RIFERIMENTI NORMATIVI Clausole campione

RIFERIMENTI NORMATIVI. 2.1 Ai fini del presente Contratto si farà riferimento ai seguenti provvedimenti: - DPR n. 445 del 28 dicembre 2000 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2001 e s.m.i. (DPR 445/00); - Decreto legislativo n. 206 del 6 settembre 2005 pubblicato in Supplemento ordinario n. 162 alla Gazzetta Ufficiale, 8 ottobre 2005, n. 235 e s.m.i. (D. Lgs. 206/2005), che ha approvato il Codice del consumo, a norma dell’art. 7 della L. 29 luglio 2003, n. 229 (Codice del Consumo); - D.P.R. n. 592 aprile 2009 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 42 del 10 giugno 2009 e s.m.i. (DPR 592/09); - Regolamento UE del Parlamento del Consiglio europeo del 27 aprile 2016 (GDPR 2016/679); - Delibera 24/2018/R/tlr del 18 gennaio 2018, pubblicata sul sito ARERA in data 24 gennaio 2018 e s.m.i. (Del. 24/2018/R/tlr), che ha approvato il Testo Unico della Regolazione dei criteri di determinazione dei corrispettivi di allacciamento e delle modalità di esercizio da parte dell’utente del diritto di recesso per il periodo di regolazione 2018-2021 (TUAR); - Delibera 661/2018/R/tlr dell’11 dicembre 2018, pubblicata sul sito ARERA in data 12 dicembre 2018 e s.m.i. (Del. 661/2018/R/tlr), che ha approvato la Regolazione della qualità commerciale dei servizi di teleriscaldamento e teleraffrescamento, per il periodo di regolazione 1° luglio 2019 - 31 dicembre 2021 (RQCT); - Delibera 313/2019/R/tlr del 16 luglio 2019, pubblicata sul sito ARERA in data 18 luglio 2019 e s.m.i. (Del. 313/2019/R/tlr), che ha approvato le Disposizioni in materia di trasparenza nel servizio di teleriscaldamento e teleraffrescamento (TITT); - Delibera 548/2019/R/tlr del 17 dicembre 2019, pubblicata sul sito ARERA in data 19 dicembre 2019 (Del. 548/2019/R/tlr) che ha definito la disciplina della qualità tecnica del servizio di teleriscaldamento, con particolare riferimento alla sicurezza e alla continuità del servizio, per il periodo di regolazione 1° luglio 2020 - 31 dicembre 2023 (RQTT).
RIFERIMENTI NORMATIVI. Il presente avviso è adottato in coerenza ed attuazione: - del Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20.12.2013 che reca disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e definisce disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e abroga il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; - del Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 pubblicato sulla GUE del 20 dicembre 2013 relativo al Fondo sociale europeo e abrogante il Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio; - dell’Accordo di partenariato 2014-2020, adottato il 29.10.2014 dalla Commissione Europea; - della Decisione della Commissione C(2014) n. 9913 del 12.12.2014 che approva il Programma OperativoRegione Toscana – Programma Operativo Fondo Sociale Europeo 2014-2020” per il sostegno del Fondo Sociale Europeo nell’ambito dell’obiettivo “ Investimenti a favore della crescita e dell’Occupazione “ per la Regione Toscana in Italia; - della Deliberazione della Giunta Regionale n. 17 del 12.01.2015 con il quale è stato preso atto del testo del Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020 così come approvato dalla Commissione Europea con la sopra citata decisione; - della Decisione della Commissione C(2018) n. 5127 del 26.07.2018 che approva la riprogrammazione del POR FSE 2014/2020; - della Delibera della Giunta Regionale n.1004 del 18.09.2018 con la quale è stato preso atto del testo del Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020 così come modificato e approvato dalla Commissione Europea con la Decisione n. 5127 del 26/07/2018; - della Decisione di Esecuzione C(2019)5636 del 24.07.2019, di modifica della Decisione C(2018) n. 5127 del 26/07/2018 in merito all’acquisizione della riserva di performance; - della Decisione della Commissione C(2020) n. 5779 del 20.08.2020 con cui è stata approvata la riprogrammazione del POR FESR e del POR FSE 2014/2020 a seguito dell’emergenza Covid-19; - della Delibera della Giunta Regionale n.1205 del 07.09.2020 con la quale è stato preso atto del testo del Programma Operativo Regionale FSE 2014-2020 così come modificato e approvato dalla Commissione Europea con la ...
RIFERIMENTI NORMATIVI. ⮚ Il DPR n° 616, 24 Luglio 1977, in materia di oneri a carico dell'ente locale per l'assistenza scolastica, Capo VI, artt. 42 e 45; ⮚ La LEGGE n.104/92 art.13 Comma 1: "L'integrazione scolastica si realizza... anche attraverso (...) la programmazione coordinata dei servizi scolastici con quelli sanitari, socio-assistenziali, culturali, ricreativi, sportivi e con altre attività sul territorio gestite da Enti Pubblici o privati. A tale scopo gli Enti Locali, gli organi scolastici e le unità sanitarie locali, nell'ambito delle rispettive competenze, stipulano gli accordi di programma di cui all'art. 27 della legge 142 dell'8/6/1990...; Comma 3): “Nelle scuole di ogni ordine e grado, fermo restando ai sensi del DPR 616 e successive modificazioni, l'obbligo per gli Enti Locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, sono garantite attività di sostegno mediante l'assegnazione di docenti specializzati." ⮚ Il D.Lgs n.112 del 31/03/98 art.139 comma 1): "Sono attribuiti alle Province, in relazione all'istruzione secondaria superiore e ai Comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti; .c) i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap o in situazione di svantaggio"; ⮚ La LEGGE n.328 dell'8/11/2000 - Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali - Capo III art. 14; ⮚ La LR 23/2005 Sistema integrato dei servizi alla persona. Abrogazione della legge regionale n. 4 del 1988 (Riordino delle funzioni socio-assistenziali); ⮚ L.R. 9/2006 art. 73 “…spettano ai comuni, in relazione agli istituti del primo ciclo dell'istruzione sulla base degli atti di programmazione regionale adottati ai sensi del comma 2 dell'articolo 3: c) i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap diversamente abili o in situazioni di svantaggio; ⮚ L.R. 31/1984 art. 11 – principi generali in materia di diritto allo studio in Sardegna;
RIFERIMENTI NORMATIVI. Per quanto non espressamente previsto nel presente capitolato, le parti faranno riferimento alle leggi, regolamenti e disposizioni ministeriali, emanati od emanandi, nulla escluso o riservato, nonché, per quanto applicabili, alle norme del Codice Civile.
RIFERIMENTI NORMATIVI. Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato, pubblicato nella G.U.U.E. 26 giugno 2014, n. L 187 e, in particolare, gli articoli 14, 17 e 41; - Regolamento (UE) n. 702/2014 della Commissione del 25 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e che abroga il regolamento (CE) n. 1857/2006, pubblicato nella G.U.U.E. 1° luglio 2014, n. L 193; - Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche e integrazioni, che detta norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi; - Legge 23 dicembre 1996, n. 662, art. 2 comma 132 “Misure di razionalizzazione della Finanza Pubblica”, come sostituito dall'art. 20, comma 1 della legge 28 luglio 2016, n. 154, recante «Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare, nonché sanzioni in materia di pesca illegale» e modificato dall'art. 13, commi 3 e 4 del decreto-legge 22 ottobre 2016, n. 193, recante «Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili», convertito con modificazioni dalla legge 1° dicembre 2016, n. 225; - Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123, recante “Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell'articolo 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo 1997, n. 59”. - Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 e successive modifiche e integrazioni, recante «Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni»; - Legge 28 dicembre 2015, n. 208, art. 1, comma 659 e ss., ai sensi della quale la Società Istituto sviluppo agroalimentare ISA S.p.A. e la Società gestione fondi per l’agroalimentare SGFA s.r.l. sono state incorporate di diritto nell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare - ISMEA che subentra nei rapporti giuridici attivi e passivi delle predette società, ivi inclusi i compiti e le funzioni a queste attribuiti dalle disposizioni vigenti - Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e successive modifica...
RIFERIMENTI NORMATIVI. La realizzazione degli allestimenti delle sale museali e di ogni ambiente espositivo o di servizio, dovranno rispondere alle norme specifiche per i musei, in particolare agli standard derivati dal Codice deontologico dell’International Council of Museums - ICOM, recepiti, tra l’altro, dal D.M. 10 maggio 2001 “Atto di indirizzo sui criteri tecnico- scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei” (art. 150, comma 6, del D. Lgs. n. 112 del 1998) e fatti propri dall’Atto preliminare di definizione del sistema museale regionale" approvato dal Consiglio Regionale della Calabria il 13 dicembre 2010, con deliberazione n. 63. Si fa riferimento soprattutto agli ambiti relativi alla sicurezza del museo (Ambito V) e alla gestione e cura delle collezioni (Ambito VI) che rinviano a norme obbligatorie e cogenti. Oltre alle indicazioni dell’Atto di indirizzo sugli standard, sopra citato si dovrà ottemperare alle norme specifiche del “Regolamento contenente norme di sicurezza antincendio per gli edifici storici e artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre” (Decreto 20 maggio 1992, n. 569). In merito alla sicurezza antincendio si rimanda inoltre alle norme tecniche contenute nei “Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro” (Decreto interministeriale 10 marzo 1998). Per quanto concerne la gestione e la cura delle opere, gli standard museali prescrivono in modo analitico i metodi e le condizioni di conservazione degli oggetti e delle opere. Raccomandano che la cura delle collezioni si fondi su di un’idonea politica di prevenzione concernente le condizioni ambientali, la manutenzione dei locali, le misure di protezione dai rischi e le misure di sicurezza. Fissano quindi i parametri ambientali per reperti e manufatti, classificati in base ai materiali costitutivi e alle tecniche di lavorazione, mediante tabelle relative alla fotosensibilità, ai valori termo- igrometrici e altro ancora, come gli agenti inquinanti e la prevenzione di attacchi microbiologici. Circa le condizioni ambientali di esposizione e dello stato di conservazione delle opere da esporre si rimanda alle seguenti norme che dovranno essere rigorosamente rispettate in fase di realizzazione dell'opera: UNI U840000460:2004 Progetto di norma “ Beni culturali – vetrine per esposizioni permanenti e temporanee – Identificazione, classificazione e marcatura” , Commissione UNI Beni Culturali Gruppo di Lavoro 22. UNI 10586:1997 "Condi...
RIFERIMENTI NORMATIVI. Nell’ambito del presente contratto si farà riferimento ai seguenti riferimenti normativi. Decreto Legislativo n. 213 del 24 giugno 1998 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 157 del 8 luglio 1998 e ss.mm.ii. (D. Lgs. 213/98). Decreto legislativo n. 79 del 16 marzo 1999, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 75 del 31 marzo 1999 e ss.mm.ii. (D. Lgs. 79/99). Decreto legislativo n. 164 del 23 maggio 2000, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 142 del 20 giugno 2000 e ss.mm.ii. (D. Lgs. 164/00). DPR n. 445 del 28 dicembre 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 42 del 20 febbraio 2001 e ss.mm.ii. (DPR 445/00). Delibera ARERA n. 229 del 18 ottobre 2001, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 287 del 11 dicembre 2001 e ss.mm.ii. (Del. 229/01). Diretti- va CE n. 87 del 13 ottobre 2003, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea in data 25 ottobre 2003 e ss.mm.ii. (Direttiva 2003/87/CE). Delibera ARERA n. 138 del 29 Luglio 2004, pubblicata sul sito ARERA in data 31 Luglio 2004 e ss.mm.ii. (Del. 138/04). Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, pubblicato in nella Gazzetta Ufficiale, 16 maggio 2005 n. 112 e ss.mm.ii. (D. Lgs. 82/2005), che ha approvato il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). Decreto legislativo n. 206 del 6 settembre 2005, pubblicato in Supplemento ordinario n. 162 alla Gazzetta Ufficiale, 8 ottobre 0000, x. 000 (X. Lgs. 206/2005), che ha approvato il Codice del consumo e ss.mm.ii. (Codice del Consumo). Delibera ARERA n. 111 del 9 giugno 2006, pubblicata sul sito ARERA in data 13 giugno 2006 e ss.mm.ii. (Del. 111/06). Delibera ARERA n. 181 del 2 agosto 2006, pubblicata sul sito ARERA in data 4 agosto 2006 e ss.mm.ii. (Del. 181/06). Decreto MISE del 31 luglio 2009, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 196 del 25 agosto 2009 e ss.mm.ii. (D. MiSE 31/07/2009). Delibera ARERA ARG/gas 64 del 28 maggio 2009, pubblicata sul sito ARERA in data 04 giugno 2009 e ss.mm.ii. (Del. ARG/gas 64/09), che ha approvato il Testo integra- to delle attività di vendita al dettaglio di gas naturale (TIVG). Delibera ARERA ARG/elt 107 del 30 luglio 2009 pubblicata sul sito ARERA in data 04 agosto 2009 e ss.mm.ii. (Del. ARG/elt 107/09) che ha approvato il Testo Integrato per la regolazione delle partite fisiche ed economiche del servizio di dispacciamento (settlement) (TIS). Legge n. 136 del 13 agosto 2010 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 196 del 23 agosto 2010 e ss.mm.ii. (L. 136/10). Delibera ARERA ARG/gas 99 del 21 luglio 2011, pubblicata sul ...
RIFERIMENTI NORMATIVI. Tutti i riferimenti normativi nazionali citati nelle presenti condizioni sono da intendersi aggiornati alle eventuali successive modifiche e integrazioni.
RIFERIMENTI NORMATIVI. Nell’espletamento del Servizio in oggetto dovranno essere rispettate tutte le leggi, regolamenti e norme tecniche in materia di appalti pubblici. Dovrà altresì essere rispettato quanto dettato dai regolamenti a livello locale e quanto prescritto dagli Enti territorialmente competenti. Sarà cura ed onere dell’Affidatario individuare, per il rispetto della legislazione nazionale, regionale, provinciale e locale, tutti gli Enti preposti a fornire le eventuali autorizzazioni necessarie per l’espletamento del Servizio in oggetto. La determinazione completa delle regole e delle norme applicabili è demandata all’Affidatario; di seguito, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, si riportano i principali riferimenti normativi a cui attenersi: - D.Lgs. n. 50 del 18/04/2016 "Codice dei contratti pubblici" e ss.mm.ii., aggiornato alla L 55/2019 di conversione, con modificazioni, del D.L. n. 32 del 18.04.2019, recante “Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici”; - DPR n. 207/2010 "Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163, recante "Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE", per la parte vigente; - Legge n. 123 del 03/08/2007 "Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia" e normative correlate (X.Xxx. 81/2008);
RIFERIMENTI NORMATIVI. Per quanto non espressamente previsto o specificato dal presente Capitolato Speciale e dal contratto, l’esecuzione dell’appalto si intende subordinato al rispetto delle seguenti leggi, regolamenti e norme che si intendono qui integralmente richiamate, conosciute ed accettate dall’Appaltatore: ▪ Il Codice Civile, libro IV, titolo III, capo VII dell’appalto, artt. 1655-1677; ▪ Le norme in materia di contabilità di Stato: X.X. 00/00/0000, n. 2440 e X.X. 00 maggio 1924, n. 827; ▪ Direttiva 89/391/CE, del 12/06/1989, concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il servizio; ▪ Direttiva Europea 89/654/CE del 30/11/1989 relativa alle prescrizioni minime di sicurezza e di salute per i luoghi di servizio; ▪ La legge 19 marzo 1990, n. 55 e s.m.i. e tutta la normativa antimafia, in particolare in relazione al subappalto; ▪ UNI 10339: 1995 Titolo: Impianti aeraulici al fine del benessere. Generalità, classificazione e requisiti; ▪ UNI ENV 12097/1999 - Ventilazione degli edifici - Rete delle condotte - Requisiti relativi ai componenti atti a facilitare la manutenzione delle reti delle condotte; ▪ Linee Guida per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati - Accordo Stato- Regioni del 05.05.2000 (G.U. n. 276 del 27.11.2001 – Serie Ordinari n. 252); ▪ Procedure per la pulizia e sanificazione dei sistemi aeraulici – AIISA Rev. 0 settembre 2005; ▪ Il decreto legge 3 aprile 2006, n. 152 recante “Norme in materia ambientale”; ▪ Linee Guida per la definizione dei protocolli tecnici di manutenzione predittiva sugli impianti di climatizzazione - Accordo Stato- Regioni del 05.10.2006 (G.U. n. 256 del 03.11.2006 – Serie Ordinari n. 207); ▪ Il Regolamento di esecuzione ed attuazione del d.lgs. 163/2006, emanato con il decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010 n. 207, per le parti ancora in vigore; ▪ Il decreto legge 30 aprile 2008, n. 81, in particolare il Titolo II: Luoghi di servizio, Capo I, Articolo 64 nonché l’allegato IV: requisiti dei luoghi di servizio che, trattando la materia in maniera specifica e circostanziata, ha previsto ai punti 1.9.1.4 e 1.9.1.5 che “gli impianti di areazione debbano essere funzionanti ed efficienti, devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori e qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavorator...