Università. Le rilevazioni sui dati di cassa al 31 luglio 2024 delle Università sono elaborate sulla base dei dati SIOPE (data di osservazione del 3 settembre 2024). Dalla rilevazione SIOPE emerge una disponibilità di 1 milione, con un miglioramento di circa 42 milioni, rispetto al dato registrato nel corrispondente periodo del 2023. I pagamenti per il rimborso dei prestiti nel 2024 sono stati pari a 34 milioni, non utilizzati per il rimborso delle anticipazioni di tesoreria. A copertura delle esigenze finanziarie legate al rimborso dei prestiti sono stati operati incassi per assunzioni di prestiti verso il sistema bancario per 33 milioni; non sono state incassate anticipazioni di tesoreria. Gli investimenti diretti, escluse le operazioni finanziare, sono stati pari a 907 milioni, con un aumento di 171 milioni (23,0%), rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo dell’anno 2023 (736 milioni). Si segnala che i suddetti dati risentono della mancata regolarizzazione delle carte contabili che, a tutto luglio 2024, rappresentano, per le entrate, il 4,6 per cento delle riscossioni complessive e, per le spese, l’1,0 per cento dei pagamenti complessivi.
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Samples: Monthly Report on the Consolidated Cash Account of the State Sector
Università. Le rilevazioni sui dati di cassa cassa, al 31 luglio 2024 dicembre 2023, delle Università sono elaborate sulla base dei dati SIOPE (data di osservazione del 3 settembre 26 gennaio 2024). Dalla rilevazione SIOPE emerge una disponibilità un fabbisogno di 1 milione28 milioni, con un miglioramento peggioramento di circa 42 milioni, 50 milioni rispetto al dato registrato nel corrispondente periodo del 20232022. I pagamenti per il rimborso dei prestiti nel 2024 2023 sono stati pari a 34 66 milioni, non utilizzati per il rimborso delle anticipazioni di tesoreria. A copertura delle esigenze finanziarie legate al fabbisogno ed al rimborso dei prestiti sono stati operati incassi per assunzioni di prestiti verso il sistema bancario per 33 93 milioni; non sono state incassate anticipazioni di tesoreria. Gli investimenti diretti, escluse le operazioni finanziare, sono stati pari ammontano a 907 1.402 milioni, con un aumento di 171 309 milioni (23,0+28%), rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo dell’anno 2023 2022 (736 1.093 milioni). Si segnala che i suddetti dati risentono della mancata regolarizzazione delle carte contabili che, a tutto luglio 2024dicembre 2023, rappresentano, per le entrate, il 4,6 3,9 per cento delle riscossioni complessive e, per le spese, l’1,0 per cento dei pagamenti complessivi.
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Università. Le rilevazioni sui dati di cassa cassa, al 31 luglio 2024 marzo 2024, delle Università sono elaborate sulla base dei dati SIOPE (data di osservazione del 3 settembre 26 aprile 2024). Dalla rilevazione SIOPE emerge una disponibilità un fabbisogno di 1 milione25 milioni, con un miglioramento peggioramento di circa 42 10 milioni, rispetto al dato registrato nel corrispondente periodo del 2023. I pagamenti per il rimborso dei prestiti nel 2024 sono stati pari a 34 milioni1 milione, non utilizzati per il rimborso delle anticipazioni di tesoreria. A copertura delle esigenze finanziarie legate al fabbisogno ed al rimborso dei prestiti sono stati operati incassi per assunzioni di prestiti verso il sistema bancario per 33 26 milioni; non sono state incassate anticipazioni di tesoreria. Gli investimenti diretti, escluse le operazioni finanziare, sono stati pari ammontano a 907 354 milioni, con un aumento di 171 66 milioni (23,023%), rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo dell’anno 2023 (736 288 milioni). Si segnala che i suddetti dati risentono della mancata regolarizzazione delle carte contabili che, a tutto luglio marzo 2024, rappresentano, per le entrate, il 4,6 l’11,7 per cento delle riscossioni complessive e, per le spese, l’1,0 il 2,5 per cento dei pagamenti complessivi.
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Università. Le rilevazioni sui dati di cassa cassa, al 31 luglio 2024 29 febbraio 2024, delle Università sono elaborate sulla base dei dati SIOPE (data di osservazione del 3 settembre 27 marzo 2024). Dalla rilevazione SIOPE emerge una disponibilità un fabbisogno di 1 milione25 milioni, con un miglioramento peggioramento di circa 42 10 milioni, rispetto al dato registrato nel corrispondente periodo del 2023. I pagamenti per il rimborso dei prestiti nel 2024 sono stati pari a 34 milioni1 milione, non utilizzati per il rimborso delle anticipazioni di tesoreria. A copertura delle esigenze finanziarie legate al fabbisogno ed al rimborso dei prestiti sono stati operati incassi per assunzioni di prestiti verso il sistema bancario per 33 26 milioni; non sono state incassate anticipazioni di tesoreria. Gli investimenti diretti, escluse le operazioni finanziare, sono stati pari ammontano a 907 217 milioni, con un aumento di 171 31 milioni (23,017%), rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo dell’anno 2023 (736 186 milioni). Si segnala che i suddetti dati risentono della mancata regolarizzazione delle carte contabili che, a tutto luglio febbraio 2024, rappresentano, per le entrate, il 4,6 12,1 per cento delle riscossioni complessive e, per le spese, l’1,0 il 2,3 per cento dei pagamenti complessivi.
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Università. Le rilevazioni sui dati di cassa cassa, al 31 luglio 2024 30 settembre 2023, delle Università sono elaborate sulla base dei dati SIOPE (data di osservazione del 3 settembre 202425 ottobre 2023). Dalla rilevazione SIOPE emerge una disponibilità un fabbisogno di 1 milione41 milioni, con un miglioramento peggioramento di circa 42 73 milioni, rispetto al dato registrato nel corrispondente periodo del 20232022. I pagamenti per il rimborso dei prestiti nel 2024 2023 sono stati pari a 34 milioni, non utilizzati per il rimborso delle anticipazioni di tesoreria. A copertura delle esigenze finanziarie legate al fabbisogno ed al rimborso dei prestiti sono stati operati incassi per assunzioni di prestiti verso il sistema bancario per 33 74 milioni; non sono state incassate anticipazioni di tesoreria. Gli investimenti diretti, escluse le operazioni finanziare, sono stati pari ammontano a 907 942 milioni, con un aumento di 171 183 milioni (23,0+24,1%), rispetto ai dati rilevati nello stesso periodo dell’anno 2023 2022 (736 759 milioni). Si segnala che i suddetti dati risentono della mancata regolarizzazione delle carte contabili che, a tutto luglio 2024settembre 2023, rappresentano, per le entrate, il 4,6 3,3 per cento delle riscossioni complessive e, per le spese, l’1,0 l’1 per cento dei pagamenti complessivi. Nei primi nove mesi del 2023 gli Enti di previdenza e assistenza sociale hanno ricevuto dal Settore statale trasferimenti per 107.760 milioni, a fronte dei 94.356 milioni registrati nel 2022 (+13.404 milioni). Gli incassi contributivi sono risultati pari a 191.941 milioni, in aumento di 4.460 milioni (+2,4%) rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Le entrate contributive dell’INPS ammontano a 176.976 milioni, in aumento di 4.247 milioni rispetto al 2022 (+2,5%), quale risultato sia della crescita delle entrate contributive del settore privato (+3,0%) sia degli incassi delle gestioni dei lavoratori dipendenti pubblici (+1,6%). La dinamica osservata è influenzata, fra l’altro, dall’incremento – pari a 4 punti percentuali – dell’esonero sulla quota di contributi a carico del lavoratore disposto dal Decreto-legge 48/202314 nonché, relativamente alle entrate contributive delle gestioni dei dipendenti pubblici, dagli effetti economici dei rinnovi dei contratti del pubblico impiego per il triennio 2019-2021 siglati nel corso dell’esercizio precedente. I premi assicurativi dell’INAIL ammontano a 6.885 milioni, in aumento di 115 milioni rispetto a settembre 2022. Le entrate contributive degli Enti previdenziali privatizzati15 risultano pari a 8.080 milioni, in aumento dell’1,2 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. I pagamenti per prestazioni istituzionali sono risultati pari a 287.540 milioni, in aumento del 6,7 per cento rispetto a settembre 2022. L’andamento osservato è da ricondursi essenzialmente alla spesa dell’INPS, che risulta in crescita di 18.068 milioni. A tale risultato concorrono gli oneri per l’erogazione dell’assegno unico e universale nel corrente anno16 nonché gli effetti dell’indicizzazione ai prezzi delle pensioni, ai sensi di quanto previsto dal decreto ministeriale in materia di rivalutazione delle pensioni17. Ai fini di una corretta valutazione della dinamica dell’aggregato deve tenersi conto, inoltre, di alcune asimmetrie esistenti fra i due esercizi in esame. In primo luogo, nel mese di 14 Tale misura di esonero è stata introdotta originariamente dall’articolo 1, comma 281 della legge 29 dicembre 2022, n. 197, per l’anno 2023, in misura pari a due punti percentuali, incrementato di un ulteriore punto percentuale a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non eccedesse l’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. Il decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, articolo 39 ha incrementato di ulteriori 4 punti le predette percentuali di esonero, a far data dal mese di paga di luglio 2023. L’effetto finanziario della riduzione dell’onere contributivo è registrato nel mese successivo a quello del mese di competenza di erogazione della retribuzione, a seguito della presentazione delle denunce mensili con procedura DM da parte del datore di lavoro. 15 Dal 1° luglio 2022 la gestione sostitutiva dell’AGO dell’INPGI è stata trasferita all’INPS, in applicazione dell’art. 1, comma 103, della legge 234/2021 (Legge di Bilancio 2022). Pertanto, a partire da tale data, i dati degli enti previdenziali privatizzati non includono più gli incassi contributivi della gestione ex-INPGI, che risultano, invece, contabilizzati nelle entrate contributive dell’INPS.
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