Legge quadro Nr. 104/92 Art. 4 Accordo Provinciale)
Accordo territoriale per l’integrazione educativa scolastica e formativa degli alunni
in situazione di handicap
(Legge quadro Nr. 104/92 Art. 4 Accordo Provinciale)
Amministrazioni Comunali, Azienda USL di Bologna Area Nord, Istituzioni Scolastiche Autonome Statali e Paritarie e Centri di Formazione Professionale presenti sul territorio comprendente i Distretti Est e Ovest della Pianura bolognese, Associazioni Famiglie del territorio
Accordo territoriale per l’integrazione educativa scolastica e formativa degli alunni in situazione
di handicap
(Legge quadro Nr. 104/92 Art. 4 Accordo Provinciale)
Amministrazioni Comunali di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Castello d’Argile, Castel Maggiore, Castenaso, Crevalcore, Galliera, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento, Sala Bolognese, S. Giorgio di Piano, S. Giovanni in Persiceto, S. Pietro in Casale, S. Agata Bolognese, Azienda USL di Bologna Area Nord, Istituzioni Scolastiche Autonome Statali e Paritarie e Centri di Formazione Professionale presenti sul territorio comprendente
i Distretti Est e Ovest della Pianura bolognese, Associazioni Famiglie del territorio
Premessa
Il presente Accordo è il frutto del lavoro di una commissione composta da rappre- sentanti delle Amministrazioni Comunali, dell’Azienda USL di Bologna Area Nord, delle Istituzioni Scolastiche Autonome Statali e Paritarie e dei Centri di Formazione Professionale presenti sul vasto territorio comprendente i Distretti Est e Ovest della Pianura bolognese e, più precisamente: Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Castello d’Argile, Castel Maggiore, Castenaso, Crevalcore, Galliera, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento, Sala Bolognese, S. Giorgio di Piano, S. Giovanni in Persiceto, S. Pietro in Casale, S. Agata Bolognese.
Vista l’ampiezza del territorio di riferimento, in sede di Accordo Provinciale fu asse- gnato all’Unità Operativa di Neuropsichiatria e Psicologia dell’Età Evolutiva – Azienda USL di Bologna Area Nord - il compito di coordinare i lavori del gruppo.
Sul piano metodologico, parallelamente agli incontri del gruppo sono state convo- cate assemblee aperte a tutti i soggetti interessati, con particolare attenzione ai rap- presentanti delle Associazioni delle famiglie, al fine di presentare l’andamento dei lavori e per poter accogliere suggerimenti ed integrazioni. A seguito di queste assemblee, agli incontri del gruppo di lavoro hanno partecipato anche i rappresen- tanti delle Associazioni delle famiglie presenti sul territorio. Tra gli obiettivi posti al centro dell’attenzione, coerentemente con quanto indicato nell’Accordo di Programma Provinciale, sono stati privilegiati i seguenti:
• ampliamento dell’ambito di applicazione a tutti i servizi educativi, scolastici e for- mativi pubblici e privati del territorio che accolgono bambini/ragazzi con handicap (dal Nido agli Istituti Superiori, ai Centri di Formazione Professionale);
• valorizzazione del coordinamento tra scuola e territorio inteso quest’ultimo come mappa delle risorse e delle potenzialità, come luogo naturale ove realizzare percor- si di integrazione e promuovere progetti di vita;
• individuazione in sede locale dei bisogni dell’utenza e delle risorse del territorio per garantire risposte adeguate ai bambini/ragazzi e alle loro famiglie, ponendo al cen- tro degli interventi la persona ed il suo cammino educativo, scolastico e formativo;
• definizione delle competenze dei diversi soggetti coinvolti cercando di integrare al meglio le diverse professionalità ed i differenti sistemi.
Per realizzare uno strumento agile e operativo contenente percorsi chiari, concre- ti e raggiungibili, si è concordato di procedere, contemporaneamente alla stesura degli articoli, ad una “mappatura” delle esperienze realizzate sul territorio fotogra- fando l’esistente ed indicando modalità e tempi di intervento concordati.
I risultati di questa “fotografia” sono contenuti negli allegati al presente Accordo.
Per consentire una lettura completa dei materiali, si è mantenuto come base di lavoro l’Accordo di Programma Provinciale al quale sono state aggiunte, utiliz- zando un carattere tipografico diverso (grassetto corisivo in colore grigio) le parti più specifiche relative all’Accordo Territoriale.
Articolo 1. Finalità e obiettivi
Gli impegni operativi e finanziari dell’Accordo mirano a garantire le condizioni di ambiente, di strumenti e di persone più idonee a facilitare il processo di piena inte- grazione educativa, scolastica, formativa e sociale degli scolari/studenti in situa- zione di handicap, attraverso il coordinamento puntuale, funzionale e verificato degli interventi di competenza degli Enti firmatari. Finalità irrinunciabile di tale coordinamento è quella di “sostenere lo sviluppo delle potenzialità della persona handicappata, nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione (art. 12 Legge 104/92), come pure la reale partecipazione delle loro famiglie e associazioni.
Obiettivi specifici:
• Attuare a livello locale l’accordo Provinciale di Programma, la Legge 104/92 e la normativa regionale sul Diritto allo Studio sulla base dei bisogni e delle risorse specifiche del territorio;
• Mettere in rete le risorse, utilizzandole al meglio e con modalità concordate e condivise al fine di favorire il percorso di integrazione dei bambini/ragaz- zi e delle loro famiglie;
• Garantire l’integrazione nei servizi educativi, scolastici e formativi anche attraverso progetti ed interventi che vedano il coinvolgimento di più istitu- zioni pubbliche e private;
• Favorire la continuità orizzontale e verticale, con particolare attenzione ai momenti di passaggio da un grado educativo, scolastico e formativo all’al- tro (anni “ponte”), attraverso la definizione di procedure, tempistica e impe- gni reciproci;
• Favorire progetti tesi all’orientamento scolastico e professionale;
• Definire una metodologia di incontro e di comunicazione tra le istituzioni;
• Programmare modalità di sviluppo di progetti integrati scuola/territorio;
• Valorizzare la memoria storica dei processi dell’integrazione attraverso la documentazione delle buone pratiche presenti sul territorio. L’Unità Operativa di Neuropsichiatria e Psicologia dell’Età Evolutiva si impegna alla raccolta dei progetti ;
• Valorizzare esperienze di formazione congiunta che i diversi Enti presenti sul territorio propongono;
• Promuovere lo sviluppo della cultura dell’integrazione valorizzando labo- ratori ed attività di comunità e di gruppo.
Articolo 2. Criteri generali
I sottoscritti firmatari, nel rispetto delle norme vigenti, si accordano sui seguenti
criteri generali da porre alla base dell’accordo di Programma:
• campo di applicazione dell’Accordo;
• individuazione degli impegni degli Enti, da assumere in rapporto alle specifiche competenze di ciascuno;
• definizione delle modalità e dei tempi degli interventi inter-istituzionali a favore della singola persona in situazione di handicap che frequenta la scuola;
• verifica dell’attuazione e del rispetto dell’Accordo di Programma sottoscritto e della tutela delle posizioni soggettive ed esigibilità dei diritti.
Articolo . Enti firmatari dell’accordo provinciale di pro- gramma e dell’accordo territoriale
Alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma a livello provinciale prendono parte, tramite i loro rappresentanti legali:
• la Provincia di Bologna, promotrice dell’Accordo;
• l’Ufficio Scolastico Regionale;
• l’Ufficio Scolastico Provinciale;
• le Aziende USL della Provincia;
• i Comuni della Provincia di Bologna
Alla sottoscrizione dell’Accordo Territoriale prendono parte:
• l’Azienda USL di Bologna – Area Nord;
• i Comuni di Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Castello d’Argile, Castel Maggiore, Castenaso, Crevalcore, Galliera, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento, Sala Bolognese, S. Giorgio di Piano, S. Giovanni in Persiceto, S. Pietro in Casale, S. Agata Bolognese;
• i gestori delle scuole paritarie associate alla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne);
• le Istituzioni Scolastiche Autonome (ISA) presenti nei territori dei Comuni sopra elencati;
• i Centri di Formazione Professionale dei Comuni sopra elencati;
• le Associazioni delle Famiglie presenti nei territori dei Comuni sopra indica- ti (C.E.P.S. e C.A.I.S.S.)
Articolo 4. Campo di applicazione dell’Accordo
4.1. Valenza territoriale
Il presente documento trova applicazione a livello provinciale per quanto attiene le competenze sovracomunali e diventa riferimento per gli Accordi Territoriali pro- mossi dai Comuni.
Questi ultimi sono necessari per attuare a livello locale il dettato normativo della Legge 104/92 e dell’accordo Provinciale stesso, in rapporto ai bisogni dell’utenza e
alle risorse propri di ogni territorio.
Ogni Accordo Territoriale deve specificare il suo ambito di applicazione, che si auspica essere il più ampio possibile e che tenga conto dell’intero percorso educa- tivo e formativo nell’applicazione della Legge 104/92, ad iniziare dalla frequenza al Nido. Gli Accordi territoriali sono finalizzati al coordinamento dei servizi educativi, scolastici e formativi con quelli territoriali ed extra scolastici per favorire l’effettiva realizzazione dei programmi di integrazione scolastica e sociale.
Ciascun Accordo territoriale individua i firmatari e le risorse da impegnare per la sua realizzazione. Va promosso inoltre il coinvolgimento delle scuole non statali.
4.2. Ambiti di applicazione
l’Accordo Provinciale si riferisce agli allievi in situazione di handicap, individuati secondo l’art. 3 e certificati secondo l’Art. 12 della Legge 104/1992, frequentanti:
• le scuole a partire da quelle dell’infanzia, la scuola di base e quelle comprese nel nuovo obbligo scolastico e formativo, secondo quanto indicato dalla Legge n. 9 del 20/1/1999 e dall’Art. 68 della Legge n.144 del 17/5/1999. L’Accordo Territoriale amplia il proprio ambito di applicazione anche ai Nidi d’Infanzia pubblici e privati e alle scuole non statali;
• le attività di formazione professionale in espletamento dell’obbligo scolastico e formativo e i percorsi integrati scuola e formazione professionale;
Sono pertanto interessate all’Accordo Territoriale i Nidi d’Infanzia pubblici e pri- vati, le scuole dell’infanzia comunali, le scuole statali, le scuole paritarie ai sensi della Legge 62/2000 (fino alla piena attuazione della Legge 62/2000 anche tutte le scuole indicate dal DLgs 297/94), le scuole dell’Infanzia convenzionate con i Comuni, i Centri di Formazione Professionali accreditati presenti sul territorio dell’AUSL di Bologna - Area Nord.
Capitolo 1. Quadro di riferimento per gli accordi provinciali e territoriali
Articolo 5. Impegni degli Enti
I sottoscritti Enti assumono gli impegni di seguito indicati.
5.1. Amministrazione scolastica
L’Amministrazione Scolastica si impegna a:
a) provvedere, sulla base delle procedure indicate dalla normativa vigente, all’atti- vazione degli interventi di sostegno, ivi comprese le eventuali deroghe al rap- porto insegnanti/alunni da essa previste, qualora se ne ravvisino le condizioni;
b) assegnare docenti specializzati per le attività di sostegno, anche in caso di tra- sferimento o certificazione in corso d’anno, destinati non al singolo allievo, ma al Circolo/Istituto, per assicurare un’azione coordinata con tutte le risorse impe- gnate nel processo di integrazione.Tale assegnazione deve essere fatta in tempi tali da consentire quanto previsto dall’Accordo stesso (possibilmente entro il mese di agosto). Inoltre l’Amministrazione Scolastica provvede annualmente a rilevare e segnalare all’Università il fabbisogno formativo;
c) attivare forme sistematiche di orientamento scolastico e professionale, coordi- nandosi con l’intero sistema territoriale integrato per l’orientamento e in parti- colare con la Provincia e i Comuni per quanto di loro competenza;
d) realizzare attività di aggiornamento/formazione in servizio per gli insegnanti di sostegno e curricolari, nonché i collaboratori scolastici impegnati nell’integra- zione, su tematiche di carattere pedagogico, didattico e su specifiche tecnologie per il superamento dell’handicap. Alcune di queste attività potranno coinvolge- re anche il personale degli altri Enti, come previsto dall’Art. 14 della Legge 104/92. In questo caso l’organizzazione e la gestione delle attività di aggiorna- mento verranno opportunamente concordate con gli Enti interessati;
e) promuovere forme di sperimentazione in ambito educativo;
f) promuovere e favorire la sperimentazione di nuove forme di integrazione fra scuola, territorio e/o formazione professionale;
g) coordinare gli interventi e le competenze per garantire l’assistenza agli alunni in situazione di handicap all’interno della struttura scolastica, finalizzata al soste- gno nell’esercizio delle autonomie personali. Per l’ottimale conseguimento di questo obiettivo, definito sulla base del PEP e/o inserito nel POF, va realizzata adeguata formazione al personale impegnato in dette funzioni;
h) provvedere, in attuazione all’Art. 12, comma 9 della legge 104/92, d’intesa con le AUSL e i centri di recupero e riabilitazione pubblici e privati, convenzionati con i Ministeri della Sanità e del Lavoro e della Previdenza Sociale, all’istituzione, per i minori ricoverati in strutture ospedaliere, di classi ordinarie quali sezioni stac-
cate della scuola statale;
i) accertare l’applicazione delle norme vigenti in materia di inserimento di studen- ti in situazione di handicap nelle scuole paritarie;
l) fornire, nei tempi previsti e nelle modalità convenute, i dati richiesti per l’aggior- namento dell’Archivio Unificato dell’Handicap;
m) garantire il controllo e la verifica degli indicatori di efficacia e di qualità dei ser- vizi resi, anche attraverso la consultazione degli utenti.
5.1. 1. Impegni delle Istituzioni Scolastiche
Le Istituzioni Scolastiche Autonome Statali e Paritarie (comprensive dei servi- zi socio-educativi per la prima infanzia autorizzati al funzionamento) del ter- ritorio assumono i seguenti impegni:
a) attivare forme sistematiche di orientamento scolastico e professionale, coordinandosi con l’intero sistema territoriale integrato per l’orientamen- to e in particolare con la Provincia e i Comuni per quanto di loro competen- za;
b) promuovere e favorire forme di integrazione tra scuola, territorio e forma- zione professionale, in ambito educativo;
c) coordinare gli interventi e le competenze per garantire l’assistenza agli alunni in situazione di handicap all’interno della struttura educativa e sco- lastica, finalizzata al sostegno nell’esercizio delle autonomie personali. Per l’ottimale conseguimento di questo obiettivo, definito sulla base del PEP, va realizzata adeguata formazione al personale impegnato in dette funzioni;
d) promuovere l’inserimento all’interno del Piano dell’Offerta Formativa (POF) delle singole scuole, della descrizione delle attività per l’integrazio- ne degli alunni in situazione di handicap; nel caso degli Istituti Superiori promuovere l’inserimento nel POF anche della programmazione della pro- gettazione integrata con i Centri di Formazione Professionale;
e) concordare con gli Enti interessati e le famiglie, e comunicare loro per iscritto, entro il mese di novembre, la data del primo incontro del Gruppo operativo. In base agli esiti del primo incontro verranno poi organizzati quelli successivi.
5.1. 2. Continuità
Particolare attenzione va dedicata al tema della continuità orizzontale e ver- ticale. A tal fine le Istituzioni Scolastiche Autonome e Paritarie promuovono ed individuano percorsi di continuità e azioni per l’orientamento al fine di migliorare e facilitare il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro e indirizzare all’inserimento lavorativo, in collaborazione con i locali servizi deputati all’orientamento. Nel periodo febbraio/giugno si garantiscono
incontri per il passaggio delle informazioni, incontri con i docenti delle scuole coinvolte e con tecnici AUSL e dei Comuni per la definizione di azioni indiriz- zate ai bambini, alle famiglie, alla scuola. Si prevede inoltre che i Dirigenti Scolastici promuovano entro il mese di dicembre incontri tesi alla verifica delle azioni intraprese.
5.1. . Prevenzione del disagio
Le Istituzioni Scolastiche che hanno sede nel territorio dell’Area Nord AUSL di Bologna si impegnano, di concerto con gli altri Enti territoriali, ad individua- re e promuovere azioni finalizzate alla prevenzione del disagio.
5.2. Provincia di Bologna
La Provincia si impegna a:
a) garantire l’eliminazione progressiva delle barriere architettoniche degli edifici scolastici di propria competenza (…) fermo restando quanto previsto dalla nor- mativa vigente. Per “barriera” si intende tutto quanto si frapponga ad un regola- re accesso e fruizione delle strutture e delle attività curricolari;
b) realizzare, in modo coordinato con gli altri Enti sottoscrittori, gli interventi di diritto allo studio in attuazione all’Art. 203 – Diritto all studio e apprendimento
– della Legge regionale 3/1999 “Riforma del sistema regionale e locale” e degli Articoli 3 “Tipologia degli interventi e destinatari” e 5 “Interventi per l’integrazio- ne dei soggetti in situazione di handicap” della Legge Regionale n. 26/2001 “Diritto allo studio e all’apprendimento per tutta la vita. Abrogazione della Legge Regionale 25 maggio 1999, n.10”, regolati dagli indirizzi regionali;
c) garantire la collaborazione con l’Amministrazione scolastica e i Comuni, nel rispetto delle proprie competenze, relativamente all’orientamento scolastico e professionale degli alunni in situazione di handicap;
d) garantire, attraverso il sistema provinciale degli Enti di Formazione accreditati, i necessari interventi di formazione professionale (Obbligo Formativo) e transi- zione al lavoro degli alunni in situazione di handicap, comprese le misure che garantiscono l’accesso, anche attraverso la sperimentazione di nuove forme di integrazione fra scuola e formazione professionale, nel rispetto della normativa nazionale e regionale in materia;
e) garantire il controllo e la verifica con indicatori di efficacia e qualità, dell’attività formativa finanziata, anche attraverso la consultazione degli utenti;
f) promuovere e favorire la Sperimentazione di nuove forme di integrazione fra Scuola, Territorio e/o Formazione Professionale, nel rispetto della normativa vigente;
g) fornire, nei tempi previsti e nelle modalità convenute, i dati della Formazione Professionale richiesti per l’aggiornamento dell’Archivio Unificato dell’Handicap.
5. . Aziende U.S.L.
Le Aziende USL si impegnano a:
a) tramite il programma informatico AUH (Archivio Unificato Handicap, cfr.Art.10), redigere l’attestazione di handicap, la diagnosi funzionale e ogni altra docu- mentazione atta ad individuare le caratteristiche ed i bisogni degli alunni, anche ai fini dell’identificazione delle risorse, dei materiali e dei sussidi utili al processo di integrazione educativa, scolastica e formativa; garantire la conservazione della suddetta documentazione presso i loro archivi e formalizzarne il passag- gio nel caso di eventuali modifiche dei referenti;
b) garantire la presenza nella Scuola e nei Centri di Formazione Professionale degli operatori di cui all’art. 12 della Legge 104/92, per l’aggiornamento del Profilo Dinamico Funzionale e per le verifiche periodiche del Piano Educativo Personalizzato (cfr. Art.9);
c) garantire la presenza dei propri referenti nei Gruppi di Lavoro di Istituzione Scolastica previsti ai sensi dell’Ar. 15, punto 2, Legge 104/92 (art. 13 del presente Accordo, dei Gruppi Operativi (Art. 12 del presente Accordo);
d) di collaborare con l’Amministrazione Scolastica e gli Enti Locali per la progetta- zione, la conduzione e la verifica di progetti di integrazione educativa sco- lastica e formativa e per la realizzazione di progetti di “aggiornamento e for- mazione in servizio” previsti dalla normativa vigente;
e) collaborare con l’Amministrazione Provinciale ed il sistema dei Centri di Formazione Professionale per l’orientamento e il supporto all’integrazione;
f) mettere a disposizione nel contesto educativo, scolastico e formativo, soltanto in relazione a specifici progetti, personale di riabilitazione e educatori profes- sionali;
g) mantenere aggiornata, in relazione al programma AUH, la Banca Dati degli Ausili assegnati ad uso personale al fine di favorire un ottimale riutilizzo delle risorse;
h) fornire, quando prescritto, protesi ed ausili indicati dal nomenclatore tariffario;
i) garantire l’organizzazione di cui all’Art. 21 del presente Accordo;
l) fornire, nei tempi previsti e nelle modalità convenute, i dati richiesti per l’aggior- namento dell’Archivio Unificato dell’Handicap;
m) garantire il controllo e la verifica con indicatori di efficacia e qualità dei servizi resi, anche attraverso la consultazione degli utenti.
n) uniformare le proprie azioni alle modalità e ai tempi concordati attraverso il presente Accordo Territoriale (vedi allegato 1);
o) collaborare alla definizione delle priorità relativamente all’attribuzione delle risorse educativo-assistenziali sia a livello di Gruppo di lavoro, che a livello interistituzionale.
La stesura della Diagnosi Funzionale, del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Personalizzato è regolata dall’Art. 12 della legge 104/92, nonché dal DPR
24/2/94 e dalle Linee di indirizzo dell’Assessorato regionale alla Sanità (aprile/giu- gno 1994).
5.4. Amministrazioni Comunali
Le Amministrazioni Comunali si impegnano a:
5.4.1. In qualità di soggetti gestori di Nidi e Scuole dell’Infanzia
a) integrare il personale educativo dei servizi per l’infanzia con educatori e/o insegnanti di sostegno, se e in quanto richiesti dallo specifico progetto di integrazione;
b) realizzare, anche in forma associata e/o in collaborazione con specialisti AUSL, attività di aggiornamento e formazione permanente rivolte al personale dei ser- vizi impegnato nei processi di integrazione, con l’obiettivo di promuovere e qualificare una cultura comune e strategie di intervento condivise sul tema del- l’integrazione;
c) promuovere iniziative di innovazione didattica e di sperimentazione che favo- riscano in particolare l’integrazione tra servizi educativi, scuola e ter- ritorio;
d) garantire l’impiego del personale ausiliario nel processo di integrazione, a sup- porto dell’intervento del personale educativo ed insegnante;
e) dimensionare, quando si rende necessario, il numero massimo di iscritti nelle sezioni in cui sono inseriti bambini in situazione di handicap;
f) fornire i dati all’archivio Unificato Handicap relativi agli interventi effettuati e agli allievi che frequentano le proprie istituzioni educative;
g) garantire forme di concertazione degli interventi di sostegno attraverso i propri referenti tecnici (coordinatori pedagogici, educatori ed insegnanti) e gli specialisti dell’AUSL;
h) prevedere forme di verifica e di valutazione degli interventi realizzati, anche attraverso l’uso di indicatori specifici e forme di consultazione degli utenti.
5.4.2. In qualità di Enti Locali
a) garantire l’eliminazione delle barriere architettoniche degli edifici scolastici di propria competenza, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente. Per“barriera” si intende tutto quanto si frapponga ad un regolare accesso ed uti- lizzo delle strutture e delle attività curricolari;
b) dotare gli allievi in situazione di handicap di attrezzature tecniche, materiale didattico e ausili personali previsti nel Profilo Dinamico Funzionale, extra nomenclatore tariffario, necessari per rendere effettivo il diritto allo studio ed integrativi rispetto alle risorse messe a disposizione dalle scuole;
c) dotare le scuole di arredi scolastici adeguati alle particolari esigenze degli allie-
vi in situazione di handicap, di cui al PDF;
d) assegnare alle scuole il personale adeguatamente preparato per l’assistenza specialistica (per l’assistenza di base, vedi CCNL 2002/2005 Area A relativamente al ruolo del personale statale ATA), l’autonomia personale e la comunicazione degli allievi certificati. In alternativa, previo accordo con le Dirigenze Scolastiche, i Comuni possono trasferire adeguati finanzia- menti alle scuole affinchè gestiscano direttamente detti incarichi. In tal caso l’Ente Locale si impegna a collaborare attivamente per il passaggio delle competenze. Si conviene, in ogni caso, che i requisiti di accesso al ruolo di “operatore dei servizi di assistenza specialistica a studenti in con- dizioni di handicap” siano quelli indicati all’Art. 16.2 “Figure professionali Sociali” del presente Accordo;
e) provvedere al trasporto scolastico;
f) contribuire alla realizzazione dei progetti volti a garantire e migliora- re i livelli educativi e didattici dell’integrazione nel sistema scolastico;
g) favorire la continuità delle azioni educative e assistenziali assicurate in ambito scolastico, qualora fattibile, anche durante le iniziative educativo-ricreative extra scolastiche ed estive (pre- post scuola; centri estivi; soggiorni verdi);
h) promuovere attività educative parascolastiche ed extrascolastiche;
i) garantire la presenza dei propri referenti nei Gruppi di Lavoro di Istituzione Scolastica previsti ai sensi dell’art. 15, punto 2, Legge 104/92(Art. 13 Accordo Provinciale), degli operatori sociali e/o tecnici nei gruppi operativi, qualora pre- senti (Art. 12 Accordo Provinciale);
l) garantire la presenza di una adeguata rappresentanza dei Comuni sottoscrittori dell’Accordo Provinciale, concordemente individuata tra gli stessi;
m) fornire alle scuole la mappa delle risorse extra scolastiche presenti sul proprio territorio favorendone il reale utilizzo;
n) relativamente all’orientamento scolastico e professionale, partecipare con l’Amministrazione Scolastica, l’Azienda USL e la Provincia, secondo le rispettive competenze, alla definizione del percorso scolastico e professio- nale degli allievi in situazione di handicap;
o) fornire, nei tempi previsti e nelle modalità convenute, i dati richiesti per l’aggior- namento dell’Archivio Unificato dell’Handicap a cui i Comuni, d’altra parte, potranno accedere ai fin della propria attività di programmazione;
p) garantire, insieme all’Amministrazione Scolastica, all’Azienda USL e alla Provincia,degli utenti, il controllo e la verifica dei servizi resi con l’utilizzo di indicatori di efficacia e qualità, anche attraverso la consulta- zione degli utenti
Le azioni dei Comuni sono svolte, nei limiti delle risorse a disposizione, a favore delle scuole gestite dallo Stato, da Enti Locali e da soggetti privati paritari o con-
venzionati con i Comuni medesimi.
I Comuni possono trasferire finanziamenti alle scuole suddette o alle famiglie per fornire direttamente i servizi di competenza.
I Comuni individuano sistemi tariffari, basati sulla condizione economica, in riferi- mento agli interventi individuali per il diritto allo studio, ai sensi della Legge Regionale n. 26/2001, Art.3, comma 3.
Oltre agli allievi certificati in situazione di handicap certificati, le suddette presta- zioni sono assicurate anche agli allievi temporaneamente disabili, su richiesta delle scuole, corredata da certificazione medica. Per casi e patologie particolari, l’intervento assistenziale temporaneo può essere fornito anche al domi- cilio dell’alunno regolarmente iscritto.
In base alla legislazione vigente, le competenze assistenziali sono a cari- co del Comune di residenza dell’alunno certificato.
5.5. Centri di formazione professionale FORMAL 8ex ORAL) e FUTURA
I Centri di Formazione Professionale “FOMAL” e “FUTURA” si impegnano a:
a) realizzare per i giovani in situazione di handicap, compatibilmente con le risorse disponibili, progetti Integrati Scuola e Formazione professionale e territorio /PIAFST, cioè percorsi individuali interni alla scuola in espleta- mento dell’obbligo formativo o dell’obbligo scolastico, oppure progetti di formazione professionale nella doppia versione di formazione in situazio- ne e di corsi NOF, e comunque secondo le linee guida della Provincia di Bologna;
b) collaborare con i referenti dell’Azienda USL Bologna Nord e con gli Istituti Scolastici con i quali l’Ente opera, nella fase dell’orientamento e del sup- porto all’integrazione, nell’aggiornamento del Profilo Dinamico Funzionale e per le verifiche periodiche del Piano Educativo Personalizzato;
c) istituire anche per la Formazione professionale il Gruppo di lavoro e i Gruppi Operativi presenti negli istituti scolastici nei quali l’Ente opera;
d) stilare per ogni progetto integrato un’apposita convenzione esplicativa delle attività formative svolte con le scuole interessate;
e) nominare un proprio rappresentante all’interno dei Gruppi di Lavoro di istituzione Scolastica e nei gruppi operativi presenti negli istituti scolastici nei quali l’Ente opera;
f) promuovere e sperimentare nuovi percorsi di integrazione con le scuole medie inferiori e superiori;
g) coordinare le proprie azioni con le attività istituzionali di tutti gli altri Enti e soggetti coinvolti nel percorso di integrazione scolastica e sociale dei gio- vani in situazione di handicap;
h) dotarsi di strumenti e strategie per controllare e verificare l’efficacia degli interventi, anche attraverso la consultazione degli utenti;
i) uniformare le proprie azioni rivolte all’integrazione scolastica di giovani in situazione di handicap alle modalità e ai tempi specifici indicati nell’allega- to all’Accordo territoriale.
Articolo 6. Modalità operative di verifica
6.1. Verifiche interne
In ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 104/92 e tenuto conto delle espe- rienze maturate e consolidate negli anni, i vari enti interessati al processo di inte- grazione scolastica concordano le seguenti modalità operative di verifica:
• ad un primo livello, annualmente, direttamente dai responsabili dei servizi inte- ressati ai problemi dell’handicap all’interno dei Comuni, della Provincia, delle Aziende USL e dell’Amministrazione Scolastica;
• ad un secondo livello, sempre annualmente, dal gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale (GLIP) per l’integrazione scolastica, costituito pres- so l’Ufficio Scolastico Provinciale a norma dell’Art. 15 della Legge 104/92, anche alla luce dei rilievi e dei suggerimenti pervenuti dalle istituzioni scolastiche, dal- l’utenza e dai servizi interessati, e avendo, il gruppo, la facoltà di richiedere l’ac- cesso in ambito scolastico, alla documentazione inerente l’integrazione degli alunni certificati.
Il GLIP inoltre potrà avvalersi delle relazioni prodotte dai Gruppi di Istituzione Scolastica e dal Gruppo Interistituzionale per il coordinamento delle risorse scola- stiche e formative (articoli 13 e 21 dell’Accordo Provinciale), e di quegli strumenti di cui avrà ritenuto opportuno dotarsi;
• dal Collegio di vigilanza sulla esecuzione degli Accordi di Programma previsto dall’Art. 34 del decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” presieduto e convocato dal Presidente della Provincia o da un suo delegato e costituito da:
- Prefetto o suo delegato;
- Un rappresentante dell’Amministrazione Scolastica;
- Un rappresentante di un Comune dell’Area Metropolitana;
- Un rappresentante del Comune di Bologna;
- Un rappresentante delle Aziende USL
Per fare il punto sullo stato di avanzamento dell’Accordo e per rendere partecipa- ta la verifica “dell’esigibilità dei diritti” è invitato permanente con diritto di parola agli incontri del Collegio di Vigilanza un rappresentante delle famiglie nominato dalla Consulta Provinciale per l’integrazione dei disabili.
6.2. Verifiche di esigibilità
Il Collegio di Vigilanza è l’organismo sul quale possono essere convogliate le segnalazioni di non applicazione dell’Accordo Provinciale, con particolare riferi- mento alla esigibilità di quanto per legge è dovuto.
Il Collegio di Vigilanza si attiverà per eventuali interventi sostitutivi in caso di ina- dempienza dei soggetti firmatari. Al fine di tutelare le posizioni soggettive e di ren- dere esigibili in tempi più rapidi i diritti previsti dall’Accordo Provinciale di Programma e per permettere all’utenza di attivare ricorsi amministrativi contro provvedimenti di gestione dei servizi, verranno stabilite da ciascun Ente le moda- lità di attivazione dei ricorsi e verranno comunicate direttamente all’utenza dando comunque risposta scritta entro 30 giorni dal ricevimento.
Capitolo 2. Il percorso dell’integrazione e la relativa documentazione
L’avvio e la continuazione del processo di integrazione scolastica presuppongono la produzione, l’acquisizione e l’uso di una documentazione tecnico-conoscitiva- progettuale che, in base all’Art. 1 comma 5 della Legge 104/92, si compone dei documenti di cui ai successivi articoli.
Articolo 7. Attestazione di handicap
7.1. All’individuazione dell’alunno, anche se maggiorenne, come soggetto in situazione di handicap provvede il competente Servizio dell’Azienda USL tra- mite apposita certificazione. La certificazione attesta la natura della disabilità ed il suo grado, secondo la classificazione delle tipologie definita a livello pro- vinciale e mediante il modello convenuto ( Modello DF).
7.2. La certificazione prodotta tramite il sistema AUH (Archivio Unificato handicap, art. 10 accordo provinciale) viene rilasciata alla famiglia dell’alunno, o al diret- to interessato in caso di maggiore età, che provvederà a consegnarla al Nido, alla scuola o al Centro di Formazione Professionale di norma all’atto dell’iscri- zione.
7. . Le attestazioni di handicap prodotte da specialisti nell’esercizio della libera professione devono comunque essere convalidate secondo le procedure pre- viste dalle competenti Aziende USL che provvedono al rilascio del D.F. secon- do le modalità previste ai punti 7.1 e 7.2.
7.4. Per gli alunni che evidenziano gravi difficoltà di apprendimento e di relazione in corso di frequenza scolastica o di attività formativa, compete al dirigente scolastico o al direttore del CFP invitare la famiglia a consultare il competente servizio dell’Azienda USL.
Articolo 8. Diagnosi funzionale
La diagnosi funzionale (modello DF) consiste in una descrizione della compromis- sione funzionale dello stato psico-fisico dell’alunno; si esplica in un profilo nel quale vengono considerate capacità, potenzialità e difficoltà di sviluppo dell’alun- no. Alla sua stesura, sul modello concordato, provvedono i competenti Servizi delle Aziende USL. Essa viene aggiornata allorquando se ne ravvisano i presupposti e comunque viene rinnovata ad ogni passaggio di grado scolastico o alla formazio- ne professionale dell’alunno interessato.
In caso di prima individuazione, le Aziende USL si impegnano a produrre la docu- mentazione entro 45 giorni dalla prima visita specialistica.
Articolo 9. Profilo dinamico funzionale
Il Gruppo Operativo (Art. 12 accordo provinciale) è tenuto a:
• elaborare il Profilo Dinamico Funzionale utilizzando il modello convenuto a livel- lo provinciale (Modello PDF);
• verificare i dati e le informazioni contenute nel Profilo Dinamico Funzionale, al fine di una più idonea progettazione educativa rivolta all’alunno interessato.
Il Profilo, consegnato in copia alla famiglia, sarà aggiornato ogniqualvolta lo si ritenga necessario e comunque obbligatoriamente al momento del passaggio di ciclo o alla Formazione Professionale.
La stesura, l’aggiornamento e la verifica del PDF sono di competenza del Gruppo Operativo (Art. 12 accordo provinciale).
Articolo 10. Archivio unificato
Lo scambio di informazioni fra aziende USL, scuole e Ufficio Scolastico provinciale è regolato dall’Archivio Unificato Handicap (AUH) che, contenendo la scheda indi- viduale e i dati della diagnosi funzionale, è disponibile, fatte salve le garanzie di riservatezza nel rispetto della Legge n.675/1966 e successive modifiche e integra- zioni sulla tutela della privacy, per le Aziende USL, l’Amministrazione Scolastica, la Provincia e i Comuni interessati.
La responsabilità dell’immissione dei dati nell’Archivio Unificato dell’Handicap resta in campo ai singoli soggetti referenti (AUSL e Scuole); il coordinamento dell’AUH viene attribuito all’Ufficio Scolastico Provinciale che, sentito il GLIP, redi- gerà un rapporto annuale sull’andamento dell’attività.
Le finalità dell’AUH si identificano nell’omogeneizzazione degli strumenti tecnici di scambio delle informazioni, nella generalizzazione delle pratiche condivise di intervento, nella costruzione progressiva della scheda individuale del soggetto nel passaggio e nell’integrazione delle informazioni fra gli enti titolari degli interventi. Pertanto l’Archivio Unificato Handicap sarà impostato per essere integrato con i dati relativi al diritto allo studio, all’assistenza individuale, alla realizzazione dell’ob-
bligo formativo e alle diverse forme di transizione al lavoro dei Comuni della Provincia relativamente alla Formazione Professionale e al Lavoro.
Articolo 11. Progettazione educativa. Piano educativo per- sonalizzato
Per ogni alunno in situazione di handicap inserito nella scuola o nel CFP viene defi- nito uno specifico Piano Educativo Personalizzato che, consegnato in copia alla famiglia, documenta l’integrazione degli interventi predisposti a favore dell’alun- no, per un periodo di tempo determinato, di norma annuale.
Il Piano è parte integrante della programmazione educativa/didattica di classe. Esso è definito entro i primi due mesi di scuola (visto la complessità, 3 mesi per le scuole superiori) dai docenti della scuola e, per quanto riguarda i progetti integra- ti, insieme ai docenti della formazione professionale, con contributo degli operato- ri dell’Azienda USL, delle eventuali figure professionali e sociali dell’Ente Locale che seguono il caso e della famiglia.
Il Piano Educativo Personalizzato costituisce un documento di sintesi dei dati conosciuti e di previsione degli interventi prospettati. In esso si definiscono:
• i bisogni, le prestazioni e i servizi erogati alla persona (tra i quali anche l’accesso, l’accoglienza e la somministrazione di farmaci);
• gli obiettivi educativi/riabilitativi, di socializzazione perseguibili in uno o più anni);
• gli obiettivi di apprendimento e di integrazione riferiti alle diverse aree, anche in relazione alla programmazione di classe;
• le attività;
• i metodi, i materiali, i sussidi con cui organizzare le proposte di intervento;
• i tempi di scansione degli interventi previsti;
• le forme e i modi di verifica e di valutazione del Piano;
• le forme di integrazione tra scuola e/o CFP ed extra scuola in sintonia con il pro- getto di vita;
• l’eventuale progettazione delle attività corsuali relative alla formazione professio- nale;
• raccordo con la famiglia in caso di assenza prolungata.
Articolo 12. Gruppo operativo
Per ogni bambino/alunno/studente in situazione di handicap iscritto a scuola o alla formazione professionale opera collegialmente il gruppo interprofessionale. Esso è costituito dal Dirigente scolastico o Direttore del CFP, dagli insegnanti che seguono l’alunno (curricolari, di sostegno e della F.P. se presente), dagli operatori dell’Azienda USL referenti per il caso, dalla famiglia e, quando di competenza, dai rappresentanti delle Unità Sovradistrettuali per l’Orientamento (Art. 21 accordo
provinciale), dagli operatori sociali e/o tecnici dell’Ente Locale.
Il Dirigente scolastico o Direttore del CFP costituisce formalmente il Gruppo speci- ficando nominalmente i referenti indicati dai diversi Enti.Il Gruppo si riunisce in date prestabilite, secondo un calendario concordato, su convocazione del Capo di istituto almeno tre volte all’anno (variazioni potranno essere concordate nell’am- bito del Gruppo stesso), per la stesura, l’aggiornamento e la verifica del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Personalizzato.
La famiglia è parte attiva nella definizione e nella verifica del Profilo Dinamico Funzionale del Piano Educativo Personalizzato, avvalendosi, se lo ritiene opportu- no, di suoi consulenti.
I membri del Gruppo Operativo sottoscrivono il Piano Educativo Personalizzato come impegno alla realizzazione dello stesso.Il Gruppo Operativo potrà avvalersi di consulenze di specialisti, anche messi disposizione dalle Associazioni, secondo protocolli appositamente sottoscritti.
In ambito territoriale, per favorire la massima efficienza organizzativa, l’uso ottimale delle risorse ed una reale partecipazione di tutti i sogget- ti coinvolti, il Gruppo Operativo si riunisce in date prestabilite, secondo un calendario concordato e su convocazione del Capo d’Istituto – possi- bilmente in orario che favorisca la partecipazione di tutti i componenti. Il numero degli incontri verrà concordato in relazione ai bisogni presen- tati dall’alunno per rendere efficace la sua integrazione a tutti i livelli. Gli incontri si effettueranno di norma nella scuola, salvo esigenze diver- se da concordare.
Articolo 1 . Gruppo di lavoro di istituzione scolastica
Presso ogni istituzione scolastica, comprese quelle private autorizzate a rilasciare titoli di studio aventi valore legale, e presso i Centri di Formazione Professionale, viene costituito il Gruppo di studio e lavoro previsto dall’Art.15, punto 2 della Legge 104/92, con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo.
Esso è composto da:
• il Dirigente Scolastico che lo presiede;
• un rappresentante dell’Azienda USL (per la scuola superiore un rappresentante dell’Unità sovradistrettuale di cui all’art.21 dell’accordo provinciale);
• due rappresentanti dei docenti, di cui uno specializzato;
• un rappresentante del Centro di Formazione Professionale se vi opera;
• un rappresentante degli studenti per le scuole secondarie);
• un rappresentante dei genitori degli alunni in situazione di handicap (o eventual- mente delle loro associazioni) da loro stessi indicato;
• un rappresentante dei genitori eletti nel Consiglio di Circolo/Istituto;
• un rappresentante dell’Ente Locale.
Il Dirigente scolastico, sulla base delle nomine ricevute dagli Enti coinvolti, forma- lizza la costituzione del Gruppo.
Tale Gruppo, che ha valenza triennale, si riunisce di norma tre volte all’anno con compiti, tra gli altri, di:
• concorrere all’analisi e all’identificazione dei bisogni relativi alle risorse umane, finanziarie e strumentali, sostenendo con proprio atto scritto la richiesta del Dirigente Scolastico;
• concorrere alla definizione del modello base dei Piani Educativi Personalizzati dell’Istituto o Circolo verificando e approvando tutti gli strumenti in uso;
• concorrere alla definizione dei protocolli per l’applicazione dei decreti relativi al passaggio e alla formazione delle classi (CM n. 1/1988 e DM n.141/1999);
• programmare e realizzare almeno una iniziativa, nel triennio, di integrazione sco- lastica dell’handicap che coinvolga la generalità dell’istituto o Circolo;
• monitorare la qualità dell’integrazione verificandone l’applicazione anche attra- verso l’accesso alla documentazione, nel rispetto delle norme relative alla tutela della privacy;
• fornire collaborazione per quanto previsto dall’Articolo 8 della Legge n.104/92, comma 1) e m).
Articolo 14. Gruppo di lavoro interistituzionale provinciale (GLIP)
Il GLIP ha compiti di consulenza e proposta al provveditore agli studi, di consulen- za alle singole scuole, di collaborazione con gli enti locali e le unità sanitarie locali per la conclusione e la verifica dell’esecuzione degli accordi di programma e per l’impostazione e l’attuazione dei piani educativi individualizzati, nonché per qual- siasi altra attività inerente all’integrazione degli alunni in difficoltà di apprendi- mento”.
Allo scopo di rendere effettivi tali compiti, il GLIP ha accesso alla documentazione integrativa prodotta dai vari enti in applicazione all’accordo provinciale.
Il GLIP propone modalità e strumenti coordinati d’informazione all’utenza e predi- spone annualmente, in collaborazione con i vari Enti sottoscrittori, l’azione infor- mativa sugli Accordi a favore degli alunni di nuova certificazione.
Ai GLIP spetta inoltre la verifica su:
la gestione dell’Archivio Unificato dell’Handicap (art. 10 accordo provinciale);
la trasmissione alle scuole della mappa delle risorse extra scolastiche presenti sul proprio territorio da parte dei Comuni (art. 5.4 accordo provinciale);
la predisposizione della “mappa delle opportunità scolastiche e formative da parte del Gruppo interistituzionale per il coordinamento delle risorse scolastiche e for- mative (art. 21 accordo provinciale).
Diritto allo studio e impiego integrato delle risorse
Articolo 15. Diritto allo studio
La materia inerente l’esercizio del diritto allo studio è regolamentata da apposita legge regionale (L.R. n. 26 del 9.8.2001 “Diritto allo studio ed all’apprendimento per tutta la vita. Abrogazione della legge regionale 25 maggio 1999, n. 10).
Articolo 16 – Tipologia e mansioni del personale
Il processo di integrazione presuppone una attiva collaborazione di tutto il perso- nale scolastico ed è favorito dall’utilizzo di figure appositamente assegnate secon- do le necessità accertate e documentate degli alunni in situazione di handicap.
16.1. Personale docente delle scuole statali, delle scuole e delle istituzio- ni educative comunali e paritarie
Svolge le funzioni previste dalla norma attinenti l’area educativo-didattica. Viene assegnato secondo le procedure e la programmazione delle risorse fissate dall’Amministrazione Scolastica, sostenendo la continuità al progetto espresso dal Piano Educativo Personalizzato.
16.2. Figure professionali sociali
Svolgono le funzioni previste dalle norme e con compiti definiti in osservanza dell’Art. 12 della legge 328/2000. Vengono assegnate secondo le procedure e la programmazione delle risorse degli Enti Locali competenti, dietro richiesta del Dirigente Scolastico, sostenuto dal Gruppo di Lavoro di Istituzione Scolastica defi- nito nell’art. 13, nel quadro dell’Accordo Provinciale e del presente Accordo Territoriale. Si tratta di operatori dei servizi di assistenza specialistica che per accedere al ruolo devono possedere i seguenti requisiti:
• diploma di maturità magistrale, diploma di maturità rilasciato dal liceo socio-psico-pedagogico, diploma di abilitazione all’insegnamento nelle scuole del grado preparatorio, diploma di dirigente di comunità, diploma di tecnico dei servizi sociali e assistente di comunità infantile, operatore dei servizi sociali e assistente per l’infanzia, titoli equipollenti riconosciuti dal Ministero all’Istruzione. In alternativa, uno dei seguenti titoli universitari vecchio ordinamento: diploma di laurea in pedagogia, diploma di laurea in scienze dell’educazione, diploma di laurea in scienze della formazione pri- maria o una delle seguenti lauree triennali nuovo ordinamento: animatore socio-educativo, educatore di Nido e di comunità infantile, educatore pro- fessionale, formatore, operatore culturale/esperto in scienze dell’educazio-
ne, scienze della formazione primaria, servizio sociale o titoli equipollenti.
• in alternativa, altro titolo di scuola superiore accompagnato da: a) espe- rienza professionale in ambito educativo di almeno un anno o, in alternati- va, b) partecipazione a corsi di formazione professionale specifici di alme- no 500 ore.
I presenti requisiti sono richiesti dai Comuni o dagli Istituti Scolastici con decorrenza dai nuovi contratti d’appalto da stipulare o come base per nuove procedure selettive.
16. . Personale di riabilitazione (logopedisti, terapisti della riabilitazio- ne, educatori professionali)
È reso disponibile dall’azienda USL e interviene eccezionalmente nel contesto sco- lastico/educativo o presso Centri dell’Azienda stessa in orari scolastico, previo accordo con le scuole, in relazione a specifici progetti di integrazione.
16.4. Personale ATA e collaboratori scolastici delle scuole/istituzioni educative comunali e paritarie
Compete a questo personale, coerentemente con quanto previsto dalle norme e utilizzando gli istituti previsti dal contratto e dal CCNL 2002/2005 Area A (per personale ATA):
• l’assistenza degli alunni, compresi quelli in situazione di handicap, in occa- sione di momentanea assenza degli insegnanti;
• l’aiuto materiale agli stessi nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolasti- che e all’uscita da esse;
• l’assistenza qualificata all’interno delle strutture scolastiche nell’uso dei servizi igienici o nella cura personale.
16.5. Personale dei Centri di Formazione Professionale
Per i progetti integrati tra Scuola e Formazione Professionale (art. 20.2 Accordo Provinciale) operano docenti, coordinatori e tutor provenienti dalla formazione professionale, sulla base del progetto finanziato e dell’apposita convenzione sigla- ta tra la scuola e il CFP.
Le figure professionali dell’area sociale assegnate dai Comuni per l’assistenza all’a- lunno certificato dipendono gerarchicamente dall’amministrazione comunale e funzionalmente dal dirigente scolastico, secondo il progetto contenuto nel PEP e i criteri di utilizzo indicati dai Comuni. Nel caso di utilizzo di personale convenziona- to o a contratto con Enti Locali o Aziende USL, i dirigenti scolastici faranno riferi- mento alle suddette amministrazioni, le quali sono garanti dei requisiti di idoneità professionale, anche dal punto di vista igienico-sanitario, per tutto il personale comunque assegnato. Nel caso di personale direttamente incaricato dai dirigenti scolastici, questo dipende sia gerarchicamente che funzional-
mente dal dirigente scolastico stesso.
Articolo 17. Impiego coordinato delle risorse
Al fine di facilitare l’impiego coordinato delle risorse umane, finanziarie e dei servi- zi, le Amministrazioni si impegnano ad un primo incontro inter istituzionale, da rea- lizzarsi entro due mesi dal termine previsto dalle iscrizioni scolastiche, nel corso del quale vengono evidenziati i bisogni delle singole scuole a seguito delle richieste del Dirigente Scolastico sostenute dal Gruppo di Lavoro dell’Istituzione Scolastica (Art. 13 accordo provinciale).
Entro il mese successivo i Comuni si impegnano ad effettuare un incontro on i Dirigenti Scolastici, il responsabile del Servizio AUSL o suo delegato, un rappresen- tante dei genitori espresso dalle Consulte locali o dalle Associazioni dei Disabili, al fine di:
• rendere note le risorse disponibili per l’anno stesso;
• concordare le modalità per l’uso ottimale delle risorse medesime, tenuto conto delle esigenze degli alunni certificati.
Il nuovo obbligo scolastico e formativo
Articolo 18. Orientamento
L’orientamento è attuato dalle scuole mediante il personale docente e dalle azien- de USL attraverso Unità Sovradistrettuali in collaborazione con gli specialisti (N.P.I./psicologi, Assistenti Sociali, Educatori, ecc.). Tali azioni di orientamento in ogni fase operativa devono tenere presenti le aspettative e gli interessi degli stu- denti, il loro livello funzionale e le aree di potenzialità, ed essere comunque rappor- tate alla diagnosi funzionale, al profilo Dinamico Funzionale ed essere parte inte- grante dei Piani Educativi Personalizzati; esse implicano la collaborazione tra scuo- le, Aziende USL e famiglia per consentire a quest’ultima una scelta più consapevo- le.
L’azione di orientamento inizia al termine della Scuola Media e prosegue attraver- so un’azione di monitoraggio all’interno del primo anno di Scuola Media Superiore (ultimo anno dell’obbligo) con l’obiettivo di riverificare la scelta effettuata in pre- cedenza e al fine di programmare in sede di gruppo operativo i percorsi formativi anche alternativi alla Scuola (progetti integrati Scuola/F.P. e/o percorsi di Formazione Professionale) fino all’assolvimento dell’obbligo formativo.
Articolo 19. Obbligo Scolastico
L’ultimo anno dell’obbligo scolastico deve avere una forte caratterizzazione orien- tativa e l’obiettivo di assicurare la continuità col successivo obbligo for- mativo.
Per la progettazione e la realizzazione del curriculum dell’ultimo anno dell’obbligo scolastico per gli alunni certificati le Scuole, anche in rete fra loro, possono avvaler- si di competenze esterne, anche attivando convenzioni con Enti di Formazione Professionale accreditati in questo ambito dalla Regione Emilia Romagna.
A tal fine i Gruppi di Lavoro dell’Istituzione Scolastica e i Gruppi Operativi promuovono modalità di incontro con i soggetti interessati: scuole, Provincia, Centri di F.P. , AUSL.
L’obiettivo di integrazione tra scuola e formazione è di norma quello di potenziare il carattere orientativo del curriculum scolastico, anche introducendo modalità for- mative innovative e personalizzate, al fine di facilitare il proseguimento del percor- so formativo in uno dei diversi canali che l’allievo e la famiglia avranno a disposi- zione.
A tal fine la Provincia di Bologna si impegna a prevedere risorse finanziarie nell’am- bito dei bandi emanati in coerenza con la normativa regionale vigente in materia destinate in specifico all’attivazione di percorsi integrati scuola/formazione nel-
l’ambito dell’Obbligo Scolastico.
Tale budget sarà, di norma, finalizzato a finanziare azioni di breve durata, curricola- ri, integrate nel gruppo classe e non a carattere professionalizzante
Le Scuole e i Centri di Formazione partner comporranno il quadro delle richieste avanzate dai Gruppi Operativi, entro due mesi dal termine delle iscrizioni, che verrà presentato alla Provincia in sede di Gruppo Interistituzionale per il coordinamento delle risorse scolastiche e formative (art. 21). Tali proposte saranno comunque pre- sentate in sede di Avviso pubblico da parte della Provincia.
Altre e diverse tipologie di intervento rispetto a quella qui delineata potranno essere attivate, in relazione alle risorse effettivamente disponibili, di anno in anno, in base ad esigenze specifiche segnalate e discusse nell’ambito del Gruppo di cui all’Art. 21.
Articolo 20. Obbligo Formativo
L’Art. 68 della L. n. 144/99 istituisce l’obbligo di frequenza di attività formative fino all’età di 18 anni e prevede che l’Obbligo Formativo possa essere assolto all’inter- no di tre percorsi:
• nella scuola
• nella formazione professionale
• nell’apprendistato
Si intende con questa norma offrire a tutti i giovani una più ampia opportunità educativo-formativa, riducendo gli abbandoni precoci del sistema scolastico e for- mativo.
Tale opportunità assume una valenza ancor più rilevante per i giovani in situazio- ne di handicap, ai quali in particolare il sistema scolastico e quello formativo devo- no garantire una risposta tempestiva ed adeguata attraverso la realizzazione di interventi di Diritto allo Studio e di una puntuale programmazione dei percorsi individuali da parte dei Gruppi di Lavoro di Istituzione Scolastica e formativa, dei Gruppi Operativi, dell’AUSL e della Provincia.
20.1. Il sistema scolastico
Le autonomie scolastiche provvederanno ad integrare all’interno dei percorsi sco- lastici tutti gli alunni che decideranno di portare a compimento l’obbligo formati- vo nella scuola programmando lo sviluppo del percorso formativo dei singoli allie- vi all’interno del PEP.
20.2. Il sistema integrato
Per i giovani per i quali il progetto educativo predisposto dal Gruppo Operativo preveda la permanenza all’interno della Scuola in progetti integrati con la Formazione Professionale, è possibile attivare percorsi individuali integrati Scuola/Centro di Formazione/Territorio.
La Provincia si impegna a prevedere risorse finanziarie nell’ambito dei Bandi ema- nati in coerenza con la normativa regionale vigente in materia.
Le proposte, ratificate dai Gruppi Operativi, verranno raccolte entro due mesi dal- l’iscrizione, dal Gruppo Inter-USL (Art. 21) che rappresenterà il quadro complessivo del fabbisogno al Gruppo interistituzionale per il coordinamento delle risorse sco- lastiche e formative (art. 21).
20. . Il sistema della Formazione Professionale
Per i giovani in situazione di handicap per i quali al termine dell’obbligo scolastico il Gruppo Operativo proponga di svolgere l’Obbligo Formativo all’interno della Formazione Professionale, è possibile prevedere:
• il loro inserimento in percorsi specifici per giovani in situazione di handicap, di durata biennale;
• inserimenti, adeguatamente supportati, all’interno dei corsi biennali programma- ti per l’Obbligo Formativo.
Per queste attività la Provincia si impegna a prevedere risorse finanziarie nell’am- bito dei bandi emanati in coerenza con la normativa regionale vigente in materia. Il quadro complessivo del fabbisogno sarà composto sulla base delle segnalazioni del Gruppo Inter-USL (art.21), ratificate dai Gruppi Operativi, entro due mesi dal ter- mine previsto per la scelta del canale in cui espletare l’obbligo formativo.
Articolo 21. Gruppo Interistituzionale per il Coordinamento delle Risorse Scolastiche e Formative
In coerenza con le attività istituzionali del GLIP, in considerazione della rilevanza e della complessità di tale scelta e passaggio (art. 20), si costituisce un “Gruppo Interistituzionale per il Coordinamento delle Risorse Scolastiche e Formative” a cui partecipano rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Provinciale,e delle scuole di secondo grado, della provincia, della Consulta provinciale per l’integrazione del- l’handicap, delle aziende USL attraverso il Gruppo Provinciale Inter-USL con il com- pito di:
• raccogliere il bisogno scolastico e formativo degli allievi in uscita dalla scuola di base e in uscita dall’Obbligo Scolastico oltre a quelli espressi nel corso della fre- quenza dell’Obbligo Formativo;
• fare conoscere le risorse messe in campo nella scuola e nella Formazione;
• definire gli interventi operativi in rapporto alle risorse ed ai bisogni emergenti,
• individuare nuove forme di integrazione scuola e formazione;
• collegare il percorso scolastico e formativo agli interventi di transizione e integra- zione lavorativa.
Per realizzare gli obiettivi sopra indicati le Aziende USL confermano l’articolazione dei seguenti gruppi:
A) Le Unità sovradistrettuali per l’inserimento scolastico e formativo dei giovani disa- bili che hanno il compito di:
• collaborare con le singole Istituzioni scolastiche e riportare all’interno del Gruppo Operativo le osservazioni che concorreranno alla definizione del percorso possibile (orientamento);
• effettuare ilo monitoraggio degli interventi in collaborazione con la Famiglia, la Scuola, i servizi territoriali;
• collaborare con i Servizi deputati all’inserimento lavorativo delle perso- ne con handicap.
B) Il Gruppo Inter-USL che, nell’ambito delle proprie competenze, ha compiti di:
• rilevazione complessiva del bisogno scolastico e formativo delle persone con handicap, in rapporto al quadro delle risorse;
• partecipazione al Gruppo Interistituzionale per il coordinamento delle risorse scolastiche e formative;
• espressione di parere consultivo circa i progetti di formazione professio- nale da realizzare;
• segnalazione dei nominativi dei giovani da inserire nei posti riservati delle diverse tipologie delle attività di formazione professionale (art. 20.3)
Articolo 22. Sviluppo del percorso scolastico/formativo/ lavorativo
La prospettiva dell’inserimento lavorativo deve essere un punto di riferimento della progettualità dei docenti nella Scuola Superiore che operano nei corsi inte- grati e nella formazione professionale.
Nell’ambito della validità dell’Accordo Provinciale, gli Enti si impegnano ad attiva- re tutte le possibili forme di continuità tra Scuola, Formazione Professionale e Mondo del Lavoro e ad elaborare strumenti utili per il raggiungimento di tale fina- lità (schede di osservazione sulle competenze maturate, collegamento tra docenti, ecc.).
Validità dell’Accordo di programma
Articolo 2 . Schede Tecniche Integrative
Le Schede Tecniche allegate, parte integrante dell’Accordo ,sono gli strumenti ope- rativi attraverso i quali si concorda la modulistica relativa agli impegni finanziari e all’imposizione e allo scambio delle informazioni; la modulistica potrà essere inte- grata e modificata dal GLIP qualora se ne rilevi l’esigenza.
Sono altresì allegate schede tecniche specificamente pensate per la realizza- zione dei percorsi/attività a carattere territoriale. Alcune di queste schede semplificano e riassumono gli impegni assunti dagli enti che hanno sotto- scritto l’Accordo Territoriale, altre indicano le risorse per integrazione nei ser- vizi educativi, scolastici e formativi del territorio dell’AUSL di Bologna Area Nord.
Articolo 24. Validità dell’Accordo di Programma
Il presente Accordo di Programma Provinciale, con validità quinquennale, potrà essere integrato e/o modificato per adeguarsi a nuove disposizioni legislative, attraverso la convocazione della Conferenza dei Servizi dei soggetti firmatari dell’Accordo Provinciale.
I criteri generali dell’Accordo Provinciale costituiscono punto di riferimento per ogni eventuale singolo, specifico accordo o intesa tra gli Enti firmatari stessi.
L’Accordo Territoriale ha la stessa durata e validità dell’Accordo di Programma Provinciale e potrà essere modificato, negli aspetti riconosciuti come non sostanziali, per adeguamento a nuove leggi o ad eventuali modifi- che dell’accordo Provinciale stesso. Modifiche di aspetti ritenuti sostanziali, coerenti con le disposizioni di legge e con l’Accordo di Programma Provinciale, possono essere concordate tra le parti attraverso incontri appo- sitamente convocati dall’Azienda USL di Bologna Area Nord, U. O. di Neuropsichiatria e Psicologia dell’Età Evolutiva, Ente coordinatore dei lavori del presente Accordo Territoriale.
Al fine di garantire la realizzazione di quanto indicato nell’accordo territoria- le, il gruppo di lavoro propone di effettuare nel corso di ogni anno scolastico almeno tre incontri per monitorare la qualita’ degli interventi di integrazione scolastica sul territorio .
Il presente Accordo Territoriale è stato approvato e sotto- scritto da:
Azienda USL di Bologna Comuni di:
Argelato Baricella Bentivoglio Budrio
Castello d’Argile Castel Maggiore Castenaso Crevalcore Galliera
Granarolo dell’Emilia Malalbergo Minerbio
Molinella Pieve di Cento
Sala Bolognese
S. Giorgio di Piano
S. Giovanni in Persiceto
S. Pietro in Casale
S. Agata Bolognese
Istituti Scolastici:
Istituto Comprensivo Argelato Direzione Didattica di Budrio Istituto Comprensivo di Budrio Polo scolastico G. Bruno
Direzione Didattica Castel Maggiore Istituto Comprensivo Castel Maggiore
Polo scolastico Keynes
Istituto Comprensivo Castenaso Istituto Comprensivo Crevalcore
Istituto professionale Malpighi Crevalcore Istituto Comprensivo Granarolo dell’Emilia Istituto Comprensivo Malalbergo
Istituto Comprensivo Minerbio Istituto Comprensivo Molinella
Istituto Comprensivo Pieve di Cento e Castello d’Argile Istituto Comprensivo S. Giorgio di Piano
Direzione Didattica S. Giovanni in Persiceto Istituto Comprensivo S. Giovanni in Persiceto Istituto Comprensivo S. Matteo della Decima Polo Scolastico Archimede
Istituto Comprensivo S. Pietro in Casale e Galliera Istituto Comprensivo Sala Bolognese
Istituto Comprensivo di S. Agata Bolognese
Scuole Autonome Paritarie:
Venturi di Argelato Pasti di Argelato Sacro Cuore di Budrio
Calzolari di Castello d’Argile Parrocchiale di Castello d’Argile Marani di Castel Maggiore Fondazione Zarri di Castel Maggiore Sant’Anna di Castel Maggiore Parrocchiale di Trebbo di Reno Gallassi di Castenaso
Damiani di Castenaso Stagni di Crevalcore Sacro Cuore di Galliera
De Propaganda Fide di Malalbergo
Sacro Cuore di Altedo Sacro Cuore di Minerbio Parrocchiale di Marmorta
Ramponi di S. Giorgio di Piano
Clelia Barbieri di S. Giovanni in Persiceto Amici dei Bimbi di S. Giovanni in Persiceto Sacro Cuore di S. Giovanni in Persiceto Pasquali di S. Giovanni in Persiceto
San Luigi di S. Pietro in Casale
Trombelli Magnavacca di S. Agata Bolognese
Centri di Formazione Professionale
FOMAL di S. Giovanni in Persiceto
FUTURA di S. Giovanni in Persiceto e S. Pietro in Casale
Associazioni delle Famiglie
C.E.P.S. ONLUS
Coordinamento Associazioni per l’Integrazione Scolastica e Sociale (C.A.I.S.S.)
Maggio/settembre 2004
Componenti Gruppo di lavoro Accordo Territoriale Carla Neri Dirigente Istituto Comprensivo di Crevalcore Leda Carisi Dirigente Direzione Didattica di Budrio
Elena Accorsi Dirigente Istituto Comprensivo S. Pietro In Casale
Santi Spadaro Vice Preside Polo Scolastico “Keynes” di Castelmaggiore Anno Scolastico 2003/2004
Saverio Gaggioli Pedagogista Fism Provincia di Bologna Marilena Flavi Funzionario Comune di S. Giovanni In Persicelo Anna Campanini Funzionario Comune di Argelato
Riccardo Barbaro Funzionario Comune di Granarolo dell’Emilia
Diego Bertocchi Centro di F.P. Fomal e Assessore Comune S. Giovanni P.
Marisa Succi Assessore Comune Molinella (Fino Ad Aprile 2004)
Andrea Ricciotti Responsabile M. O. Neuropsichiatria di Budrio Ausl di Bologna - Area Nord
Andrea Santi Responsabile M. O. Neuropsichiatria di S. Giovanni in Persiceto Ausl di Bologna - Area Nord
Eugenio Zuffi Responsabile M. O. Neuropsichiatria di . Giorgio di Piano Ausl di Bologna - Area Nord
Coordinamento
Marilisa Martelli Direttore Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Età Evolutiva Ausl di Bologna - Area Nord
Anna Bergonzini Pedagogista, Coordinatrice attività Centro Polifunzionale “Accendi Molti Fuochi” Ausl di Bologna - Area Nord
Agli incontri del gruppo previsti in corso di anno scolastico saranno presenti, in qualità di com- ponenti del gruppo stesso, Grazia Minelli e Roberta Niccolaj Clementel, rappresentanti delle Associazioni delle Famiglie presenti sul territorio, che hanno partecipato alla fase finale dei lavo- ri relativi al presente accordo.
Parteciperanno inoltre Caterina Segata e Simonetta Santucci in qualità di rappresentanti unita- ri delle cooperative sociali impegnate nella gestione dei servizi educativi e scolastici a favore del- l'integrazione degli alunni in situazione di handicap del territorio della Provincia.
Allegato 1. Fasi procedurali
TEMPI | ADEMPIMENTI |
ENTRO IL TERMINE DELLE ISCRIZIONI | Il competente Servizio AUSL • attesta la condizione di handicap (Certificazione e Diagnosi Funzionale) e rilascia alla famiglia il relati- vo documento. |
ENTRO IL MESE DI MARZO | I gruppi di lavoro di istituto (GLIS), sulla base delle certificazioni DF/Diagnosi Funzionale e PDF/Profilo Dinamico Funzionale: • rilevano i bisogni di sostegno didattico, assistenziale ed educativo degli alunni con handicap (quantifi- candone il numero di ore di intervento necessarie); • dispongono, tramite il dirigente scolastico, l’invio all’Ente Locale dei moduli DF/Diagnosi Funzionale ; SI/Scheda Individuale, SR/Scheda Riassuntiva e EL/scheda richieste per Ente Locale, dai quali è possibi- le ricavare il tipo di personale aggiuntivo occorrente, il monte ore di attività, il materiale per i laboratori specifici e innovativi ed i sussidi speciali a supporto dell’apprendimento. |
ENTRO IL MESE DI APRILE | * Ogni Comune, di norma, convoca l’incontro interistituzionale. Nel corso dell’incontro, il Comune, l’AUSL e la scuola rendono note le risorse disponibili relative all’anno scolastico successivo e concertano l’ipotesi di distribuzione ottimale delle risorse ed i relativi criteri, tenuto conto degli alunni certificati e della loro gravità.Tale ipotesi viene successivamente discussa all’interno dei GLIS appositamente convocati dal Dirigente Scolastico. • I Centri di Formazione Professionale ricevono le segnalazioni dei possibili utenti dal competente Servizio AUSL e/o dai gruppi operativi presenti nelle scuole; • Il gruppo Interusl propone l’inserimento in progetti di Formazione Professionale • I Centri di Formazione Professionale presentano il piano delle richieste d’intervento pervenute e le relative tipologie formative per le quali provvederanno a richiedere il finanziamento della Provincia d Bologna secondo modalità e tempi previsti dall’apposito bando. • I corsi si realizzeranno a partire dal mese di settembre dello stesso anno. |
ENTRO IL MESE DI GIUGNO | Le Istituzioni scolastiche, autonome e paritarie: • avviano percorsi di continuità e azioni per l’orientamento al fine di migliorare e facilitare il passaggio degli alunni da un ordine di scuola all’altro e di indirizzare all’inserimento lavorativo, in collaborazione con i servizi locali deputati all’orientamento; •garantiscono lo svolgimento di incontri per il passaggio delle informazioni, con docenti delle scuole coin- volte e con tecnici AUSL e dei Comuni per la definizione di azioni indirizzate a bambini, famiglie, scuole. |
ENTRO IL MESE DI LUGLIO | La scuola invia al CSA e alla Direzione Scolastica Regionale le certificazioni tardive (consegnate dai geni- tori, per vari motivi, dopo il termine delle iscrizioni). |
ENTRO IL MESE DI SETTEMBRE | In caso di sostanziali variazioni in merito alle risorse statali e comunali assegnate per l’integrazione scola- stica, gli Enti sottoscrittori dell’Accordo Territoriale effettuano una ridistribuzione definitiva delle stesse. |
ENTRO IL MESE DI OTTOBRE | Inserimento nel POF dei progetti di integrazioni concordati per l’anno educativo, scolastico e formativo. Nel caso degli Istituti Superiori si promuove l’inserimento nel POF anche della progettazione integrata con i Centri di Formazione Professionale. |
ENTRO IL MESE DI NOVEMBRE | Le Scuole e i Gruppi operativi mettono a punto i PEP per ogni alunno con handicap. Le Scuole comunica- no ai soggetti coinvolti, per iscritto, il calendario del primo incontro del Gruppo Operativo. |
ENTRO IL MESE DI DICEMBRE | I Dirigenti scolastici promuovono incontri tesi alla verifica delle azioni intraprese nell’ambito degli inter- venti di passaggio/continuità. |
N.B.: eventuali modifiche alla tempistica indicata potranno verificarsi a seguito di disposizioni impartite dall’Amministrazione Scolastica. In questo caso i Dirigenti Scolastici si impegnano ad informare nei tempi dovuti gli Enti interessati.
Allegato 2. Elenco servizi educativi, scuole e centri di formazione professionale presenti nei comuni dell’Ausl ex Bologna Nord
Nidi d’infanzia comunali
COMUNE | DENOMINAZIONE | INDIRIZZO |
Argelato | La Coccinella | Via San Giobbe, 56 - Funo |
Baricella | Regina Margherita Asilo Nido part time | Via Savena Vecchia, 238 S. Gabriele Via Savena Vecchia, 234 S. Gabriele |
Bentivoglio | Asilo Nido | Via Marconi, 64 |
Budrio | Asilo Nido Asilo Nido Spazio Baby | Via D’Ormea, 19 Via Martiri Antifascisti, 85 Via Martiri Antifascisti, 85 |
Castel Maggiore | L’Anatroccolo Gatto Talete | Via Einaudi, 20 Via Ungaretti, 3 |
Castello D’Argile | Pollicino Centro Gioco “Girotondo” | Via della Costituzione, 5 Via della Costituzione, 5 |
Castenaso | Piccolo Giallo Piccolo Blu | Via Bargello, 6 Via Gramsci, 41 |
Crevalcore | G. Dozza C. Bolzani | Via Puccini, 242 Via Vecchi, 138 |
Galliera | Asilo Nido | Via Coronella, 75/1 |
Granarolo dell’Emilia | Il Bruco | Via Bettini,7 |
Malalbergo | Pippo Castano Gatto Nando Spazio Bimbo | Via Oberdan, 11 Malalbergo Via I. Bandiera, 41 Altedo Via I. Bandiera, 41 Altedo |
Minerbio | L’Isola di Peter Pan Spazio Bimbo Centro Giochi | Via Roma, 26 Via della Repubblica, 8 Via della Repubblica, 8 |
Molinella | Cip &Ciop Peter Pan | Via Don Minzoni Molinella Via Fiume Vecchio, 219 Marmorta |
Pieve di Cento | Nido Comunale | Via Circonvallazione Levante, 63 |
Sala Bolognese | Arcobaleno | Via Gramsci, 95/A |
S. Giorgio di Piano | La Pimpa Centro Gioco Arcobalena | Via Grandi, 9 Via Bentini, 1 |
S. Giovanni Persiceto | Cappuccini Meraviglia G. Nicoli Nido P.T.“G.Nicoli | Via Cappuccini, 3-3/A S. Giovanni P. Via Cimitero vecchio,17/B S.Matteo della D. Via 25 Aprile, 35/37 S. Giovanni P. Via 25 Aprile, 35/37 S. Giovanni P. |
S. Pietro in Casale | La casa sull’albero Il Giardino d’inverno | Via Dè Zaiacomo, 181 Via Dè Zaiacomo, 181 |
S.Agata Bolognese | A. Pizzi | Via Circondaria est, 9 |
Per informazioni si rimanda ai recapiti telefonici degli Uffici Scuola dei Comuni di appartenenza (Allegato n. 5)
Nidi d’infanzia privati
COMUNE | DENOMINAZIONE | INDIRIZZO |
Castel Maggiore | Michey Mouse | Via Irma Bandiera, 44/46 |
Castenaso | Baby World | Via Risorgimento, 11 |
Granarolo dell’Emilia | Punto Bimbo (Ass. Senza il Banco) | Via Cadriano, 46 |
Molinella | Punto Gesser … Bimbi (Coop Gesser) “Primi giochi” | Via A. Costa, 82/84 Via Severino Ferrari, 26 |
Per informazioni si rimanda ai recapiti telefonici degli Uffici Scuola dei Comuni di appartenenza (Allegato n. 5)
Scuole dell’infanzia comunali
COMUNE | DENOMINAZIONE | INDIRIZZO |
Baricella | De Amicis | Via Roma,31 |
Granarolo dell’Emilia | L’Aquilone La Farfalla | Via S. Donato, 169 Via Bettini, 3 |
S. Giorgio di Piano | Aurora Battaglia | Via Grandi, 7 |
S. Pietro in Casale | Arcobaleno | Via Tolomelli, 74 |
Galliera | Scuola materna comunale | Via Petrarca, S.Vincenzo |
Per informazioni si rimanda ai recapiti telefonici degli Uffici Scuola dei Comuni di appartenenza (Allegato n. 5)
Scuole dell’infanzia statali
COMUNE | DENOMINAZIONE | INDIRIZZO |
Argelato | Gli aquiloni Peter Pan | Via San Giobbe, 52 - Funo Via F.lli Cervi, 13 |
Baricella | San Gabriele | Via Savena Vecchia, 236 |
Bentivoglio | Scuola Infanzia San Marino | Via Marconi, 60 Via Saletto, 11 |
Budrio | Scuola Materna di Bagnarola Scuola Materna di Budrio “A.Menarini” Scuola Materna di Cento Scuola Materna di Mezzolara Scuola Materna di Vedrana | Via Bagnarola, 61 Via Benni, 56 Via Cantarana, 15 Via Schiassi, 3 Via Croce, 5 |
Castel Maggiore | Cipì R. Bonfiglioli Maurizia Mezzetti Filippo Bassi - Part time Villa Salina | Via Ungaretti,1 Via Lame 111 Trebbo Via Costituzione Via Gramsci, 175 Via 1° Maggio |
Castenaso | Bentivogli Scuola Materna Fiesso Stellina Scuola Materna Villanova | Via Bentivogli, 7 Via Caduti Libertà, 73 Via Bargello Via Tosarelli, 197 |
Crevalcore | G. Dozza Calanca Paltrinieri | Via Puccini, 242 Via del Papa, 35 Caselle Via Provanone, 4964/A |
Granarolo dell’Emilia | La Mela A. Fresu | Via Bettini, 11 Via Cadriano, 63 |
Malalbergo | Scuola Materna Malalbergo Scuola Materna Altedo | Via Oberdan, 11 Via I. Bandiera, 41 |
Minerbio | Rita Caldarone Scuola Materna Cà Dè Fabbri | Via Roma, 13/C Via Ronchi Inferiore, 18 |
Molinella | Scuola Materna di Molinella Scuola Materna di Marmorta Scuola materna di Selva Malvezzi Scuola Materna S. Pietro Capofiume Scuola Materna S. Martino in Argine | Viale Pascoli, 2 Via Fiume Vecchio, 219 Via Selva, 55 Via Ferrari, 187 Via S. Elena, 47 |
Sala Bolognese | Zambonelli Benedetto XIV° Scuola Materna Osteria Nuova | P.zza Marconi, 13 Padulle Via Gramsci, 95 Sala B. Via Gramsci, 293 Osteria Nuova |
S. Giovanni in Persiceto | Cappuccini G. Nicoli A. Antonangeli Scagliarini | Via Cappuccini, 3-3/A S. Giovanni P. Via 25 Aprile, 35/37 S. Giovanni P. Via Cimitero vecchio, 17/B Decima |
S. Pietro in Casale | Scuola per l’Infanzia del Poggetto | Via Govoni, 10 |
Sant’Agata Bolognese | A. Pizzi | Via Circondaria est, 9 |
Pieve di Cento | “Collodi” | Via Circonvallazione Levante, 9 Pieve di Cento |
Per informazioni si rimanda ai recapiti telefonici delle Dirigenze Scolastiche di appartenenza (Allegato n. 4)
COMUNE | DENOMINAZIONE | INDIRIZZO |
Argelato | Don Raffaele Venturi (*) Don Francesco Pasti (*) | Via Centese, 100 - tel. 051892309 scuolamaternaventuri@libero.it Via Funo, 22 - tel. 051862679 parrocchiafuno@inwind.it |
Budrio | Sacro Cuore | Via D’Ormea, 23 - tel. 051801341 |
Castello D’Argile | Parrocchiale Ercole Calzolari | Via Marconi, 5 - tel 051977118 scuolamaterna.argile@libero.it Via Rimaria, 31 Venezzano Mascarino tel. 0516867353 |
Castel Maggiore | Don Alberto Marani Fondazione Pietro Zarri Sant’Anna Parrocchiale | Via Bondanello, 67 - tel. 051713653 Via Rimembranze, 8 - tel. 051711292 pzarri@iberbo- le.bologna.it Via Sammarina, 31 Sabbiuno- tel. 051712145 Vai Lame, 130 Trebbo - tel. 051701050 |
Castenaso | M.L. Gallassi Giovanni Damiani | Via XXI Ottobre 1944, 4 - tel. 051788694 Via della Pieve, 38 Marano - tel. 0516060020 |
Crevalcore | Asilo Stagni | Via della Pace, 21 - tel. 051981167 |
Galliera | Sacro Cuore | Via Riolo, 4 San Venanzio - tel. 051812337 |
Granarolo dell’Emilia | ||
Malalbergo | De Propaganda Fide Sacro Cuore | Via Pedrazzoli, 12/1 - tel. 051872914 Via Nazionale, 125 Altedo - tel. 051871308 |
Minerbio | Sacro Cuore | Via Garibaldi, 9 - tel. 051878150 |
Molinella | Parrocchiale | Via Fiume Vecchio, 171 Marmorta |
S. Giorgio di Piano | A. Ramponi (*) | Via G. Grossi, 6 - tel. 051892005 |
S. Giovanni in Persiceto | Santa Clelia Barbieri Fondazione Amici dei Bimbi (*) Sacro Cuore (*) Don Antonio Pasquali (*) | Via Budrie, 94 Budrie - tel. 051950134 scuolaclelia@libero.it Via Gandolfi, 2 - tel. 051821269 asilo.segreteria@libero.it Via Cento, 196 Decima - tel. 0516824103 smsacro.cuore@libero.it Via Biancolina Vecchia, 3 Lorenzatico - tel. 051822851 |
S. Pietro in Casale | San Luigi | Via Matteotti, 2 - tel. 051811206 |
Sant’Agata Bolognese | Trombelli Magnavacca (*) | P.zza Vittoria, 4 - tel. 051956179 |
Scuole dell’infanzia paritarie
(*): indica la presenza di sezioni “Primavera” per bambini da 2 a 3 anni
Scuole elementari statali
COMUNE | DENOMINAZIONE | INDIRIZZO |
Argelato | G. Falcone P. Borsellino | Via S. Giobbe, 50 - Funo Via F.lli Cervi, 9 |
Baricella | B. Munari | Via Roma, 2/4 |
Bentivoglio | Elementare di Bentivoglio Elementare di San Marino | Via Marconi, 60 Via Saletto, 11 |
Budrio | Elementare del Capoluogo Elementare di Mezzolara Elementare di Vedrana | Via Muratori, 6 Via Schiassi, 3 Via Croce, 3 |
Castello D’Argile | Don Bosco Pace libera tutti | Via Circonvallazione Ovest,1 Via Primaria, 38 Venezzano |
Castel Maggiore | Curiel I. Calvino F. Bassi C. Levi F. Franchini | Via Curiel, 12 Via Resistenza, 20 Trebbo Via Gramsci, 175 Via 1° Maggio, 8 Via Verne, Sabbiuno |
Castenaso | Elementare Nasica Marconi Fresu | Via Nasica, 2 Via Bentivogli, 5 Via Tosarelli, 195 |
Crevalcore | G. Lodi Palata | Via 25 Aprile, 85 Via Provanone, 5016/A |
Galliera | M. Mazzacurati | Via G. Malaguti, 2 |
Granarolo dell’Emilia | A. Frank | Via Roma, 30 |
Malalbergo | Scuola Elementare Malalbergo Scuola Elementare Altedo | P.zza Unità d’Italia Via F.lli Cervi, 12 |
Minerbio | Scuola Elementare Minerbio Scuola Elementare Cà Dè Fabbri | Via Roma, 18 Via Ronchi Inferiore |
Molinella | Scuola Elementare Molinella Scuola Elementare Marmorta Scuola Elementare S. Martino in Argine Scuola Elementare S. Pietro Capofiume | Via De Amicis, 1 Via Fiume Vecchio, 215 Str. Chiesa, 38 Via Ferrari, 187 |
Pieve di Cento | De Amicis | Via Rizzoli, 10 |
Sala Bolognese | Scuola Elementare di Padulle Scuola Elementare “Tavernelle” | Piazza della Pace, 37 Via Gramsci, 301 Tavernelle |
San Giorgio di Piano | Scuola Elementare | Via Gramsci, 13 |
S. Giovanni in Persiceto | G. U. Gandolfi E. Quaquarelli M. Garagnani | V.le Minezzi, 1 Decima P.zza Carducci, 6 Via Budrie, 79 Le Budrie |
S. Pietro in Casale | Scuola Elementare di Maccaretolo Scuola Elementare di Poggetto De Amicis | Via S. Agnese, 25 Via Govoni, 32 Via Matteotti, 156 |
Sant’Agata Bolognese | G. Serrazanetti | Corso A. Pietrobuoni, 4 |
Per informazioni si rimanda ai recapiti telefonici delle Dirigenze Scolastiche di appartenenza (Allegato n. 4)
Scuole elementari paritarie
COMUNE | DENOMINAZIONE | INDIRIZZO |
Sant’Agata Bolognese | Suor Teresa Veronesi | Piazza Vittoria, 4 - tel. 051 956179 |
Scuole medie statali
COMUNE | DENOMINAZIONE | INDIRIZZO |
Argelato | Nicholas Green | Via 1° Maggio, 8 |
Baricella | Garibaldi | Via Europa, 1 |
Bentivoglio | Media di Bentivoglio | Via Marconi, 60 |
Budrio | Scuola Media “Q. Filopanti” | Via Giovanni XXIII, 2 |
Castello d’Argile | A. Gessi | Via Europa Unita, 1/a |
Castel Maggiore | D. Pelagalli | Via Bondanello, 28 |
Castenaso | Media “G. Gozzadini” | Via Marconi, 3/2 |
Crevalcore | M. Polo | Via Guisa, 308 |
Galliera | Giovanni XXIII | Via della Pace, 2 |
Granarolo dell’Emilia | P. Matteucci | Via Roma, 30 |
Malalbergo | Media di Malalbergo G. Garibaldi | P.zza Unità d’Italia Via Nazionale, 101 Altedo |
Minerbio | C. Cavour | Via Don Zamboni, 5 |
Molinella | Media “Severino Ferrari” | Via de Amicis, 3 |
Pieve di Cento | Gessi | Via Circonvallazione Levante, 61 |
Sala Bolognese | Due Risorgimenti | Via della Pace, 17 |
S. Giorgio di Piano | Cristoforo Colombo | Via Gramsci, 15 |
S. Giovanni in Persiceto | G. Mameli F. Mezzacasa | Via Malpighi, 2 S. Giovanni P. Via U. Foscolo, 22 Decima |
S. Pietro in Casale | P. Bagnoli | Via Massumatico, 67 |
Sant’Agata Bolognese | G. Mazzini | Via G.G.Trombelli, 37 |
Per informazioni si rimanda ai recapiti telefonici delle Dirigenze Scolastiche di appartenenza (Allegato n. 4)
Scuole medie paritarie
Istituti d’istruzione superiore statali
COMUNE | DENOMINAZIONE | INDIRIZZO |
Budrio | Liceo Scientifico G. Bruno ITIS G. Bruno | V.le 1° Maggio, 5 V.le 1° Maggio, 3 |
Castel Maggiore | Istituto Tecnico Commerciale Keynes Liceo Scientifico Keynes | Via Bondanello, 30 Via Bondanello, 30 |
Crevalcore | Istituto Tecnico IPSIA Malpighi | Via Persicetana, 45 |
Molinella | Istituto Professionale A. Fioravanti Istituto Tecnico G. Bruno | P.zza Massarenti, 1 Str. Dei Carabinieri, 2 |
S. Giovanni in Persiceto | ISIS Archimede IPSIA Malpighi | Via Cento, 38/A Via Pio IX, 5 |
S. Pietro in Casale | Istituto tecnico per Geometri Keynes Istituto Professionale Turistico Keynes | Via Conta, 1 Via Conta, 1 |
Per informazioni si rimanda ai recapiti telefonici delle Dirigenze Scolastiche di appartenenza (Allegato n. 4)
Centri di formazione professionale
COMUNE | DENOMINAZIONE | INDIRIZZO |
San Giovanni in Persiceto | CFP FUTURA spa CFP FOMAL Centro Fanin | Via Bologna, 96/E - tel. 051 6811411 fax 051 6811406 - www.cfp-futura.it email: info@cfp-futura.it P.zza Garibaldi, 3 - tel. 051 821417 |
San Pietro in Casale | CFP FUTURA spa | Via Benelli, 9 - tel. 051 6669711 |
COMUNE | DENOMINAZIONE | INDIRIZZO |
Sant’Agata Bolognese | Trombelli Magnavacca | Piazza Vittoria, 4 - tel. 051 956179 |
Allegato 3. Altre informazioni
Mappa delle strutture che collaborano con le scuole su spe- cifici progetti di integrazione
• Centro Polifunzionale “Accendi molti fuochi” (Azienda USL di Bologna Area Nord) Via Croce di Vedrana, 9 Budrio • tel. 051 809850 • fax 051 809873
e mail: accendimoltifuochi@ausl.bologna.it
• Polo educativo “Spazio Aperto” (Azienda USL di Bologna Area Nord)
• Biblioteche Comunali (vedi elenco telefonico Comuni)
• Laboratori Comunali (L. 285) (in tutti i Comuni)
• C.I.C. (Centro di Informazione e Consulenza) del Centro Emiliano Problemi
Sociali (CEPS) - Via Colombarola, 46 Bologna • tel. 051 322041 • fax 051 325468 e mail: assceps@iperbole.bologna.it • www.ceps.it
• Soc. Coop Sociale ONLUS Casa Santa Chiara – Centro educativo-riabilitativo “Chicco Balboni” - Via Tosarelli, 147/149 Villanova di Castenaso
tel e fax 051 782309 • e mail: chicco.centro@libero.it
Altri progetti e attività per l’integrazione
• Ippoterapia
• Art terapy
• Nuoto
• Musicoterapia
• Danza educativa
• Laboratori teatrali
• Laboratori C.E.P.S.
• Laboratori extra scuola (nelle scuole medie)
• Progetto “Officina delle idee” sportelli pedagogici
Interventi di operatori Ausl in ambito educativo, scolastico e formativo
• Progetti SEI e UES su richiesta delle scuole
• Interventi di animazione in scuole elementari e medie su tematiche concordate con i docenti: socializzazione, star bene insieme, emozioni, apprendimento coo- perativo
• Interventi di educazione socio-affettiva nelle scuole elementari
• Laboratori a tema interventi individuali e osservazione di alunni certificati
• Progetti sperimentali nelle scuole materne, in accordo con i docenti
• Progetti extra scuola
• Progetti integrati scuola-territorio per studenti istituti Superiori
• Attività di orientamento e ri-orientamento formativo e professionale
• Borse lavoro legate ai progetti didattici dell’Istituto frequentato
• Progetto “alternanza” presso Coop L’Orto
Operatori AUSL (clinici e/o educatori) di tutti i moduli operativi parteci- pano agli incontri dei glis
Attività del Centro Polifunzionale “Accendi molti fuochi”
• Laboratori al Centro, in orario scolastico, con classi della scuola elementare di Vedrana e bambini certificati per i quali il Servizio AUSL ritiene opportuno la partecipazione ad attività fuori dalla scuola.
• Laboratori a tema e progetti nelle classi di scuola elementare, media e superio- re, previo accordo con i docenti.
• Attività e laboratori in ambito extra scolastico per bambini in età 6/11 anni a cui
partecipano anche bambini segnalati dal Servizio AUSL.
• Attività extra scolastiche con adolescenti in carico al Servizio AUSL per i quali si propongono percorsi che favoriscono l’autonomia e le relazioni.
• Progetti di arte terapia nella scuola e al Centro.
• Seminari di studio rivolti a insegnanti, educatori, neuropsichiatri, psicologi, pedagogisti e operatori che a vario titolo si occupano di infanzia e adolescenza.
• Percorsi di formazione e incontri a tema rivolti a insegnanti e genitori.
• Iniziative pubbliche atte a favorire la cultura della prevenzione del disagio e del- l’integrazione in età evolutiva.
Allegato 4. Elenco Dirigenze Scolastiche del territorio
Argelato
• Istituto Comprensivo
Via 1° Maggio, 8
tel. 051 6630611 • fax 051 6633468
Baricella
• Istituto Comprensivo di Baricella e Malalbergo
Via f.lli Cervi, 12 Altedo
tel. 051 871192 • fax 051 871961
Budrio
• Direzione Didattica
Via Muratori, 2
tel. e fax 051 801135 boee05600r@istruzione.it
• Istituto Comprensivo
Via Giovanni XXIII°, 2 tel. e fax 051 6920614
• Polo Scolastico “G. Bruno”
Via 1° Maggio, 5
tel. 051 6923911 • fax 051 808234
Castel Maggiore
• Direzione Didattica
Via Gramsci, 175
tel. 051 711286 • fax 051 711285
• Istituto Comprensivo
Via Bondanello, 28
tel. 051 6321233 • fax 051 712810
• Polo Scolastico “Keynes”
Via Bondanello, 30
tel. 051 4177611/612 • fax 051 712435
Castenaso
• Istituto comprensivo
Via Marconi, 3/2
tel. 051 787303 • fax 051 789746
Crevalcore
• Istituto comprensivo
Via 25 Aprile 1945, 85
tel. 051 983862 • fax 051 981138
• Istituto “Malpighi”
Via Persicetana, 45
Tel. 051 6801711• fax 051 6801730
Granarolo dell’Emilia
• Istituto Comprensivo
Via Roma, 30
tel. 051 761337 • fax 051 760022
Malalbergo
• Istituto Comprensivo di Malalbergo e Baricella
Via f.lli Cervi, 12 Altedo
tel. 051 870808 • fax 051 871961
Minerbio
• Istituto Comprensivo
Via Zamboni, 5
tel. 051 878146 • fax 051 6611169
Molinella
• Istituto Comprensivo
Via de Amicis, 1
tel. 051 881155 • fax 051 880656
Pieve di Cento
• Istituto Comprensivo Pieve e Castello d’Argile
Via Circonvallazione Levante, 61 Pieve di Cento tel. 051 975001 • fax 051 973203
Sala Bolognese
• Istituto Comprensivo
Via della Pace, 17
tel. 051 6821302 • fax 051 6822294
S. Agata Bolognese
• Istituto Comprensivo
Vicolo del Molino, 3
tel 051 6828455 • fax 051 6872126
S. Giorgio di Piano
• Istituto Comprensivo di S. Giorgio e Bentivoglio
Via Gramsci, 15
tel. 051 897146 • fax 051 897542
S. Giovanni in Persiceto
• Direzione Didattica
P.zza Carducci, 6
tel. 051 821229 • fax 051 825692
• Istituto Comprensivo S. Giovanni
Via Malpighi, 2
tel. 051 821256 • fax 051 821257
• Istituto Comprensivo Decima
Via U. Foscolo, 22
tel. 051 6824738 • fax 051 6826714
• Polo Scolastico “Archimede”
Via Cento, 38/a
tel. 051 821832 • fax 051 825226
informazioni@isis-archimede.it
S. Pietro in Casale
• Istituto Comprensivo di S. Pietro in Casale e Galliera
Via Massumatico, 67 S. Pietro in Casale tel. 051 811226 • fax 051 811205
Allegato 5. Elenco Uffici Scuola Comuni del territorio
Allegato 6. Elenco ambulatori Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Età Evolutiva
L’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’Età Evolutiva è un servizio specialistico che si occupa degli aspetti evolutivi, dei problemi di sviluppo e dei disturbi neuro- psichici nella fascia di eta’ 0/18 anni. L’Équipe è composta da Neuropsichiatri dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Psicologi clinici, Logopedisti, Terapisti della riabili- tazione, Educatori, Psicomotricisti.
U.O. NPEE: Direttore Dr.ssa Marilisa Martelli
Modulo organizzativo di San Giorgio di Piano
AMBULATORI | INDIRIZZI |
S. GIORGIO DI PIANO | VIA FARISELLI, 4 |
BARICELLA | VIA EUROPA, 15 |
CASTEL MAGGIORE | PIAZZA 2 AGOSTO, 2 |
SAN PIETRO IN CASALE | VIA ASIA, 1 |
Sede : Via Fariselli, 4 • tel. 0516644863
Richiesta di prima visita
Telefono: 0516644863
lunedì dalle 16.00 alle 18.00
martedì dalle 8.45 alle 10.45
Modulo organizzativo di San Giovanni in Persiceto
AMBULATORI | INDIRIZZI |
CREVALCORE | VIA TROMBELLI |
SANT’AGATA BOLOGNESE | VIA SIBIRANI, 5 |
SALA BOLOGNESE | PIAZZA MARCONI, 9 |
Sede : Via 4 Novembre, 10 • tel. 0516813656
COMUNE | INDIRIZZO UFFICIO SCUOLA | TELEFONO, E- MAIL |
ARGELATO | VIA ARGELATI, 4 | 051/ 6634625 - 626 |
BARICELLA | VIA EUROPA, 3 | 051/ 873117 |
BENTIVOGLIO | P.ZZA DELLA PACE, 1 | 051/ 6643533 - 534 |
BUDRIO | P.ZZA MATTEOTTI, 2 | 051/ 6928276 - 308 |
CASTELLO D’ARGILE | P.ZZA A. GADANI, 2 | 051/ 976281 |
CASTEL MAGGIORE | VIA MATTEOTTI, 10 | 051/ 6386728 |
CASTENASO | VIA XXI OTTOBRE,7 c/o CASA BONDI | 051/ 6059256 - 253 |
CREVALCORE | VIA MATTEOTTI, 191 | 051/ 988450 |
GALLIERA | P.ZZA EROI DELLA LIBERTA’,1 | 051/ 6672951 |
GRANAROLO DELL’EMILIA | VIA S. DONATO, 199 | 051/ 6004300 Fax 051/ 6004333 |
MALALBERGO | P.ZZA UNITA’ D’ITALIA, 2 | 051/ 6620231 - 233 |
MINERBIO | VIA GARIBALDI, 44 | 051/ 877056 |
MOLINELLA | P.ZZA DEL POPOLO, 1 | 051/ 6906821 |
PIEVE DI CENTO | VIA A. COSTA, 17 | 051/ 6862674 |
SALA BOLOGNESE | P.ZZA MARCONI, 1 | 051/ 6822534 |
S. GIORGIO DI PIANO | VIA LIBERTA’, 35 | 051/6638521 |
S. GIOVANNI IN PERSICETO | CORSO ITALIA, 74 | 051/ 6812761 |
S. PIETRO IN CASALE | VIA MATTEOTTI, 154 | 051/ 6669523 |
SANT’AGATA BOLOGNESE | VIA 2 AGOSTO 1980, 118 | 051/ 6818910 |
Modulo organizzativo di Budrio
Sede: via Zenzalino Sud • tel. 051809833
AMBULATORI | INDIRIZZI |
BUDRIO | VIA ZENZALINO SUD |
CASTENASO | VIA AMENDOLA |
MOLINELLA | VIA CIRCONVALLAZIONE, 47 |
GRANAROLO DELL’EMILIA | VIA SAN DONATO,116 |
Per la prima visita occorrono:
• richiesta del pediatra di libera scelta;
• eventuali referti di visite specialistiche.
Richiesta di prima visita
Telefono: 0516813656
mercoledì dalle 8.30 alle 10.00
venerdì dalle 12.00 alle 13.30
Richiesta di prima visita
Telefono: 051809833
martedì dalle 11.00 alle 13.00
giovedì dalle 13.30 alle 15.30
Allegato 7. Comunicazione del Collegio di Vigilanza rivolta alle famiglie
Che cos’è
Il Collegio di Vigilanza è un organismo che svolge il compito di “vigilanza sull’ese- cuzione dell’Accordo di Programma”. Ad esso possono essere convogliate le segna- lazioni di non applicazione dell’’Accordo Provinciale di Programma per l’integrazio- ne scolastica e formativa degli studenti in situazione di handicap (legge 104/1992), con particolare riferimento alla esigibilità di quanto per legge è dovuto.
Da dove nasce
Il Collegio di Vigilanza è previsto all’art. 6 dell’Accordo Provinciale di Programma sull’integrazione scolastica e formativa degli studenti in situazione di handicap, in applicazione dell’Art. 13 della Legge 104/1992 e di conseguenza dell’art. 34 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamen- to degli Enti Locali”.
Da chi è composto
È presieduto e convocato dal Presidente della Provincia o da un suo delegato ed è costituito da:
• Prefetto o suo delegato
• un rappresentante dell’Amministrazione Scolastica
• un rappresentante di un Comune dell’Area Metropolitana
• un rappresentante del Comune di Bologna
• un rappresentante delle Aziende UU.SS.LL.
Per fare il punto sullo stato di avanzamento dell’Accordo e per rendere partecipa- ta la verifica “dell’esigibilità dei diritti” è invitato permanente con diritto di parola agli incontri del Collegio di Vigilanza un rappresentante delle famiglie nominato dalla “Consulta Provinciale per il superamento dell’handicap.”
Sono stati nominati come membri effettivi del Collegio:
• Dott.ssa Giovanna Rizzo – dirigente della Prefettura
• Prof. Cosimo Romano - responsabile del settore Integrazione del CSA di Bologna
• Dott. Luciano Russo - vicesindaco e Assessore all’Istruzione Comune di Sasso Marconi nominato dalla Conferenza metropolitana dei Sindaci in rappresentanza dei Comuni
• Dott.ssa Maria Grazia Tosi – Direttore Quartiere Reno -in rappresentanza del Comune di Bologna
• Dott.Giancarlo Rigon – responsabile dell’ U.O. Neuropsichiatria Infantile AUSL Città di Bologna in rappresentanza delle Aziende Usl della provincia.
Premessa
Invitato permanente in qualità di rappresentante delle famiglie, nominato dalla Consulta Provinciale per il superamento dell’handicap: dott.ssa Maria Adamo.
Il Presidente del Collegio è l’Assessore Provinciale Paolo A. Rebaudengo, delegato permanente dalla Presidente della Provincia. Il Presidente del Collegio si è dotato di una sua segreteria presso il Settore Servizi alla Persona e alla Comunità della Provincia.
Quando è stato costruito?
Il Collegio di Vigilanza si è insediato il 29 gennaio 2002 e ha predisposto un suo Regolamento (è possibile scaricare il documento alla pagina http://www.provin- cia.bologna.it/handicap/collegio_vigilanza.html).
Come funziona? Cosa fa?
Il Collegio è un organismo di secondo livello, cioè interviene solo quando i cittadi- ni non si ritengano soddisfatti delle risposte ricevute dall’Ente interessato diretta- mente alla segnalazione.
Ogni Ente impegnato nell’Accordo (Provincia, Comuni, CSA, Ufficio Scolastico Regionale, Aziende Usl, Scuole, Centri di formazione professionale) deve stabilire le modalità di attivazione dei ricorsi amministrativi contro provvedimenti di gestione dei propri servizi; tali modalità devono comunque prevedere di dare risposta entro 30 giorni dal ricevimento. è compito degli Enti, nel comunicare le modalità all’uten- za, informare anche della possibilità di ricorrere al Collegio di Vigilanza qualora essi non si ritenessero soddisfatti delle risposte ricevute.
Nel caso di mancata risposta nei 30 giorni previsti o di risposta insufficiente da parte dell’Ente che eroga direttamente quel servizio, è possibile rivolgersi diretta- mente al Collegio, in forma scritta, allegando tutta la documentazione a riguardo. Sarà cura del Collegio attivarsi presso l’Ente inadempiente.
Quando si riunisce?
Il Collegio, proprio in quanto Ente che opera in seconda istanza, si riunisce ogni tre mesi e analizza le segnalazioni pervenute in quel trimestre.
In via straordinaria, per ragioni di comprovata urgenza e necessità, può essere con- vocato anche in altre scadenze.
Come si fa a contattare il Collegio?
Eventuali ricorsi al Collegio di Vigilanza potranno essere indirizzati direttamente alla Presidenza del Collegio di Vigilanza - Provincia di Bologna, presso l’Ufficio Coordinamento Handicap, via Malvasia 4 – Bologna.
Per informazioni è possibile contattare l’Ufficio Coordinamento Handicap del Settore Servizi alla Persona e alla Comunità della Provincia di Bologna:
Tel: 051.65.98.519 | Fax: 051.65.98.440 | e-mail: angela.bianchi@nts.provincia.bologna.it
Allegati Allegati Accordo Provinciale
Chi desidera consultare anche gli allegati all’Accordo Provinciale può reperirli nel sito della Provincia di Bologna:
http://www.provincia.bologna.it/handicap/accordo_programma.html
Indice
Premessa
Indice
PREMESSA 5
INTRODUZIONE 6
Articolo 1. Finalità e obiettivi 6
Articolo 2. Criteri generali 6
Articolo 3. Enti firmatari dell’accordo provinciale di programma e dell’accordo territoriale 7
Articolo 4. Campo di applicazione dell’Accordo 7
PARTE PRIMA 11
CAPITOLO 1.QUADRO DI RIFERIMENTO PER GLI ACCORDI PROVINCIALI E TERRITORIALI 11
Articolo 5. Impegni degli Enti 11
Articolo 6. Modalità operative di verifica 18
CAPITOLO 2. IL PERCORSO DELL’INTEGRAZIONE E LA RELATIVA DOCUMENTAZIONE 19
Articolo 7. Attestazione di handicap 19
Articolo 8. Diagnosi funzionale 20
Articolo 9. Profilo dinamico funzionale 20
Articolo 10. Archivio unificato 20
Articolo 11. Progettazione educativa. Piano educativo personalizzato 21
Articolo 12. Gruppo operativo 21
Articolo 13. Gruppo di lavoro di istituzione scolastica 22
Articolo 14. Gruppo di lavoro interistituzionale provinciale (GLIP) 22
PARTE SECONDA 25
DIRITTO ALLO STUDIO E IMPIEGO INTEGRATO DELLE RISORSE 25
Articolo 15. Diritto allo studio 25
Articolo 16. Tipologia e mansioni del personale 25
Articolo 17. Impiego coordinato delle risorse 27
PARTE TERZA 29
IL NUOVO OBBLIGO SCOLASTICO E FORMATIVO 29
Articolo 18. Orientamento 29
Articolo 19. Obbligo Scolastico 29
Articolo 20. Obbligo Formativo 30
Articolo 21. Gruppo Interistituzionale per il Coordinamento delle Risorse Scolastiche e Formative 31
Articolo 22. Sviluppo del percorso scolastico/formativo/lavorativo 32
PARTE QUARTA 35
VALIDITÀ DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA 35
Articolo 23. Schede Tecniche Integrative 35
Articolo 24.Validità dell’Accordo di Programma 35
Indice
Premessa
Elenco dei sottoscrittori dell’ Accordo Territoriale 36
Componenti Gruppo di Lavoro Accordo Territoriale 39
Coordinamento 39
ALLEGATI ACCORDO TERRITORIALE 41
Allegato 1. Fasi procedurali 41
Allegato 2. Elenco servizi educativi, scuole e centri di formazione
professionale presenti nei comuni dell’Ausl ex Bologna Nord 42
Allegato 3. Altre informazioni 50
Allegato 4. Elenco dirigenze scolastiche del territorio 52
Allegato 5. Elenco Uffici Scuola Comuni del territorio 54
Allegato 6. Elenco ambulatori U. O. di Neuropsichiatria dell’Età Evolutiva 55
Allegato 7. Comunicazione del Collegio di Vigilanza rivolta alle famiglie 56
Reperibilità Allegati Accordo Provinciale 58
Progetto grafico e impaginazione Kitchen, www.kitchencoop.it illustrazioni Emilia Franchini
stampa Tipografia Moderna - Bologna, ottobre 2005
PROGRAMMA ACCENDI MOLTI FUOCHI
Sede: Centro Polifunzionale per l’Infanzia e l’Adolescenza via Croce 9, Vedrana di Budrio, BO
Telefono 051 809 850 - Fax 051 809 873
e-mail: accendimoltifuochi@ausl.bologna.it