RISONANZA MAGNETICA. In tal senso, anche per l'utilizzo dei mezzi di contrasto paramagnetici, saranno richiesti i comuni esami di laboratorio per valutare lo stato di funzionalità renale (creatininemia). TC Tc La Tomografia Assiale Computerizzata, comunemente definita dall’acronimo Tc è un esame diagnostico che im- piegando una complessa apparecchiatura a raggi X consente di ricostruire al computer sezioni della regione corporea soggetta ad indagine; da questo deriva il nome di “tomografa" che signiifica “immagine in sezione". L’Istituto Diagnostico PROTOS dispone di un’apparecchiatura TC multistrato di ultima generazione PHILIPS BRILLANCE 16slice idonea ad eseguire ogni tipo di esame previsto per questa tipologia di metodica. La strumentazione è costruita intorno ad una serie di soluzioni tecnologiche esclusive sviluppate con l’intento di fornire un sistema senza limiti applica- tivi, capace di minimizzare i rischi legati all’esposizione radiologica e, nel contempo, produrre la migliore qualità delle immagini.
RISONANZA MAGNETICA. La risonanza magnetica fornisce immagini tridimensionali della mammella e, grazie all’iniezione ev di mezzo di contrasto, consente di individuare la neo-angiogenesi tumorale. Questa metodica, quindi, permette uno studio sia morfologico (sequenze pesate in T1 e T2) che funzionale (studio della cinetica di perfusione) della ghiandola. Il razionale su cui si basa la RM deriva dalla capacità di questa tecnica, se utilizzata con mezzo di contrasto, di visualizzare lesioni caratterizzate da marcata vascolarizzazione ed in particolare da fenomeni di neo-angiogenesi, tipica espressione delle lesioni maligne. La neo-angiogenesi comporta un incremento del volume e della permeabilità capillare, oltre all'aumento dello spazio interstiziale, elementi che ben si coniugano con le caratteristiche del mezzo di contrasto paramagnetico, caratterizzato da diffusione extravascolare ed extra-cellulare. Il mezzo di contrasto impregna le lesioni con angiogenesi, con il conseguente netto incremento dell'intensità di segnale (enhancement) che ne consente la visualizzazione. (66-67) Fin dai primi studi, tutti gli autori si sono dimostrati concordi sull’elevata sensibilità della tecnica, che per lesioni mammarie maligne è pari a circa il 98% e per lesioni in situ all'80%; altro parametro di grande interesse si è dimostrato il valore predittivo negativo (VPN) molto elevato, intorno al 97%. Alla capacità di identificazione, tuttavia, non corrisponde un’ altrettanto elevata capacità di caratterizzazione: infatti, non solo la maggior parte delle lesioni maligne sono ipervascolarizzate, ma anche alcune alterazioni benigne (fibroadenoma, papilloma, adenosi, ecc) lo sono; ne deriva che, una volta identificata un'area di enhancement, diventi difficile caratterizzarla. Per far ciò ci si basa sugli aspetti morfologici della lesione e sulla dinamica dell’enhancement.(68-69) La RM mammaria, nella sua applicazione clinica, non è proponibile come esame di prima istanza, nè in sostituzione degli esami tradizionali: infatti, oltre ad essere più indaginosa e meno riproducibile rispetto alla mammografia, è più costosa e gravata dal rischio di falsi positivi. Le indicazioni alla risonanza magnetica corrispondono ai limiti delle tecniche tradizionali e, pertanto, essa si pone solitamente alla conclusione di un iter diagnostico; spesso, tuttavia, dimostrando una possibile lesione, obbliga a rivalutare il quadro con le tecniche tradizionali e, in particolare, con l'ecografia: è infatti dimostrato come gli...
RISONANZA MAGNETICA. La ricostruzione delle immagini è in funzione del le- game biochimico delle molecole, basandosi sulla struttura della materia. Questo comporta un’altis- sima risoluzione di contrasto delle immagini, che consente di cogliere ed analizzare formazioni
RISONANZA MAGNETICA. RM PERCHÉ SI EFFETTUA UN ESAME DI RISONANZA MAGNETICA PREPARAZIONE ALL’ESAME
RISONANZA MAGNETICA. Subito prima dell’esame è bene togliere oggetti di metallo, orologio, schede magnetiche (carte di credito, bancomat), trucco al viso, lenti a contatto, chiavi, monete e tutt’altro di metallico indossato.
RISONANZA MAGNETICA. È POSSIBILE ESEGUIRE ESAMI IN TUTTI I PRINCIPALI DISTRETTI ANATOMICI: COLONNA VERTEBRALE (Cervicale, Dorsale, Lombosacrale, Bacino) OSTEOARTICOLARE (Ginocchio, Spalla, Gomito, Collo, Piede, Polso, Mano, Caviglia, Anca) RM CEREBRALE COLLO TORACE ADDOME PELVI MAMMARIA ESAMI DI CONTRASTO COS’È IL MEZZO DI CONTRASTO MEZZI DI CONTRASTO PARAMAGNETICI PER RM
RISONANZA MAGNETICA. Le molecole di gadolinio alterano temporaneamente le proprietà molecolari all’interno del campo magnetico delle strutture in cui vanno a localizzarsi modi- ficando il segnale e quindi l’immagine RM. Questo allo scopo di visualizzare i vasi e le
RISONANZA MAGNETICA. La Risonanza Magnetica (RM) non è un’indagine proponibile ai fini dello screening, se non come completamento diagnostico di bilancio pre-operatorio per valutare l’esatta estensione di lesioni mal definibili e per escludere multifocalità e multicentricità. L’indagine ha un’elevata sensibilità (95-100% per i carcinomi infiltranti e 80% per i carcinomi in situ) ma una bassa specificità (80%). Va eseguita in centri che abbiano una evidente esperienza e la adeguata attrezzatura per eseguire biopsie RM guidate.
RISONANZA MAGNETICA. TOMOGRAFIA ASSIALE COMPUTERIZZATA (TAC) 26 ECOGRAFIA 28 RADIOLOGIA DIGITALE
RISONANZA MAGNETICA. L’Istituto Diagnostico CHIROFISIOGEN CENTER è stato uno dei primi Centri sanitari in Italia ad utilizzare la tecnologia RMN con magneti aperti in grado di effettuare esami di risonanza magnetica in alta definizione ed elevata velocità di esecuzione, senza inserire i pazienti nell’abituale tunnel utilizzato nelle RMN con magneti chiusi. AD ALTO CAMPO La combinazione tra potenzialità clinica e massimo comfort per il paziente fa si che tale apparecchiatura in dotazione al CHIROFISIOGEN CENTER sia ritenuta dalla comunità scientifica tra le migliori soluzioni diagnostiche d’eccellenza disponibili oggi sul mercato.