Misure di prevenzione e protezione. Negli ambienti di lavoro devono essere privilegiate misure di prevenzione primaria. L’informazione e la formazione devono essere adeguate, contestualizzate e, allo stesso tempo, adattate allo specifico ambito lavorativo, in modo da permettere a tutti i lavoratori di comprendere puntualmente ed esattamente le modalità del rischio, con particolare riferimento al complesso delle misure adottate cui il personale deve attenersi, tenendo in debito riferimento le principali fonti istituzionali - Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità (ISS), Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Tale approccio è quanto mai indispensabile nell’inserimento e utilizzo delle misure igieniche e di sanificazione degli ambienti; infatti ciascun individuo è chiamato ad applicare le misure di prevenzione raccomandate al fine di limitare la diffusione dell’infezione. Pertanto, in più punti dell’azienda devono essere affissi poster/locandine/brochure informative relative alle suddette misure. L’azienda metterà a disposizione idonei mezzi detergenti per una raccomandata frequente pulizia delle mani. Per quanto attiene la sanificazione degli ambienti, la pulizia giornaliera dei locali, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni l’Azienda si atterrà a quanto indicato dalla circolare 5443 del 20 febbraio 2020 del Ministero della Salute nella parte riguardante gli ambienti “non sanitari”. Nello specifico, l’utilizzo di mascherine e dispositivi di protezione individuali (DPI) per le vie respiratorie e la formazione specifica al loro corretto utilizzo sono azioni preventive e necessarie per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, mentre la sorveglianza sanitaria e la tutela dei lavoratori fragili sono attività complementari necessarie al completamento delle azioni a tutela dei lavoratori. Al medico competente, ove previsto, si potrà fare ricorso per l’identificazione dei soggetti suscettibili e per il reinserimento lavorativo di soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2. Vanno rafforzate, in azienda, tutte le misure di igiene già richiamate anche ricorrendo alla procedura del controllo della temperatura corporea sui lavoratori, prima dell’accesso al luogo di lavoro, secondo le modalità di cui al citato Protocollo. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5° C, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine, non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede (ove presenti), ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni. In ogni azienda dovrà essere individuato un referente per la gestione dei casi sospetti. Relativamente alla gestione di un lavoratore che presenta sintomi mentre è al lavoro, ugualmente saranno seguite le procedure previste dal Protocollo 24.04.2020. Pertanto, nel caso in cui in azienda un lavoratore sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale o al referente sopra incaricato e si dovrà procedere al suo isolamento, in base alle disposizioni dell’Autorità sanitaria. Dopo aver proceduto immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti l’azienda, anche attraverso il coinvolgimento del medico competente, collabora con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-
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Samples: Protocollo Standard, Verba Di Accordo, Accordo
Misure di prevenzione e protezione. Negli ambienti La prevenzione rappresenta l’arma più efficace per controllare il rischio incendio. A tale scopo si elencano alcune elementari prescrizioni: - Osservare scrupolosamente i divieti di fumare ed usare fiamme libere presenti in Azienda. - Se fosse necessario procedere all’utilizzo di saldatrici elettriche o a fiamma adottare le necessarie precauzioni ed a lavoro devono essere privilegiate ultimato accertarsi che non vi siano principi di incendio ed effettuare successivi controlli periodici. - Non utilizzare prodotti infiammabili. In condizioni di normalità il rischio è compensato dall'adozione di misure di prevenzione primariaprimaria atte ad evitare che si creino situazioni di pericolo (ad es. L’informazione e la formazione devono essere adeguatelimitati quantitativi di prodotti infiammabili, contestualizzate edivieto d'uso di fiamme libere, allo stesso tempoecc.) L'operatività di una qualsiasi attività lavorativa, adattate allo specifico ambito lavorativo, incrementa in modo da permettere rilevante il rischio di incendio in quanto una parte di queste misure preventive non può essere attuata o conservata. Un cantiere di lavoro infatti introduce alcuni potenziali pericoli di innesco o di sviluppo di un incendio tra i quali si individuano in particolare: - Possibile introduzione nell'area di cantiere di materiali combustibili ed infiammabili - Esecuzione di operazioni che comportano l'utilizzo di fiamme libere, ad esempio fumo di sigaretta, saldature ad arco e/o a tutti i lavoratori fiamma ossiacetilenica, uso di comprendere puntualmente ed esattamente le modalità del rischio, con particolare riferimento al complesso delle misure adottate cui il personale deve attenersi, tenendo in debito riferimento le principali fonti istituzionali mole abrasive o attrezzature che generano scintille. - Ministero della Salute, Istituto Superiore Interventi sulle linee di Sanità gas come l'ossigeno (ISS), Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro comburente) o metano (INAIL), Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDCcombustibile). Tale approccio è quanto mai indispensabile nell’inserimento e utilizzo delle misure igieniche e - Non rimuovere o danneggiare i mezzi di sanificazione degli ambienti; infatti ciascun individuo è chiamato ad applicare le misure di prevenzione raccomandate al fine di limitare la diffusione dell’infezioneestinzione incendi (estintori, idranti). Pertanto, in più punti dell’azienda devono essere affissi poster/locandine/brochure informative relative alle suddette misure. L’azienda metterà a disposizione - Predisporre idonei mezzi detergenti per una raccomandata frequente pulizia delle manidi estinzione incendi in prossimità di luoghi con attività a rischio di incendio (es. Per quanto attiene la sanificazione degli ambienti, saldature) - Effettuare la pulizia giornaliera dei locali, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni l’Azienda si atterrà a quanto indicato dalla circolare 5443 del 20 febbraio 2020 del Ministero della Salute nella parte riguardante gli ambienti “non sanitari”. Nello specifico, l’utilizzo di mascherine e dispositivi di protezione individuali (DPI) per le vie respiratorie e la formazione specifica al loro corretto utilizzo sono azioni preventive e necessarie per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, mentre la sorveglianza sanitaria e la tutela dei lavoratori fragili sono attività complementari necessarie al completamento delle azioni a tutela dei lavoratori. Al medico competente, ove previsto, si potrà fare ricorso per l’identificazione dei soggetti suscettibili e per il reinserimento lavorativo di soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2. Vanno rafforzate, in azienda, tutte le misure di igiene già richiamate anche ricorrendo alla procedura del controllo della temperatura corporea sui lavoratori, prima dell’accesso al luogo di lavoro, secondo le modalità di cui al citato Protocollo. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5° C, non sarà consentito l’accesso ai luoghi posto di lavoro. Le persone La mancanza di ordine e di pulizia dei locali favorisce il propagarsi dell’incendio. - Evitare accumulo di materiale combustibile in tale condizione saranno momentaneamente isolate prossimità delle macchine. - Evitare accumulo di materiale combustibile in aree non frequentate (cantine, solai). Come è noto, molti incendi hanno origine dall’impianto elettrico. E’ dunque necessario: - Non danneggiare i cavi e fornite le apparecchiature elettriche - Prestare particolare attenzione nell’uso di mascherine, attrezzature elettriche portatili : non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/utilizzare attrezzature danneggiate. - Comunicare tempestivamente irregolarità di funzionamento degli impianti elettrici. - Non effettuare interventi di modifica degli impianti elettrici se non espressamente autorizzati e in possesso di abilitazione. - Non ostruire le aperture di ventilazione delle apparecchiature elettriche. - Non ostruire il passaggio lungo le vie di esodo o nelle infermerie ostacolare l'apertura o la chiusura delle porte antincendio. Verrà consegnata ampia documentazione informativa sul piano di sede (ove presenti), ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante emergenza e seguire le sue indicazioni. In ogni azienda sulle istruzioni comportamentali in caso di evacuazione che dovrà essere individuato un referente per la gestione presa in visione dal ogni lavoratore della Ditta che opererà all'interno del nuovo presidio ospedaliero. Sono presenti le planimetrie dei casi sospettivari reparti riportanti le indicazioni sulle vie di esodo e uscite di sicurezza. Relativamente alla gestione di un lavoratore che presenta sintomi mentre è al lavoro, ugualmente saranno seguite le procedure previste dal Protocollo 24.04.2020. Pertanto, nel caso in cui in azienda un lavoratore sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale Sono disponibili all'interno della struttura estintori portatili o al referente sopra incaricato e si dovrà procedere al suo isolamento, in base alle disposizioni dell’Autorità sanitaria. Dopo aver proceduto immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti l’azienda, anche attraverso il coinvolgimento del medico competente, collabora con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-carrellati.
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Samples: Procurement Agreement
Misure di prevenzione e protezione. Negli ambienti Il telelavoratore deve attenersi a tutte le norme e regolamenti in vigore, nonché prestare la dovuta attenzione per evitare che si producano situazioni pericolose o si verifichino infortuni. Al datore di lavoro devono deve essere privilegiate misure riconosciuta la facoltà di prevenzione primariaaccedere alla postazione di telelavoro. L’informazione Il datore di lavoro potrà svolgere tale accesso anche avvalendosi delle figure previste dalla vigente normativa in materia di sicurezza e la formazione devono essere adeguate, contestualizzate e, allo stesso tempo, adattate allo specifico ambito lavorativo, in modo da permettere a tutti i lavoratori salute nei luoghi di comprendere puntualmente ed esattamente le modalità del rischio, con particolare riferimento al complesso delle misure adottate cui il personale deve attenersi, tenendo in debito riferimento le principali fonti istituzionali - Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità (ISS), Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAILResponsabile e addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione, Medico Competente, preposti), Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Centro europeo . L’accesso dovrà essere inoltre consentito ai Rappresentanti dei Lavoratori per la prevenzione e il controllo Sicurezza nell’ambito delle malattie (ECDC)attribuzioni previste nel D. Lgs. Tale approccio è quanto mai indispensabile nell’inserimento e utilizzo n. 81/2008. Gli accessi saranno effettuati, previa richiesta al telelavoratore, per verificare la corretta applicazione delle misure igieniche e disposizioni in materia di sanificazione degli ambienti; infatti ciascun individuo è chiamato ad applicare le misure di prevenzione raccomandate al fine di limitare la diffusione dell’infezione. Pertanto, in più punti dell’azienda devono essere affissi poster/locandine/brochure informative relative alle suddette misure. L’azienda metterà a disposizione idonei mezzi detergenti per una raccomandata frequente pulizia delle mani. Per quanto attiene la sanificazione degli ambienti, la pulizia giornaliera dei locali, delle postazioni sicurezza relativamente alla postazione di lavoro e delle aree comuni l’Azienda si atterrà alle apparecchiature, attrezzature e strumenti a quanto indicato dalla circolare 5443 del 20 febbraio 2020 del Ministero della Salute nella parte riguardante gli ambienti “non sanitari”essa collegati. Nello specifico, l’utilizzo di mascherine I lavoratori dovranno essere informati sul corretto uso degli strumenti e dispositivi di protezione individuali (DPI) per le vie respiratorie e la formazione specifica al loro corretto utilizzo sono azioni preventive e necessarie per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, mentre la sorveglianza sanitaria e la tutela dei lavoratori fragili sono attività complementari necessarie al completamento delle azioni a tutela dei lavoratori. Al medico competente, ove previsto, si potrà fare ricorso per l’identificazione dei soggetti suscettibili e per il reinserimento lavorativo di soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2. Vanno rafforzate, in azienda, tutte le misure di igiene già richiamate anche ricorrendo alla procedura del controllo della temperatura corporea sui lavoratori, prima dell’accesso al luogo attrezzature di lavoro, secondo le modalità di cui al citato Protocollo. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5° C, non sarà consentito l’accesso ai luoghi sull’ergonomia e sulle procedure di lavoro. Le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate Ciascun addetto al telelavoro è tenuto ad utilizzare con diligenza la postazione di lavoro nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti, a non manomettere gli impianti e fornite di mascherine, a non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede (ove presenti), ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioniconsentire ad altri l'utilizzo degli stessi. In ogni azienda caso, ai sensi dell'art. 20 del D. Lgs. n. 81/2008, ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone in prossimità del suo spazio lavorativo, conformemente alla sua formazione e alle istruzioni relative ai mezzi ed agli strumenti di lavoro utilizzati. Il datore di lavoro è sollevato da ogni responsabilità qualora il lavoratore non si attenga alle suddette disposizioni. Il lavoratore che intende effettuare prestazioni di telelavoro domiciliare deve disporre di un ambiente con i seguenti requisiti: abitabilità; locale di superficie e volume adeguati per la postazione di telelavoro; impianti elettrici, di riscaldamento o condizionamento a norma; certificazione impianti; condizioni ambientali idonee in termini di illuminazione, microclima, rumore e più in generale in termini di esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici. Lo spazio destinato all’attività lavorativa dovrà essere individuato un referente distinto da quello riservato alle normali attività domestiche e familiari, al fine di: facilitare la separazione tra tempi e ritmi di lavoro e tempi e ritmi di vita casalinga e quotidiana; ottimizzare l'interazione con gli altri abitanti dell'appartamento per non creare disagi e situazioni potenzialmente stressanti per il telelavoratore stesso. E’ fatto espresso divieto di collocare computer, fax, stampante e altre apparecchiature elettriche in locali che per destinazione d'uso o tipologia non sono adatti ad ospitarli, sia in termini strutturali e impiantistici che in termini di svolgimento delle normali attività domestiche. Il lavoratore dovrà segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto per la gestione sicurezza le deficienze dei casi sospetti. Relativamente alla gestione mezzi e dei dispositivi, nonché qualsiasi eventuale condizione di un lavoratore che presenta sintomi mentre è al lavoropericolo di cui venga a conoscenza, ugualmente saranno seguite le procedure previste dal Protocollo 24.04.2020. Pertanto, nel caso in cui in azienda un lavoratore sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale o al referente sopra incaricato e si dovrà procedere al suo isolamentoadoperandosi direttamente, in base alle disposizioni dell’Autorità sanitaria. Dopo aver proceduto immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti l’aziendacaso di urgenza, anche attraverso il coinvolgimento del medico competente, collabora con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-nell'ambito delle proprie competenze e possibilità.
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Samples: Piano Del Telelavoro
Misure di prevenzione e protezione. Negli ambienti 1. L’Amministrazione deve garantire che la prestazione di telelavoro si svolga in piena conformità con le normative vigenti materia di ambiente, sicurezza e salute dei lavoratori. L’Amministrazione fornirà, ove necessario, al lavoratore la formazione necessaria perché la prestazione di lavoro devono essere privilegiate misure sia effettuata in condizioni di prevenzione primariasicurezza per sé e per le persone che eventualmente vivono negli ambienti prossimi al suo spazio lavorativo.
2. L’informazione Al telelavoro si applicano le disposizioni in materia di tutela della salute e la formazione devono essere adeguate, contestualizzate e, allo stesso tempo, adattate allo specifico ambito lavorativodella sicurezza dei lavoratori, in modo da permettere a tutti i lavoratori particolare quelle di comprendere puntualmente ed esattamente le modalità cui al D. Lgs. n.626/94 in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro e successive modifiche.
3. L’installazione della postazione di telelavoro domiciliare viene effettuata in locali segnalati dal lavoratore, purché in regola con la normativa riguardante la sicurezza del rischiolavoro, con particolare riferimento al complesso delle misure adottate cui il personale deve attenersi, tenendo in debito riferimento le principali fonti istituzionali - Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità riguardo all’impiantistica elettrica (ISSl. 46/90), Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Centro europeo per sulla base di indicazioni tecniche fornite dall’Ufficio Servizi di Sicurezza del Lavoro dell’Amministrazione.
4. Il telelavoratore si impegna a non modificare la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Tale approccio è quanto mai indispensabile nell’inserimento e utilizzo delle misure igieniche e di sanificazione degli ambienti; infatti ciascun individuo è chiamato ad applicare le misure di prevenzione raccomandate al fine di limitare la diffusione dell’infezione. Pertanto, in più punti dell’azienda devono essere affissi poster/locandine/brochure informative relative alle suddette misure. L’azienda metterà a disposizione idonei mezzi detergenti per una raccomandata frequente pulizia delle mani. Per quanto attiene la sanificazione degli ambienti, la pulizia giornaliera dei locali, delle postazioni del posto di lavoro e delle aree comuni l’Azienda si atterrà a quanto indicato dalla circolare 5443 dei collegamenti elettrici.
5. Il telelavoratore deve consentire, previa richiesta e con preavviso di tre giorni, visite da parte dei componenti dell’Ufficio Servizi di Sicurezza del 20 febbraio 2020 del Ministero della Salute nella parte riguardante gli ambienti “non sanitari”. Nello specifico, l’utilizzo di mascherine Lavoro dell’Amministrazione e dispositivi di protezione individuali (DPI) per le vie respiratorie e la formazione specifica al loro corretto utilizzo sono azioni preventive e necessarie per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, mentre la sorveglianza sanitaria e la tutela dei Rappresentanti dei lavoratori fragili sono attività complementari necessarie al completamento per la sicurezza, per verificare la corretta applicazione delle azioni norme a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Al medico competente, ove previsto, si potrà fare ricorso per l’identificazione dei soggetti suscettibili e per il reinserimento lavorativo di soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2. Vanno rafforzate, in azienda, tutte le misure di igiene già richiamate anche ricorrendo alla procedura del controllo della temperatura corporea sui lavoratori, prima dell’accesso al lavoratori sul luogo di lavoro, secondo le modalità relativamente alla postazione di cui al citato Protocollolavoro e alle attrezzature tecniche ad essa collegate.
6. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5° CUna copia del documento di valutazione del rischio (art. 4 comma 2 del D. Lgs. n. 626/94) è inviata ad ogni dipendente, non sarà consentito l’accesso ai luoghi per la parte che lo riguarda.
7. Ai sensi dell’art. 5 del D. Lgs. n. 626/94, ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di lavoro. Le quella delle altre persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate e fornite prossimità del suo spazio lavorativo, conformemente alla sua formazione ed alle istruzioni relative ai mezzi ed agli strumenti di mascherine, non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede (ove presenti), ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni. In ogni azienda dovrà essere individuato un referente per la gestione dei casi sospetti. Relativamente alla gestione di un lavoratore che presenta sintomi mentre è al lavoro, ugualmente saranno seguite le procedure previste dal Protocollo 24.04.2020. Pertanto, nel caso in cui in azienda un lavoratore sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale o al referente sopra incaricato e si dovrà procedere al suo isolamento, in base alle disposizioni dell’Autorità sanitaria. Dopo aver proceduto immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti l’azienda, anche attraverso il coinvolgimento del medico competente, collabora con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-lavoro utilizzati.
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Misure di prevenzione e protezione. Negli ambienti di lavoro devono essere privilegiate misure TABELLA RISCHI STANDARD RISCHI PRESENTI NELLE: AREE ESTERNE OSPEDALIERE RISCHIO INVESTIMENTO - TRAFFICO VEICOLARE MEZZI E PEDONI Descrizione dell’origine del rischio Misure di prevenzione primariae protezione Nelle aree esterne possono circolare camion, autocarri, furgoni per operazioni di carico e scarico merci e per le operazioni di movimentazione dalle piazzole da e verso i depositi, magazzini, aree interne di accumulo biancheria etc., carrelli elevatori, trans pallet elettrici e manuali con operatore a terra, pedoni e autisti. L’informazione Sono presenti INOLTRE mezzi che effettuano operazioni di trasporto specifiche come trasporto salme, trasporto pazienti da parte di ambulanze, traffico mezzi Aziendali. - Pertanto è presente un rischio di collisione tra i mezzi circolanti, mezzi di sollevamento presenti e la formazione devono essere adeguaterischio investimento di pedoni da parte dei mezzi in transito. Possibilità di scontro, contestualizzate e, allo stesso tempo, adattate allo specifico ambito lavorativo, in modo urto o investimento del personale da permettere parte dei mezzi presenti. L’Azienda sta provvedendo a tutti i lavoratori di comprendere puntualmente ed esattamente le modalità del rischio, con particolare riferimento al complesso delle misure adottate cui il personale deve attenersi, tenendo in debito riferimento le principali fonti istituzionali - Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità (ISS), Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Tale approccio è quanto mai indispensabile nell’inserimento e utilizzo delle misure igieniche e di sanificazione degli ambienti; infatti ciascun individuo è chiamato ad applicare le misure di prevenzione raccomandate al fine di limitare la diffusione dell’infezione. Pertanto, esporre in più punti dell’azienda devono essere affissi poster/locandine/brochure informative relative alle suddette misure. L’azienda metterà a disposizione idonei mezzi detergenti per una raccomandata frequente pulizia delle mani. Per quanto attiene la sanificazione degli ambienti, la pulizia giornaliera dei locali, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni l’Azienda si atterrà a quanto indicato dalla circolare 5443 del 20 febbraio 2020 del Ministero della Salute nella esterne adeguata segnaletica verticale di sicurezza (cartelli di divieto , prescrizione e avvertimento) Le piazzole di carico e scarico sono definite tramite segnaletica orizzontale e, dove non individuate, in via di delimitazione. Durante le manovre di avvicinamento e di parcheggio è vietato l’accesso alle piazzole di carico e scarico Tutti i carrelli elettrici sono dotati di dispositivo acustico e luminoso che viene azionato da parte riguardante gli ambienti “non sanitari”. Nello specifico, l’utilizzo di mascherine e dispositivi di protezione individuali (DPI) dei conducenti per le vie respiratorie e la formazione specifica al segnalare il loro corretto utilizzo sono azioni preventive e necessarie per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, mentre la sorveglianza sanitaria e la tutela dei lavoratori fragili sono attività complementari necessarie al completamento delle azioni a tutela dei passaggio ai lavoratori. Al medico competente, ove previsto, si potrà fare ricorso per l’identificazione I conducenti dei soggetti suscettibili mezzi di soccorso dei mezzi Aziendali sono stati informati sulle procedure comportamentali da applicare durante la circolazione e per il reinserimento lavorativo di soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2. Vanno rafforzate, in azienda, tutte le misure di igiene già richiamate anche ricorrendo alla procedura del controllo della temperatura corporea sui lavoratori, prima dell’accesso al luogo di lavoro, secondo le modalità di cui al citato Protocollo. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5° C, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine, non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede (ove presenti), ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni. In ogni azienda dovrà essere individuato un referente per la gestione dei casi sospetti. Relativamente alla gestione di un lavoratore che presenta sintomi mentre è al lavoro, ugualmente saranno seguite le procedure previste dal Protocollo 24.04.2020. Pertanto, nel caso in cui in azienda un lavoratore sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale o al referente sopra incaricato e si dovrà procedere al suo isolamento, in base alle disposizioni dell’Autorità sanitaria. Dopo aver proceduto immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti l’azienda, anche attraverso il coinvolgimento del medico competente, collabora con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-sosta all’interno delle aree ospedaliere.
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Samples: Servizio Di Ritiro, Trasporto E Smaltimento Dei Rifiuti Radioattivi
Misure di prevenzione e protezione. Negli ambienti di lavoro devono essere privilegiate misure di prevenzione primaria. L’informazione e la formazione devono essere adeguate, contestualizzate e, allo stesso tempo, adattate allo specifico ambito lavorativo, in modo da permettere a tutti i lavoratori di comprendere puntualmente ed esattamente le modalità del rischio, con particolare riferimento al complesso delle misure adottate cui il personale deve attenersi, tenendo in debito riferimento le principali fonti istituzionali - Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità (ISS), Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Tale approccio è quanto mai indispensabile nell’inserimento e utilizzo delle misure igieniche e di sanificazione degli ambienti; infatti ciascun individuo è chiamato ad applicare le misure di prevenzione raccomandate al fine di limitare la diffusione dell’infezione. Pertanto, in più punti dell’azienda devono essere affissi poster/locandine/brochure informative relative alle suddette misure. L’azienda metterà a disposizione idonei mezzi detergenti per una raccomandata frequente pulizia delle mani. Per quanto attiene la sanificazione degli ambienti, la pulizia giornaliera dei locali, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni l’Azienda si atterrà a quanto indicato dalla circolare 5443 del 20 febbraio 2020 del Ministero della Salute nella parte riguardante gli ambienti “non sanitari”. Nello specifico, l’utilizzo di mascherine e dispositivi di protezione individuali (DPI) per le vie respiratorie e la formazione specifica al loro corretto utilizzo sono azioni preventive e necessarie per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, mentre la sorveglianza sanitaria e la tutela dei lavoratori fragili sono attività complementari necessarie al completamento delle azioni a tutela dei lavoratori. Al medico competente, ove previsto, si potrà fare ricorso per l’identificazione dei soggetti suscettibili e per il reinserimento lavorativo di soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2. Vanno rafforzate, in azienda, tutte le misure di igiene già richiamate anche ricorrendo alla procedura del controllo della temperatura corporea sui lavoratori, prima dell’accesso al luogo di lavoro, secondo le modalità di cui al citato Protocollo. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5° C, non sarà consentito l’accesso ai luoghi di lavoro. Le persone in tale condizione saranno momentaneamente isolate e fornite di mascherine, non dovranno recarsi al Pronto Soccorso e/o nelle infermerie di sede (ove presenti), ma dovranno contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante e seguire le sue indicazioni. In ogni azienda dovrà essere individuato un referente per la gestione dei casi sospetti. Relativamente alla gestione di un lavoratore che presenta sintomi mentre è al lavoro, ugualmente saranno seguite le procedure previste dal Protocollo 24.04.2020. Pertanto, nel caso in cui in azienda un lavoratore sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente all’ufficio del personale o al referente sopra incaricato e si dovrà procedere al suo isolamento, in base alle disposizioni dell’Autorità sanitaria. Dopo aver proceduto immediatamente ad avvertire le autorità sanitarie competenti l’azienda, anche attraverso il coinvolgimento del medico competente, collabora con le Autorità sanitarie per la definizione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-COVID-19. Nel periodo dell’indagine, l’azienda potrà chiedere ai possibili contatti stretti di lasciare cautelativamente lo stabilimento, secondo le indicazioni dell’Autorità sanitaria.
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Samples: Protocollo Standard