Riforme strutturali. Come elemento delle trattative con l'FMI e con la Banca mondiale su un nuovo programma economico a cui gli IFI possano accordare il loro sostegno, il Governo ha presentato un programma pluriennale di riforme, riguardante pressoché tutti i settori delle riforme economiche. Per quanto riguarda la riforma fiscale, nel loro operato nel corso del 2000 le autorità hanno seguito i principi orientativi concordati con gli IFI per la trasformazione del settore tributario nel medio periodo. Questi principi comprendono il miglioramento della trasparenza fiscale e della strutturazione ed elaborazione del bilancio di previsione; il trasferimento dell'onere fiscale dalle imposte dirette alle imposte indirette; la riforma della pubblica amministrazione e la razionalizzazione delle spese; l'integrazione nella contabilità statale della parte essenziale delle entrate speciali fuori bilancio; una migliore gestione del debito. Nel corso dell'anno si sono intraprese varie iniziative, in particolare l'introduzione dell'IVA, ma le autorità hanno anche istituito un Dipartimento del tesoro presso il Ministero delle finanze, hanno emesso titoli di Stato negoziabili in cambio dei depositi in valuta estera congelati e hanno istituito un'Unità di controllo del debito presso il Ministero delle finanze. Notevoli progressi si sono compiuti nel settore finanziario. Il settore bancario era già prevalentemente di proprietà privata e in aprile è stata infine privatizzata anche la massima banca commerciale, la Stopanska Banka, che è stata venduta a investitori stranieri (la Banca nazionale di Grecia). Questa vendita, come in precedenza quella della Kreditna Banka, la chiusura dell'Almako Banka e l'annuncio dell'intenzione di vendere la terza massima banca costituiscono iniziative di grande rilievo nella ristrutturazione del settore, che sono state potenziate con l'adozione in giugno della nuova legge relativa al settore bancario. Si è così rafforzato il corpus giuridico inerente alla vigilanza bancaria e si sono ampliati i poteri di controllo della Banca centrale. Negli ultimi anni la privatizzazione delle grandi imprese è stata insoddisfacente. Come diretto risultato della precedente riluttanza del Governo a procedere alla necessaria privatizzazione di una serie d'imprese statali in perdita, l'FMI ha deciso d'interrompere l'attuazione del programma ESAF. Il processo di privatizzazione ha registrato tuttavia una notevole accelerazione a metà 2000: nove imprese sono state vendute (a investitori o ai dipendenti dell'impresa stessa) oppure sono state liquidate. L'impresa le cui perdite erano le più gravi, la FENI - una fonderia di nichelio - è stata privatizzata in novembre. Era questa l'ultima azione a cui le autorità dovevano procedere per ottenere l'approvazione da parte dei Consigli di amministrazione dell'FMI e della Banca mondiale. In novembre il Governo della FYROM e la Commissione europea, che agiva per conto della Comunità, hanno concluso un accordo di stabilizzazione e di associazione, nel quale si prevedono il rafforzamento della cooperazione in pressoché tutti i settori d'interesse comune e l'istituzione progressiva di una zona di libero scambio. La FYROM è il primo paese ad aver concluso un simile accordo con la Comunità.
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Riforme strutturali. Come elemento La legge assicura alla Banca nazionale una ragionevole autonomia, ma in pratica sino al marzo 2000 la BNT ha svolto funzioni di tipo pressoché fiscale, dettate da più ampie considerazioni economiche e politiche. Si prevede nondimeno di far cessare il finanziamento diretto del settore cotoniero da parte della BNT e di ridurne il cointeressamento indiretto dopo la privatizzazione del settore. Si era previsto che nel 2000 il raccolto di cotone sarebbe stato finanziato mediante prestiti d'importo limitato da parte delle trattative con l'FMI banche commerciali, finanziati a loro volta mediante aste di crediti organizzate dalla BNT, e inoltre mediante gli utili non distribuiti del settore cotoniero risultanti dalle esportazioni e ricorrendo a nuovi prestiti di creditori privati esterni. Con l'adozione del nuovo Codice tributario e con il rafforzamento del Tesoro si sono compiuti rilevanti progressi nel trasformare il sistema tributario in uno strumento di politica governativa basato su norme moderne: tutte le entrate fiscali, compreso il gettito delle operazioni di esazione del Comitato doganale fiscale, sono ormai soggette al controllo del Tesoro, si sono costituiti Tesori regionali, si è avviata la Banca mondiale su un nuovo programma economico a cui gli IFI possano accordare ristrutturazione del Tesoro centrale e si sono prese iniziative per rafforzare l'audit e il loro sostegno, il Governo ha presentato un programma pluriennale di riforme, riguardante pressoché tutti i settori delle riforme economichecontrollo interni. Per quanto riguarda le privatizzazioni, quella delle piccole imprese è stata quasi completata (sono state vendute 5.286 piccole imprese su un totale di 5.400), ma in tale contesto è molto preoccupante la riforma fiscalescarsa trasparenza. Maggiore lentezza ha mostrato il Tagikistan nel privatizzare le imprese più grandi, che in massima parte (733 su 750) sono divenute società registrate, mentre meno di un terzo di esse (214) risultavano vendute a fine agosto 2000. Il ritmo relativamente lento va attribuito all'esistenza de facto di un prezzo minimo. Un altro problema sono stati i ritardi nei pagamenti integrali delle imprese dopo la firma del contratto di vendita. L'insuccesso nel loro operato nel corso del 2000 privatizzare la fonderia di alluminio Xxxxxxxxxx è indicativo dei problemi che sperimentano le autorità maggiori imprese tagiche. L'inefficienza dell'impianto, le basse quotazioni dei metalli a livello mondiale e il gravoso debito dell'impresa (120 milioni USD) hanno seguito i principi orientativi concordati con tenuto alla larga gli IFI per la trasformazione investitori. Data l'importanza del settore tributario cotoniero per l'economia tagica, è particolarmente lodevole che sia stata completata con successo la privatizzazione, a lungo ritardata, delle ginnatrici cotoniere e che si siano riscossi i pagamenti per tutte le ginnatrici. A fine settembre 2000 erano state privatizzate circa 290 (su 600) aziende agricole statali e collettive. A fine luglio 2000 il processo di privatizzazione aveva convertito in aziende agricole private il 55% di tutti i fondi agricoli (2,6 milioni di ettari). Questo processo, tuttavia, non è stato esente da episodi di corruzione. Le autorità tagiche hanno compiuto notevoli progressi nel medio periodo. Questi principi comprendono il miglioramento della trasparenza fiscale e della strutturazione ed elaborazione del bilancio di previsione; il trasferimento dell'onere fiscale dalle imposte dirette alle imposte indirette; migliorare la riforma della pubblica amministrazione normativa e la razionalizzazione delle spese; l'integrazione nella contabilità statale della parte essenziale delle entrate speciali fuori bilancio; una migliore gestione del debito. Nel corso dell'anno si sono intraprese varie iniziative, in particolare l'introduzione dell'IVA, ma le autorità hanno anche istituito un Dipartimento del tesoro presso il Ministero delle finanze, hanno emesso titoli di Stato negoziabili in cambio dei depositi in valuta estera congelati e hanno istituito un'Unità di controllo del debito presso il Ministero delle finanze. Notevoli progressi si sono compiuti vigilanza nel settore finanziario. Il settore bancario era già prevalentemente di proprietà privata e in aprile è stata infine privatizzata anche la massima banca commerciale, la Stopanska Banka, che è stata venduta a investitori stranieri (la Banca nazionale di Grecia). Questa vendita, come in precedenza quella della Kreditna Banka, la chiusura dell'Almako Banka e l'annuncio dell'intenzione di vendere la terza massima banca costituiscono iniziative di grande rilievo nella ristrutturazione del settore, che sono state potenziate con l'adozione in giugno della nuova legge relativa al settore bancario. Si In particolare, dal 1° gennaio 2000 il capitale minimo necessario per aprire una banca è così rafforzato stato portato da 300.000 USD a un milione USD. È migliorata la vigilanza bancaria: la BNT ha ampliato e ristrutturato il corpus giuridico inerente alla proprio dipartimento di vigilanza bancaria ed ha rafforzato i propri regolamenti prudenziali. Nondimeno, il sistema bancario è rimasto debole e molto concentrato: la maggior parte delle banche registravano prestiti in sofferenza; la gestione operativa si mostrava spesso carente e il sistema finanziario risentiva di un contesto normativo inadeguato e della mancanza di mercati dei capitali. Di conseguenza, la fiducia generale nel sistema era ancora scarsa e sono rimaste limitate le capacità delle banche di mobilitare risparmi. Il numero di banche è sceso da 28 nel 1997 a 19 nel 2000. La Banca nazionale del Tagikistan ha firmato accordi di ristrutturazione con le quattro maggiori banche commerciali che, subentrando alle banche specializzate del periodo sovietico, raccolgono la massima parte dei depositi (70%) e concedono la massima parte dei prestiti (75%). Queste banche sono state sottoposte ad audit, secondo le norme contabili internazionali, da agenzie internazionali, stavano preparando i loro primi piani di affari e alcune di esse sono riuscite a farsi rimborsare prestiti in misura lievemente superiore al previsto. Con alcune delle banche più piccole si sono ampliati i poteri concordati piani di controllo della Banca centraleristrutturazione. Negli ultimi anni la privatizzazione delle grandi imprese è stata insoddisfacente. Come diretto risultato della precedente riluttanza del Governo a procedere alla necessaria privatizzazione Non sono emerse sinora altre istituzioni finanziarie, tranne poche società di una serie d'imprese statali in perdita, l'FMI ha deciso d'interrompere l'attuazione del programma ESAF. Il processo di privatizzazione ha registrato tuttavia una notevole accelerazione a metà 2000: nove imprese sono state vendute (a investitori o ai dipendenti dell'impresa stessa) oppure sono state liquidate. L'impresa le cui perdite erano le più gravi, la FENI - una fonderia di nichelio - è stata privatizzata in novembre. Era questa l'ultima azione a cui le autorità dovevano procedere per ottenere l'approvazione da parte dei Consigli di amministrazione dell'FMI e della Banca mondiale. In novembre il Governo della FYROM e la Commissione europea, che agiva per conto della Comunità, hanno concluso un accordo di stabilizzazione e di associazione, nel quale si prevedono il rafforzamento della cooperazione in pressoché tutti i settori d'interesse comune e l'istituzione progressiva di una zona di libero scambio. La FYROM è il primo paese ad aver concluso un simile accordo con la Comunitàassicurazioni.
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Riforme strutturali. Come elemento delle trattative con l'FMI e con la Banca mondiale su un nuovo programma economico a cui gli IFI possano accordare il loro sostegno, il Governo ha presentato un programma pluriennale di riforme, riguardante pressoché tutti i settori delle riforme economiche. Per quanto riguarda la riforma fiscale, nel loro operato nel corso del 2000 le autorità hanno seguito i principi orientativi concordati con gli IFI per la trasformazione del settore tributario nel medio periodo. Questi principi comprendono il miglioramento della trasparenza fiscale e della strutturazione ed elaborazione del bilancio di previsione; il trasferimento dell'onere fiscale dalle imposte dirette alle imposte indirette; la riforma della pubblica amministrazione e la razionalizzazione finanziario, si è compiuto qualche progresso nella privatizzazione delle spese; l'integrazione nella contabilità statale della parte essenziale delle entrate speciali fuori bilancio; una migliore gestione del debito. Nel corso dell'anno si sono intraprese varie iniziative, in particolare l'introduzione dell'IVA, ma le autorità hanno anche istituito un Dipartimento del tesoro presso il Ministero delle finanze, hanno emesso titoli di Stato negoziabili in cambio dei depositi in valuta estera congelati e hanno istituito un'Unità di controllo del debito presso il Ministero delle finanze. Notevoli progressi si sono compiuti nel settore finanziario. Il settore bancario era già prevalentemente due banche ancora di proprietà privata e in aprile è stata infine privatizzata anche la massima banca commerciale, la Stopanska Banka, che statale. La Banca commerciale nazionale è stata venduta a investitori stranieri (nel novembre 2000, ma si è posposta la Banca nazionale privatizzazione della Cassa di Grecia)risparmio. Questa venditaSi sono iniziati peraltro i preparativi al riguardo, come in precedenza quella della Kreditna Banka, la chiusura dell'Almako Banka e l'annuncio dell'intenzione di vendere la terza massima banca costituiscono iniziative di grande rilievo nella ristrutturazione del settore, che sono state potenziate con l'adozione in giugno Parlamento della nuova legge relativa necessaria a tale scopo, con l'audit dei conti effettuato da una società internazionale di revisione contabile, la KPMG, e con la ricapitalizzazione da parte dello Stato, a copertura del passivo della Cassa. Si sono anche presi provvedimenti per la privatizzazione della società di assicurazioni di proprietà statale, l'INSIG. La Banca centrale ha rinunciato ad esercitare il controllo diretto sui crediti, il che ha incoraggiato l'attività bancaria privata e, insieme con la ripresa delle attività economiche, ha contribuito a far aumentare di molto i crediti concessi dalle banche al settore bancarioprivato. Si è così rafforzato il corpus giuridico inerente alla vigilanza bancaria La privatizzazione e si sono ampliati i poteri di controllo della Banca centrale. Negli ultimi anni la privatizzazione ristrutturazione delle grandi imprese è proseguita con successo nel 2000. La società di telefonia mobile AMC è stata insoddisfacentevenduta al prezzo inaspettatamente elevato di 86 milioni USD (pari a 91 milioni EUR) e gli investitori hanno subito proceduto a investimenti per migliorare la qualità della rete e per soddisfare la crescente domanda degli utenti. Come diretto risultato della precedente riluttanza del Governo a procedere alla necessaria privatizzazione di una serie d'imprese statali Le quattro medie imprese che dovevano ancora essere privatizzate in perdita, l'FMI ha deciso d'interrompere l'attuazione attuazione del programma ESAF. Il processo di privatizzazione ha registrato tuttavia una notevole accelerazione a metà 2000: nove imprese privatizzazioni del 1997 sono state vendute (a investitori o ai dipendenti dell'impresa stessa) oppure anch'esse nel corso dell'anno. Altri progressi si sono state liquidate. L'impresa le cui perdite erano le più gravicompiuti nei settori strategici: è stata ristrutturata la Servcom, società di servizi del settore petrolifero, la FENI - una fonderia di nichelio - legge relativa alla sua privatizzazione è stata privatizzata adottata dal Parlamento nel dicembre 2000 e si è iniziata l'attuazione di un nuovo piano d'azione per la ristrutturazione del settore dell'elettricità. La riforma dell'esazione fiscale ha contribuito a incrementare il gettito fiscale nel 2000 di circa il 25% rispetto al 1999. Per le entrate doganali, i provvedimenti principali adottati comprendevano mutamenti dei dirigenti presso i più importanti uffici doganali, miglioramento dei controlli sulle merci in novembretransito e riesame regolare dei prezzi di riferimento. Era questa l'ultima azione a cui Riguardo all'imposizione fiscale interna, il potenziamento delle procedure di esazione ha accresciuto di molto il numero di contribuenti IVA e di piccole imprese registrate. È stato possibile ridurre l'evasione fiscale anche migliorando il coordinamento tra le autorità dovevano procedere per ottenere l'approvazione da parte dei Consigli di amministrazione dell'FMI amministrazioni tributaria e doganale. Xxxxx progressi si sono registrati inoltre nella riforma della Banca mondiale. In novembre il Governo della FYROM gestione delle spese pubbliche, con l'adozione, dopo intensi dibattiti tra i ministeri interessati e la Commissione europeacollettività dei donatori, che agiva del Programma quadro per conto della Comunitàle spese nel medio periodo, hanno concluso un accordo relativo al triennio 2001-2003, di stabilizzazione e di associazionecui è prevista la revisione su base regolare. Tale Programma, nel quale si prevedono il rafforzamento sono indicati quattro settori essenziali di spese - le infrastrutture, l'istruzione, la sanità e gli affari sociali - costituisce un primo segno concreto della cooperazione migliorata efficienza della pubblica amministrazione in pressoché tutti i settori d'interesse comune e l'istituzione progressiva di una zona di libero scambio. La FYROM è il primo paese ad aver concluso un simile accordo con la ComunitàAlbania.
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Riforme strutturali. Come elemento delle trattative con l'FMI e con Per combattere la Banca mondiale su un nuovo programma economico corruzione, che è uno dei maggiori problemi che ostacolano le riforme, si è costituita di recente una commissione anticorruzione, che ha preparato una relazione proponendo un'ampia serie di riforme intese ad accrescere la trasparenza ed a cui gli IFI possano accordare rafforzare il loro sostegno, sistema di governo. Nel 2000 ci si è adoperati per riformare il Governo ha presentato sistema tributario georgiano mediante un programma pluriennale USAID e si sono adottate anche severe misure, quali il licenziamento di riformecapiservizio che non erano riusciti a conseguire gli obiettivi stabiliti e la formazione di una "legione finanziaria", riguardante pressoché tutti incaricata di assicurare la riscossione fiscale. Si è previsto anche di costituire un'unità speciale per la riscossione delle imposte sul petrolio e sul tabacco. La riforma del dipartimento doganale è rimasta nelle fasi iniziali. Un fattore importante del persistente livello elevato di arretrati fiscali è stata la riluttanza delle autorità ad esigere gli arretrati dovuti dalle imprese statali, ma il dipartimento tributario ha chiesto il sequestro dei conti bancari di 1.399 imprese, che avevano accumulato arretrati per l'importo di 71,5 milioni USD, ed i settori delle riforme economichetribunali hanno pronunciato sentenze riguardo alla metà di tali casi. Nondimeno, data la mancanza di flessibilità dell'amministrazione giudiziaria, vi sono stati ritardi nei pagamenti in contanti a favore del bilancio. Sono stati portati in tribunale 204 casi di fallimenti, ma soltanto cinque imprese sono state dichiarate fallite, anche se si sono riscossi da queste imprese 13 milioni USD. Per quanto riguarda rendere più efficace la riforma fiscalelegge in materia di fallimenti si è previsto di costituire un organo indipendente denominato "Ufficio dei fallimenti". Si è 6 Di recente, nel loro operato nel corso del 2000 le autorità hanno riveduto i dati relativi al PIL nominale: le nuove stime sono inferiori di circa il 34% ai dati pubblicati in precedenza, soprattutto in seguito alla revisione delle stime relative alle attività informali. avviata inoltre una riforma del sistema giudiziario, in base alla quale i principi orientativi concordati con gli IFI giudici dovranno sostenere un esame per conservare la loro carica. Si stima che siano state privatizzate 1.292 medie e grandi imprese, ossia l'80%, che in gran parte sono ora di proprietà di persone già attive al loro interno. Poche di queste imprese, tuttavia, sono state poi ristrutturate. Le restanti 20% costituiscono una percentuale considerevole del valore patrimoniale totale: si tratta delle maggiori imprese strategiche, comprese quelle del settore delle infrastrutture. Nel 2000 i proventi delle privatizzazioni trasferiti al bilancio statale sono ammontati a circa 13 milioni USD. Sono state privatizzate la compagnia aerea georgiana, la Kaspi Cement, la Chiaturmanganese e le imprese di cantieristica navale e di riparazione degli aeromobili. È stata presentata al Parlamento la documentazione relativa alla politica di autorizzazioni e di tariffazione nel settore delle telecomunicazioni e 150 società estere sono state invitate a partecipare alle gare d'appalto relative a due società di telecomunicazioni di proprietà statale. Globalmente, la Georgia ha compiuto progressi sostanziali nella riforma del settore dell'energia. Sono state offerte per la trasformazione privatizzazione imprese di generazione e di distribuzione dell'energia delle regioni orientali e occidentali della Georgia e si sono avuti progressi verso la privatizzazione nel settore del settore tributario gas. La Georgia è uno dei pochi paesi dell'ex Unione Sovietica ad aver venduto a investitori strategici imprese di distribuzione dell'energia. La mancanza di un mercato dei capitali ha impedito di migliorare il governo societario, a cui si sarebbe giunti stabilendo regole adeguate per l'annuncio, la trattazione e la quotazione dei valori mobiliari. Il sistema bancario si è mostrato sempre più fragile e la fiducia da parte del pubblico è rimasta scarsa, nonostante adeguate iniziative nel medio periodo. Questi principi comprendono il miglioramento campo della trasparenza fiscale normativa e della strutturazione ed elaborazione del bilancio di previsione; il trasferimento dell'onere fiscale dalle imposte dirette alle imposte indirette; la riforma vigilanza bancarie intraprese dalla Banca nazionale della pubblica amministrazione Georgia. Importanti, specialmente per le PMI, sono state l'attribuzione della proprietà e la razionalizzazione delle spese; l'integrazione nella contabilità registrazione catastale dei terreni industriali e urbani, poiché i tassi d'interesse erano elevati e le banche si mostravano caute, richiedendo garanzie collaterali. A fine 1999 oltre 3.200 imprese private avevano iscritto le loro proprietà terriere presso i conservatori dei registri immobiliari regionali e municipali del dipartimento statale della parte essenziale delle entrate speciali fuori bilancio; una migliore di gestione del debitoterritorio. Nel corso dell'anno Altre iniziative in tal campo si sono intraprese varie iniziative, in particolare l'introduzione dell'IVA, ma le autorità hanno anche istituito un Dipartimento del tesoro presso il Ministero delle finanze, hanno emesso titoli di Stato negoziabili in cambio dei depositi in valuta estera congelati e hanno istituito un'Unità di controllo del debito presso il Ministero delle finanze. Notevoli progressi si sono compiuti nel settore finanziario. Il settore bancario era già prevalentemente di proprietà privata e in aprile è stata infine privatizzata anche la massima banca commerciale, la Stopanska Banka, che è stata venduta a investitori stranieri (la Banca nazionale di Grecia). Questa vendita, come in precedenza quella della Kreditna Banka, la chiusura dell'Almako Banka e l'annuncio dell'intenzione di vendere la terza massima banca costituiscono iniziative di grande rilievo nella ristrutturazione del settore, che sono state potenziate con l'adozione in giugno della nuova legge relativa al settore bancario. Si è così rafforzato il corpus giuridico inerente alla vigilanza bancaria e si sono ampliati i poteri di controllo della Banca centrale. Negli ultimi anni la privatizzazione delle grandi imprese è stata insoddisfacente. Come diretto risultato della precedente riluttanza del Governo a procedere alla necessaria privatizzazione di una serie d'imprese statali in perdita, l'FMI ha deciso d'interrompere l'attuazione del programma ESAF. Il processo di privatizzazione ha registrato tuttavia una notevole accelerazione a metà 2000: nove imprese sono state vendute (a investitori o ai dipendenti dell'impresa stessa) oppure sono state liquidate. L'impresa le cui perdite erano le più gravi, la FENI - una fonderia di nichelio - è stata privatizzata in novembre. Era questa l'ultima azione a cui le autorità dovevano procedere per ottenere l'approvazione da parte dei Consigli di amministrazione dell'FMI e della Banca mondiale. In novembre il Governo della FYROM e la Commissione europea, che agiva per conto della Comunità, hanno concluso un accordo di stabilizzazione e di associazione, nel quale si prevedono il rafforzamento della cooperazione in pressoché tutti i settori d'interesse comune e l'istituzione progressiva di una zona di libero scambio. La FYROM è il primo paese ad aver concluso un simile accordo con la Comunità.
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Riforme strutturali. Come elemento delle trattative con l'FMI e con la Banca mondiale su un nuovo La principale dimostrazione dell'impegno del Governo di attuare riforme verso l'economia di mercato è l'estensione del programma economico a cui gli IFI possano accordare il loro sostegno, il Governo ha presentato un di privatizzazione iniziato nel 1991. La fase attuale del programma pluriennale di riforme(privatizzazione generalizzata mediante voucher), riguardante pressoché tutti 191 imprese, dovrebbe concludersi entro la metà del 2001. Altre 110 imprese sono in corso di privatizzazione mediante vendite a lotti, gare d'appalto, vendite all'asta o procedimenti di fallimento. Si sono già sollecitate offerte d'appalto per l'impresa di telecomunicazioni e per l'azienda elettrica. Si procede nella liberalizzazione dei prezzi. Le autorità si rendono conto che è necessario anzitutto liberalizzare i settori delle riforme economicheprezzi dell'energia e poi iniziare le procedure di privatizzazione dell'azienda elettrica e della Yugopetrol, l'organo statale che controlla l'importazione, la raffinazione e la distribuzione del petrolio. Per quanto riguarda Qualche progresso si è fatto nella liberalizzazione degli scambi, riducendo il numero di prodotti soggetti a restrizioni. Il Parlamento ha adottato nel 2000 le nuove leggi sulla Banca centrale del Montenegro e sul sistema bancario, che rispondono alle norme internazionali e dovrebbero fornire la riforma fiscalebase per trasformare l'attuale economia per contanti in un sistema d'intermediazione finanziaria a orientamento di mercato. Tuttavia, nel loro operato nel corso sarà necessario anche definire le funzioni rispettive della Banca centrale di Podgorica e della Banca federale centrale di Belgrado, tenendo conto degli sviluppi politici in Iugoslavia. La ristrutturazione del settore bancario richiede grandi lavori e ingenti risorse finanziarie e resta da vedere in quale misura sia possibile trasformare in istituti finanziari vitali le 14 banche montenegrine attualmente operative. Si è aperta di recente una nuova banca straniera ed a fine 2000 le autorità hanno seguito i principi orientativi concordati con gli IFI per la trasformazione del settore tributario nel medio periodo. Questi principi comprendono il miglioramento della trasparenza fiscale e della strutturazione ed elaborazione del bilancio stavano esaminando le domande di previsione; il trasferimento dell'onere fiscale dalle imposte dirette alle imposte indirette; la riforma della pubblica amministrazione e la razionalizzazione delle spese; l'integrazione nella contabilità statale della parte essenziale delle entrate speciali fuori bilancio; una migliore gestione del debito. Nel corso dell'anno si sono intraprese varie iniziative, in particolare l'introduzione dell'IVA, ma le autorità hanno anche istituito un Dipartimento del tesoro presso il Ministero delle finanze, hanno emesso titoli apertura di Stato negoziabili in cambio dei depositi in valuta estera congelati e hanno istituito un'Unità di controllo del debito presso il Ministero delle finanze. Notevoli progressi si sono compiuti nel settore finanziario. Il settore bancario era già prevalentemente di proprietà privata e in aprile è stata infine privatizzata anche la massima banca commerciale, la Stopanska Banka, che è stata venduta a investitori stranieri (la Banca nazionale di Grecia). Questa vendita, come in precedenza quella della Kreditna Banka, la chiusura dell'Almako Banka e l'annuncio dell'intenzione di vendere la terza massima banca costituiscono iniziative di grande rilievo nella ristrutturazione del settore, che sono state potenziate con l'adozione in giugno della nuova legge relativa al settore bancario. Si è così rafforzato il corpus giuridico inerente alla vigilanza bancaria e si sono ampliati i poteri di controllo della Banca centrale. Negli ultimi anni la privatizzazione delle grandi imprese è stata insoddisfacente. Come diretto risultato della precedente riluttanza del Governo a procedere alla necessaria privatizzazione di una serie d'imprese statali in perdita, l'FMI ha deciso d'interrompere l'attuazione del programma ESAF. Il processo di privatizzazione ha registrato tuttavia una notevole accelerazione a metà 2000: nove imprese sono state vendute (a investitori o ai dipendenti dell'impresa stessa) oppure sono state liquidate. L'impresa le cui perdite erano le più gravi, la FENI - una fonderia di nichelio - è stata privatizzata in novembre. Era questa l'ultima azione a cui le autorità dovevano procedere per ottenere l'approvazione da parte dei Consigli di amministrazione dell'FMI e della Banca mondiale. In novembre il Governo della FYROM e la Commissione europea, che agiva per conto della Comunità, hanno concluso un accordo di stabilizzazione e di associazione, nel quale si prevedono il rafforzamento della cooperazione in pressoché tutti i settori d'interesse comune e l'istituzione progressiva di una zona di libero scambio. La FYROM è il primo paese ad aver concluso un simile accordo con la Comunitàaltri tre istituti esteri.
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Riforme strutturali. Come elemento Benché il Governo riformista costituitosi nel dicembre 1999 abbia intrapreso iniziative di rilievo nel settore delle trattative con l'FMI riforme strutturali, i progressi al riguardo non sono stati tutti positivi e con la Banca mondiale su un nuovo programma economico a cui gli IFI possano accordare resta molto da fare. Per il loro sostegnosettore agricolo, il Governo Presidente della Repubblica aveva emanato nel dicembre 1999 un decreto che consentiva la vendita effettiva di singoli appezzamenti delle aziende agricole collettive e gettava le basi per lo sviluppo di un mercato fondiario privato. Un successivo decreto presidenziale del giugno 2000, tuttavia, ha presentato un programma pluriennale di riforme, riguardante pressoché tutti i settori ripristinato in parte il controllo statale sul mercato delle riforme economichegranaglie. Per quanto riguarda la riforma fiscalele privatizzazioni, nel loro operato nel corso dicembre 1999 il Presidente della Repubblica aveva emanato un decreto relativo a provvedimenti prioritari intesi ad accelerare le privatizzazioni e all'inizio del 2000 le autorità hanno seguito i principi orientativi concordati con gli IFI il Parlamento aveva approvato un programma di privatizzazioni per la trasformazione del settore tributario nel medio periodo. Questi principi comprendono il miglioramento della trasparenza fiscale e della strutturazione ed elaborazione del bilancio di previsione; il trasferimento dell'onere fiscale dalle imposte dirette alle imposte indirette; la riforma della pubblica amministrazione e la razionalizzazione delle spese; l'integrazione nella contabilità statale della parte essenziale delle entrate speciali fuori bilancio; una migliore gestione del debito. Nel corso dell'anno si sono intraprese varie iniziative, in particolare l'introduzione dell'IVA, ma le autorità hanno anche istituito un Dipartimento del tesoro presso il Ministero delle finanze, hanno emesso titoli di Stato negoziabili in cambio dei depositi in valuta estera congelati e hanno istituito un'Unità di controllo del debito presso il Ministero delle finanze. Notevoli progressi si sono compiuti nel settore finanziario. Il settore bancario era già prevalentemente di proprietà privata e in aprile è stata infine privatizzata anche la massima banca commerciale, la Stopanska Banka, che è stata venduta a investitori stranieri (la Banca nazionale di Grecia). Questa vendita, come in precedenza quella della Kreditna Banka, la chiusura dell'Almako Banka e l'annuncio dell'intenzione di vendere la terza massima banca costituiscono iniziative di grande rilievo nella ristrutturazione del settore, che sono state potenziate con l'adozione in giugno della nuova legge relativa al settore bancario. Si è così rafforzato il corpus giuridico inerente alla vigilanza bancaria e si sono ampliati i poteri di controllo della Banca centrale. Negli ultimi anni la privatizzazione delle grandi imprese è stata insoddisfacente. Come diretto risultato della precedente riluttanza del Governo a procedere alla necessaria privatizzazione di una serie d'imprese statali in perdita, l'FMI ha deciso d'interrompere l'attuazione del programma ESAF. Il processo di privatizzazione ha registrato tuttavia una notevole accelerazione a metà periodo 2000: nove imprese sono state vendute (a investitori o ai dipendenti dell'impresa stessa) oppure sono state liquidate. L'impresa le cui perdite erano le più gravi, la FENI - una fonderia di nichelio - è stata privatizzata in novembre. Era questa l'ultima azione a cui le autorità dovevano procedere per ottenere l'approvazione da parte dei Consigli di amministrazione dell'FMI e della Banca mondiale. In novembre il Governo della FYROM e la Commissione europea, che agiva per conto della Comunità, hanno concluso un accordo di stabilizzazione e di associazione-2002, nel quale si prevedono prevedeva la vendita di grandi imprese. I proventi delle privatizzazioni sono più che raddoppiati nel 2000, arrivando a oltre 2 miliardi di grivna, ma in alcune vendite è mancata la trasparenza: vi sono stati alcuni casi d'imprese escluse dalla gara d'appalto senza chiara motivazione. La normativa e la vigilanza nel settore bancario sono state rafforzate in misura considerevole negli ultimi anni, con l'assistenza tecnica di donatori esteri. Tuttavia, resta molto debole la situazione di alcune delle maggiori banche. Nel 2000 si sono adottati programmi di ristrutturazione di queste banche, la cui attuazione è un elemento fondamentale delle condizioni alle quali è subordinata l'assistenza macrofinanziaria della Banca mondiale, dell'FMI e dell'UE. Due di tali banche, la Banka Ukrainia e la 8 Nell'ottobre 2000, le riserve di combustibile dell'Ucraina erano di gran lunga insufficienti rispetto al fabbisogno della produzione per l'inverno. Lo stesso mese la BERS ha approvato una linea di credito di 100 milioni USD a titolo di prestito per l'acquisto di combustibile, per aiutare le imprese statali di produzione dell'elettricità a pagare le importazioni di combustibile per l'inverno. Cassa statale di risparmio, hanno compiuto scarsi progressi nell'attuazione dei programmi e presentano debolezze molto gravi. Per queste banche si stavano adottando peraltro piani riveduti di ristrutturazione. Inoltre, nel dicembre 2000 il rafforzamento Parlamento ha adottato una nuova legge sulle banche e sulle attività bancarie, che ha rafforzato i poteri di vigilanza della cooperazione BNU e definito meglio le linee generali da seguire in pressoché tutti i settori d'interesse comune e l'istituzione progressiva caso di fallimento di una zona banca. Nella riforma del settore dell'energia i progressi sono stati lenti, ma sin dalla fine del 1999 si stavano prendendo varie iniziative incoraggianti. Il 15 dicembre 2000, finalmente, è stata chiusa la centrale di libero scambio. La FYROM è Chernobyl, il primo paese ad aver concluso che ha spianato la strada per un simile accordo pacchetto finanziario internazionale, con la Comunitàpartecipazione predominante dell'UE e della BERS, inteso a completare secondo accettabili norme di sicurezza gli impianti nucleari di Khmelnitsky e Rovno (il cosiddetto progetto K2R4). Inoltre, vi è stato qualche progresso nella riforma del settore dell'elettricità: in particolare, in ottobre/novembre si sono bandite gare d'appalto per sette imprese di distribuzione dell'energia ed era in fase avanzata di organizzazione una gara d'appalto intesa a scegliere un consulente per la privatizzazione di un terzo lotto di sei-sette imprese. Nella seconda metà del 2000, nel settore dell'elettricità si è riscontrato anche un considerevole miglioramento nel livello di esazione dei canoni. Nel campo della liberalizzazione degli scambi, dalla primavera 2000 l'Ucraina sta compiendo qualche progresso nell'abolire varie restrizioni agli scambi commerciali incompatibili con l'APC, ma deve ancora far di più. Nello stabilire le condizioni alle quali è subordinato il versamento dell'assistenza macrofinanziaria UE, le autorità ucraine hanno discusso con la Commissione un calendario per l'abolizione delle rimanenti restrizioni (vedasi più oltre).
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Riforme strutturali. Come elemento Si sono intraprese serie iniziative per ristrutturare la pubblica amministrazione: si sono elaborati o presentati al Parlamento disegni di legge o programmi relativi alla dichiarazione obbligatoria dei redditi e delle trattative con l'FMI proprietà da parte degli alti funzionari, al controllo statale sulle ispezioni e con sulla concessione di autorizzazioni e alla riforma del servizio civile. Nonostante gli annunci di drastici tagli previsti nel pletorico apparato statale, sembra che vi sia stato un lieve aumento numerico dei dipendenti statali. Nel settore dell'energia, grazie al rigoroso pacchetto statale adottato nell'agosto 1999, tutti gli arretrati erano stati pagati entro il settembre 1999, ma nel 2000 la Banca mondiale su situazione fiscale è gravemente peggiorata e si sono accumulati nuovi arretrati. Per il risanamento finanziario del settore dell'energia in Armenia si è elaborato un nuovo programma economico relativo al periodo 2000-2002, riguardante la regolamentazione dei flussi finanziari, i debiti e le relazioni finanziarie tra i diversi settori di produzione. Il Governo è riuscito invece a cui gli IFI possano accordare migliorare in misura considerevole il loro sostegnorecupero dei costi nel settore dell'irrigazione. Il livello generale di riscossione per la stagione d'irrigazione 1999 è stato vicino all'obiettivo concordato del 65%. Nel settore finanziario, è stata adottata la legge relativa al mercato delle assicurazioni: si è costituita una commissione per i valori mobiliari ed i cambi ed è divenuto operativo un monte titoli centrale. Nell'agosto 2000 il Governo ha adottato la decisione per la privatizzazione della Cassa di risparmio e nel dicembre 2000 ha invitato potenziali investitori strategici a partecipare alla relativa gara d'appalto. Per quanto riguarda le privatizzazioni, il 65% delle 10.000 piccole imprese operanti in Armenia erano state privatizzate entro il 1998. Al febbraio 2000 risultavano privatizzate 1.500 delle 2.000 medie e grandi imprese. Il ritmo della privatizzazione delle medie e grandi imprese si è rallentato: da quasi 200 nel 1998 a 54 nel 1999 a 33 nei primi otto mesi del 2000. Il motivo principale di tale rallentamento è il fatto che oltre 300 medie e grandi imprese erano state offerte varie volte per la privatizzazione, senza che mai si fosse riusciti a trovare acquirenti. Da allora, il Governo ha presentato un programma pluriennale deciso di riforme, riguardante pressoché tutti i settori delle riforme economiche. Per quanto riguarda la riforma fiscale, nel loro operato nel corso del 2000 le autorità hanno seguito i principi orientativi concordati con gli IFI per la trasformazione del settore tributario nel medio periodo. Questi principi comprendono il miglioramento della trasparenza fiscale liquidare queste imprese e della strutturazione ed elaborazione del bilancio molte di previsione; il trasferimento dell'onere fiscale dalle imposte dirette alle imposte indirette; la riforma della pubblica amministrazione e la razionalizzazione delle spese; l'integrazione nella contabilità statale della parte essenziale delle entrate speciali fuori bilancio; una migliore gestione del debito. Nel corso dell'anno si sono intraprese varie iniziativeesse, in particolare l'introduzione dell'IVAeffetti, ma le autorità hanno anche istituito un Dipartimento del tesoro presso il Ministero delle finanze, hanno emesso titoli sono in corso di Stato negoziabili in cambio dei depositi in valuta estera congelati e hanno istituito un'Unità di controllo del debito presso il Ministero delle finanze. Notevoli progressi si sono compiuti nel settore finanziarioliquidazione. Il settore bancario era già prevalentemente 25 aprile 2000 il Parlamento armeno ha deciso di escludere le reti di distribuzione dell'elettricità dall'elenco delle proprietà privata e statali da privatizzare nel 1998-2000. Tuttavia, in aprile è stata infine privatizzata anche la massima banca commercialebase a una legge specifica in materia di privatizzazione adottata nell'agosto 2000, la Stopanska Banka, che è stata venduta il 51% delle azioni delle quattro imprese di distribuzione dell'elettricità saranno vendute nel 2001 a investitori stranieri strategici (la Banca nazionale di Grecia). Questa vendita, come in precedenza quella della Kreditna Banka, la chiusura dell'Almako Banka e l'annuncio dell'intenzione di vendere la terza massima banca costituiscono iniziative di grande rilievo nella ristrutturazione del settore, che il 20% delle azioni sono state potenziate con l'adozione in giugno della nuova legge relativa al settore bancario. Si è così rafforzato il corpus giuridico inerente alla vigilanza bancaria e si sono ampliati i poteri di controllo della Banca centrale. Negli ultimi anni la privatizzazione delle grandi imprese è stata insoddisfacente. Come diretto risultato della precedente riluttanza del Governo a procedere alla necessaria privatizzazione di una serie d'imprese statali in perdita, l'FMI ha deciso d'interrompere l'attuazione del programma ESAF. Il processo di privatizzazione ha registrato tuttavia una notevole accelerazione a metà 2000: nove imprese sono già state vendute (a investitori o alla BERS e il rimanente sarà venduto ai dipendenti dell'impresa stessa) oppure sono state liquidate. L'impresa le cui perdite erano le più gravi, la FENI - una fonderia di nichelio - è stata privatizzata in novembre. Era questa l'ultima azione a cui le autorità dovevano procedere per ottenere l'approvazione da parte dei Consigli di amministrazione dell'FMI e della Banca mondiale. In novembre il Governo della FYROM e la Commissione europea, che agiva per conto della Comunità, hanno concluso un accordo di stabilizzazione e di associazione, nel quale si prevedono il rafforzamento della cooperazione in pressoché tutti i settori d'interesse comune e l'istituzione progressiva di una zona di libero scambio. La FYROM è il primo paese ad aver concluso un simile accordo con la Comunitàdipendenti).
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Riforme strutturali. Come elemento delle trattative Le riforme strutturali e in particolare la privatizzazione nel settore bancario hanno accusato un ritardo nel 2000. Nonostante gli impegni assunti nell'ambito dell'ASB con l'FMI e con l'FMI, non vi è stato nessun progresso concreto per la privatizzazione della BCR (Banca Comerciala Romana). Inoltre, un'altra banca di proprietà statale - la Banca mondiale su un nuovo programma economico Agricola - ha continuato a cui gli IFI possano accordare il loro sostegno, il Governo ha presentato un programma pluriennale di riforme, riguardante pressoché tutti i settori delle riforme economiche. Per quanto riguarda la riforma fiscale, nel loro operato nel corso del 2000 le autorità hanno seguito i principi orientativi concordati con gli IFI per la trasformazione del settore tributario nel medio periodo. Questi principi comprendono il miglioramento della trasparenza fiscale e della strutturazione ed elaborazione del bilancio di previsione; il trasferimento dell'onere fiscale dalle imposte dirette alle imposte indirette; la riforma della pubblica amministrazione e la razionalizzazione delle spese; l'integrazione nella contabilità statale della parte essenziale delle entrate speciali fuori bilancio; una migliore gestione del debito. Nel corso dell'anno si sono intraprese varie iniziative, in particolare l'introduzione dell'IVA, ma le autorità hanno anche istituito un Dipartimento del tesoro presso il Ministero delle finanze, hanno emesso titoli di Stato negoziabili in cambio dei depositi in valuta estera congelati e hanno istituito un'Unità di controllo del debito presso il Ministero delle finanze. Notevoli progressi si sono compiuti nel settore finanziario. Il settore bancario era già prevalentemente di proprietà privata e in aprile è stata infine privatizzata anche la massima banca commerciale, la Stopanska Banka, che è stata venduta a investitori stranieri (la Banca nazionale di Grecia). Questa vendita, come in precedenza quella della Kreditna Banka, la chiusura dell'Almako Banka e l'annuncio dell'intenzione di vendere la terza massima banca costituiscono iniziative di grande rilievo nella ristrutturazione del settore, che sono state potenziate con l'adozione in giugno della nuova legge relativa al settore bancario. Si è così rafforzato il corpus giuridico inerente alla vigilanza bancaria e si sono ampliati i poteri di controllo necessitare d'ingenti apporti liquidi della Banca centrale. Negli ultimi anni Il massimo fondo d'investimenti è fallito, con la privatizzazione conseguenza che la massima cooperativa di credito ha dovuto sospendere i pagamenti. Varie piccole banche e cooperative di credito sono state chiuse o hanno dichiarato fallimento. Causa di questi problemi è l'inadeguato quadro normativo e di vigilanza del settore finanziario. Nondimeno, le autorità hanno agito con risolutezza, evitando che i problemi, culminati nel maggio-giugno 2000, si traducessero in una crisi sistemica, e successivamente hanno introdotto leggi relative alle cooperative di credito e hanno costretto un piccolo numero di banche private a cessare le loro attività. Il sistema finanziario non svolge la sua normale funzione d'incanalare i risparmi verso gli investimenti. La Romania non dispone di un sistema finanziario funzionante atto a sostenere lo sviluppo dell'attività economica e degli investimenti a lungo termine. Il combinarsi della debole situazione economica e della scarsa fiducia del grande pubblico ha causato un calo del credito interno nei confronti del settore non statale dal 14,8% del PIL nel giugno 1999 al 10,7% nel giugno 2000. La mancanza di disciplina finanziaria ha continuato ad essere un grave problema nel 2000. L'entità degli arretrati nei confronti del bilancio, pur essendosi stabilizzata verso la fine dell'anno, è tuttora eccessiva. Il problema è risultato particolarmente grave nel settore delle grandi imprese infrastrutture di proprietà statale. Tuttavia, è stata insoddisfacenterespinta la raccomandazione di aumentare i prezzi del gas e dell'elettricità formulata dall'autorità normativa preposta a tali settori, anche se un simile aumento avrebbe potuto contribuire ad alleviare il problema. Come diretto risultato della precedente La creazione d'imprese è rimasta gravemente ostacolata da incertezze nei diritti di proprietà e da considerevoli e ripetute modifiche del contesto giuridico e regolamentare. Secondo le indicazioni, l'accesso ai mercati è divenuto più difficile: nel 1999 e nei primi mesi del 2000 è diminuito il numero di nuove imprese estere registrate in Romania. All'inizio del 2000 è stata migliorata la legge in materia di fallimenti ed è stato approvato un nuovo aiuto di Stato, ma l'uscita dal mercato resta un problema: sono troppe le imprese non vitali a cui è consentito di proseguire le proprie operazioni. I motivi di questa situazione sono la negligenza dello Stato nel tener conto delle dure limitazioni di bilancio, la sua riluttanza del Governo a procedere alla necessaria privatizzazione ad applicare le norme relative agli aiuti di una serie d'imprese statali Stato e la lentezza e la difficoltà con le quali i tribunali attuano la legge in materia di fallimenti. Si sono prese iniziative per proseguire la ristrutturazione di alcuni settori, in particolare quello minerario e quello marittimo, e nel lanciarne altri. Vi è stato qualche successo in settori quali i tessili, il mobilio e il subappalto nella distribuzione di elettricità, il che mostra l'esistenza di un potenziale inutilizzato di crescita economica. Inoltre, si sono migliorate le prassi aziendali ed è stata chiusa o ristrutturata qualcuna delle massime imprese in perdita. Infine, l'FMI ha deciso d'interrompere l'attuazione si sono elaborate ambiziose strategie di ristrutturazione, cominciando ad attuarle nei settori del programma ESAF. Il processo di privatizzazione ha registrato tuttavia una notevole accelerazione a metà 2000: nove imprese sono state vendute (a investitori o ai dipendenti dell'impresa stessa) oppure sono state liquidate. L'impresa le cui perdite erano le più gravigas e dell'elettricità, la FENI - una fonderia di nichelio - è stata privatizzata in novembre. Era questa l'ultima azione a cui le autorità dovevano procedere per ottenere l'approvazione da parte dei Consigli di amministrazione dell'FMI e della Banca mondiale. In novembre il Governo della FYROM e la Commissione europea, che agiva per conto della Comunità, hanno concluso un accordo di stabilizzazione e di associazione, nel quale si prevedono il rafforzamento della cooperazione in pressoché tutti i settori d'interesse comune e l'istituzione progressiva di una zona di libero scambio. La FYROM è il primo paese ad aver concluso un simile accordo con la Comunitàcompreso lo scorporamento delle attività.
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