PROFILO DINAMICO FUNZIONALE Clausole campione

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) definisce la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite e/o da conseguire in relazione agli apprendimenti, alla socializzazione e alle autonomie, sia rispetto alle difficoltà che alle potenzialità. E’ steso sulla base del contributo fornito da ogni componente del GLHO, composto dagli operatori Ulss, dagli operatori lettori/ripetitori, dai genitori e dal gruppo docente/consiglio di classe al completo. Con riferimento a quanto indicato nel precedente paragrafo 3.2 e, come previsto nell’Intesa PCM 20/3/2008 – Intesa tra Stato e Regioni, il PDF può progressivamente rientrare nella Diagnosi Funzionale se quest’ultima viene redatta secondo i principi del modello bio-psico- sociale dell’ICF.
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. A L’AZIENDA UNITA’ SANITARIA LOCALE, LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE, LE SCUOLE DELL’INFANZIA, I SERVIZI EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA (nel rispetto delle specificità dei diversi assetti organizzativi, normativi e pedagogici) assumono congiuntamente i seguenti impegni: 1. Ai fini della redazione del Profilo l’Equipe pedagogica/Consiglio di classe unitamente al personale E.S.E.A. (educatore scolastico con funzioni educativo assistenziali) del Comune e al collaboratore scolastico del personale A.T.A. (ausiliario tecnico amministrativo) della scuola, nel periodo settembre-novembre, programmerà le attività di osservazione delle relazioni e delle competenze dell’alunno, sulla base delle informazioni ricevute (sanitarie, familiari, extra scolastiche). 2. All’inizio del percorso scolastico dell’alunno in condizione di deficit, o nell’anno scolastico della prima segnalazione, entro il mese di dicembre, concordano con la partecipazione dell’Equipe pedagogica/Consiglio di classe che segue l’alunno, del personale E.S.E.A., del collaboratore scolastico, del referente dell’Azienda U.S.L. che lo ha in cura, la redazione del Profilo Dinamico Funzionale. Alla redazione del profilo concorre la famiglia. 3. Il Profilo è redatto in forma scritta, anche utilizzando la proposta di modello allegato al presente accordo. Tutti coloro che partecipano alla elaborazione del Profilo Dinamico Funzionale firmano il documento conclusivo. 4. Ad ogni passaggio di grado scolastico si procederà alla verifica e all’aggiornamento del Profilo Dinamico Funzionale. 5. L’aggiornamento, se necessario, sarà effettuato anche in qualunque momento del percorso scolastico dell’alunno. 6. Il Dirigente Scolastico/il Responsabile del Servizio organizzerà le riunioni di lavoro comune per la redazione del Profilo Dinamico Funzionale, curando di concordare le date e gli orari con gli operatori delle altre istituzioni.
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. ISTITUZIONE SCOLASTICA SEDE FREQUENTATA DATA COMPILAZIONE DATE REVISIONI ED AGGIORNAMENTI COGNOME NOME LUOGO DI NASCITA PROVINCIA DATA NASCITA RESIDENZA
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. Il PDF indica, per ogni “area” della DF, la specificazione del livello di funzionamento e la successiva tappa di sviluppo prevedibile, va compilato utilizzando strumenti comuni concordati appositamente con Scuola, UONPIA ed Ente Locale. Il PDF va elaborato all'atto della prima iscrizione a scuola entro i primi due mesi di frequenza e rinnovato almeno ad ogni fine di ciclo scolastico (passaggio Materna/Elementare, passaggio Elementare/Media, passaggio Media/Superiore o Media/Formazione Professionale, passaggio biennio o triennio iniziale/triennio o biennio finale della Secondaria Superiore) e presentato all'ordine di scuola successivo entro il mese di Giugno. Ove le circostanze lo richiedano il PDF può essere rinnovato prima della scadenza.
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. 4.1 Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) è un documento, redatto dopo un primo periodo di inserimento scolastico, che raccoglie e integra le osservazioni compiute sull'alunno in contesti diversi, da parte di tutti i differenti operatori che stanno interagendo con lui: Fa- miglia, Scuola, Servizi.
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. A Le Istituzioni scolastiche 1. assicurano che il consiglio di classe/team docenti programmi le attività di osservazione delle relazioni e delle competenze dell’alunno con disabilità, sulla base delle informazioni ricevute (sanitarie, familiari, extra scolastiche, …) e in propria autonomia; 2. organizzano all'inizio della carriera scolastica, entro il mese di dicembre, un incontro con il consiglio di classe/team docenti - concordandolo con tutti i soggetti coinvolti nel progetto di integrazione dello Nell’anno scolastico 2009/2010 ha usufruito del servizio anche l’Ufficio Scolastico Provinciale di Bologna e da quest’anno scolastico 2011/2012 è divenuto il portale di tutte le province, con il coordinamento del Servizio Marconi dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Xxxxxx Xxxxxxx. 12 art 12 comma 5 legge 104/92 e art 3 DPR 24 febbraio 1994 Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle Unità Sanitarie Locali in materia di alunni portatori di handicap. 13 riferimento allegato n.4 della DGR n.1/2010 studente - per predisporre il Profilo Dinamico Funzionale. Alla redazione del Profilo, concorrono in maniera determinante le informazioni della Azienda Sanitaria Locale, che ha in cura l’alunno, fornite in forma scritta – nella Diagnosi Funzionale - o orale, e la famiglia dell’alunno. Il Profilo è redatto in forma scritta utilizzando il modello allegato al presente accordo, che costituisce lo schema dei contenuti minimi14 e che viene individuato come “Profilo Dinamico Funzionale”. Tutti coloro che partecipano alla elaborazione del Profilo Dinamico Funzionale firmano il documento conclusivo che accoglie ogni osservazione dei presenti; 3. programmano, al termine di ogni anno scolastico, un incontro con il consiglio di classe/team docente, per effettuare la verifica e l'eventuale aggiornamento del PDF, in sede collegiale. Il risultato di tale lavoro costituisce la base di partenza su cui improntare le attività dell’anno scolastico successivo; 4. stabiliscono, a conclusione di ogni ordine scolastico, la verifica e l'aggiornamento del Profilo Dinamico Funzionale, necessari anche per la trasmissione delle informazioni e della documentazione all'istituzione scolastica successiva. B l'Azienda Sanitaria Locale 1. partecipa agli incontri collegiali ai fini della formulazione sintetica del Profilo Dinamico Funzionale, della rispettiva verifica e degli eventuali aggiornamenti come indicato nel successivo articolo sette.
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. ART. 9 PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ART. 10 ISTRUZIONE DOMICILIARE
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. Relativamente a questo adempimento : A. L'AZIENDA SANITARIA LOCALE assume i seguenti impegni : All’inizio del percorso scolastico o nell’anno della prima segnalazione dell’alunno in situazione di handicap, l’ASL trasmette alla scuola la documentazione predisposta per i minori in oggetto (dichiarazione di individuazione, diagnosi funzionale) permettendo in tal modo agli insegnanti di integrare le proprie osservazioni con i dati tecnico-sanitari dell’equipe socio-sanitaria. B. Le ISTITUZIONI SCOLASTICHE assumono i seguenti impegni : nel periodo settembre – novembre di ogni anno scolastico, il team docente programma le attività di osservazione delle relazioni e delle competenze dell’alunno, utilizzando tutte le informazioni a disposizione (sanitarie, familiari, extrascolastiche) e in propria autonomia. Al termine di tale periodo di osservazione il team docente, in collaborazione con il referente A.U.S.L., con la famiglia ed il docente di sostegno, redige in forma scritta utilizzando il Modello allegato (Allegato 4), il Profilo Dinamico Funzionale. Tale documentazione è funzionale al successivo incontro con gli operatori ASL, con il personale assistenziale, di base e specialistico, e con i genitori, per la definizione del PEI. L’ approvazione del Profilo Dinamico Funzionale è contestuale alla collegiale approvazione del PEI. Il Profilo è firmato dal Coordinatore del Consiglio di classe, dal Docente di sostegno, dal Referente ASL e dalla famiglia. Esso viene aggiornato a conclusione della scuola dell’infanzia, elementare e media. L’aggiornamento , se opportuno, è effettuato in qualsiasi momento del percorso scolastico.
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. Il Gruppo Operativo (Art. 12 accordo provinciale) è tenuto a: • elaborare il Profilo Dinamico Funzionale utilizzando il modello convenuto a livel- lo provinciale (Modello PDF); • verificare i dati e le informazioni contenute nel Profilo Dinamico Funzionale, al fine di una più idonea progettazione educativa rivolta all’alunno interessato. Il Profilo, consegnato in copia alla famiglia, sarà aggiornato ogniqualvolta lo si ritenga necessario e comunque obbligatoriamente al momento del passaggio di ciclo o alla Formazione Professionale. La stesura, l’aggiornamento e la verifica del PDF sono di competenza del Gruppo Operativo (Art. 12 accordo provinciale).
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE. Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) definisce la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite e/o da conseguire in relazione agli ap- prendimenti, alla socializzazione e alle autonomie, sia rispetto alle difficol- tà che alle potenzialità. E’ steso sulla base del contributo fornito da ogni componente del GLHO, composto dagli operatori Ulss, dagli operatori lettori/ripetitori, dai genitori e dal gruppo docente/consiglio di classe al completo. Con riferimento a quanto indicato nel precedente paragrafo 3.2 e, come previsto nell’Intesa PCM 20/3/2008 - Intesa tra Stato e Regio- ni, il PDF può progressivamente rientrare nella Diagnosi Funzionale se quest’ultima viene redatta secondo i principi del modello bio-psico-sociale dell’ICF.