ACCORDO QUADRO DI CONSIP PER L’AFFIDAMENTO DI DERVIZI APPLICATIVI PER LA P.A. - LOTTO 1 MEDIANTE APPALTO SPECIFICO PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI BASE, REALIZZATIVI, COMPLEMENTARI ED ACCESSORI RELATIVI AL SISTEMA INFORMATIVO PER IL MONITORAGGIO...
Ragioneria Generale
U.O. Sistemi Informativi Contabili ed Innovazione di Processi Xxx Xxxxx, 0 - 00000 Xxxx
ACCORDO QUADRO DI CONSIP PER L’AFFIDAMENTO DI DERVIZI APPLICATIVI PER LA P.A. - LOTTO 1 MEDIANTE APPALTO SPECIFICO PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI BASE, REALIZZATIVI, COMPLEMENTARI ED ACCESSORI RELATIVI AL SISTEMA INFORMATIVO PER IL MONITORAGGIO DELLE SOCIETÀ PARTECIPATE DI ROMA CAPITALE
CAPITOLATO TECNICO
CIG N. 550732545C
CIG DERIVATO N. 7016006F4B
1 PREMESSA 1
1.1 IL CONTESTO ISTITUZIONALE 1
1.2 RIFERIMENTI NORMATIVI: I Controlli sugli Organismi Partecipati 2
2 DEFINIZIONE DELLA FORNITURA DELL’APPALTO SPECIFICO 4
3 DESCRIZIONE DEI SERVIZI 5
4 FINALITÀ ED OBIETTIVI 6
5 CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE 7
5.1 Descrizione delle funzionalità del sistema 7
5.2 Descrizione tecnologica 8
6 STANDARD E METODOLOGIE APPLICABILI 11
6.1 Servizi di Base 11
6.1.1 MAD − Manutenzione Adeguativa 11
6.1.2 MEV a ciclo ridotto 11
6.1.3 MEV − Manutenzione evolutiva 11
6.2 Servizi Complementari 12
6.2.1 7.5.1 ASS+HD − Servizi di Supporto (Gestione e conduzione applicativa, Help desk).. 12 6.2.2 MAC − Manutenzione Correttiva 12
6.2.3 SSP − Problem solving di alto livello su tematiche funzionali amministrative 13
6.3 Servizi Accessori 13
6.3.1 FOR − Formazione 13
6.4 Attività Propedeutiche all’erogazione dei servizi 13
6.5 Trasferimento del know−how a fine fornitura (Termine del servizio) 14
7 MODALITA’ DI EROGAZIONE DEI SERVIZI 16
7.1 Modalità di Esecuzione dei Servizi e delle Attività 16
7.2 Servizi in Modalità Continuativa 16
7.3 Composizione dei gruppi di lavoro 18
7.4 Metriche e dimensionamento dei Servizi 18
7.4.1 Servizi di Base 18
7.4.2 Servizi Complementari 19
7.4.3 Servizi accessori 20
8 GOVERNO DELLA FORNITURA 21
8.1 Referenti dei servizi 21
8.2 Gestione della configurazione 23
8.3 Ambienti di sviluppo, luogo di lavoro e dotazione di attrezzature logistiche 23
8.4 Ambiente di test 24
8.5 Assicurazione qualità 24
9 CICLI E PRODOTTI DEI SERVIZI 25
9.1 CICLI 25
9.1.1 Ciclo ad hoc per i servizi d’Obiettivo 25
9.2 PRODOTTI 29
9.2.1 Prodotti della Gestione generale dell’affidamento 29
9.2.2 Prodotti della gestione continuativa 34
9.2.3 Prodotti d’Obiettivo 34
9.2.4 Modalità di Consegna dei Prodotti 34
9.2.5 Modalità di approvazione dei Prodotti 34
10 Profili Professionali 35
10.1 Premessa 35
10.2 Descrizione dei profili professionali 35
11 SLA LIVELLI DI SERVIZIO E PENALI 40
11.1 Premessa 40
11.2 Definizioni 41
11.3 Monitoraggio e gestione contrattuale 42
11.3.1 Monitoraggio 42
11.3.2 Rilievi 42
11.3.3 Penali 43
11.4 Livelli di servizio 43
11.4.1 Governo della fornitura − Livelli di servizio già presenti in AQ−SA − CONSIP 43
11.4.2 Servizi a carattere progettuale/obiettivo (MEV) − Livelli di servizio già presenti in AQ− SA − CONSIP 45
11.4.3 Servizi a canone − Livelli di servizio già presenti in AQ−SA − CONSIP 49
11.4.4 Servizi a canone − Livello di servizio aggiuntivo 52
11.4.5 Servizi di supporto specialistico (SSP) − Livelli di servizio già presenti in AQ−SA − CONSIP 53
12 FATTURAZIONE 54
Appendice 1 - DEFINIZIONI ED ACRONIMI 55
1 PREMESSA
L’evoluzione normativa sul sistema dei controlli interni negli enti locali ha trovato fondamento nel principio cardine dello sviluppo e del potenziamento dei meccanismi interni di autocontrollo finalizzati all’impulso, alla correzione, all’aiuto ed alla guida dell’organizzazione nel perseguimento degli obiettivi prefissati.
Pertanto, Roma Capitale per essere compIiant al nuovo contesto normativo ha adottato il Regolamento del Sistema dei Controlli Interni, approvato con Delibera dell’Assemblea Capitolina n. 12 del 19.03.2013, predisposto in forza del D.L. n. 174/2012 convertito in L. n. 213/2012.
Tale Regolamento disciplina le diverse tipologie di controllo, i soggetti che vi partecipano, i criteri e le modalità per l’esercizio dei controlli, i principali strumenti e le metodologie per garantire la legittimità, la regolarità, la correttezza, l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa.
1.1 IL CONTESTO ISTITUZIONALE
La regolamentazione sui controlli interni si integra con le disposizioni già esistenti nell’ambito di Roma Capitale, in particolar modo con la Deliberazione di Giunta Capitolina n. 384 del 19/20.10.2013 che ha istituito il nuovo assetto della Macrostruttura Capitolina ed il Regolamento sull'Ordinamento degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale, e la Deliberazione di Giunta Capitolina n. 116/2010, recante l’adozione della disciplina del “Ciclo della programmazione, pianificazione, controllo, misurazione e valutazione della performance”.
Nel rinnovato contesto dei controlli interni, affinché il Regolamento possa dispiegare i suoi effetti è necessario, da parte dell’Ente, completare la disciplina di dettaglio sui ruoli e le responsabilità operative del personale competente allo svolgimento delle attività di controllo.
Per la piena applicazione del nuovo sistema, è doveroso, senza soluzione di continuità, perfezionare la regolamentazione dei flussi informativi periodici, relativi alle risultanze dei controlli, e lo sviluppo delle metodologie per l’applicazione uniforme degli stessi, garantendo un obiettivo riscontro nel rispetto dei principi di indipendenza, imparzialità e trasparenza.
Nell’implementazione del sistema integrato di controlli si è osservato il principio di separazione tra funzione di indirizzo e compiti di gestione.
Il Regolamento del Sistema dei Controlli Interni individua le tipologie di controllo, che di seguito si sintetizzano:
1. controllo strategico;
2. controllo di gestione;
3. controlli di regolarità amministrativa, preventivo e successivo, e di regolarità contabile;
4. controllo sugli equilibri finanziari;
5. controllo sulle società partecipate non quotate in borsa e sugli organismi gestionali esterni;
6. controllo sulla qualità dei servizi erogati.
All’interno del Regolamento sull'Ordinamento degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale, l’art. 14 denominato “Sistema dei controlli interni” stabilisce l’articolazione dello stesso nelle sei tipologie di controllo indicate nella seguente figura:
Fig. 1: Sistema dei controlli interni
In particolare, il controllo sulle società partecipate non quotate in borsa e sugli organismi gestionali esterni mira a definire le modalità di indirizzo delle attività e delle verifiche dei risultati delle società interamente partecipate.
Roma Capitale ha introdotto un sistema informativo denominato S.I.MO.P. (Sistema Monitoraggio Partecipate) il quale permette l’acquisizione con cadenza trimestrale di informazioni di natura economico− finanziaria e contabile relativamente ai dati di programmazione e di rendicontazione delle partecipate. Il sistema consente la valutazione degli effetti sugli equilibri di bilancio dell’Ente, nonché base per la predisposizione del bilancio consolidato.
Inoltre, a seguito del nuovo assetto della Macrostruttura Capitolina, con la Deliberazione di Giunta Capitolina n. 396 del 13.11.2013 è stata delineata la ripartizione delle competenze fra gli Uffici di Roma Capitale finalizzata all’esercizio del controllo analogo nei confronti di Roma Metropolitane s.r.l. e degli altri organismi partecipati.
1.2 RIFERIMENTI NORMATIVI: I Controlli sugli Organismi Partecipati
L’art. 147 quater del T.u.e.l., introdotto dal D.l. 174/2012, richiede all’Ente Locale di definire, secondo la propria autonomia organizzativa, un sistema di controlli sulle società non quotate, partecipate dallo stesso Ente Locale. Tali controlli sono esercitati dalle strutture proprie dell'Ente Locale, che ne sono responsabili.
(Le disposizioni non si appIicano aIIe società quotate e a queIIe da esse controIIate ai sensi deII'articoIo 2359 deI codice civiIe. A taI fine, per società quotate partecipate dagIi enti di cui aI presente articoIo si intendono Ie società emittenti strumenti finanziari quotati in mercati regoIamentati)
L’Ente Locale deve definire preventivamente nella relazione previsionale e programmatica gli obiettivi gestionali a cui deve tendere la società partecipata, secondo parametri qualitativi e quantitativi, e organizza un idoneo sistema informativo finalizzato a rilevare:
- i rapporti finanziari tra l'ente proprietario e la società;
- la situazione contabile, gestionale e organizzativa della società;
- i contratti di servizio;
- la qualità dei servizi;
- il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica. Sulla base delle informazioni raccolte l'Ente Locale deve effettuare:
- il monitoraggio periodico sull'andamento delle società non quotate partecipate;
- l’analisi degli scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati;
- l’individuazione delle opportune azioni correttive, anche in riferimento a possibili squilibri economico−finanziari rilevanti per il bilancio dell'ente.
I risultati complessivi della gestione dell'ente locale e delle aziende non quotate partecipate devono essere rilevati mediante bilancio consolidato, secondo la competenza economica.
La Corte dei Conti (Sez. controllo per il Veneto con Deliberazione n. 903/2012/INPR del 9 novembre 2012) ha dedicato un ampio spazio ai rapporti con le società partecipate, al fine di garantire in sede locale una sana gestione finanziaria, mediante il rispetto degli equilibri di bilancio e dei vincoli previsti in materia di indebitamento.
Sostiene la Corte con tale delibera che gli obblighi di controllo devono essere sin d’ora osservati da tutti gli Enti Locali, non già in base a un espresso dettato normativo, bensì in ragione delle incombenze che gravano sull’Ente, per il solo fatto di essere socio pubblico del relativo organismo partecipato.
A parere della Corte ogni Ente Locale socio deve fattivamente adoperarsi, secondo la propria autonomia organizzativa, per effettuare:
a) un costante ed effettivo monitoraggio suII’andamento deIIa società, con una verifica costante deIIa permanenza dei presupposti vaIutativi che hanno determinato Ia sceIta partecipativa iniziaIe;
b) tempestivi interventi correttivi in reIazione a eventuaIi mutamenti che intercorrano, neI corso deIIa vita deIIa società, negIi eIementi originariamente vaIutati.
Lo scopo di taIe monitoraggio, secondo Ia magistratura contabiIe veneta, è queIIo di prevenire fenomeni patoIogici e ricadute negative suI biIancio deII’Ente, e presuppone un’azione preventiva di verifica e controIIo, da parte deI Comune, in merito aIIe attività svoIte daIIa società.
La carenza dei prescritti sistemi informativi all’interno della struttura organizzativa deporrebbe, nel caso di ricadute negative, quale circostanza aggravante, a sostegno di una conclamata responsabilità per colpa grave a carico dei soggetti che non hanno provveduto all’ottemperanza della legge con la diligenza prescritta.
Le finalità del sistema di controllo sono orientate a prevenire il fenomeno delle società in perdita.
Gli obblighi di controllo in capo all’Ente Locale socio “assumono particolare importanza in presenza di gestioni connotate da risultati negativi, che, soprattutto se reiterati, impongono all'Ente di valutare la permanenza di quelle condizioni di natura tecnica e/o di convenienza economica nonché di sostenibilità politico−sociale che giustificarono (o che comunque avrebbero dovuto giustificare), a monte, la scelta di svolgere il servizio e di farlo attraverso moduli privatistici”.
Da ultimo, in materia, è intervenuta la legge di stabilità per il 2014, l. n. 147 del 27 dicembre 2013 (e successive modificazioni e integrazioni apportate dal D.L. n. 16/2014 “Salva Roma” conv. in l. n. 68/2014), che segna un decisivo cambiamento da parte del legislatore nell’affrontare le numerose criticità legate alle
società locali, aziende speciali ed istituzioni. Si tratta di una maggiore attenzione per le tante realtà locali che nel corso degli anni hanno improntato la loro attività ai princìpi di efficienza, efficacia ed economicità. Il dettato normativo si pone l’obiettivo di evitare che nella predisposizione del bilancio di previsione dell’Ente Locale non siano prese in considerazione le perdite della partecipata e che le stesse possano, in futuro, incidere negativamente sugli equilibri di bilancio. Pertanto, proprio al fine di scongiurare che l’impatto della norma pervenga a conclusioni eccessive sulla programmazione di bilancio dell’Ente Locale, è stato previsto un metodo specifico per gli accantonamenti al fondo vincolato decorrenti dal 2015, che considera, in sede di prima applicazione, la media del triennio 2011−2013, distinguendo l’eventuale risultato positivo o negativo.
Al fine di consentire il controllo sulle società partecipate non quotate ex art. 147−quater, come introdotto dall’art. 3 del d.l. n. 174/2012, convertito dalla legge 213/2012, secondo criteri di graduale applicazione, la relazione previsionale e programmatica deve individuare gli obiettivi gestionali per le società partecipate, in riferimento a precisi standard qualitativi e quantitativi. In merito all’adeguamento della disciplina dei servizi pubblici locali alla normativa comunitaria, è necessario considerare gli adempimenti in attuazione dell’art. 34 del d.l. n. 179/2012, convertito dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, con particolare riferimento all’apposita relazione prevista al comma 20.
Sostiene inoltre la Corte “L’art. 147, comma 2, lettera d), del TUEL, impone la graduale attuazione della redazione del bilancio consolidato, misura questa funzionale alla rilevazione dell’efficacia, efficienza ed economicità della gestione degli organismi esterni dell’ente. Al riguardo è anche necessario che sia regolamentata ed istituita una struttura di controllo sulle società partecipate in attuazione dell’art. 147− quater del TUEL, introdotto dall’articolo 3 del d.l. 174/2012 e sia predisposto un idoneo sistema informativo finalizzato a rilevare i rapporti finanziari tra l'ente proprietario e la società, nonché la situazione contabile, gestionale ed organizzativa della stessa, i contratti di servizio, la qualità dei servizi e il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica. L’Ente Locale dovrebbe anche garantire il controllo della qualità dei servizi erogati, sia direttamente, sia mediante organismi gestionali esterni, definendo le metodologie impiegate per misurare la soddisfazione degli utenti esterni ed interni dell’ente, secondo i criteri di graduale applicazione previsti dalle norme”.
2 DEFINIZIONE DELLA FORNITURA DELL’APPALTO SPECIFICO
L’oggetto del presente appalto specifico è l’affidamento dei servizi di base, realizzativi, complementari ed accessori, relativi al Sistema Informativo per il Monitoraggio delle Società Partecipate di Roma Capitale. L’aggiudicatario fornirà i servizi richiesti, secondo le modalità ed alle condizioni espresse nel presente Capitolato Tecnico (CT). Laddove alcune condizioni non siano diversamente normate nel presente documento, rimangono vigenti le condizioni del Capitolato Tecnico dell’Accordo Quadro Servizi Applicativi.
Sono oggetto del presente appalto i seguenti servizi:
Servizi di Base
o Servizio di Sviluppo, Manutenzione evolutiva, adeguativa e migliorativa di Software ad hoc (rif. par. 4.1.1 del Capitolato Tecnico dell’AQ−SA): MAD – Manutenzione Adeguativa.
o Servizio di Sviluppo, Manutenzione evolutiva, adeguativa e migliorativa di Software ad hoc (rif. par. 4.1.1 del Capitolato Tecnico dell’AQ−SA): MEV a ciclo ridotto.
o Servizio di Sviluppo, Manutenzione evolutiva, adeguativa e migliorativa di Software ad hoc (rif. par. 4.1.1 del Capitolato Tecnico dell’AQ−SA): MEV – Manutenzione evolutiva.
Servizi Complementari
o “Gestione Applicativi” (rif. par. 4.2.1 del Capitolato Tecnico dell’AQ−SA): ASS+HD.
o Servizio Manutenzione Correttiva (rif. par. 4.2.2 del Capitolato Tecnico dell’AQ−SA): MAC – Manutenzione Correttiva.
o Servizio Supporto Specialistico (rif. par. 4.2.4 del Capitolato Tecnico dell’AQ−SA): SSP – Problem Solving di alto livello su tematiche funzionali/amministrative contabili.
Servizi Accessori
o Formazione ed Addestramento (rif. par. 4.3.2 del Capitolato Tecnico dell’AQ−SA): FOR – Formazione.
Sono inoltre oggetto dell’affidamento, come da Capitolato Tecnico dell’Accordo Quadro Servizi Applicativi, i seguenti servizi a titolo gratuito:
• Subentro (cosiddetta “presa in carico”, a inizio fornitura)
• Trasferimento del know−how a fine fornitura (Termine del servizio)
3 DESCRIZIONE DEI SERVIZI
Le attività da svolgere attraverso tali servizi potranno riguardare, a titolo esemplificativo, la manutenzione e lo sviluppo di strumenti software abilitanti i seguenti moduli:
MANUTENZIONE ORDINARIA
⮚ Modulo gestione Utenze
⮚ Modulo Gestione Finanziaria
⮚ Modulo Gestione Riconciliazione
⮚ Modulo Bilancio Consolidato
MANUTENZIONE EVOLUTIVA
⮚ Modulo Gestione Finanziaria
− Cambiamento degli schemi di bilancio secondo il D.Lgs. 139/2015 per l’annualità 2017;
− Inserimento di macro−voci sia nella stampa completa del Conto Economico sia nella stampa completa dello Stato Patrimoniale (SP) quali, ad esempio, “Totale Ricavi”, “Totale Costi”, “Totale Attivo”, “Totale Passivo”;
− Predisposizione di controlli in caso di alimentazione nel budget di voci e assenza di consuntivazione delle stesse;
⮚ Modulo Gestione Riconciliazione
− Adeguamento Database per la gestione di grandi quantità di record (superamento del limite di righe nell’attività di riconciliazione come, ad esempio, quella delle Utenze);
− Inserimento nella riconciliazione di eventuali ed ulteriori “schermate/file pilota”;
⮚ Modulo Bilancio Consolidato
− Implementazione di nuove funzionalità per le scritture di elisione e gestione fondo debiti e crediti non riconciliati;
− Supporto specialistico da parte di un Dottore Commercialista Enti Pubblici/Società ai fini dell’elaborazione del Bilancio Consolidato;
⮚ Nuovi Sviluppi
− Implementazione di nuovi ambienti per analizzare dati specifici in base ad esigenze scaturenti dalla normativa (ad esempio, il Decreto MADIA);
− Focus sul Personale Organismi Partecipati;
− Nuove interazioni con altri sistemi/DB ai fini della reportistica e analisi dati;
− Riconciliazione: caricamento automatico dei crediti per fatture emesse con tracciato record della fatturazione elettronica aziendale.
4 FINALITÀ ED OBIETTIVI
Roma Capitale intende affidare l’erogazione dei Servizi di base, realizzativi, complementari ed accessori relativi al Sistema Informativo per il Monitoraggio delle Società Partecipate di Roma Capitale (da ora, SI.MO.P.).
SI.MO.P. è un software realizzato per Roma Capitale utile ad espletare tutte le attività necessarie ai fini del controllo di gestione economico−finanziario sulle società partecipate in house.
SI.MO.P. mette a disposizione gli strumenti utili a conoscere l’andamento economico−patrimoniale delle società partecipate, per comprenderne la potenzialità di crescita e di mantenimento, fornisce report Finanziari di Cassa anche non previsti dalla normativa attuale, che si affiancano a quelli più specifici dell’andamento economico e patrimoniale.
SI.MO.P. permette di gestire, durante la stesura dei consuntivi, non solo gli indicatori economici (ROE, ROI), ma anche gli indicatori di qualità, di efficienza e di efficacia.
Inoltre, alla luce delle novità introdotte dal D.lgs. 118/2011, “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42”, così come modificato dal D.lgs. 126/2014, sono state poste in essere le attività necessarie ad assicurare all’interno del SI.MO.P. lo sviluppo di tabelle di raccordo che hanno consentito la trasposizione dei dati inseriti dalle società nel nuovo Piano dei Conti Integrato. Tali attività, realizzate nel corso del 2016, sono considerate funzionali all’elaborazione del bilancio consolidato, previsto come adempimento del 2017.
Il software è un sistema informativo a supporto strategico dell’azione amministrativa−contabile, pertanto è essenziale garantirne la continuità operativa, la manutenzione adeguativa ed evolutiva nel rispetto delle continue evoluzioni normative e regolamentari come, anche, assicurare la piena operatività, la sicurezza e l’interoperabilità sia a livello di sistemi, che a livello di applicazioni.
Roma Capitale, intende garantire una costante e continua evoluzione del sistema SI.MO.P. con particolare riferimento agli adeguamenti normativi e tecnologici occorrenti nel corso del periodo di affidamento.
In questo processo evolutivo sarà fondamentale, infine, tener presente la necessità di aggiornamento continuo della piattaforma informatica in argomento legato all'obbligo di conformità a quanto previsto dalle disposizioni normative e dalle linee guida adottate a livello nazionale e comunitario, con particolare riguardo alla adozione di tecnologie ICT nelle amministrazioni pubbliche.
5 CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE
Nel presente capitolo viene descritto il contesto tecnico ed architetturale dell’attuale sistema informativo SI.MO.P.
5.1 Descrizione delle funzionalità del sistema
Le principali funzioni che possono essere svolte con il SI.MO.P sono:
• Analisi del consuntivo, del conto economico, dello stato patrimoniale e degli investimenti finanziari;
• Inserimento delle previsioni dei costi e dei ricavi della partecipata;
• Gestione delle attività di controllo economico finanziario;
• Creazione Archivio per ogni partecipata in house;
• Creazione automatica di grafici e indici di bilancio;
• Architettura flessibile che ne consente la perfetta integrazione con il sistema informativo dell’Ente (o Società);
• Performance elevate su linee di trasmissione a banda larga;
• Elevata automazione nello svolgimento delle attività;
• Controllo in tempo reale, per gli amministratori, del lavoro svolto e da svolgere dagli operatori.
5.2 Descrizione tecnologica
Qui di seguito è riportato uno schema che riassume il disegno logico operativo della banca dati di SI.MO.P..
1) Nome Applicazione: Si.Mo.P. − Sistema Monitoraggio Partecipate
2) Nome Utente: Dipendenti di Roma Capitale con accesso in rete intranet e dipendenti Società Partecipate con accesso internet
A) Descrizione Generale:
SIMOP è un software realizzato per espletare in maniera completa, un controllo di gestione economico−finanziario sulle società partecipate in−house. Il software permette agli enti locali che vogliono avviare un processo di riqualificazione del proprio ruolo di socio pubblico, di migliorare l’efficienza nell’erogazione dei servizi affidati e di corrispondere alle novità contenute nelle più recenti disposizioni normative. Di fatti, sulla base del nuovo articolo 147−quater gli enti locali devono:
• definire autonomamente un sistema di controlli sulle società partecipate;
• effettuare i controlli sulle società partecipate mediante le proprie strutture;
• definire preventivamente gli obiettivi gestionali di ciascuna società partecipata, secondo standard qualitativi e quantitativi;
• Redigere il bilancio consolidato;
• Espletare procedure di riconciliazione debiti/crediti con le societàpartecipate.
Tale software permette di realizzare a pieno tutti i punti sopra elencati, attraverso l’utilizzo di moduli perfettamente rispondenti alle necessità dell’ente ed in più permette di effettuare ulteriori controlli sul processo di pianificazione degli obiettivi delle partecipate attraverso ulteriori moduli quali: il piano industriale, contratti e appalti, gestione anagrafica.
Focus point:
− la suite è di proprietà di Roma Capitale (codici sorgente inclusi); ciò, unitamente alla sinergia di conoscenze tecnico−contabili ed informatiche disponibili presso la Ragioneria Generale, consentirà di ampliare e diffondere le funzionalità e l’utilizzo del prodotto riducendo in misura consistente l’impatto finanziario che si sarebbe sostenuto per l’acquisizione di strumenti e/o competenze dal mercato;
− la gestione delle utenze non è soggetta ad alcun limite né comporta il pagamento di alcun canone; essa sarà effettuata a cura del personale interno alla RagioneriaGenerale;
− il prodotto è in grado di acquisire dati ed informazioni da fonti e sistemi diversi, al fine di consentire analisi e comparazioni tra grandezze aventi o meno natura finanziaria.
B) Numero utenti
ATTUALI:
1 utente profilo super admin
22 utenti profilo amministratore − validatore 52 utenti profilo Società Partecipate
258 utenti profilo riconciliazione
C) ARCHITETTURA
Memoria RAM: 8 Giga Byte o superiore
Memoria Storage: 500 Giga Byte
Sistema operativo attuale: Windows Server 2008 R2 Standard osuperiore Database: Microsoft SQL Server 2008 R2 o superiore (standard o enterpriseedition) IIS: Internet Information Services Ver. 7 o superiore
Xxxxxxxxx.XXX Framework: 2.0 o superiore Software: Office Web Component di Microsoft
User Interface: HTML, XHTML, CSS (fogli di stile a cascata rispettando lo standard del W3C) Grafica: Macromedia Flash Ver. 8.0 e successive, Adobe Photoshop Ver. 7.0 esuccessive Browser compatibili: Internet Explorer, Mozilla Firefox, GoogleChrome
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L’Applicativo Si.Mo.P. è una piattaforma WEB sviluppata in ASP 3.0 e XXX.XXX (c#) e Jquery
Sw di base
D) Ambiente tecnologico: Sw di base | D.1) SERVER (Sviluppo e Test) Nome | Release | Note |
Sistema operativo | Windows server 2008 | R2 Standard | |
Application Server | Simop | ||
Web Server | Microsoft IIS | ||
Archivi/DB | DB MSSQL locali e vari collegamenti ad altri server dati |
D.3) SERVER (Produzione) | ||||
Sw di base | Nome | Release | Note | |
Sistema Operativo | Windows Server 2008 | R2 Standard | ||
Application Server | Simop | |||
Web Server | Microsof IIS | |||
Archivi/DB | DB MSSQL locali e vari collegamenti ad altri server dati | |||
D.3) CLIENT | ||||
Sw di base | Nome | Release | Note | |
Operativi Windows | Tutti | Tutte | ||
Nota per tutti i Client | E’ necessaria la presenza di un qualsiasi Web Browser | |||
E) Punti Funzione dell’Applicazione | N/A | |||
F) Tasso di movimentazione: Alto : _ _ _ Medio: _ X _ Basso: _ _ _ | ||||
G) Funzionalità principali Applicativo | ||||
Area / Ufficio | Funzionalità | Note | ||
Tutte le aree ed uffici | controllo di gestione economico− finanziario sulle società partecipate in− house |
H) Gestione Account | ||
Responsabile assegnazione account: | RAGIONERIA GENERALE | |
Accesso Internet/Intranet | Internet/Intranet | |
Struttura account: | nome.cognome |
6 STANDARD E METODOLOGIE APPLICABILI
Il Fornitore sarà tenuto a rispettare gli standard di settore per l’erogazione dei servizi descritti in questo Capitolato come di seguito illustrato.
6.1 Servizi di Base
I Servizi di Base e Realizzativi si articolano in:
o MAD − Manutenzione Adeguativa
o MEV a ciclo ridotto
o MEV − Manutenzione Evolutiva
6.1.1 MAD - Manutenzione Adeguativa
(servizio di riferimento: “Servizio di Sviluppo, Manutenzione evolutiva, adeguativa e migliorativa di Software ad hoc” di cui al par. 4.1.1 del Capitolato Tecnico dell’AQ-SA)
Il servizio comprende tutte le attività di manutenzione volte ad assicurare la costante aderenza degli applicativi all’evoluzione dell’ambiente tecnologico del sistema informativo e a garantire l’adeguamento del software a seguito di modifiche di norme o disposizioni di legge, modifiche organizzative, amministrative, dei processi interni o delle esigenze funzionali dell’Amministrazione.
6.1.2 MEV a ciclo ridotto
(servizio di riferimento: “Servizio di Sviluppo, Manutenzione evolutiva, adeguativa e migliorativa di Software ad hoc” di cui al par. 4.1.1 del Capitolato Tecnico dell’AQ-SA)
Il servizio comprende piccole evoluzioni del sistema caratterizzate da una breve durata delle attività e che non comportano significative modifiche nella baseline, né sostanziale reingegnerizzazione del sistema. Questo particolare servizio, pur essendo a tutti gli effetti un servizio di sviluppo, viene inserito all'interno dei servizi a canone in quanto, sia per la frequenza di utilizzo, sia per le modalità di esecuzione, risulta analogo agli altri servizi continuativi. Le modifiche che verranno effettuate ricorrendo al servizio di manutenzione evolutiva a ciclo ridotto non scaturiscono da malfunzioni ma sono finalizzate a migliorie o a variazioni di requisiti di modesta entità.
6.1.3 MEV - Manutenzione evolutiva
(servizio di riferimento: “Servizio di Sviluppo, Manutenzione evolutiva, adeguativa e migliorativa di Software ad hoc” di cui al par. 4.1.1 del Capitolato Tecnico dell’AQ-SA)
I servizi di manutenzione evolutiva (MEV) comprendono tutte le attività relative:
• all’introduzione di nuove funzionalità, attualmente non presenti, nel sistema oggetto dell’appalto;
• alla reingegnerizzazione di sistemi e/o sottosistemi con impatti rilevanti sull’architettura software di riferimento;
• all’ampliamento della gamma dei servizi già offerti dall’Amministrazione;
• alla realizzazione di nuovi sviluppi progettuali per adeguamenti normativi particolarmente importanti in termini applicativi.
Nell’erogazione di tali servizi, il Fornitore si impegna a realizzare le seguenti attività:
• l’individuazione e condivisione con l’Amministrazione delle soluzioni tecnologiche più appropriate per il soddisfacimento puntuale dei requisiti;
• la produzione e l’aggiornamento della documentazione relativa a tutti gli aspetti, sistemistici ed applicativi e il relativo aggiornamento di baseline;
• la garanzia di elevati livelli di sicurezza applicativa e di infrastruttura, facendo riferimento e applicando i vincoli imposti dalla normativa vigente in materia di sicurezza informatica e tutela della privacy;
• l’aderenza a tutta la normativa vigente;
• il supporto all’acquisizione del know−how da parte del personale dell’Amministrazione, attraverso affiancamento professionale.
6.2 Servizi Complementari
I servizi complementari oggetto della presente fornitura sono:
• ASS+HD − Servizi di Supporto (Gestione e conduzione applicativa, Help desk)
• MAC − Manutenzione Correttiva
• SSP − Problem Solving di alto livello su tematiche funzionali amministrative
6.2.1 7.5.1 ASS+HD - Servizi di Supporto (Gestione e conduzione applicativa, Help desk)
(servizio ricompreso all’interno di “Gestione Applicativi” di cui al par. 4.2.1 del Capitolato Tecnico dell’AQ-SA)
I servizi di supporto hanno l’obiettivo di mantenere funzionante ed in piena efficienza i sistemi dati in gestione, ridurre i tempi di fermo di sistemi e apparecchiature, minimizzare i tempi di fermo manutentivo, e gestire le richieste d’intervento provenienti dall’Amministrazione in maniera tempestiva.
Nell’erogazione di tali servizi, sono comprese tutte le attività relative alla gestione e conduzione applicativa dei sistemi documentali, nel rispetto dei livelli di servizio (SLA), e tutte quelle legate al supporto fornito agli utenti dei sistemi. Questo servizio viene erogato per tutte le procedure ed i sistemi in ambito e consiste nella fornitura all’utente di un’assistenza su problematiche specifiche che richiedono un intervento approfondito sulle modalità d’utilizzo delle transazioni e delle modalità d’analisi delle situazioni preesistenti, sulla registrazione delle informazioni e sulla gestione delle anomalie. In tale ambito rientrano i servizi di gestione e conduzione applicativa, di Help Desk.
6.2.1.1 Primo mese di erogazione dei servizi di supporto
Durante il primo mese di erogazione del presente servizio, il Fornitore dovrà verificare la rispondenza ai requisiti di quanto acquisito nella fase di subentro e garantire la piena operatività degli strumenti predisposti. Durante questo mese, l’Amministrazione, con la collaborazione del fornitore uscente, provvederà alle opportune verifiche. Le fasi di presa in carico (due mesi) e il successivo primo mese dovranno concludersi con il buon esito del collaudo degli strumenti a supporto della fornitura.
6.2.2 MAC - Manutenzione Correttiva
(servizio di riferimento: “Servizio Manutenzione Correttiva” di cui al par. 4.2.2 del Capitolato Tecnico dell’AQ-SA)
Il servizio si pone, come obiettivo, la rimozione delle cause e degli effetti dei malfunzionamenti delle procedure e dei programmi in esercizio. Sono innescati da impedimenti all'esecuzione dell'applicazione o dalle differenze riscontrate fra l'effettivo funzionamento del software applicativo e quello atteso previsto dalla relativa documentazione tecnica. Sono altresì oggetto di interventi di manutenzione correttiva i malfunzionamenti derivanti da difetti (errori presenti nel software, latenti finché non rilevati, che danno
luogo a malfunzione) presenti nel codice sorgente e non rilevati durante il ciclo di sviluppo, test e collaudo della specifica applicazione. Per malfunzioni derivanti da difetti non imputabili al software applicativo ma ad errori tecnici, operativi o ad altre componenti tecnologiche infrastrutturali (ad es. software di base, d’ambiente, rete…) i servizi di manutenzione correttiva dovranno comunque assicurare un valido supporto all’attività diagnostica sulla causa della specifica malfunzione, la cui soluzione è comunque demandata ad altre strutture.
L’Amministrazione si riserva il diritto di decidere se una attività rientra nella manutenzione correttiva, adeguativa o evolutiva a ciclo ridotto, qualora tale classificazione non sia immediata.
6.2.3 SSP – Problem Solving di alto livello su tematiche funzionali amministrative
(servizio di riferimento: “Servizio Supporto Specialistico” di cui al par. 4.2.4 del Capitolato Tecnico dell’AQ-SA)
Il Servizio di Supporto Specialistico si configura come affiancamento al personale capitolino derivante dalla necessità di effettuare attività che richiedono specifiche competenze riguardanti gli aspetti inerenti all’approfondimento di tematiche relative a:
⮚ verifica dei bilanci degli organismi partecipati dall’Ente;
⮚ consulenza in materia economica−finanziaria−tributaria, supporto normativo;
⮚ formazione/aggiornamento periodico del personale capitolino attraverso circolari in concomitanza con modifiche normative e/o orientamenti giurisprudenziali, trasferimento di conoscenze e competenze (knowledge transfer) al personale dell’Amministrazione anche attraverso l’erogazione di corsi;
⮚ aspetti fiscali impattanti la riconciliazione dei saldi intercompany;
⮚ riclassificazione dei conti patrimoniali;
⮚ gestione di scritture contabili che consentano la predisposizione del bilancio consolidato.
Gli obiettivi specifici del servizio di consulenza verranno definiti dall’Amministrazione durate il periodo contrattuale sulla base delle diverse esigenze che emergeranno nel corso della fornitura, anche in funzione dei fabbisogni espressi dagli Uffici competenti.
6.3 Servizi Accessori
6.3.1 FOR - Formazione
(servizio di riferimento: “Servizio Formazione ed Addestramento” di cui al par. 4.3.2 del Capitolato Tecnico dell’AQ-SA)
Il servizio di Formazione prevede l’erogazione di giornate di formazione on−site ai dipendenti dell’Amministrazione, presso le strutture Capitoline. Il servizio è erogato in modalità continuativa, stante la frequente rotazione del personale e l’ammontare dei differenti processi sottostanti agli applicativi oggetto del presente affidamento. In particolare, il servizio offre assistenza agli utenti su problematiche specifiche che richiedono interventi approfonditi e necessita di profonda conoscenza dei regolamenti delle modalità e delle normative.
6.4 Attività Propedeutiche all’erogazione dei servizi
PRESA IN CARICO (SUBENTRO)
Durante il primo mese di erogazione del presente servizio, il Fornitore dovrà verificare la rispondenza ai requisiti di quanto acquisito nella fase di subentro e garantire la piena operatività degli strumenti predisposti. Durante questo mese, l’Amministrazione, con la collaborazione del fornitore uscente,
provvederà alle opportune verifiche. Le fasi di presa in carico (due mesi) e il successivo primo mese dovranno concludersi con il buon esito del collaudo degli strumenti a supporto della fornitura.
Tale servizio prevede:
• La predisposizione di alcuni documenti di progetto (verbale di avvio delle attività, piano di subentro, piano di lavoro generale, piano della qualità generale, piano della sicurezza, verbale di avvio dell’esecuzione del contratto, come descritti al cap. 9.2).
• La presa in carico (o eventualmente il porting) di tutti i sistemi di gestione della fornitura, le applicazioni ed i dati contenuti ed in uso per l’esercizio dei sistemi, compresi i servizi on−line e il servizio di help desk.
• L’affiancamento con l’Amministrazione o con il fornitore uscente per la comprensione di processi organizzativi e istruzioni operative in uso.
• La predisposizione, configurazione e validazione da parte dell’Amministrazione degli strumenti a corredo della fornitura.
Tutte le attività di presa in carico del servizio sono a titolo gratuito, dunque il fornitore non percepirà nessun corrispettivo per le attività di addestramento ed affiancamento, necessarie ad attivare i servizi di manutenzione.
Massima attenzione dovrà essere posta nella pianificazione e nell’esecuzione del subentro al fine di assicurare la continuità della prestazione dei servizi al temine della Presa in Carico del Servizio.
Sono a carico del Fornitore la progettazione e la realizzazione di tutte le attività necessarie per acquisire le conoscenze sui sistemi, rientranti nell’ambito del presente servizio, indispensabili per poter erogare, in modo efficace ed efficiente e con piena responsabilità del risultato, i servizi richiesti sulla base del Piano di Subentro approvato.
In fase di presa in carico, il Fornitore dovrà configurare e attivare gli strumenti a supporto della fornitura previsti nell’Offerta tecnica e renderli disponibili all’amministrazione; inoltre, dovrà attivare tutti gli ulteriori strumenti SW di supporto che ritiene necessari e finalizzati a una corretta gestione delle applicazioni.
Inoltre il Fornitore dovrà adeguare e approfondire tutta la documentazione tecnica consegnata dall’Amministrazione sulla base degli strumenti che riterrà necessario fornire all’Amministrazione.
Durante la presa in carico, il Fornitore si impegna ad attivare un Repository centralizzato contenente tutti gli elementi del patrimonio applicativo della fornitura. Il Fornitore si impegna a gestire, aggiornare e manutenere tale Repository, costituente l’inventario di tutto il SW, sia a partire dal caricamento della baseline del software ad inizio del periodo contrattuale e di tutte le relative variazioni che intercorrano durante il periodo di validità contrattuale, sia quello che svilupperà nell’ambito di questa fornitura.
PRESENTAZIONE CV
Il Fornitore all’avvio delle attività presenterà all’Amministrazione i Curricula Professionali delle risorse che intende impiegare nei servizi oggetto della presente Fornitura. L’Amministrazione si riserva la facoltà di valutare ciascun Curriculum ed eventualmente chiedere la sostituzione della risorsa. Si rimanda a quanto indicato nello schema di contratto per ulteriori dettagli.
6.5 Trasferimento del know-how a fine fornitura (Termine del servizio)
Il Termine del Servizio comprende tutte le attività necessarie per trasmettere al personale incaricato dall’Amministrazione (o al personale di altro Fornitore subentrante) tutte le informazioni acquisite nel corso dell'esecuzione del servizio, nonché documenti, mezzi e strumenti necessari a garantire la regolare prosecuzione dei servizi, sulla base del Piano di Rilascio.
Il Fornitore si impegna a prestare all’Amministrazione, e/o a terzi dalla stessa indicati, il massimo supporto e collaborazione per consentire all’Amministrazione medesima o a detti terzi di subentrare all’Impresa nell’appalto del servizio di implementazione ed evoluzione del sistema SIMOP.
L’Impresa, a partire dal penultimo mese di contratto e fino alla fine dello stesso, metterà a disposizione dell’Amministrazione, nella forma e con le modalità più opportune e concordate, risorse umane e tecnologiche senza ulteriori oneri per l’Amministrazione.
L’Impresa si impegna inoltre a fornire i codici sorgente, le procedure e tutta la documentazione di progetto e delle applicazioni oggetto del passaggio di consegne, nonché le conoscenze maturate e le informazioni necessarie o utili a tale scopo, mettendo a disposizione dell’Amministrazione, e/o a terzi da questa designati, il proprio personale incaricato della gestione per il mese di rilascio, al fine di consentire al subentrante il mantenimento dei livelli di servizio richiesti dal presente capitolato.
Gli obiettivi di questa attività possono essere, quindi, riassunti in:
• Consentire una fase di transizione senza discontinuità di erogazione e di livello di servizio fornito (porting) al fine di ridurre minimizzare/annullare l’impatto sugli utenti finali;
• attuare il trasferimento di tutte le informazioni relative alla fornitura gestita, con particolare attenzione alle azioni in essere o programmate nel breve termine per la governance di situazioni critiche o di interventi correttivi, depositando ogni documentazione nel repository di progetto, se previsto;
In particolare l’Impresa, nella fase finale di rilascio (Termine del Servizio), si impegna a:
• affiancare il personale della nuova gestione;
• rendere disponibili tutte le risorse professionali, di adeguato profilo ed esperienza, necessarie a garantire il predetto affiancamento ed il completo passaggio di consegne;
• trasferire eventuali servizi ricevuti da terzi per consentire lo svolgimento delle attività;
• trasferire i codici sorgente, le procedure e la documentazione prodotta nel corso dell’appalto.
• consegnare gli strumenti a supporto della fornitura, allineato allo stato della fornitura rilasciata.
Tutte le attività che saranno svolte dall’Impresa in questa fase non dovranno in alcun modo gravare sull’operatività delle risorse umane e tecnologiche impiegate.
Si descrivono di seguito i principali impegni dell’Impresa relativi a questa Fase.
PROSECUZIONE DELLA MANUTENZIONE E NELLA GESTIONE APPLICATIVA E MANTENIMENTO DEI LIVELLI DI SERVIZIO CONSOLIDATI
Durante la Fase Finale di passaggio delle consegne, il Fornitore continuerà a svolgere tutte, senza eccezione, le attività di gestione applicativa, mantenendo invariati i livelli di servizio raggiunti durante l’esercizio.
Gli adempimenti passeranno dall’Impresa al personale indicato dall’Amministrazione, man mano che il trasferimento del know how e l’analisi della documentazione operativa lo renderà possibile.
Durante la fase finale di Xxxxxxxx (Termine del Servizio) l’Amministrazione non richiederà − ove possibile − l’introduzione di nuovi sviluppi (MEV), al fine di rendere più rapido e semplice il passaggio delle consegne.
PREDISPOSIZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE PER IL PASSAGGIO DI CONSEGNE E RILASCIO CODICE SORGENTE DEL SOFTWARE SVILUPPATO
Il Fornitore dovrà produrre la documentazione tecnica di progetto e di servizio, indicante le modalità di gestione dei sistemi oggetto dell’appalto.
Tale documentazione dovrà essere trasferita al personale tecnico indicato dall’Amministrazione e dovrà essere oggetto, per tutta la durata del rilascio, di riunioni per il passaggio di consegne.
Dovranno essere inoltre resi disponibili i codici sorgente del software sviluppato nel corso dell’affidamento e la base dati storica relativa alla gestione dell’appalto, contenente almeno: stima del software in fase di rilascio (baseline aggiornata), documentazione sul software rilasciato durante la fase di regime operativo, lo
storico dei problemi gestiti dall’help desk, eventuali elementi critici di cui si rendesse necessaria l’evidenza, elenco delle risorse umane impegnate nella gestione tecnico/operativa dei sistemi e relativi profili professionali, descrizione delle metodologie adottate e quant’altro utile per il passaggio di consegne, aggiornando il repository che contiene l’inventario del software.
TRASFERIMENTO DELLE COMPETENZE
Il Fornitore dovrà fornire al personale tecnico indicato dall’Amministrazione un adeguato addestramento all’utilizzo degli strumenti di gestione dei sistemi attivati durante la fase di regime.
Tale addestramento dovrà basarsi sia sugli aspetti teorici (metodologie) che pratici (procedure operative, strumenti, etc.).
ULTERIORI ONERI DELL’IMPRESA
Il Fornitore dovrà, antecedente la scadenza del contratto di servizio, collaborare con l'Amministrazione al fine di verificare che tutti i passaggi sopra richiamati relativi alla fase di rilascio del servizio siano stati adeguatamente e correttamente eseguiti.
7 MODALITA’ DI EROGAZIONE DEI SERVIZI
7.1 Modalità di Esecuzione dei Servizi e delle Attività
Servizi | Attività | Variazione Baseline | Modalità di erogazione |
Base | MAD − Manutenzione Adeguativa | Si | Continuativa |
MEV a ciclo ridotto | Si | Continuativa | |
MEV − Manutenzione Evolutiva | Sì | Progettuale | |
Complementari | ASS+HD − Servizi di Supporto (Gestione e conduzione applicativa, Help desk) | No | Continuativa |
MAC − Manutenzione Correttiva | No | Continuativa | |
SSP − Problem Solving di alto livello su tematiche funzionali amministrative e contabili | No | Progettuale | |
Accessori | FOR − Formazione | No | Continuativa |
I servizi attivati in modalità progettuale sono da considerarsi a consumo mentre i servizi a modalità continuativa sono da considerarsi a canone.
A seguire vengono illustrati modalità, prodotti e gruppi di lavoro che dovranno essere adottati per ciascuna fattispecie. Per il ciclo realizzativo e i prodotti previsti, si rimanda al capitolo 9, per le figure professionali si rimanda al capitolo 10 del presente Capitolato Tecnico.
7.2 Servizi in Modalità Continuativa
I servizi da erogare in modalità continuativa sono servizi che devono essere svolti durante l’intero periodo contrattuale. Questi servizi sono riconducibili ai servizi di Manutenzione Correttiva (MAC), Adeguativa
(MAD), MEV a ciclo ridotto e ai servizi di Gestione Applicativa (ASS+HD − Servizi di gestione e conduzione applicativa, Help Desk) e Formazione (FOR).
Per la gestione dei servizi erogati in modalità continuativa, ove applicabile, è possibile prevedere le due seguenti macro−fasi:
• Pianificazione e Stima;
• Consuntivazione.
Al fine di valutare l’adeguatezza e l’efficienza del servizio, al momento di presa in carico dello stesso, saranno definiti, entro i tempi concordati con l’Amministrazione:
• la Pianificazione e la Stima (es. trimestrale) delle attività (Piano e Stima della gestione continuativa);
• il calendario e le modalità di effettuazione degli incontri tecnici periodici (cadenza minima: mensile) per verificare lo stato dell’arte della realizzazione degli interventi e l’allineamento tra la stima dell’attività e la consuntivazione;
Tutte le attività necessarie alla collezione dei dati necessari per lo svolgimento delle attività descritte sono a carico del Fornitore. L’erogazione dei servizi in questa modalità è continuativa, dalla data di presa in carico dei servizi fino alla data di fine contratto, salva ed impregiudicata la facoltà dell’Amministrazione di sospendere e/o interrompere il servizio.
Eventuali variazioni al Piano e Stima deIIa gestione continuativa dovranno essere comunicate, concordate e approvate dall’Amministrazione, ponendo la massima attenzione alla garanzia dei tempi e alla qualità dei prodotti.
Per la Pianificazione e la verifica di allineamento tra stima e consuntivazione sono previsti i seguenti documenti:
Fase | Prodotto di Obiettivo | Periodicità | Criterio |
Pianificazione | Piano e Stima della gestione continuativa | Trimestrale | Approvazione |
Consuntivazione | Relazione tecnica o Stato Avanzamento Lavori tecnico | Trimestrale | Approvazione |
Le attività non ricorrenti, che rivestono carattere di urgenza (esempio prodotti/servizio), verranno comunicate dall’Amministrazione secondo la modalità più idonea; queste devono essere inserite nello strumento di tracciamento degli interventi, e dovranno essere attivate dal Fornitore nel più breve tempo possibile e comunque non oltre 2 giorni lavorativi dalla richiesta.
Le risorse che il Fornitore dedicherà al servizio, in considerazione del diretto e assiduo contatto con l’utente finale, devono possedere le seguenti caratteristiche:
• capacità di relazione con i referenti delle diverse Strutture Capitoline interessate, al fine di coinvolgere i supporti più adeguati, anche creando sinergie con gli altri gruppi coinvolti nel servizio;
• capacità di analisi e problem solving, al fine di individuare la soluzione più idonea a risolvere le esigenze dell’utente ed in linea con le strategie evolutive del Sistema Informativo.
Si richiede al Fornitore:
• elevata flessibilità nel rendere disponibili le risorse, nonché nel garantire le necessarie competenze. In particolare si sottolinea l’importanza della presa in carico del servizio in fase di avvio contrattuale e delle nuove funzionalità sviluppate man mano, per acquisire un elevato grado di conoscenza funzionale ed operativa delle applicazioni realizzate;
• limitata alternanza delle risorse professionali impiegate nelle attività relative ai servizi erogati in modalità continuativa, rispettando quanto previsto per i Livelli di servizio e penali (vedi Cap. 11);
• la presa in carico di tutti gli strumenti SW ed eventuali licenze client/server necessarie all’erogazione e alla fruibilità dei servizi, senza oneri aggiuntivi per l’Amministrazione.
I Referenti individuati per i servizi a gestione continuativa (vedi par. 8.1) dovranno farsi carico della gestione del personale componente i vari gruppi di lavoro (ad esempio congedi, malattie, indisponibilità in genere) al fine di garantire la regolare disponibilità delle risorse nell’orario di servizio. Ogni variazione al team di lavoro precedentemente istituito dovrà essere opportunamente e preventivamente concordato con l’Amministrazione.
Per quanto concerne i riferimenti degli ambienti di sviluppo, del luogo di lavoro ed attrezzature logistiche si rimanda al paragrafo 7.1.
7.3 Composizione dei gruppi di lavoro
Per i servizi oggetto dell’appalto, le figure professionali impiegate devono essere rispondenti a quanto previsto nel Capitolo 10 “Profili Professionali”, e secondo i mix di figure professionali definiti nelle tabelle inserite nella descrizione di ciascun servizio.
Per lo svolgimento delle attività relative ai servizi a canone (MAD, Mev a ciclo ridotto, ASS+HD, MAC e FOR), l'aggiudicatario dovrà assicurare la disponibilità di un team di risorse di opportuna composizione, tale da garantire la copertura dei servizi e dei livelli di servizio richiesti.
7.4 Metriche e dimensionamento dei Servizi
7.4.1 Servizi di Base
Le dimensioni dei servizi di base sono state stimate in giorni uomo sulla base della situazione attuale, tenendo conto sia della consistenza dell’infrastruttura e dei servizi elencati nel capitolo 5 “CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE”, sia in considerazione delle necessità adeguative e evolutive, nonché della serie storica delle analoghe attività eseguite presso l’Amministrazione sullo stesso applicativo. Le dimensioni risultanti sono descritte nella tabella seguente.
Anni 2017 e 2018 | |
Tipologia di Servizio di Base | Valore (GGP) |
MAD – Manutenzione adeguativa | 197 |
MEV a ciclo ridotto | 150 |
MEV – Manutenzione evolutiva | 380 |
Stima del totale giorni uomo per servizi di base | 727 |
Tali parametri di riferimento sono da intendersi come valori indicativi e basati sull’esperienza acquisita; resta inteso che:
o La presa in carico non comporta oneri per l’amministrazione;
o Il servizio “MAD” e il servizio “MEV a ciclo ridotto” sono remunerati a canone;
o Nel caso del servizio MEV, si deve considerare che trattasi di un mix di figure professionali “standard”. In fase di avvio di una iniziativa di tipo MEV, laddove tale mix non sia applicabile o efficiente, gli scostamenti rispetto alla composizione indicata dovranno essere preventivamente comunicati e motivati dal Fornitore e accettati dall’Amministrazione;
o Il termine del servizio non comporta oneri per l’amministrazione.
Per i servizi di base, si riporta il piano di impiego delle figure professionali, che devono essere rispondenti a quanto previsto nel Capitolo 10 “Profili Professionali”, definito sulla base dell’esperienza pregressa ed in funzione degli obiettivi previsti.
Profilo professionale | MAD - Manutenzione Adeguativa | MEV a ciclo ridotto | MEV – Manutenzione Evolutiva | ||||||
2017 | 2018 | 2017-2018 | 2017 | 2018 | 2017-2018 | 2017 | 2018 | 2017-2018 | |
Capo Progetto | 2% | 4% | 6% | 4% | 3% | 7% | 8% | 5% | 13 |
Analista Funzionale | 6% | 9% | 15% | 10% | 10% | 20% | 14% | 7% | 21 |
Analista Programmatore | 9% | 14% | 23% | 17% | 13% | 30% | 16% | 10% | 26 |
Programmatore | 16% | 25% | 41% | 17% | 13% | 30% | 17% | 10% | 27 |
Visual Web Designer | 6% | 9% | 15% | 7% | 6% | 13% | 8% | 5% | 13 |
Tabella 1 - Piano di impiego delle figure professionali servizio MAD/MEV
7.4.2 Servizi Complementari
Le dimensioni del servizio sono state stimate in giorni uomo sulla base della situazione attuale, secondo la seguente tabella:
Tipologia di Servizio | Valore (GGP) (orario ordinario) |
ASS+HD: Servizi di Supporto (Gestione e conduzione applicativa, Help desk) | 197 |
MAC: Manutenzione correttiva | 197 |
SSP: Problem Solving di alto livello su tematiche funzionali amministrative e contabili | 24 |
Stima del totale giorni uomo per servizi complementari | 418 |
Per i servizi complementari, si riporta il piano di impiego delle figure professionali, che devono essere rispondenti a quanto previsto nel Capitolo 10 “Profili Professionali”, definito sulla base dell’esperienza pregressa ed in funzione degli obiettivi previsti.
Piano di impiego delle figure professionali | |||||||||
Figura professionale | ASS+HD Servizio di supporto (Gestione e conduzione applicativa, Help desk) | Servizio MAC Manutenzione Correttiva | Servizio SSP Problem Solving di alto livello su tematiche funzionali amministrative e contabili | ||||||
2017 | 2018 | 2017-2018 | 2017 | 2018 | 2017-2018 | 2017 | 2018 | 2017-2018 | |
Capo Progetto | 2% | 4% | 6% | 2% | 4% | 6% | 0% | 0% | 0% |
Analista Funzionale | 6% | 9% | 15% | 6% | 9% | 15% | 0% | 0% | 0% |
Analista Programmatore | 9% | 14% | 23% | 9% | 14% | 23% | 0% | 0% | 0% |
Programmatore | 16% | 25% | 41% | 16% | 25% | 41% | 0% | 0% | 0% |
Visual Web Designer | 6% | 9% | 15% | 6% | 9% | 15% | 0% | 0% | 0% |
Specialista di Tematica | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 0% | 63% | 37% | 100% |
Tabella 2 – Piano di impiego delle figure professionali (secondo l’orario di operatività del servizio)
Tali parametri di riferimento sono da intendersi come valori indicativi e basati sull’esperienza acquisita; resta inteso che
• La presa in carico non comporta oneri per l’amministrazione;
• Il servizio “ASS+HD” e il servizio “MAC” sono remunerati a canone;
• Nel caso del servizio SSP, si deve considerare che trattasi di un mix di figure professionali “standard”. In fase di avvio di una iniziativa di tipo SSP, laddove tale mix non sia applicabile o efficiente, gli scostamenti rispetto alla composizione indicata dovranno essere preventivamente comunicati e motivati dal Fornitore e accettati dall’Amministrazione;
• Il rilascio del servizio non comporta oneri per l’amministrazione.
7.4.3 Servizi accessori
Le dimensioni del servizio sono state stimate in giorni uomo sulla base della situazione attuale, secondo la seguente tabella:
Tipologia di Servizio | Valore (GGP) |
FOR – Formazione | 24 |
Stima del totale giorni uomo per servizi accessori | 24 |
Di seguito il piano di impiego delle figure professionali.
Piano di impiego delle figure professionali | |
Figura professionale | FOR - Formazione |
Capo Progetto | 0% |
Analista Funzionale | 100% |
Analista Programmatore | 0% |
Programmatore | 0% |
Visual Web Designer | 0% |
Specialista di Tematica | 0% |
Tali parametri di riferimento sono da intendersi come valori indicativi e basati sull’esperienza acquisita; resta inteso che il servizio “FOR” è remunerato a canone.
Di seguito una tabella con le dimensioni indicative di utilizzo del servizio oggetto di affidamento, dati riferiti all’anno 2017 e 2018.
Servizio | Metrica | Valore misurato |
“FOR” | Numero di sessioni formative erogate, di durata di 4 ore in presenza di un formatore | Circa 1 al mese (media) |
Tabella 3 - Metriche dei servizi accessori (anno 2015)
8 GOVERNO DELLA FORNITURA
8.1 Referenti dei servizi
Il Fornitore nominerà, entro 15 giorni dall’affidamento del servizio, un “Referente unico delle attività contrattuali” per l’intera durata del servizio, cui l’Amministrazione farà riferimento per gli aspetti generali e per attività riguardante il servizio stesso.
Tale figura dovrà, tra l’altro, garantire in questo ambito la tempestiva comunicazione all'Amministrazione sia delle problematiche che richiedano valutazione/intervento immediato, sia delle novità rilevanti nella gestione e nella erogazione dei servizi. Questa risorsa non dovrà comportare alcun onere aggiuntivo per l’Amministrazione e, pertanto, non farà parte di nessuno dei gruppi di lavoro relativi ai servizi oggetto dell’affidamento.
Il Referente unico delle attività contrattuali dovrà riferire all’Amministrazione su tematiche contrattuali, quali ad esempio:
• predisposizioni e variazioni dei Piani di lavoro del servizio (comprensivo delle attività inerenti il trasferimento di know−how);
• correttezza e tempestività dell’utilizzo delle soluzioni a supporto del servizio;
• predisposizione e garanzia del rispetto del Piano deIIa QuaIità GeneraIe tenendo conto delle specificità dei servizi richiesti;
• livelli di servizio sulle attività oggetto del servizio ed eventuali azioni correttive a fronte del mancato rispetto delle soglie previste e/o a fronte di rilievi;
• il rispetto degli standard qualitativi richiesti;
• problematiche relative a scostamenti sui mix effettivi dei singoli servizi e su problematiche relative ad eventuale mancata aderenza delle risorse impiegate rispetto ai profili professionali richiesti con particolare riferimento, ad esempio, alle competenze e conoscenze possedute dalle risorse impiegate;
• eventuali azioni correttive a fronte dei risultati della customer satisfaction;
• presidio al trasferimento di know−how coadiuvato dai singoli referenti del servizio. Dovrà inoltre svolgere le seguenti attività:
• favorire la comunicazione e lo scambio di informazioni tra i vari attori coinvolti nel servizio;
• garantire l’unitarietà e l’omogeneità delle singole erogazioni realizzando tutte le possibili sinergie;
• fornire all’Amministrazione la visione integrata su tutti i servizi erogati;
• supervisionare la pianificazione di risorse quantitativamente e qualitativamente adeguate;
• coordinare l’aggiornamento dei documenti di progetto e garantire la tempestiva comunicazione all’Amministrazione;
• garantire, nei casi eccezionali di criticità e di urgenza, le necessarie sinergie e la soluzione
tempestiva dei malfunzionamenti aperti prima che si verifichino impatti gravi sui progetti in corso;
• gestire le criticità e i rischi complessivi di progetto risolvendo tutti i potenziali conflitti e/o
eventuali disservizi;
• riferire proattivamente sull’ottimale e costante dimensionamento, in quantità e qualità, dei team impiegati nell’ambito contrattuale. Ciò comporta la gestione delle fisiologiche temporanee sostituzioni delle risorse (es. esempio ferie, malattie, indisponibilità in genere), al fine di garantire la regolare disponibilità del servizio ordinario;
• stabilire un costante colloquio con i Referenti dell’Amministrazione al fine di prevedere i periodi
di picco o di particolare criticità e predisporre, conseguentemente, eventuali Piani di potenziamento delle risorse impiegate;
• proporre all’Amministrazione possibili interventi organizzativi e/o evolutivi da intraprendere per migliorare i servizi offerti a tutti gli utenti;
• monitorare i livelli di servizio contrattualmente richiesti e la qualità complessiva del servizio;
• verificare la completezza ed il corretto avanzamento dei piani di lavoro comunicati all’Amministrazione.
Inoltre, per i servizi a carattere progettuale, il Referente unico delle attività contrattuali dovrà:
• garantire che tutti gli obiettivi in corso siano realizzati in un’ottica di completa integrazione e di corretta sincronizzazione;
• interfacciarsi con i Referenti dell’Amministrazione coinvolgendo il responsabile di Obiettivo, dove nominato, nella fase di recepimento dei requisiti utente ed in tutte le fasi della progettazione e realizzazione per la revisione dei requisiti;
• collaborare con i Referenti dell’Amministrazione nell’individuazione delle più idonee soluzioni realizzative e recepire le osservazioni aggiornando i documenti di progetto;
• collaborare con le strutture tecniche dell’Amministrazione nella ricerca delle migliori soluzioni tecnico/architetturali per i prodotti in via di realizzazione e/o progettazione;
• garantire la piena compatibilità ed integrazione dei prodotti in fase di sviluppo con le architetture
tecniche disponibili, segnalando per tempo eventuali problemi e/o criticità ai Referenti dell’Amministrazione;
• coordinare gli Obiettivi di Innovazione, collaborando con il responsabile di Obiettivo, garantendo una completa integrazione tra i diversi Obiettivi e una pianificazione ottimale degli stessi, avvalendosi a tal fine del Piano di lavoro riepilogativo;
• per gli obiettivi di Innovazione, assicurare la correttezza, accuratezza ed affidabilità del calcolo delle stime, in linea con quanto disciplinato dal presente Capitolato speciale descrittivo e prestazionale.
• riferire all’Amministrazione (in funzione delle specifiche competenze) su tutte le attività legate alla corretta esecuzione dell’Obiettivo secondo una periodicità trimestrale o definita tra le parti, indicando su un apposito report la stima, la pianificazione e la consuntivazione delle risorse del team sulle singole attività, gli adempimenti legati alla qualità, il controllo dell’avanzamento lavori, la verbalizzazione degli incontri con l’utenza, le attività di valutazione e contenimento dei rischi, l’efficacia e l’efficienza dell’attività di test.
Il Referente unico delle attività contrattuali dovrà essere operativo sin dall’avvio del servizio e dovrà rispettare almeno la seniority, le competenze ed esperienze professionali richieste per il profilo del Capo Progetto nel Capitolo 10 “Profili Professionali”.
Si sottolinea infine che, a prescindere dall’organizzazione che il Fornitore adotterà per l’erogazione dei servizi, è richiesto un alto grado di sinergia tra le risorse impiegate nei servizi a canone e quelle impiegate nei servizi a consumo (MEV e SSP), per la fase di avviamento in esercizio delle applicazioni/obiettivi, al fine di garantire un costante e adeguato grado di conoscenza e di attenzione, evitando discontinuità.
Il Referenti unico, interfacciandosi con le persone individuate dall’Amministrazione per relazionare sullo svolgimento del servizio, dovrà:
• garantire il monitoraggio continuo delle attività al fine di assicurare la copertura dei livelli di servizio previsti;
• mettere in campo, nei casi eccezionali di criticità ed urgenza, le necessarie sinergie e la soluzione tempestiva agli eventuali disservizi occorrenti;
• essere proattivi, a fronte di analisi di dettaglio della reportistica e del monitoraggio, su attività,
anche applicative, da apportare a applicazioni al fine di migliorarne aspetti di sicurezza, performance, ecc.;
• assicurare l’ottimale e costante dimensionamento, in quantità e qualità, delle risorse necessarie;
• coordinare tutte le attività necessarie alla erogazione di quanto previsto nel presente Capitolato speciale descrittivo e prestazionale relativamente al proprio servizio;
• aggiornare in caso di variazioni i documenti inerenti la fornitura.
La risorsa di cui sopra dovrà possedere le caratteristiche professionali necessarie allo svolgimento delle funzioni cui è preposte. In caso di inadeguatezza, l’Amministrazione si riserva di chiederne tempestiva sostituzione.
8.2 Gestione della configurazione
Il Fornitore è tenuto alla gestione della configurazione dell’intero Sistema Informativo anche per SW realizzato e/o in garanzia da parte di un altro Fornitore, senza ulteriori oneri per l’Amministrazione. Pertanto, quando richiesto dall’Amministrazione, dovrà rilasciare il SW sotto controllo di configurazione all’altro Fornitore per poi rimettere sotto configurazione, a valle della verifica positiva, il SW modificato.
8.3 Ambienti di sviluppo, luogo di lavoro e dotazione di attrezzature logistiche
Le attività riguardanti i servizi applicativi oggetto della fornitura saranno svolte, di norma, presso le sedi del RTI aggiudicatario.
L’RTI aggiudicatario si impegna comunque, su richiesta dell’Amministrazione, a garantire la presenza di una risorsa professionale di adeguato profilo, nei giorni richiesti dall’Amministrazione, che svolga il ruolo di interfaccia e coordinamento di tutte le esigenze di progettazione, analisi, sviluppo, manutenzione e gestione applicativa evidenziate da DFP relazionandosi verso gli utenti interni della Ragioneria Generale di
Roma Capitale interessati all’applicativo, nonché verso l’altro personale del RTI aggiudicatario coinvolto nel progetto.
L’RTI aggiudicatario, entro 10 giorni solari dalla stipula del contratto, indicherà la risorsa prescelta all’Amministrazione capitolina, che si riserva di approvarla sulla base del curriculum professionale. Si precisa che l’Amministrazione si riserva in ogni caso di accettare o meno una risorsa sulla base delle effettive capacità, al di là del suo profilo personale.
Presso la sede dell’Amministrazione di Roma Capitale dovranno essere svolte, comunque, almeno le seguenti attività:
⮚ riunioni tecnico/amministrative;
⮚ consegna dei prodotti realizzati;
⮚ collaudi.
Il RTI dovrà comunque garantire, qualora richiesta per altre esigenze connesse alla fornitura, la propria presenza presso Roma Capitale. Le attività svolte presso la sede dell’Amministrazione capitolina non comportano oneri aggiuntivi rispetto a quanto offerto e non sono previsti rimborsi per eventuali spese di trasferta.
8.4 Ambiente di test
Nell’ambito di ogni attività di manutenzione (correttiva, adeguativa, evolutiva ed evolutiva a ciclo ridotto) il fornitore è tenuto a progettare e ad eseguire le attività di test, verifica e validazione delle componenti realizzate/modificate (test di modulo, di funzione, di integrazione o di sistema, di prestazione, di sicurezza, di compatibilità, di usabilità, di stress o di carico del sistema, ecc.), previsti dal Piano di Test o da altra idonea documentazione.
Inoltre, deve essere prevista l’esecuzione del test di non regressione sulle componenti modificate e sul sistema stesso. Per test di non regressione si intende la verifica che l’inserimento di nuove componenti o componenti modificate non comporti il manifestarsi di errori su altre componenti del sistema.
Tutti i casi di test progettati devono garantire la copertura funzionale e non funzionale del software e dovranno essere eseguiti con esito positivo nell’ambiente di riferimento.
Nel caso di manutenzioni evolutive, per ogni Obiettivo, la predisposizione e l’esecuzione di tutte le attività di verifica e di validazione (test di modulo, di funzione, di integrazione o di sistema, di prestazione, di sicurezza, di compatibilità, di usabilità, di stress o di carico del sistema, ecc.), previste dal Piano di Test, è consigliata all’interno di ogni fase.
L’Amministrazione si riserva di modificare, anche successivamente all’inizio delle attività contrattuali, il prodotto da utilizzare per i test funzionali. Tale prodotto dovrà essere adottato per gli obiettivi che saranno attivati successivamente a tale comunicazione.
8.5 Assicurazione qualità
Nell’esecuzione delle attività contrattualmente previste il Fornitore dovrà:
• rispettare i principi di assicurazione e di gestione della qualità della norma EN ISO 9001 rispetto alla quale gli è stata richiesta la certificazione;
• attenersi ed essere conforme a quanto previsto dal Piano deIIa QuaIità GeneraIe del servizio e dai Piani della Qualità per singoli Obiettivi approvati e dal proprio Sistema di Gestione della Qualità.
Il Piano della Qualità Generale del servizio sarà redatto dal Fornitore, definendo le caratteristiche qualitative cui devono sottostare i servizi erogati e costituirà il riferimento per le attività di verifica e
validazione svolte dal Fornitore all’interno dei propri gruppi di lavoro. Dovrà altresì prevedere le modalità di comunicazione al personale dell’Amministrazione delle evoluzioni del SI.MO.P..
Il Piano della Qualità Generale del servizio dovrà essere aggiornato a seguito di significativi cambiamenti di contesto in corso d’opera o, comunque, su richiesta dell’Amministrazione ogni qualvolta lo reputi opportuno. In questo caso dovrà essere riconsegnato l’intero documento, non per le sole parti variate, e dovrà essere possibile individuare le modifiche effettuate.
Un Piano della Qualità per Obiettivo dovrà essere prodotto qualora esistano specificità dell’Obiettivo o deroghe a quanto previsto nel Piano deIIa QuaIità GeneraIe, e definisce le caratteristiche qualitative e le modalità realizzative relative alla singola attività o del singolo intervento. Per quanto riguarda le eventuali soluzioni migliorative proposte dal Fornitore in sede di offerta, il Piano di Qualità per Obiettivo dovrà descrivere le modalità realizzative e garantirne l’adeguatezza rispetto agli obiettivi durante tutta la durata contrattuale.
Il Piano della Qualità Generale e i Piani della Qualità per Obiettivo saranno sottoposti all’approvazione dell’Amministrazione.
9 CICLI E PRODOTTI DEI SERVIZI
9.1 CICLI
9.1.1 Ciclo ad hoc per i servizi d’Obiettivo
Lo sviluppo dei servizi da erogare in modalità progettuale a corpo sarà legato a specifici obiettivi di realizzazione richiesti dall’Amministrazione.
9.1.1.1 Stima, Attivazione Obiettivi e Roadmap evolutiva
L’Amministrazione effettua una “Richiesta di stima di un Obiettivo” comunicando al Fornitore l’impegno massimo in GGP da impiegare per effettuare la fase di Definizione dell’Obiettivo (nel caso in cui l’iniziativa abbia poi seguito, tale impegno sarà riassorbito nei costi dell’Obiettivo).
La “Richiesta di stima di un Obiettivo” è in genere corredata da un insieme di informazioni utili alla comprensione dell’Obiettivo, quali ad esempio:
• data prevista di inizio attività;
• data prevista di fine attività;
• data limite richiesta per il completamento della fase di definizione, di implementazione e di verifica di conformità;
• eventuali date vincolo (ad esempio richieste utente di date di esercizio);
• riferimenti a documentazione esistente (ad esempio studi di fattibilità, requisiti utente già espressi, ecc.);
• eventuali rischi.
Il Fornitore è tenuto a produrre la stima iniziale della realizzazione dell’intero Obiettivo entro e non oltre il termine di consegna concordato con l’Amministrazione. Al termine della fase di definizione dell’obiettivo, previa autorizzazione da parte dell’Amministrazione alla prosecuzione dell’Obiettivo, anche in considerazione del Piano di Lavoro, l’Amministrazione procederà all’approvazione dei prodotti della fase di definizione e ne darà comunicazione al Fornitore, con gli effetti operativi e contrattuali che ne conseguiranno.
In presenza di più obiettivi attivi contemporaneamente, il Fornitore dovrà fornire un elenco degli Obiettivi in modo da costituire una vera e propria roadmap evolutiva composta da Obiettivi modulabili e prioritizzabili in base alle esigenze dell’Amministrazione, i costi, l’effort erogabile richiesto, etc.
Il dimensionamento degli Obiettivi in termini di impegno progettuale dovrà essere effettuato utilizzando l’opportuna metrica di riferimento. Tale dimensionamento consentirà di variare la baseline dell’applicazione o software oggetto dell’Obiettivo.
9.1.1.2 Fasi dell’obiettivo
L’amministrazione utilizza un ciclo di vita a cascata (“waterfall”) per la maggior parte delle iniziative di realizzazione software. Le modalità di svolgimento dell’obiettivo sono sommariamente descritte qui di seguito. Resta comunque ammissibile che il Piano di ciascun obiettivo venga perfezionato secondo le esigenze specifiche di ciascun obiettivo, dunque sono ammesse metodologie di realizzazione software diverse (iterativo, a spirale, agili ecc.).
Di seguito sono descritte le fasi (con relativo scopo) relative ai singoli obiettivi:
• Definizione: ha lo scopo di identificare e dettagliare le effettive esigenze dell’utente, con riferimento ai processi e alle funzioni che le compongono, al fine di giungere alla definizione del modello di soluzione, all’applicabilità dei prodotti opzionali, alla pianificazione dei tempi di realizzazione ed alla stima dell’effort. In particolare, viene effettuata la prima quotazione dell’intera attività con dettaglio delle Risorse impiegate e dei tempi di realizzazione, che fornisce una quotazione vincolante per le fasi di Definizione, Analisi e Disegno e una stima delle successive fasi di Realizzazione e Collaudo con variabilità del 30% (entro il +/− 15%).
• Analisi: ha lo scopo di definire in modo completo ed esaustivo l’applicazione e/o le funzioni da
realizzare e/o modificare, con riferimento ai processi individuati e alle modalità con cui tali processi risulteranno visibili all’utente. In particolare, in questa fase:
o sulla base dei requisiti di dettaglio, viene definita la strategia di test opportuna al fine di garantire che quanto sarà realizzato sia conforme ai requisiti richiesti e privo di errori e vengono definiti i casi di test sulla base dei requisiti di dettaglio consolidati;
o viene redatta la prima versione del documento di Mitigazione dei rischi Obiettivo, nel quale tutti i collaboratori elencano le eventuali minacce indotte dalla soluzione adottata, individuando le relative strategie di mitigazione del rischio (es. test particolari, etc.);
o Se ritenuto opportuno, nel caso di requisiti o evolutive particolarmente complessi, si può realizzare un prototipo per consolidare i requisiti, verificare la fattibilità della soluzione identificata e garantire la completa usabilità del sistema.
• Disegno: è volta a tradurre tutte le caratteristiche della soluzione in specifiche tecniche di dettaglio necessarie alla generazione dei prodotti finali. In particolare, viene prodotta la progettazione di dettaglio di:
o di ogni componente da realizzare, le modalità d'integrazione con le altre componenti e gli altri sistemi;
o dei dati trattati, raggruppati per insiemi logici (schema logico e fisico dei dati) e mappati con lo schema concettuale;
o dei test (criteri di ingresso e uscita, data preparation, etc.).
In questa fase viene effettuata la seconda quotazione, con dettaglio di allocazione delle risorse e della stima dei tempi. Essa vincola le fasi successive di Realizzazione e Collaudo, solo se la seconda quotazione relativa non supera la soglia del 30% della prima quotazione (entro il +/− 15%).
• Realizzazione: ha lo scopo di generare i componenti software e la base dati che realizzano il sistema, le configurazioni, i layout, ecc. verificando inoltre la loro correttezza e funzionalità attraverso l’esecuzione dei test. Viene inoltre, predisposto l’ambiente di collaudo, effettuando opportune attività per verificarne la correttezza.
• Collaudo: questa fase comprende, da parte del Fornitore, il supporto ai test di collaudo, la rimozione delle anomalie fino al momento dell’accettazione, il supporto all’installazione delle procedure realizzate negli ambienti di esercizio e manutenzione (definizione e caricamento della base dati, installazione del software applicativo, personalizzazione del software di base, ecc).
Saranno oggetto di verifica durante il periodo di collaudo tutti i prodotti delle fasi precedenti. Rientra in questa fase la verifica di conformità e messa in esercizio di funzionalità/applicazioni/sistemi/servizio oggetto dello sviluppo, al fine di verificarne le funzionalità e garantirne la buona riuscita, concordando le modalità e i tempi di rilascio con l’Amministrazione e verificandone congiuntamente l’esito.
Ogni fase si perfeziona con il rilascio di Prodotti d’Obiettivo o di Fase che devono essere consegnati all’Amministrazione, contestualmente alla conclusione di ciascuna fase. Ciascun Prodotto di fase è oggetto di verifica, validazione e approvazione da parte dell’Amministrazione come indicato nella tabella seguente:
Fase | Prodotto d'Obiettivo/di Fase | Criterio di uscita |
Definizione | Piano di lavoro obiettivo | Attivazione |
Requisiti di alto livello | ||
Prima quotazione | ||
Analisi | Piano della qualità per Obiettivo (eventuale) | Approvazione |
Specifiche dei requisiti | ||
Prototipo (eventuale) | ||
Documentazione di test (strategia di test) | ||
Rapporto indicatori di qualità | ||
Altri documenti | ||
Disegno | Disegno di dettaglio | Approvazione |
Documentazione di test (piano di test) | ||
Seconda quotazione | ||
Rapporto indicatori di qualità | ||
Altri documenti | ||
Realizzazione | Codice sorgente e personalizzazioni | Consegna |
Manuali, Documentazione utente | Approvazione | |
Documentazione di test (rapporto di test) | Consegna | |
Lista Oggetti Software | Approvazione | |
Rapporto indicatori di qualità | Approvazione | |
Altri documenti | Approvazione | |
Xxxxxxxx | Xxxxxxx di Collaudo | Approvazione |
Piano di rilascio | ||
Verbale di messa in esercizio |
Sarà inoltre necessario rilasciare Prodotti d’Obiettivo trasversali alle fasi, aggiornati di fase in fase e soggetti ad approvazione, relativi a:
• Mitigazione rischi Obiettivo;
• Issue log;
• Relazione Tecnica d’Obiettivo o Stato avanzamento lavori tecnico, “a livello di Obiettivo”.
Per ciascun intervento di natura progettuale, l’Amministrazione concorderà, con il Fornitore, pianificazione e priorità dell’intervento che saranno oggetto di incontri mensili per la verifica dell’andamento delle attività rispetto alle esigenze dell’Amministrazione. L’avanzamento di ciascun intervento sarà rendicontato almeno mensilmente, mentre sarà consuntivato trimestralmente nell’ambito delle relazioni tecniche di Stato Avanzamento Lavori dell’intero affidamento.
9.1.1.3 Cancellazione obiettivi
Nel caso di non approvazione della fase di Definizione e quindi di abbandono dell’iniziativa, in nessun caso la fase di definizione sarà oggetto di remunerazione.
In caso di cancellazione degli obiettivi, si parte dall'avanzamento economico approvato all'ultimo SAL dell'obiettivo, per stabilire l’eventuale avanzamento ulteriore da corrispondere all'Aggiudicatario, secondo le modalità indicate nel seguito.
1. L'importo economico totale dell'obiettivo viene suddiviso nelle varie fasi dell'iniziativa (Definizione, Analisi, Disegno, Realizzazione, Collaudo), secondo le percentuali indicate nella tabella seguente:
Fase / % di avanzamenti economici | % di avanzamento economico al completamento della fase |
Definizione | 5% |
Analisi | 15% |
Disegno | 15% |
Realizzazione | 25% |
Collaudo | 40% |
Totale | 100% |
2. L'importo economico di ciascuna fase viene suddiviso tra i principali deliverable, secondo le percentuali indicate nella tabella seguente:
Fase | Prodotto d'Obiettivo/di Fase | Valore % del deliverable all'interno della sua fase |
Definizione | Piano di lavoro obiettivo | 50% |
Analisi requisiti di alto livello | 50% | |
Analisi | Specifiche dei requisiti | 70% |
Documentazione di test (strategia di test) | 30% | |
Disegno | Disegno di dettaglio | 65% |
Documentazione di test (piano di test) | 35% | |
Realizzazione | Codice sorgente e personalizzazioni | 45% |
Manuali, Documentazione utente | 20% | |
Documentazione di test (rapporto di test) | 35% | |
Xxxxxxxx | Xxxxxxx di collaudo | 50% |
Verbale di messa in esercizio | 50% |
Il valore forfettariamente stimato di ciascun deliberable viene corrisposto all'aggiudicatario secondo il criterio:
• 20% se il deliverable è in lavorazione o consegnato ma non valutato dall'Amministrazione
• 60% se il deliverable, completato dal Fornitore, è consegnato e verificato con commenti da parte dell'Amministrazione
• 100% se il deliverable è approvato
Ciò non vale nel caso in cui la cancellazione sia motivata da eccezioni da parte dell’Amministrazione di mancato adempimento contrattuale da parte del Fornitore.
9.1.1.4 Cambiamento dei requisiti
Un cambiamento dei requisiti utente in corso d’opera per un progetto di sviluppo o manutenzione evolutiva può ripercuotersi in più modi sulle dimensioni del progetto: può richiedere di creare nuove funzionalità logiche o strutture dati e/o può avere ripercussioni sul modo in cui altre funzionalità logiche o strutture dati devono essere trasformate o cancellate.
Premesso che, nel corso della fase di definizione e di analisi, il cambiamento (aggiunta, modifica, cancellazione) dei requisiti è considerato fisiologico, a partire dalla fase di disegno (o equivalente) si possono distinguere due casi:
• nuovi requisiti che richiedano lo sviluppo di nuove funzionalità: le funzionalità aggiunte saranno contate in GP;
• modifica/cancellazione dei requisiti: il Fornitore procederà ad una quantificazione dell’effort
necessario per effettuare le modifiche/cancellazioni richieste. Nel caso in cui tale effort sia approvato dall’Amministrazione, ai fini della fatturazione il corrispettivo per il progetto sarà ricalcolato considerando il nuovo dimensionamento.
Il processo di gestione del cambiamento dei requisiti in questi casi sarà descritto in dettaglio nel Piano deIIa quaIità generaIe.
9.2 PRODOTTI
9.2.1 Prodotti della Gestione generale dell’affidamento
Il Fornitore dovrà predisporre e mantenere costantemente aggiornato un Piano di Lavoro GeneraIe, al fine di effettuare il controllo della corretta esecuzione del servizio, nel rispetto dei tempi contrattualmente previsti. A supporto e ad integrazione del Piano di Lavoro GeneraIe, il Fornitore sarà responsabile della redazione e aggiornamento dei cosiddetti prodotti di gestione del servizio, documenti che concorrono alla gestione globale del servizio da parte del Fornitore.
Sono a titolo esemplificativo:
• Verbale di avvio delle attività
• Piano di Subentro (c.d. “presa in carico”)
• Verbale di avvio dell’esecuzione del contratto
• Piano di Lavoro Generale
• Piano della Qualità Generale
• Piano dei servizi a consumo (MEV e SSP)
• Relazione tecnica o Stato avanzamento lavori tecnico
• Piano della sicurezza
• Piano di Rilascio
Tutta la documentazione prodotta dovrà essere sottoposta alla valutazione/approvazione dell’Amministrazione secondo le modalità concordate.
Il Fornitore si impegna a mantenere la documentazione costantemente aggiornata per tutta la durata contrattuale in modo da essere in grado, in qualunque momento, di allineare l’Amministrazione sullo stato attuale. Inoltre, l’Amministrazione si riserva di chiedere al fornitore di utilizzare prodotti o modulistica
specifica, di supporto alla gestione delle attività della fornitura (ad esempio: registrazione errori, log interventi, richiesta attività, ecc.).
9.2.1.1 Elenco dei documenti di gestione generale dell’affidamento
La tabella che segue riporta i Documenti di gestione del servizio che il Fornitore dovrà produrre per le attività da svolgere.
Documento | Contenuto |
Verbale di avvio delle attività | Documento redatto congiuntamente con l’Amministrazione in cui si dà partenza alle attività di Presa in Carico del Servizio. |
Piano di Subentro (c.d. presa in carico) | Descrive in dettaglio le attività previste per la fase di subentro (anche detta presa in carico) di tutti i sistemi e servizi oggetto dell’appalto, tra cui: • modalità e tempistica di installazione delle postazioni a carico del Fornitore; • modalità e tempistica di installazione, configurazione e condivisione degli strumenti a corredo della fornitura • tempi di affiancamento con Amministrazione e fornitore uscente • tempistica di consegna degli altri deliverable previsti in fase di presa in carico |
Verbale di avvio dell’esecuzione del contratto | Documento redatto congiuntamente con l’Amministrazione, a seguito della fase di presa in carico del servizio, in cui si dà partenza all’erogazione dei Servizi oggetto dell’appalto. |
Verbale di collaudo degli strumenti a supporto della fornitura | Esito dei test eseguiti con l’Amministrazione, al termine della fase di Presa in carico + 1 mese, per verificare l'idoneità dell'infrastruttura, delle procedure, degli ambienti e degli strumenti di governo della fornitura predisposti durante la fase di Presa in Carico. |
Piano di Lavoro Generale | Contiene indicazioni su attività, tempi e impegno relativi ai servizi erogati e si articola nella seguente maniera: • il Piano di Subentro • il Piano di trasferimento del know−how; • per i servizi a carattere continuativo, il Piano e stima deIIa gestione continuativa; • per i servizi a carattere progettuale, un Piano di Lavoro relativo all’Obiettivo. Tale piano dovrà includere, relativamente ai servizi continuativi: • organizzazione e change management; • formalizzazione procedure e staffatura dei servizi stessi in termini di profili professionali; • certificazioni e percentuali di impiego. |
Piano della Qualità Generale | Definisce le modalità adottate dal Fornitore per la garanzia della qualità generale del servizio offerto. Il Piano della Qualità Generale dovrà trattare almeno i seguenti punti: • Gruppo di lavoro: indicazioni riguardanti l'organizzazione del gruppo di lavoro del Fornitore impegnato nell’attuazione del progetto. In particolare, si definisce l'organigramma esplicitando, per ciascun ruolo professionale indicato, le funzioni svolte e le responsabilità assunte, in modo che ciascun componente del gruppo di lavoro abbia ben chiari i ruoli, i compiti, le responsabilità ed i poteri nell'ambito del contratto in essere. • Indicatori e metriche: sulla base degli strumenti a supporto della fornitura offerti, precisazioni rispetto alla descrizione degli indicatori adottati per la misura della qualità di ogni servizio richiesto, e relativi metodi di misura e scala, nell’ottica di chiarire i termini con cui sarà eseguita la misurazione di qualità prevista nel presente capitolato. • Procedure: esplicitazione delle procedure operative (modalità, tempi e periodicità) che il Fornitore utilizzerà per la garanzia della qualità in accordo con le norme, gli indicatori e le metriche adottate e in armonia con i processi già in uso presso l’Amministrazione. |
Documento | Contenuto |
• Documentazione: modelli dei documenti che saranno consegnati periodicamente alla Amministrazione nell’ambito dell’erogazione dei servizi. | |
Piano dei servizi a consumo (MEV e SSP) | Censimento degli interventi di manutenzione evolutiva emersi nel corso del contratto, con: - Stato di ciascun obiettivo (in pianificazione, pianificato, in corso, realizzato, annullato) - Cronoprogramma di massima di prevista attivazione - Stato di consumo del quantitativo di giorni uomo complessivamente a disposizione per il servizio MEV e per il servizio SSP |
Relazione tecnica mensile o Stato avanzamento lavori tecnico | Ciascuna relazione tecnica mensile deve riportare almeno le seguenti informazioni: • le attività concluse/previste (e i relativi prodotti), le date di chiusura, gli eventuali scostamenti dalle date pianificate o contrattuali; • lo stato di avanzamento delle attività in corso, la percentuale di completamento, le azioni di recupero in caso di ritardo e la previsione relativa ai tempi di chiusura; • l’aggiornamento dei registri di punti aperti, criticità e rischi, l’attivazione di escalation di eventuali problemi/imprevisti emersi/previsti in corso d’opera da sottoporre all'attenzione dell’Amministrazione, che non possono essere risolti all’interno del singolo Obiettivo; • aggiornamento del “piano servizi a consumo” (relativo ai servizi MEV e SSP) • aggiornamento del “Piano deIIe attività di manutenzione” (relativo alla gestione continuativa) • la valutazione e gestione di eventuali cambiamenti dei requisiti (vedi par. 9.1.1.4) o cancellazione di obiettivi (vedi par. 9.1.1.3) intercorsi nello svolgimento di un obiettivo, rispetto all’ultimo incontro di avanzamento • l’aggiornamento di tutta la documentazione che concorre alla descrizione dello stato attuale dei servizi e dei sistemi (estrazione e verifica del “Report attività e consuntivi della gestione continuativa” e “Report strumenti di tracciamento e gestione degli interventi”). La relazione deve contenere al suo interno un rapporto sulla qualità redatto in base a quanto stabilito nel Piano della Qualità Generale approvato dall’ Amministrazione. |
Piano della sicurezza | Riporta tutte le informazioni in materia di sicurezza. Il Documento organizzativo sulla Sicurezza delle informazioni descrive le metodologie in uso, le misure in essere o da adottare, gli strumenti e le risorse impiegati al fine di preservare la privacy delle informazioni raccolte. Inoltre in esso dovranno essere indicati: • la definizione delle linee guida progettuali per la determinazione delle misure di sicurezza minime e idonee per la protezione dei dati informatici e dei relativi flussi; • il personale coinvolto nel trattamento dei dati quali: o gli amministratori di sistema; o il responsabile del trattamento interno ed esterno; o gli Incaricati interni; o i soggetti incaricati della custodia delle credenziali di autenticazione, ecc. e le relative lettere di nomina. Per ciascuno di essi dovranno essere descritti compiti e responsabilità di competenza. • la Banca Dati messa a disposizione dell’Amministrazione (ovvero il data base o l’archivio informatico), con le relative applicazioni, in cui sono contenuti i dati. Uno stesso trattamento può richiedere l’utilizzo di dati che risiedono in più di una banca dati. In tal caso le banche dati potranno essere elencate; • il luogo in cui risiedono fisicamente i dati, ovvero dove si trovano gli elaboratori sui cui dischi sono memorizzati i dati (in quale sede, centrale o periferica, o presso quale Fornitore di servizi, ecc.), i luoghi di conservazione dei supporti magnetici utilizzati per le copie di sicurezza (nastri, CD, ecc.) ed ogni altro supporto rimovibile; |
Documento | Contenuto |
• la tipologia di dispositivi di accesso, cioè l’elenco e la relazione sintetica degli strumenti utilizzati dai Responsabili e dagli Incaricati per effettuare il trattamento: pc, terminale non intelligente, dispositivo mobile, ecc.; • la tipologia di interconnessione, cioè la descrizione sintetica e qualitativa della rete che collega i dispositivi d’accesso ai dati utilizzati dagli incaricati: rete locale, geografica, Internet, ecc.; • i principali eventi potenzialmente dannosi per la sicurezza dei dati (analisi dei rischi), e valutarne le possibili conseguenze e la gravità in relazione al contesto fisico−ambientale di riferimento e agli strumenti elettronici utilizzati (comportamenti anomali da parte degli operatori al servizio, malfunzionamento degli strumenti utilizzati, virus, ecc.); • i criteri e le procedure adottati per il ripristino dei dati in caso di loro danneggiamento o di inaffidabilità della base dati. L’importanza di queste attività deriva dall’eccezionalità delle situazioni in cui il ripristino ha luogo: è essenziale che, quando sono necessarie, le copie dei dati siano disponibili e che le procedure di re−installazione siano efficaci. Pertanto, è opportuno descrivere sinteticamente anche i criteri e le procedure adottate per il salvataggio dei dati al fine di una corretta esecuzione del loro ripristino; • il piano degli interventi formativi previsto per gli incaricati alla responsabilità del trattamento dati e per tutte le risorse identificate come addetti alla sicurezza e alla gestione, soprattutto in relazione di eventi come ingresso in servizio di nuovo personale, cambiamento di mansioni degli Incaricati, introduzione di nuovi elaboratori e/o di programmi e sistemi informatici, ecc.; • la definizione delle attività affidate a terzi che comportano il trattamento di dati, con l’indicazione sintetica del quadro giuridico o contrattuale (nonché organizzativo e tecnico) in cui tale trasferimento si inserisce, in riferimento agli impegni assunti, anche all’esterno, per garantire la protezione dei dati stessi. | |
Piano di Rilascio | Deve comprendere le seguenti attività: • Trasferimento della conoscenza dal Fornitore a terzi, secondo un programma di trasferimento del know−how che preveda ad esempio sessioni riassuntive, sessioni di lavoro congiunto, presentazioni su funzioni, disegno, codice e documentazione dei sistemi oggetto del servizio, formazione sul campo; • Revisione e allineamento della documentazione di progetto, per assicurare la correttezza delle procedure descritte, nonché dei contenuti dei documenti, rispetto alle eventuali modifiche apportate nel corso della fornitura non ancora allineate. • Messa a disposizione delle informazioni e dei dati presenti sugli strumenti a supporto della fornitura, ivi compresa la migrazione dei dati prodotti e gestiti nell’ambito della fornitura, così come richiesto dall’Amministrazione. |
Ogni documento deve essere predisposto e presentato per l’approvazione all’Amministrazione secondo quanto previsto dal presente Capitolato speciale descrittivo e prestazionale e coerentemente con quanto descritto nell’offerta tecnica presentata in gara.
9.2.1.2 Tempistiche delle consegne (gestione generale dell’affidamento)
La tabella che segue riporta, per ogni documento di gestione del servizio le relative tempistiche e scadenze:
Documento | Tempistiche |
Verbale di avvio delle attività | Xxxxxxx redatto all’inizio del contratto, in cui si dà partenza alle attività di Subentro (c.d. Presa in Carico) del Servizio. |
Piano di Subentro | Il Piano di Subentro dovrà essere presentato per l’approvazione all’Amministrazione |
Documento | Tempistiche |
entro 10 giorni dall’inizio del contratto e dovrà descrivere in dettaglio le attività previste per la presa in carico dei sistemi secondo quanto previsto dal presente Capitolato speciale descritto e prestazionale e coerentemente con quanto descritto nell’offerta tecnica presentata in gara. | |
Verbale di avvio dell’esecuzione del contratto | Verbale redatto alla fine della Presa in carico del Servizio. |
Verbale di collaudo degli strumenti a supporto della fornitura | Verbale prodotto a seguito dell’esecuzione del collaudo degli strumenti a supporto della fornitura, da eseguirsi entro la fine del primo mese successivo alla fase della presa in carico (subentro). |
Piano di Lavoro Generale | Il Piano di Lavoro Generale, comprensivo del Piano di Subentro, dovrà essere consegnato entro 10 giorni lavorativi dalla data del verbale di avvio delle attività. Trimestralmente il Fornitore dovrà: • aggiornare il Piano di Lavoro omnicomprensivo delle attività relative ai servizi continuativi (e non) in corso, con particolare cura alla pianificazione; • predisporre la sezione Consuntivo Attività del trimestre in chiusura (per tutte le attività). Aggiornare i documenti a supporto dell’attività di gestione operativa: come manuali di gestione, procedure di definizione e caricamento delle tabelle, documento di supporto alle attività di trasferimento ed installazione in ambiente di verifica. • Confrontare il Piano di Lavoro Generale con il Piano dei servizi a consumo (MEV e SSP) in modo da verificarne eventuali scostamenti ed elaborare eventuali strategie di rientro. In generale tutta la documentazione che concorre a descrivere lo stato attuale dei sistemi/SW/altro deve essere allineata non più tardi di 10 giorni lavorativi successivi all’ultima Relazione Tecnica Mensile. Ogni scostamento rispetto al piano deve essere comunicato e verbalizzato a cura del Fornitore. Il relativo Piano di Lavoro aggiornato, secondo le modalità concordate con l’Amministrazione, dovrà essere riconsegnato entro 5 giorni lavorativi dal relativo verbale. Qualora richiesto dall’Amministrazione, il Fornitore dovrà consegnare il Piano di trasferimento di know−how entro 5 giorni lavorativi dal ricevimento della richiesta. |
Piano della Qualità Generale | Il Piano deIIa QuaIità GeneraIe dovrà essere consegnato 10 giorni lavorativi dalla data del verbale di avvio delle attività, o, qualora necessario, nella relativa fase di definizione. Nel caso in cui l’Amministrazione formalizzi rilievi a fronte dei quali occorra apportare variazioni di contenuto ai Piani della Qualità sia Generale che di Obiettivo i documenti aggiornati dovranno essere consegnati entro 5 giorni lavorativi dalla formalizzazione dei rilievi. |
Piano dei servizi a consumo (MEV e SSP) | Il Piano relativo al primo trimestre di servizio deve essere consegnato entro 30 giorni dall’attivazione del servizio. Successivamente alla presa in carico, il Piano viene poi allegato mensilmente alla ReIazione Tecnica o Stato Avanzamento Iavori tecnico. |
Relazione Tecnica Mensile o Stato avanzamento lavori tecnico | La relazione tecnica deve essere presentata con cadenza mensile nell’ambito di un apposito incontro di condivisone con l’Amministrazione. |
Piano della sicurezza | Il Fornitore dovrà presentare tali documenti entro 2 mesi dalla data di avvio del servizio. |
Piano di Rilascio | Il Fornitore predispone il Piano di Rilascio entro 90 giorni solari antecedenti il termine del servizio. |
9.2.2 Prodotti della gestione continuativa
Il Fornitore dovrà predisporre i documenti necessari al fine di effettuare il controllo della corretta esecuzione della gestione continuativa, nel rispetto dei tempi contrattualmente previsti. I prodotti della gestione continuativa concorrono alla gestione globale del progetto di servizio, rispetto alle singole attività specifiche.
Sono a titolo esemplificativo:
• Piano e stima della gestione continuativa;
• Relazione tecnica mensile o Stato avanzamento lavori tecnico;
• Manuali e Documentazione formativa;
• Report attività e consuntivi della gestione continuativa;
• Report strumenti di tracciamento e gestione degli interventi;
• Materiale didattico.
Il Fornitore si impegna a mantenere la documentazione costantemente aggiornata per tutta la durata contrattuale in modo da essere in grado, in qualunque momento, di allineare l’Amministrazione sullo stato attuale.
9.2.3 Prodotti d’Obiettivo
Il Fornitore dovrà predisporre i prodotti necessari al fine di effettuare il controllo del corretto processo di gestione dell’Obiettivo, nel rispetto dei tempi contrattualmente previsti. I prodotti d’Obiettivo concorrono alla gestione dell’Obiettivo rispetto alle singole attività specifiche.
Il Fornitore dovrà predisporre, i prodotti necessari al fine di effettuare il controllo della corretta esecuzione dell’Obiettivo, nel rispetto dei tempi contrattualmente previsti, come per esempio i documenti di seguito elencati. I prodotti di gestione dell’Obiettivo concorrono alla gestione globale del singolo Obiettivo.
Tutta la documentazione prodotta dovrà essere sottoposta alla valutazione/approvazione dell’Amministrazione secondo le modalità concordate.
Resta inteso che tutti i deliverable prodotti nell’ambito di ciascun Obiettivo, ivi compreso il codice sorgente, è di esclusiva proprietà dell’Amministrazione.
9.2.4 Modalità di Consegna dei Prodotti
Di seguito vengono descritte le modalità di consegna dei prodotti SW e della documentazione. L’adozione di modalità diverse da quelle concordate con l’Amministrazione equivale a ritardo o mancata consegna dei prodotti.
Il SW deve essere caricato nel prodotto di Configuration Management (CM) concordato, e consegnato all’Amministrazione (telematicamente o su supporto magnetico/ottico) accompagnato dal documento di Lista Oggetti Software (LOS) (inviato telematicamente), salvo diversa indicazione da parte dell’Amministrazione.
Per quanto riguarda i prodotti di natura documentale, le consegne potranno avvenire attraverso il Repository di Progetto, se previsto, in apposita cartella stabilita congiuntamente con l’Amministrazione. Alcune consegne dovranno invece avvenire invece via posta elettronica certificata all’indirizzo che verrà fornito dall’Amministrazione in sede di esecuzione del contratto. Le indicazioni operative sulle modalità saranno indicate nel piano di lavoro generale.
9.2.5 Modalità di approvazione dei Prodotti
Per tutti i prodotti del servizio soggetti ad approvazione, la presenza di anomalie di gravità tale da impedire lo svolgimento delle attività di verifica interromperà il termine per l’approvazione e non comporterà la
ripianificazione della fase, nel caso di obiettivi. La mancata approvazione comporterà l’emissione delle sanzioni applicabili (penali, rilievi) previste dagli Indicatori di qualità.
9.2.5.1 Piano della Qualità
L’approvazione del Piano della Qualità Generale deve sempre essere esplicita e non può avvenire per tacito assenso. Il piano disciplina, ma comunque non può modificare, gli indicatori di qualità presenti nel presente Capitolato speciale descrittivo e prestazionale, eventualmente migliorati dall’offerta. Il Piano della Qualità Generale dovrà essere concordato con i responsabili dell’Amministrazione, recependo le eventuali osservazioni. Queste saranno comunicate formalmente. In caso di non approvazione si rimanda agli obblighi previsti dalle norme contrattuali. Nel caso in cui il Fornitore certificato rispetto alla norma EN ISO 9001 non risolva le osservazioni notificate dall’Amministrazione, questa si riserva di effettuare un'apposita segnalazione al SINCERT. L’approvazione del Piano della Qualità Generale non implica approvazione dei Piani della Qualità per Obiettivo, che saranno oggetto di valutazione singola all’interno degli Obiettivi di pertinenza.
9.2.5.2 Piani di Lavoro
L’Amministrazione dovrà approvare tutti i Piani di Lavoro richiesti. Non è prevista approvazione da parte dell’Amministrazione per tacito assenso. Dopo la prima approvazione, sarà cura del Fornitore comunicare tempestivamente e concordare ogni eventuale ripianificazione delle attività, aggiornando e riconsegnando i Prodotti di Fase per servizi progettuali all’Amministrazione, il relativo Piano di Lavoro secondo i vincoli temporali stabiliti. I Piani di Lavoro così aggiornati dovranno essere approvati dall’Amministrazione anche sotto forma di verbale. Il Piano di Lavoro e le sue modifiche, come formalizzate nei verbali, certificano ai fini contrattuali gli obblighi formalmente assunti dal Fornitore e accettati dall’Amministrazione, su stime e tempi di esecuzione delle attività e sulle relative date di consegna dei prodotti (scadenze).
9.2.5.3 Prodotti di Fase
Non è prevista l’approvazione per tacito assenso. La non approvazione potrà essere formalizzata attraverso una comunicazione di rilievo inviata tramite posta, fax o PEC. I prodotti di fase soggetti al rilievo dovranno essere riconsegnati corretti entro massimo 5 giorni lavorativi. I rapporti sugli indicatori di qualità sono soggetti ad approvazione e, qualora siano riscontrate anomalie, si procederà all’emissione di un rilievo sul servizio. La nuova versione del rapporto dovrà essere consegnata entro 5 giorni lavorativi dalla data di emissione della lettera di rilievo. Nel caso in cui, all’interno di una fase, siano previsti più documenti, questi potranno essere approvati singolarmente dall’Amministrazione, fermo restando che tutti i documenti previsti dovranno essere approvati perché sia possibile dichiarare conclusa la fase.
10 Profili Professionali
10.1 Premessa
Il presente capitolo descrive il mix di risorse che il fornitore si impegna ad utilizzare per l’erogazione dei servizi oggetto della presente iniziativa d’acquisto, anche tenendo conto di quanto indicato nella Rdo in relazione ai criteri di merito tecnico. Il Fornitore nel proporre il team di lavoro, dovrà tener conto della correlazione tra i servizi e le figure professionali.
10.2 Descrizione dei profili professionali
Nei paragrafi seguenti è fornita la descrizione dei profili professionali da impiegare nella fornitura, diversificati, ove significativo, in base al servizio/attività di competenza. Le figure professionali proposte dovranno fare riferimento ai profili descritti, fermo restando l’obbligo per il fornitore ad erogare i servizi richiesti anche a fronte di significative variazioni del contesto tecnologico, adeguando le conoscenze del
personale impiegato nell’erogazione dei servizi o inserendo nei gruppi di lavoro risorse con skill adeguato, senza alcun onere aggiuntivo per l’Amministrazione.
Si precisa che:
▪ la cultura equivalente può corrispondere, indicativamente, a 4 anni aggiuntivi di esperienza professionale nell’ambito dei servizi applicativi di cui almeno 2 aggiuntivi nel ruolo specifico;
▪ le certificazioni, ove richieste, sono da intendersi in corso di validità alla data di presentazione dei
profili professionali;
▪ requisito fondamentale è individuare figure professionali con una forte propensione alla comunicazione e ai rapporti personali, con l’attitudine ad operare nella Pubblica Amministrazione;
▪ per tutti i profili professionali, è richiesta un’ottima conoscenza della lingua italiana e la
conoscenza di strumenti di Office Automation.
Per laurea si intende laurea triennale, se il candidato dispone di laurea specialistica/magistrale, questa viene considerata come due anni aggiuntivi di esperienza lavorativa.
L’aggiudicatario dovrà presentare le risorse e i Curriculum Vitae di tutti i profili professionali coinvolti nell’erogazione del servizio in formato Europass.
Capo Progetto
Qualifica professionale | Capo Progetto |
Titolo di studio | Laurea in discipline tecniche o cultura equivalente |
Anzianità lavorativa | Minimo 10 anni, di cui almeno 4 nella funzione. |
Esperienze consolidate | • Comprovata esperienza nella gestione della relazione istituzionale, organizzativa e contrattuale con i clienti dell’area PAC e/o PAL; • Esperienza di almeno 4 anni nella gestione di progetti complessi in area IT; • Comprovata esperienza nella gestione e nel coordinamento di risorse umane; • Comprovata esperienza nella stima delle risorse per la realizzazione di attività (es. mediante Function Point). • Comprovata esperienza nell’uso di metodologie e strumenti di project e program management e nella redazione della documentazione di progetto in realtà di grandi dimensioni; capacità di redazione di diagrammi di GANTT. |
Conoscenze, competenze e capacità | • Spiccate capacità relazionali ad alti livelli gerarchici, capacità di gestione del cliente e di risorse umane, facilità di comunicazione per poter gestire attività caratterizzate dalla continua interazione con il personale, anche di grado dirigenziale, dell’Amministrazione; • Conoscenze approfondite di metodologie e tecniche di project e risk management; • Conoscenze approfondite di standard e tecniche per la gestione della qualità di progetto; • Autorevolezza e comprovata esperienza in progetti di grandi dimensioni; • Conoscenza approfondita del Codice dell’Amministrazione Digitale e dell’Agenda Digitale e più in generale le normative di riferimento; • Esperienza nella realizzazione e esercizio di sistemi di protocollo e di gestione documentale • Ottima conoscenza di “best practices” ITIL • Ottima conoscenza dei processi di change management. |
Certificazioni | • PMP o PRINCE2 Practitioner o IPMA − livello B |
Analista Funzionale
Qualifica professionale | Analista Funzionale |
Titolo di studio | Laurea in discipline tecniche o cultura equivalente. |
Anzianità lavorativa | Minimo 5 anni, di cui almeno 2 nella funzione. |
Esperienze consolidate | • Esperienza di almeno 3 anni nella gestione di progetti in area IT; Comprovata esperienza nell’analisi, progettazione e reingegnerizzazione di processi e modalità di erogazione dei servizio; • Comprovata esperienza nell’analisi e disegno dei dati; • Capacità di redazione di documenti di analisi funzionale. |
Conoscenze, competenze e capacità | • Profonda competenza funzionale e normativa per l’area attinente i sistemi di gestione documentale, i sistemi di protocollo e il CAD; • Sistemi di protocollo (a norma DPR 428/98) e di conservazione digitale (a norma DPCM 3/2013); • Tecniche di modellazione e integrazione dati; • Capacità di comprendere i processi di business e proporre soluzioni innovative; • Capacità di lavorare in modo efficace in tutti i livelli e di ottenere consenso; • Capacità a delineare la migliore strategia di azione, individuando e superando le criticità; • Capacità ed esperienze di formazione e comunicazione; • Conoscenza delle tematiche legate ad architetture complesse, con particolare riguardo alle soluzioni di integrazioni tra tecnologie legacy e tecnologie open; • Conoscenza di UML. |
Analista programmatore
Qualifica professionale | Analista Programmatore |
Titolo di studio | Laurea in discipline tecnico−scientifiche o diploma di perito informatico (o titolo analogo) |
Anzianità lavorativa | Se laurea: Minimo 3 anni come programmatore ed almeno 2 nella funzione Se diploma: Minimo 5 anni come programmatore ed almeno 1 nella funzione |
Esperienze consolidate | • Esperienza di analisi, disegno e programmazione Object Oriented; • Redazione di documentazione di progetto; • Coordinamento di piccoli gruppi di lavoro; • Verifica della corretta applicazione di metodi e standard e nell’accurata documentazione di procedure; • Esperienza nella programmazione e nella preparazione, esecuzione di test; • Partecipazione a gruppi di progetto di medie/grandi dimensioni. |
Conoscenze, competenze e capacità | • Tecniche di programmazione Object Oriented e Service Oriented; • Conoscenza di UML; • Metodologie di disegno di prodotti software; • Ottima conoscenza dei sistemi operativi Windows e Unix; • Ottima conoscenza della piattaforma Java J2EE − JdK 5; • Capacità di progettare l'accessibilità, l'usabilità, e la coerenza grafica del prodotto realizzato; capacità di organizzare l'esecuzione di test di usabilità del prodotto; • Tecniche di realizzazione di Applicazioni Web, Web Services; • Ottima conoscenza di: Java, HTML/XHTML,XML, XSL, SQL, JavaScript, Ajax; • Ottima conoscenza dei framework/librerie: Spring, Struts 2, Log4J, JQuery; • Conoscenza dei framework/librerie: JasperReports e iReport 5.6.0, Quartz; • Progettazione e sviluppo sullo stack Oracle RAC, IBM Websphere, IBM http Server. • Ottima conoscenza di PL/SQL e Oracle Workflow Builder; • Prodotti di Trouble Ticketing; |
Qualifica professionale | Analista Programmatore |
• Installazione e personalizzazione di sistemi anche complessi; • Progettazione ed integrazione di sistemi; • Ottima conoscenza di RDBMS Oracle e dei principali RDBMS in uso; • Scrittura di documentazione, manualistica e procedure operative relative alla soluzione sviluppata; • Capacità di redazione di documentazione tecnica del software sviluppato; • Esperienza di sviluppo in ambiente enterprise, con particolare riferimento all'uso di strumenti di gestione della configurazione (es. CVS, SVN), strumenti di sviluppo (es. Eclipse). |
Visual Web Designer
Qualifica professionale | Visual Web Designer |
Titolo di studio | Laurea in discipline tecnico−scientifiche o cultura equivalente |
Anzianità lavorativa | Minimo 5 anni, di cui almeno 2 nella funzione |
Esperienze consolidate | • Esperienza di progettazione e definizione di specifiche per lo sviluppo e la gestione, in ambito layout grafico, di siti ed applicazioni multimediali • Realizzazione di disegno creativo (immagini, banner, icone ecc.) con capacità di valutare usabilità, accessibilità e impatto sui tempi di risposta, oltre che da un approccio strutturato all'Amministrazione e alla pubblicazione. • Analisi, disegno, progettazione in ambito di layout grafico di siti web usabili e accessibili, architettura dell’informazione, comunicazione web, approccio web 2.0; • Esperto di applicazioni web, multimediali anche in ambito mobile, con particolare attenzione alla comunicazione web. • Gestione dell’interfaccia utente in un progetto multi/piattaforma • Responsabilità di iniziative per definire ex−novo il “concept” e la digital identity (grafica) di portali / siti web; • Partecipazione a gruppi di progetto di medie/grandi dimensioni. |
Conoscenze, competenze e capacità | • Ottima conoscenza, a livello operativo, della Legge n˚4/2004 e normativa CAD ivi compresi tutti i successivi aggiornamenti; • una profonda conoscenza delle tecnologie e dei sistemi web; • Ottima conoscenza nel disegno dell’architettura dell’informazione e nella creazione della struttura generale di un sito • Capacità di elaborare soluzioni grafiche che sappiano coniugare usabilità, accessibilità e impatto sui tempi di risposta • Xxxxxx conoscenze nella cultura delle immagini, sia in senso tecnico che concettuale • Buone capacità nel controllare l'aspetto visivo di un sito web, valorizzando l'identità del marchio e coniugando aspetto estetico ad agibilità di navigazione; • Buona conoscenza dei linguaggi ed ambienti di editing per il supporto nella pubblicazione: in particolare HTML/XHTML, CSS, Ajax, Javascript; • Ottima conoscenza di almeno uno dei principali pacchetti software per grafica vettoriale, fotoritocco e editing di immagini (es. Adobe, Corel …) • Ottima conoscenza, a livello operativo, delle metodologie e tecniche per la verifica e la misura di usabilità e accessibilità; • Ottima conoscenza delle tecniche di intervento per l’implementazione, la ristrutturazione e l’ottimizzazione grafica di siti, portali od applicazioni web preesistenti. |
Programmatore
Qualifica professionale | Programmatore |
Titolo di studio | Diploma di perito informatico o diploma analogo o Laurea in discipline tecniche o cultura equivalente |
Anzianità lavorativa | Minimo 2 anni come programmatore |
Esperienze consolidate | • Esperienza di analisi, disegno e programmazione Object Oriented; • Esperienza e conoscenza di programmazione con metodologie Agili; • Esperienza nella preparazione ed esecuzione di test; • Partecipazione a gruppi di progetto di medie dimensioni. |
Conoscenze, competenze e capacità | • Tecniche di programmazione Object Oriented; • Comprovata esperienza in servizi di gestione e conduzione applicativa; • Metodologie di disegno di prodotti software; • Ottima conoscenza dei sistemi operativi Windows, Unix; • Ottima conoscenza della piattaforma Java J2EE − JdK 5 • Tecniche di realizzazione di Applicazioni Web, Web Services; • Ottima conoscenza di: Java, HTML/XHTML,XML, XSL, SQL, JavaScript, Ajax; • Ottima conoscenza dei framework/librerie: Spring, Struts 2, Log4J, JQuery • Conoscenza dei framework/librerie: JasperReports e iReport 5.6.0, Quartz. • Progettazione e sviluppo sullo stack Oracle RAC, IBM Websphere, IBM http Server • Ottima conoscenza di PL/SQL e Oracle Workflow Builder • Conoscenza di UML; • Ottima conoscenza di RDBMS Oracle; • Prodotti di Trouble Ticketing; • capacità di redazione di documentazione tecnica del software sviluppato • esperienza di sviluppo in ambiente enterprise, con particolare riferimento all'uso di strumenti di gestione della configurazione (es. SVN), strumenti di sviluppo (es. Eclipse) |
Specialista di Tematica
Qualifica professionale | Specialista di Tematica |
Titolo di studio | Laurea in discipline tecnico−scientifiche o cultura equivalente |
Anzianità lavorativa | Minimo 5 anni, di cui almeno 3 nella funzione. |
Ruolo | • Fornisce competenze specialistiche altamente qualificate su temi specifici allo scopo di assicurare un supporto valido, innovativo e proattivo, all’individuazione di nuove opportunità di miglioramento dei processi e di ottimizzazione dei servizi e dei sistemi. • Dialoga con l’Amministrazione recependo ed indirizzando le esigenze di innovazione, di complessità tematica (economia/contabilità/modelli econometrici e/o statistici normativa/ecc..) e garantendone il recepimento e l’efficace definizione nei progetti realizzativi e nello svolgimento dei servizi. |
Esperienze lavorative | • Supporto consulenziale su processi e temi specifici; • Coordinamento Publishing ad alto livello ( es. validazione/scrittura comunicati ufficiali); • Consulenza strategica di comunicazione WEB, linguaggi dei new media, dei social networks e dell’approccio Web 2.0; • Strategie di comunicazione pubblica, in particolare nel settore della Pubblica Amministrazione; • Attività di monitoraggio qualitativo, valutazione e verifica della comunicazione web (funzionale, di integrazione, di usabilità, di accessibilità); • Consulenza giuridica in materia CAD; • Consulenza tematica specialistica in materia economica, econometrica, statistica, |
Qualifica professionale | Specialista di Tematica |
comparti e settori della P.A. centrale e locale quali, ad es. sanità, istruzione, giustizia amministrativa ecc. …; • Redazione di specifica documentazione relazione e studi. | |
Conoscenze | • Esperto della materia richiesta: Economia, Legge, Comunicazione, ecc..; • Ottima conoscenza delle metodologie di comunicazione web; • Buona conoscenza delle strategie di comunicazione pubblica dei progetti di semplificazione e dei linguaggi della P.A.; • Buona conoscenza generale del settore pubblico; • Ottima conoscenza del comparto specifico richiesto; • Ottime capacità relazionali. |
Certificazioni | • Certificazioni ed iscrizione all’Albo Professionale se applicabile (richiesti AS) |
11 SLA LIVELLI DI SERVIZIO E PENALI
11.1 Premessa
Il presente capitolo descrive i livelli di servizio che il Fornitore dovrà rispettare relativamente ai servizi di sviluppo, manutenzione, gestione ed evoluzione applicativa del Sistema SI.MO.P. di Roma Capitale. Le penalità contrattuali che verranno applicate dall’Amministrazione qualora questi non vengano rispettati sono riportate nello schema di contratto.
Per ciascuna tipologia di servizio, incluso il governo della fornitura, sono riportati i livelli di servizio, caratterizzati da:
• La caratteristica di qualità che si vuole monitorare;
• L’unità di misura da utilizzare (giorni, numero difetti, ecc.);
• Il periodo di riferimento del livello di servizio;
• La frequenza di misurazione;
• Le principali fonti da cui ottenere i dati elementari da rilevare per la misurazione;
• Le eventuali regole di campionamento, per la scelta dei campioni dati da misurare;
• Lo SLA Target, ovvero i livelli di servizio contrattuali (formule di calcolo e relativo valore limite);
• Le azioni contrattuali conseguenti al superamento del valore limite (Penali/Rilievi);
• Le possibili eccezioni da considerare nell’uso dell’indicatore (ad esempio l’indicatore potrebbe non applicarsi in fase di avviamento all’esercizio di un sistema o servizio).
11.2 Definizioni
Tutti i livelli di servizio (SLA Target) e le corrispondenti penali si applicano a partire dalla data di avvio del servizio.
Classificazione dei disservizi (severità) | I disservizi sono classificati in base alla seguente scala, con grado di gravità decrescente: • bloccante: malfunzione che rende totalmente o parzialmente non utilizzabili all’utente una o più funzionalità dell’applicazione. • non bloccante: malfunzione che non inibisce l’operatività da parte dell’utente; l’utente può cioè ugualmente pervenire ai risultati attesi anche mediante l’utilizzo di altre funzionalità offerte dal sistema e senza aggravio per l’utente; La classificazione dei disservizi viene concordata nella fase di segnalazione e prima diagnosi. In caso di mancato accordo tra le parti, la classificazione sarà quella indicata dall’Amministrazione. |
Indisponibilità del servizio Segnalazione di disservizio Tempo di presa in carico Tempo di ripristino Arrotondamenti Reportistica Indicazioni temporali Data di consegna effettiva | Periodo di tempo durante il quale il singolo servizio non è funzionante rispetto alla finestra temporale di erogazione di riferimento per il servizio stesso. |
Per segnalazioni di disservizio si intende una chiamata registrata dal sistema di Trouble Ticketing dell’Amministrazione relativa ad un problema di funzionamento di un servizio. | |
Intervallo di tempo, calcolato all’interno della finestra temporale di erogazione del servizio, che intercorre tra la segnalazione del disservizio, mediante il sistema di TroubleTicketing dell’Amministrazione, e la presa in carico della richiesta. | |
Intervallo di tempo calcolato all’interno della finestra temporale di erogazione del servizio, che intercorre tra la segnalazione del disservizio da parte dell’utente e la chiusura1 dello stesso. | |
Laddove lo SLA non prevede specifiche regole di arrotondamento, si precisa che le percentuali misurate e contrattuali si intendono arrotondate nel modo seguente: • aumento o riduzione del 5%: si arrotonda allo 0% per scostamenti compresi tra lo 0,00% e 2,49% ed al 5% per scostamenti superiori; • aumento o riduzione dell’1%: si arrotonda allo 0% per scostamenti compresi tra lo 0,00% e lo 0,49% ed all’1% per scostamenti superiori; • aumento o riduzione del 0,5%: si arrotonda allo 0% per scostamenti compresi tra lo 0,000% e 0,249% ed al 0,5% per scostamenti superiori; • aumento o riduzione dello 0,1%: si arrotonda allo 0% per scostamenti compresi tra lo 0,000% e lo 0,049% ed allo 0,1% per scostamenti superiori; • aumento o riduzione del 0,01%: si arrotonda allo 0% per scostamenti compresi tra lo 0,0000% e 0,0049% ed al 0,01% per scostamenti superiori. | |
Insieme di informazioni strutturate che l’Aggiudicatario dovrà rendere disponibili all’Amministrazione periodicamente in base a quanto specificato nel Capitolato speciale descrittivo e prestazionale. Questo report contiene le misurazioni dei livelli di servizio applicabili al calcolo delle penali relative ai servizi contrattualizzati dall’Amministrazione e la rendicontazione sull’utilizzo dei servizi. | |
Si precisa che: • Con la dizione ore e/o giorni si intendono le ore e/o i giorni solari; • Con la dizione ore e/o giorni lavorativi si intendono le ore e/o i giorni lavorativi in funzione dell’orario di servizio stabilito nel Capitolato; • Con la dizione mese e/o trimestre e/o semestre viene indicato il mese e/o il trimestre e/o il semestre di calendario nell’ambito della durata contrattuale; • Con la dizione periodo di riferimento viene indicato l’arco di tempo entro il quale vengono rilevate le grandezze necessarie per la misurazione dei livelli di servizio erogati. | |
La data di consegna effettiva di un deliverable/prodotto è la data di consegna del deliverable/prodotto che soddisfa i requisiti e/o standard definiti nella documentazione contrattuale. Pertanto, una consegna incompleta o parziale non potrà essere considerata efficace e la data di consegna effettiva sarà quella dell’intero deliverable/prodotto. |
1 La chiusura del disservizio viene catalogata dal Fornitore previa accettazione dell’Amministrazione a conferma dell’avvenuto ripristino della corretta operatività.
11.3 Monitoraggio e gestione contrattuale
11.3.1 Monitoraggio
L’Amministrazione si riserva di verificare lo stato di avanzamento delle attività e la qualità dei servizi erogati. La funzione di monitoraggio sarà svolta dall’Amministrazione o da soggetto da essa incaricato. Il Fornitore si impegna a fornire all’Amministrazione tutti gli strumenti a supporto del servizio nonché tutti i documenti necessari all’attività di monitoraggio nei formati richiesti.
La rilevazione e misurazione dei livelli di servizio (SLA Target) relativi ai servizi di gestione dovrà tenere conto dell’orario di servizio e dell’orario esteso. Il non rispetto delle indicazioni sopra riportate costituirà rilievo del servizio.
Il fornitore è tenuto a rendicontare i risultati della misurazione di tutti gli SLA Target per tutta la durata contrattuale attraverso report periodici o al termine dell’Obiettivo, utilizzando opportune estrazioni dagli strumenti a supporto della fornitura indicati in sede di offerta.
L’Amministrazione si riserva di procedere al monitoraggio previsto dall’art. 13 comma 2 del D.Lgs. n. 39/93 secondo i criteri e le modalità stabiliti dalla circolare AIPA/CR/38 del 28 dicembre 2001 nei riguardi del Fornitore. Il fornitore deve essere disponibile ad incontri/visite dell’Amministrazione o personale da essa delegato, finalizzate alla verifica del reale stato di avanzamento dei lavori, dell’effettivo utilizzo di figure professionali offerte rispetto a quelle previste contrattualmente, dello stato di implementazione ed utilizzo delle soluzioni, metodologie e processi offerti.
Tutti i dati rilevati e tutti quelli oggetto dei report periodici saranno archiviati a cura del Fornitore che ne dovrà garantire l’accessibilità all'Amministrazione attraverso adeguati strumenti. Inoltre, il Fornitore si impegna a fornire la base dati di dettaglio, contenente tutti i dati rilevati, utilizzata per la valorizzazione dei requisiti di qualità.
11.3.2 Rilievi
I rilievi sono azioni di avvertimento da parte dell’Amministrazione su aspetti critici della fornitura. Essi non prevedono automaticamente l’applicazione di penali, ma se reiterati e accumulati, possono dar adito a penali, secondo quanto determinato nel contratto.
I rilievi possono essere emessi dai Responsabili dell’Amministrazione, dai referenti dei vari servizi e/o da strutture dell’Amministrazione preposte o di supporto al controllo e/o monitoraggio del servizio, e sono formalizzati per iscritto attraverso una nota di rilievo (inviata via mail, ecc.).
Saranno conteggiati sia rilievi afferenti i servizi oggetto della fornitura nonché eventuali rilievi per inadempimenti generici o afferenti obblighi contrattuali non adempiuti nei tempi e nei modi stabiliti dal capitolato, dal contratto, dall’Offerta tecnica e/o tracciati sui Piani di lavoro.
Inoltre, sono conteggiati i rilievi afferenti la documentazione prodotta (output della fornitura) sia relativamente alla prima consegna che alle successive rielaborazioni richieste dall’Amministrazione.
Qualora il Fornitore ritenga di procedere alla richiesta di annullamento del rilievo dovrà sottoporre all’Amministrazione un documento con elementi oggettivi ed opportune argomentazioni entro 3 giorni lavorativi dall’emissione della nota di rilievo.
11.3.3 Penali
Lo scopo delle penali è quello di riequilibrare il servizio effettivamente ricevuto dall’Amministrazione (di minore qualità, e/o generando disservizi e/o ritardi e/o inducendo un danno all’utilizzatore) al corrispettivo da erogare al Fornitore, stabilito per prestazioni effettuate a regola d’arte.
Le penali da adottare sono individuate contrattualmente e normalmente sono organizzate in modo progressivo in relazione alla gravità o al ripetersi della mancata soddisfazione degli adempimenti richiesti.
Per il dettaglio del processo di contestazione ed applicazione delle penali, si rinvia a quanto puntualmente disciplinato nel contratto.
11.4 Livelli di servizio
Nel presente Capitolato Tecnico sono stati illustrati i servizi che il Fornitore dovrà erogare all’Amministrazione. Per ogni servizio previsto nonché per il governo della fornitura, si riportano i livelli di servizio contrattuali, di seguito indicati con il termine “SLA Target” per la misura dei livelli di qualità. Il non rispetto degli SLA Target comporterà l’applicazione di un rilievo o di una penale, così come definita nello schema di contratto.
Qualora i valori di soglia degli indicatori di qualità, ivi inclusi i termini di consegna di prodotti/documenti/soluzioni/sistemi, siano migliorati dall’Offerta tecnica del Fornitore, tali nuovi valori e termini sostituiranno i requisiti minimi esposti nella documentazione di gara. Gli indicatori aggiuntivi offerti integreranno gli indicatori esposti nella documentazione di gara e l’Impresa sarà tenuta al pieno rispetto degli indicatori aggiuntivi pena l’applicazione delle penali.
11.4.1 Governo della fornitura – Livelli di servizio già presenti in AQ-SA – CONSIP
I livelli di servizio indicati in questo paragrafo sono quelli già presenti in AQ−SA − CONSIP. Ove occorrevano precisazioni, sono state riportate nella parte testuale presente prima della tabella descrittiva del livello di servizio.
11.4.1.1 PFI – Personale inadeguato
Nome indicatore | PFI − Personale inadeguato | ||
Caratteristica | Efficienza | Sottocaratteristica | Utilizzazione delle Risorse |
Aspetto da valutare | Numero di risorse ritenute inadeguate dall’Amministrazione | ||
Unità di misura | Risorse inadeguate | Fonte dati | E−mail lettere verbali |
Periodo di riferimento | Trimestre precedente la rilevazione | Frequenza di misurazione | Trimestrale |
Dati da rilevare | Numero risorse rimosse per inadeguatezza su richiesta della Amministrazione (Nrisorse_inadeg) | ||
Regole di campionamento | Nessuna |
Formula | PFI = Nrisorse_inadeg |
Regole di arrotondamento | Nessuna |
Valore di soglia | PFI = 0 |
Azioni contrattuali | il mancato rispetto del valore di soglia comporterà l’applicazione della penale “Personale inadeguato” pari all’1‰ dell’importo contrattuale per ogni risorsa inadeguata |
Eccezioni | Nessuna |
11.4.1.2 RSCT – Rispetto di una scadenza contrattuale
Precisazioni: A titolo di precisazione, il seguente indicatore di qualità sarà impiegato anche nei seguenti casi:
• per la consegna del piano di lavoro generale durante la fase di subentro;
• per la consegna del piano della qualità;
• per la consegna del piano di subentro (c.d. “presa in carico”);
• per il completamento della fase di subentro (c.d. “presa in carico”);
• per valutare i tempi di consegna della “Prima quotazione”, relativa a un nuovo obiettivo, a seguito dell’invio di una “Richiesta di stima dell’obiettivo” (il valore target è offerto dal Fornitore come criterio premiale in offerta tecnica dell’AQ).
Nome | RSCT − Rispetto di una scadenza contrattuale | ||
Caratteristica | Efficienza | Sottocaratteristica | Prestazioni temporali |
Aspetto da valutare | Rispetto di una scadenza contrattuale | ||
Unità di misura | Xxxxxx lavorativi | Fonte dati | Documenti di pianificazione |
Periodo di riferimento | Trimestrale | Frequenza di misurazione | Ad evento |
Dati da rilevare | Per ciascuna scadenza vanno rilevati - Data prevista (data_prev) - Data effettiva (data_eff) | ||
Regole di campionamento | Nessuna | ||
Formula | RSCT = data_eff − data_prev | ||
Regole di arrotondamento | Nessuna | ||
Valore di soglia | RSCT <= 0 | ||
Azioni contrattuali | Per ogni 5 giorni lavorativi o frazione eccedenti il valore di soglia l’Amministrazione applicherà la penale “Slittamento di una scadenza contrattuale” pari all’1‰ dell’importo contrattuale. A titoIo di esempio: RSCT = 6, comporterà I’appIicazione di una penaIe pari aIIa somma di 1‰ per iI primo giorno e di un aItro 1‰ gIi aItri 5 giorni di ritardo. | ||
Eccezioni | Nessuna |
11.4.1.3 RLFN – Rilievi sulla fornitura
L’indicatore di qualità conteggia le non conformità rilevate, tramite segnalazione (di seguito chiamata Rilievo) dall’Amministrazione per obbligazioni contrattuali non adempiute nei tempi e nei modi rappresentati nella documentazione contrattuale (di AQ e di AS) e non presidiati da specifici indicatori di qualità.
Nome indicatore | RLFN − Rilievi sulla fornitura | ||
Caratteristica | Efficacia | Sottocaratteristica | Efficacia |
Aspetto da valutare | Numero di rilievi emessi per non conformità della fornitura afferenti obbligazioni contrattuali non adempiute nei tempi e/o nei modi rappresentati nel Contratto di Fornitura e relativi allegati e/o tracciati sui Piani di lavoro | ||
Unità di misura | Rilievo sulla fornitura | Fonte dati | Comunicazioni |
Periodo di riferimento | Trimestre precedente la rilevazione | Frequenza di misurazione | Trimestrale |
Dati da rilevare | Numero Rilievi emessi sulla fornitura (NriIievi_forn) | ||
Regole di campionamento | Si considerano tutti i rilievi comunicati tramite nota/e di rilievo nel periodo di riferimento | ||
Formula | RLFN = NriIievi_forn | ||
Regole di arrotondamento | Nessuna | ||
Valore di soglia | RLFN <= 1 | ||
Azioni contrattuali | Il superamento del valore di soglia comporta l’applicazione della penale una tantum “Eccesso di rilievi sulla fornitura” pari all’1‰ dell’importo contrattuale. L’Amministrazione fisserà un nuovo termine per porre termine all’inadempimento e tale nuovo termine costituirà una nuova scadenza da presidiare con il medesimo indicatore. | ||
Eccezioni | Nessuna |
11.4.2 Servizi a carattere progettuale/obiettivo (MEV) – Livelli di servizio già presenti in AQ- SA – CONSIP
I livelli di servizio indicati in questo paragrafo sono quelli già presenti in AQ−SA − CONSIP. Ove occorrevano precisazioni, sono state riportate nella parte testuale presente prima della tabella descrittiva del livello di servizio.
11.4.2.1 RSTO – Rispetto di una scadenza temporale di un obiettivo
L’indicatore di qualità RSTO misura il rispetto di una scadenza temporale (ad es. data prevista di consegna di un prodotto, data prevista di “pronti al collaudo”, data prevista termine collaudo con esito positivo, ecc.) definita formalmente (ad es. piano di lavoro obiettivo approvato)
Si precisa che per data effettiva di consegna di un deliverable va considerata la data di consegna del deliverable che soddisfa i requisiti e/o standard definiti nella documentazione contrattuale.
Pertanto, a titolo esemplificativo:
⮚ una consegna incompleta o parziale non potrà essere considerata efficace e la data di consegna effettiva sarà quella dell’intero prodotto.
⮚ termine della fase di collaudo effettivo richiede la risoluzione di tutte le anomalie riscontrate nel corso del collaudo medesimo.
Si precisa che:
⮚ le scadenze temporali dell’obiettivo su cui verrà misurato l’indicatore sono quelle che determinano variazioni al cammino critico, rispetto al piano di lavoro approvato.
⮚ come indicato nel capitolato tecnico, nei cronoprogrammi, per ciascun deliverable/milestone, devono essere evidenziati come attività separate anche i tempi di verifica/approvazione da parte dell’Amministrazione, e che, per le prime consegne, tali tempi non possono essere inferiori a 4 giorni lavorativi.
Non sarà applicata la relativa penale, se il ritardo non è imputabile al fornitore
Nome Indicatore | RSTO – Rispetto di una scadenza temporale di un obiettivo | ||
Caratteristica | Efficienza | Sotto caratteristica | Prestazioni temporali |
Aspetto da valutare | Rispetto di una scadenza temporale dell’obiettivo definita piano di lavoro approvato (o analogo documento | ||
Unità di misura | Xxxxxx lavorativi | Fonte dati | Contratto Piano di lavoro Lettere di consegna di deliverable Documenti di pianificazione comunicazioni |
Periodo di riferimento | Durata dell’ obiettivo | Frequenza di misurazione | Ad evento |
Dati da rilevare | Per ciascuna scadenza dell’obiettivo vanno rilevati Data prevista (data_prev) Data effettiva (data_eff) | ||
Regole di campionamento | Nessuna | ||
Formula | RSTO (scad_ob) = data_eff − data_prev | ||
Regole di arrotondamento | Nessuna | ||
Valore di soglia | RSTO (scad_ob) <= 0 | ||
Azioni contrattuali | Per ogni giorno lavorativo eccedente la soglia, l’Amministrazione applicherà la penale “Mancato rispetto di una scadenza di obiettivo” pari all’1‰ dell’importo contrattualmente fissato per il servizio realizzativo nel contratto di fornitura. | ||
Eccezioni | Nessuna |
11.4.2.2 TNCO – Tasso di Casi di test eseguiti in collaudo con esito negativo
Il fornitore è sempre tenuto alla predisposizione del piano di test (test unitari, test funzionali, di sistema, di sicurezza, ecc.) e all’esecuzione dei casi di test pianificati sino al loro positivo esito: ciò rappresenta la precondizione per la consegna del software realizzato e dunque per l’avvio al collaudo. A partire dal piano di test viene redatto il piano di collaudo
L’indicatore di qualità misura il rapporto tra i casi di collaudo eseguiti con esito negativo ed il totale dei casi di collaudo eseguiti in collaudo. Deve essere rilevato per ogni collaudo, compresi i collaudi successivi ad un precedente collaudo negativo.
Si precisa che:
La misurazione sarà effettuata sia ai test di validazione dell’utente finale, sia alle sessioni di test preliminari effettuate dalla Ragioneria Generale di Roma Capitale. La misurazione non sarà effettuata sugli unit test, né sulle sessioni di test eseguite dal fornitore.
Verrà eseguita una nuova misurazione per ciascuna sessione di test, comprese le sessioni di test successive ad una precedente sessione negativa.
In “dati da rilevare”, Tot_test è il totale dei casi di test pianificati eseguiti in collaudo.
Caratteristica | Affidabilità | Sotto caratteristica | Maturità |
Aspetto da valutare | Percentuale di casi di test eseguiti con esito negativo rispetto al totale dei casi di collaudo eseguiti | ||
Unità di misura | Punto percentuale | Fonte dati | Piano di Test − Realizzazione Rapporto di collaudo |
Periodo di riferimento | La durata della fase di collaudo dell'obiettivo | Frequenza di misurazione | Al termine della fase di collaudo dell’obiettivo |
Dati da rilevare | - casi di test pianificati, eseguiti con esito negativo in collaudo (N_test _not_ok) - casi di test eseguiti in collaudo (Tot_test) | ||
Regole di campionamento | Nessuna | ||
Formula | TNCO = (N_test_not_ok / Tot_test) * 100 | ||
Regole di arrotondamento | Il risultato della misura va arrotondato: − per difetto se la parte decimale è ≤ 0,5 − per eccesso se la parte decimale è > 0,5 | ||
Valore di soglia | TNCO <= 10 % | ||
Azioni contrattuali | Il non rispetto del valore di soglia comporterà l’applicazione della penale una tantum “Test negativi in collaudo” pari all’1‰ del valore contrattualmente fissato per il servizio realizzativo nel contratto di fornitura. Il nuovo collaudo inizierà alla data fissata dall’Amministrazione. | ||
Eccezioni | Nessuna |
11.4.2.3 GSCO – Giorni di sospensione del collaudo
Con questo indicatore si vuole controllare il numero di giorni in cui è stato sospeso il collaudo di un obiettivo realizzativo (di sviluppo, di mev o di manutenzione adeguativa, ecc..) per cause imputabili al Fornitore.
Qualora il Piano di test consegnato presenti carenze tali da compromettere l’esecuzione del collaudo, si procede alla sospensione dello stesso.
Caratteristica | Affidabilità | Sottocaratteristica | Maturità |
Aspetto da valutare | Numero complessivo di giorni in cui è stato sospeso il collaudo di un obiettivo per cause imputabili al Fornitore | ||
Unità di misura | Xxxxxx lavorativo | Fonte dati | Comunicazioni di sospensione del collaudo e di ripresa |
Periodo di riferimento | Durata collaudo | Frequenza di misurazione | Al termine del collaudo |
Dati da rilevare | • Data della singola sospensione collaudo (Data_sospensionej) • Data della singola di ripresa del collaudo (Data_ripresaj) • Numero di sospensioni del collaudo (Nsosp) | ||
Regole di campionamento | Si applica a tutte le sospensioni del collaudo (sia per la prima che, qualora capiti, per le successive) | ||
Formula | 𝐺𝑆𝐶𝑂 = ∑𝑁𝑠𝑜𝑠𝑝(𝐷𝑎𝑡𝑎_𝑟𝑖𝑝𝑟𝑒𝑠𝑎𝑖 - 𝐷𝑎𝑡𝑎_𝑠𝑜𝑠𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒𝑖) 1 | ||
Regole di arrotondamento | Nessuna | ||
Valore di soglia | GSCO = 0 | ||
Azioni contrattuali | Per ogni giorno lavorativo eccedente la soglia, l’Amministrazione applicherà la penale “Sospensione del collaudo” pari all’1‰ dell’importo fissato per il servizio realizzativo nel contratto di fornitura. | ||
Eccezioni | Nessuna |
11.4.2.4 DAES – Difettosità in avvio in esercizio
Per ogni obiettivo nell’ambito dei servizi realizzativi rilasciato in esercizio, l’indicatore rileva il numero di malfunzionamenti bloccanti e non bloccanti, nel periodo di riferimento.
Nel caso di obiettivi suddivisi in lotti il periodo di riferimento è relativo alla messa in esercizio del singolo lotto.
Si precisa che:
⮚ Tra i malfunzionamenti non bloccanti, saranno inclusi anche i difetti rilevati sulla documentazione dell’obiettivo utilizzata in fase di esercizio dell’applicazione interessata (es. manuali utente, analisi dei requisiti funzionali, specifiche tecniche, progettazione tecnologica ecc.)
⮚ La frequenza di misurazione “Al termine del periodo di riferimento” va intesa come frequenza delle verifiche di conformità, dunque il periodo di rilevazione sono i tre mesi successivi alla messa in esercizio del nuovo applicativo o dell’applicativo modificato.
Caratteristica | Affidabilità | Sottocaratteristica | Maturità |
Aspetto da valutare | Difettosità in avvio di esercizio | ||
Unità di misura | Difettosità | Fonte dati | Sistema di tracciatura |
Periodo di riferimento | Fase di avvio in esercizio | Frequenza di misurazione | Al termine del periodo di riferimento |
Dati da rilevare | Numero totale di malfunzionamenti non bloccanti delle funzionalità utente nuove o modificate dall’obiettivo rilevati durante il periodo di riferimento (N_malfunz_no_bl) Numero totale di malfunzionamenti bloccanti delle funzionalità utente nuove o modificate dall’obiettivo rilevati durante il periodo di riferimento (N_malfunz_bl) | ||
Regole di campionamento | Nessuna | ||
Valore Soglie | DAES (bloccanti) = 0 DAES (non bloccanti) <= 3 | ||
Regole di arrotondamento | Nessuna | ||
Azioni contrattuali | Per ciascun errore eccedente il valore di soglia l’Amministrazione applicherà la penale “Eccesso di malfunzionamenti in avvio di esercizio” pari all’1‰ dell’importo contrattualmente calcolato per l’obiettivo realizzativo |
11.4.2.5 TECM – Tasso di Complessità Essenziale (nuovi moduli)
Caratteristica | Manutenibilità | Sottocaratteristica | Modificabilità |
Aspetto da valutare | Percentuale di nuovi moduli sviluppati in linguaggio Java con Essential complexity di McCabe soddisfacente | ||
Unità di misura | Percentuale | Fonte dati | McCabe Tool set 8.0 o successive o analogo strumento |
Periodo di riferimento | La fase di realizzazione dell'obiettivo | Frequenza di misurazione | Una volta (AI termine deI periodo di riferimento) |
Dati da rilevare | - ECM di un modulo software nuovo (Essential Complessity di Modulo) - Numero totale di moduli software nuovi sviluppati (T_moduli) | ||
Regole di campionamento | Nessuna | ||
Formula | 𝑇𝐸𝐶𝑀 = 𝑁𝑚𝑜𝑑𝑢𝑙𝑖 (𝐸𝐶𝑀𝑚𝑜𝑑𝑢𝑙𝑜 ≤ 𝑣𝑎𝑙𝑜𝑟𝑒_𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑒) × 100 𝑇𝑚𝑜𝑑𝑢𝑙𝑖 | ||
Regole di arrotondamento | Il risultato della misura va arrotondato: − all'intero per difetto se la prima cifra decimale è <= 0,5 − all'intero per eccesso se la prima cifra decimale è > 0,5 | ||
Valore di soglia | TECM(vaIore_Iimite <= 4) ≥ 95% | ||
Azioni contrattuali | Il non rispetto del valore di soglia comporterà la sospensione del collaudo con l’applicazione della relativa penale “Test negativi in collaudo”. Il nuovo collaudo inizierà alla data fissata dall’Amministrazione | ||
Eccezioni | Nessuna |
11.4.3 Servizi a canone – Livelli di servizio già presenti in AQ-SA – CONSIP
I livelli di servizio indicati in questo paragrafo sono quelli già presenti in AQ−SA − CONSIP. Ove occorrevano precisazioni, sono state riportate nella parte testuale presente prima della tabella descrittiva del livello di servizio.
11.4.3.1 TROI – Tempestività di Ripristino dell’Operatività in esercizio (per singolo intervento)
La misura del livello di servizio dovrà essere effettuata su ogni intervento di ripristino del software applicativo in esercizio eseguito nel periodo di riferimento.
Nome indicatore | TROI − Tempestività di Ripristino dell’Operatività in esercizio (per singolo intervento) | ||
Caratteristica | Efficienza | Sottocaratteristica | Efficienza temporale |
Aspetto da valutare | Tempestività di ripristino dell'operatività del software applicativo in esercizio a seguito di un malfunzionamento | ||
Unità di misura | Ore solari per errori bloccanti, lavorative negli altri casi (a multipli di mezze giornate lavorative) | Fonte dati | Sistema di tracciatura o comunicazioni |
Periodo di riferimento | Il trimestre precedente la rilevazione | Frequenza di misurazione | Trimestrale |
Dati da rilevare | Avvio del processo di risoluzione del malfunzionamento: Data, ora e minuti comunicazione al Fornitore [fase attivazione](inizio) Termine della risoluzione del malfunzionamento: Data, ora e minuti fine esecuzione [fase esecuzione] (termine) Tempo di sospensione della risoluzione del malfunzionamento (sospensione) a causa dell'indisponibilità dell'ambiente di correzione, o per ragioni non imputabili al Fornitore(TRO) | ||
Regole di campionamento | Nessuna | ||
Formula | TROI = termine − inizio − TRO (ore, minuti) | ||
Regole di arrotondamento | Nessuna | ||
Valore di soglia | BIoccante | Non BIoccante (I’Amministrazione potrà inserire sotto categorie ) | |
TROI | ≤ 8 ore solari | ≤ 2 gg lavorativi (escIusi sabato e festivi) | |
Azioni contrattuali | Per ogni 4 ore (come sopra definite) di superamento del valore di soglia comporterà per l’applicazione della penale “Ripristino dell’operatività in esercizio” così definita: ⮚ pari all’1‰ per errori bloccanti o pari allo 0,5‰ per errori non bloccanti dell’importo contrattualmente definito per il servizio di correttiva per malfunzionamenti sul sw affidato al servizio di correttiva ad inizio fornitura; ⮚ pari all’1‰ per errori bloccanti o pari allo 0,5‰ per errori non bloccanti del valore complessivo del servizio realizzativo per i malfunzionamenti su software rilasciato (realizzato o modificato) dal fornitore durante la fornitura. | ||
Eccezioni | Nessuna |
11.4.3.2 GASS – Rispetto di una scadenza dei servizi di gestione
L’indicatore di qualità misura il rispetto di scadenze temporali concordate o pianificate nei piani di gestione.
Caratteristica | Efficienza | Sottocaratteristica | Prestazioni temporali |
Aspetto da valutare | Rispetto di una scadenza temporale concordata | ||
Unità di misura | Xxxxxx lavorativi | Fonte dati | Comunicazioni o Documenti di pianificazione |
Periodo di riferimento | Trimestrale | Frequenza di misurazione | Ad evento |
Dati da rilevare | Per ciascuna scadenza vanno rilevati - Data prevista (data_prev) - Data effettiva (data_eff) | ||
Regole di campionamento | Nessuna | ||
Formula | GASS (scad) = data_eff − data_prev | ||
Regole di arrotondamento | Nessuna | ||
Valore di soglia | GASS (scad) <= 0 | ||
Azioni contrattuali | Per ogni 2 giorni lavorativi o frazione, l’Amministrazione applicherà lla penale “Mancato rispetto di una scadenza in gestione” pari all’1‰ dell’importo contrattualmente fissato per il relativo servizio. | ||
Eccezioni | Nessuna |
11.4.3.3 TRRI – Tempestività di risoluzione delle richieste di assistenza
L’indicatore di qualità misura l’efficacia della prestazione mediante la percentuale di chiamate risolte od inoltrate al gruppo responsabile della risoluzione (es. manutenzione correttiva) dopo aver identificato la causa
Caratteristica | Efficienza | Sottocaratteristica | Efficienza temporale |
Aspetto da valutare | Tempestività di risoluzione delle richieste di assistenza | ||
Unità di misura | Punto percentuale | Fonte dati | Strumento di tracciatura o comunicazioni |
Periodo di riferimento | Trimestre precedente la rilevazione | Frequenza di misurazione | Trimestrale |
Dati da rilevare | - Data e Ora (hh/mm) di ricezione della richiesta (Data_ricezione) - Data e Ora (hh/mm) della effettiva risoluzione della richiesta/inoltro gruppo con diagnosi (Data_risoluz) - Numero totale richieste di assistenza pervenute nel periodo di riferimento | ||
Regole di campionamento | Vanno considerate tutte le richieste di assistenza pervenute | ||
Formula | TRRI=Num_richieste(T_risoluz <= 4 ore) Num_richieste_pervenute Dove: T_risoluz =Data_risoluz − Data_ricez < I’Amministrazione può personaIizzare iI numero di ore medio atteso> | ||
Regole di arrotondamento | Il risultato della misura va arrotondato al punto percentuale: − per difetto se la parte decimale è <= 0,5 − per eccesso se la parte decimale è > 0,5 | ||
Valore di soglia | TRRI ≥ 99%a | ||
Azioni contrattuali | Per ogni 5% o frazione inferiore al valore di soglia l’Amministrazione applicherà la penale ”Mancata Tempestività nella risoluzione delle richieste di assistenza” pari all’1‰ dell’importo contrattualmente previsto per il relativo servizio di gestione | ||
Eccezioni | Nessuna |
11.4.3.4 DGA – Disponibilità del servizio di Gestione applicativi o Gestione contenuti siti web
Caratteristica | Affidabilità | Sottocaratteristica | Maturità |
Aspetto da valutare | Disponibilità dei servizi di gestione | ||
Unità di misura | Segnalazioni | Fonte dati | Comunicazioni |
Periodo di riferimento | Trimestre precedente la rilevazione | Frequenza di misurazione | Trimestrale |
Dati elementari da rilevare | Numero di segnalazioni di indisponibilità del servizio di gestione (applicativi o siti web) (NsegnaIazioni_indisp) | ||
Regole di campionamento | Si considerano tutte le segnalazioni di indisponibilità del servizio di gestione effettuate dall’Amministrazione e formalizzate al Fornitore nel periodo di riferimento | ||
Formula | DGA = NsegnaIazioni_indisp | ||
Regole di arrotondamento | Nessuna | ||
Valore di soglia | DGA = 0 | ||
Azioni contrattuali | Per ogni segnalazione eccedente il valore di soglia l’Amministrazione applicherà la penale “Indisponibilità del servizio di gestione” pari all’1‰ dell’importo contrattualmente previsto per il servizio |
Caratteristica | Affidabilità | Sottocaratteristica | Maturità |
Aspetto da valutare | Disponibilità dei servizi di gestione | ||
Eccezioni | Nessuna |
11.4.4 Servizi a canone – Livello di servizio aggiuntivo
11.4.4.1 AHSB – Allineamento delle componenti applicative all’aggiornamento di hardware e software di base
Trattasi di un indicatore di qualità aggiuntivo, che il concorrente potrà offrire come criterio premiale in offerta tecnica.
Nome indicatore | AHSB − Allineamento delle componenti applicative all’aggiornamento di hardware e software di base | ||
Caratteristica | Affidabilità | Sotto Caratteristica | Maturità |
Aspetto da valutare | L’Indicatore di qualità misura l’affidabilità del servizio nel mantenere costantemente allineate le componenti dell’architettura applicativa agli ambienti hardware e software di base, promuovendo l’attivazione di opportune iniziative di manutenzione adeguativa, nell’ambito del servizio MAD. Ciascuno di tali aggiornamenti va preventivamente concordato con l’Amministrazione. | ||
Unità di misura | Componenti applicative oggetto di MAD | Fonte dati | - Documenti di descrizione dell’architettura applicativa - Siti internet dei produttori di hardware, software di base, librerie e package esterni utilizzati nel codice applicativo - Segnalazioni di terze parti |
Periodo di osservazione | Mese precedente la rilevazione | Periodicità | Mensile, per i mesi dal 12˚ (dodicesimo) di avvio dell’erogazione dei servizi, fino a fine contratto. |
Dati da rilevare | Di = Data di “end of support” dichiarata dal produttore della versione installata di un determinato componente i dell’architettura applicativa (software di base, librerie o package esterni utilizzati nel codice applicativo, sistemi operativi o database). N_componenti_obsoIeti = Numero di componenti rilevati per cui Di è nel passato ( Di < Data di rilevazione ) La periodicità indicata esclude i primi 12 mesi, per consentire al Fornitore entrante di avviare e completare le prime opportune iniziative adeguative. | ||
Regola di campionamento | Nessuna | ||
Valore di soglia | N_componenti_obsoIeti = 0 | ||
Regole di arrotondamento | nessuna | ||
Azioni contrattuali | Ad ogni verifica di conformità trimestrale, per ogni componente obsoleto eccedente la soglia, l’Amministrazione applicherà la penale “Mancato Aggiornamento delle componenti applicative all’hardware e software di base” pari al 1% dell’importo contrattualmente fissato per un trimestre del servizio MAD − Manutenzione adeguativa nel contratto di fornitura. | ||
Eccezioni | nessuna |
11.4.5 Servizi di supporto specialistico (SSP) – Livelli di servizio già presenti in AQ-SA – CONSIP
I livelli di servizio indicati in questo paragrafo sono quelli già presenti in AQ−SA − CONSIP. Ove occorrevano precisazioni, sono state riportate nella parte testuale presente prima della tabella descrittiva del livello di servizio.
11.4.5.1 SPSS – Slittamento nella consegna di un prodotto e/o di un’attività del servizio di Supporto Specialistico
L’indicatore di qualità misura il rispetto della data di consegna e o erogazione di un’attività concordata/pianificata
Si precisa che:
⮚ le scadenze temporali dell’obiettivo su cui verrà misurato l’indicatore sono quelle che determinano variazioni al cammino critico, rispetto al piano di lavoro approvato.
⮚ come indicato nel capitolato tecnico, nei cronoprogrammi, per ciascun deliverable/milestone, devono essere evidenziati come attività separate anche i tempi di verifica/approvazione da parte dell’Amministrazione, e che, per le prime consegne, tali tempi non possono essere inferiori a 4 giorni lavorativi.
⮚ Non sarà applicata la relativa penale, se il ritardo non è imputabile al fornitore
SPSS | SPSS − Slittamento nella consegna di un prodotto e/o di un’attività del servizio di Supporto Specialistico | ||
Caratteristica | Efficienza | Sottocaratteristica | Prestazioni temporali |
Aspetto da valutare | Rispetto di una scadenza temporale pianificata nell’ambito del servizio di supporto specialistico | ||
Unità di misura | Xxxxxx lavorativi | Fonte dati | Comunicazioni / Documenti di pianificazione |
Periodo di riferimento | Trimestrale | Frequenza di misurazione | Ad evento |
Dati da rilevare | Per ciascuna scadenza vanno rilevati - Data prevista (data_prev) - Data effettiva (data_eff) | ||
Regole di campionamento | Nessuna | ||
Formula | SPSS (scad_ob) = data_eff − data_prev | ||
Regole di arrotondamento | Nessuna | ||
Valore di soglia | SPSS (scad_ob) <= 0 | ||
Azioni contrattuali | per ogni 3 giorni lavorativi o frazione eccedenti il valore di soglia l’Amministrazione applicherà la penale “Mancato rispetto di una scadenza di supporto specialistico” pari all’1‰ dell’importo contrattualmente previsto per il servizio. | ||
Eccezioni | Nessuna |
XXXXXX XXXXXXXXXX
Appendice 1 - DEFINIZIONI ED ACRONIMI
Nel seguito la descrizione dei termini e degli acronimi utilizzati nel presente documento:
Amministrazione: Roma Capitale;
Baseline: si intende la consistenza del parco applicativo, ad esempio, misurata in Punti Funzione (FP); costituisce il punto di riferimento rispetto al quale calcolare gli scostamenti delle principali variabili implicate nella gestione del progetto;
Fornitore uscente: l’Impresa o il Raggruppamento Temporaneo d’Imprese o il Consorzio risultata/o aggiudicataria/o dell’appalto che attualmente è preposto all’erogazione dei servizi di cui al presente Capitolato;
Fornitore o Impresa aggiudicataria: l’Impresa o il Raggruppamento Temporaneo d’Imprese o il Consorzio risultata/o aggiudicataria/o dell’appalto che conseguentemente sottoscrive il contratto con Roma Capitale, obbligandosi a quanto nello stesso previsto;
Milestone: momento o evento significativo di un progetto; può indicare una tappa saliente di un cronoprogramma o la data di deadline in cui una fase specifica di progetto o un gruppo di attività devono essere completati o similari;
Servizio: complesso delle attività e dei prodotti che il Fornitore è chiamato a compiere e a produrre per onorare il contratto;
Batch: Riferimento a processo o procedura la cui esecuzione non è immediata ma differita nel tempo;
Layout: Rappresentazione esterna degli elementi che compongono un oggetto (es. una maschera, un report etc.);
Open source: Soluzione software di cui gli autori (ovvero i detentori dei diritti) rendono pubblico il codice sorgente, favorendone il libero studio e permettendo a programmatori indipendenti (community) di apportarvi modifiche ed estensioni.
Open source libero: Soluzione software di cui gli autori (ovvero i detentori dei diritti) garantiscono libertà di utilizzo del software, senza limitazioni (ad esempio, di tempo, di scopo o di area geografica), nonché rendono pubblico il codice sorgente, favorendone il libero studio e permettendo a programmatori indipendenti (community) di apportarvi modifiche ed estensioni (esempi di licenze sono: Apache License, BSD, AGPL, GPL, MIT, MPL).
ACRONIMO | DEFINIZIONE |
AgID | Agenzia per l’Italia Digitale |
AQ-SA | Accordo Quadro per i Sistemi Applicativi CONSIP |
AS | Appalto Specifico |
BPM | Business Process Management |
Comune o CDR | Comune di Roma − Roma Capitale |
CT | Capitolato Tecnico |
DB | Data base |
DBL | Data Base Layer |
DBMS | Database Management System |
FAQ | Frequently Asked Questions |
XX | Xxxxxx lavorativi |
GGP o GG.UU. | Giorni persona |
HW | Hardware |
ICT | Information and Communication Technology |
IFPUG | International Function Point Users Group |
ISO | International Organization for Standardization |
ITIL | Information Technology Infrastructure Library |
KPI | Key Performance Indicator |
MAC | Manutenzione Correttiva |
MAD | Manutenzione Adeguativa |
MEV | Manutenzione Evolutiva |
PA | Pubblica Amministrazione |
PAC | Pubblica Amministrazione Centrale |
PAL | Pubblica Amministrazione Locale |
PC | Personal Computer |
PEC | Posta elettronica certificata |
RAM | Random Access Memory |
RTI | Raggruppamento Temporaneo di Imprese |
RUP | Responsabile Unico del Procedimento |
SAL | Stato Avanzamento Lavori |
SLA | Livelli di Servizio |
SPC | Sistema Pubblico di Connettività |
SO oppure OS | Sistema Operativo |
SOA | Service Oriented Architecture |
SSO | Single Sign On: indica la capacità di più sistemi informatici di condividere le stesse credenziali (username e password) per l’autenticazione |
SW | Software |
UML | Unified Modeling Language |
XML | eXtensible Markup Language |