Irrigazione Clausole campione

Irrigazione. L’irrigazione, quando realizzabile, deve soddisfare il fabbisogno idrico della coltura mantenendo il contenuto idrico del terreno tra il limite critico colturale e la capacità di campo. È fondamentale evitare di superare la capacità di campo allo scopo di contenere lo spreco di acqua, la lisciviazione dei nutrienti e lo sviluppo di avversità. E’ raccomandata la redazione di un piano di irrigazione basato sul calcolo del bilancio idrico colturale calcolato per la profondità radicale, utilizzando supporti aziendali specialistici (ad es. schede irrigue o programmi informatici) e strumenti tecnologici utili a determinare il momento e le quantità ottimali per l’intervento irriguo (ad es.tensiometri, sonde ed altri sensori per il rilievo dell’umidità del terreno, ecc.). E’ raccomandato l’utilizzo di tecniche di distribuzione irrigua ad alta efficienza (ad es. irrigazione a goccia, microirrigazione, pioggia a bassa pressione, ecc.). L’irrigazione per scorrimento costituisce generalmente un metodo irriguo a bassa efficienza. Tuttavia, date le caratteristiche dei sistemi irrigui collettivi presenti sul territorio piemontese (irrigazione turnata attraverso canali con acqua a pelo libero che non consente altre modalità di irrigazione, a meno di ingenti investimenti infrastrutturali) è ammissibile l’irrigazione per scorrimento, salvo che nelle colture in cui è espressamente vietata nelle “schede di coltura”, purchè vengano adottate le precauzioni necessarie alla massima riduzione degli sprechi. Ad esempio, aumentando le efficienze tramite l’erogazione di portate dimensionate in relazione alle dimensioni del campo o evitando che, durante l’irrigazione, la lama d’acqua superi i ¾ dell’appezzamento poiché la restante parte del campo sarà bagnata per scorrimento della lama di acqua. Se si conoscono le caratteristiche idrologiche del suolo dei singoli appezzamenti è possibile effettuare simulazioni automatizzate che permettono di ottimizzare i suddetti parametri. In ogni caso prima di applicare l’irrigazione a scorrimento deve essere valutato il contenuto idrico del momento e considerata l’effettiva utilità dell’intervento irriguo. Su tali basi dovrà quindi esser stimata l’entità dell’apporto idrico. In generale, prima di ogni intervento irriguo, è raccomandato consultare e tenere in debito conto i bollettini relativi alle previsioni meteorologiche. Infine, con l’accurato livellamento del terreno, oggi possibile con tecniche laser, è possibile ottenere una pendenza costant...
Irrigazione. Non è ammessa l'irrigazione per scorrimento nei nuovi impianti, eccetto che in presenza di sistemi di distribuzione alimentati da enti consortili che non garantiscono continuità di fornitura.L’azienda, escluse le situazioni in cui utilizza impianti di microirrigazione (a goccia, a spruzzo, con ali gocciolanti o con manichette a bassa portata), deve obbligatoriamente adottare almeno uno dei tre metodi di gestione irrigua descritti in "Norme Generali - Punto 12" e rispettare il volume massimo per ogni intervento irriguo indicato nella stessasezione.
Irrigazione. L’attività di irrigazione conformemente all’oggetto dell’appalto deve essere eseguita limitando al minimo indispensabile il consumo della risorsa idrica. Inizio, durata e turni dell’irrigazione dovranno essere in funzione dell’andamento meteorologico e delle reali necessità delle piante. È assolutamente vietato il funzionamento ininterrotto degli impianti, l’apertura e la chiusura dei quali dovrà essere ponderata in base alle effettive esigenze stagionali. L’Ente fornirà gratuitamente all’Appaltatore l’acqua per irrigare. I punti di prelievo dovranno essere concordati con il Responsabile Tecnico e/o con la D.L.. L’Appaltatore dovrà gestire tutti gli impianti di irrigazione presenti nelle aree verdi oggetto dell’appalto. Sarà a carico dell’Appaltatore l’apertura e chiusura degli impianti di irrigazione a inizio e fine stagione, il governo e il controllo del suo funzionamento. E’ richiesta inoltre una costante verifica dell’impianto, segnalando eventuali guasti al responsabile dell’Ente.
Irrigazione. Non è ammessa l'irrigazione per scorrimento nei nuovi impianti.L’azienda, escluse le situazioni in cui utilizza impianti di microirrigazione (a goccia, a spruzzo, con ali gocciolanti o con manichette a bassa portata), deve obbligatoriamente adottare almeno uno dei tre metodi di gestione irrigua descritti in "Norme Generali - Punto 12" e rispettare il volume massimo per ogni intervento irriguo indicato nella stessasezione.
Irrigazione. Nelle “Norme generali” e “Norme di coltura” i DPI indicano l’impegno da parte delle aziende ad adottare il metodo del bilancio idrico semplificato per la definizione delle epoche e dei volumi massimi distribuibili, basato su condizioni meteoclimatiche e pedologiche aziendali e bollettini agrometeorologici provinciali. È vietato praticare l’irrigazione per scorrimento.
Irrigazione. A causa del mal funzionamento dell’impianto di irrigazione, dotato di n. 3 centraline di irrigazione, al fine di mantenere le aree verdi sempre nelle condizioni ottimali, l’innaffiamento delle suddette aree a verde, all’occorrenza, dovrà essere eseguito attivando manualmente le varie zone di innaffiamento, o con la completa sostituzione degli irrigatori, la riparazione della rete di distribuzione dell’acqua, delle eventuali centraline ed elettrovalvole dovranno essere ricomprese nel prezzo di aggiudicazione a carico dell’aggiudicatario.
Irrigazione. Pratica colturale mediante la quale l’acqua è erogata artificialmente durante la stagione di coltivazione attraverso sistemi appropriati e in tempi opportuni, con l’intenzione di fornire la quantità d’acqua fisiologicamente necessaria alla coltura per una produzione ordinaria.
Irrigazione. La ditta appaltatrice avrà l’onere di provvedere alla regolare irrigazione di tutte le superfici a verde in oggetto. In particolare: – dovrà essere curata la programmazione dei vari turni irrigui in base all’andamento stagionale, le richieste d’uso dei campi e sempre e comunque in accordo con quanto eventualmente venga disposto dalla D.L., utilizzando le apposite centraline elettroniche; sarà inoltre di competenza della ditta appaltatrice preoccuparsi del regolare funzionamento ed dell’efficienza dell’impianto, nonché delle riparazioni e/o sostituzioni di tutte le componenti dello stesso (idrauliche ed elettromeccaniche), esclusa la linea di adduzione idrica principale. Su richiesta della D.L., la gestione dell’acqua, per i campi in oggetto, potrà inoltre richiedere interventi manuali localizzati di soccorso. Le irrigazioni dovranno essere sempre sufficienti, in ogni caso, a garantire l'ottimale mantenimento del prato.
Irrigazione. Verrà effettuata, subordinatamente all'andamento stagionale, in accordo con il DEC, provvedendo a distribuire l'acqua in modo tale da riempire la conca d'irrigazione di ogni singolo esemplare. Le conche di irrigazione, se necessario, andranno di volta in volta ripristinate. Lo spessore di terreno che si dovrà inumidire ad ogni irrigazione non dovrà essere inferiore a cm 30. In genere l'irrigazione interesserà tutti gli esemplari con meno di quattro anni di età, salvo gli interventi di soccorso degli esemplari più adulti a causa di andamenti climatici siccitosi.
Irrigazione. Le irrigazioni dovranno essere ripetute e tempestive e variare, in quantità e frequenza, in relazione alla natura del terreno, alle caratteristiche specifiche delle piante, al clima, e all'andamento stagionale: il programma di irrigazione (a breve e a lungo termine) e i metodi da usare dovranno essere determinati dall'Impresa e successivamente approvati dal DEC. A titolo indicativo i prati andranno irrigati ogni 1-2 giorni nel periodo estivo, ogni 3-4 giorni nei periodi primaverile e autunnale, ogni 7-10 giorni nel periodo invernale, salvo minori o maggiori esigenze idriche delle cotiche erbose in funzione degli andamenti pluvioclimatici. L’Impresa sarà obbligata all’uso di autobotti (in numero di 1 della portata minima di 3.000 litri) quando leggi, regolamenti o ordinanze sindacali vietino temporaneamente o permanentemente il prelevamento dell’acqua dalla rete pubblica. Non è consentita l’irrigazione dei prati su cui sono presenti rifiuti di qualsiasi tipo: l’Impresa sarà obbligata, senza indennità alcuna, ad effettuare la pulizia preliminare. In caso venisse accertato che l’Impresa abbia provveduto ad irrigare l’area verde senza la preventiva pulizia della stessa, sarà immediatamente sottoposta a sanzione. Nel caso fosse stato predisposto un impianto di irrigazione automatico, l'Impresa dovrà controllare che questo funzioni regolarmente. L'impianto di irrigazione non esonera però l'Impresa dalle sue responsabilità in merito all'irrigazione, la quale pertanto dovrà essere attrezzata per effettuare, in caso di necessità, adeguati interventi manuali. Ogni irrigazione dovrà comunque inumidire il terreno per una profondità minima di cm 20 ed entro le fasce orarie stabilite. A titolo indicativo mediamente dovranno essere distribuiti i seguenti quantitativi: – per adacquata giornaliera: 5-10 l/mq – per adacquata settimanale: 35-60 l/mq