QUADRO AMBIENTALE Clausole campione

QUADRO AMBIENTALE. C.1 Emissioni in atmosfera e sistemi di contenimento N° Materiale stoccato Trattamento sfiato Destinazione sfiato Linea produttiva o altra fase, macchina presidiata/e Sigla dello/degli scarico/i collegato/i Portata effettiva dell’effluente (Nm /h) Tipologia del sistema Inquinanti in uscita monitorati Rendimento medio garantito (%) Rifiuti prodotti kg/g dal sistema t/anno Ricircolo effluente idrico Perdita di carico (mm c.a.) Gruppo di continuità (combustibile) Sistema di riserva Trattamento acque e/o fanghi di risulta Manutenzione ordinaria (ore/settimana) Manutenzione straordinaria (ore/anno) Sistema di Monitoraggio in continuo emissioni Linea produttiva o altra fase, macchina presidiata/e Sigla dello/degli scarico/i collegato/i Portata max di progetto (aria: Nm3/h; acqua: m3/h) Portata effettiva dell’effluente (Nm3/h) M8 M11 M14 M15 – M16 M17 E3 E10 E8 E12 E6 Tipologia del sistema Inquinanti in uscita monitorati Rendimento medio garantito (%) Rifiuti prodotti kg/g dal sistema t/anno
QUADRO AMBIENTALE. Al paragrafo “C.1 Emissioni in atmosfera e sistemi di contenimento/abbattimento sono apportate le seguenti modifiche/integrazioni: Modifiche precedentemente comunicate ed assentite Il nuovo trituratore Doppstadt modello Buffel DW 2560 è dotato di impianto idraulico di abbattimento polveri. L'utilizzo di tale trituratore non comporta nuove emissioni in atmosfera, anzi queste sono previste in diminuzione avendo una potenzialità minore del modello precedente e avendo dei nebulizzatori più performanti.
QUADRO AMBIENTALE. I tracciati dei gasdotti in progetto è stato definito previa analisi degli strumenti di tutela territoriali presenti, quali parchi, aree naturali protette, beni culturali, beni paesaggistici ed ambientali ed habitat naturali, applicando i seguenti criteri di buona progettazione: - percorrere i corridoi tecnologici esistenti, per esempio in parallelo, ove presenti, ad altri gasdotti; - transitare, ove possibile, in ambiti a destinazione agricola, lontano dalle aree di sviluppo urbanistico e/o industriale; - selezionare i percorsi meno critici dal punto di vista del ripristino finale, per recuperare al meglio gli originari assetti morfologici e vegetazionali; Al fine del recupero ambientale, verranno realizzate opere di ripristino mirate alla sistemazione dei terreni interessati dagli scavi, mediante rinterro delle tubazioni posate, livellamento e/o riprofilatura del terreno e ricostituzione del manto vegetale preesistente. Gli unici segni visibili della presenza della condotta saranno rappresentati dai cartelli di segnalazione, dagli sfiati in corrispondenza dei tratti in tubo di protezione, dagli armadietti e piantane per la protezione catodica e dagli impianti fuori terra preposti all’intercettazione del gas. • Terre e rocce da scavo La normativa che riguarda la gestione delle terre e rocce da scavo è disciplinata dai seguenti riferimenti normativi: • D.Lgs. 03 Aprile 2006 n.152 e s.m.i, parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati”; • Legge 28 Gennaio 2009 n.2, art.20 comma 10-sexies “modificazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006 n.152 e successive modificazioni”; • D.M. Ambiente 10 Agosto 2012 n.161 “Regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo”. Relativamente alle opere in oggetto della presente relazione si evidenzia che il materiale di risulta derivante dalle attività di scavo verrà trattato secondo quanto al seguito descritto: - riutilizzo in situ in fase di rinterro, relativamente al materiale di scavo proveniente da movimentazione di terreno vegetale in aree agricole; N° Documento: Foglio 14 di 14 Rev: N° Documento Cliente: - conferimento presso un centro autorizzato al recupero e/o smaltimento, relativamente al materiale derivante da operazioni di demolizione di superfici pavimentate in cemento o asfalto e demolizioni di manufatti in genere. Il riutilizzo del materiale per le operazioni di rinterro verrà effettuato operando in modo da evitare il rimescolamento de...
QUADRO AMBIENTALE. C.1 Emissioni in atmosfera e sistemi di contenimento Sigla emissione E2 Sigla emissione E3 Sigla emissione E4
QUADRO AMBIENTALE. C.1 Emissioni in atmosfera e sistemi di contenimento Attività IPPC e NON IPPC EMISSIONE PROVENIENZA Sigla emissione E1 E3
QUADRO AMBIENTALE. CONSIDERATO che il proponente ha esaminato le componenti ambientali interessate dall’intervento, sia per il parco fotovoltaico sia per il cavidotto interrato. La fase di dismissione in linea di massima produrrà delle incidenze assimilabili a quelle in fase di cantiere; ed in alcuni casi anche di minore entità.
QUADRO AMBIENTALE. C.1. Emissioni in atmosfera e sistemi di contenimento (Kg/anno) (Kg/anno) (Kg/anno)
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  • Collegio Sindacale Il collegio sindacale dell’Emittente in carica alla Data del Documento di Ammissione è stato nominato dall’assemblea del 10 aprile 2018, e rimarrà in carica per un periodo di tre esercizi sino all’approvazione del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2020. I componenti del collegio sindacale della Società alla Data del Documento di Ammissione sono indicati nella tabella che segue. Nome e Cognome Carica Data e luogo di nascita Xxxxxxxxxx Xxxxxx Presidente del Collegio Sindacale 3 luglio 0000 - Xxxxx (XX) Xxxxxxxxx Xxxxxx Sindaco effettivo 24 giugno 0000 - Xxxxxxxxxx (XX) Xxxxxx Xxxxxx Sindaco effettivo 18 gennaio 1969 - Xxxxx Xxxxx Xxxxx Sindaco supplente 22 ottobre 0000 - Xxxxxxxxx (XX) Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx supplente 7 ottobre 0000 - Xxxxxxxxx (XX) I componenti del collegio sindacale sono domiciliati per la carica presso la sede della Società. Tutti i componenti del collegio sindacale sono in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità richiesti dall’art. 2399 Codice Civile. Si riporta un breve curriculum vitae dei membri del collegio sindacale della Società, dal quale emergono la competenza e l’esperienza maturate in materia di gestione aziendale.

  • Trattamento economico e normativo La retribuzione verrà corrisposta a ciascun lavoratore in proporzione alla quantità di lavoro effettivamente prestato. Ai fini dell’assicurazione generale obbligatoria IVS, dell’indennità di malattia e di ogni altra prestazione previdenziale ed assistenziale e delle relative contribuzioni, il calcolo viene effettuato il mese successivo a quello della prestazione con eventuale conguaglio a fine anno, con riferimento alla durata effettiva del lavoro prestato. Vengono assegnati in modo proporzionale al lavoro svolto ogni altra attribuzione e/o diritto contrattualmente previsto correlato direttamente alla durata della prestazione come le ferie, le mensilità aggiuntive e tutti gli altri elementi retributivi accessori. Al lavoratore assente per malattia o infortunio viene corrisposta la integrazione contrattuale retributiva commisurata alla media delle percentuali di prestazione lavorativa risultante dalle ultime quattro settimane lavorate. Al lavoratore coobbligato, che effettua una prestazione lavorativa supplementare e/o straordinaria, perché tenuto a sostituire altro lavoratore coobbligato, ma impossibilitato a causa di assenza viene attribuita la retribuzione aggiuntiva proporzionata alla quantità di lavoro svolto senza maggiorazione alcuna fino al raggiungimento dell’orario normale di lavoro settimanale.

  • Rinuncia al diritto di surroga La Società rinuncia, salvo il caso di dolo, al diritto di surrogazione derivante dall’art. 1916 del Codice Civile verso le persone delle quali l’Assicurato debba rispondere a norma di legge, gli utenti nonché i clienti dell’Assicurato, le associazioni, i patronati, altri enti pubblici ed enti in genere senza scopo di lucro nonché verso le Aziende da esso controllate o partecipate purché l’Assicurato non decida di esercitare tale diritto.

  • Offerte Il Cliente può selezionare le seguenti offerte disponibili.

  • Verifiche ed ispezioni 1. L'Ente e l’organo di revisione dell’Ente medesimo hanno diritto di procedere a verifiche di cassa ordinarie e straordinarie e dei valori dati in custodia come previsto dagli artt. 223 e 224 del D.Lgs. n. 267 del 2000 ed ogni qualvolta lo ritengano necessario ed opportuno. Il Tesoriere deve all'uopo esibire, ad ogni richiesta, i registri, i bollettari e tutte le carte contabili relative alla gestione della tesoreria.

  • DESCRIZIONE DEI LAVORI I lavori che formano l'oggetto dell'appalto possono riassumersi come appresso, salvo più precise indicazioni che all'atto esecutivo potranno essere impartite dalla Direzione dei Lavori.

  • Assunzione del personale 1. L’assunzione del personale viene effettuata dall’Azienda in conformità alle norme con- trattuali e di legge, con particolare riguardo alle disposizioni del D. Lgs. 30.6.2003, n. 196 sulla tutela della riservatezza personale.

  • Modifica del contratto durante il periodo di efficacia Il contratto potrà essere modificato senza che sia necessaria una nuova procedura di affidamento nei casi previsti dall’art. 106 del d. lgs. 50/2016. Le modifiche, nonché le varianti, devono essere autorizzate dal Responsabile Unico del Procedimento. Il Responsabile Unico del Procedimento su proposta dei Servizi utilizzatori dei beni oggetto del presente capitolato (Unità di Biochimica Clinica, Unità di Patologia Clinica, Unità di Ingegneria Clinica), autorizza direttamente modifiche del contratto al verificarsi di cause impreviste e imprevedibili o per l’intervenuta possibilità di utilizzare materiali, componenti e tecnologie non esistenti nel momento di inizio della procedura di selezione del contraente che possono determinare, senza aumento di costi, significativi miglioramenti nella qualità delle prestazioni da eseguire. Negli altri casi, sempreché trattasi di modifiche non sostanziali ma che comportano un aumento del valore iniziale del contratto, le modalità di rilascio dell’autorizzazione sono stabilite con un provvedimento ad hoc dell’amministrazione aggiudicatrice, in cui sono specificate le ragioni della necessità della modifica. La soglia di importo entro cui sono consentite modifiche è fissata nel limite dei due quinti del valore del contratto iniziale. I prezzi proposti potranno essere soggetti a revisione annuale, rimanendo fissi per iprimi dodici mesi di esecuzione della fornitura. Il procedimento di revisione in favore del fornitore sarà attivato esclusivamente su istanza di parte; la stessa dovrà essere motivata, recare un’analisi di mercato e di andamento dei prezzi dei fattori produttivi supportata da idonea documentazione a dimostrazione della effettiva necessità di adeguamento dei prezzi. La richiesta di revisione prezzi dovrà essere effettuata entro il termine perentorio decadenziale di tre mesi decorrenti dall’inizio di ciascun anno di fornitura. Qualora emerga dall’istruttoria l’effettiva necessità di revisione dei prezzi si terrà conto, per quantificare la variazione, di elaborazioni ufficiali di prezzi di riferimento da parte di soggetti pubblici e, in assenza di questi dell’indice dei prezzi al consumo perle famiglie di operai ed impiegati (FOI – nella versione che esclude il calcolo dei tabacchi), verificatesi nell’anno precedente. L’aggiornamento dei prezzi non può superare comunque il 100% della predetta variazione accertata dall’ISTAT. La revisione del prezzo in favore dell’A.O. sarà attivata d’ufficio in occasione di elaborazioni, attinenti ai beni oggetto del contratto, di indici concernenti il miglior prezzo di mercato desunto dal complesso delle aggiudicazioni di appalti di beni e servizi o di prezzi di riferimento o di definizioni di costi standard, da parte di soggetti pubblici. Qualora si raggiunga un aumento o una diminuzione dei prezzi contrattuali in misura non inferiore al 10% e tale da alterare significativamente l’originario equilibrio contrattuale, le parti possono esercitare il diritto di recesso senza indennizzo. Nel caso in cui si renda necessario, in corso d’esecuzione, un aumento o una diminuzione della fornitura, il soggetto aggiudicatario è obbligato ad assoggettarvisi sino alla concorrenza del quinto del prezzo di gara alle stesse condizioni del contratto. Oltre tale limite, il soggetto aggiudicatario ha diritto, se lo richiede, alla risoluzione del contratto. In questo caso la risoluzione si verifica di diritto quando il soggetto aggiudicatario dichiari all’A.O. che di tale diritto intende avvalersi. Se il soggetto aggiudicatario non intende avvalersi di tale diritto, è tenuto ad eseguire le maggiori o minori forniture richieste alle medesime condizioni contrattuali.

  • Prestazione lavorativa I rapporti di telelavoro possono essere instaurati ex novo oppure trasformati, rispetto ai rapporti in essere svolti nei locali fisici dell'impresa. Resta inteso che la telelavoratrice o il telelavoratore è in organico presso l’unità produttiva di origine, ovvero, in caso di instaurazione del rapporto ex novo, presso l’unità produttiva indicata nella lettera di assunzione. I rapporti di telelavoro saranno disciplinati secondo i seguenti principi:

  • COSTI DELLA SICUREZZA 1. Le Amministrazioni Contraenti, ai sensi dell’art. 26 del D. Lgs. 81/2008, provvederanno, prima dell’emissione dell’Ordinativo di Fornitura, ad integrare il “Documento di valutazione dei rischi standard da interferenze” allegato ai documenti di gara, riferendolo ai rischi specifici da interferenza presenti nei luoghi in cui verrà espletato l’appalto. In tale sede le Amministrazioni Contraenti indicheranno i costi relativi alla sicurezza (anche nel caso in cui essi siano pari a zero).