Common use of Ulteriori casi di risoluzione del contratto Clause in Contracts

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “Protocollo d’Intesa”, il “Protocollo di Integrità”, le ipotesi di cui agli artt. 135 e 136 del Codice, si potrà procedere alla risoluzione nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, previa diffida dell’Amministrazione Capitolina rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto del contratto. Ai sensi dell’art. 303 del Regolamento l’esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale per l’avvio dell’esecuzione del contratto; qualora l’esecutore non adempia, Roma Capitale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contratto.

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “Protocollo d’Intesa”, il “Protocollo di Integrità”, le ipotesi di cui agli artt. 135 e 136 all’art.108 del Codice, si potrà procedere alla risoluzione nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, previa diffida dell’Amministrazione Capitolina rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto dei singoli contratti applicativi e, conseguentemente,del contrattopresente accordo quadro. Ai sensi dell’art. 303 del Regolamento l’esecutore L’esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale per l’avvio dell’esecuzione del contrattodi ciascun contratto applicativo; qualora l’esecutore non adempia, Roma Capitale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contrattorelativo contratto applicativo e, conseguentemente,del presente accordo quadro.

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “<Protocollo d’Intesa”d9Intesa=, il “<Protocollo di Integrità”Integrità=, le ipotesi di cui agli artt. 135 e 136 all9art.108 del Codice, si potrà procedere alla risoluzione nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza l9inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, previa diffida dell’Amministrazione dell9Amministrazione Capitolina rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto del contrattopresente contratto applicativo e, conseguentemente, dell9accordo quadro. Ai sensi dell’art. 303 del Regolamento l’esecutore L9esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale per l’avvio dell’esecuzione del contrattol9avvio dell9esecuzione di ciascun contratto applicativo; qualora l’esecutore l9esecutore non adempia, Roma Capitale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contrattocontratto applicativo e, conseguentemente, dell9accordo quadro.

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “<Protocollo d’Intesa”d9Intesa=, il “<Protocollo di Integrità”Integrità=, le ipotesi di cui agli artt. 135 e 136 all9art.108 del Codice, si potrà procedere alla risoluzione nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza l9inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, previa diffida dell’Amministrazione dell9Amministrazione Capitolina rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto dei singoli contratti applicativi e, conseguentemente, del contrattopresente accordo quadro. Ai sensi dell’art. 303 del Regolamento l’esecutore L9esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale per l’avvio dell’esecuzione del contrattol9avvio dell9esecuzione di ciascun contratto applicativo; qualora l’esecutore l9esecutore non adempia, Roma Capitale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contrattorelativo contratto applicativo e, conseguentemente, del presente accordo quadro.

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “Protocollo d’Intesad‟Intesa”, il “Protocollo di Integrità”, le ipotesi di cui agli artt. 135 e 136 all‟art.108 del Codice, si potrà procedere alla risoluzione nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza l‟inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, previa diffida dell’Amministrazione dell‟Amministrazione Capitolina rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto dei singoli contratti applicativi e, conseguentemente, del contrattopresente accordo quadro. Ai sensi dell’art. 303 del Regolamento l’esecutore L‟esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale per l’avvio dell’esecuzione del contrattol‟avvio dell‟esecuzione di ciascun contratto applicativo; qualora l’esecutore l‟esecutore non adempia, Roma Capitale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contrattorelativo contratto applicativo e, conseguentemente, del presente accordo quadro.

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “Protocollo d’Intesa”, il “Protocollo di IntegritàCodice etico del Fondo”, le ipotesi di cui agli artt. 135 e 136 all’art.108 del Codice, si potrà procedere alla risoluzione nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il Il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoroe, previa diffida dell’Amministrazione Capitolina di Xxx.Xxxx rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto dei singoli contratti applicativi e, conseguentemente, del contrattopresente accordo quadro. Ai sensi Il mancato rispetto dei termini di cui al secondo periodo dell’art. 303 1 del Regolamento l’esecutore decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito in legge 11 settembre 2020, n. 120, la mancata tempestiva stipulazione del contratto e il tardivo avvio dell’esecuzione dello stesso costituiscono causa di risoluzione del contratto per inadempimento. L’esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale Xxx.Xxxx per l’avvio dell’esecuzione del contratto; qualora di ciascun contratto applicativo. Qualora l’esecutore non adempia, Roma Capitale Xxx.Xxxx si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contrattorelativo contratto applicativo e, conseguentemente, del presente accordo quadro.

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “Protocollo d’Intesa”, il “Protocollo di Integrità”, le ipotesi di cui agli artt. 135 e 136 all’art.108 del Codice, si potrà procedere alla risoluzione nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, previa diffida dell’Amministrazione Capitolina rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto del contrattopresente contratto applicativo e, conseguentemente, dell’accordo quadro. Ai sensi dell’art. 303 del Regolamento l’esecutore L’esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale per l’avvio dell’esecuzione del contrattodi ciascun contratto applicativo; qualora l’esecutore non adempia, Roma Capitale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contrattocontratto applicativo e, conseguentemente, dell’accordo quadro.

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “Protocollo d’Intesad‟Intesa”, il “Protocollo di Integrità”, le ipotesi di cui agli artt. 135 e 136 all‟art.108 del Codice, si potrà procedere alla risoluzione nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza l‟inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, previa diffida dell’Amministrazione dell‟Amministrazione Capitolina rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto dei singoli contratti applicativi e, conseguentemente,del contrattopresente accordo quadro. Ai sensi dell’art. 303 del Regolamento l’esecutore L‟esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale per l’avvio dell’esecuzione del contrattol‟avvio dell‟esecuzione di ciascun contratto applicativo; qualora l’esecutore l‟esecutore non adempia, Roma Capitale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contrattorelativo contratto applicativo e, conseguentemente, del presente accordo quadro.

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “Protocollo d’Intesa”, il “Protocollo di Integrità”, le ipotesi di cui agli arttall’art. 135 108 del Codice e 136 del Codicess.mm.ii., si potrà procedere alla risoluzione nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, previa diffida dell’Amministrazione Capitolina rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto del contratto. Ai sensi dell’art. 303 del Regolamento l’esecutore L’esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale per l’avvio dell’esecuzione del contratto; qualora l’esecutore non adempia, Roma Capitale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contratto.

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “Protocollo d’Intesa”, il “Protocollo di Integrità”, le ipotesi di cui agli artt. 135 e 136 all’art.108 del Codice, si potrà procedere alla risoluzione nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, previa diffida dell’Amministrazione Capitolina rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto del contrattodei singoli contratti applicativi e, conseguentemente,dell’accordo quadro. Ai sensi dell’art. 303 del Regolamento l’esecutore L’esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale per l’avvio dell’esecuzione del contrattodi ciascun contratto applicativo; qualora l’esecutore non adempia, Roma Capitale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contrattorelativo contratto applicativo e, conseguentemente, dell’accordo quadro.

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “Protocollo d’Intesa”, il “Protocollo di Integrità”, le ipotesi di cui agli artt. 135 e 136 all’art.108 del Codice, si potrà procedere alla risoluzione nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, previa diffida dell’Amministrazione Capitolina rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto dei singoli contratti applicativi e, conseguentemente, del contrattopresente accordo quadro. Ai sensi dell’art. 303 del Regolamento l’esecutore L’esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale per l’avvio dell’esecuzione del contrattodi ciascun contratto applicativo; qualora l’esecutore non adempia, Roma Capitale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contrattorelativo contratto applicativo e, conseguentemente del presente accordo quadro.

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate indicate dall'art. 17 delle Condizioni Generali di Contratto afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “dal "Protocollo d’Intesa”d'intesa, il “dal "Protocollo di Integrità”", le ipotesi di cui agli artte dall'art. 135 e 136 108 del Codice, si potrà procedere alla risoluzione nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza l'inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, previa diffida dell’Amministrazione dell'Amministrazione Capitolina rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto del contratto. Ai sensi dell’art. 303 del Regolamento l’esecutore L'esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale per l’avvio dell’esecuzione l'avvio dell'esecuzione del contratto; qualora l’esecutore l'esecutore non adempia, Roma Capitale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contratto.

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “Protocollo d’Intesa”, il “Protocollo di Integrità”, le ipotesi di cui agli artt. 135 e 136 del Codice, si potrà procedere alla risoluzione nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, previa diffida dell’Amministrazione Capitolina rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto del contratto. Ai sensi dell’art. 303 del Regolamento l’esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale per l’avvio dell’esecuzione del contratto; qualora l’esecutore l’Organismo affidatario non adempia, Roma Capitale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contratto.

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “Protocollo d’Intesa”, il “Protocollo di Integrità”, le ipotesi di cui agli arttall’art. 135 e 136 108 del Codice, si potrà procedere alla risoluzione nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, previa diffida dell’Amministrazione Capitolina rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto del contratto. Ai sensi dell’art. 303 del Regolamento l’esecutore L’Organismo è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale per l’avvio dell’esecuzione del contratto; qualora l’esecutore non adempia, Roma Capitale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contratto.

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “Protocollo d’Intesa”, il “Protocollo di Integrità”, le ipotesi di cui agli arttall’art. 135 e 136 108 del Codice, si potrà procedere alla risoluzione del contratto nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, previa diffida dell’Amministrazione Capitolina rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto del contrattodei singoli contratti applicativi e, conseguentemente, dell’accordo quadro. Ai sensi dell’art. 303 del Regolamento l’esecutore L’ esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale per l’avvio dell’esecuzione del contrattodi ciascun contratto applicativo; qualora l’esecutore non adempia, Roma Capitale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contrattorelativo contratto applicativo e, conseguentemente, dell’accordo quadro. .

Ulteriori casi di risoluzione del contratto. Oltre alle fattispecie di risoluzione sopra riportate afferenti la tracciabilità dei flussi finanziari, il “Protocollo d’Intesa”, il “Protocollo di Integrità”, le ipotesi di cui agli arttall’art. 135 e 136 108 del Codice, si potrà procedere alla risoluzione del contratto nei casi di seguito elencati. In esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Comunale n. 160 del 22 luglio 1996 e n. 133 del 31 luglio 2000, il mancato rispetto delle norme previste dalla Legge n. 68/1999, e l’inosservanza delle clausole contenute nei C.C.N.L. e delle prescrizioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, previa diffida dell’Amministrazione Capitolina rimasta senza esito, provocherà la risoluzione di diritto del contratto. Ai sensi dell’art. 303 del Regolamento l’esecutore L’esecutore è tenuto a seguire le istruzioni e le direttive fornite da Roma Capitale per l’avvio dell’esecuzione del contratto; qualora l’esecutore non adempia, Roma Capitale si riserva la facoltà di procedere alla risoluzione del contratto.