Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio
Agenzia Regionale per lo Sviluppo
e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
N. 438/RE DEL 30 MAGGIO 2022
Pratica n. 1804-RE del 25/05/2022
STRUTTURA PROPONENTE | Area Sperimentazione e Diffusione dell'Innovazione nel Sistema Agro-Zootecnico | |||
CODICE XXXX | XX000 | Ob.Funz.: B01GEN | CIG: | CUP: |
OGGETTO | Approvazione ACCORDO EX ART. 15 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 0000 X. 000 tra ARSIAL e Università degli Studi della Tuscia (DAFNE) - Ampliamento delle collezioni, prosecuzione delle osservazioni fenologiche e rilievi di caratteri vegetativi, ecofisiologici e delle componenti produttive del castagno da frutto. |
ATTO CON SCRITTURE CONTABILI | SI | X | NO | |
ATTO CON IVA | COMMERCIALE | ISTITUZIONALE | X |
Si dichiara la conformità della presente proposta di determinazione alle vigenti norme di legge e la regolarità della documentazione.
ISTRUTTORE (rag. Xxxxx Xxxxxxx) | RESPONSABILE P.O. (dr.Xxxxxxx Xxxxxxxx) | DIRIGENTE DI AREA ( dr. Xxxxxxx Xxxxxxxx) |
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (dr. Xxxxxxx Xxxxxxxx) |
CONTROLLO FISCALE | |||||||
ISTRUTTORE | A.P. GESTIONE AMMINISTRATIVA, CONTABILE E FISCALE | ||||||
CONTROLLO CONTABILE | |||||||
A CURA DEL SERVIZO PROPONENTE | A CURA DEL A.C.B. | ||||||
ANNO FINANZIARIO | E/U | CAPITOLO | IMPORTO | ANNO | N. | DATA | COD. DEBITORE CREDITORE |
2022 | U | 1.03.02.11.999 | 5.000,00 | 2022 | 832 del 27/05/2022 | 76 | |
ISTRUTTORE | P.O. GESTIONE AMMINISTRATIVACONTABILE E FISCALE (Dott.ssa Xxxxxx Xxxxx | DIRIGENTE DI AREA A.I. (Dott. Agr. Xxxxx Xxxxxx) | |||||
PUBBLICAZIONE | |
PUBBLICAZIONE N° 438-RE DELL’ALBO DELL’AGENZIA | DATA, lì 30/05/2022 |
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
N. 438/RE DEL 30 MAGGIO 2022
OGGETTO: Approvazione ACCORDO EX ART. 15 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 0000 X. 000
tra ARSIAL e Università degli Studi della Tuscia (DAFNE) - Ampliamento delle collezioni, prosecuzione delle osservazioni fenologiche e rilievi di caratteri vegetativi, ecofisiologici e delle componenti produttive del castagno da frutto.
IL DIRIGENTE DELL’AREA
VISTA la Legge Regionale 10 gennaio 1995, n. 2, concernente l’Istituzione dell’Agenzia per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio (ARSIAL) e ss.mm.ii.;
VISTO il Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00210 del 06 Settembre 2018, con il quale è stato nominato il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio (ARSIAL), nelle persone del Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx, della Dott.ssa Xxxxxx Xxxxxxx e del Xxxx. Xxxxx Uniformi, ed è stato, altresì, nominato quale Presidente, con deleghe gestionali dirette, il Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx;
VISTO il Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00164 del 01 Ottobre 2020, con il quale l’Xxx. Xxxxx Xxxxxx, è stato nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio (ARSIAL), con deleghe gestionali dirette, in sostituzione del dimissionario Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx;
VISTA la Deliberazione del Consiglio di Amministrazione 10 Marzo 2021, n. 16, con la quale, in virtù dei poteri conferiti al C.d.A., è stato nominato Direttore Generale di ARSIAL il Dott. Agr. Xxxxx Xxxxxx;
PRESO ATTO delle dimissioni presentate dal Xxxx. Xxxxx Uniformi in data 13 Maggio 2021;
VISTO il Decreto del Presidente della Regione Lazio n. T00120 del 07 Giugno 2021, con il quale il Dott. Xxxxxx Xxxxx Xxxxx, è stato nominato Componente del Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio (ARSIAL), in sostituzione del xxxx. Xxxxx Uniformi, dimissionario;
VISTA la Determinazione del Direttore Generale 25 Novembre 2019, n. 815, con la quale è stato conferito, a far data 25 Novembre 2019, per anni tre eventualmente rinnovabili sino al massimo stabilito dalle norme vigenti in materia, e comunque non oltre l’eventuale data di collocamento a riposo per raggiunti limiti di età l’incarico delle funzioni dirigenziali dell’Area Sperimentazione e Diffusione dell'Innovazione nel Sistema Agro-Zootecnico al xxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx;
PRESO ATTO che con Determinazione del Direttore Generale n. 179/2021, è stato confermato quanto disposto con la Determinazione del Direttore Generale 29 Settembre 2016, n. 480, e successive determinazioni nn. 000-000-000/2019 e n. 4/2021, relative al conferimento della delega ai dirigenti dell’Agenzia per l’adozione di atti di gestione, relativamente ad ”assunzione impegni di spesa di importo non superiore a 15.000,00.= euro”, o ad “assunzione di impegni di spesa per l’affidamento, esclusivamente mediante mercato elettronico, e l’esecuzione di
lavori, servizi e forniture di importo inferiore a 40.000 euro”, oltre che per l’emanazione di provvedimenti a rilevanza esterna, attuativi degli atti di pianificazione assunti dall’Organo di Amministrazione, denominati “determinazioni dirigenziali”;
VISTA la Legge Regionale 30 Dicembre 2021, n. 21, con la quale è stato approvato il Bilancio di Previsione della Regione Lazio 2022-2024, nonché il bilancio di Previsione Finanziario esercizi 2022-2024, approvato da ARSIAL con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 44/RE del 15 Dicembre 2021, avente ad oggetto: “Approvazione e adozione del Bilancio di previsione 2022-2024”;
VISTA la Deliberazione del CdA 31 Gennaio 2022, n. 1/RE, con la quale è stata disposta “l’approvazione dei dati di preconsuntivo 2021. Aggiornamento del risultato presunto di amministrazione ai sensi del D.lgs. 118/2011, all. 4/2, punto 9.2 – Bilancio 2022/2024”;
VISTA la Deliberazione del CdA 24 Marzo 2022, n. 27/RE con la quale è stato approvato, ai sensi dell’art. n. 3, comma 4, del D.lgs. n. 118/2011 ed in ossequio al principio contabile all. 4/2 al citato decreto, punto 9.1, il “Riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi al 31.12.2021 e dei residui perenti “;
VISTA la Deliberazione del CdA 28 Marzo 2022, n. 30/RE, con la quale è stata apportata, ai sensi dell’art. 51 del D.lgs. 118/2011, nonché, dell’art. 24, comma 2°, del Regolamento Regionale di contabilità del 9 novembre 2017, n. 26, la variazione n. 1 al “Bilancio di previsione 2022-2024;
VISTO il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, e ss.mm.ii.;
PRESO ATTO delle nuove normative di legge (D.M. n. 132/2020) con le quali è stato stabilito che le Regioni e gli Enti locali rifiutano le fatture elettroniche se “non contengono in maniera corretta numero e data dell’atto amministrativo d’impegno di spesa;
NON ACQUISITI dall’ANAC i codici CIG e CUP in quanto trattasi di attività istituzionale;
CONSIDERATO CHE:
• La ristrutturazione e la crescita della castanicoltura laziale è legata ad una serie di fattori, tra i quali rivestono particolare importanza l’individuazione di ecotipi resilienti e dell’ampliamento del panorama varietale.
• nell’ambito delle prove sperimentali già avviate sono previste le seguenti prestazioni: osservazioni fenologiche, determinazione delle caratteristiche produttive, caratterizzazione tecnologica e carpologica dei frutti, introduzione di nuovo materiale vegetale e aggiornamento dei protocolli e dei parametri da riportare nelle schede per il rilevamento dei dati sperimentali;
• l’Università si è dichiarata disponibile ad eseguire le attività di cui sopra, e che le stesse risultano essere perfettamente inquadrate con le finalità istituzionali dell’Università;
• che il progetto allegato a questa Determinazione è parte integrante e sostanziale del presente accordo;
CONSIDERATO pertanto che il Dipartimento DAFNE possiede le specifiche competenze ed esperienze nel settore ed ha dato la propria disponibilità a svolgere il programma di ricerca e sperimentazione di cui sopra;
VISTE le modalità ed i termini della collaborazione sancite nell’allegato accordo che disciplina organicamente i rapporti tra ARSIAL ed il Dipartimento DAFNE dell’Università degli Studi della Tuscia;
VISTA la deliberazione del CdA n. 22 del 10/06/2020 con la quale viene approvato l’accordo quadro tra ARSIAL e l’ Università degli Studi della Tuscia – Dip. DAFNE per la realizzazione di studi legati al miglioramento della sostenibilità dei processi produttivi delle produzioni agricole regionali attraverso il trasferimento delle innovazioni che permettano di aumentare le performance agronomiche e l’efficienza d’uso delle risorse;
ATTESO E PRESO che la spesa da sostenere, pari ad € 5.000,00 esente IVA, non rientrando tali attività nel campo di applicazione dell’IVA, in quanto trattasi di attività istituzionale, trova piena copertura sul CRAM DG 005 – B01GEN - cap.lo 1.03.02.11.999 del corrente bilancio 2022 gestione competenza;
SU PROPOSTA formulata dal dirigente Area Sperimentazione e Diffusione dell’Innovazione nel Sistema Agro-Zootecnico, a seguito dell’istruttoria compiuta dal responsabile dell’Alta Professionalità, xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx, e dal funzionario amministrativo rag. Xxxxx Xxxxxxx
D E T E R M I N A
In conformità con le premesse che formano parte integrante e sostanziale del dispositivo della presente determinazione,
DI APPROVARE l’accordo con l’Università degli Studi della Tuscia – Dipartimento di Scienze e Tecnologie per l'Agricoltura le Foreste, la Natura e l'Energia (DAFNE) - Xxx
X. Xxxxxxx Xx Xxxxxx xxx - Xxxxxxx - Via X. Xxxxxxx Xx Xxxxxx snc con il quale vengono definite le attività necessarie a dare attuazione al progetto, così come riportato nell’accordo allegato alla presente determinazione e che ne costituisce parte integrante e sostanziale;
DI AUTORIZZARE il xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxx - responsabile tecnico-scientifico del programma, a dare attuazione a tutte le attività afferenti all’accordo tra ARSIAL ed il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE) dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo - Xxx X. Xxxxxxx Xx Xxxxxx xxx - Xxxxxxx secondo lo schema allegato alla presente determinazione, che ne forma parte integrante e sostanziale;
DI IMPEGNARE, a favore del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE)
dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo - Via X.Xxxxxxx Xx Xxxxxx snc - Viterbo
C.F. 80029030568 e P.IVA 00575560560 la somma di € 5.000,00, esente IVA, non rientrando tali attività nel campo di applicazione dell’IVA sul CRAM DG 005 – BO1GEN sul capitolo 1.03.02.11.999;
DI COMUNICARE al Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE)
dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo - Via X. Xxxxxxx Xx Xxxxxx snc - Viterbo -
C.F. 80029030568 e P.IVA 00575560560, a cura del Responsabile del Procedimento, che la fatturazione elettronica dovrà essere intestata ad ARSIAL, Area Sperimentazione e Diffusione dell’Innovazione nel Sistema Agro-Zootecnico, Via Xxxxxxx Xxxxxxxx n. 38 – 00000 Xxxx – P.IVA 04838391003, indicando il codice unico ARSIAL (IPA) UF08E9, nel campo "Riferimento Amministrazione" CRAM DG.005 a pena di rifiuto del documento.
DI STABILIRE, inoltre, che la corresponsione delle somme oggetto di rimborso in favore dei vari enti ed istituzioni partecipanti al progetto sarà effettuata secondo le modalità stabilite dall’accordo di cui al presente atto.
Soggetto a pubblicazione | Tabelle | Pubblicazione documento | ||||||
Norma/e | Art. | c. | l. | Tempestivo | Semestrale | Annuale | Si | No |
D.lgs | 23 | 1 | X | X |
ACCORDO EX ART. 15 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 0000 X. 000
TRA
ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) con sede in Xxxx xxx Xxxxxxxx, 00 P.IVA e codice fiscale: 04838391003, nella persona del Direttore Generale dott. agr. Xxxxx Xxxxxx, nato a (omissis) il (omissis) C.F. (omissis) domiciliato per la sua carica presso la sede dell’Agenzia. Indirizzo pec: xxxxxx@xxx.xxxxxxxxx.xx
E
il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE) dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo - Via X. Xxxxxxx Xx Xxxxxx (VT) 01100 Xxxxxxx - X.X. 00000000000, X. XXX 00000000000, rappresentato dal Xxxx. Xxxxxx XXXXXXX, nato a (omissis) il (omissis) C.F. (omissis), domiciliato per la carica presso la sede del Dipartimento. Indirizzo pec: xxxxx@xxx.xxxxxx.xx
PREMESSO CHE
a) l’art. 15 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii. stabilisce che le Amministrazioni Pubbliche possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune e che per tali accordi si osservano, in quanto applicabili, le disposizioni previste dall’art. 11, commi 2 e 3 della medesima legge;
b) un’autorità pubblica può adempiere ai propri compiti anche in collaborazione con altre amministrazioni, in alternativa allo svolgimento di procedure di evidenza pubblica di scelta del contraente, cui affidare l’attività di ricerca e sperimentazione purché l’accordo fra amministrazioni preveda un’effettiva cooperazione fra i due enti senza prevedere un compenso;
c) nell’ambito delle prove sperimentali riferite alla castanicoltura sono previste le seguenti prestazioni: osservazioni fenologiche, studio della fenologia e caratterizzazione produttiva, caratterizzazione tecnologica e pomologica dei frutti (nelle piante in fase produttiva), introduzione di nuovo materiale vegetale, indagini genetiche per lo screening varietale;
d) l’interesse di cui al precedente punto c) può qualificarsi come interesse comune ai
sensi del richiamato art. 15 della legge n. 241/90;
f) Arsial, avendo verificato la carenza, al proprio interno, di personale competente e disponibile per l’espletamento dell’attività di ricerca di cui al precedente punto c) intende avvalersi delle competenze tecniche e scientifiche e delle strutture dell’Università degli Studi della Tuscia;
g) esistono presso il DAFNE le competenze specifiche e le strutture adeguate allo svolgimento delle prestazioni richieste da Arsial;
h) Il DAFNE si è dichiarato disponibile ad eseguire le attività insite nel programma sperimentale e di studio e che le stesse risultano in linea con le finalità istituzionali dell’Università;
i) il progetto costituisce parte integrante del presente accordo e consiste nella prosecuzione della valutazione e conservazione ex situ della collezione di castagno in essere; nella raccolta di dati agronomici, fenologici, e produttivi delle stesse, per determinare un possibile futuro turnover varietale per la castanicoltura, e per la individuazione di materiale vegetale comunque interessante da poter destinare al miglioramento genetico;
l) i soggetti in premessa sono organismi di diritto pubblico, cui la legge ha affidato il compito di soddisfare interessi pubblici in parte coincidenti e in parte diversi per ampiezza e prospettiva che però consentono, attraverso la cooperazione, il raggiungimento di obiettivi comuni, la creazione di sinergie e di massimizzare i risultati che le parti si attendono dalla realizzazione del progetto oggetto del presente Accordo;
m) l’onere finanziario derivante dal presente accordo, non configurandosi quale pagamento di corrispettivo, comprensivo di un margine di guadagno, nell’ottica di una reale condivisione di compiti e responsabilità, rappresenta un contributo alle spese effettivamente sostenute;
CONSIDERATO CHE
a) Il DAFNE ha approvato la sottoscrizione del presente accordo con delibera del Consiglio di Dipartimento del ;
b) Con deliberazione n.22 del 10/06/2020 è stata autorizzato l’accordo quadro tra ARSIAL” il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE) dell’Università degli Studi della Tuscia di Xxxxxxx e con determinazione n. del
è stato disposto di approvare la convenzione derivante dall’accordo
quadro di cui alla predetta delibera 22/2020;
TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
ART. 1 PREMESSE
Le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo.
ART. 2 OGGETTO DELL’ACCORDO
ARSIAL ed il Dipartimento DAFNE, nell’ambito dei propri compiti e delle proprie funzioni cooperano per l’attuazione del progetto: “Prosecuzione delle osservazioni
fenologiche e rilievi di caratteri vegetativi, ecofisiologici e delle componenti produttive del castagno da frutto”.
ART. 3 – COMPITI E ATTIVITA’ DA SVOLGERE
Il progetto si svolgerà in collaborazione tra le parti e riguarderà la prosecuzione delle attività già avviate con i precedenti accordi; valutazione e conservazione ex situ della collezione di castagno in essere; nella raccolta di dati agronomici, fenologici, e produttivi delle stesse, per determinare un possibile futuro turnover varietale per la castanicoltura, e per la individuazione di materiale vegetale comunque interessante da poter destinare al miglioramento genetico.
ART. 4 – DURATA E LUOGO DI ESECUZIONE
L’Agenzia e il DAFNE nell’ambito del presente accordo di collaborazione saranno impegnati nell’espletamento di specifiche tematiche di ricerca, come da capitolato tecnico allegato, ritenute idonee e di interesse per entrambe le parti.
Per l’esecuzione delle ricerche verranno utilizzati dati del gruppo di ricerca del DAFNE e
dell’Agenzia.
Le attività oggetto del presente accordo si concluderanno entro il 31/12/2022.
Le parti valuteranno le attività svolte e gli obiettivi raggiunti e sulla base di tale valutazione concorderanno le procedure da adottare.
La sperimentazione sarà condotta nei luoghi descritti nelle premesse, l’interpretazione dei dati sperimentali e la relazione finale sarà svolta presso le strutture del DAFNE. Alla scadenza indicata (31/12/2022) il progetto dovrà considerarsi concluso e, pertanto, il DAFNE si impegna a svolgere una valutazione dei risultati conseguiti in collaborazione con ARSIAL.
ART. 5 – RESPONSABILITÀ SCIENTIFICA
I responsabili scientifici designati dalle parti per la gestione del presente accordo sono:
• per il DAFNE il Dr. Xxxxxxxx Xxxxxxxxx (Responsabile Scientifico); Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxxx (Partecipante)
• per ARSIAL il Dr. Xxxxxxx Xxxxxxxx
ART. 6 – ONERI DEL PROGETTO
In relazione alle specifiche competenze condivise e in relazione alle attività e agli impegni reciproci, XXXXX concorrerà annualmente con le proprie risorse umane, stimate in
cofinanziamento di 60 ore/anno di Professore Associato, tempo pieno L. 240/10 classe 1 e di 60 ore/anno di Ricercatore, t.d. art. 24 c. 3 lett. B, tempo pieno, Legge 240/10.
Sulla scorta di tali elementi ARSIAL riconosce al DAFNE, a titolo di rimborso spese, e senza che la stessa costituisca alcuna forma di corrispettivo, una somma pari a:
• € 5.000,00, per l’anno 2022 da erogare in unica soluzione a conclusione dell’attività di ricerca annuale con le modalità indicate all'art. 4;
A fronte del contributo, il DAFNE emetterà una nota di debito della somma liquidata, e l’importo dovrà essere versato da ARSIAL sul conto Tesoreria Unica presso Banca d’Italia nella modalità Girofondi: 0037046.
In caso di proroga, le modalità di erogazione dell’ulteriore rimborso spese saranno
successivamente indicate con atto scritto, sottoscritto da ambo le parti.
Il contributo non si configura come corrispettivo erogato a fronte di specifici servizi resi dai beneficiari poiché l’oggetto dell’accordo è la collaborazione di attività di interesse comune, connessa con l’attività istituzionale di ricerca svolta dal DAFNE ai sensi degli artt. 4 e 5 del DPR 633/1972 e successive modificazioni. Tale contributo sarà utilizzato integralmente come rimborso per sostenere i costi di ricerca.
ART. 7 – RENDICONTAZIONE E SPESE AMMISSIBILI
Il DAFNE si impegna a fornire relazione periodiche (allo scadere dell’annualità) sullo stato d’avanzamento dei lavori, ed a fornire report tecnici per le rendicontazioni finanziarie sulla base di modalità e formati concordati con il referente amministrativo di ARSIAL. Le spese ammesse a rendicontazione corrispondono a:
− Contratto di lavoro a tempo determinato (borsa di dottorato o borsa di studio o assegno di ricerca);
− strumentazione per analisi di campo e di laboratorio;
− materiale di consumo;
− missioni;
− spese generali.
ART. 8 - SEGRETEZZA
Le Parti, nel periodo di vigenza dell’accordo sono tenute ad osservare il segreto nei confronti di qualsiasi persona non coinvolta nell’attività di ricerca oggetto del presente atto, per quanto riguarda fatti, informazioni, cognizioni e documenti di cui fosse venuta a conoscenza in virtù del presente accordo.
In particolare:
7.1 Le Parti riconoscono il carattere riservato di qualsiasi informazione che sia stata preventivamente dichiarata confidenziale scambiata in esecuzione del presente accordo e conseguentemente si impegnano a:
- non rivelare a terzi, né in tutto né in parte, direttamente o indirettamente, in
qualsivoglia forma, qualsiasi informazione confidenziale trasmessa loro dall’altra parte;
- non utilizzare né in tutto né in parte, direttamente o indirettamente, qualsiasi informazione confidenziale trasmessa loro dall’altra parte per fini diversi da quanto previsto dal presente accordo.
7.2 Le Parti si impegnano a segnalare, di volta in volta, le informazioni da considerarsi confidenziali, la cui eventuale divulgazione dovrà essere autorizzata per iscritto. Le informazioni confidenziali verranno comunicate unicamente a coloro che oggettivamente necessitino di acquisirne conoscenza per gli scopi del presente accordo.
7.3 Le Parti si danno reciprocamente atto che in nessun caso potranno essere considerate informazioni confidenziali quelle informazioni per le quali possa essere fornita prova che al momento della comunicazione siano generalmente note o facilmente accessibili agli esperti ed agli operatori del settore, o lo diventino successivamente per scelta del titolare senza che la parte che ne è venuta a conoscenza abbia violato il presente accordo.
7.4 Si dà atto che dalla presente disposizione come dal presente accordo non derivano impedimenti od ostacoli all’adempimento da parte dell’Università, quale pubblica amministrazione, agli obblighi di trasparenza ed accesso previsti dalla legge
Le Parti, nel periodo di vigenza del contratto, sono tenute ad osservare il segreto nei confronti di qualsiasi persona non coinvolta nell’attività di ricerca oggetto del presente atto, per quanto riguarda fatti, informazioni, cognizioni e documenti di cui fosse venuta a conoscenza in virtù del presente accordo .
ART. 9 – PROPRIETÀ ED UTILIZZO DEI RISULTATI
Tutti i risultati realizzati nell’ambito del presente accordo, potranno essere utilizzati liberamente dalle parti nell’ambito dei rispettivi compiti istituzionali, con il solo obbligo di citare, nelle eventuali pubblicazioni scientifiche, che tali risultati sono scaturiti col contributo dell’altra parte. Tuttavia, salvo specifici accordi scritti tra le parti, è escluso l’utilizzo diretto del nome e/o del logo del DAFNE o dell’Università degli Studi della Tuscia per scopi pubblicitari.
ART. 10 – TRATTAMENTO DATI PERSONALI
In relazione ai trattamenti di dati personali oggetto del presente Accordo, il DAFNE e l’Ente, ciascuna per quanto di rispettiva competenza, si conformano alle disposizioni del Regolamento UE 2016/679 e alla vigente normativa nazionale, impegnandosi a
collaborare per adempiere alle relative prescrizioni derivanti dalla stipula del presente Accordo.
ART. 11 – CONDIZIONI GENERALI
Ciascuna parte sarà ritenuta responsabile degli eventuali danni a persone e/o cose che possano essere cagionati durante l’esecuzione delle attività di ricerca descritte nel presente accordo esclusivamente per le attività espletate dal proprio personale.
ART. 12 – CONTROVERSIE
La cognizione delle controversie in materia di accordi tra pubbliche amministrazioni è attribuita, ai sensi dell'art.133, comma 1, num. 2, c.p.a., alla giurisdizione esclusiva del G.A., previo tentativo di componimento bonario.
ART. 13 – ONERI FISCALI
Il presente Accordo sarà registrato in caso d’uso e a tassa fissa ai sensi degli artt. 5 e 39 del D.P.R. 26 aprile 1986 n. 131. In caso di registrazione, le spese saranno a carico della parte richiedente.
Il presente Accordo è soggetto ad imposta di bollo sin dall’origine (art. 2, Tariffa, Allegato A, Parte I – D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 642 e successive modificazioni e integrazioni) che viene assolta dal DAFNE con apposizione di contrassegno telematico.
ART. 14 –DISPOSIZIONI FINALI
Si richiama il Progetto, che pur non allegato materialmente, è parte integrante del presente Accordo e che le parti dichiarano di conoscere ed approvare.
Il presente Accordo può essere emendato, modificato, sostituito, rinnovato o ampliato solo con atto scritto, firmato da ambo le Parti.
Xxxxx, approvato e sottoscritto.
Roma, ........... 2022 Viterbo, 2022
Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio Il Direttore Generale Dott. Agr. Xxxxx XXXXXX | DAFNE Università degli Studi della Tuscia Il Direttore Xxxx. Xxxxxx XXXXXXX |
ALLEGATO TECNICO ALL’ACCORDO EX ART. 15 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 1990 N. 241
PROGETTO DI RICERCA
Prosecuzione delle osservazioni fenologiche e rilievi di caratteri vegetativi, ecofisiologici e delle componenti produttive del castagno da frutto.
Premessa
Il Lazio occupa la quinta posizione per superficie investita a castagno da frutto, che risulta essere pari a 5.700 ha e circa il 7,5% della superficie castanicola nazionale (Cristofori, 2017). La prima area castanicola per ordine di importanza è quella dei xxxxx Xxxxxx, in provincia di Viterbo, sviluppata principalmente nei comuni di Canepina, Soriano nel Xxxxxx e Vallerano, dove sono tradizione anche le omonime sagre della castagna. Nel viterbese il patrimonio varietale su oltre il 90% degli impianti è rappresentato dalla castagna e dal marrone "viterbese".
Le vicissitudini sociali e soprattutto le problematiche fitopatologiche hanno compromesso, negli ultimi decenni, la valenza economica di gran parte dei distretti castanicoli da frutto del Lazio, con ovvie implicazioni sulla castanicoltura regionale, che oggi ricorre alla costituzione di nuovi impianti, soprattutto con l’impiego della varietà "Bouche de Betizac", che oltre alla resistenza a cinipide, evidenzia interessanti proiezioni mercantili legate principalmente alla sua precocità di maturazione delle castagne. Tale tendenza rischia di sminuire il ruolo della piattaforma varietale del castagno nel Lazio.
Sono quindi fondamentali studi di caratterizzazione varietale su base morfologica, fenologica, agronomica e molecolare per risolvere incertezze varietali del patrimonio castanicolo regionale, valorizzando la biodiversità di questi ambienti e selezionando nuovo materiale vegetale nell’ottica di un ampiamento della piattaforma varietale, attraverso l’approfondimento delle
conoscenze sugli ecotipi locali e il reperimento di materiale vegetale funzionale per una sua eventuale iscrizione al Registro Volontario Regionale.
Tale attività progettuale rappresenta la prosecuzione delle attività derivanti da precedenti accordi:
1) ACCORDO EX ART. 15 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 0000 X. 000 tra ARSIAL e Università degli Studi della Tuscia (DAFNE) – Progetto per valutare e valorizzare piante autoctone di Castanea sativa resistenti all’imenottero galligeno;
2) ACCORDO EX ART. 15 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 0000 X. 000 tra ARSIAL e Università degli Studi della Tuscia (DAFNE) – Introduzione della coltura del mandorlo nella fascia litoranea della maremma laziale; Individuazione di cv di nocciolo idonee all’introduzione nel comprensorio dei Xxxxx Xxxxxx e di genotipi a bassa attività pollonifera da destinare alla costituzione di combinazioni di innesto idonee per impianti meccanizzati. Prosecuzione delle osservazioni fenologiche e rilievi di caratteri vegetativi e delle componenti della produzione del castagno;
3) ACCORDO EX ART. 15 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 0000 X. 000 tra ARSIAL e Università degli Studi della Tuscia (DAFNE) – Ampliamento delle collezioni, prosecuzione delle osservazioni fenologiche e rilievi di caratteri vegetativi, eco fisiologici e delle componenti produttive del castagno da frutto.
4) ACCORDO EX ART. 15 DELLA LEGGE 7 AGOSTO 0000 X. 000 tra ARSIAL e Università degli Studi della Tuscia (DAFNE) – Ampliamento delle collezioni, prosecuzione delle osservazioni fenologiche e rilievi di caratteri vegetativi, eco fisiologici e delle componenti produttive del castagno da frutto.
Materiale vegetale
a) Campo collezione ARSIAL sito in Viterbo, località Troscione
Sulla base di tale premessa, ARSIAL ha realizzato nella primavera del 2019 un campo collezione sperimentale attraverso un rinfoltimento boschivo con esemplari di castagno selezionati nell’ambito dell’accordo “Progetto per valutare e valorizzare piante autoctone di Castanea sativa resistenti all’imenottero
galligeno. Tale impianto deriva dal lavoro congiunto di tecnici di ARSIAL e ricercatori del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE) dell'Università della Tuscia”.
A seguito della costituzione del nuovo impianto, ARSIAL ha inoltre finanziato le attività per gli anni 2020 e 2021 con appositi accordi per l’ Ampliamento delle collezioni, prosecuzione delle osservazioni fenologiche e rilievi di caratteri vegetativi, ecofisiologici e delle componenti produttive del castagno da frutto. La prosecuzione delle indagini su base poliennale, infatti, è condizione necessaria per la definizione e per lo studio del materiale vegetale che, necessariamente, deve essere eseguito su base pluriennale.
L’area in cui insiste l’impianto pilota risulta idoneo allo sviluppo dell’impianto,
trovandosi in area particolarmente vocata per la castanicoltura.
La superficie complessiva destinata a castagneto è stata suddivisa in due sub- parcelle della superficie di circa 4.500 mq, in loc. Valle Troscione, distinta in Catasto Terreni al foglio n. 234 particella n.17 (particella forestale n.31 del PGAF). L'impianto è stato realizzato con un sesto di 5m x 5m e 64 accessioni/selezioni già a dimora. A causa delle restrizioni per la pandemia da COVID-19, le attività di ampliamento della collezione, previste nell’anno 2020, hanno subito notevoli rallentamenti. È tuttavia disponibile ulteriore spazio che verrà arricchito con ulteriore materiale vegetale ritenuto di interesse ai fini dell’accordo.
b) Campo collezione ARSIAL di Caprarola
La collezione è suddivisa in due blocchi distinti, uno costituito da piante adulte (Blocco A), e uno di nuova realizzazione (Blocco B), caratterizzato in prevalenza da piante in fase giovanile o in fase di produttività crescente.
Nel blocco A sono presenti selezioni e cloni di provenienza nazionale e internazionale, alcune cultivar italiane ed ibridi euro-giapponesi, mentre nel blocco B sono a dimora cultivar di provenienza laziale e italiana.
L’impianto del blocco A, realizzato nell’anno 1987 e il blocco B risale invece al 2002. Entrambi gli impianti sono concepiti con un sesto d’impianto regolare di 8
m x 8 m, con le piante adulte allevate a vaso libero. Ogni accessione è rappresentata da tre replicazioni.
Attività sperimentali a carico dei castagneti per il 2022
Il DAFNE collabora con ARSIAL per l'ampliamento della sub parcella varietale (SUB B) fornendo alcuni genotipi attualmente conservati in vitro presso i laboratori del Dipartimento, e concordando le cultivar da inserire nelle poste ancora disponibili in funzione della validità commerciale ed agronomica delle stesse. Il DAFNE condivide con ARSIAL le scelte tecniche per l'esecuzione delle varie operazioni colturali da eseguire per il 2022 per garantire un adeguato sviluppo delle piante messe a dimora (gestione suolo, irrigazione trattamenti fitosanitari). Il DAFNE condivide con ARSIAL le forme di allevamento da adottare nelle due sub parcelle.
Azioni previste:
a) Prosecuzione e consolidamento delle osservazioni fenologiche, rilievi di caratteri vegetativi e rilievi sulle componenti della produzione. Caratterizzazione pomologica dei frutti.
b) Introduzione in collezione in vitro di nuovo materiale vegetale.
Rilievi sulla fenologia (costituzione del calendario di fioritura e di maturazione delle cultivar)
1) Fenogrammi della fioritura maschile e femminile;
2) ripresa vegetativa (rottura gemme);
3) epoca di maturazione dei frutti;
4) riposo vegetativo (caduta foglie).
Rilievi sull'attività vegetativa
1) Determinazione dell'attitudine pollonifera;
2) Determinazione della vigoria (misurazione della sezione del tronco).
Rilievi sull'attività produttiva
1) Determinazione della produzione per pianta (a carico del personale ARSIAL), calcolo della produzione ad ettaro per ogni cultivar, calcolo dell'efficienza produttiva delle cultivar (produzione/sezione del tronco);
2) determinazione delle caratteristiche pomologiche dei frutti: peso dei frutti, incidenza dei difetti, classi di calibro (in collaborazione con personale ARSIAL).
Individuazione dei genotipi e cloni di castagno "migliorativi" rispetto alle cultivar standard, conservazione in vitro e studio di protocolli di micropropagazione adatti per una rapida moltiplicazione delle selezioni di interesse.
Le selezioni più interessanti saranno destinate alla micropropagazione, allo scopo di propagare in tempi rapidi un maggior numero di cloni, caratterizzati da certezza genetica e garanzia sanitaria.
Risultati attesi
• Definizione dei calendari di ripresa vegetativa, di fioritura, e maturazione delle castagne di accessioni presenti nel campo collezione ARSIAL per l’individuazione di genotipi di castagno da frutto vocati per una introduzione in coltura in ambiente laziale e a bassa suscettibilità a cinipide del castagno. Tra gli obiettivi attesi, oltre a fornire informazioni fenologiche utili per un ampliamento varietale, si auspica anche la possibilità di implementare futuri programmi di miglioramento genetico da realizzarsi tramite incrocio controllato;
• Ampliamento del campo collezione tramite introduzione di nuovi genotipi migliorativi per un ampliamento del panorama varietale per un turnover varietale del panorama castanicolo, in grado di rispondere alle nuove esigenze ambientali, oltre a rispondere alla richiesta di mercato.
Azioni divulgative
Elaborazione dei dati raccolti; stesura di relazioni intermedie e finali. Modalità di divulgazione dei risultati:
- Convegni regionali, nazionali o internazionali a tema;
- Pubblicazione dei risultati più significativi in riviste di interesse nazionale e internazionale. Realizzazione di documenti monografici.
A tal fine si riporta di seguito un elenco di recenti pubblicazioni finalizzate alle
collaborazioni già espletate tra l’Agenzia e il Dipartimento:
- Cristofori V., Pica A.L., Xxxxxxxx S., Xxxxxxxxx C. (2018). Conservazione ex situ di germoplasma di castagno da frutto. Atti del XII Convegno Nazionale di Biodiversità, Ambienti, Salute. Teramo (TE), 13-15 Giugno 2018, p.95.
- Cristofori V., Xxxxxxxxx C., Xxxxxxxx X., Xxxxxx M., Xxxxxxxx S., 2020. Iniziative di rilancio della castanicoltura da frutto laziale. VII Convegno Nazionale sul Castagno, Pergine Valsugana (TN), 11-14 giugno 2019. Acta Italus Hortus, 25: 108-111.
- Xxxxxxxxx C., Xxxxxx M., Xxxxxxx D., Xxxxxxxx S., Xxxxxx E., De Pace C., Xxxxxxxxxx V., 2020. Valutazione preliminare dei caratteri morfologici di popolazioni half-sib derivanti da genotipi resistenti a cinipide galligeno. VII Convegno Nazionale sul Castagno, Pergine Valsugana (TN), 11-14 giugno 2019. Acta Italus Hortus, 25: 242-244.
La manutenzione dei campi collezione sono a carico di ARSIAL.
Il Responsabile Scientifico Proponente per il DAFNE
Dettaglio spese ammesse a rendicontazione (anno 2022):
Anno 2022 | di | attività | Voce di spesa | Importo (€) | ||
Contratto di lavoro a tempo determinato per raccolta dati in campo, monitoraggio operazioni colturali, esecuzione rilievi, analisi di laboratorio ed elaborazione dati | 4.000,00 | |||||
Strumentazione ecofisiologici | di | campo | per | rilievi | ||
Materiale di consumo per laboratorio (analisi quanti-qualitative) ed esecuzione incroci | 500,00 | |||||
Missioni presso i campi collezione di proprietà dell’ARSIAL | 350,00 | |||||
Spese Generali (costi forfettari) | 150,00 | |||||
Totale | 5.000,00 |
Inoltre, di seguito si dettaglia il cofinanziamento per l’anno 2022, sulla base dell’impegno personale universitario e delle altre voci di spesa previste dal DAFNE e finalizzate all’accordo di ricerca.
Dettaglio spese cofinanziate dal DAFNE e ammesse a rendicontazione:
Anno di attività 2022 | Voce di spesa | Importo (€) |
Cofinanziamento di un Professore Associato, tempo pieno L. 240/10 classe 1 (60 ore) e di un Ricercatore t.d. art. 24 c. 3 lett. B Legge 240/10 (t. pieno) + 20% (60 ore) | 2.742,90 | |
Cofinanziamento per acquisto materiale di consumo per laboratorio (analisi quanti-qualitative) ed esecuzione incroci, coltura in vitro | 500,00 | |
Cofinanziamento per missioni presso le sedi Arsial | 150,00 | |
Cofinanziamento Spese Generali (costi forfettari) | 100,00 | |
Totale | 3.492,90 |