Riforma del settore finanziario Clausole campione

Riforma del settore finanziario. Sistema bancario a due livelli, dominato dall'unica grande banca ancora di proprietà statale, la Cassa di risparmio. La Banca nazionale commerciale è stata privatizzata nel 2000.
Riforma del settore finanziario. Il sistema bancario comprende la Banca centrale e 31 banche commerciali, di cui tre di proprietà estera. Il Governo ha deciso di privatizzare la Cassa di risparmio e ha invitato investitori strategici a partecipare alla relativa gara d'appalto. Adottata di recente la legge sul mercato delle assicurazioni. Sono già operativi la Commissione per i titoli mobiliari ed i cambi ed il Monte titoli centrale.
Riforma del settore finanziario. In entrambe le entità vige ora un quadro normativo del settore bancario, ma la privatizzazione o liquidazione delle banche statali è stata ritardata e non se ne prevede la conclusione prima della metà del 2001. Buoni progressi nella riforma dei sistemi di pagamenti: gli Uffici di pagamenti sono stati chiusi ufficialmente, le loro funzioni sono state trasferite ad operatori pubblici e privati e si è istituita una stanza di compensazione a livello centrale.
Riforma del settore finanziario. La situazione finanziaria del settore bancario è migliorata in misura sostanziale dopo la crisi del 1996. I problemi principali sono la riluttanza a concedere prestiti a un settore privato ancora debole ed i ritardi nelle privatizzazioni.
Riforma del settore finanziario. Sistema bancario a due livelli. Vi sono 20 banche, la filiale di una banca estera e 19 casse di risparmio. Il settore è dominato dalla Stopanska Banka, che è stata ristrutturata ed è stata venduta alla Banca nazionale di Grecia. La vigilanza bancaria viene esercitata dalla Banca nazionale. Nel dicembre 2000 e nel gennaio 2001 è stata versata la prima quota dell'assistenza, comprendente sovvenzioni dell'importo di 20 milioni EUR e prestiti dell'importo di 10 milioni EUR.
Riforma del settore finanziario. Vi sono 32 banche commerciali. A metà gennaio 2001, soltanto metà delle banche erano riuscite a soddisfare la nuova disposizione relativa al capitale minimo (5 milioni di lari). Il settore bancario è sempre più fragile: per 21 banche il rating CAMEL è basso, e scarsa è la fiducia del pubblico.
Riforma del settore finanziario. Il corpus normativo riguardante le banche e la vigilanza bancaria è stato definito ed è in corso di applicazione. Si sono compiuti progressi nell'introduzione di un sistema di pagamenti, secondo il quale le operazioni avvengono essenzialmente fuori linea. È in preparazione la normativa del settore assicurativo.
Riforma del settore finanziario. Il settore bancario è esiguo e sottosviluppato, in parte poiché mancano possibilità interessanti d'investimenti. La Banca centrale stimola attivamente il risanamento del settore bancario. Sui mercati continua a registrarsi insufficienza di capitali.
Riforma del settore finanziario. Dopo l'adozione, nel dicembre 2000, della legge sul sistema bancario, si prevedono progressi nella riforma di tale settore. Attualmente le banche montenegrine sono 14 e in massima parte necessitano di ingenti risorse finanziarie prima di potersi trasformare in solide istituzioni finanziarie. Si è aperta di recente in Montenegro una nuova banca estera.
Riforma del settore finanziario. La riforma del settore bancario si era avviata lentamente, e vi erano state gravi difficoltà nel 1997 e nel 1999. Tuttavia, le autorità hanno compiuto un rilevante progresso chiudendo una grande banca statale in perdita, che costituiva un terzo del sistema bancario. I mercati dei capitali presentano tuttora dimensioni esigue e scarso sviluppo. Nel novembre 2000 la Romania ha eletto un Governo socialdemocratico di minoranza, che ha annunciato in dicembre il proprio programma, dandovi un posto di rilievo alle questioni economiche e presentandovi ambiziosi obiettivi. Il nuovo Governo si è impegnato ad affrontare i punti principali della strategia economica a medio termine approvata dalla precedente coalizione nel marzo 2000, ma deve ancora procedere a iniziative concrete.