulla base del cd. rischio accettabile, da intendersi nella residua “possibilità di commettere un illecito solo violando fraudolentemente un protocollo preventivo”.

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Predisposizione e adozione del Modello. In base ai risultati del risk assessment, il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo della Società è stato predisposto a cura delle Unità / Strutture aziendali competenti di ADR con l’eventuale supporto, secondo le necessità, di professionisti esterni. In particolare, nella definizione del Modello è posta particolare attenzione al disegno e successiva gestione dei processi a potenziale rischio 231, al fine di garantire ragionevolmente: la separazione dei compiti attraverso una distribuzione delle responsabilità e la previsione di adeguati livelli autorizzativi, allo scopo di evitare sovrapposizioni funzionali o allocazioni operative che concentrino le attività critiche su un unico soggetto; una chiara e formalizzata assegnazione di poteri e responsabilità, con espressa indicazione dei limiti di esercizio e in coerenza con le mansioni attribuite e le posizioni ricoperte nell’ambito della struttura organizzativa; che le attività sensibili siano tracciabili e corredate da adeguata documentazione (cartacea e/o informatica) al fine di consentire, in qualunque momento, la verifica delle stesse in termini di congruità, coerenza, responsabilità e rispetto delle regole prestabilite, anche in ottemperanza alle norme in vigore; la presenza di meccanismi di sicurezza in grado di assicurare un’adeguata protezione / accesso fisico- fisico-logico ai dati e ai beni aziendali; in particolare, l’accesso ai dati è consentito agli operatori muniti di adeguati poteri e profili e solo per quanto occorre all’espletamento dei compiti assegnati; che il sistema di controllo interno posto in atto sia soggetto a una continua attività di supervisione per valutarne efficacia ed efficienza e proporre i necessari adeguamenti. Il Modello è redatto tenendo conto delle indicazioni espresse dalle Linee Guida di Confindustria AIBA ed è adottato dal Consiglio di Amministrazione della Società, essendo lo stesso un “atto di emanazione dell’organo dirigente” (in conformità alle prescrizioni dell’art. 6, co. 1, lett. a) del Decreto). I criteri per la prevenzione della commissione dei reati sono stati elaborati sulla base del cd. rischio accettabile, da intendersi nella residua “possibilità di commettere un illecito solo violando fraudolentemente un protocollo preventivo”.

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