PROGETTO INTEGRATO
PROGETTO INTEGRATO
per la manutenzione e il decoro urbano mirato ad una migliore fruizione degli spazi e dei servizi cittadini
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO INTEGRATO
Gestione, manutenzione ordinaria e straordinaria verde pubblico e spazzamento
Lotti
A1 – A2 – A3 – A4 - A5
Dicembre 2017
Indice
CAPO 1 – DEFINIZIONE TECNICA ED ECONOMICA DELL’APPALTO 4
Art. 1 ‐ Oggetto dell’appalto 4
Art. 2 – Ambito e personale previsto per l’espletamento dell’appalto 4
Art. 3 – Durata e forma dell’appalto 10
Art. 4 – Ammontare dell’appalto 10
Art. 5 – Consegna e inizio dei lavori 11
Art. 6 ‐ Programma dei Lavori e Cronoprogramma 11
Art. 7 – Oneri e obblighi a carico dell’Appaltatore 13
Art. 8 ‐ Figure professionali dell’Impresa e organizzazione del lavoro 15
Art. 9 – Penali 18
Art. 10 – Obbligo alla formazione da parte degli addetti 20
Art. 11 ‐Danni di forza maggiore 20
Art. 12 – Impegni e controlli da parte dell’Ente 20
Art. 13 – Materiali d’uso e attrezzature 21
Art. 14 – Cauzione definitiva 22
Art. 15 – Contratto di lavoro, prevenzione infortuni – responsabilità 22
Art. 16 ‐ Responsabilità civile – assicurazioni 23
Art. 17 – Fatturazione e pagamenti 23
Art. 18 ‐ Diffida ad adempiere 23
Art. 19 ‐ Divieto di cessione del contratto 24
Art. 20 ‐Cessione dei crediti 24
Art. 21 – Subappalto 24
Art. 22 ‐ Risoluzione del contratto 24
Art. 23 – Fallimento o recesso unilaterale dell'appaltatore 25
Art. 24 – Definizione delle controversie 25
Art. 25 – Spese ed oneri accessori 25
Art. 26 – Trattamento dei dati 25
Art. 27 – Elezione di domicilio 25
Art. 28 – Rischi interferenti presenti nell’ambiente di lavoro 25
CAPO 2 – PRESCRIZIONI TECNICHE DEI SERVIZI DI GESTIONE DEL VERDE 27
Art. 29 – Tipologie di intervento 27
Art. 30 – Tabella temporale di intervento 27
Art. 31 – Operazioni di potatura e spollonatura 28
Art. 32 ‐ Consolidamento, drenaggio, sondaggio e indagine statica. 31
Art. 33 ‐ Interventi su ceppaie 33
Art. 34 ‐ Pulitura del tondello e formazione della xxxxxxx 34
Art. 35 ‐ Ampliamento del tondello 35
Art. 36 ‐ Protezione del tondello 36
Art. 37 ‐ Eliminazione di costrizioni 36
Art. 38 ‐ Scerbatura 36
Art. 39 ‐ Estirpazione o eradicazione 37
Art. 40 ‐ Pacciamatura e "stuoia antialga" 37
Art. 41 ‐ Irrigazione 37
Art. 42 ‐ Fertilizzazioni 38
Art. 43 ‐ Trattamenti fitosanitari 39
Art. 44 ‐ Trattamenti endoterapici 39
Art. 45 ‐ Diserbi chimici 40
Art. 46 ‐ Manutenzione di arbusti, rampicanti e sarmentose 40
Art. 47 ‐ Manutenzione di siepi e spalliere 41
Art. 48 ‐ Manutenzione di vasi, fioriere, vasche e piante tappezzanti 41
Art. 49 – Costituzione e manutenzione di aiuole fiorite 42
Art. 50 ‐ Manutenzione di aiuole di rappresentanza 43
Art. 51 ‐ Raccolta foglie e ramaglie. 44
Art. 52 ‐ Taglio di prati e tappeti erbosi 44
Art. 53 ‐ Posa di piante 45
Art. 54 – Servizio di manutenzione continuativa 46
Art. 55 – Attrezzature e presidi di sicurezza 47
CAPO 3 – PRESCRIZIONI TECNICHE DEI SERVIZI DI SPAZZAMENTO 48
Art. 56 – Generalità sul servizio 48
Art. 57 – Compiti dell’addetto alle attività oggetto dell’appalto 48
Art. 58 – Dotazioni individuale dell’addetto 49
Art. 59 ‐ Servizio di pulizia e raccolta rifiuti in occasioni particolari 49
Art. 60 ‐ Servizi di raccolta di rifiuti abbandonati ‐ Bonifiche 50
Art. 61 ‐ Servizio di gestione dei cestini stradali 50
CAPO 1 – DEFINIZIONE TECNICA ED ECONOMICA DELL’APPALTO
Art. 1 ‐ Oggetto dell’appalto
1 L’appalto ha per oggetto l’esecuzione di tutti i lavori necessari per:
‐ la gestione del verde pubblico cittadino, consistente nella manutenzione ordinaria, straordinaria pulizia di parchi, giardini, alberature, aiuole, aree a prato, banchine, tondelli, lo spazzamento di tali aree e la relativa raccolta dei rifiuti (estesa ad aree verdi, camminamenti, aree libere e/o destinate a giochi, ecc.), il ritiro dei rifiuti dai cestini e quanto altro connesso con il verde pubblico cittadino;
‐ la manutenzione giornaliera continuativa di alcune aree verdi e spazi e aree di particolare interesse;
‐ lo spazzamento della viabilità urbana ed extraurbana e delle aree libere ad integrazione delle attività svolte nell'ambito del "Servizio integrato di Igiene Urbana" affidate ad altro Appaltatore;
‐ la gestione delle aree verdi dei quattro cimiteri comunali, consistente nella manutenzione ordinaria, straordinaria pulizia di spazi aperti, di giardini, di alberature, di aiuole, di aree a prato, di banchine, di tondelli, lo spazzamento di tali aree e la relativa raccolta dei rifiuti (estesa ad aree verdi, camminamenti, aree libere ecc.), il ritiro dei rifiuti dai cestini, la manutenzione giornaliera continuativa, lo spazzamento della viabilità interna, dei parcheggi, degli accessi e delle altre aree individuate nell'allegato 1int;
‐ la manutenzione dei corsi d'acqua.
2 L'esecuzione del contratto di cui il presente Capitolato è diretta, ai sensi dell’Art. 101 del D.Lgs. 50/2016, dal Responsabile Unico del Procedimento (RUP) che si avvale dell'Ufficio per l'Esecuzione del Contratto (UEC) coordinato dal Direttore di Esecuzione del Contratto e da un gruppo tecnico, per le attività di verifica e controllo; il Direttore di Esecuzione del Contratto e il gruppo tecnico sono nominati dall’Amministrazione Appaltante prima della consegna dei servizi. L'UEC dovrà essere costituito formalmente dal RUP immediatamente dopo la nomina dei membri che lo costituiscono.
3 I lavori dovranno essere eseguiti tenendo conto delle tecniche più idonee per mantenere le sistemazioni a verde in perfetto stato di decoro, fruibilità e non degrado, soprattutto per quanto attiene alle specie vegetali, alberi, arbusti, prati, arredo urbano, infrastrutture per la viabilità pedonale e carrabile.
4 Sono compresi nell’appalto tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per dare il lavoro completamente compiuto secondo quanto indicato nel presente capitolato speciale d’appalto e le indicazioni impartite dal DEC.
5 L’esecuzione dei lavori dovrà essere sempre e comunque effettuata secondo le regole dell’arte e l’Appaltatore deve conformarsi alla massima diligenza nell’adempimento dei propri obblighi.
Art. 2 – Ambito e personale previsto per l’espletamento dell’appalto
1 Le aree interessate all’appalto riguardano tutto il territorio comunale, nessuna esclusa.
2 Ai fini del presente appalto tutto il territorio comunale è stato diviso in 18 settori (dal settore 1 al settore 18)
1 | Quartiere xxx xxxxx Xxxxx ‐ Xxxx xxxxxxxx |
0 | Xxxxxxxxx xxx xxxxx Xxxxx ‐ Xxxxx Xxxxx ‐ Xxx Xxxx Xxxx |
0 | Tribunale ‐ Città 2000 |
4 | Xxxxxx Xxxxxxx |
0 | Xxxxx Xxxxx Xxxxxx e Cupole geodetiche |
6 | Piscine comunali |
7 | Xxxxx Xxxxxx ‐ Xxxxx xx Xxxxxx |
0 | Xxxxxxxx autostrada |
9 | Xxxxxx Xxxxxx x Xxxxxxxxxxxx |
00 | Stazione XX.XX. |
11 | Via Popilia ‐ Palazzetto dello Sport |
12 | Xxx Xxxxxxx ‐ Xxxxxx X. Xxxxxxx |
00 | Via Popilia ‐ Chiesa Cristo Re ‐ Xxxxxx Xxxxxxxxx |
00 | Xxxxxx Xxxxxxxx |
00 | Xxxxx Xxxxxxx |
00 | Via Rivocati ‐ Gergeri |
17 | Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx x Xxxxxx |
00 | Aree extraurbane ‐ Territorio comunale ad esclusione dei settori da 1 a 17 e delle aree cimiteriali identificate con C1, C2, C3 e C4. |
3. Sono state, inoltre, individuate 11 aree verdi di particolare pregio o spazi di particolare interesse ad alto standard manutentivo (dalla lettera A alla lettera M) e i quattro cimiteri comunali (C1, C2, C3 e C4):
A | Villa Vecchia |
B | Piazza della Vittoria |
C | Parco Xxxxxx Xxxxxxx |
D | Parco Xxxxxxx Xxxxxx |
E | Parco Xxxxxx Xxxxxxx |
F | Parco Xxxxxxx Xxxxx |
G | Parco delle Rimembranze |
H | Parco Fratelli Bandiera |
I | Viale Parco |
L | Parco Fluviale |
M | Città dei Ragazzi |
C1 | Cimitero Cosenza |
C2 | Cimitero Xxxxxxx |
C3 | Cimitero X. Xxxxxxxx |
C4 | Cimitero Borgo Partenope |
4 Le delimitazioni dei settori dal numero 1 al numero 17, delle aree verdi di particolare pregio ad alto standard manutentivo (dalla lettera A alla lettera M) e dei cimiteri (C1, C2, C3 e C4) sono riportate nell’Allegato 1int al presente Capitolato e ne costituisce parte integrante.
5 Il settore 18 coincide con la parte extraurbana del territorio, comprende tutto territorio comunale ad esclusione:
- dei settori da 1 a 17;
- delle aree verdi di particolare pregio ad alto standard manutentivo (dalla lettera A alla lettera M);
- dei cimiteri cittadini (C1, C2, C3 e C4);
sono pertanto comprese frazioni, contrade, case sparse, viabilità comunale, slarghi e aree libere comunali e/o ad uso pubblico.
Di seguito sono riportate, a titolo indicativo e non esaustivo, le principali frazioni e contrade extraurbane facenti parte del settore 18.
Albo |
Badessa |
Xxxxxxxxxx |
Borgo Partenope |
Bosco |
Cannuzze |
Casali |
Casino Bosco |
Ciavola |
Ciomma Sant'Xxxx |
Xxxxx del Monaco |
Cozzo San Xxxxxxx |
Xxxxxxxx ‐ Galoe |
Destra di Tornaturo |
Xxxxxxx |
Xxxxxxx Inferiore |
Xxxxxxx Superiore |
Falco |
Fiego |
Gergeri |
Guarassano |
Lucido |
Muraglione |
Xxxxxxx |
Xxxxxxx di Xxxxxxx |
Xxxxxxxxx |
Portapiana |
Sant'Xxxxxxxx |
Xxxxx Soprana |
Serra Sottana |
Xxxxxxx degli Ulivi |
6 L’attività di gestione del verde per ogni singolo settore (compresi i cimiteri cittadini) riguarda
tutta la sua estensione compresi giardini, prati, alberature, cespugli, siepi, ecc.. Riguarda altresì le strade, i marciapiedi, le mura dei fabbricati e delle recinzioni ove si dovrà provvedere alla rimozione periodica di erbe e vegetazione spontanea, oltre che di rifiuti di ogni tipo e genere.
7 E’ previsto un servizio giornaliero di manutenzione continuativa di alcune aree. Tale servizio dovrà essere realizzato da uno o più addetti nei diversi turni di lavoro come specificato per le singole aree nel successivo comma 8.
8 Ai fini del presente appalto ‐ riguardante l’attività di gestione del verde, il servizio giornaliero di manutenzione continuativa e lo spazzamento manuale ‐ è stata prevista la seguente distribuzione funzionale dei settori e delle aree di particolare pregio ad alto standard manutentivo in cinque lotti così come sotto riportato:
LOTTO A1 ‐ Zona Nord | |
Settore | Denominazione |
F | Parco Xxxxxxx Xxxxx (compresa 1 unità lavorativa per manutenzione continuativa tutti i giorni inclusi domeniche, festivi e prefestivi, dalle 800 alle 2000) |
M | Città dei Ragazzi |
1 | Quartiere via degli Stadi ‐ Zona sportiva |
2 | Quartiere xxx xxxxx Xxxxx ‐ Xxxxx Xxxxx ‐ Xxx Xxxx Xxxx |
0 | Tribunale ‐ Città 2000 |
5 | Viale Magna Grecia e Cupole geodetiche |
6 | Piscine comunali |
7 | Viale Cosmai ‐ Bosco de Xxxxxx |
10 | Stazione XX.XX. |
11 | Via Popilia ‐ Palazzetto dello Sport |
12 | Via Popilia ‐ Piazza S. Spiriti |
Attività di: ‐ gestione del verde pubblico presente nell'area con manutenzione dello stesso, spazzamento di tutti gli spazi liberi (camminamenti, stradine, aree di sosta, ecc.), ritiro dei rifiuti di qualunque tipo; ‐ servizio giornaliero di manutenzione continuativa delle aree sopra individuate; ‐ spazzamento manuale della viabilità e di tutte le aree libere comunali e ad uso pubblico presenti nel lotto, con frequenza di almeno 3 giorni su 7; ‐ manutenzione dei corsi d'acqua ricadenti nei limiti del lotto individuato nell'elaborato grafico (Allegato 1int) |
LOTTO A2 ‐ Zona Centro | |
Settore | Denominazione |
B | Piazza della Vittoria (compresa 1 unità lavorativa per manutenzione continuativa tutti i giorni inclusi domeniche, festivi e prefestivi, dalle 800 alle 2000) |
C | Parco Xxxxxx Xxxxxxx (compresa 1 unità lavorativa per manutenzione continuativa tutti i giorni inclusi domeniche, festivi e prefestivi, dalle 800 alle 2000) |
D | Parco Xxxxxxx Xxxxxx |
E | Parco Xxxxxx Xxxxxxx |
G | Parco delle Rimembranze |
I | Viale Parco (comprese 2 unità lavorative per manutenzione continuativa tutti i giorni inclusi domeniche, festivi e prefestivi, dalle 800 alle 2000) |
8 | Svincolo autostrada |
9 | Xxxxxx Xxxxxx x Xxxxxxxxxxxx |
00 | Via Popilia ‐ Chiesa Cristo Re ‐ Xxxxxx Xxxxxxxxx |
00 | Xxxxxx Xxxxxxxx |
00 | Xxxxx Xxxxxxx |
Attività di: ‐ gestione del verde pubblico presente nell'area con manutenzione dello stesso, spazzamento di tutti gli spazi liberi (camminamenti, stradine, aree di sosta, ecc.), ritiro dei rifiuti di qualunque tipo; ‐ servizio giornaliero di manutenzione continuativa delle aree sopra individuate; ‐ spazzamento manuale della viabilità e di tutte le aree libere comunali e ad uso pubblico presenti nel lotto, ad esclusione dell'area di cui all'allegato 2, con frequenza di almeno 3 giorni su 7; ‐ manutenzione dei corsi d'acqua ricadenti nei limiti del lotto individuato nell'elaborato grafico (Allegato 1int). |
LOTTO A3 ‐ Centro Storico | |
Settore | Denominazione |
A | Villa Vecchia (compresa 1 unità lavorative per manutenzione continuativa tutti i giorni inclusi domeniche, festivi e prefestivi, dalle 800 alle 2000) |
L | Parco Fluviale (compresa 1 unità lavorativa per manutenzione continuativa area Box‐Art tutti i giorni inclusi domeniche, festivi e prefestivi, dalle 000 alle 2400) |
4 | Xxxxxx Xxxxxxx |
00 | Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx x Xxxxxx |
Attività di: ‐ gestione del verde pubblico presente nell'area con manutenzione dello stesso, spazzamento di tutti gli spazi liberi (camminamenti, stradine, aree di sosta, ecc.), ritiro dei rifiuti di qualunque tipo; ‐ servizio giornaliero di manutenzione continuativa delle aree sopra individuate; ‐ spazzamento manuale della viabilità e di tutte le aree libere comunali e ad uso pubblico presenti nel lotto, con frequenza di almeno 3 giorni su 7; ‐ manutenzione dei corsi d'acqua ricadenti nei limiti del lotto individuato nell'elaborato grafico (Allegato 1int). |
LOTTO A4 ‐ Zona Sud e frazioni | |
Settore | Denominazione |
H | Parco Fratelli Bandiera |
16 | Via Rivocati ‐ Gergeri |
18 | Aree extraurbane del territorio comunale |
Attività di: ‐ gestione del verde pubblico presente nell'area con manutenzione dello stesso, spazzamento di tutti gli spazi liberi (camminamenti, stradine, aree di sosta, ecc.), ritiro dei rifiuti di qualunque tipo; ‐ servizio giornaliero di manutenzione continuativa delle aree sopra individuate; ‐ spazzamento manuale della viabilità e di tutte le aree libere comunali presenti nel lotto, con frequenza di: ‐ almeno 3 giorni su 7 nel settore 16, nelle frazioni e nelle contrade extraurbane facenti parte del settore 18; ‐ almeno settimanale nelle altre strade comunali extraurbane; ‐ manutenzione dei corsi d'acqua ricadenti nei limiti del lotto individuato nell'elaborato grafico (Allegato 1int). |
LOTTO A5 ‐ Cimiteri cittadini | |
Settore | Denominazione |
C1 | Cimitero di Cosenza (comprese 3 unità lavorative per manutenzione continuativa tutti i giorni inclusi domeniche, festivi e prefestivi, dalle 700 alle 1200 e dalle 1400 alle 1700). Oltre all'area cimiteriale è compresa l'area a parcheggio, gli accessi dalla strada principale. Sono incluse nell’area e per essi devono essere espletati i relativi servizi: - Via Soluzzo Cavalcanti; - Ingresso c.da Mussano; - C.da Gramazio; ‐ Ingresso per Episcopani. |
C2 | Cimitero di Xxxxxxx (compresa 1 unità lavorativa per manutenzione continuativa tutti i giorni inclusi domeniche, festivi e prefestivi, dalle 700 alle 1200 e dalle 1400 alle 1700) E' inclusa nell'area e per essa devono essere espletati i relativi servizi Via dei Bruzi (SP 244) di competenza comunale |
C3 | Cimitero di X. Xxxxxxxx (compresa 1 unità lavorativa per manutenzione continuativa tutti i giorni inclusi domeniche, festivi e prefestivi, dalle 700 alle 1200 e dalle 1400 alle 1700) E' inclusa nell'area e per essa devono essere espletati i relativi servizi C.da San Xxxxxxx (SP 217) di competenza comunale. |
C4 | Cimitero di Borgo Partenope (compresa 1 unità lavorativa per manutenzione continuativa tutti i giorni inclusi domeniche, festivi e prefestivi, dalle 700 alle 1200 e dalle 1400 alle 1700) Sono incluse nell’area e per essi devono essere espletati i relativi servizi: ‐ Via Xxxx; ‐ Via delle Foreste (SP 219 di competenza comunale) |
Attività di: ‐ gestione del verde presente con manutenzione dello stesso, spazzamento di tutti gli spazi liberi (camminamenti, stradine, aree di sosta, ecc.), ritiro dei rifiuti di qualunque tipo; ‐ servizio giornaliero di manutenzione continuativa come sopra indicato; ‐ servizio aggiuntivo nei giorni festivi e nei periodi di maggior afflusso secondo le indicazione del DEC; ‐ spazzamento della viabilità e di tutte le aree libere pubbliche e ad uso pubblico presenti nel cimitero, con frequenza giornaliera. |
9 Per la realizzazione dell’appalto è stato calcolato il numero di "ore mensili equivalenti" inderogabili che gli addetti dell'Impresa Appaltatrice, di ogni lotto, devono effettuare mensilmente per la realizzazione del servizio. Tale numero di ore è di seguito riportato:
a) Lotto A1 – Zona Nord | 7812 |
b) Lotto A2 – Zona Centro | 7896 |
c) Lotto A3 – Centro Storico | 4368 |
d) Lotto A4 – Xxxx Xxx x xxxxxxxx | 0000 |
x) Xxxxx X0 – Xxxxxxxx cittadini | 2376 |
10 Il numero di ore di cui al comma 9 dovrà essere ripartito nei sette giorni della settimana e
all’interno dei diversi settori costituenti i diversi lotti secondo le esigenze dell'Ente Appaltante. Il servizio di manutenzione continuativa per le aree verdi di particolare interesse e per i cimiteri cittadini dovrà essere effettuato con un numero di addetti e un numero di ore giornaliere per ciascuna area verde per come indicato al comma 8.
11 Il numero di "ore mensili equivalenti" fissato al comma 9 dovrà evincersi nel programma mensile che l'Impresa Appaltatrice dovrà redigere mensilmente secondo le esigenze dell'Ente Appaltante e in base a quanto indicato all'art. 6.
Per il calcolo delle "ore mensili equivalenti" si dovrà adottare l'espressione:
OME = 1 x N° ore ordinarie di servizio + 1,5 x N° ore di servizio festivo + 1,3 x N° ore di servizio notturno + 2 x N° ore di servizio urgente
dove ‐ OME sono le ore mensili equivalenti;
‐ sono considerate ore ordinarie di servizio quelle che vanno da lunedì a venerdì dalle ore 7 alle ore 20 e sabato dalle 7 alle 14;
‐ sono considerate ore di servizio festivo quelle che vanno dalle 700 alle 2000 dei giorni festivi riconosciuti, compresa domenica, e il sabato dalle 1400 alle 2000;
‐ sono considerate ore di servizio notturno quelle che vanno tutti i giorni della settimana dalle ore 2000 alle ore 700;
‐ sono considerate ore di servizio urgente quelle a carattere eccezionale quelle che vengono effettuate su chiamata come meglio specificato all'art. 7, comma 3 , lettera f.
Il servizio in orario notturno di un giorno festivo verrà riconosciuto come servizio festivo (fattore di incidenza 1,5).
12 Per le attività di cui il presente Capitolato non sono previste a regime attività nelle ore notturne, in ogni caso l'Amministrazione, a suo insindacabile giudizio, può disporre la realizzazione di servizi nelle ore notturne che dovranno essere recepite (anche a consuntivo) nel "Programma delle attività mensili" tramite:
‐ integrazione del numero ore effettuate, per come indicato al comma 11;
‐ riduzione in modo funzionale delle ore da effettuare negli altri giorni del mese in modo da mantenere fissi ed inderogabili il numero di OME ai valori di cui al comma 9 del presente articolo; nel caso degli ultimi giorni del mese o di circostanze eccezionali un limitato numero di ore in eccedenza può essere recuperato anche nel mese successivo.
Art. 3 – Durata e forma dell’appalto
1 La durata dell’appalto viene stabilita in cinque anni decorrente dalla data del verbale di consegna lavori che si fa coincidere con quella di erogazione dei servizi.
2 Allo scadere del contratto di cui al presente appalto e nel caso in cui l’Amministrazione non abbia ancora completato gli atti necessari per la procedura di aggiudicazione, l’impresa è tenuta a svolgere il servizio fino al subentro della nuova aggiudicataria, alle stesse condizioni contrattuali fino ad un massimo di mesi 6.
Art. 4 – Ammontare dell’appalto
1 L’importo per la fornitura dei servizi posti a base di gara, per il periodo indicato all’articolo 3, è stato determinando considerando il costo del personale il cui numero di ore è da considerarsi inderogabile, le spese per attrezzature e prodotti di consumo, le spese generali e l’utile d’impresa. Tale importo sarà soggetto a ribasso d’asta.
2 All’importo di cui al comma 1 sono da aggiungere i costi della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta.
3 Di seguito è riportato per ogni lotto l’ammontare annuo dell’appalto distinto per le singole voci:
DETTAGLIO ORE MENSILI E COSTI | A1 | A2 | A3 | A4 | A5 | |
Zona Nord | Zona Centro | Centro Storico | Zona Sud e frazioni | Cimiteri cittadini | ||
A | N° ore mensili equivalenti (OME) | 7812 | 7896 | 4368 | 5002 | 2376 |
B | Costo personale annuo | € 1.078.056,00 | € 1.089.648,00 | € 602.784,00 | € 690.276,00 | € 327.888,00 |
C | Spese per attrezzature e prodotti di consumo | € 31.086,04 | € 31.086,04 | € 24.073,56 | € 24.868,56 | € 13.697,59 |
D | Spese generali e utili impresa (8% di B+C) | € 88.731,36 | € 89.658,72 | € 50.148,60 | € 57.211,56 | € 27.326,85 |
E | Totale da sottoporre a rib. d'asta (B+C+D) | € 1.197.873,40 | € 1.210.392,76 | € 677.006,16 | € 772.356,12 | € 368.912,44 |
F | Oneri di sicurezza | € 16.637,13 | € 16.811,01 | € 9.402,86 | € 10.727,17 | € 5.123,78 |
G | TOTALE GENERALE | € 1.214.510,53 | € 1.227.203,77 | € 686.409,02 | € 783.083,29 | € 374.036,22 |
4 L’importo totale comprende e compensa tutti gli oneri di cui al presente capitolato, nessuno escluso. Sono compresi tutti gli oneri generali e particolari che possono derivare dai siti ove i servizi stessi vengono eseguiti; ci si riferisce agli interventi in ambienti i quali necessitano di specifiche cautele sia per la presenza di altre persone o mezzi, sia per l’esistenza di suppellettili, macchine, apparecchiature ed impianti in esercizio.
5 Non sono ammesse offerte alla pari o in aumento sull’importo soggetto a ribasso d’asta.
6 Gli importi di cui al comma 3 sono al netto dell’IVA che verrà riconosciuta come per legge.
Art. 5 – Consegna e inizio dei lavori
1 L’esecuzione dei lavori ha inizio dopo la stipulazione del formale contratto, in seguito a consegna, risultante da apposito verbale, da effettuarsi non oltre 30 giorni dalla predetta stipulazione, previa convocazione dell’esecutore.
2 E’ facoltà della Stazione appaltante procedere in via d’urgenza alla consegna dei lavori, anche nelle more della stipulazione formale del contratto ai sensi della legislazione in materia.
3 Se nel giorno fissato e comunicato, l’appaltatore non si presenta a ricevere la consegna dei lavori, viene fissato un termine perentorio, non inferiore a 5 giorni e non superiore a 15. Decorso inutilmente il termine anzidetto è facoltà della Stazione appaltante di risolvere il contratto e incamerare la cauzione, al fine del risarcimento del danno, senza che ciò possa costituire motivo di pretese o eccezioni di sorta. Qualora sia indetta una nuova procedura per l’affidamento del completamento dei lavori, l’aggiudicatario è escluso dalla partecipazione giacché l’inadempimento è considerato grave negligenza accertata.
4 L'appaltatore deve trasmettere alla Stazione appaltante, prima dell’inizio dei lavori, la documentazione di avvenuta denunzia d’inizio lavori effettuata agli enti previdenziali, assicurativi ed antinfortunistici; deve trasmette altresì, a scadenza quadrimestrale, copia dei versamenti contributivi, previdenziali, assicurativi nonché di quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione collettiva, sia relativi al proprio personale che a quello delle imprese subappaltatrici.
5 La decorrenza dei compensi per le attività svolte avverrà dalla data del verbale di consegna.
Art. 6 ‐ Programma dei Lavori e Cronoprogramma
1 L’Appaltatore avrà la facoltà, in generale, di sviluppare il lavoro nel modo che crederà più conveniente nel rispetto degli elaborati contrattuali, di cui il presente Capitolato è parte integrante; tale articolazione del lavoro, adeguatamente rappresentata, dovrà essere approvata
dal DEC che dovrà verificarne la coerenza con gli obiettivi del servizio. Resta comunque all'Ente Appaltante, tramite il personale designato, la possibilità di modificare/integrare/sostituire l'articolazione delle attività sul territorio e nei vari giorni dell'anno.
2 L’Appaltatore, entro 15 giorni prima dalla firma del contratto, dovrà presentare all’approvazione del DEC un cronoprogramma annuale in merito alle attività da realizzare. Il cronoprogramma, oltre a riportare la distribuzione del monte ore per le diverse attività da svolgere nelle varie aree interessate, dovrà indicare il numero e il nome degli operatori previsti e le ore che ciascuno effettua mensilmente. Tale cronoprogramma dovrà essere esplicitato e dettagliato a cadenza mensile come indicato nei commi successivi.
3 Entro giorno 15 del mese precedente a quello di attività (per il primo mese la scadenza è quindici giorni prima della consegna dei lavori), l’Impresa Appaltatrice dovrà trasmettere ufficialmente in formato cartaceo ed elettronico, su specifico modulo fornito dall’Ente Appaltante, la proposta di ripartizione (programma mensile) degli addetti per ogni turno di lavoro, distribuiti nei vari giorni della settimana e nei diversi settori indicati al comma 8 dell’art. 2. Per ogni addetto dovrà essere indicato il nome e cognome, il turno di lavoro (orario di inizio e fine attività) nei diversi giorni, il settore di intervento, l'attività che svolgerà (gestione del verde con specifica indicazione della tipologia, servizio di manutenzione continuativa, spazzamento, …). Il tutto con riferimento agli allegati al presente Capitolato. L'Ente Appaltante può chiedere lo sviluppo delle attività in diverse fasce orarie in modo da garantire una presenza distribuita sul territorio e un ottimale utilizzo di mezzi ed attrezzature.
4 Il numero totale di "ore mensili equivalenti", indicate nel programma mensile, di cui al comma precedente, dovrà essere quello riportato al comma 9 dell’art. 2. Il programma mensile dovrà essere approvato dal DEC, o da un suo delegato, che potrà effettuare delle modifiche funzionali a sua discrezione, fatto salvo il numero totale di "ore mensili equivalenti" che dovrà inderogabilmente rimanere quello riportato al comma 9 dell’art. 2. Le eventuali variazioni dovranno essere comunicate all'Appaltatore che procederà alla riorganizzazione delle attività.
5 Nel caso di variazioni impreviste e imprevedibili degli addetti e/o dei turni di lavoro all’interno della giornata, della settimana o dell’area di competenza, l’Impresa Appaltatrice dovrà darne immediata comunicazione telefonica al DEC riservandosi entro le ore 9 della giornata di trasmettere, tramite posta elettronica certificata, la specifica variazione all’ufficio preposto dell’Ente Appaltante.
6 La perfetta coerenza del programma dei lavori all’effettivo svolgimento delle attività e la conoscenza puntuale degli addetti che operano nella specifica area nei diversi turni è indispensabile per agevolare il controllo da parte dell’Amministrazione, ed evitare eventuali interferenze con altre attività che si svolgono su concessione dell’Amministrazione comunale.
7 Qualsiasi variazione riscontrata dall’Ente Appaltante rispetto al programma mensile di cui ai commi 3 e 4, non comunicata ai sensi del comma 5, sarà oggetto di penale per l’Impresa Appaltatrice.
8 Il programma mensile di cui ai commi precedenti, anche se approvati dal DEC non vincolano l’Ente Appaltante, che potrà ordinare modifiche anche in corso di svolgimento delle attività, è invece impegnativo per l’Appaltatore che ha l’obbligo di rispettarlo integralmente.
9 Il DEC qualora non ritenga soddisfacente il crono programma generale o il programma mensile proposto dall’Appaltatore, potrà redigerne uno sostitutivo al quale l’Appaltatore dovrà adeguarsi.
10 Il DEC indipendentemente dal cronoprogramma approvato, potrà emettere degli ordini di
servizio intimando all’Appaltatore di iniziare e concludere alcune lavorazioni in specifiche zone, comprese tra quelle del lotto appaltato, entro termini precisi. Eventuali variazioni del numero di ore dovranno essere oggetto di un adeguamento del programma mensile dei lavori.
L'Amministrazione potrà richiedere in particolari occasioni un aumento significativo del numero di ore giornaliere previste dal programma mensile che potranno essere recuperate dall'Impresa nell'ambito del mese.
Nel caso di lavori urgenti negli ultimi giorni del mese le ore aggiuntive potranno essere recuperate nel mese successivo, sulla scorta di adeguata documentazione comprovante la variazione disposta dal DEC e realizzata dall'Appaltatore.
11 Entro giorno 7 del mese successivo l'Impresa dovrà trasmettere il programma mensile a consuntivo, regolarmente firmato su ogni pagina, con l'indicazione dell'effettive ore equivalenti (calcolate come previsto all'art. 2, comma 11), effettuate da ogni addetto (con indicazione di nome e cognome), le aree interessate, i turni di lavoro, l'attività svolta. Il numero di ore dovrà essere pari a quello indicato all'art. 2 ‐ comma 9; in casi eccezionali per lavori imprevisti e imprevedibili realizzati negli ultimi giorni del mese si potranno avere limitati incrementi del numero di ore equivalenti mensili, in tal caso l'eventuale esubero dovrà essere assorbito nel mese successivo, adeguando così tempestivamente il programma mensile del mese in corso, senza alcun onere aggiuntivo per l'Ente Appaltante.
12 La mancata osservanza delle disposizioni del presente articolo dà facoltà all’Ente Appaltante di non stipulare o di risolvere il contratto per colpa dell’Appaltatore.
Art. 7 – Oneri e obblighi a carico dell’Appaltatore
1 Tutti gli oneri, gli adempimenti organizzativi ed i costi inerenti direttamente ed indirettamente lo svolgimento delle attività di cui all’art. 1 sono a totale carico dell’Appaltatore.
2 L’Appaltatore è il solo ed unico responsabile delle spese e degli impegni riguardanti:
- l’organizzazione del servizio;
- la gestione del servizio;
- ogni spesa per le prestazioni, attrezzature, spese accessorie di ogni specie, trasferte, assicurazioni obbligatorie, spese generali e utili, oneri di trasporto con mezzi abilitati del personale operaio, intendendosi compensati anche tutti gli oneri dell’impresa per il trasporto degli operai ed i tempi di trasporto degli stessi al proprio cantiere o tra diversi cantieri;
- ogni spesa per dare macchinari e mezzi di lavoro a piè d’opera, pronti all’uso con gli accessori e quanto occorre al loro regolare funzionamento ed alla loro manutenzione (lubrificanti, combustibili, carburanti, pezzi di ricambio, ecc.) nonché l’opera di meccanici e conducenti necessari al loro funzionamento.
In particolare sono a carico dell’Appaltatore:
- le spese per il trasporto di qualsiasi materiale o mezzo d’opera, incluso il trasporto dei materiali di risulta verso i cumuli da realizzare in zone stabilite, e il loro successivo trasporto a rifiuto presso l'isola ecologica più vicina o in altro sito indicato dall'Ente Appaltante;
- le spese per attrezzi, opere provvisionali e quanto altro occorre alla esecuzione piena e perfetta dei servizi;
- le spese relative alla realizzazione dei cantieri mobili, nonché alla segnaletica e all’illuminazione;
- il transennamento, anche notturno e la delimitazione delle aree di lavoro anche in presenza
di aree destinate alla sosta delle auto;
- l’affissione degli avvisi relativi alle date degli interventi su strada ai fini del divieto di sosta nelle aree di cantiere;
- il mantenimento della regolare continuità delle strade ed il regolare deflusso delle acque di ogni specie durante l’esecuzione degli interventi;
- il mantenimento delle necessarie segnalazioni diurne e notturne così come prescritto dal vigente Codice della Strada;
- la messa a disposizione di attrezzi e mano d’opera per l’esecuzione di prove e saggi sulle alberature su richiesta dell’Amministrazione;
3 L’appaltatore è tenuto altresì a:
a. assolvere tutti gli obblighi di tipo tecnico, giuridico–amministrativo, contabile, tributario, previdenziale e simili connessi con lo svolgimento di tali attività, ciò dovrà essere realizzato con personale di adeguate capacità e livello professionale;
b. operare in stretta collaborazione con i competenti servizi comunali, che avranno compiti di supervisione e di controllo sulla programmazione;
c. adottare nell’esecuzione dei servizi provvedimenti e tutte le cautele necessarie per garantire la salute e l’incolumità degli operai, delle persone addette ai servizi stessi e dei terzi in genere; sono compresi gli oneri derivanti dalla posa in opera e rimozione di segnaletica di sicurezza occorrente per l’esecuzione dei lavori, carichi, trasporti, scarichi, correzione fisica e chimica dei terreni, riporti, pulizie ecc. e quanto occorre per dare il lavoro da realizzare compiuto a perfetta regola d’arte; nel caso di danni di qualsiasi natura che potessero derivare alle persone ed alle proprietà per causa delle opere sia eseguite che in corso di esecuzione l’Appaltatore sarà responsabile penalmente e civilmente di tutti i danni; qualora, in conseguenza dei danni di cui sopra, sorgessero cause e liti, l’Appaltatore dovrà sostenerle e sollevare comunque l’Amministrazione da ogni responsabilità;
d. segnalare tempestivamente agli organi tecnici comunali eventuali esigenze di intervento straordinario, guasti e necessità di riparazione ad impianti, attrezzature, arredi fissi, recinzioni, ecc. presenti nelle aree affidate in gestione, ferma restando la disponibilità a far fronte ad eventuali interventi in quanto attinenti alla minuta manutenzione;
e. eseguire i lavori nel rispetto delle disposizioni e prescrizioni vigenti per i servizi oggetto dell’appalto; resta l’obbligo nel caso le situazioni per la realizzazione dei lavori lo richiedono di chiedere l’autorizzazione al Comando di Polizia Municipale per la chiusura di tratti di strada prima della realizzazione delle opere stesse;
f. garantire:
‐ un servizio di reperibilità 24 su 24 tramite telefono cellulare (da comunicare prima della stipula del contratto al Responsabile Unico del Procedimento) in modo da poter intervenire tempestivamente in caso di eventi imprevisti e imprevedibili; il costo di tale servizio a carico dell'Appaltatore rientra negli oneri compensati nella voce spese generali;
‐ un servizio di pronto intervento, per attività urgenti, da realizzare su tutto il territorio relativo al proprio lotto aggiudicato, da attivare a chiamata (servizio di reperibilità di cui al punto precedente), con un numero adeguato di unità e relativi mezzi; il costo di tale servizio sarà compensato, nell'ambito del monte ore mensile equivalente, adeguando a consuntivo il programma dei lavori in virtù delle ore effettivamente lavorate moltiplicate per un coefficiente 2; non è considerato pronto intervento:
‐ il servizio richiesto almeno sei ore prima dell'attività;
‐ il servizio realizzato spostando unità lavorative da una zona ad un'altra in relazione ad effettive esigenze;
gli spostamenti di unità lavorative da un cantiere (zona di intervento) ad un altro potranno essere disposti dal personale designato dall'Ente Appaltante in qualunque momento, a insindacabile giudizio degli stessi, senza oneri aggiuntivi per l'Ente.
4 L’Appaltatore sarà responsabile penalmente e civilmente di tutti i danni, di qualsiasi natura, che potessero derivare alle persone ed alle proprietà per causa delle opere sia eseguite sia in corso di esecuzione; qualora, in conseguenza dei danni di cui sopra, sorgessero cause e liti, l’Appaltatore dovrà sostenerle e sollevare comunque l’Amministrazione da ogni responsabilità.
Art. 8 ‐ Figure professionali dell’Impresa e organizzazione del lavoro
Responsabile tecnico, Referente di cantiere e reperibilità
1 L’Appaltatore ha l’obbligo di nominare e far risiedere permanentemente sui cantieri un suo Responsabile tecnico con adeguate capacità professionali e ampio mandato, tale che sia:
• abilitato ad eseguire sopralluoghi e verifiche insieme al DEC o un suo delegato;
• a riferire degli eventuali ordini o prescrizioni impartite dall’Ente Appaltante;
• ad allontanare dal cantiere personale non gradito dall’Amministrazione o privo dei requisiti necessari, dietro semplice richiesta verbale dell’Amministrazione
• abilitato dall’Impresa a prendere decisioni relative all’appalto in corso;
• autorizzato a vigilare sul regolare svolgimento delle prestazioni dei diversi addetti, secondo le modalità stabilite dal Contratto di cui presente Capitolato è parte integrante.
2 L’Appaltatore ha l’obbligo di nominare e far risiedere permanentemente sui cantieri un Referente di cantiere (eventualmente anche più di uno che operi nei diversi turni), dotarlo di recapito telefonico portatile (apparecchio del tipo “vibracall” con segnale percepibile anche durante l’utilizzo di macchine operatrici) perché possa essere immediatamente localizzato in caso di necessità.
3 Il Responsabile Tecnico e il/i Referente/i di Cantiere dovranno essere scelti dall’Impresa Appaltatrice, quindici giorni prima della consegna dei lavori, tra persone di comprovata esperienza specifica nel settore. La loro nomina dovrà essere approvata dal DEC e dal Responsabile Unico del Procedimento in base anche al proprio curriculum ed alla propria esperienza gestionale. Il Responsabile Unico del Procedimento potrà pretendere la sostituzione delle figure professionali indicate dall’Impresa sia in fase di comunicazione iniziale che successivamente durante tutto lo svolgimento dell’appalto.
Disponibilità di manodopera
4 Per i cantieri di potatura o abbattimento alberi che occupano parte della sede stradale l’Impresa è obbligata ad utilizzare una squadra tipo composta di un minimo di quattro operai.
5 Per i cantieri di cui al punto precedente il DEC o un suo delegato, quando lo reputi necessario, si riserva la facoltà di richiedere la presenza di almeno sei operai, due di essi con funzione di movieri, al fine di garantire un’adeguata sicurezza stradale oltre che per gli addetti.
Tessera di riconoscimento
6 Ai sensi dell’art. 26 c.8 del D.Lgs 81/2008, il personale occupato dall'impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di
fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro.
7 Tale documento di identificazione dovrà essere sempre in possesso dell’interessato e in evidenza in modo da poter essere visionato da chiunque svolga funzioni di controllo per conto dell’Ente Appaltante.
8 Il lavoratore trovato sprovvisto della citata tessera di riconoscimento sarà allontanato dal cantiere ed il fatto verrà notificato all’Appaltatore addebitandogli la prevista penale. L’Appaltatore dovrà fornire la documentazione richiesta entro il giorno successivo o l’Amministrazione procederà secondo i termini di legge.
Risulte e scarti di lavorazione
9 L'appalto comprende:
- la raccolta delle risulte e degli scarti di lavorazione (provenienti dalla gestione del verde, dallo spazzamento, da eventuali cumuli di rifiuti di qualsiasi tipo presenti nelle aree oggetto di intervento);
- la realizzazione di cumuli dei materiali raccolti, l'imbustamento (con buste compostabili a carico dell'Appaltatore di peso non superiore a 20 kg)
- il trasporto, entro un massimo di 12 ore dall'accumulo, presso l'isola ecologica più vicina e/o presso la destinazione indicata dall'Ente appaltante, nei termini e nelle modalità previste dalla normativa vigente e dal regolamento dei centri di destinazione.
10 La rimozione delle risulte e degli scarti di lavorazione dovrà essere condotta secondo i criteri della raccolta differenziata a fini di riciclo, nel pieno rispetto della normativa nazionale e regionale e secondo le procedure adottate dall’Ente appaltante.
Rapporti giornalieri di lavoro
11 L'Impresa assuntrice del lavoro deve compilare dei rapporti giornalieri di lavoro (di seguito chiamati RGL) secondo il modello di seguito riportato.
12 Ad ogni giorno di effettivo lavoro dovrà corrispondere una pagina o più pagine in formato A4, con l'indicazione del settore d'intervento. Non è ammesso sintetizzare più giornate lavorative in un solo rapporto.
13 L'insieme dei RGL andrà a costituire una sorta di giornale dei lavori.
14 L'impresa assuntrice potrà eccezionalmente scegliere un'impostazione del RGL diversa da quella indicata da far approvare preventivamente al DEC e al Responsabile Unico del Procedimento.
15 I RGL, raggruppati per settimana, dovranno essere consegnati al DEC, che l'inoltrerà al Responsabile Unico del Procedimento, entro le ore 12 del lunedì successivo alla settimana d’intervento.
16 Il DEC e il Responsabile Unico del Procedimento raccolgono i RGL con riserva mantenendo la facoltà di effettuare gli opportuni controlli.
17 Tali RGL non sono vincolanti per l’Ente Appaltante che si riserva la facoltà di tenerne conto o meno secondo le risultanze dei controlli effettuati ma lo sono per l’Impresa che li redige.
PROGETTO INTEGRATO PER LA MANUTENZIONE E IL DECORO URBANOMIRATO AD UNA MIGLIORE FRUIZIONE DEGLI SPAZI E DEI SERVIZI CITTADINI Servizi di gestione del verde pubblico ‐ Lotto | |||
IMPRESA | DATA | ||
SETTORE | |||
Operatori impegnati | Turno di lavoro | Attività svolta | |
Operatori manutenzione continuativa | Turno di lavoro | Area interessata | |
Annotazioni | |||
‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ | |||
SETTORE | |||
Operatori impegnati | Turno di lavoro | Attività svolta | |
Operatori manutenzione continuativa | Turno di lavoro | Area interessata | |
Annotazioni | |||
‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ | |||
Firma del Responsabile di Cantiere | Timbro dell’Impresa | ||
Firma del Responsabile Tecnico | |||
Firma dell’Appaltatore |
Personale impiegato
18 Il personale destinato ai lavori dovrà essere, per numero e qualità, adeguato all’importanza dei lavori da eseguire e dei termini di consegna stabiliti o concordati con il DEC. L’appaltatore dovrà inoltre osservare le norme e le prescrizioni delle leggi e dei regolamenti vigenti sull’assunzione, tutela, protezione e assistenza dei lavoratori impegnati sul cantiere.
19 Tutti i dipendenti dell’appaltatore sono tenuti a osservare: i regolamenti in vigore in cantiere; le norme antinfortunistiche proprie del lavoro in esecuzione e quelle particolari vigenti in cantiere. L’inosservanza delle predette condizioni costituisce per l’appaltatore responsabilità, sia in via penale che civile, dei danni che, per effetto dell’inosservanza stessa, dovessero derivare al personale, a terzi e agli impianti di cantiere.
Assistenza
20 La Ditta aggiudicataria sarà tenuta ad assicurare l’assistenza di personale tecnico specializzato) nel settore (perito, laureato), onde risolvere le problematiche che dovessero insorgere durante il periodo dell’appalto.
Lavoro notturno e festivo
21Nell’osservanza delle norme relative alla disciplina del lavoro, il DEC potrà ordinare la realizzazione di alcune lavorazioni nelle ore notturne e/o nei giorni festivi. In tal caso l’Appaltatore non potrà richiedere alcun compenso aggiuntivo per tale attività nell’ambito dell’appalto globale di gestione, ma potrà recuperare le maggiori "ore equivalenti" lavorate adeguando il programma mensile, per come indicato agli articoli precedenti.
Modalità di espletamento del servizio
22 ll servizio dovrà essere espletato in conformità del presente Capitolato e secondo le modalità indicate dal DEC, tenendo presente che, nello svolgimento dello stesso, dovrà essere ottenuto il
raggiungimento dei seguenti fini:
- garantire un livello di manutenzione dei tappeti erbosi, degli alberi, degli arbusti, dei vialetti interni e dell’arredo adeguato a giudizio dell’Amministrazione Comunale;
- garantire un livello di pulizia adeguato tramite un'attività di spazzamento puntuale;
- l'allontanamento da aree verdi, da spazi liberi, da tratti viari, compresi nel lotto di pertinenza, di rifiuti di qualsiasi tipo dispersi sull'area o accumulati;
- effettuare l’attività di manutenzione continuativa delle aree verdi come previsto dal presente Capitolato.
23 L’Appaltatore, entro la data di avvio dei servizi, dovrà dotarsi, all'interno dell'area urbana del comune di una sede tecnico‐amministrativa, con almeno le seguenti aree di lavoro distinte e disimpegnate:
- amministrazione dell'appalto;
- Ufficio Direzione per l'Esecuzione del Contratto;
La localizzazione puntuale (Via e Numero Civico) di tale sede andrà comunicata almeno 10 giorni prima della firma del contratto o della consegna del servizio (qualora venga effettuata prima) al RUP per la verifica dell'idoneità in relazione al presente capitolato e alla legislazione vigente (es. agibilità, …).
Ogni variazioni delle sedi di cui il presente comma dovrà essere preventivamente richiesto al DEC e autorizzato dal RUP.
La sede dovrà essere munita di:
• telefono fisso;
• numero fax;
• accesso alla rete internet per l'invio e/o la ricezione di posta elettronica;
• arredi nuovi di fabbrica;
• personal computer per le diverse attività da svolgere.
Presso la sede amministrativa, dovrà essere reperibile, durante l’orario di svolgimento dei servizi, il Responsabile tecnico dell'Appaltatore, anche per garantire in breve tempo l’organizzazione di squadre di pronto intervento con uomini e mezzi d’opera adeguati per far fronte ad eventuali emergenze senza che per questo l'Impresa possa richiedere compensi aggiuntivi.
24 Nell’ambito di ogni singolo intervento, ad esempio di sfalcio, l’Impresa avrà la facoltà di sviluppare gli interventi sulle singole aree nel modo che crederà più conveniente per darli perfettamente compiuti nei termini contrattuali, purché a giudizio del DEC, le modalità prescelte non risultino pregiudizievoli alla buona riuscita degli stessi ed agli interessi dell’Amministrazione Comunale.
25 L’Amministrazione si riserva, vista l’urgenza di alcuni interventi, il diritto di stabilire l’esecuzione di un determinato intervento su specifiche aree che verranno indicate, entro un congruo termine perentorio o di disporre l’ordine di esecuzione delle prestazioni nel modo che riterrà più conveniente, senza che l’impresa possa rifiutarsi o farne oggetto di richiesta di speciali compensi; la ditta avrà quindi l’obbligo di eseguire determinati interventi sulle specifiche aree che gli vengono indicate dal DEC entro il termine che dallo stesso gli sarà indicato.
26 A richiesta del DEC, l'Appaltatore dovrà presentarsi senza compenso a tutte le visite e rilevamenti delle aree finalizzati alla definizione puntuale degli interventi da eseguire.
Art. 9 – Penali
1. Qualora, per negligenza imputabile all’Appaltatore, non siano rispettati i termini di espletamento
della prestazione di erogazione del servizio e/o il servizio sia reso in misura inferiore a quanto pattuito e/o semplicemente difforme rispetto alle condizioni di aggiudicazione e contrattuali, l'Ente Appaltante, tramite il DEC e la ratifica del RUP, commina all'Appaltatore una penale commisurata alla gravità della negligenza secondo l'elenco di seguito riportato:
a. per ogni giorno di ritardo nella consegna del programma mensile si applica una penale di € 150,00;
b. per ogni giorno di ritardo nella consegna settimanale dei rapporti giornalieri di lavoro, di seguito descritto, si applica una penale di € 100,00;
c. nel caso di rilevata assenza arbitraria sul posto di lavoro, per come indicato nel programma mensile da parte del singolo addetto si applica una penale di € 150,00;
d. per mancato uso da parte del personale di servizio del vestiario previsto e/o delle attrezzature idonee e/o del tesserino di riconoscimento si applica una penale di € 100,00
e. nel caso di mancata disposizione in posizione visibile di tesserino di riconoscimento e/o di sua totale assenza si applica una penale di € 50,00;
f. per ogni giorno di ritardo, per ciascuna tipologia d’intervento, sulle date stabilite dal cronoprogramma e/o da ogni singolo ordine di servizio, sia sull’inizio sia sulla fine dei lavori, si applica una penale da € 100,00 a € 300,00 in relazione all’entità dell’inosservanza;
g. per prestazioni insufficienti o carenti si applica una penale da € 50,00 a € 500,00 in relazione all’entità dell’inosservanza.
h. per mancato spazzamento, e oneri connessi, di ogni tratto stradale di meno di 100 metri per ogni giorno di servizio rispetto al programma si applica una penale di € 300,00
i. per mancato rispetto degli orari previsti nella realizzazione del servizio si applica una penale di
€ 200,00;
j. per mancata disponibilità dei mezzi nelle giornate di intervento previste si applica una penale di € 400,00;
k. per utilizzo di mezzi privi del logo della Ditta appaltatrice e/o della città di Cosenza si applica una penale di € 500,00
l. per mezzi con scarso decoro (mancato lavaggio, parti incidentate, ecc.) o con inadeguato stato di manutenzione si applica una penale di € 300,00
2 Eventuali altre penali non indicate al precedente comma saranno stimate dal DEC, sentito il Responsabile Unico del Procedimento, in funzione del danno che la mancanza comporta all’organizzazione globale delle attività e alla specifica attività.
3 Nel caso di ritardi o inottemperanze che inducano o determinino danni al patrimonio pubblico, a cose o a persone o all’immagine del Comune, l’impresa sarà ritenuta pienamente responsabile. Trascorsi 5 giorni di ritardo nell'espletamento dell'attività ordinata, qualora l’impresa non abbia eseguito i lavori ordinati, l’Amministrazione si riserva la facoltà di farli eseguire ad altra impresa di propria fiducia, la quale applicherà al prezzo base d’asta lo sconto che riterrà più opportuno. L’importo di tali opere verrà addebitato interamente all’Appaltatore fino ad esaurirne il credito dopodiché si procederà a termini di legge.
4 Le penalità nonché gli importi da liquidare ad altra impresa per le esecuzioni in danno, saranno decurtati dal credito dell’Impresa appaltatrice in occasione del primo pagamento utile in termini temporali.
5 Aumenti alle penalità minime, di cui al comma 1, potranno essere disposti in funzione della gravità e della reiterazione delle infrazioni stesse; resta in ogni caso ferma la possibilità per l'Ente Appaltante di risolvere unilateralmente il contratto in caso di palese inadempienza circa le
modalità di servizio come offerte dall’Appaltatore in sede di gara.
6 L'Impresa Appaltatrice per le penalità comminate potrà eventualmente rifarsi sugli addetti responsabili dell’inadempienza (dirigenti, preposti, caposquadra, …) secondo gli accordi interni all'azienda e/o all'ATI.
Art. 10 – Obbligo alla formazione da parte degli addetti
1 L’Ente Appaltante intende procedere, compatibilmente con le risorse economiche disponibili e/o oggetto di eventuali specifici finanziamenti, all’erogazione, agli addetti impiegati nel presente appalto, di corsi di formazione al fine di migliorarne la professionalità nel settore di competenza e innalzarne il livello globale di conoscenze.
2 L’Impresa Appaltatrice è obbligata a far partecipare gli addetti, impiegati nel presente appalto, ai corsi di cui al comma precedente.
3 L’eventuale erogazione dei corsi di cui al comma 1 non esonera l’Impresa dalla somministrazione ai propri dipendenti della formazione prevista dalla legislazione vigente, in particolare di quella ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e s.m.e i., di cui rimane unica responsabile.
Art. 11 ‐Danni di forza maggiore
1 Saranno considerati danni di forza maggiore quelli provocati alle opere da eventi imprevedibili o eccezionali e per i quali l’Appaltatore non abbia trascurato le ordinarie precauzioni. L’Appaltatore è tenuto a prendere tempestivamente tutte le misure preventive atte a evitare tali danni o provvedere alla loro immediata eliminazione.
2 Xxxxxx compenso sarà dovuto quando a determinare il danno abbia concorso la colpa o la negligenza dell’Appaltatore o dei suoi dipendenti. Questi danni dovranno essere denunciati immediatamente e in nessun caso, sotto pena di decadenza, oltre i cinque giorni dalla data dell’avvenimento. L’appaltatore non potrà, sotto nessun pretesto, sospendere o rallentare l’esecuzione del lavoro, tranne in quelle parti per le quali lo stato delle cose debba rimanere inalterato fino all’esecuzione dell’accertamento dei fatti. Il compenso per quanto riguarda i danni alle opere è limitato all’importo dei lavori necessari per l’occorrente riparazione valutati ai prezzi e alle condizioni di contratto.
Art. 12 – Impegni e controlli da parte dell’Ente
1 L’Ente Appaltante è impegnato a garantire tutta la possibile collaborazione attraverso i propri servizi nella fase di programmazione del servizio.
2 Ogni responsabilità in ordine all’espletamento dei servizio oggetto d’appalto e a quanto connesso ad esso, sarà sempre ed esclusivamente carico dell’Impresa Appaltatrice.
3 L’Amministrazione attiverà autonomamente i meccanismi di verifica di qualità del servizio che riterrà opportuni per accertare in particolare:
- qualità del servizio;
- osservanza degli adempimenti previsti dal capitolato;
- rispondenza e permanenza dei requisiti che hanno dato luogo all’aggiudicazione;
- perfetta coerenza tra il programma mensile presentato e la reale forza lavoro impiegata sul cantiere, andando a verificare gli addetti in ogni settore e in ogni area verde.
Per la realizzazione di tale il processo di controllo e monitoraggio l’Amministrazione istituirà l'Ufficio per l'Esecuzione del Contratto, costituito da figure con specifiche professionalità (es. agronomi, forestali, ingegneri, …) in modo da assicurare il rispetto degli adempimenti
contrattuali, in termini di servizio svolto e presenza dei diversi operatori sui cantieri per lo svolgimento delle diverse mansioni.
Gli incarichi per la costituzione di tale Ufficio per l'Esecuzione del Contratto saranno affidati dal Responsabile Unico del Procedimento ai sensi della legislazione vigente.
4 L’azione di controllo potrà essere effettuata in qualsiasi momento anche con il supporto delle Forze dell’Ordine.
5 Il persistere di inadempimenti o negligenze da parte dell’Impresa e/o dei propri addetti comporterà la sospensione dei pagamenti nonché la rifusione di eventuali danni.
Art. 13 – Materiali d’uso e attrezzature
1 L’Impresa deve risultare perfettamente idonea, organizzata ed attrezzata per la gestione del servizio con mezzi di proprietà o dei quali possa disporre in base a qualsiasi titolo giuridico idoneo ed a proprio rischio.
2 Dette attrezzature dovranno soddisfare tutti i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di sicurezza sul lavoro.
3 Gli attrezzi e le macchine, la loro scelta, le loro caratteristiche tecniche e il loro impiego dovranno essere perfettamente compatibili con le caratteristiche dei luoghi in cui verranno impiegati, dovranno essere tecnicamente efficienti, mantenuti in perfetto stato e dotati di accorgimenti e accessori atti a proteggere e salvaguardare l’operatore e/o terzi da eventuali infortuni.
4 Prima dell’inizio dei lavori l’Appaltatore dovrà fornire all’Ente Appaltante:
- l’elenco delle attrezzature e l’organizzazione del loro utilizzo nelle diverse aree verdi poste all’interno di ogni settore;
- l’elenco dei prodotti utilizzati e per ognuno di essi le schede tecniche e di sicurezza.
5 Sono altresì a carico dell’Appaltatore i carburanti e l’energia elettrica per l’utilizzo delle macchine e delle attrezzature, gli oneri per la sostituzione delle parti oggetto di consumo e le riparazioni che si dovessero rendere necessarie, tasse e assicurazioni.
6 Durante il corso dell’appalto qualora l’Appaltatore intenda sostituire i mezzi divenuti inidonei dovrà darne comunicazione all’Ente Appaltante.
7 Tutti i mezzi e le attrezzature dovranno essere mantenuti in stato di decoro ed in perfetta efficienza, dovranno essere chiaramente identificabili mediante scritte, loghi e diciture che saranno concordate con il DEC.
8 Si riporta di seguito la dotazione minima di attrezzature in buono stato di conservazione che dovranno essere nella disponibilità dell'Appaltatore prima della firma del contratto:
MEZZI ED ATTREZZATURE | LOTTO A1 (Zona Nord) | LOTTO A2 (Zona Centro) | LOTTO A3 (Centro Storico) | LOTTO A4 ( Zona Sud) | LOTTO A5 (Cimiteri cittadini) | |
Id. | Descrizione | N° | N° | N° | N° | N° |
A | Porter | 2 | 2 | 2 | 2 | 1 |
B | Piattaforma aerea su veicolo gommato | 1 | 1 | 1 | 1 | / |
C | Trattore piccolo con raccoglitore | 2 | 2 | 1 | 1 | 1 |
D | Rasaerba professionale | 2 | 2 | 2 | 1 | 1 |
E | Xxxxxxxxxxx con barra falciante semovente | 2 | 2 | 1 | 1 | 1 |
X | Xxxxxxxxx a batteria | 3 | 3 | 1 | 1 | 1 |
G | Motosega compatta da 25 cm3 | 3 | 3 | 2 | 2 | 2 |
H | Motosega professionale da 70 cm3 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
I | Soffiatore a zaino non inferiore a 10 cm3 | 5 | 5 | 3 | 3 | 4 |
L | Decespugliatore con impugnatura a J | 8 | 8 | 4 | 6 | 6 |
M | Decespugliatore professionale | 8 | 8 | 4 | 6 | 6 |
N | Carrello completo e attrezz. con kit rifiuti | 8 | 8 | 6 | 4 | 6 |
O | Kit operatore del verde | 10 | 10 | 5 | 6 | 6 |
aventi le caratteristiche minime appresso specificate:
A) Xxxxxx. Tipo Maxxi della Piaggio con pianale ribaltabile, sei ruote e portata di 1000 kg.
B) Piattaforma aerea su veicolo gommato. Piattaforma tipo GT16‐09 della Manotti su veicolo tipo Daily 35S14 Quad‐leaf passo 3750 euro 6 con optional pack construction della IVECO.
C) Trattore piccolo con raccoglitore. Trattore con raccoglitore posteriore integrato tipo TC 338 della Husqvarna con motore Endurance V‐Twin, trasmissione idrostatica, volume raccoglierba di almeno 320 l.
D) Rasaerba professionale. Rasaerba con cesto raccolta ad alta capacità tipo LC 353VI della Husqvarna con comando acceleratore, raccolta/scarico posteriore, altezza di taglio 25 ‐ 75 mm.
E) Xxxxxxxxxxx con barra falciante semovente. Tipo M800 della Eurosystems, con motore a scoppio, dotata di barra falciante di tipo basculante di almeno 87 cm.
F) Xxxxxxxxx a batteria. Tipo 226HD75S della Husqvarna con barra di taglio a doppia lama almeno da 75 cm e impugnatura posteriore regolabile.
G) Motosega professionale da 70 cmc. Tipo 365 della Husqvarna, lunghezza barra 70 cm.
H) Motosega compatta da 25 cmc. Tipo T425C della Husqvarna, lunghezza barra 25 cm.
I) Soffiatore a zaino. Tipo 536LiB della Husqvarna da almeno 11 m3 con gruppo cinghie incluso.
L) Decespugliatore con impugnatura a J. Tipo 535RJ della Husqvarna da almeno 34 cm3.
M) Decespugliatore professionale. Tipo 253RJ della Husqvarna da almeno 29 cm3.
N) Xxxxxxxx completo e attrezzato con kit rifiuti. Tipo Space Liner a due bidoni della Spazio verde International srl, capacità almeno di 2 x 100 l, in acciaio zincato e verniciato, con coperchio e accessori: unità freno, pneumatici gonfiabili, anello reggisacco per il secondo bidone, divisorio per contenitore operatore, pinza e attrezzature per la raccolta dei rifiuti.
O) Kit operatore del verde costituito essenzialmente da un carrello dotato almeno dei seguenti attrezzi: forbici da pota, xxxxx, zappetta, raschietto, estirpatore, paletta metallica, rastrello, scopa per raccolta foglie, ecc..
Art. 14 – Cauzione definitiva
1 Al momento della stipulazione del contratto, l'esecutore del contratto è obbligato a costituire una cauzione definitiva tramite garanzia fideiussoria del 10 per cento dell'importo contrattuale con le modalità e i requisiti previsti per legge.
Art. 15 – Contratto di lavoro, prevenzione infortuni – responsabilità
1 L’impresa si impegna all’applicazione delle norme contrattuali vigenti in materia di rapporti di lavoro, assicurando comunque ai lavoratori dipendenti impegnati nell’attività oggetto del presente servizio il trattamento economico previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro per i lavoratori del settore.
2 L’impresa si obbliga ad osservare le disposizioni concernenti l’assicurazione obbligatoria previdenziale secondo le modalità stabilite dalla normativa vigente.
3 Il Comune di Cosenza considera la sicurezza del lavoro un valore irrinunciabile e prioritario; l’impresa si deve perciò impegnare a realizzare gli interventi con adeguate condizioni di sicurezza; i costi per le prestazioni conseguenti sono compresi nel corrispettivo previsto per l’esecuzione degli interventi. L’impresa aggiudicataria deve rispettare le disposizioni del D.Lgs. n.
81/2008 e successive modifiche ed integrazioni.
4 Il Responsabile tecnico dell’Impresa, con ruolo assimilabile al preposto, dovrà essere dotato delle necessarie competenze tecnico – professionali ed è responsabile del rispetto della sicurezza da parte di tutti i lavoratori impegnati nell’esecuzione degli interventi.
5 L’appaltatore si impegna a predisporre prima dell’inizio dei lavori il piano delle misure per la sicurezza fisica dei lavoratori. L’appaltatore si impegna, altresì, a tenere tale piano a disposizione delle autorità competenti alle verifiche ispettive di controllo dei cantieri.
Art. 16 ‐ Responsabilità civile – assicurazioni
1 L’impresa aggiudicataria sarà comunque, direttamente ed indirettamente, totalmente responsabile di eventuali danni che, in relazione al servizio espletato, venissero arrecati alle persone e/o alle cose tanto dell’Amministrazione che di terzi, sia durante l’espletamento del servizio, sia in conseguenza dello stesso, senza riserve o eccezioni. In particolare dovrà essere prestata la massima attenzione ad eventuali piante e rami che per la loro instabilità potessero arrecare pericolo alla pubblica incolumità con l'adozione immediata dei provvedimenti del caso. La responsabilità di eventuali danni causati a terzi derivanti da mancato controllo, mancato o tardivo intervento in tal senso sarà a carico dell’Impresa aggiudicataria.
2 E’ escluso in via assoluta ogni compenso all’Impresa per danni o perdite di materiali, attrezzi o opere provvisionali, siano essi determinati da causa di forza maggiore o qualunque altra causa, anche se dipendente da terzi. A tale scopo la Ditta appaltatrice dovrà garantire congrue coperture assicurative, da stipularsi con compagnie primarie, a copertura del rischio di Responsabilità Civile Terzi (R.C.T.) e Responsabilità Civile Operatori (R.C.O.).
3 La polizza Responsabilità Civile Terzi (R.C.T.) per danni arrecati al Comune o ad altri nello svolgimento dell’attività oggetto di appalto dovrà avere come oggetto della copertura assicurativa l’attività gestionale prevista nel presente capitolato e dal progetto ‐ offerta comprese le attività accessorie e complementari, nessuna esclusa né eccettuata. La garanzia RCT (Responsabilità Civile Terzi) dovrà avere un massimale non inferiore ad € 3.000.000,00 per sinistro, € 2.500.000,00 per persona, € 500.000 per cose.
4 La garanzia R.C.O. (Responsabilità Civile Operatori) dovrà avere un massimale di € 2.500.000,00 per sinistro ed € 1.000.000,00 per persona. In nessun caso la compagnia assicuratrice dell’Appaltatore potrà rivalersi sul Comune.
5 Copia della polizza dovrà essere consegnata dall’aggiudicatario prima della stipula del contratto.
7 L’operatività o meno delle coperture assicurative tutte, così come l’eventuale inesistenza o inoperatività di polizze non esonerano l’affidatario stesso dalle responsabilità di qualunque genere su di esso incombenti né dal rispondere di quanto non coperto – in tutto o in parte ‐ dalle suddette coperture assicurative, anche in ragione dell’applicazione di scoperti e/o franchigie sui contratti assicurativi.
Art. 17 – Fatturazione e pagamenti
1 ll corrispettivo annuale spettante all’Impresa verrà corrisposto in rate uguali mensili posticipate, su presentazione di regolare fattura.
2 Il corrispettivo verrà pagato con le modalità e i termini previsti dalle leggi vigenti.
Art. 18 ‐ Diffida ad adempiere
1 Nel caso in cui il servizio venga svolto in maniera imprecisa, non accurata o in difformità alla
regola d’arte, il DEC, provvederà ad inviare formale diffida a mezzo fax o pec, invitando l’appaltatore ad ovviare alle negligenze ed inadempimenti contestati entro il termine che verrà fissato caso per caso, precisando in tale comunicazione la gravità degli inadempimenti e l’entità delle sanzioni che si intende applicare.
2 Qualora la Ditta non proceda ad ovviare alle negligenze ed inadempimenti contestati ovvero non faccia pervenire all’Amministrazione Comunale le proprie controdeduzioni ovvero non risponda alle contestazioni di cui trattasi nel termine ultimo di sette giorni dal ricevimento della comunicazione del Responsabile Unico del Procedimento e/o un suo delegato, quest’ultima potrà procedere all’esecuzione d’ufficio delle prestazioni non correttamente eseguite, a spese e carico della ditta inadempiente. L’invio di cinque diffide nel corso dell’esecuzione del servizio costituirà titolo per la risoluzione di diritto del contratto.
Art. 19 ‐ Divieto di cessione del contratto
1 E’ fatto divieto all’aggiudicatario di cedere in tutto o in parte il contratto.
Art. 20 ‐Cessione dei crediti
1. La cessione dei crediti è regolata da quanto prescritto dalla legislazione in materia.
Art. 21 – Subappalto
1 E’ fatto tassativo divieto di subappaltare tutti o parte dei servizi oggetto del contratto.
Art. 22 ‐ Risoluzione del contratto
1 L'Amministrazione comunale potrà risolvere il contratto per inderogabili esigenze pubbliche o per gravi inadempienze dell’appaltatore, nel rispetto di quanto previsto nel presente articolo e precedenti.
2 Oltre a quanto previsto dall’art. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento alle obbligazioni contrattuali, l’Amministrazione Comunale potrà risolvere in tutto o in parte il contratto nei seguenti casi:
a) gravi e reiterate violazioni agli obblighi contrattuali;
b) in qualunque momento dell’esecuzione, avvalendosi della facoltà consentita dall’art. 1671 C.C.;
c) arbitraria ed ingiustificata interruzione o sospensione da parte dell’impresa appaltatrice del servizio oggetto del presente Capitolato, non dipendente da causa di forza maggiore;
d) mancato rispetto delle disposizioni di legge circa la prevenzione degli infortuni, l’assistenza e la previdenza dei lavoratori impiegati nell’esecuzione del servizio concesso in appalto;
e) subappalto di anche parte del servizio;
3 In caso di risoluzione si applicano le disposizioni previste dal Codice Civile.
4 In caso di risoluzione del contratto per i motivi di cui sopra, non spetta alla ditta alcun indennizzo, ed il Comune ha facoltà di incamerare la cauzione quale penale, oltre alle eventuali somme relative al danno che possa esserne derivato all'Amministrazione comunale.
5 L'Amministrazione comunale comunicherà la risoluzione del contratto all’appaltatore con raccomandata R.R o PEC.
6 In caso di risoluzione del contratto il Comune potrà scegliere:
• di far proseguire il servizio fino al periodo di un mese dall'avviso di risoluzione alle stesse condizioni;
• di affidare il servizio a terzi per il periodo di tempo necessario a procedere al nuovo affidamento del servizio, attribuendone gli eventuali maggiori costi rispetto ai corrispettivi stabiliti nel contratto all’aggiudicatario.
7 E' sempre comunque fatto salvo il diritto al risarcimento dei danni derivati dalle inadempienze, potendo rivalersi l'Amministrazione Comunale su eventuali crediti dell'appaltatore, nonché sulla cauzione, senza bisogno di diffide o formalità di alcun genere.
Art. 23 – Fallimento o recesso unilaterale dell'appaltatore
1. Ai sensi dell’art. 110 del D. Lgs. n. 50/2016 e successive m. e ii., in caso di fallimento dell'appaltatore, di suo recesso prima della scadenza prevista o di risoluzione del contratto per grave inadempimento del medesimo, la Stazione Appaltante si riserva la facoltà di interpellare progressivamente i soggetti che hanno partecipato all'originaria procedura di gara, risultanti dalla relativa graduatoria, al fine di stipulare un nuovo contratto per l'affidamento del completamento dei lavori. Si procede all'interpello a partire dal soggetto che ha formulato la prima migliore offerta, fino al quinto migliore offerente, escluso l'originario aggiudicatario. L'affidamento avviene alle medesime condizioni già proposte dall'originario aggiudicatario in sede in offerta.
Art. 24 – Definizione delle controversie
1 Per la risoluzione di eventuali controversie le parti escludono il ricorso ad arbitrati e si rivolgono unicamente all’Autorità Giudiziaria.
2 Il Foro territorialmente competente è quello del Tribunale di Cosenza.
Art. 25 – Spese ed oneri accessori
1 Il contratto sarà stipulato in forma pubblica amministrativa.
2 Le spese di stipula del contratto (diritti di segreteria, contrassegni telematici, imposte di registro, ecc.) sono a carico dell’aggiudicatario.
3 La stipulazione del formale contratto resta subordinata alle verifiche delle dichiarazioni prodotte e sempre che non venga accertato a carico dell’aggiudicatario alcun limite o impedimento a contrarre.
Art. 26 – Trattamento dei dati
1 Il trattamento dei dati dovrà avvenire in ottemperanza a quanto disposto dal D.Lgs. 196/03 e
s.m. e i. che garantisce tale trattamento dei dati personali nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità degli interessati, con particolare riferimento alla riservatezza, all’identità personale e al diritto alla protezione dei dati personali.
2 Il trattamento dei dati, pertanto, sarà improntato a liceità e correttezza nella piena tutela dei Suoi diritti ed in particolare della Sua riservatezza.
Art. 27 – Elezione di domicilio
1 Per tutti gli effetti del contratto giudiziali ed extragiudiziali, la ditta aggiudicataria dovrà eleggere domicilio in Cosenza presso la residenza municipale.
Art. 28 – Rischi interferenti presenti nell’ambiente di lavoro
1 Poiché nell’ambito nell’appalto al momento non si riscontrano interferenze specifiche fra
l’attività lavorativa svolta dai dipendenti dell’Impresa appaltatrice e altre attività, non ricorre l’obbligo della redazione del DUVRI (documento unico di valutazione dei rischi da interferenze) ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 81/2008.
2 Qualora si venissero a creare interferenze fra l’attività lavorativa svolta dai dipendenti dell’Impresa appaltatrice e altre attività, sarà cura dell’Ente Appaltante procedere alla redazione del DUVRI.
3 Gli eventuali oneri derivanti dai rischi di interferenza di cui al comma 2 si ritengono compensati con gli oneri di sicurezza già previsti negli importi di cui all’art. 4.
CAPO 2 – PRESCRIZIONI TECNICHE DEI SERVIZI DI GESTIONE DEL VERDE
Art. 29 – Tipologie di intervento
1 Il servizio oggetto dell’appalto di cui al presente Capitolato contempla le seguenti principali tipologie di intervento, salvo più precise indicazioni che all’atto esecutivo potranno essere impartite dalla Direzione Lavori (di seguito D.L.):
a. taglio di superfici prative ;
b. potature e rasature di siepi, rosai e specie fiorifere;
c. decespugliamenti e ripuliture di aree verdi;
d. diserbo e pulizia di superfici pavimentate;
e. taglio ed asporto delle specie rampicanti;
f. eliminazione di specie ritenute infestanti o invadenti di qualsiasi tipo;
g. asporto dei materiali impropri e di risulta;
h. spollonature e taglio dei ricacci sul fusto delle alberature;
i. irrigazione di superficie prativa con impianti automatizzati;
j. irrigazione di superficie prativa con impianti semiautomatici e manuali;
k. taglio della vegetazione a bordo strada, sui marciapiedi limitrofi, in prossimità delle recinzioni e dei muri perimetrali dei fabbricati;
l. miglioramento selvicolturale di aree boscate;
m. pulizia, dai rifiuti di qualunque tipo ed entità, di tutti i luoghi compresi aree verdi, tratti carrabili, camminamenti pedonali, marciapiedi, vialetti, canalette, caditoie, pozzetti di smaltimento delle acque meteoriche e quanto altro compreso e/o connesso con gli spazi all'interno del lotto interessato;
n. pulizia periodica, con frequenza almeno quindicinale se non altrimenti indicato dal DEC, degli sgambatoi (o aree di sgambamento) e delle aree verdi riservate ai cani presenti nel territorio comunale con rimozione di escrementi e rifiuti, e loro trasporto a discarica nel sito indicato dall'Ente Appaltante nell'ambito del territorio comunale;
o. riqualificazione e valorizzazione dei percorsi pedonali;
p. raccolta dei materiali impropri;
q. custodia, pulizia e piccole manutenzioni degli elementi di arredo urbano presenti;
r. attività di custodia/guardiania di specifiche aree verdi così come riportato nell’allegato 2 al presente Capitolato.
2 Tali lavorazioni, meglio dettagliate negli articoli che seguono, dovranno essere realizzate periodicamente a insindacabile giudizio della D.L. al fine di realizzare gli obiettivi di corretta gestione del verde e di decoro urbano.
3 L’ambito territoriale oggetto di intervento è quello indicato all’art. 2, definito univocamente nell'allegato 1int al presente Capitolato.
4 Per tutti gli interventi oggetto del presente Capitolato sono sempre a carico dell’Impresa gli oneri relativi all’accumulo in mucchi delle risulte presso punti di raccolta e il trasporto presso l'isola ecologica più vicina o il sito indicato dell'Ente Appaltante nell'ambito del territorio comunale.
Art. 30 – Tabella temporale di intervento
1 Il servizio di gestione delle aree verdi cittadine dovrà svolgersi secondo la tabella temporale di seguito riportata che ha comunque carattere indicativo e potrà essere modificata e/o integrata dal DEC secondo le volontà dell'Ente Appaltante.
2 L’Amministrazione, in ogni caso, si riserva la possibilità di eventuali variazioni che saranno notificate all’Appaltatore tramite ordine di servizio.
Art. 31 – Operazioni di potatura e spollonatura
1 Metodiche generali di intervento
Di seguito sono elencate alcune metodiche d’intervento valide per tutti i "tipi" di potatura e incombenze che l’Impresa esecutrice deve rispettare o
attuare rigorosamente, sempre e indipendentemente dal tipo di potatura effettuato:
a. i tagli (eliminazione di rami, rifilatura di spezzoni o monconi verdi o secchi) non vanno eseguiti troppo a ridosso del fusto o del ramo portante ma devono salvaguardare il colletto del ramo stesso (collare) cioè quell'allargamento posto alla base del ramo, ben visibile su alcune specie, non facile da individuare su altre, che rappresenta il naturale punto di abscissione. Operando in questo modo si ottiene inoltre un taglio di superficie più ridotta (a volte di molto);
b. i tagli, tranne casi particolari, devono essere eseguiti in modo da lasciare rami di ritorno a scalare facendo sì che il ramo di ordine superiore sia di diametro adeguato al ramo che lo sostiene. Il ramo in posizione più distale non dovrà essere troppo lungo, soprattutto sui tigli, per evitare che si rompa;
c. bisogna evitare di provocare "scosciature" e, pertanto, nel caso che si eliminino o accorcino rami di grosse dimensioni, il taglio dovrà essere eseguito in due o più riprese;
d. su richiesta della D.L., e senza alcun onere aggiuntivo, si dovrà provvedere alla disinfezione delle ferite con prodotti la cui utilità e le cui caratteristiche saranno preventivamente valutate e concordate. Tale applicazione potrà avere anche solo scopo sperimentale;
e. tutte le attrezzature utilizzate per il taglio (lame, catene, barre ecc.) dovranno essere periodicamente disinfettate durante i lavori e alla fine degli stessi; tale precauzione è importante soprattutto passando da un albero al successivo. L'operatore dovrà sempre avere con se quanto necessario (attrezzi e prodotti concordati con la D.L.) per irrorare o immergere gli organi di taglio in soluzione disinfettante a largo spettro d'azione;
f. nel caso che siano effettuate potature su platani l’Impresa si impegna, prima di iniziare i lavori e sul cantiere, a smontare le parti di taglio delle motoseghe, a pulirne e disinfettarne l'interno in modo accurato;
g. tutto il materiale di risulta dovrà essere raccolto e smaltito presso discariche autorizzate o centri autorizzati al compostaggio a totale carico dell’Impresa;
h. nel caso ci si trovi di fronte a piante con elevato rischio di contrarre malattie epidemiche, la potatura dovrà essere ridotta al minimo indispensabile; le precauzioni ed eventuali interventi complementari da adottare (trattamenti antiparassitari per esempio) dovranno essere preventivamente concordati con la D.L.;
i. sono parte integrante della potatura l'ispezione della chioma con particolare riferimento alle forcelle, il drenaggio ed il sondaggio. L’Impresa dovrà impiegare all’uopo personale specializzato in grado di individuare situazioni sospette. Essa è tenuta, sotto la propria
responsabilità, a segnalare tali situazioni alla D.L. in modo che possa fare le verifiche del caso.
j. Il drenaggio di sacche con ristagno di acqua ed eventuali sondaggi dendrochirurgici dovranno essere eseguiti solo se esplicitamente richiesti dalla D.L.. La D.L. dovrà essere tempestivamente avvisata qualora le carie risultassero molto estese o si scorgessero lesioni o possibili punti di rottura tali da compromettere la stabilità dell'albero o parti di questo;
k. durante la potatura, nel caso fossero presenti, si dovrà anche provvedere al taglio dei “selvatici”, dell'edera o di altre infestanti che avviluppano la pianta, all'eliminazione di cavi, corde, tutoraggi o corpi estranei che, a giudizio della D.L., possano arrecare danni di qualsiasi tipo; le risulte derivanti da quest'ultima operazione dovranno essere smaltite presso discariche autorizzate a carico dell’Impresa;
l. durante la potatura (con esclusione delle spollonature di tipo "A" e "B" e della potatura di innalzamento), nel caso fossero presenti, si dovranno rimuovere i nidi di insetti parassiti (es. processionaria del pino);
m. il "tipo" di potatura non è necessariamente correlato con una particolare attrezzatura di taglio; l'uso della forbice potrà essere quindi richiesto dalla D.L., a suo insindacabile giudizio, in qualsiasi momento. L’Impresa dovrà quindi disporre di attrezzature di taglio pneumatiche o idrauliche munite di forbice, svettatoio e quant’altro possa essere utile alla buona riuscita delle operazioni.
2 Metodiche specifiche di intervento
Di seguito sono elencate alcune metodiche d’intervento specifiche che l’Impresa esecutrice deve rispettare o attuare rigorosamente:
a) Le operazioni di potatura comprendono il rispetto di tutte le metodiche e l'esecuzione di tutti gli interventi elencati al comma 1 del presente articolo.
b) La potatura di innalzamento comprende la spollonatura di tipo "B".
c) La potatura di rimonda comprende la potatura di innalzamento che deve però essere autorizzata dalla D.L.
d) Gli interventi previsti per la potatura di rimonda (eliminazione di rami secchi e rifilature, spollonatura tipo "B", innalzamento se autorizzato ecc.) costituiscono parte integrante anche degli altri "tipi" di potatura (ristrutturazione, contenimento, mantenimento, risanamento, diradamento e formazione); la potatura di rimonda non è compresa nell'innalzamento e nella spollonatura.
e) Ogni intervento dovrà essere preceduto da campionamento eseguito a cura e spese dell’Impresa in presenza della D.L.
f) L’Impresa dovrà rispondere della mancata osservanza delle regole suddette e degli eventuali danni che da ciò possono derivare.
g) Sono sempre a carico dell’Impresa gli oneri relativi al carico trasporto e smaltimento delle risulte presso centri di compostaggio, di raccolta differenziata o discariche autorizzate.
Di seguito sono descritte le operazioni di potatura previste per la manutenzione degli alberi così come riportate nelle schede di località.
3 Spollonatura
La spollonatura è un'operazione che riguarda principalmente gli alberi di tiglio ed eventualmente anche soggetti di altre specie arboree (platano, olmo, aceri, ciliegio‐susino ecc.) con spiccata attività pollonifera.
La spollonatura consiste nell'eliminazione di tutti i rami, i ricacci, i polloni e i succhioni, di uno o più anni nei limiti sotto indicati.
• spollonatura tipo "A” : l'eliminazione è prevista dalla base del fusto fino ad un'altezza di 3,0 metri da terra, anche su tutta la proiezione della chioma se richiesto dalla D.L.;
• spollonatura tipo "B" : l'eliminazione è prevista dalla base del fusto fino ad un'altezza di 5,5 metri, anche su tutta la proiezione della chioma se richiesto dalla D.L.;
I ricacci o polloni al colletto e nelle vicinanze vanno tagliati rasente al terreno o in corrispondenza della loro inserzione sulle parti legnose da cui si sviluppano; queste, però, non devono in alcun modo essere danneggiate con scortecciature, ferite o altro. Per l'esecuzione della spollonatura non è ammesso l'uso della motosega, della roncola e di altre attrezzature caratterizzate da scarsa precisione di taglio e va utilizzata esclusivamente la forbice.
4 Potatura di formazione
Eseguita per lo più, ma non necessariamente, su giovani soggetti, ha lo scopo di eliminare difetti strutturali e conferire alla pianta la forma e il portamento voluti, regolando lo sviluppo e l'equilibrio della chioma. La potatura di formazione comprende la spollonatura di tipo “A” o di tipo “B” secondo la dimensione dell’albero da trattare. A seconda dei casi, e a giudizio della D.L., può essere prevalere la potatura di contenimento, di diradamento, di mantenimento, di rimonda o altro attuata in modo finalizzato allo sviluppo successivo del soggetto. La potatura di formazione, esprimendo il termine una finalità e non una precisa tipologia d'intervento, non è legata alla dimensione dell'albero da trattare. Si può affermare che essa è attuata prevalentemente su alberi di impianto recente (1‐5 anni) ma non si esclude la possibilità che la potatura di formazione interessi alberi anche di 8‐10 metri di altezza.
5 Potatura di innalzamento
Ha il fine di innalzare la chioma eliminando tutti i rami o ricacci presenti sul fusto e sulle branche o rami principali fino ad un’altezza stabilita dalla D.L.. Può prevedere l’accorciamento di rami anziché la loro eliminazione. Viene in genere prevista per eliminare ostacoli alla circolazione veicolare o pedonale, per migliorare le condizioni di visibilità stradale oppure per liberare i “coni luce” dell’illuminazione pubblica, quest'ultimo obbiettivo può essere raggiunto anche attraverso l'accorciamento localizzato di rami e branche. Comprende la spollonatura di tipo “B”.
6 Potatura di rimonda
Insieme di operazioni consistenti nell'eliminazione di tutte le parti secche, ammalate o pericolose presenti nella chioma poste a qualsiasi altezza e di qualsiasi dimensione comprese le rifilature di eventuali rami spezzati e di monconi. Essa può comprendere anche l'eliminazione o l'accorciamento di alcuni rami bassi, soprannumerari, fuori sagoma o in posizione indesiderata qualora questi interventi siano di importanza limitata; negli altri casi si farà riferimento a tipi diversi di potatura. La potatura di rimonda comprende la potatura di innalzamento se esplicitamente richiesto dalla D.L. e la spollonatura a "tutt'altezza".
7 Potatura di diradamento
E' finalizzata alla riduzione della densità della chioma eliminando, in particolar modo, i rami più deboli, sottili, incrociantisi, codominanti o soprannumerari, per ottenere la densità desiderata. Il diradamento può essere anche riferito all'eliminazione di fusti soprannumerari in piante policormiche o al taglio selettivo di polloni di ceppaia/radice.
Il diradamento può essere un’operazione rischiosa su alcune specie (es. tiglio) perché può indurreflessioni incontrollate e rotture dei rami superiori; essa va condotta in modo oculato al fine dieliminare queste xxxxxxxxxxx.Xx diradamento comprende tutte le operazioni previste per la potatura di rimonda.
8 Potatura di contenimento
Consiste nell'accorciamento e/o nell'eliminazione di rami o branche. Può essere condotta progredendo in senso centripeto o centrifugo a seconda delle tecniche adottate. Nella fase terminale, applicando la tecnica del ramo di ritorno a scalare, si procederà per forza di cose in senso centrifugo. A seconda delle esigenze l'intervento interesserà tutta la chioma o solo parte di essa e avrà intensità molto variabile e stabilita dalla D.L. attraverso delle campionature. La potatura di contenimento comprende tutte le operazioni previste nella potatura di rimonda. Il diradamento e l'innalzamento sono compresi nella potatura di contenimento ma dovranno essere prima concordati con la D.L.
9 Potatura di ristrutturazione
E’ un caso particolare di potatura di contenimento e, quindi, la comprende in tutti i suoi aspetti. Come si può intuire, questo intervento mira a modificare la struttura della chioma conl'eliminazione di parti a volte consistenti. Il fine ultimo è quello di raggiungere un migliore equilibrio statico e, quindi, di prevenire rotture accidentali o ovviare a danni derivanti da potature sbagliate.Inoltre si tende a conferire alla fronda un migliore aspetto, il più "naturale" possibile.
10 Potatura di risanamento
E’ un caso particolare di potatura di contenimento e, quindi, la comprende in tutti i suoi aspetti. L'eliminazione di parti ammalorate, in realtà, è già compresa nella potatura di rimonda. Col termine "potatura di risanamento", per convenzione, si intende una potatura a volte eseguita per i platani colpiti dall'antracnosi (Gnomonia veneta) e consiste nel taglio dei rami maggiormente attaccati dal fungo (rami di 1‐3 anni) evitando quindi di modificare sostanzialmente la forma della chioma. Non dovranno essere eseguite capitozzature o tagli molto drastici salvo eventuali casi particolari preventivamente indicati dalla D.L.
11 Potatura di mantenimento
E’ un caso particolare di potatura di contenimento e, quindi, la comprende in tutti i suoi aspetti. Interessa per lo più gli alberi con chioma piuttosto regolare e di sviluppo non eccessivo e/o allevati in forma obbligata oltre ad alcune conifere (per esempio tuia, cipresso dell'Arizona ecc.) che, se allevate in forma libera, possono subire gravi danni da neve. Essa ha lo scopo di far mantenere alla chioma la forma e la dimensione precedentemente conferite o, nel caso si tema l'effetto dei carichi da neve, di accorciare i rami in modo che ne trattengano la minor quantità possibile. Le specie che più frequentemente sono sottoposte a questo tipo di intervento, oltre a quelle sopra ricordate, sono il platano, il tiglio, alcuni Prunus (cerasifera, serrulata ecc.), la robinia ad ombrello, la lagerstroemia, l’ibisco e molte altre. Negli ultimi due casi ricordati la potatura di mantenimento corrisponde spesso alla speronatura, lunga o corta, ed assume i connotati di potatura ordinaria venendo convenzionalmente chiamata "potatura ordinaria di mantenimento". Questo "tipo" di potatura può essere adottato anche su altre specie come tiglio e platano, per esempio, mediante la formazione di "teste di salice". La testa di salice non è necessariamente legata all'intervento annuale.
12 Periodo di esecuzione degli interventi di potatura
Preso atto di quanto indicato all’art. 31 la D.L. si riserva la facoltà di far eseguire all’Impresa potature di qualunque tipologia nei periodi che ritiene più opportuni anche se non consuetudinari.
Art. 32 ‐ Consolidamento, drenaggio, sondaggio e indagine statica
1 Consolidamento
Consiste in interventi miranti a rinforzare e rendere più stabili e sicuri gli alberi o loro singole parti potenzialmente pericolose mediante l'uso di materiali diversi come, per esempio, perni passanti, tiranti, puntelli ecc.. I sistemi di ancoraggio dei tiranti si dividono in due grandi categorie:
• il perno passante: è composto da una barra d’acciaio filettata almeno nella sua porzione terminale, fissata con appositi bulloni, rondelle e spessori secondo l’inclinazione e la metodica disposte dalla D.L.;
• il cappio: consiste nel passare il tirante o la fascia di ancoraggio intorno al ramo (branca, fusto) senza fare buchi.
La scelta del sistema di ancoraggio è fatta dalla D.L. in sede operativa. Nella maggior parte delle situazioni sarà imposta la legatura “a cappio”. I consolidamenti eseguiti con questa tecnica dovranno essere realizzati in modo da impedire danni da sfregamento o strozzature; nel caso che siano utilizzati tiranti in acciaio questi devono essere sempre protetti con tubi di gomma poco visibili o altri materiali idonei. Il consolidamento sarà eseguito in genere con tiranti a fune intrecciata cava in polipropilene, prodotti per l'impiego specifico, con maglia a "rapida fessurazione", completi di bande d'espansione flessibili in polipropilene, di protezioni antiabrasione, di "ammortizzatori di shock" in gomma speciale; è compresa la cauterizzazione delle estremità libere e la copertura delle stesse con cappuccio colorato. I tiranti, in materiale sintetico o in acciaio, avranno lunghezza adeguata allo scopo e non sono consentite giunture di più segmenti; essi dovranno avere carico di rottura a discrezione della D.L..,adatto a sopportare con alto margine di sicurezza sollecitazioni in atto o prevedibili. Sono compresi altresì gli eventuali ancoraggi su legno, pietra o cemento; è esclusa la formazione di eventuali plinti. I tiranti vanno posti tra rami o branche ad altezze indicate, caso per caso, dalla X.X.Xx grado di tensione dei tiranti dovrà essere tassativamente concordato con la D.L. I tiranti, se in acciaio, devono essere fissati con morsetti anch’essi in acciaio prevedendo l'uso di redance per limitare l'usura dovuta all'attrito. Le rondelle, sempre in acciaio, in alcuni casi dovranno avere dimensioni molto elevate e perciò realizzate appositamente. La fornitura dei materiali d’uso ritenuti necessari dalla D.L. è sempre a totale carico dell’Impresa.
2 Drenaggio
Intervento che serve ad evitare, mediante l'incisione di tacche o l'apertura di fori, generalmente sul fusto oppure all'intersezione delle branche (in posizione appropriata) o su grossi rami, il ristagno dell'acqua e la conseguente eventuale formazione di ghiaccio durante i mesi invernali. Il drenaggio di cavità è compreso nelle operazioni di potatura ma va eseguito solo dietro richiesta esplicita della D.L. perché, nella maggior parte dei casi, può creare maggiori problemi di quelli che in realtà risolve.
3 Sondaggio dendrochirurgico
In alcuni casi è da prevedere il sondaggio dendrochirurgico consistente nel controllo delle caratteristiche (consistenza, diffusione) del tessuto alterato da carie o marciumi al fine di verificare la stabilita di una branca, di un grosso ramo oppure dell'intero albero. L’intervento può richiedere, a discrezione della D.L., l’eliminazione grossolana del legno cariato e/o inconsistente. Per tale attività l’Impresa dovrà fornire il supporto logistico alla realizzazione dell’intervento che avverrà da parte di personale specializzato compensato al difuori del presente appalto.
4 Indagine statica
Nel caso fosse richiesta un’indagine statica questa sarà condotta con la procedura V.T.A. (Visual Tree Assessment).
Per tale attività l’Impresa dovrà fornire il supporto logistico alla realizzazione dell’intervento che avverrà da parte di personale specializzato compensato al difuori del presente appalto.
5 Abbattimenti
E' indispensabile prestare particolare attenzione a non danneggiare piante o manufatti posti nella vicinanza degli alberi da abbattere ed inoltre, salvo diverse disposizioni della D.L., tagliare l'albero il più vicino possibile al piano terra. L'abbattimento, se non diversamente specificato, non comprende l'eliminazione della ceppaia. Il legname derivante dagli abbattimenti è di proprietà dell’Amministrazione, per cui l’Impresa appaltatrice dovrà prevedere all’accumulo nei posti indicati dal Direttore dei Lavori da dove sarà prelevato a cura dell’Ente Appaltante.
Durante l'abbattimento dei platani colpiti dal cancro colorato o degli olmi malati di grafiosi il taglio degli alberi e lo smaltimento del materiale di risulta dovrà avvenire secondo particolari modalità indicate di volta in volta dalla D.L. Gli abbattimenti possono essere eseguiti durante tutto l'anno tranne quando si tema la presenza di malattie epidemiche; in questi casi bisogna operare durante i periodi più freddi dell'anno o in estate in corrispondenza di giornate calde e secche. Nel caso dei platani, in particolare, bisogna agire nel rispetto delle norme dettate dal
D.M. Politiche Agricole 17/04/98, dal D.D.G.R. 09/04/99 n° 26273 e dalla Circ. Reg. 15/04/99 n°
27 e attenersi alle prescrizioni dettate dal Servizio Fitosanitario Regionale o altro Organo sostitutivo. Ogni onere derivante da dette prescrizioni, in particolare lo smaltimento delle risulte legnose, la loro distruzione o inertizzazione a mezzo di trattamento termico, è a toltale carico dell’Impresa e compreso nel prezzo d'appalto. L’Impresa dovrà essere in grado di assemblare un cantiere minimale secondo le necessità con un adeguato numero di operatori. Gli alberi dovranno essere abbattuti con un solo taglio, dopo essere stati agganciati all'autogrù, o, se ciò non fosse realizzabile, col minor numero possibile di tagli. L'area di intervento e gli alberi interessati dovranno essere preventivamente disinfettati con prodotti concordati con la D.L.. Prima dell'abbattimento dovranno essere distesi a terra film di polietilene sui quali l'albero sarà sdraiato dall'autogrù e quindi sezionato dagli operatori a terra fino ad ottenere pezzi di dimensioni caricabili. Gli operatori saranno dotati di stivali in gomma lavabili col disinfettante previsto. A taglio concluso i film di polietilene saranno chiusi per asportare, per quanto possibile, le segature. Una volta caricato il tutto si provvederà alla disinfezione del luogo, degli automezzi e di quant'altro possibile. La ceppaia dovrà essere rimossa con gli stessi criteri, possibilmente in modo congiunto; qualora la ceppaia fosse estirpata in un secondo tempo, comunque il prima possibile, essa andrà protetta, a cura e spese dell’Impresa, con film di polietilene fissati mediante zavorre o altri accorgimenti. Con la ceppaia sarà asportato il maggior quantitativo possibile di terra infetta. La buca sarà poi riempita con nuova terra di coltivo. Se, per la presenza di fattori limitanti non superabili, non fosse possibile la rimozione della ceppaia, essa dovrà essere fresata e trattata con abbondante calce viva. Sono sempre a carico dell’Impresa gli oneri relativi al carico, trasporto e smaltimento delle risulte presso centri o discariche autorizzate.
Art. 33 ‐ Interventi su ceppaie
1 Questi interventi possono avere diverse finalità:
• eliminazione di situazioni di pericolo o di limitazione della possibilità di transito;
• eliminazione di tare estetiche o impedimenti alla manutenzione;
• possibilità di mettere a dimora nuove piante
• riduzione del potenziale di inoculo di fitopatie o della presenza di insetti parassiti.
2 Essi possono essere eseguiti in modo diverso a seconda dei risultati che si vogliono ottenere o
delle reali possibilità operative. Le ceppaie oggetto dell’intervento potranno essere poste sia in zone inerbite o, comunque, prive di pavimentazioni e impedimenti oppure in zone pavimentate con o senza cordoli di delimitazione del tondello.
In particolare distinguiamo:
a) Rifilatura ‐Consiste nel tagliare il ceppo rasente al terreno; è quindi necessaria una scalzatura seguita dal taglio e da successiva rincalzatura.
b) Tramarratura ‐ Il ceppo dovrà essere tagliato almeno 10 cm. sotto il livello del terreno e l’Impresa dovrà provvedere al riporto di terra di coltura, a propria cura e spese, fino a riavere il livello originario. Questa operazione, oltre che con gli strumenti tradizionali, può essere proficuamente portata a termine con macchine realizzate per questo specifico impiego e ormai presenti sul mercato da diversi anni (fresaceppi).
c) Dicioccatura ‐ Comporta l’eliminazione completa del ceppo e delle radici senza limiti di profondità.
Può essere eseguita mediante escavatrici, trivelle ad elica o cilindro; sarà la D.L. a stabilire di volta in volta quale mezzo usare in relazione alle caratteristiche dei luoghi e alle finalità prefisse. In genere la ruspa sarà utilizzata dove ci sarà più spazio a disposizione o dove, per motivi fitopatologici, sarà necessario asportare anche il terreno esplorato dalle radici (cancro colorato del platano per esempio). In ogni caso si dovranno asportare i ceppi e le radici più grosse fino a diametri di 2‐3 cm tali da poter essere recisi con forbice o vanga in caso di necessità.. Il terreno in prossimità del foro di estrazione dovrà essere livellato e, se risultasse necessario, l’Impresa dovrà provvedere, a suo totale carico, alla fornitura e stesa di terra di coltivo affinché il terreno soddisfi le caratteristiche di omogeneità volute dalla D.L. prevedendo anche un possibile assestamento futuro.
3 Durante l'esecuzione degli interventi sopra descritti l’Impresa sarà ritenuta responsabile di tutti i danneggiamenti arrecati alle piante o ai manufatti presenti quando non espressamente previsti o preventivamente concordati per iscritto. Tutto il materiale di risulta dovrà essere raccolto, caricato ed avviato alle discariche autorizzate a cura e spese dell’Impresa.
Art. 34 ‐ Pulitura del tondello e formazione della xxxxxxx
1 Ai fini del presente lavoro i termini "tondello" e "xxxxxxx" sono da interpretare come di seguito indicato.
Tondello
Nelle aree libere da manufatti, inerbite e non, il tondello è lo spazio con superficie tendenzialmente piana, di forma circolare, con diametro minimo pari a metri 1 e con centro nel colletto della pianta. Nelle aree pavimentate il tondello è lo spazio intorno al colletto della pianta delimitato da cordoli o altri manufatti.
La pulitura del tondello serve a migliorare le condizioni agronomiche locali ed è utile alla fertilizzazione, all’arieggiamento, alla infiltrazione di acque meteoriche e non, alla protezione del colletto durante le manutenzioni.
Xxxxxxx
Bacino d'invaso (quindi spazio con superficie concava) di forma circolare con diametro variabile da 1 a 2 metri secondo le indicazioni della D.L. e con centro nel colletto della pianta. Il perimetro della xxxxxxx è rialzato di circa cm 20 per permettere una maggiore capienza d'acqua. La xxxxxxx ha la stessa utilità del tondello, rappresenta una migliore protezione per il colletto ed è predisposta per aumentare l'efficacia delle irrigazioni di soccorso.
2 La pulitura del tondello consiste nella zappatura del terreno, nell'eliminazione delle infestanti, nel taglio di polloni basali, nonché nell'asportazione dei rifiuti eventualmente presenti; nel caso di terra rialzata intorno al colletto dell’albero la pulitura del tondello comprende l’asportazione di terra o altri materiali presenti fino al raggiungimento del piano campagna o del piano pavimentazione. Nei limiti del possibile, senza arrecare danno all’albero, l’intervento comprende anche l’abbassamento della “matrice pollonifera” per mezzo di xxxxx o zappe particolari. Con questo intervento si assicurano una minor competizione da parte delle piante infestanti (soprattutto per l'acqua), una maggior areazione e capacità di ritenzione idrica del terreno nonché effetti estetici notevoli. Nel caso poi di piante posizionate nel mezzo di superfici a prato o ai bordi di strade senza marciapiedi, la zappatura, necessaria per la pulizia del tondello, permette di salvaguardare la pianta da possibili danni arrecati durante le operazioni di rasatura dell'erba.
3 Nell'esecuzione di questi interventi bisogna prestare attenzione a non "scoprire" e danneggiare le radici di piante ornamentali mentre le erbe infestanti vanno estirpate in profondità agendo, quando necessario, col solo uso delle mani. L'ideale sarebbe intervenire con terreno umido e, quindi, in caso di necessità, abbinare la pulitura all'irrigazione; questa non è compresa comunque nel prezzo salvo diverse specificazioni. La formazione della xxxxxxx riguarda in genere le piante più giovani bisognose di interventi irrigui. Oltre alle prescrizioni previste per la pulitura del tondello l'operazione consiste nel lavorare a fondo il terreno intorno all'albero in modo da poterlo modellare a mo' di bacino con diametro minimo di cm 100 e profondità minima pari a cm 20; la terra costituente il fondo del bacino dovrà essere smossa e non compattata.
Art. 35 ‐ Ampliamento del tondello
1 Nel caso di alberi posti su pavimentazioni, come già detto, per xxxxxxxx si intende lo spazio alla base del fusto libero da materiale impermeabile all'aria ed all'acqua ed in genere delimitato da cordoli o altro; esso è molte volte largamente insufficiente per gli alberi radicati su marciapiedi, pavimentazioni ecc.. Ciò provoca una serie di fenomeni:
• impedimento allo sviluppo di radici,
• formazioni di radici avvolgenti,
• scarso arieggiamento delle radici,
• limitata possibilità di imbibizione del terreno e di accumulo dell'acqua,
• azione della pedofauna praticamente inesistente,
• alterazione dei rapporti micorrizici. Tali fenomeni ricordati:
• limitano il vigore vegetativo della pianta,
• condizionano negativamente il suo sviluppo,
• la rendono più ricettiva alle malattie,
• favoriscono la tendenza delle radici a "superficializzare" con danneggiamento di cordonature e manufatti,
• inducono spesso lo sviluppo di radici “avvolgenti” (root‐girdling) che tendono a crescere circolarmente al colletto e a strozzarlo; quest’ultimo fenomeno può avere l’effetto di rendere le piante instabili e quindi pericolose.
In realtà, molto spesso, dal punto di vista anatomico, sarebbe più corretto parlare di danni da accrescimento della parte basale del fusto; si preferisce usare il termine “radici” perché di uso più corrente. Oltre ai danni provocati ai manufatti, questi fenomeni costituiscono un ostacolo al
transito pedonale, soprattutto per persone anziane, portatori di handicap ecc.
2 Le operazioni di allargamento del tondello consistono nel togliere tutto il materiale di vario tipo (più comunemente asfalto) presente in prossimità della base delle piante per una superficie di almeno 1 x 1 m (possibilmente sempre maggiore e sicuramente maggiore nel caso di alberi di grossa mole) e proporzionato al diametro del fusto a terra, e ricoprire altri 2‐3 mq. di terreno con materiale permeabile all'aria ed all'acqua (tipo masselli autobloccanti o altre pavimentazioni poggiate su letto di sabbia tipo green‐block). E' opportuno poi prevedere, in vicinanza del fusto, dei sistemi per l'innaffiatura e la concimazione delle piante. Esistono elementi in ghisa (piuttosto costosi) o in cemento adatti per la copertura del tondello vero e proprio al fine di proteggerlo dal passaggio di persone. Queste strutture sono sicuramente utili in luoghi molto frequentati come zone pedonali, passeggiate, centri storici dove oltre a indurre benefici fisiologici rappresentano un notevole arricchimento estetico. In generale l'applicazione degli accorgimenti di cui sopra, accompagnata dalla scelta corretta della specie da impiegare, può ridurre considerevolmente i problemi visti.
Art. 36 ‐ Protezione del tondello
1 Va eseguita sugli alberi che, per la loro ubicazione (soprattutto lungo le banchine stradali od all'interno di posteggi, di aree adibite a mercati settimanali ecc.), sono più soggetti ad urti. Consiste nel realizzare appositi manufatti, in materiale cementizio, in ferro o in legno, che impediscono ai veicoli di avvicinarsi alla base del fusto. Le caratteristiche del manufatto (forma, dimensione, materiale) possono essere descritte solo in sede progettuale per l'estrema variabilità delle situazioni operative e dei prodotti disponibili in commercio. L’Impresa su indicazione della D.L. dovrà procedere alla posa in opera su fornitura a carico dell’Ente Appaltante.
Art. 37 ‐ Eliminazione di costrizioni
1 Consiste nel togliere manufatti o loro parti che possano recare danno alle radici, al colletto o al fusto degli alberi, come ad esempio cordoli, vecchie pavimentazioni, protezioni inadeguate,costrizioni di vario tipo, cartelli stradali, oggetti inglobati ecc. In base alle caratteristiche del manufatto o dell’oggetto da eliminare la D.L. provvederà ad impartire tutte le opportune disposizioni in sede esecutiva. In ogni caso durante i lavori l’Impresa non dovrà in alcun modo danneggiare gli alberi o aumentare il danno già esistente.
Art. 38 ‐ Scerbatura
1 Consiste nell'eliminazione della parte aerea e dell'apparato radicale di piante erbacee infestanti. In genere si tratta di un'operazione da compiere a mano. Può essere eseguita direttamente o, meglio, dopo aver lavorato il terreno con vanga x xxxxx. Deve essere attuata su terreno umido poiché risulta più facile e completa la fuoriuscita delle radici;se, al momento della richiesta d'intervento, il terreno non avesse la giusta umidità, l’Impresa, a propria cura e spese, è tenuta ad innaffiarlo con una quantità di acqua sufficiente a raggiungere le condizioni ideali per l'intervento.
2 Dopo la scerbatura la zolla d'erba va scossa al fine di evitare l'asportazione di troppa terra dal luogo di intervento.
Art. 39 ‐ Estirpazione o eradicazione
1 E' un'operazione identica alla scerbatura e deve essere attuata con le stesse modalità. I termini estirpazione o eradicazione sono utilizzati nel caso di arbusti, giovani alberi, piante rampicanti o sarmentose. A differenza della scerbatura può essere indispensabile l'ausilio di organi meccanici. Sono a carico dell’Impresa gli eventuali ripristini delle buche rimaste mediante fornitura estesa di terra di coltivo.
Art. 40 ‐ Pacciamatura e "stuoia antialga"
1 La pacciamatura consiste nel coprire il terreno con materiali diversi, normalmente in corrispondenza di alberi o arbusti, al fine di impedire o ridurre la crescita di piante spontanee indesiderate.
Pacciamatura: ai fini del presente appalto e salvo diverse specifiche di capitolato, la pacciamatura comprende la posa in opera di corteccia di conifera con pezzatura pari a mm 25‐40, in strato uniforme di spessore pari a cm 8‐10.
Stuoia antialga: ai fini del presente appalto è prevista la posa di stuoia antialga in tessuto di polipropilene verde, ritagliata o meno da rotoli di larghezza variabile da cm 50 a cm 525 secondo le richieste della D.L., di peso pari a 110‐115 gr/mq, compresi sfridi e sovrapposizioni di cm 5 sui quattro lati; la stuoia deve essere fissata al terreno mediante ferri ad "U", ed interrata lungo i margini; sono inoltre comprese le incisioni o i ritagli necessari alla posa a dimora di piante.
2 Sono a carico dell’Ente Appaltante la fornitura di tutti i materiali occorrenti.
Art. 41 ‐ Irrigazione
1 Tale attività dovrà essere svolta in modo puntuale e secondo le direttive della D.L., essendo determinante per un’adeguata gestione del verde.
Saranno a totale carico dell’Impresa tutti gli oneri sia per l’irrigazione in presenza di impianti di irrigazione automatici e/o manuali, sia in assenza di questi tramite canne collegate a pozzetti di adduzione o a piccoli autobotti.
2 Il Responsabile Tecnico acquisirà contestualmente alla consegna dei lavori tutti gli elementi necessari per il corretto utilizzo degli impianti.
3 La canna di adduzione dell’acqua deve essere munita nella parte terminale di aspersore a doccia e l'acqua, oltre a non essere troppo fredda, deve scendere per caduta o comunque avere bassa pressione per non sollevare il terreno mettendo a nudo le radici e per ridurre al minimo il danneggiamento della struttura del terreno stesso; deve riempire tutto il tondello senza, peraltro, tracimare asportando terreno.
4 Il quantitativo di acqua da distribuire per ogni adacquamento, che potrà variare in base alle indicazioni della D.L., è dell'ordine di 40‐50 litri/pianta nel caso di giovani alberi, 10/20 litri/pianta per gli arbusti; per le fioriere la quantità è in relazione al volume del contenitore, al tipo e numero di piante presenti.
5 Le innaffiature vanno comunemente eseguite nel periodo di attività vegetativa, nei mesi più caldi e secchi, quando le piante hanno elevate necessità idriche; non si esclude la loro utilità anche in altri periodi dell'anno soprattutto quando si verificano siccità impreviste.
6 L’Impresa è obbligata ad intervenire negli orari consentiti da eventuali ordinanze locali e, quindi, anche in orario notturno per mezzo di autobotte.
7 E’ a carico dell’Impresa l’onere relativo al reperimento di acqua adatta allo scopo.
Art. 42 ‐ Fertilizzazioni
1 Le fertilizzazioni consistono nella somministrazione alla pianta di sostanze fertilizzanti di vario tipo, col fine di stimolarla e renderla più adatta a superare situazioni difficili o problemi derivanti da una diminuita attività vegetativa. I fertilizzanti di più comune impiego sono i concimi ma le prescrizioni che seguono devono intendersi allargate a tutti i prodotti capaci di migliorare la fertilità, in senso lato, del substrato. Così, accanto ai concimi, si annoverano tutti quei prodotti noti come ammendanti, correttivi,attivatori bilogici, micorrizanti, biostimolanti ecc. Di seguito, a fini esemplificativi, si farà riferimento ai concimi.
2 Il quantitativo di fertilizzante sarà stabilito di volta in volta dalla D.L. e dovrà, se non diversamente precisato, contenere azoto (ammoniacale e nitrico o in formulati a lenta cessione), fosforo, potassio, calcio e microelementi. Nel caso di alberi il fertilizzante dovrà essere distribuito in prossimità delle radici mediante una leggera lavorazione superficiale (zappettatura) del terreno, o con altre tecniche come di seguito specificato, e potrà essere integrato con l'aggiunta di prodotti ormonici stimolanti l'attività radicale delle piante. In presenza di terreno molto costipato, oppure per non causare alcun danno alle radici, la D.L. potrà imporre di somministrare i fertilizzanti in veicolo acquoso eventualmente ricorrendo all'uso del palo iniettore. In altri casi, e soprattutto per piante di grandi dimensioni o di pregio particolare, potrà essere richiesta la somministrazione del concime mediante trapano o trivella. Questa tecnica consiste nell'eseguire fori profondi 30 ‐40 cm., con diametro di 3 ‐5 cm. e in numero di 3‐4/mq, su tutta la superficie esplorata dalle radici. I fori saranno poi riempiti da matrice organico‐minerale (terriccio + sabbie silicee + pomici)contenente concime organico di tipo granulare (es. pollina, cornunghia, ecc.) miscelato a concime chimico complesso a cessione controllata contenente azoto, fosforo, potassio e microelementi.
Si potranno utilizzare anche miscele di concimi chimici ed organici già presenti in commercio; in ogni caso sarà la D.L. a stabilire od approvare i prodotti da utilizzare. Per quanto riguarda la concimazione di arbusti, siepi e tappeti erbosi, valgono le stesse considerazioni poc'anzi menzionate: i principi fertilizzanti sono i medesimi in linea di principio, le quantità invece varieranno in relazione alle dimensioni degli arbusti e delle siepi da concimare, alla tipologia del prato, all'epoca dell'intervento ed al titolo dei prodotti utilizzati. Sui prati le quantità saranno stabilite dalla D.L. in base alle reali necessità; indicativamente la quantità di fertilizzante da somministrare per ogni intervento corrisponderà alla dose di circa 100 unità “N eq./ha". Sarà comunque la D.L., in funzione delle diverse variabili, a stabilire le dosi unitarie e la composizione dei prodotti da utilizzare. Nel caso di concimazione di piante radicate in vasi o fioriere bisognerà utilizzare concimi a lenta cessione o, meglio, a cessione controllata (concimi cioè che cedono gradatamente al terreno, nel corso del tempo, gli elementi nutritivi di cui sono dotati) indicati od approvati dalla D.L.. Ciò per evitare di intervenire continuamente con somministrazioni di fertilizzanti in quanto le piante che vivono nei vasi, a causa dello spazio ristretto, risentono maggiormente sia della carenza di sostanze nutritive che di un loro eccesso (salinità). Le concimazioni liquide e quelle a pronto effetto vanno eseguite durante il periodo di attività vegetativa delle piante; nel caso degli alberi vanno fatte coincidere con la pulizia del tondello e, nel caso si utilizzino prodotti solidi, seguite dall'innaffiatura. Le concimazioni, organiche o miste, andranno invece preferibilmente eseguite durante l'inverno (in genere alla fine della stagione). Sono a carico dell’Impresa tutte le forniture nelle quantità e tipologie richieste dalla D.L. nonché gli oneri relativi al carico, trasporto e smaltimento delle risulte presso centri o discariche autorizzate.
3 Restano a carico dell’Ente Appaltante la fornitura di tutti i fertilizzanti oggetto del presente articolo, mentre l’Impresa è obbligata alla somministrazione secondo quanto previsto al comma 2 e le indicazioni della D.L.
Art. 43 ‐ Trattamenti fitosanitari
1 I trattamenti fitosanitari consistono nell'irrorazione delle piante con soluzioni o sospensioni o emulsioni contenenti prodotti antiparassitari in veicolo acquoso. Il fine è, in genere, quello di limitare la presenza di parassiti sulle piante e non di eliminarli completamente poiché ciò comporterebbe l'immissione nell'ambiente di esagerate quantità di prodotti. La "soglia di intervento" sarà stabilita dalla D.L.. I trattamenti antiparassitari possono essere eseguiti mediante motopompa o atomizzatore normalmente portato da autocarro o trattore. L'atomizzatore si rende necessario su piante di altezza superiore a circa 10 metri.
2 Gli alberi da disinfettare ed il periodo in cui effettuare i trattamenti verranno di volta in volta stabiliti dalla D.L. che provvederà anche ad indicare od approvare il fitofarmaco da utilizzare e la concentrazione più opportuna.
3 Il trattamento non va mai eseguito in fioritura (l’Impresa sarà ritenuta responsabile del trattamento in tale periodo).
4 I prodotti commerciali dovranno avere i seguenti requisiti:
• essere regolarmente registrati dal Ministero della Sanità per l'impiego su piante ornamentali o in ambito civile,
• essere preventivamente autorizzati dalla competente ASP.
5 Non è concesso arrivare sul cantiere con miscele già pronte; esse dovranno essere preparate subito prima dell'inizio dei lavori alla presenza della D.L.. Le confezioni dei prodotti utilizzati dovranno essere conservate al fine di facilitare i controlli e l'eventuale intervento del medico in caso di intossicazione. Le disinfezioni, salvo diversi accordi, dovranno essere eseguite in ore notturne, in giornate non ventose, ed effettuate avanzando molto lentamente in modo da irrorare adeguatamente le piante.
6 Per lavori su strada dovranno essere sempre presenti almeno 3 operatori dell’Impresa appaltatrice, uno alla guida dell'automezzo e due rispettivamente in posizione di testa e di coda rispetto al cantiere; gli automezzi saranno muniti di lampeggiante giallo e il tutto sarà organizzato al fine di evitare danni a terzi di cui l’Impresa è in ogni caso responsabile. Per lavori non su strada potrà essere sufficiente, a giudizio della D.L., la presenza di 2 soli operatori. In caso di pioggia sopravvenuta entro 24 ore dall'attuazione del trattamento, l’Impresa è obbligata a rieffettuare il trattamento. La D.L., a proprio insindacabile giudizio, potrà esentare l’Impresa da tale obbligo nel caso fossero usati principi attivi ad azione molto rapida o si osservassero comunque risultati soddisfacenti.
7 Restano a carico dell’Ente Appaltante la fornitura di tutti i prodotti oggetto del presente articolo, mentre l’Impresa è obbligata alla somministrazione con propri mezzi, secondo quanto previsto nel presente articolo e secondo le indicazioni della D.L.
Art. 44 ‐ Trattamenti endoterapici
1 Si tratta di trattamenti antiparassitari con particolari modalità di applicazione del fitofarmaco. Esso è iniettato all’interno dello xilema e si muove verso l’alto attraverso il flusso xilematico fino a raggiungere gli organi bersaglio a spese dei quali si nutre il parassita da combattere. Fra i vantaggi più importanti di questi sistemi si ricorda la riduzione dei rischi connessi con lo
spargimento di antiparassitari nell’ambiente; si tratta infatti di trattamenti localizzati, interni, che comportano l’uso di minori quantità di principio attivo (minore impatto ambientale e minori rischi per gli operatori). Altro elemento importante a favore dei trattamenti endoterapici è la recente registrazione di prodotti commerciali specifici per questo impiego.
2 I metodi utilizzati per i trattamenti endoterapici sono sostanzialmente suddivisibili in quattro categorie:
a) a mezzo di motopompa con pressione da 4 a 8 Atm;
b) a mezzo di apposita apparecchiatura con pressione da 1,2 a 2,0 Atm;
c) a mezzo di iniettore manuale;
d) a mezzo di capsule preconfezionate con pressione di circa 0,2 Atm;
e) a mezzo di speciali contenitori per gravità.
3 Per tale intervento l’Impresa dovrà garantire solo l’assistenza logistica in quanto la realizzazione dei trattamenti saranno a totale carico dell’Ente Appaltante.
Art. 45 ‐ Diserbi chimici
1 Il diserbo chimico è un'operazione finalizzata ad eliminare o impedire la nascita di tutta la vegetazione (diserbo totale) o solo di alcune specie indesiderate (diserbo selettivo) presenti in determinate aree pubbliche (vialetti, aiuole, parchi, campi sportivi, cimiteri, ecc.). Poiché tale operazione può far sorgere problemi ed arrecare danni di vario tipo, l’Impresa incaricata dovrà attenersi scrupolosamente alle indicazioni della D.L., utilizzare prodotti forniti dall’Ente Appaltante e far eseguire il lavoro da personale specializzato.
2 Il periodo più opportuno per effettuare l'intervento sarà stabilito dalla D.L. in base alle necessità del momento, al tipo di diserbo da attuare ed al decorso stagionale. I trattamenti non dovranno essere eseguiti, in base alle caratteristiche del principio attivo utilizzato, con sfavorevoli condizioni atmosferiche, in ogni caso mai in presenza di vento. Qualora il vento si levasse durante l'esecuzione del diserbo, questo dovrà essere tempestivamente sospeso e ripetuto in altra data. Durante l'attuazione del trattamento l’Impresa dovrà fornire al personale incaricato tutti i mezzi necessari per la propria e l'altrui incolumità (maschere, guanti, tute, schermi protettivi, campane antideriva ecc.), nonché l'attrezzatura per svolgere al meglio il lavoro, e risponderà di tutti gli eventuali danni arrecati a persone, cose o piante.
3 L'efficacia del trattamento sarà valutata dalla D.L. in base allo scopo prefissato (es. diserbo totale o selettivo) ed al prodotto utilizzato. Qualora l'intervento risulti inefficace, l’Impresa dovrà ripeterlo senza alcun ulteriore compenso.
Art. 46 ‐ Manutenzione di arbusti, rampicanti e sarmentose
1 Per "Manutenzione" si intende un insieme di operazioni da eseguire in via continuativa, senza limiti di numero (salvo diverse specifiche) e secondo necessità, che comprendono:
• potature, da eseguire secondo le indicazioni della D.L., senza limiti di intensità, per conseguire una o più delle seguenti finalità:
o favorire la fioritura,
o contenere lo sviluppo
o conferire forma particolare alla pianta
o mantenere la pianta in una certa forma
o modificare la forma attuale della pianta
o rimuovere parti secche, rotte o ammalate,
la potatura non si limita necessariamente al taglio della vegetazione dell’anno precedente ma può essere condotta, sempre su indicazione della D.L., anche su legno vecchio di qualsiasi età e diametro;
• pulitura sottochioma: consiste nell’eliminazione di rifiuti, corpi estranei ed infestanti;
• intervento di zappatura alla base con eliminazione di tutte le piante infestanti erbacee, arbustive o arboree nate per disseminazione naturale o per via agamica come convolvolo, edera, sambuco, robinia, ailanto ecc.,
• intervento di fertilizzazione utilizzando prodotti a cessione controllata contenenti azoto, fosforo, potassio e microelementi, indicati od approvati dalla D.L. e che saranno distribuiti con le modalità e nelle quantità indicate di volta in volta dalla D.L.
2 Nel caso si tratti di rampicanti la potatura avrà principalmente lo scopo di non far debordare le piante al di fuori delle aiuole e contenerne lo sviluppo in modo che non risultino competitive con altre specie vegetali o non creino problemi a manufatti. Nel caso poi che la copertura del suolo da parte delle piante risulti molto fitta, potrà essere evitata la zappatura al piede, ma le infestanti presenti dovranno comunque essere estirpate.
3 Per le piante rampicanti o sarmentose la potatura potrà essere anche una speronatura o altro intervento atto a mantenere la pianta in forma obbligata su sostegni di vario tipo, come ad esempio pergole o spalliere: in questi casi la potatura comprende l'eliminazione delle vecchie legature eventualmente presenti e la loro sostituzione con nuove legature.
Art. 47 ‐ Manutenzione di siepi e spalliere
1 Valgono tutte le prescrizioni date per arbusti, rampicanti e sarmentose. Nel caso delle siepi assume spesso maggiore rilevanza, rispetto agli arbusti, la potatura per mantenerle ad un'altezza e con una forma indicate di volta in volta dalla D.L. Molte di esse devono essere mantenute in forma strettamente obbligata ovvero perfettamente geometrica; è facoltà della D.L. richiedere una modifica della sezione di taglio, per esempio per passare da sezioni rettangolari a sezioni tronco‐coniche senza oneri aggiuntivi per la Stazione appaltante. Come per gli arbusti la potatura non si limita necessariamente al taglio della vegetazione dell’anno precedente ma può essere condotta, sempre su indicazione della D.L., anche su legno vecchio di qualsiasi età e diametro.
2 Il taglio dovrà essere eseguito nei periodi indicati di volta in volta dalla D.L. senza limiti nel numero di interventi.
Art. 48 ‐ Manutenzione di vasi, fioriere, vasche e piante tappezzanti
1 Col termine "Manutenzione" si intende l'insieme degli interventi di seguito specificati. Gli interventi di seguito elencati sono da attuare con frequenza continuativa ovvero tutte le volte che è ritenuto necessario dalla Direzione Lavori e per tutta la durata dell’appalto.
2 Gli interventi previsti sono:
• le irrigazioni, limitatamente a vasi, fioriere e vasche, da eseguire anche con carro botte ed in orario notturno; nel caso di morte per carenza idrica l’Impresa dovrà fornire e mettere in opera le piante perdute a propria cura e spese nel più breve tempo possibile;
• la rimozione di rifiuti e corpi estranei in genere e loro smaltimento;
• l’eliminazione delle infestanti;
• le scerbature;
• le zappature;
• le fertilizzazioni, le correzioni, gli ammendamenti;
• il diserbo sistemico totale delle erbe infestanti che crescono lungo le cordonature e i manufatti delimitanti le aiuole medesime o presenti al loro interno e successivo sfalcio delle erbe morte;
• i trattamenti fitosanitari epigei ed ipogei;
• i diserbi selettivi ed antigerminello;
• la rimozione di piante morte;
• limitatamente a vasi, fioriere e vasche: aggiunta di terriccio, se e dove necessario, in base alle indicazioni della D.L.;
• ogni altro lavoro atto a garantire il massimo decoro.
3 Tutti gli interventi sopra elencati devono essere eseguiti in numero illimitato, secondo necessità. Il criterio di necessità è stabilito dalla Direzione Lavori a proprio insindacabile giudizio ed è finalizzato non alla semplice sopravvivenza delle tipologie vegetali presenti nelle aiuole ma alla massimizzazione del loro decoro e alla ottimizzazione delle condizioni fitosanitarie e vegetative. La fornitura e messa a dimora di nuove piante ad integrazione di eventuali fallanze non sono comprese nella manutenzione, salvo quelle morte a causa di manutenzione insufficiente, e devono essere concordate di volta in volta; sono a carico dell’Impresa le altre forniture (fertilizzanti,terricci, antiparassitari e quant’altro).
Art. 49 – Costituzione e manutenzione di aiuole fiorite
1 Per “costituzione di aiuole fiorite” si intende la realizzazione periodica di aiuole formate da piante stagionali in modo da assicurare la presenza di fioriture per tutto l'anno. Durante eventuali periodi di transizione il terreno dovrà essere tenuto pulito, sminuzzato e modellato secondo le indicazioni della D.L..
2 L’Impresa dovrà preparare le superfici da realizzare effettuando i seguenti interventi:
• diserbo preventivo
• eliminazione delle risulte vegetali
• lavorazione profonda
• realizzazione delle forme, baulature e sistemazioni richieste dalla D.L.
• eliminazione di materiale estraneo, vegetale e non
• fertilizzazione con concimi a lenta cessione nelle dosi e tipologie stabilite dalla D.L.
• affinamento del terreno, livellamento e modellamento definitivo
• distribuzione di diserbante antigerminativo.
Successivamente l’Impresa procederà alla piantagione delle piantine e alla loro bagnatura. Le piantine, fornite dall’Ente Appaltante dovranno essere sane e rigogliose.
Il numero di piantine da piantare per ogni mq deve essere tale da garantire una completa copertura della superficie in tempi brevi seguendo una prassi ormai consolidata. A titolo esemplificativo, e secondo le loro dimensioni, si metteranno 20‐25 piantine/mq nel caso di viole,salvie, begonie, fiori di vetro, tageti, petunie e simili, 6‐8 piantine/mq nel caso di geranio, crisantemo coreano e simili. L’onere per l’Impresa comprende la messa a dimora e tutte le altre operazioni di cui al presente comma, restano escluse le forniture delle piantine e dei disserbaniti necessari da impiegare.
3 Per “manutenzione di aiuole fiorite” si intende un lavoro che comprenda tutte le cure manutentorie necessarie a tenere le aiuole in uno stato di massimo decoro, monde da infestanti e rifiuti di ogni tipo. Gli interventi di seguito elencati sono da attuare con frequenza continuativa
ovvero tutte le volte che è ritenuto necessario dalla Direzione Lavori e per tutta la durata dell’appalto.
Gli interventi previsti sono:
• la pulizia dai rifiuti e dai corpi estranei in genere
• le irrigazioni, anche con carro botte, ed in orario notturno
• l’eliminazione delle infestanti
• le xxxxxx ture
• le zappature
• le fertilizzazioni, le correzioni, gli ammendamenti,
• il diserbo sistemico totale delle erbe infestanti che crescono lungo le cordonature e i manufatti delimitanti le aiuole medesime o presenti al loro interno e successivo sfalcio delle erbe morte
• i trattamenti fitosanitari epigei ed ipogei
• i diserbi selettivi ed antigerminello
• la rimozione di piante morte
• ogni altro lavoro atto a garantire il massimo decoro.
Resta a carico dell’Ente Appaltante la sola fornitura dei diserbanti da utilizzare.
4 Tutti gli interventi sopra elencati devono essere eseguiti in numero illimitato, secondo necessità. Il criterio di necessità è stabilito dalla Direzione Lavori a proprio insindacabile giudizio ed è finalizzato non alla semplice sopravvivenza delle tipologie vegetali presenti nelle aiuole ma alla massimizzazione del loro decoro e alla ottimizzazione delle condizioni fitosanitarie e vegetative.
5 Alla fine del periodo di ogni fioritura, a cura e spese dell’Impresa, le piantine morte saranno estirpate e sarà fornito e steso terriccio eventualmente necessario a ripristinare le perdite accidentali. Tutte le forniture sono comprese nel prezzo ad esclusione delle piantine.
Art. 50 ‐ Manutenzione di aiuole di rappresentanza
1 Consiste nella manutenzione completa e continuativa delle aiuole definite “aiuole di rappresentanza”. Gli interventi di seguito elencati sono da attuare con frequenza minima quattordicinale e pertutta la durata dell’appalto.
2 Gli interventi previsti sono:
• la pulizia dai rifiuti e dai corpi estranei in genere
• il taglio dell’erba
• le irrigazioni, anche con carro botte, ed in orario notturno
• l’eliminazione delle infestanti
• le xxxxxx ture
• le zappature
• le fertilizzazioni, le correzioni, gli ammendamenti
• il diserbo sistemico totale delle erbe infestanti che crescono lungo le cordonature e i manufatti
• delimitanti le aiuole medesime o presenti al loro interno e successivo sfalcio delle erbe morte
• la spollonatura di tipo “B” degli alberi eventualmente presenti
• la potatura di arbusti, tappezzanti, rampicanti ed altre tipologie vegetali eventualmente presenti
• i trattamenti fitosanitari epigei ed ipogei
• i diserbi selettivi ed antigerminello
• la rimozione di piante morte
• ogni altro lavoro atto a garantire il massimo decoro.
Resta a carico dell’Ente Appaltante la sola fornitura dei diserbanti da utilizzare.
3 Tutti gli interventi sopra elencati devono essere eseguiti in numero illimitato, secondo necessità. Il criterio di necessità è stabilito dalla Direzione Lavori a proprio insindacabile giudizio ed è finalizzato non alla semplice sopravvivenza delle tipologie vegetali presenti nelle aiuole ma alla massimizzazione del loro decoro e alla ottimizzazione delle condizioni fitosanitarie e vegetative.
Art. 51 ‐ Raccolta foglie e ramaglie
1 La raccolta di foglie e ramaglie da attuare su tutte le aree comprese nei limiti del lotto aggiudicato, comprende la raccolta accurata di tutte le foglie, di tutte la ramaglie, di tutti i rifiuti eventualmente presenti sull’area mediante aspirazione e/o rastrellatura manuale. La perfetta pulizia delle superfici deve essere estesa alle aree pavimentate e comunque interessate da passaggi, manufatti, vani tecnici ed estesa al di sotto e all’interno di cespugli, siepi e altre piante.
2 La raccolta foglie va attuata indicativamente tra i mesi di novembre e marzo e, comunque, nei momenti di maggiore filloptosi.
3 Gli interventi saranno stabiliti secondo ordini di servizio e/o programma lavori.
Art. 52 ‐ Taglio di prati e tappeti erbosi
1 Il taglio dei tappeti erbosi è identificato, per convenzione, nei due diversi termini di "Rasatura" e "Sfalcio".
2 Rasatura
Consiste nel taglio accurato dell'erba eseguito con mezzi meccanici e rifinito a mano per un numero minimo di 6 volte in un anno. Il taglio dovrà essere eseguito quando richiesto dalla D.L.. Dopo il taglio l’erba dovrà avere un’altezza compresa fra 3 e 8 cm salvo diverse disposizioni dellaD.L.. Sono parte integrante del taglio,e quindi comprese nel prezzo, le operazioni preliminari di raccolta ed allontanamento di tutti i rifiuti, corpi estranei e sassi compresi, eventualmente presenti. La pulitura preliminare sopra descritta dovrà interessare anche le superfici di insidenza di alberi, arbusti, siepi e altre piante eventualmente presenti; arbusti, siepi e altre piante dovranno essere pulite anche al loro interno. Sono parte integrante del taglio dell’erba le spollonature di tipo “A” su tutti gli alberi esistenti nell’area. Sono altresì parte integrante del taglio dell’erba i lavori di rifinitura del taglio intorno ad alberi ed arbusti, ai cordoli, alle recinzioni, ai manufatti in genere, agli impianti ecc. In particolare alberi, arbusti, siepi ed altre piante non devono in alcun modo essere danneggiati; nel caso non fosse possibile evitare il danno usando mezzi meccanici l’Impresa è tenuta ad eseguire la rifinitura manualmente.
E’ parte integrante del taglio dell’erba il taglio raso terra delle infestanti arbustive o arboree eventualmente presenti nell'area oggetto di intervento e di nascita spontanea (es. rovi, sambuchi,robinie, ailanti, ecc.), fino ad un diametro di cm 10, siano esse a ridosso di manufatti e impiantistiche in prossimità di alberi, arbusti o siepi. A tale fine il titolo di “pianta infestante” è dato dalla D.L. a proprio insindacabile giudizio. Nel caso di n° 8 tagli/anno un cronoprogramma indicativo, variabile con l’andamento stagionale, potrebbe essere il seguente:
Mese | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov |
Giorno | 25 | 26 | 20 | 17 | 22 | 26 | 23 | 28 |
Nei tagli con raccolta, tutto il materiale di risulta dovrà essere raccolto nella medesima giornata di esecuzione del taglio, senza eccezioni, ed avviato alle discariche autorizzate.
3 Sfalcio
Si parla di sfalcio dei tappeti erbosi quando il numero dei tagli è compreso fra 1 e 5 all’anno. Esso comprende tutte le operazioni previste per la rasatura per quanto attiene le modalità di taglio, la pulitura da rifiuti e corpi estranei e i lavori di rifinitura. Nel caso di n° 5 tagli/anno un cronoprogramma indicativo, variabile con l’andamento stagionale, potrebbe essere il seguente:
Mese | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov |
Giorno | 26 | 3 | 22 | 2 | 20 |
Durante gli interventi di sfalcio, come per la rasatura, l’Impresa dovrà tagliare raso terra anche le infestanti arbustive o arboree eventualmente presenti nell'area oggetto di intervento e di nascita spontanea (es. rovi, sambuchi, robinie, ailanti, ecc.), fino ad un diametro di cm 10, siano esse a ridosso di manufatti e impianti, in prossimità di alberi o arbusti, lungo banchine stradali o argini di fossati e corsi d’acqua.
A tale fine il titolo di “pianta infestante” è dato dalla D.L. a proprio insindacabile giudizio.
Tutto il materiale di risulta dovrà essere raccolto nella medesima giornata di esecuzione del taglio, senza eccezioni, ed avviato alle discariche autorizzate
Art. 53 ‐ Posa di piante
1 Gli alberi da porre a dimora sul territorio comunale per sostituire soggetti morti o deperienti, rimpiazzare soggetti mancanti o per nuove realizzazioni a verde, dovranno possedere le dimensioni ed appartenere alle specie ed, eventualmente, alle varietà indicate di volta in volta dagli elaborati di progetto.
2 La fornitura delle piante, di pali tutori, picchetti e quanto altro è a carico dell’Ente Appaltante, mentre l’Impresa dovrà provvedere alla loro piantagione.
3 Dovranno essere adottate le seguenti modalità di piantagione:
• preparazione delle buche delle seguenti dimensioni:
Diametro zolla | Larghezza | Lunghezza | Profondità |
≤ 40 cm | 80 cm | 80 cm | 80 cm |
> 40 cm ≤ 60 cm | 100 cm | 100 cm | 100 cm |
> 60 cm ≤ 80 cm | 130 cm | 130 cm | 120 cm |
> 80 cm ≤ 120 cm | 150 cm | 150 cm | 140 cm |
> 120 cm ≤ 160 cm | 200 cm | 200 cm | 160 cm |
> 160 | indicazioni D.L. | indicazioni D.L. | indicazioni D.L. |
• il fondo e le pareti della buca dovranno essere "tagliati" con l'ausilio di una vanga;
• in presenza di tondelli di dimensioni inferiori a quelle specificate, delimitati da cordoli o pavimentazioni, dovrà essere rimossa tutta la terra fino ai limiti dei manufatti stessi e poi riutilizzata per l’interramento se conforme, rimossa e smaltita presso discariche autorizzate se non conforme.
Queste prescrizioni sono sempre valide a meno che il singolo progetto disponga
diversamente; per esempio nel caso di demolizione e rifacimento di pavimentazioni esistenti;
• collocazione a dimora dei nuovi alberi, distanziati fra loro e dai manufatti presenti secondo quanto stabilito dal progetto, avendo cura che il colletto, dopo la sistemazione del terreno, si trovi a fior di terra e le radici non siano soggette a condizioni di ristagno di umidità;
• prima della posa a dimora dovranno essere rimossi, e non semplicemente aperti, i diversi involucri presenti (juta, fibre sintetiche, reti metalliche ecc.) anche se biodegradabili al 100%;
• la messa a dimora potrà avvenire nelle posizioni e situazioni più diverse; su prato, su terra battuta, su pavimentazioni all’interno di tondelli ecc. ;
• è compresa nella posa anche l’estrazione di eventuali ceppaie preesistenti fino ad un diametro di cm 25;
• la pianta sarà rincalzata riempiendo più di metà della buca con buona terra ben compressa intorno alla zolla; nella parte superiore la terra sarà arricchita con fertilizzanti organici adeguati.
• la realizzazione della xxxxxxx (piccolo bacino di invaso per gli apporti idrici);
• la controventatura che, in base alle indicazioni della D.L., potrà essere attuata mediante l'uso di pali tutori, picchetti, tiranti o altri accorgimenti particolari. In assenza di diverse specifiche di capitolato saranno forniti e posti in opera n° 3 pali tutori per ogni albero, tondi, scortecciati, piallati e trattati in autoclave, di lunghezza pari a metri 2,0 e diametro pari a cm
8. I pali saranno posizionati secondo i vertici di un triangolo equilatero, in modo da essere 1,5 metri fuori terra, fissati fra loro da smezzole dello stesso materiale, tipologia e diametro. L'albero verrà fissato alle smezzole o ai pali mediante nastri in gomma prodotti appositamente per questo impiego e tali da non causare strozzature. Nel caso di alberi in filare dovrà essere ottenuto lo stesso orientamento delle strutture di tutoraggio;
• la fornitura e posa di protezione permanente al colletto della nuova pianta; la protezione sarà in robusto materiale plastico, alto cm 30 fuori terra, fissato mediante interramento, picchettaggio o altra tecnica;
Art. 54 – Servizio di manutenzione continuativa
1 La manutenzione continuativa di alcune aree dei diversi lotti costituisce servizio fondamentale del presente bando da realizzare contestualmente alle attività di gestione.
2 Per ogni lotto al comma 8 ‐ art. 2 del presente Capitolato, sono indicati, per le diverse aree, il numero di unità e le ore di servizio che devono essere garantiti. Non è ammissibile alcuna deroga a tale numero o alcuna riduzione delle ore di servizio previsto.
3 Tale servizio consisterà essenzialmente nelle seguenti prestazioni:
a) la tenuta delle chiavi dei cancelli di accesso dell’area, di eventuali edifici e/o servizi igienici presenti;
b) l'apertura e la chiusura dei cancelli per l'accesso del pubblico negli orari previsti;
c) l’apertura e la chiusura dei cancelli per l’accesso di operatori esterni e secondo le disposizioni impartite dall’Ente Appaltante;
d) l'apertura e la chiusura degli edifici presenti e dei servizi pubblici secondo le necessità di servizi;
e) nel caso l’area interessata al servizio non sia recintata e/o sprovvista di sistemi di chiusura il servizio si svolgerà allo stesso modo;
f) la custodia degli oggetti di ogni specie che si trovano all'interno dell’area (piante, arbusti, alberi, cestini, panchine, altri elementi di arredo urbano, corpi illuminanti, ecc.);
g) la pulizia degli edifici presenti e dei servizi pubblici;
h) la sorveglianza perché nessuno porti via alcun oggetto senza permesso o che si introducano oggetti estranei non pertinenti o si facciano abusi di qualsiasi genere;
i) la sorveglianza perché venga impedito che privati eseguano lavori apportando modifiche alle strutture, ai rivestimenti o in generale ai fabbricati di proprietà comunale;
j) la sorveglianza interna all’area eseguita in modo costante;
k) l’osservanza del rispetto delle norme di buon comportamento e quelle ratificate da ordinanze o indicazioni specifiche (ad esempio l’adeguata custodia dei cani, l’abbandono di rifiuti al difuori degli appositi cestini o in modo non differenziato, l’uso improprio di giochi bimbo, ecc.);
l) la pulizia completa dell'aria, compreso spazzamento della stessa da rifiuti ed elementi che compromettono il decoro urbano;
m) ogni altra attività atta alla tutelare il patrimonio in custodia e a scongiurare atti vandalici.
5 Gli addetti dovranno avere cura allo scambio del turno di effettuare le relative consegne, tale attività dovrà essere specificatamente monitorata dal Responsabile Tecnico dell’Impresa.
Art. 55 – Attrezzature e presidi di sicurezza
1 Al fine di realizzare i servizi di cui il presente Capitolato secondo le specifiche indicate e con un adeguato decoro, è necessario che l’Impresa garantisca:
- l'uso ddei mezzi e delle attrezzature di cui all'art. 13 ‐ comma 8, che risultino funzionali, efficienti e ben manutenute;
- ulteriori attrezzature in funzione del lavoro da svolgere (rastrello, scopa per pulizia, scopa per raccolta foglie aiuole, paletta metallica, forbici da pota, zappa, kit di manutenzione attrezzature, ecc.);
- adeguati indumenti che caratterizzano anche visivamente gli operatori del servizio, costituiti essenzialmente da pantalone invernale ed estivo, maglietta estiva, felpa, giubbino, kway, gilet fluorescente, il tutto con loghi e scritte da concordare con il Responsabile Unico del Procedimento;
- adeguati dispositivi di prevenzione e di protezione collettiva (birilli indicatori, transenne, ecc...);
- adeguati dispositivi di protezione individuale (guanti, scarpe, mascherine, tappi e/x xxxxxx per la protezione dell’udito, ecc.).
2 L’elenco dei presidi e delle attrezzature dovrà essere fornito prima dell’inizio dei lavori all’Ente Appaltante.
CAPO 3 – PRESCRIZIONI TECNICHE DEI SERVIZI DI SPAZZAMENTO
Art. 56 – Generalità sul servizio
1. Il servizio previsto dal presente capitolato completa il "Servizio Integrato di Igiene Urbana" ai fini dello spazzamento cittadino e della realizzazione di alcuni servizi comunali aggiuntivi.
2. Sono esclusi dai servizi di spazzamento di cui il presente capitolato le aree libere e le strade ricadenti nell'area specificatamente indicata nell'allegato 3 al presente Capitolato.
3. Le attività di spazzamento e i servizi aggiuntivi dell'area del Centro Storico, così come individuata nell'allegato 2 al presente Capitolato, saranno realizzati esclusivamente nell'ambito del presente appalto.
4. Lo spazzamento, la sostituzione dei sacchetti dei cestini (con sacchi compostabili di adeguate dimensioni la cui fornitura è a carico dell'Appaltatore), lo svuotamento e la pulizia dei cestini, la bonifica dai rifiuti di qualsiasi tipo ed origine, ciò da realizzare in tutte le aree verdi di ciascun lotto, nei tratti viari, negli slarghi pubblici e ad uso pubblico, sui marciapiedi e in tutti gli spazi oggetto del presente appalto di cui l'Aggiudicatario è esclusivamente responsabile.
5. Nei settori da 1 a 17, nelle frazioni e contrade del settore 18 così come indicate nell'allegato 1int e riportate all'art. 2 del presente Capitolato, dovrà essere previsto il servizio di spazzamento manuale con frequenza 3/7 (il servizio dovrà essere sviluppato in modo diversificato lunedì/mercoledì/venerdì in alcune strade e martedì/giovedì/sabato su altre, in modo da garantire la pulizia di ogni area almeno tre volte la settimana). Il servizio dovrà essere realizzato da operatori muniti di carrello a telaio in acciaio zincato e verniciato, ruote bilanciate con cerchioni in acciaio e pneumatici in gomma, completo di due contenitori da 100 l ciascuno (di cui uno con separazione interna) per raccolta differenziata, borsa per operatore, contenitore aggiuntivo da 30 l, almeno due scope, paletta e attrezzature varie (raschietti, pinze, forbici, …). Per il servizio dovrà essere previsto l'ausilio di un motocarro elettrico per agevolare gli spostamenti nell’ambito dell’area da spazzare ed in ogni caso l’aggiudicatario è tenuto a provvedere all’imbustamento seguendo i principi della raccolta differenziata e della normativa in materia di sicurezza dei lavoratori;
6. Qualsiasi tipologia di rifiuto deve essere rimossa secondo i criteri della raccolta differenziata, per tale motivo gli operatori dovranno essere dotati anche di scope, ramazze, raschietti e palette e dovranno, contestualmente alle operazioni di spazzamento, provvedere allo svuotamento dei cestini, di qualunque tipo compresi quelli delle deiezioni canine, distribuiti lungo tale zona con sostituzione della busta a perdere.
7. In tale attività è compresa l'eliminazione di erbe, germogli, polloni e quanto altro vegeti o sia presente sul piano stradale, sui marciapiedi, tra il piano stradale e i cordolo dei marciapiedi, tra i marciapiedi e le mura degli edifici, tra il piano di calpestio orizzontale e qualsiasi elemento verticale presente.
8 E’ a carico dell’Impresa Appaltatrice il servizio di pulizia e spurgo delle caditoie stradali, che riguarda le operazioni di rimozione di fogliame, detriti e rifiuti in modo tale che, in caso di pioggia, sia consentito il deflusso delle acque meteoriche; il servizio dovrà essere comprensivo del trasporto e dello smaltimento del materiale di risulta presso l'isola ecologica più vicina o altro sito indicato dall'Ente Appaltante nell'ambito del territorio comunale.
Art. 57 – Compiti dell’addetto alle attività oggetto dell’appalto
1 L’addetto avrà il compito di eseguire nella zona assegnata:
• lo spazzamento delle strade e dei marciapiedi da muro a muro e del piano stradale, sia del suolo pubblico che di quello privato soggetto a servitù di pubblico utilizzo, evitando di sollevare polvere ed intralciare la circolazione;
• l’estirpazione delle piante infestanti presenti su piazze, strade e marciapiedi, utilizzando le attrezzature (zappetta, raschietto, estirpatore) in dotazione agli operatori addetti;
• lo sfalcio e/o il diserbamento delle erbe adiacenti i marciapiedi e i muri;
• la pulizia delle cunette asportando tutta l’immondizia che potrebbe, se non raccolta, ostruire le caditoie;
• lo svuotamento dei cestini esistenti, provvedendo eventualmente alla sostituzione della busta;
• la normale pulizia delle feritoie, xxxxxxxx in ghisa, bocche di lupo ecc. destinate allo scarico delle acque piovane;
• avvisare l’Amministrazione comunale sulla presenza di eventuali sacchetti di rifiuti abbandonati lungo i cigli stradali.
• segnalare all’Amministrazione eventuali danni alla sede stradale, ai tombini, alle caditoie, ecc, nonché ogni elemento che sia di intralcio al deflusso delle acque meteoriche, al lavoro di spazzamento, o che possa costituire un pericolo per la cittadinanza.
Art. 58 – Dotazioni individuale dell’addetto
1 L’addetto dovrà essere dotato di carrellino essenzialmente con la dotazione sotto descritta:
• due bidoni reggisacco, rastrelliera e comparti poggia‐attrezzi. Dei predetti due bidoni uno sarà dedicato al rifiuto indifferenziato e l’altro a carta e cartoni.
• vestiario stagionale costituito essenzialmente da pantalone invernale ed estivo, maglietta estiva, felpa, giubbino, kway, gilet fluorescente, calzature, guanti rinforzanti, copricapo, il tutto con con loghi e scritte da concordare con il Responsabile Unico del Procedimento;
• scopa idonea al lavoro da eseguire (scopa di xxxxx xxxxxxx femmina a zampa di lepre con punta piatta, atta alla raccolta dei rifiuti minuti anche negli angoli);
• pala a manico corto e scopino per il caricamento dei rifiuti accumulati durante il servizio;
• ferro specifico (opportunamente sagomato) per la pulizia ordinaria delle caditoie;
• zappetta o altri attrezzi utili per il diserbo;
• pinza lunga in teflon per il prelievo dal suolo senza il contatto di rifiuti potenzialmente infetti (siringhe e profilattici usati);
• contenitore a chiusura ermetica per il caricamento e conferimento separato dei rifiuti potenzialmente infetti;
• sacchi a perdere di tipo compostabile i cui costi sono a carico della ditta aggiudicataria;
• quanto altro necessario all’espletamento delle attività.
Art. 59 ‐ Servizio di pulizia e raccolta rifiuti in occasioni particolari
1 In occasioni di ricorrenze e manifestazioni di importanza particolare, l’Impresa aggiudicataria dovrà provvedere ad istituire apposito servizio integrativo di spazzamento, in modo da garantire il sollecito ed efficiente ripristino dello stato dei luoghi.
2 In particolare, dovrà essere garantito che, al termine delle manifestazioni o di ciascuna delle giornate delle stesse, al più tardi entro la prima mattina del giorno successivo, venga eseguito lo spazzamento in modo da procedere tempestivamente alla pulizia delle vie e piazze interessate.
3 Per tale attività, indipendentemente dalla frequenza con cui si manifesta, l’Impresa Appaltatrice non avrà compensi aggiuntivi, ma dovrà considerarsi compensata con il corrispettivo previsto dall’appalto.
Art. 60 ‐ Servizi di raccolta di rifiuti abbandonati ‐ Bonifiche
1 Sarà compito dell’Impresa Appaltatrice, senza oneri economici aggiuntivi da parte dell’Amministrazione Comunale, provvedere alla raccolta di rifiuti di qualunque natura e provenienza abbandonati su strade ed aree pubbliche o su strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico, anche se contenuti in appositi sacchetti.
2 L’Impresa dovrà effettuare il servizio di raccolta dei rifiuti abbandonati in punti abusivi di scarico, la cui presenza dovrà essere segnalata dall’Amministrazione Comunale. La Ditta avrà l’obbligo di organizzare apposito giro di ricognizione e raccolta, con cadenza giornaliera, e dovrà prelevare i rifiuti presenti nei punti di scarico abusivo e provvedere al trasporto all'isola ecologica più vicina o al sito indicato dall'Ente Appaltante nell'ambito del territorio comunale.
Art. 61 ‐ Servizio di gestione dei cestini stradali
1 E’ carico dell’Impresa il servizio di sostituzione dei sacchi e l’asportazione dei rifiuti dei cestini stradali con sacchi di tipo compostabile.
2 Sono a carico dell’Aggiudicatario la fornitura dei sacchi di tipo compostabile e tutta l’attrezzatura necessaria per la manutenzione periodica dei cestini stessi.
3 Tutto il materiale raccolto dovrà essere conferito allo smaltimento insieme al secco residuo indifferenziato, secondo i criteri della raccolta differenziata, presso l'isola ecologica più vicina o altro sito indicato dall'Amministrazione Appaltante nell'ambito del territorio comunale.