Common use of Progetti ammissibili Clause in Contracts

Progetti ammissibili. I Comuni che intendono accedere al contributo in conto capitale previsto dal presente Avviso presenteranno specifica domanda corredata dalla proposta progettuale e da tutta la documentazione con i tempi e le modalità di cui al par. 4. La suddetta domanda deve essere trasmessa on-line utilizzando il gestionale dell’organismo intermedio Sviluppo Toscana. Gli interventi presentati dovranno insistere su aree già individuate e perimetrate dal Comune istante: - in ragione del loro valore e pregio oppure in considerazione di particolari situazioni di degrado, anche collegate a fenomeni di disomogeneità o desertificazione commerciale (art. 110, commi 2 e 3 della L.R. 62/2018), - in riferimento al Centro Commerciale Naturale (art. 111, comma 2 della L.R. 62/2018). I progetti, di carattere infrastrutturale, devono – in primis – essere funzionali all’attuazione degli interventi previsti al comma 4 del citato art. 110 del Codice del Commercio, e/o devono riguardare la sperimentazione di progetti integrati di micro-rigenerazione socio-economica di spazi urbani. Essi possono comprendere anche la riqualificazione di un’area CCN del Comune stesso e, in tal caso, possono accedere ai contributi previsti nella specifica linea di finanziamento riservata ai CCN. Le due tipologie di aree possono anche coincidere. Tali progetti potranno riguardare, a titolo esemplificativo: - il riutilizzo di fondi di proprietà (o nella disponibilità) del Comune a destinazione commerciale o artigianale rimasti vuoti, anche attraverso l’uso temporaneo di tali locali e possibili modalità di condivisione degli spazi tra più attività commerciali, anche nella forma di economia collaborativa; - l’infrastrutturazione e la riqualificazione di aree mercatali con la sistemazione dei mercati coperti o all’aperto (esclusi quelli all’ingrosso), fiere o singoli posteggi, ai fini dell’eventuale specializzazione delle merceologie offerte (es.: qualificazione dei banchi, separazione dell’alimentare dal non alimentare), della valorizzazione delle produzioni delle piccole e medie imprese toscane, ivi compresa la vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli e ittici così da aumentare le opportunità di offerta di prodotti locali e di qualità e di favorire il mantenimento di produzioni localmente importanti; - micro-qualificazione infrastrutturale di centri storici ed altri interventi finalizzati a fornire servizi innovativi al consumatore, ad accrescere la sicurezza di operatori e consumatori, a rendere più competitive le imprese del commercio dei piccoli centri, ad allestire spazi comuni, al miglioramento del contesto urbano, nonché all’allestimento di punti informativi, di accoglienza o di desk informatizzati. Nel caso di recupero di immobili, gli stessi dovranno essere resi funzionali e attivi entro 6 mesi dalla conclusione del progetto, intendendosi la data del collaudo o del CRE da trasmettere alla Regione. L’affidamento della gestione da parte dell’Ente a soggetti privati, così come la messa a disposizione degli spazi a favore di imprese private, devono avvenire con modalità aperte e trasparenti, con applicazione di un corrispettivo di mercato o di un importo agevolato ai sensi dell’art. 110, comma 5, della L.R. 62/2018 In particolare, la proposta progettuale comprenderà spese previste tra quelle individuate al paragrafo 3.4 del presente Xxxxxx. La proposta progettuale deve illustrare nel dettaglio: In caso di progetti unitari che prevedano anche la “riqualificazione di un’area CCN”, il soggetto beneficiario si impegna a sviluppare l’intervento in modo tale da consentire una valutazione univoca ed oggettiva delle opere da finanziare in ciascuno dei due ambiti previsti dall’avviso (Spazi Urbani e CCN), sia in termini grafici, mediante l'elaborazione di opportune tavole progettuali con evidenza dei lavori afferenti a ciascun ambito di intervento, che in termini di costo, mediante l'elaborazione di computi metrici distinti. Tale criterio di ripartizione non potrà in alcun modo prevedere il frazionamento delle singole voci di costo del computo metrico su base parametrica o percentuale, ma dovranno essere imputate a ciascun ambito intere o parziali categorie di lavorazioni. Ogni Comune deve presentare una sola domanda.

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Samples: Public Funding Notice

Progetti ammissibili. I Comuni che intendono accedere 1. Ai fini dell’ammissibilità i progetti proposti possono avere un valore massimo di euro 100.000,00 (centomila/00), al contributo in conto capitale previsto dal presente Avviso presenteranno specifica domanda corredata netto di IVA, ove questa non rappresenti un costo per il soggetto realizzatore, e dovranno essere avviati dopo la presentazione della domanda. In ogni caso l’IVA dovrà essere tracciata separatamente. 2. La durata massima prevista è di 18 (diciotto) mesi per ciascun progetto ammesso, a partire dalla proposta progettuale data di accettazione del provvedimento di ammissione e da tutta la documentazione con i tempi comunque tutte le attività dovranno concludersi entro e le modalità non oltre il 31 dicembre 2025. 3. Ciascun soggetto di cui al par. precedente articolo 5 può presentare una sola domanda correlata a un solo progetto. 4. La suddetta Il progetto potrà essere realizzato in riferimento ad una o più unità locali ubicate sul territorio italiano, anche diverse dalla sede legale. Tuttavia, la domanda deve dovrà obbligatoriamente indicare l’unità locale cui è riferito il progetto. 5. I beni oggetto dei contributi possono essere trasmessa on-line utilizzando il gestionale dell’organismo intermedio Sviluppo Toscanautilizzati anche al di fuori delle unità locali, purchè localizzati sul territorio nazionale, a condizione che se ne dimostri la funzionalità al progetto, al Sub- Investimento 3.3.4 (Azione B II) e all’attività del soggetto realizzatore. 6. Gli interventi sono finalizzati a: a. realizzazione di attività, progetti o prodotti improntati sull’eco-design e sulla sostenibilità, anche finalizzati alla sensibilizzazione del pubblico verso tematiche ambientali; b. strumenti e soluzioni per la realizzazione di eventi, attività e servizi culturali a basso impatto ambientale; c. azioni di pianificazione strategica, organizzativa ed operativa per la redazione e attuazione di piani di sviluppo di governance e di misurazione degli impatti ambientali, ivi compresi programmi di efficienza energetica; d. realizzazione di prodotti culturali con una forte componente educativa e didattica finalizzati alla sensibilizzazione del rispetto dell’ambiente; e. realizzazione di attività di sviluppo e prototipazione sperimentale, finalizzate all’ecodesign 7. Gli ambiti di attività dei soggetti realizzatori sono i seguenti: i. Musica; ii. Audiovisivo e radio (inclusi: film/cinema, televisione, videogiochi, software e multimedia); iii. Moda; iv. Architettura e Design; v. Arti visive (inclusa fotografia); vi. Spettacolo dal vivo e Festival; vii. Patrimonio culturale materiale e immateriale (inclusi: archivi, biblioteche e musei); viii. Artigianato artistico; ix. Editoria, libri e letteratura; x. Area interdisciplinare (relativo ai soggetti che operano in più di un ambito di intervento tra quelli elencati). 8. I progetti presentati potranno fare riferimento a partnership con soggetti terzi, non partecipanti all’avviso come soggetti realizzatori, che facilitino il raggiungimento delle finalità indicate al precedente comma 6. 9. Fatto salvo quanto previsto ai precedenti commi 6 e 7 relativamente agli interventi ammissibili e agli ambiti operativi a cui devono afferire i proponenti, affinchè gli interventi siano conformi agli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare danno significativo” (DNSH), i progetti presentati dovranno insistere su aree già individuate e perimetrate dal Comune istante: - in ragione del loro valore e pregio oppure in considerazione escludere le seguenti attività: i. attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle, ad eccezione dei progetti previsti nell’ambito della presente misura riguardanti la produzione di particolari situazioni di degrado, anche collegate a fenomeni di disomogeneità o desertificazione commerciale (art. 110, commi 2 e 3 della L.R. 62/2018), - in riferimento al Centro Commerciale Naturale (art. 111, comma 2 della L.R. 62/2018). I progetti, di carattere infrastrutturale, devono – in primis – essere funzionali all’attuazione degli interventi previsti al comma 4 del citato art. 110 del Codice del Commercio, energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione che utilizzano gas naturale, che sono conformi alle condizioni di cui all’allegato III degli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (2021/C58/01); ii. attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento. Se l’attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l’assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell’ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione; iii. attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori e agli impianti di trattamento meccanico biologico. L’esclusione non si applica alle azioni previste nell’ambito dalla presente misura in impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti, quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l’utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto. Altresì l’esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l’efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell’ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell’impianto o un’estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto; iv. attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. 10. Tutti gli interventi devono riguardare la sperimentazione di progetti integrati di micro-rigenerazione socio-economica di spazi urbani. Essi possono comprendere anche la riqualificazione di un’area CCN essere in linea con i Criteri Ambientali Minimi (CAM) e contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Comune stesso eGreen Deal europeo e alla transizione verde, in tal casoconiugando design e sostenibilità, possono accedere ai contributi previsti sensibilizzando e diffondendo consapevolezza sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale fra tutti i soggetti coinvolti nella specifica linea di finanziamento riservata ai CCNfiliera culturale e creativa. 11. Le due tipologie di aree possono anche coincidere. Tali attività previste dai progetti potranno riguardare, a titolo esemplificativo: - il riutilizzo di fondi di proprietà (o nella disponibilità) del Comune a destinazione commerciale o artigianale rimasti vuoti, anche attraverso l’uso temporaneo di tali locali e possibili modalità di condivisione degli spazi tra più attività commerciali, anche nella forma di economia collaborativa; - l’infrastrutturazione e la riqualificazione di aree mercatali presentati dovranno essere altresì coerenti con la sistemazione dei mercati coperti o all’aperto (esclusi quelli all’ingrosso), fiere o singoli posteggi, ai fini dell’eventuale specializzazione delle merceologie offerte (es.: qualificazione dei banchi, separazione dell’alimentare dal non alimentare), della valorizzazione delle produzioni delle piccole pertinente normativa ambientale dell'UE e medie imprese toscanenazionale, ivi compresa la vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli inclusi il Piano d'Azione europeo per l'economia circolare (CEAP - COM/2020/98) e ittici così da aumentare le opportunità di offerta di prodotti locali e di qualità e di favorire il mantenimento di produzioni localmente importanti; - micro-qualificazione infrastrutturale di centri storici ed altri interventi finalizzati a fornire servizi innovativi al consumatore, ad accrescere la sicurezza di operatori e consumatori, a rendere più competitive le imprese Linee programmatiche della Strategia nazionale per l’economia circolare del commercio dei piccoli centri, ad allestire spazi comuni, al miglioramento del contesto urbano, nonché all’allestimento di punti informativi, di accoglienza o di desk informatizzati. Nel caso di recupero di immobili, gli stessi dovranno essere resi funzionali e attivi entro 6 mesi dalla conclusione del progetto, intendendosi la data del collaudo o del CRE da trasmettere alla Regione. L’affidamento 30 settembre 2021 pubblicate dal Ministero della gestione da parte dell’Ente a soggetti privati, così come la messa a disposizione degli spazi a favore di imprese private, devono avvenire con modalità aperte e trasparenti, con applicazione di un corrispettivo di mercato o di un importo agevolato ai sensi dell’art. 110, comma 5, della L.R. 62/2018 In particolare, la proposta progettuale comprenderà spese previste tra quelle individuate al paragrafo 3.4 del presente Xxxxxx. La proposta progettuale deve illustrare nel dettaglio: In caso di progetti unitari che prevedano anche la “riqualificazione di un’area CCN”, il soggetto beneficiario si impegna a sviluppare l’intervento in modo tale da consentire una valutazione univoca ed oggettiva delle opere da finanziare in ciascuno dei due ambiti previsti dall’avviso (Spazi Urbani e CCN), sia in termini grafici, mediante l'elaborazione di opportune tavole progettuali con evidenza dei lavori afferenti a ciascun ambito di intervento, che in termini di costo, mediante l'elaborazione di computi metrici distinti. Tale criterio di ripartizione non potrà in alcun modo prevedere il frazionamento delle singole voci di costo del computo metrico su base parametrica o percentuale, ma dovranno essere imputate a ciascun ambito intere o parziali categorie di lavorazioni. Ogni Comune deve presentare una sola domandaTransizione Ecologica.

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Samples: Public Notice for Grant Funding

Progetti ammissibili. I Comuni che intendono accedere progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di sviluppo sperimentale e di ricerca industriale nel campo delle biotecnologie, così come indicato al contributo in conto capitale previsto dal presente Avviso presenteranno specifica domanda corredata dalla proposta progettuale precedente punto 2 e da tutta la documentazione con i tempi nelle linee guida del decimo bando transnazionale EuroTransBio (xxx.xxxxxxxxxxxx.xx), e le modalità devono coinvolgere soggetti italiani di cui al parprecedente punto 3, nell’ambito di specifici progetti transnazionali, in collaborazione con soggetti residenti nei Paesi e nelle Regioni dell’Unione Europea di cui al precedente punto 1. 4Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni i progetti di ricerca e sviluppo devono: a) prevedere spese ammissibili non inferiori a euro 200.000,00 (duecentomila) e non superiori a euro 500.000,00 (cinquecentomila) per singolo partecipante italiano. La suddetta In ogni caso, le spese ammissibili per i partecipanti italiani per singola proposta progettuale non possono superare il limite di 1.500.000 Euro; b) essere avviati successivamente alla presentazione della domanda deve essere trasmessa on-line utilizzando il gestionale dell’organismo intermedio Sviluppo Toscana. Gli interventi presentati dovranno insistere su aree già individuate e perimetrate dal Comune istante: - in ragione del loro valore e pregio oppure in considerazione di particolari situazioni di degrado, anche collegate a fenomeni di disomogeneità o desertificazione commerciale (art. 110, commi 2 e 3 della L.R. 62/2018), - in riferimento al Centro Commerciale Naturale (art. 111, comma 2 della L.R. 62/2018). I progetti, di carattere infrastrutturale, devono – in primis – essere funzionali all’attuazione degli interventi previsti al comma 4 del citato art. 110 del Codice del Commercio, e/o devono riguardare la sperimentazione di progetti integrati di micro-rigenerazione socio-economica di spazi urbani. Essi possono comprendere anche la riqualificazione di un’area CCN del Comune stesso agevolazioni e, in tal casocomunque, possono accedere ai contributi previsti nella specifica linea di finanziamento riservata ai CCN. Le due tipologie di aree possono anche coincidere. Tali progetti potranno riguardarepena la revoca, a titolo esemplificativo: - il riutilizzo di fondi di proprietà (o nella disponibilità) del Comune a destinazione commerciale o artigianale rimasti vuoti, anche attraverso l’uso temporaneo di tali locali e possibili modalità di condivisione degli spazi tra più attività commerciali, anche nella forma di economia collaborativa; - l’infrastrutturazione e la riqualificazione di aree mercatali con la sistemazione dei mercati coperti o all’aperto (esclusi quelli all’ingrosso), fiere o singoli posteggi, ai fini dell’eventuale specializzazione delle merceologie offerte (es.: qualificazione dei banchi, separazione dell’alimentare dal non alimentare), della valorizzazione delle produzioni delle piccole e medie imprese toscane, ivi compresa la vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli e ittici così da aumentare le opportunità di offerta di prodotti locali e di qualità e di favorire il mantenimento di produzioni localmente importanti; - micro-qualificazione infrastrutturale di centri storici ed altri interventi finalizzati a fornire servizi innovativi al consumatore, ad accrescere la sicurezza di operatori e consumatori, a rendere più competitive le imprese del commercio dei piccoli centri, ad allestire spazi comuni, al miglioramento del contesto urbano, nonché all’allestimento di punti informativi, di accoglienza o di desk informatizzati. Nel caso di recupero di immobili, gli stessi dovranno essere resi funzionali e attivi entro 6 oltre 3 mesi dalla conclusione data del progetto, intendendosi decreto di concessione. Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data di inizio dei lavori di costruzione relativi all'investimento oppure la data del collaudo o del CRE da trasmettere alla Regione. L’affidamento della gestione da parte dell’Ente a soggetti privati, così come la messa a disposizione degli spazi a favore di imprese private, devono avvenire con modalità aperte e trasparenti, con applicazione di un corrispettivo di mercato primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di un importo agevolato ai sensi dell’artqualsiasi altro impegno che renda irreversibile l'investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima. 110, comma 5, della L.R. 62/2018 In particolare, L'acquisto di terreno e i lavori preparatori quali la proposta progettuale comprenderà spese previste tra quelle individuate al paragrafo 3.4 del presente Xxxxxxrichiesta di permessi o la realizzazione di studi di fattibilità non sono considerati come avvio dei lavori. La proposta progettuale deve illustrare nel dettaglio: In caso di progetti unitari che prevedano anche la acquisizioni, per riqualificazione avvio dei lavori” si intende il momento di un’area CCN”, il acquisizione degli attivi direttamente collegati allo stabilimento acquisito. La predetta data di avvio deve essere espressamente indicata dal soggetto beneficiario si impegna a sviluppare l’intervento in modo tale da consentire una valutazione univoca ed oggettiva delle opere da finanziare in ciascuno dei due ambiti previsti dall’avviso (Spazi Urbani e CCN), sia in termini grafici, mediante l'elaborazione di opportune tavole progettuali con evidenza dei lavori afferenti a ciascun ambito di interventobeneficiario, che in termini è tenuto a trasmettere al Soggetto gestore specifica dichiarazione, resa ai sensi degli articoli 47 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, entro trenta giorni dalla suddetta data di costo, mediante l'elaborazione di computi metrici distinti. Tale criterio di ripartizione non potrà in alcun modo prevedere il frazionamento delle singole voci di costo del computo metrico su base parametrica o percentuale, ma dovranno essere imputate a ciascun ambito intere o parziali categorie di lavorazioni. Ogni Comune deve presentare una sola domanda.avvio;

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Samples: Bando Per La Concessione Di Agevolazioni Per Lo Sviluppo Di Progetti Transnazionali Di Sviluppo Sperimentale E Ricerca Industriale Nel Campo Delle Biotecnologie

Progetti ammissibili. I Comuni che intendono accedere progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di sviluppo sperimentale e di ricerca industriale nel campo delle biotecnologie, così come indicato al contributo in conto capitale previsto dal presente Avviso presenteranno specifica domanda corredata dalla proposta progettuale precedente punto 2 e da tutta la documentazione con i tempi nelle linee guida dell’undicesima call transnazionale EuroTransBio (xxx.xxxxxxxxxxxx.xx), e le modalità devono coinvolgere soggetti italiani di cui al parprecedente punto 3, nell’ambito di specifici progetti transnazionali, in collaborazione con soggetti residenti nei Paesi e nelle Regioni dell’Unione Europea di cui al precedente punto 1. 4Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni i progetti di ricerca e sviluppo devono: a) prevedere spese ammissibili non inferiori a euro 200.000,00 (duecentomila) e non superiori a euro 500.000,00 (cinquecentomila) per singolo partecipante italiano. La suddetta In ogni caso, le spese ammissibili per i partecipanti italiani per singola proposta progettuale non possono superare il limite di 1.500.000 Euro; b) essere avviati successivamente alla presentazione della domanda deve essere trasmessa on-line utilizzando il gestionale dell’organismo intermedio Sviluppo Toscana. Gli interventi presentati dovranno insistere su aree già individuate e perimetrate dal Comune istante: - in ragione del loro valore e pregio oppure in considerazione di particolari situazioni di degrado, anche collegate a fenomeni di disomogeneità o desertificazione commerciale (art. 110, commi 2 e 3 della L.R. 62/2018), - in riferimento al Centro Commerciale Naturale (art. 111, comma 2 della L.R. 62/2018). I progetti, di carattere infrastrutturale, devono – in primis – essere funzionali all’attuazione degli interventi previsti al comma 4 del citato art. 110 del Codice del Commercio, e/o devono riguardare la sperimentazione di progetti integrati di micro-rigenerazione socio-economica di spazi urbani. Essi possono comprendere anche la riqualificazione di un’area CCN del Comune stesso agevolazioni e, in tal casocomunque, possono accedere ai contributi previsti nella specifica linea di finanziamento riservata ai CCN. Le due tipologie di aree possono anche coincidere. Tali progetti potranno riguardarepena la revoca, a titolo esemplificativo: - il riutilizzo di fondi di proprietà (o nella disponibilità) del Comune a destinazione commerciale o artigianale rimasti vuoti, anche attraverso l’uso temporaneo di tali locali e possibili modalità di condivisione degli spazi tra più attività commerciali, anche nella forma di economia collaborativa; - l’infrastrutturazione e la riqualificazione di aree mercatali con la sistemazione dei mercati coperti o all’aperto (esclusi quelli all’ingrosso), fiere o singoli posteggi, ai fini dell’eventuale specializzazione delle merceologie offerte (es.: qualificazione dei banchi, separazione dell’alimentare dal non alimentare), della valorizzazione delle produzioni delle piccole e medie imprese toscane, ivi compresa la vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli e ittici così da aumentare le opportunità di offerta di prodotti locali e di qualità e di favorire il mantenimento di produzioni localmente importanti; - micro-qualificazione infrastrutturale di centri storici ed altri interventi finalizzati a fornire servizi innovativi al consumatore, ad accrescere la sicurezza di operatori e consumatori, a rendere più competitive le imprese del commercio dei piccoli centri, ad allestire spazi comuni, al miglioramento del contesto urbano, nonché all’allestimento di punti informativi, di accoglienza o di desk informatizzati. Nel caso di recupero di immobili, gli stessi dovranno essere resi funzionali e attivi entro 6 oltre 3 mesi dalla conclusione data del progetto, intendendosi decreto di concessione. Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data di inizio dei lavori di costruzione relativi all'investimento oppure la data del collaudo o del CRE da trasmettere alla Regione. L’affidamento della gestione da parte dell’Ente a soggetti privati, così come la messa a disposizione degli spazi a favore di imprese private, devono avvenire con modalità aperte e trasparenti, con applicazione di un corrispettivo di mercato primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di un importo agevolato ai sensi dell’artqualsiasi altro impegno che renda irreversibile l'investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima. 110, comma 5, della L.R. 62/2018 In particolare, L'acquisto di terreno e i lavori preparatori quali la proposta progettuale comprenderà spese previste tra quelle individuate al paragrafo 3.4 del presente Xxxxxxrichiesta di permessi o la realizzazione di studi di fattibilità non sono considerati come avvio dei lavori. La proposta progettuale deve illustrare nel dettaglio: In caso di progetti unitari che prevedano anche la acquisizioni, per riqualificazione avvio dei lavori” si intende il momento di un’area CCN”, il acquisizione degli attivi direttamente collegati allo stabilimento acquisito. La predetta data di avvio deve essere espressamente indicata dal soggetto beneficiario si impegna a sviluppare l’intervento in modo tale da consentire una valutazione univoca ed oggettiva delle opere da finanziare in ciascuno dei due ambiti previsti dall’avviso (Spazi Urbani e CCN), sia in termini grafici, mediante l'elaborazione di opportune tavole progettuali con evidenza dei lavori afferenti a ciascun ambito di interventobeneficiario, che in termini è tenuto a trasmettere al Soggetto gestore specifica dichiarazione, resa ai sensi degli articoli 47 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, entro trenta giorni dalla suddetta data di costo, mediante l'elaborazione di computi metrici distinti. Tale criterio di ripartizione non potrà in alcun modo prevedere il frazionamento delle singole voci di costo del computo metrico su base parametrica o percentuale, ma dovranno essere imputate a ciascun ambito intere o parziali categorie di lavorazioni. Ogni Comune deve presentare una sola domanda.avvio;

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Samples: Bando Per La Concessione Di Agevolazioni Per Lo Sviluppo Di Progetti Transnazionali Di Sviluppo Sperimentale E Ricerca Industriale Nel Campo Delle Biotecnologie

Progetti ammissibili. I Comuni che intendono accedere progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di sviluppo sperimentale e di ricerca industriale nel campo delle biotecnologie, così come indicato al contributo in conto capitale previsto dal presente Avviso presenteranno specifica domanda corredata dalla proposta progettuale precedente punto 2 e da tutta la documentazione con i tempi nelle linee guida del nono bando transnazionale EuroTransBio (xxx.xxxxxxxxxxxx.xx), e le modalità devono coinvolgere soggetti italiani di cui al parprecedente punto 3, nell’ambito di specifici progetti transnazionali, in collaborazione con soggetti residenti nei Paesi e nelle Regioni dell’Unione Europea di cui al precedente punto 1. 4Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni i progetti di ricerca e sviluppo devono: a) prevedere spese ammissibili non inferiori a euro 200.000,00 (duecentomila) e non superiori a euro 500.000,00 (cinquecentomila) per singolo partecipante italiano. La suddetta In ogni caso, le spese ammissibili per i partecipanti italiani per singola proposta progettuale non possono superare il limite di 1.500.000 Euro; b) essere avviati successivamente alla presentazione della domanda deve essere trasmessa on-line utilizzando il gestionale dell’organismo intermedio Sviluppo Toscana. Gli interventi presentati dovranno insistere su aree già individuate e perimetrate dal Comune istante: - in ragione del loro valore e pregio oppure in considerazione di particolari situazioni di degrado, anche collegate a fenomeni di disomogeneità o desertificazione commerciale (art. 110, commi 2 e 3 della L.R. 62/2018), - in riferimento al Centro Commerciale Naturale (art. 111, comma 2 della L.R. 62/2018). I progetti, di carattere infrastrutturale, devono – in primis – essere funzionali all’attuazione degli interventi previsti al comma 4 del citato art. 110 del Codice del Commercio, e/o devono riguardare la sperimentazione di progetti integrati di micro-rigenerazione socio-economica di spazi urbani. Essi possono comprendere anche la riqualificazione di un’area CCN del Comune stesso agevolazioni e, in tal casocomunque, possono accedere ai contributi previsti nella specifica linea di finanziamento riservata ai CCN. Le due tipologie di aree possono anche coincidere. Tali progetti potranno riguardarepena la revoca, a titolo esemplificativo: - il riutilizzo di fondi di proprietà (o nella disponibilità) del Comune a destinazione commerciale o artigianale rimasti vuoti, anche attraverso l’uso temporaneo di tali locali e possibili modalità di condivisione degli spazi tra più attività commerciali, anche nella forma di economia collaborativa; - l’infrastrutturazione e la riqualificazione di aree mercatali con la sistemazione dei mercati coperti o all’aperto (esclusi quelli all’ingrosso), fiere o singoli posteggi, ai fini dell’eventuale specializzazione delle merceologie offerte (es.: qualificazione dei banchi, separazione dell’alimentare dal non alimentare), della valorizzazione delle produzioni delle piccole e medie imprese toscane, ivi compresa la vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli e ittici così da aumentare le opportunità di offerta di prodotti locali e di qualità e di favorire il mantenimento di produzioni localmente importanti; - micro-qualificazione infrastrutturale di centri storici ed altri interventi finalizzati a fornire servizi innovativi al consumatore, ad accrescere la sicurezza di operatori e consumatori, a rendere più competitive le imprese del commercio dei piccoli centri, ad allestire spazi comuni, al miglioramento del contesto urbano, nonché all’allestimento di punti informativi, di accoglienza o di desk informatizzati. Nel caso di recupero di immobili, gli stessi dovranno essere resi funzionali e attivi entro 6 oltre 3 mesi dalla conclusione data del progetto, intendendosi decreto di concessione. Per data di avvio del progetto di ricerca e sviluppo si intende la data del collaudo o primo titolo di spesa ammissibile ovvero la data di inizio attività del CRE da personale interno. La predetta data di avvio deve essere espressamente indicata dal soggetto beneficiario, che è tenuto a trasmettere alla Regione. L’affidamento della gestione da parte dell’Ente a soggetti privatial Soggetto gestore specifica dichiarazione, così come la messa a disposizione degli spazi a favore di imprese private, devono avvenire con modalità aperte e trasparenti, con applicazione di un corrispettivo di mercato o di un importo agevolato resa ai sensi dell’artdegli articoli 47 e 76 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, entro trenta giorni dalla data del primo titolo di spesa o dell’inizio attività del personale interno; c) avere una durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi. 110Su richiesta motivata del soggetto beneficiario, comma 5il Ministero può concedere una proroga del termine di ultimazione del progetto non superiore a 12 mesi. Fermo restando che, della L.R. 62/2018 In particolaredato il carattere transnazionale dei progetti e l’imprescindibile necessità di portare avanti un’azione congiunta, la proposta progettuale comprenderà spese previste tra quelle individuate al paragrafo 3.4 del presente Xxxxxxi soggetti proponenti italiani sono tenuti a conoscere le eventuali limitazioni temporali imposte nel contesto dei programmi di finanziamento degli altri Paesi o Regioni coinvolti nel progetto. La proposta progettuale deve illustrare nel dettaglio: In caso di progetti unitari che prevedano anche la “riqualificazione di un’area CCN”durata del progetto dovrà, il soggetto beneficiario si impegna a sviluppare l’intervento in modo infatti, essere compatibile e coerente con le attività e gli obiettivi stabiliti e tale da consentire una valutazione univoca ed oggettiva delle opere da finanziare in ciascuno dei due ambiti previsti dall’avviso (Spazi Urbani e CCN), sia in termini grafici, mediante l'elaborazione garantire il coinvolgimento di opportune tavole progettuali con evidenza dei lavori afferenti a ciascun ambito di intervento, che in termini di costo, mediante l'elaborazione di computi metrici distinti. Tale criterio di ripartizione non potrà in alcun modo prevedere il frazionamento delle singole voci di costo del computo metrico su base parametrica o percentuale, ma dovranno essere imputate a ciascun ambito intere o parziali categorie di lavorazioni. Ogni Comune deve presentare una sola domandatutti i soggetti partecipanti per l’intero arco progettuale.

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Samples: Bando Per La Concessione Di Agevolazioni Per Lo Sviluppo Di Progetti Transnazionali Di Sviluppo Sperimentale E Ricerca Industriale Nel Campo Delle Biotecnologie