Common use of Additivi Clause in Contracts

Additivi. Gli additivi per la produzione del calcestruzzo devono possedere la marcatura CE ed essere conformi, in relazione alla particolare categoria di prodotto cui essi appartengono, ai requisiti imposti dai rispettivi prospetti della norma UNI EN 934 (parti 2, 3, 4 e 5). Per gli altri additivi che non rientrano nelle classificazioni della norma armonizzata si dovrà verificarne l’idoneità all’impiego in funzione dell’applicazione e delle proprietà richieste per il calcestruzzo. E’ onere dell’Impresa verificare preliminarmente i dosaggi ottimali di additivo per conseguire le prestazioni reologiche e meccaniche richieste oltre che per valutare eventuali effetti indesiderati. Per la produzione degli impasti è opportuno che vi sia un impiego costante di additivi fluidificanti/riduttori di acqua o superfluidificanti/riduttori di acqua ad alta efficacia per limitare il contenuto di acqua di impasto, migliorare la stabilità dimensionale del calcestruzzo e la durabilità delle opere. Per le riprese di getto si potrà far ricorso all’utilizzo di ritardanti di presa e degli adesivi per riprese di getto: in ogni caso dovrà essere evitata qualsiasi soluzione di continuità degli elementi strutturali. Nel periodo invernale al fine di evitare i danni derivanti dalla azione del gelo, in condizioni di maturazione al di sotto dei 5 °C, si farà ricorso, oltre che agli additivi superfluidificanti, all’utilizzo di additivi acceleranti di presa e di indurimento privi di cloruri (cfr. punto 8.3.1). Per le strutture sottoposte all’azione del gelo e del disgelo, si farà ricorso all’impiego di additivi aeranti come prescritto dalle norme UNI EN 206-1 e UNI 11104.

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Samples: Disciplinare Tecnico E Prestazionale, www.provincia.potenza.it

Additivi. Gli additivi per la produzione del calcestruzzo devono possedere la marcatura CE ed essere conformi, in relazione alla particolare categoria di prodotto cui essi appartengono, ai requisiti imposti dai rispettivi prospetti della norma UNI EN 934 (parti 2, 3, 4 e 5). Per gli altri additivi che non rientrano nelle classificazioni della norma armonizzata si dovrà verificarne l’idoneità all’impiego in funzione dell’applicazione e delle proprietà richieste per il calcestruzzo. E’ onere dell’Impresa verificare preliminarmente i dosaggi ottimali di additivo per conseguire le prestazioni reologiche e meccaniche richieste oltre che per valutare eventuali effetti indesiderati. Per la produzione degli impasti è opportuno che vi sia un impiego costante di additivi fluidificanti/riduttori di acqua o superfluidificanti/riduttori di acqua ad alta efficacia per limitare il contenuto di acqua di impasto, migliorare la stabilità dimensionale del calcestruzzo e la durabilità delle opere. Per le riprese di getto si potrà far ricorso all’utilizzo di ritardanti di presa e degli adesivi per riprese di getto: in ogni caso dovrà essere evitata qualsiasi soluzione di continuità degli elementi strutturali. Nel periodo invernale al fine di evitare i danni derivanti dalla azione del gelo, in condizioni di maturazione al di sotto dei 5 °C, si farà ricorso, oltre che agli additivi superfluidificanti, all’utilizzo di additivi acceleranti di presa e di indurimento privi di cloruri (cfr. punto 8.3.1)cloruri. Per le strutture sottoposte all’azione del gelo e del disgelo, si farà ricorso all’impiego di additivi aeranti come prescritto dalle norme UNI EN 206-1 e UNI 11104.

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Samples: www.untramperbologna.it, Codice Commessa

Additivi. Gli additivi come attivanti d’adesione costituti da sostanze tensioattive o calce che favoriscono l’adesione bitume-aggregato possono essere impiegati nel conglomerato bituminoso per migliorare la durabilità all’acqua. La scelta del tipo e del dosaggio di additivo deve essere stabilita in modo da garantire le caratteristiche di resistenza allo spogliamento e di durabilità all’azione dell’acqua richieste per la produzione miscela. L’Impresa aggiudicataria dell’appalto è tenuta a presentare alla Direzione Lavori la scheda tecnica e di sicurezza dell’additivo per l’identificazione delle proprie caratteristiche e le modalità di impiego. Inoltre, si deve riportare, in apposito certificato rilasciato da un laboratorio conto terzi o dal produttore, lo spettro infrarosso dell’additivo, acquisito in trasmissione tramite Spettrometro Infrarosso (Xxxxxxx Transform Infrared Spectroscopy, FT-IR) nell’intervallo delle frequenze tra 4000 e 400 cm-1, indicando le bande caratteristiche del calcestruzzo devono possedere prodotto e quelle individuabili nella miscela bitume-additivo. L’attivante di adesione scelto deve presentare caratteristiche chimiche stabili nel tempo anche se sottoposto a temperatura elevata (180°C). Nel caso dell’utilizzo di calce, l’Impresa aggiudicataria dell’appalto è tenuta a presentare alla Direzione Lavori la marcatura CE ed essere conformi, in relazione alla particolare categoria di prodotto cui essi appartengono, ai requisiti imposti dai rispettivi prospetti della norma calce secondo la UNI EN 934 (parti 2, 3, 4 e 5)459-1. Per gli altri additivi che non rientrano nelle classificazioni della norma armonizzata si dovrà verificarne l’idoneità all’impiego in funzione dell’applicazione e delle proprietà richieste per il calcestruzzo. E’ onere dell’Impresa verificare preliminarmente i dosaggi ottimali di additivo per conseguire Il dosaggio dell’additivo deve essere specificato obbligatoriamente tra le prestazioni reologiche e meccaniche richieste oltre che per valutare eventuali effetti indesiderati. Per la produzione degli impasti è opportuno che vi sia un impiego costante di additivi fluidificanti/riduttori di acqua o superfluidificanti/riduttori di acqua ad alta efficacia per limitare il contenuto di acqua di impasto, migliorare la stabilità dimensionale caratteristiche del calcestruzzo e la durabilità delle opere. Per le riprese di getto si potrà far ricorso all’utilizzo di ritardanti di presa e degli adesivi per riprese di getto: in ogni caso dovrà essere evitata qualsiasi soluzione di continuità degli elementi strutturali. Nel periodo invernale al fine di evitare i danni derivanti dalla azione del gelo, in condizioni di maturazione al di sotto dei 5 °C, si farà ricorso, oltre che agli additivi superfluidificanti, all’utilizzo di additivi acceleranti di presa e di indurimento privi di cloruri (cfr. punto 8.3.1). Per le strutture sottoposte all’azione del gelo e del disgelo, si farà ricorso all’impiego di additivi aeranti come prescritto dalle norme UNI EN 206-1 e UNI 11104conglomerato bituminoso.

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Samples: www.gov.sm

Additivi. Gli additivi come attivanti d’adesione costituti da sostanze tensioattive o calce che favoriscono l’adesione bitume-aggregato possono essere impiegati nel conglomerato bituminoso, per migliorare la durabilità all’acqua. La scelta del tipo e del dosaggio di additivo deve essere stabilita in modo da garantire le caratteristiche di resistenza allo spogliamento e di durabilità all’azione dell’acqua richieste per la produzione miscela. L’Impresa aggiudicataria dell’appalto è tenuta a presentare alla Direzione Lavori la scheda tecnica e di sicurezza dell’additivo per l’identificazione delle proprie caratteristiche e le modalità di impiego. Inoltre, si deve riportare, in apposito certificato rilasciato da un laboratorio conto terzi o dal produttore, lo spettro infrarosso dell’additivo, acquisito in trasmissione tramite Spettrometro Infrarosso (Xxxxxxx Transform Infrared Spectroscopy, FT-IR) nell’intervallo delle frequenze tra 4000 e 400 cm-1, indicando le bande caratteristiche del calcestruzzo devono possedere prodotto e quelle individuabili nella miscela bitume-additivo. L’attivante di adesione scelto deve presentare caratteristiche chimiche stabili nel tempo anche se sottoposto a temperatura elevata (180°C). Nel caso dell’utilizzo di calce, l’Impresa aggiudicataria dell’appalto è tenuta a presentare alla Direzione Lavori la marcatura CE ed essere conformi, in relazione alla particolare categoria di prodotto cui essi appartengono, ai requisiti imposti dai rispettivi prospetti della norma calce secondo la UNI EN 934 (parti 2, 3, 4 e 5)459-1. Per gli altri additivi che non rientrano nelle classificazioni della norma armonizzata si dovrà verificarne l’idoneità all’impiego in funzione dell’applicazione e delle proprietà richieste per il calcestruzzo. E’ onere dell’Impresa verificare preliminarmente i dosaggi ottimali di additivo per conseguire Il dosaggio dell’additivo deve essere specificato obbligatoriamente tra le prestazioni reologiche e meccaniche richieste oltre che per valutare eventuali effetti indesiderati. Per la produzione degli impasti è opportuno che vi sia un impiego costante di additivi fluidificanti/riduttori di acqua o superfluidificanti/riduttori di acqua ad alta efficacia per limitare il contenuto di acqua di impasto, migliorare la stabilità dimensionale caratteristiche del calcestruzzo e la durabilità delle opere. Per le riprese di getto si potrà far ricorso all’utilizzo di ritardanti di presa e degli adesivi per riprese di getto: in ogni caso dovrà essere evitata qualsiasi soluzione di continuità degli elementi strutturali. Nel periodo invernale al fine di evitare i danni derivanti dalla azione del gelo, in condizioni di maturazione al di sotto dei 5 °C, si farà ricorso, oltre che agli additivi superfluidificanti, all’utilizzo di additivi acceleranti di presa e di indurimento privi di cloruri (cfr. punto 8.3.1). Per le strutture sottoposte all’azione del gelo e del disgelo, si farà ricorso all’impiego di additivi aeranti come prescritto dalle norme UNI EN 206-1 e UNI 11104conglomerato bituminoso.

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Samples: www.gov.sm

Additivi. Gli additivi per la produzione del calcestruzzo devono possedere la marcatura CE ed essere conformi, in relazione alla particolare categoria di prodotto cui essi appartengono, ai requisiti imposti dai rispettivi prospetti della norma UNI EN 934 (parti 2, 3, 4 e 4, 5). Per gli altri additivi che non rientrano nelle classificazioni della norma armonizzata si dovrà verificarne l’idoneità all’impiego in funzione dell’applicazione e delle proprietà richieste per il calcestruzzo. E’ onere dell’Impresa del produttore di calcestruzzo verificare preliminarmente i dosaggi ottimali di additivo per conseguire le prestazioni reologiche e meccaniche richieste oltre che per valutare eventuali effetti indesiderati. Per la produzione degli impasti è opportuno che vi sia un impiego impasti, si consiglia l’impiego costante di additivi fluidificanti/riduttori di acqua o superfluidificanti/riduttori di acqua ad alta efficacia per limitare il contenuto di acqua di impasto, migliorare la stabilità dimensionale del calcestruzzo e la durabilità delle operedei getti. Nel periodo estivo si consiglia di impiegare specifici additivi capaci di mantenere una prolungata lavorabilità del calcestruzzo in funzione dei tempi di trasporto e di getto. Per le riprese di getto si potrà far ricorso all’utilizzo di ritardanti di presa e degli adesivi per riprese di getto: in ogni caso dovrà essere evitata qualsiasi soluzione di continuità degli elementi strutturali. Nel periodo invernale al fine di evitare i danni derivanti dalla azione dall’azione del gelo, in condizioni di maturazione al di sotto dei 5 5°C, si farà ricorso, oltre che agli additivi superfluidificanti, all’utilizzo di additivi acceleranti di presa e di indurimento privi di cloruri (cfr. punto 8.3.1)cloruri. Per le strutture sottoposte i getti sottoposti all’azione del gelo e del disgelo, si farà ricorso all’impiego di additivi aeranti come prescritto dalle norme normative UNI EN 206-1 206 e UNI 11104.

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Samples: Contratto – Esecuzione E Definizione Delle Controversie

Additivi. Per migliorare le prestazioni dei conglomerati bituminosi si aggiungono agli aggregati o al bitume dei prodotti naturali o artificiali che prendono il nome di additivi. Gli additivi attivanti d’adesione sono tensioattivi che favoriscono l’adesione bitume – aggregato e sono utilizzati per migliorare la produzione durabilità all’acqua delle miscele bituminose. Il loro dosaggio, da specificare obbligatoriamente nello studio della miscela, potrà variare a seconda delle condizioni di impiego, della natura degli aggregati e delle caratteristiche del calcestruzzo prodotto. Tipo e dosaggio di additivo dovranno essere stabiliti in modo da garantire le caratteristiche di resistenza allo spogliamento e di durabilità all’azione dell’acqua richieste. L’attivante di adesione scelto deve presentare, comunque, caratteristiche chimiche stabili nel tempo anche se sottoposto a temperatura elevata (180 °C) per lunghi periodi (15 giorni). L’immissione delle sostanze tensioattive nel bitume deve essere realizzata con attrezzature idonee, tali da garantire l’esatto dosaggio e la loro perfetta dispersione nel legante bituminoso Per verificare la presenza e il dosaggio degli attivanti d’adesione nel bitume, si effettuerà la prova di separazione cromatografica su strato sottile. Le fibre minerali nelle miscele ricche di graniglia e povere di sabbia hanno una funzione stabilizzante del mastice (filler+bitume) evitandone la separazione dallo scheletro litico. Esse possono essere costituite da microfibrette di cellulosa, di vetro, acriliche, ecc: devono possedere la marcatura CE ed essere conformi, i requisiti indicati in relazione Tabella 62-5 e vanno aggiunte con percentuali in peso riferite agli aggregati variabili tra lo 0,6% e 1,0%. CARATTERISTICHE Unità Valore Lunghezza media bavella micron 200/300 Diametro medio fibra micron 8/15 Superficie specifica fibra cm2/g 2700 Resistenza alla particolare categoria di prodotto cui essi appartengono, ai requisiti imposti dai rispettivi prospetti della norma UNI EN 934 (parti 2, 3, 4 e 5). Per gli altri additivi che non rientrano nelle classificazioni della norma armonizzata si dovrà verificarne l’idoneità all’impiego in funzione dell’applicazione e delle proprietà richieste per il calcestruzzo. E’ onere dell’Impresa verificare preliminarmente i dosaggi ottimali di additivo per conseguire le prestazioni reologiche e meccaniche richieste oltre che per valutare eventuali effetti indesiderati. Per la produzione degli impasti è opportuno che vi sia un impiego costante di additivi fluidificanti/riduttori di acqua o superfluidificanti/riduttori di acqua ad alta efficacia per limitare il contenuto di acqua di impasto, migliorare la stabilità dimensionale del calcestruzzo e la durabilità delle opere. Per le riprese di getto si potrà far ricorso all’utilizzo di ritardanti di presa e degli adesivi per riprese di getto: in ogni caso dovrà essere evitata qualsiasi soluzione di continuità degli elementi strutturali. Nel periodo invernale al fine di evitare i danni derivanti dalla azione del gelo, in condizioni di maturazione al di sotto dei 5 trazione GPa 1,5 a 2,5 Allungamento massimo % 1,5 a 2,5 Resistenza alla temperatura °C, si farà ricorso, oltre che agli additivi superfluidificanti, all’utilizzo di additivi acceleranti di presa e di indurimento privi di cloruri (cfr. punto 8.3.1). Per le strutture sottoposte all’azione del gelo e del disgelo, si farà ricorso all’impiego di additivi aeranti come prescritto dalle norme UNI EN 206-1 e UNI 11104.C ≥ 550

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Samples: Accordo Quadro

Additivi. Gli additivi come attivanti d’adesione costituti da sostanze tensioattive o calce che favoriscono l’adesione bitume-aggregato possono essere impiegati nel conglomerato bituminoso per migliorare la durabilità all’acqua. La scelta del tipo e del dosaggio di additivo dovrà essere stabilita in modo da garantire le caratteristiche di resistenza allo spogliamento e di durabilità all’azione dell’acqua richieste per la produzione miscela. L’Impresa aggiudicataria dell’appalto è tenuta a presentare alla Direzione Lavori la scheda tecnica e di sicurezza dell’additivo per l’identificazione delle proprie caratteristiche e le modalità di impiego. Inoltre, si deve riportare, in apposito certificato rilasciato da un laboratorio conto terzi o dal produttore, lo spettro infrarosso dell’additivo, acquisito in trasmissione tramite Spettrometro Infrarosso (Xxxxxxx Transform Infrared Spectroscopy, FT-IR) nell’intervallo delle frequenze tra 4000 e 400 cm-1, indicando le bande caratteristiche del calcestruzzo devono possedere prodotto e quelle individuabili nella miscela bitume-additivo. L’attivante di adesione scelto deve presentare caratteristiche chimiche stabili nel tempo anche se sottoposto a temperatura elevata (180°C). Nel caso dell’utilizzo di calce, l’Impresa aggiudicataria dell’appalto è tenuta a presentare alla Direzione Lavori la marcatura CE ed essere conformi, in relazione alla particolare categoria di prodotto cui essi appartengono, ai requisiti imposti dai rispettivi prospetti della norma calce secondo la UNI EN 934 (parti 2, 3, 4 e 5)459-1. Per gli altri additivi che non rientrano nelle classificazioni della norma armonizzata si dovrà verificarne l’idoneità all’impiego in funzione dell’applicazione e delle proprietà richieste per il calcestruzzo. E’ onere dell’Impresa verificare preliminarmente i dosaggi ottimali di additivo per conseguire Il dosaggio dell’additivo deve essere specificato obbligatoriamente tra le prestazioni reologiche e meccaniche richieste oltre che per valutare eventuali effetti indesiderati. Per la produzione degli impasti è opportuno che vi sia un impiego costante di additivi fluidificanti/riduttori di acqua o superfluidificanti/riduttori di acqua ad alta efficacia per limitare il contenuto di acqua di impasto, migliorare la stabilità dimensionale caratteristiche del calcestruzzo e la durabilità delle opere. Per le riprese di getto si potrà far ricorso all’utilizzo di ritardanti di presa e degli adesivi per riprese di getto: in ogni caso dovrà essere evitata qualsiasi soluzione di continuità degli elementi strutturali. Nel periodo invernale al fine di evitare i danni derivanti dalla azione del gelo, in condizioni di maturazione al di sotto dei 5 °C, si farà ricorso, oltre che agli additivi superfluidificanti, all’utilizzo di additivi acceleranti di presa e di indurimento privi di cloruri (cfr. punto 8.3.1). Per le strutture sottoposte all’azione del gelo e del disgelo, si farà ricorso all’impiego di additivi aeranti come prescritto dalle norme UNI EN 206-1 e UNI 11104conglomerato bituminoso.

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Samples: www.gov.sm