PROTOCOLLO D’INTESA
PROTOCOLLO D’INTESA
ai sensi dell’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.
tra
MINISTERO DELLA DIFESA COMUNE DI NAPOLI AGENZIA DEL DEMANIO
AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR TIRRENO CENTRALE
relativo al
PROGETTO INTEGRATO DI RAZIONALIZZAZIONE E VALORIZZAZIONE FUNZIONALE
DEL MOLO SAN XXXXXXXX DI NAPOLI
Napoli, 2022
Digitally signed by XXXXXXX XXXXXXX
Date: 2022.05.13 13:08:11 CEST
PROTOCOLLO D’INTESA TRA
il Ministero della Difesa,
rappresentato da ,
il Comune di Napoli,
rappresentato da ,
l’Agenzia del demanio,
rappresentata da ,
l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale rappresentata da ,
di seguito denominati congiuntamente le Parti.
VISTI
− l’articolo 1 del Regio Decreto 18 novembre 1923, n. 2440, recante “Nuove disposizioni sull’amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato”;
− la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” e s.m.i. ed in particolare l’articolo 15 che disciplina gli “Accordi fra le pubbliche Amministrazioni”;
− la legge 28 gennaio 1994 n. 84 e s.m.i. recante “riordino della legislazione in materia portuale”, che istituisce l’Autorità di Sistema Portuale quale ente pubblico non economico di rilevanza nazionale ad ordinamento speciale, dotato di autonomia amministrativa, organizzativa, regolamentare, di bilancio e finanziaria;
− la legge 15 marzo 1997, n. 59 e s.m.i., recante “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni e agli Enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;
− la legge 15 maggio 1997, n. 127 e s.m.i., recante “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo”;
− il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante “Riforma dell’organizzazione del Governo, a norma dell’articolo 11 della L. 15 marzo 1997, n. 59” e s.m.i. che ha istituito l’Agenzia del demanio, alla quale è attribuito il compito di amministrare i beni immobili dello Stato, con il compito di razionalizzarne e valorizzarne l’impiego e di sviluppare il sistema
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informativo sui beni del demanio e del patrimonio, e il successivo decreto legislativo 3 luglio 2003, n. 173, recante “Riorganizzazione del Ministero dell’economia e delle finanze e delle agenzie fiscali, a norma dell’articolo 1 della legge 6 luglio 2002, n. 137”;
− il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali” e s.m.i. ed in particolare l’articolo 34, il quale prevede che le Amministrazioni Pubbliche possono concludere tra loro accordi di programma per la definizione e l’attuazione di opere, di interventi o di programmi di intervento che richiedono, per la loro completa realizzazione, l’azione integrata e coordinata delle stesse, determinandone i tempi, le modalità, il finanziamento ed ogni altro connesso adempimento;
− il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, recante “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”;
− il decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 novembre 2001, n. 410, in materia di privatizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico;
− il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante “Codice dei beni culturali e del paesaggio”;
− il provvedimento emesso in data 16 gennaio 2007 dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania con cui il compendio militare della Base Navale di Napoli è stato dichiarato di interesse storico artistico;
− il decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante “Codice dell’Ordinamento Militare”, in particolare l’articolo 535, istitutivo di Difesa Servizi S.p.A., Società in house al Ministero della Difesa;
− il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, recante “Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare”;
− il decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207, “Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»” e s.m.i., fino all’entrata in vigore dei decreti attuativi richiamati dagli artt. 216 e 217 del D.Lgs. n. 50/2016;
− la legge 31 gennaio 2012, n. 244, recante “Delega al Governo per la revisione dello Strumento Militare Nazionale”;
− il decreto legislativo 28 gennaio 2014, n. 7, recante “Disposizioni in materia di revisione in senso riduttivo dell’assetto strutturale e organizzativo delle Forze armate ai sensi
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dell’articolo 2, comma 1, lettere a), b) e d) della legge 31 dicembre 2012, n. 244”;
− il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero della Difesa in data 7 agosto 2015, “Determinazione delle modalità di attribuzione agli Enti territoriali di una quota parte dei proventi della valorizzazione o alienazione degli immobili pubblici la cui destinazione d’uso sia stata modificata”;
− il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, (codice dei contratti pubblici) “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture”;
− il Protocollo d’intesa tra il Comune di Napoli, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale e Cassa Depositi e Prestiti, sottoscritto in data 13 marzo 2019, con il quale è stato avviato un percorso di collaborazione per l’elaborazione di studi e proposte progettuali, finalizzati alla valorizzazione ed alla riqualificazione urbana di vari asset cittadini, tra i quali il molo “San Xxxxxxxx”;
− il “Documento di orientamento per la valorizzazione pubblica del Molo San Xxxxxxxx” sottoscritto tra il Ministero della Difesa, il Ministero dei Trasporti, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, l’Agenzia del demanio e il Comune di Napoli in data 14 luglio 2020;
− il Decreto interministeriale tra il Ministero della Difesa e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in data 8 settembre 2020, n. 8, (precisazione della natura giuridica della base navale di supporto logistico del porto di Napoli), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 268 del 28 ottobre 2020;
− lo Statuto e il Regolamento di Amministrazione e Contabilità dell’Agenzia del demanio, modificati e integrati con delibera del Comitato di Gestione e approvati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, pubblicati nel sito istituzionale dell’Agenzia del demanio in data 17 dicembre 2021, come comunicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 309, del 30 dicembre 2021;
− la Determinazione n. 96 prot. n. 2021/22398/DIR del 17 dicembre 2021, con la quale sono state definite competenze e funzioni delle strutture centrali e territoriali, nonché attribuiti i poteri ai relativi responsabili;
− l’Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2022- 2024, che affida all’Agenzia del demanio la prosecuzione delle attività volte a garantire la gestione economica degli immobili utilizzati dalle Amministrazioni statali per fini
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istituzionali, potenziando le attività di razionalizzazione degli spazi in uso e di contenimento della spesa pubblica, attraverso il ricorso agli strumenti normativi attualmente vigenti in materia;
− il decreto del Ministro della Difesa 22 gennaio 2021, concernente la costituzione della Task Force Difesa per la valorizzazione immobili, l’energia e l’ambiente;
− la delibera di Giunta Comunale del Comune di Napoli rep. n. del
con la quale è stato approvato il contenuto del presente Protocollo d’intesa.
PREMESSO CHE
− Il patrimonio immobiliare del settore pubblico, centrale e territoriale, costituisce un valore sociale ed economico di fondamentale importanza per il Paese, presenta ampie zone di potenziale valorizzazione e può diventare un fattore di crescita per l’economia;
− tali potenzialità possono essere sfruttate al meglio se adeguatamente supportate da un’attività di concertazione istituzionale e da modelli operativi finalizzati al ritorno economico ed alla massimizzazione degli effetti che le iniziative di valorizzazione possono generare per lo sviluppo dei territori;
− il Ministero della Difesa, anche in considerazione della riorganizzazione delle Forze Armate, attualmente in corso, considera di primaria importanza la migliore utilizzazione/gestione economica delle infrastrutture militari, da realizzare attraverso attività di razionalizzazione della presenza militare e di valorizzazione mediante l’attribuzione di destinazioni urbanistiche agli immobili non più necessari agli usi militari, in tutto o in parte. Tra l’altro, il citato Xxxxxxxxx, persegue l’obiettivo di favorire il recupero delle aree militari altrimenti non disponibili, in quanto ancora necessarie all’operatività dello strumento militare, attraverso un utilizzo duale che ne consenta anche la fruibilità da parte della collettività, avvalendosi per tali finalità di Difesa Servizi S.p.A., società in house dello stesso Xxxxxxxxx;
− l’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Tirreno Centrale, unitamente al Comune di Napoli hanno da tempo prospettato l’esigenza di rendere accessibile il segmento commerciale del Molo San Xxxxxxxx nella disponibilità della stessa AdSP, così da poter avviare un progetto di valorizzazione della porzione del molo in questione;
− il Comune di Napoli, in coerenza con gli indirizzi di sviluppo territoriale, promuove attività di valorizzazione e razionalizzazione del territorio al fine di soddisfare le esigenze della cittadinanza, nonché degli Enti e delle Pubbliche Amministrazioni
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operanti nel proprio territorio, tra cui le Forze Armate, da sempre presenti ed inserite nel tessuto sociale e nel quadro istituzionale cittadino. Inoltre, è interessata ad iniziative che possono rappresentare occasione di sviluppo ed incremento occupazionale;
− l’Agenzia del demanio, nell’ambito dell’attività di gestione di beni immobili dello Stato, promuove intese e accordi con gli Enti Territoriali e Locali al fine di attivare, in modo sinergico, processi unitari di razionalizzazione, ottimizzazione e valorizzazione del patrimonio pubblico. Tale processo si realizza in coerenza con gli indirizzi di sviluppo territoriale, in modo da costituire, nell’ambito del contesto economico e sociale di riferimento, elemento di sicuro stimolo e crescita;
− le Parti intendono avviare una collaborazione per sviluppare iniziative di razionalizzazione e valorizzazione di parte di un compendio militare in uso governativo al Ministero della Difesa ubicato sul territorio comunale di Napoli;
− le Parti hanno inteso individuare nel presente Protocollo d’intesa lo strumento più idoneo a definire le modalità operative e le tempistiche di realizzazione degli atti e degli interventi che ciascuna delle Amministrazioni, per la parte di propria competenza, si impegna ad adempiere determinando i criteri generali per le successive fasi gestionali ed organizzative.
CONSIDERATO CHE
− Xxxxx Xxxxxxxx e Prestiti Immobiliare, sulla base dell’intesa sottoscritta in data 13 marzo 2019, ha sviluppato due ipotesi progettuali per la valorizzazione del Molo San Xxxxxxxx, illustrate alle Parti nel corso della riunione tenuta il 26 ottobre 2021;
− la Difesa, in merito alle ipotesi progettuali presentate da Xxxxx Xxxxxxxx e Prestiti Immobiliare, ha reso noto, nel corso della riunione tenuta il 16 dicembre 2021, di ritenere fattibile quella meno invasiva per il perimetro della “Base Navale della Marina Militare” di Napoli, ferme restando la necessità di espungere dalla stessa lo storico “Bacino di raddobbo” (c.d. Ferdinandeo) nonché la possibilità di prevedere, quali opere in “compensazione”, la ristrutturazione di fabbricati in uso alla Marina Militare ivi dislocati, senza oneri a proprio carico;
− il Comune di Napoli, in considerazione della complessità dell’intervento ipotizzato e delle tempistiche prevedibilmente lunghe per la sua realizzazione, ha manifestato, nel corso della medesima riunione del 16 dicembre 2021, l’esigenza di adottare una “soluzione transitoria” per consentire, in tempi brevi, la fruibilità al pubblico del tratto
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terminale del Molo San Xxxxxxxx;
− Cassa Depositi e Prestiti Immobiliare, nel corso della riunione tenuta il 10 febbraio 2022, ha presentato quattro possibili “soluzioni transitorie”, in merito alle quali le Parti hanno individuato preliminarmente quella più rispondente in termini di costo/efficacia e di tutela delle prioritarie esigenze operative e di sicurezza della “Base Navale della Marina Militare” di Napoli, ulteriormente verificata nell’ambito dello specifico sopralluogo effettuato in data 17 febbraio 2022;
− le Parti, in esito al predetto sopralluogo, hanno istituito due distinti “tavoli di lavoro”, finalizzati l’uno alla predisposizione di un Protocollo d’intesa per regolare i rispettivi impegni circa la realizzazione dell’intervento individuato (coordinato dalla Task Force Difesa per la valorizzazione immobili, l’energia e l’ambiente), l’altro per la definizione della base concettuale propedeutica all’elaborazione di una specifica “scheda di progetto” da integrare nel medesimo Protocollo (coordinato dal Comune di Napoli). I lavori del tavolo tecnico si sono conclusi il 12 aprile 2022 con la sottoscrizione della “Relazione di sintesi descrittiva della soluzione tecnica individuata e allegati grafici” parte integrante della scheda di progetto di cui all’Allegato “A”.
TUTTO CIÒ VISTO, PREMESSO E CONSIDERATO,
LE PARTI CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE:
Art. 1 (Premesse e allegati)
Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo d’intesa.
Art. 2
(Finalità del Protocollo)
a. Con il presente Protocollo d’intesa le Parti, nell’ambito delle rispettive attribuzioni e ferma l’adozione dei provvedimenti di competenza dei rispettivi Organi deliberanti, intendono avviare un rapporto di collaborazione istituzionale, nel rispetto delle previsioni normative richiamate in premessa, finalizzato a realizzare le condizioni necessarie per assicurare rapidità ed efficacia al raggiungimento dell’obiettivo condiviso. In particolare, le Parti sono giunte alla determinazione di sviluppare, in sinergia e concertazione, un progetto per la razionalizzazione e valorizzazione a uso duale di parte di un compendio militare che consentirà la fruibilità pubblica e un adeguato sviluppo economico del tratto
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terminale del Molo di San Xxxxxxxx, già nella disponibilità dell’AdSP, anche mediante l’esecuzione delle ulteriori opere connesse all’intervento.
b. In tale prospettiva, la progettualità in questione verrà attuata attraverso la realizzazione di:
1) un’opera transitoria – oggetto del presente Protocollo d’Intesa – che consenta, nel breve termine, il collegamento pedonale con il tratto terminale del Molo San Xxxxxxxx, come da “scheda di progetto” elaborata dal Comune di Napoli (Allegato “A”) sulla base delle indicazioni/prescrizioni tecniche emerse a seguito dell’apposita attività di concertazione condotta a livello locale dalle Parti e coordinata dalla citata Civica Amministrazione;
2) una più ampia opera per la valorizzazione del Molo San Xxxxxxxx, da sviluppare in tempi successivi.
Art. 3
(Individuazione del portafoglio immobiliare)
a. La cooperazione istituzionale tra le Parti riguarda il compendio denominato “Base Navale della Marina Militare” di Napoli, in particolare un’aliquota necessaria per la realizzazione dell’opera transitoria di cui all’Art. 2, paragrafo b., comma 1), indicativamente rappresentata con tratteggio “rosso” nell’ortofoto in Allegato “B”.
b. Il tratto terminale del Molo San Xxxxxxxx di competenza dell’AdSP, di cui alla planimetria generale allegata alla citata “scheda di progetto” (Allegato “A”), ancorché non interessato dalla concessione in uso duale per il tramite di Difesa Servizi S.p.A., sarà oggetto di quota parte del finanziamento stanziato (vedasi riferimento al riparto del Quadro Economico richiamato nella premessa della “scheda di progetto” - Allegato “A”).
Art. 4 (Impegni delle Parti)
Le Parti porranno in essere tutte le attività di rispettiva competenza per il conseguimento delle finalità di cui all’Art. 2, assumendosi, in particolare, i seguenti impegni:
a. Ministero della Difesa:
1) concedere, per il tramite di Difesa Servizi S.p.A., l’uso duale (militare/civile), a favore del Comune di Napoli, dell’aliquota della Base Navale individuata per la realizzazione dell’opera transitoria di cui all’Art. 2, paragrafo b., comma 1), meglio indicata in tratteggio “rosso” nel citato Allegato “B”. Resta inteso che la concessione di tale aliquota è subordinata all’esecuzione delle attività di frazionamento catastale, a cura ed onere del Comune di Napoli, per l’esatta individuazione e delimitazione
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dell’aliquota stessa, ed è finalizzata esclusivamente allo scopo di consentire alla medesima Amministrazione la redazione delle varie fasi progettuali, la realizzazione dell’opera prevista dalla “scheda di progetto” di cui al citato Allegato “A” e la successiva gestione dell’opera così realizzata per la fruizione pubblica;
2) approvare, per la parte di propria competenza, le varie fasi della progettazione dell’opera transitoria di cui all’Art. 2, paragrafo b., comma 1), fornendo, qualora necessario, ulteriori informazioni ed osservazioni utili al soddisfacimento dell’esigenza militare;
3) consentire agli incaricati delle altre Parti coinvolte l’accesso alla “Base Navale”, con modalità e tempi che saranno successivamente concordati nell’ambito del Tavolo tecnico di cui all’Art. 5, al fine di consentire l’effettuazione dei rilievi e delle analisi tecniche necessari per lo sviluppo delle relative attività progettuali;
4) assicurare alle altre Parti, secondo le indicazioni fornite dal costituendo Tavolo tecnico di cui all’Art. 5, adeguato supporto per quanto di competenza.
b. Comune di Napoli:
1) promuovere il rilascio, da parte degli Enti/Organi competenti, delle necessarie autorizzazioni relative ad eventuali vincoli di natura storico-artistica, ambientale e paesaggistica, riguardanti il compendio militare denominato “Base Navale della Marina Militare” di Napoli;
2) acquisire in concessione in uso duale (militare/civile), per il tramite di Difesa Servizi S.p.A., l’aliquota del predetto compendio (citato Allegato “B” – tratteggio “rosso”), previa ultimazione, a propria cura ed onere, delle attività di frazionamento catastale finalizzate all’esatta individuazione e delimitazione dell’aliquota stessa, allo scopo di procedere alla redazione delle varie fasi progettuali, alla realizzazione dell’opera transitoria prevista dalla “scheda di progetto” di cui al citato Allegato “A” ed alla successiva gestione dell’opera così realizzata per la fruizione pubblica;
3) finanziare ed eseguire, d’intesa con l’AdSP, la progettazione, la realizzazione e il collaudo dell’opera transitoria di cui all’Art. 2, paragrafo b, comma 1), meglio indicata nell’apposita “scheda di progetto” (citato Allegato “A”), in qualità di Committente e Stazione Appaltante, ai sensi del decreto legislativo 50/2016 e s.m.i.;
4) assicurare alle altre Parti, secondo le indicazioni fornite dal costituendo Tavolo tecnico di cui all’Art. 5, adeguato supporto per quanto di competenza.
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c. Agenzia del demanio:
fornire, sulla base degli approfondimenti svolti e degli esiti dei lavori del Tavolo tecnico di cui all’Art. 5, la massima collaborazione per assicurare il raggiungimento degli obiettivi del presente Protocollo d’intesa.
d. Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale:
1) coadiuvare, ove necessario, il Comune di Napoli, nelle attività finalizzate alla concessione in uso duale (militare/civile) a favore dell’Amministrazione stessa, da parte di Difesa Servizi S.p.A., della citata aliquota della “Base Navale della Marina Militare” di Napoli (citato Allegato “B” – tratteggio “rosso”);
2) porre in essere tutte le attività necessarie a garantire l’utilizzo dell’area di propria competenza al Comune di Napoli;
3) collaborare, ove necessario, con il Comune di Napoli, nello sviluppo delle successive fasi di progettazione, realizzazione e collaudo dell’opera transitoria di cui all’Art. 2, paragrafo b., comma 1), meglio indicata nell’apposita “scheda di progetto” (citato Allegato “A”), concorrendo ove necessario al cofinanziamento dell’opera, relativamente all’area di propria competenza;
4) assicurare, ove necessario, l’accessibilità all’area di propria competenza per consentire l’effettuazione dei rilievi e delle analisi tecniche necessari per lo sviluppo delle relative attività progettuali;
5) assicurare alle altre Parti, secondo le indicazioni fornite dal costituendo Tavolo tecnico di cui all’Art. 5, adeguato supporto per quanto di competenza.
Art. 5 (Tavolo tecnico)
a. Ai fini dell’attuazione del presente Protocollo d’intesa è costituito un Tavolo tecnico composto dai rappresentanti delle Parti sottoscrittrici coordinato a cura del Ministero della Difesa, per il tramite della Task Force per la valorizzazione immobili, l’energia e l’ambiente ed integrato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli che, per quanto di competenza, agevolerà il percorso autorizzativo ed attuativo del progetto. I nominativi dei componenti saranno comunicati mediante scambio di note fra le Parti.
b. Possono partecipare ai lavori del Tavolo tecnico, ove necessario, anche rappresentanti di altri Enti/Amministrazioni eventualmente interessati, con particolare riferimento alle ulteriori Amministrazioni statali preposte al rilascio di pareri e/o nulla osta preventivi e/o orientativi e/o definitivi ai sensi delle leggi vigenti.
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c. Il Tavolo tecnico ha il compito di:
1) verificare la disponibilità delle informazioni relative agli aspetti catastali e ai vincoli storico-artistici, ambientali e paesaggistici esistenti sul compendio militare denominato “Base Navale della Marina Militare” di Napoli;
2) vigilare sulla corretta e tempestiva attuazione del presente Protocollo d’intesa, con particolare riferimento alla redazione dei progetti e alla realizzazione delle opere da essi derivanti, secondo il cronoprogramma delle attività definito nella “scheda di progetto” (citato Allegato “A”);
3) approvare eventuali ulteriori soluzioni tecniche che dovessero rendersi necessarie in corso d’opera rispetto a quanto previsto dalla “scheda di progetto”, di cui al citato Allegato “A”;
4) promuovere, ove necessario, uno o più Accordi attuativi/di collaborazione e/o convenzioni volti a regolare gli impegni assunti dai rappresentanti delle Parti al Tavolo tecnico;
5) formalizzare eventuali modifiche, integrazioni e proroghe al presente Protocollo d’intesa a seguito di proposte e comunicazioni scritte tra le Parti;
6) proporre soluzioni per dirimere, in xxx xxxxxxx, xx controversie che dovessero insorgere fra le Parti in ordine all’attuazione ed all’interpretazione del presente Protocollo d’intesa.
d. I componenti del Tavolo tecnico saranno nominati, da ciascuna delle Parti interessate, entro 10 (dieci) giorni dalla sottoscrizione del presente Protocollo d’intesa. Inoltre, entro 20 (venti) giorni sarà convocata la prima riunione del Tavolo tecnico a cura della Task Force per la valorizzazione immobili, l’energia e l’ambiente.
Art. 6
(Accordi attuativi/di collaborazione - convenzioni)
Nell’ambito del Tavolo tecnico, gli impegni che i rappresentanti delle Parti assumeranno in funzione di quanto riportato all’Art. 5, potranno essere oggetto, ove necessario, di uno o più Accordi attuativi/di collaborazione e/o convenzioni.
Art. 7 (Risorse finanziarie)
Le risorse finanziarie necessarie per l’attuazione del presente Protocollo saranno rese disponibili dal Comune di Napoli, d’intesa con l’AdSP, significando che dall’intera operazione non dovranno derivare oneri a carico del Ministero della Difesa e dell’Agenzia del demanio.
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Art. 8
(Xxxxxx e disposizioni generali)
a. I documenti attuativi del presente Protocollo d’intesa dovranno essere stipulati, a pena di decadenza del medesimo, entro 3 (tre) anni dalla data di sottoscrizione dello stesso.
b. In caso di mancata attuazione degli impegni indicati nel presente Protocollo d’intesa entro il termine di durata fissato al precedente punto e fatte salve ulteriori proroghe che dovranno essere consensualmente convenute, le Parti si intendono svincolate dai predetti impegni, senza null’altro avere a pretendere l’una dall’altra, fermo restando che dovrà essere sempre garantita l’operatività della Base Navale.
Art. 9 (Clausola di riservatezza)
x. Xxxxx le informazioni comunicate tra le Parti, ovvero acquisite nel corso dell’espletamento delle attività oggetto del presente Protocollo d’intesa, identificate come confidenziali, saranno ritenute strettamente riservate e saranno utilizzate unicamente per gli scopi del Protocollo stesso.
b. Le Parti concordano che non riveleranno a nessuno e non faranno annunci pubblici relativamente alla loro collaborazione ai sensi del Protocollo d’intesa ovvero al suo oggetto, senza prima aver acquisito il reciproco consenso.
Art. 10 (Controversie)
Per ogni controversia scaturente dall’applicazione del presente Protocollo d’intesa, le Parti si impegnano a promuovere un tentativo di conciliazione nell’ambito del Tavolo tecnico di cui all’Art. 5 che, a tal fine, dovrà essere convocato entro il termine di 30 (trenta) giorni dalla richiesta di una delle Parti.
Art. 11 (Trattamento dati personali)
a. Le Parti danno atto di essersi reciprocamente informate di quanto statuito dal Regolamento (UE) 2016/679 (di seguito “Regolamento”) e dal D. Lgs. 196/2003, integrato con le modifiche introdotte dal D. Lgs. 101/2018. All’uopo confermano, assumendosene ogni responsabilità, di ben conoscere il Regolamento nonché ogni provvedimento emanato dal Garante per la protezione dei dati personali rilevante rispetto alle attività oggetto del presente Protocollo d’intesa.
b. Le Parti garantiscono che tutti i dati personali che verranno acquisiti in relazione al
presente Protocollo d’intesa saranno trattati per le sole finalità indicate nel medesimo ed in modo strumentale all’espletamento dello stesso nonché per adempiere ad eventuali
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obblighi di legge, della normativa comunitaria e/o prescrizione del Garante per la protezione dei dati personali e/o nel caso di contenzioso, con modalità manuali ed automatizzate, secondo i principi di liceità, correttezza e minimizzazione dei dati ed in modo da tutelare la riservatezza ed i diritti riconosciuti, nel rispetto di adeguate misure di sicurezza e di protezione dei dati anche sensibili e giudiziari.
c. Le Parti concordano che, per le attività, i progetti, le iniziative e gli eventi di qualunque genere che comportino trattamento di dati personali e che verranno avviati in virtù del presente Protocollo d’intesa, di volta in volta, sarà loro cura definire i ruoli e provvedere alle eventuali nomine, stabilire le finalità e le modalità del trattamento nonché le misure di sicurezza adeguate da adottare in considerazione dei trattamenti da porre in essere.
Art. 12 (Modalità di esecuzione)
Il presente Protocollo d’intesa è firmato digitalmente ai sensi dell’articolo 15 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i. ed è composto da n. 13 (tredici) pagine e n. 2 (due) allegati con retro bianco.
Letto, approvato e sottoscritto in forma digitale.
,
Per il Ministero della Difesa, il
Per il Comune di Napoli, il
Per l’Agenzia del demanio, il
Per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, il
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ALLEGATO “A”
SCHEDA DI PROGETTO
Premessa
La presente “scheda di progetto” viene redatta ai sensi dell’art. 2 del Protocollo di Intesa di cui costituisce Allegato “A”. Si richiama, in particolare, il comma b, punto 1) del richiamato art. 2 che qui, a vantaggio di completezza, si riporta integralmente:
Art. 2
(Finalità del Protocollo)
a. Con il presente Protocollo d’intesa le Parti, nell’ambito delle rispettive attribuzioni e ferma l’adozione dei provvedimenti di competenza dei rispettivi Organi deliberanti, intendono avviare un rapporto di collaborazione istituzionale, nel rispetto delle previsioni normative richiamate in premessa, finalizzato a realizzare le condizioni necessarie per assicurare rapidità ed efficacia al raggiungimento dell’obiettivo condiviso. In particolare, le Parti sono giunte alla determinazione di sviluppare, in sinergia e concertazione, un progetto per la razionalizzazione e valorizzazione a uso duale di parte di un compendio militare che consentirà la fruibilità pubblica e un adeguato sviluppo economico del tratto terminale del Molo di San Xxxxxxxx, già nella disponibilità dell’AdSP, anche mediante l’esecuzione delle ulteriori opere connesse all’intervento.
b. In tale prospettiva, la progettualità in questione verrà attuata attraverso la realizzazione di:
1) un’opera transitoria – oggetto del presente Protocollo d’Intesa – che consenta, nel breve termine, il collegamento pedonale con il tratto terminale del Molo San Xxxxxxxx, come da “scheda di progetto” elaborata dal Comune di Napoli (Allegato “A”) sulla base delle indicazioni/prescrizioni tecniche emerse a seguito dell’apposita attività di concertazione condotta a livello locale dalle Parti e coordinata dalla citata Civica Amministrazione;
2) una più ampia opera per la valorizzazione del Molo San Xxxxxxxx, da sviluppare in tempi successivi.
Con riferimento, in particolare, al comma b, punto 1) e relativamente alle “… indicazioni/prescrizioni tecniche emerse a seguito dell’apposita attività di concertazione condotta a livello locale dalle Parti e coordinata dalla citata Civica Amministrazione … ” si fa riferimento agli esiti del tavolo tecnico coordinato dal Comune di Napoli e contenuti nella “Relazione di sintesi descrittiva della soluzione tecnica individuata e allegati grafici” sottoscritta il 12 aprile 2022.
Tutto ciò premesso la presente “scheda di progetto” relativa all’opera transitoria “Molo San Xxxxxxxx passeggiata pubblica” è costituita da:
1) Relazione, con allegati grafici, sottoscritta il 12 aprile 2022;
2) Quadro Economico dell’intervento (documento trasmesso al Ministero della Cultura nell’ambito del finanziamento CIS Napoli - Centro storico), rispetto al quale, si rappresenta, in prima approssimazione, che il 63% delle somme previste in QE (3.592.187,57 euro) attiene a lavori, spese tecniche e IVA per interventi da realizzarsi nell’area della Base Navale, il restante 36,5% riguarda interventi da realizzarsi nell’area di competenza del AdSP e lo 0,5% per interventi da realizzarsi nelle aree cittadine;
3) Cronoprogramma dell’intervento (documento trasmesso al Ministero della Cultura nell’ambito del finanziamento CIS Napoli - Centro storico) rispetto al quale, occorre chiarire, sono individuati i tempi massimi per la realizzazione di tutte le opere, ciò non esclude l’anticipazione di alcune lavorazioni; sarà cura del Comune di Napoli richiedere ai progettisti l’individuazione di lotti funzionali da realizzare per fasi.
I richiamati documenti sono parte integrante e sostanziale del presente allegato.
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ALLEGATO “B”