Risultati attesi Clausole campione

Risultati attesi. I risultati che si attendono da questo progetto sono, in prima istanza, • una riduzione delle predazioni agli allevamenti • in un tempo medio, la loro cessazione. Non si può escludere a priori che, al pascolo, non vi saranno ancora tentativi di predazione che talvolta potrebbero avere successo. Tuttavia, nelle esperienze maturate in altri contesti ambientali si è avuta, nel breve periodo, la quasi totale scomparsa degli attacchi agli animali domestici, fatte salve, in poche occasioni, l’attacco alle greggi da parte di numerosi cani inselvatichiti di grossa taglia. Di seguito si dettagliano i risultati attesi dalla realizzazione del progetto: ◼ Attivazione di un servizio di assistenza agli allevatori inerente la gestione corretta dei tentativi di predazione del lupo ◼ Formazione degli allevatori sulla problematica di gestione degli attacchi da lupo o Abbattimento delle predazioni a danno delle aziende zootecniche da parte del lupo e del cane randagio/inselvatichito ◼ -Formazione degli allevatori sulle pratiche di tutela degli allevamenti e della buona condotta dei cani da guardiania e delle strutture di protezione. Appare opportuno che all’interno di ogni azienda zootecnica vi sia almeno un operatore formato ed esperto nella tutela dell’allevamento dalle predazioni. Si è notato infatti che in molti contesti la conduzione degli animali viene affidata, dal proprietario, a personale non qualificato, scelto per lo più in base a un basso costo, impreparato ad affrontare situazioni di emergenza/urgenza. Tale personale deve essere formato allo scopo di ottimizzarne l’efficacia migliorando collateralmente la qualità di vita degli animali. dipartimento di medicina veterinaria ◼ Divulgazione di una corretta informazione che permetta una serena gestione del fenomeno. ◼ Xxxxxxxxxxx di una cooperazione e collaborazione fra allevatori e fra allevatori e ricercatori che contribuiscano ad un continuo aggiornamento delle situazioni nei vari contesti. In tal senso, la creazione di un numero verde da parte della Regione potrebbe costituire un elemento estremamente positivo. ◼ redazione di un manuale di buone pratiche (da produrre in caso di prolungamento del progetto) per la tutela degli allevamenti dalle predazioni da parte di carnivori selvatici. Unitamente ad una informazione rivolta alle associazioni degli allevatori e a incontri con gli operatori del settore, la diffusione di un manuale di buone pratiche a cui fare riferimento appare una soluzione adeguata per ottenere, ...
Risultati attesi. La candidatura “CO4 Regeneration” di CM di Milano è stata declinata in tre proposte diverse e sinergiche. Pertanto, l’analisi dei risultati attesi deve tenere conto degli esiti sia di ognuna delle singole proposte, sia della rete di interventi alla scala comunale e del territorio metropolitano che si svilupperà a partire da esse. Le tre proposte agiscono su ambiti territoriali differenziati e comprendono interventi articolati secondo tre diversi obiettivi, orientati al servizio ed al miglioramento della qualità della vita degli abitanti del territorio metropolitano. La proposta A, infatti, prevede la costruzione di una serie di centralità alla scala della zona omogena. Tali cluster di servizi di vario tipo dovranno supportare il tessuto residenziale esistente, permettendo al contempo un processo di recupero di spazi abitativi ben serviti e localizzati strategicamente all’interno dei tre comuni interessati da destinare alle categorie più fragili ed alle popolazioni meno avvantaggiate nel processo di soddisfazione del loro fabbisogno abitativo. Esempi di questo tipo di interventi sono la rifunzionalizzazione dell’Edificio ponte – Comparto ex Rede di Parabiago o quello della Corte Torre Amigazzi a Rescaldina. Al contempo, l’installazione di sistemi tecnologici di avanguardia basati sul telemonitoraggio permetteranno alle strutture localizzate nella Casa del Balilla e nell’Edificio SAP di via Brisa di servire una platea allargata di utenti, a partire dalle popolazioni dei comuni interessati ma che si potrà allargare anche a quelli prossimi fino a coinvolgere un ampio brano della Zona Omogena “Alto Milanese”. La proposta B invece ha l’obiettivo di costruire una rete di centralità alla scala urbana ben connesse al sistema delle infrastrutture della mobilità pubblica e della ciclabilità. Tali sistemi sono declinati in modo differenziato all’interno della proposta. In alcuni casi la volontà era quella di costruire aggregati funzionali specializzati al servizio del tessuto residenziale esistente, come nel caso dell’ampliamento dell’edificio AFOL di Pieve Xxxxxxxx che permetterà l’insediamento di un co-working e di un asilo o quello di Cologno Monzese, dove il recupero Villa Citterio ai fini social housing permetterà al contempo di dotare il quadrante della città di nuovi spazi per la vita associativa e la comunità. Alti interventi sono più legati alla costruzione di spazi per la collettività. Sono esempi la riqualificazione di Piazza Xxxxx Xxxxxxx a Solaro, in stre...
Risultati attesi. L’offerta che si intende creare è quella di un medium completamente sintetico capace di rispondere a tre bisogni fondamentali, espressi o impliciti, degli operatori delle Banche degli Occhi: efficacia, maggiore disponibilità di tempo e miglioramento continuo degli standard operativi di sicurezza applicati. Per quanto riguarda il primo bisogno, il medium da sviluppare dovrà garantire prestazioni almeno paragonabili a quelle dei prodotti attualmente in uso e cioè consentire la coltura d’organo dei tessuti corneali destinati al trapianto per almeno un mese. Durante questo periodo, le caratteristiche qualitative iniziali del tessuto dovranno essere preservate e possibilmente migliorate attraverso il pieno recupero funzionale di cellule borderline. Relativamente al secondo bisogno, la disponibilità di un medium pronto solleverebbe gli operatori delle Banche degli Occhi dall’onerosa incombenza di doverlo prepararlo, permettendo di destinare ad altro le risorse impiegate in questa attività, con conseguente risparmio di tempo e denaro ed incremento dell’efficienza della Banca nell’erogazione dei propri servizi. Da ultimo, il medium che si intende offrire, una volta individuata la formulazione completamente sintetica che risponda al primo bisogno e permetta di eliminare i rischi potenziali associati alla presenza nei medium attuali di prodotti di derivazione animale, sarà fabbricato nel pieno rispetto delle normative vigenti e in conformità a tutti gli standard di qualità ad esso applicabili. In questo modo si risponde anche al terzo bisogno degli operatori delle Banche degli occhi di ridurre al minimo praticabile i potenziali rischi per i futuri destinatari dei tessuti, dovuti alla presenza di composti potenzialmente contaminanti o a eventuali falle durante la preparazione in asepsi dei media presso le strutture afferenti alle banche degli occhi.
Risultati attesi. (descrivere le modalità con cui si intercettano i bisogni da soddisfare, cioè l’offerta che si intende creare per soddisfare la domanda di cui sopra): Verranno sviluppate metodologie avanzate di chimica ed ecotossicologia, da applicarsi nell'ambito dei monitoraggi degli ambienti marino-costieri, per la valutazione della qualità degli ecosistemi acquatici. Saranno e/o ottimizzare metodologie di misura a supporto della normazione per il controllo e il raggiungimento di obiettivi di qualità ambientale. In particolare si prevede: - la relizzazione di nuovi sensori chimici luminescenti per la determinazione selettiva delle specie del mercurio. - l'identificazione di una batteria di saggi tossicologici innovativa ad elevata sensibilità dal punto di vista diagnostico ed elevata valenza ecologica. - applicazione del MytArray 1.0 ad altri siti dell’ambiente lagunare veneziano per i quali sia stato informatizzato un buon numero di dati relativi ad analisi geomorfologiche, chimiche e biologiche, queste ultime riferibili a biomarcatori tradizionali. Valutazione della soglia di sensibilità del MytArray 1.0 in mitili esposti a dosi scalari di miscele o singoli contaminanti chimici. - ampliamento del database integrato con tutte le informazioni genetiche disponibili per singole zone lagunari e con mappe georeferenziate relative ai dati ambientali. - allestimento e primo utilizzo in condizioni controllate di un miniarray (Mini-MytArray) di ~50 geni aventi potenziale valore diagnostico nell’accertamento della contaminazione dei mitili da metalli pesanti, composti organici e possibili altri contaminanti. Lattebusche sca Xxx Xxxxxxxxx, 00 - Xxxxxx xx Xxxxxxxxxxxxx (XX) Venetoagricoltura Xxx X. xxxxxxx, 74 – 36016 Thiene (VI) tel. 0000-000000 – fax. 0000-000000 eMail: xxxxxxxx.xxxxxx@xxxxxxxxxxxxxxxxx.xxx Continuazione del progetto “Azione Biotech I” n. 3 titolo breve PRODOTTI LATTIERO CASEARI CON PROBIOTICI Nuovo progetto Metodi biotecnologici innovativi per la produzione di molecole di interesse farmaceutico Ingegneria tissutale con l’utilizzo di matrici ripopolate con cellule staminali Diagnostica basata su tecnologie biologiche Metodi biotecnologici per il monitoraggio dell'inquinamento ambientale, bioremediation abbattimento di microinquinanti Applicazioni di tecniche biotecnologiche per lo sviluppo della produzione animale e vegetale Il progetto si propone di sviluppare i dati acquisiti nel corso della prima fase ed in particolar modo di ampliare la gamma dei prodotti l...
Risultati attesi. (di processo [P], di risultato [R]) e di impatto [I]) P: R: I: ENTE COORDINATORE DOCUMENTI E ATTI DI RIFERIMENTO TITOLO PROGETTO/AZIONE PREMESSA DI CONTESTO FINALITA' DEL PROGETTO/AZIONE OBIETTIVI SPECIFICI SVILUPPO DEL PROGETTO/AZIONE (anche in più fasi) PERIODO DI SVOLGIMENTO
Risultati attesi. Garantire la piena accessibilità degli spazi del Parco della Musica e del Teatro Lirico di Cagliari, al fine di consentire la fruibilità degli spazi per i cittadini e per la diversificazione e valorizzazione delle produzioni del Teatro, per l'internazionalizzazione e il potenziamento del turismo culturale, anche attraverso la valorizzazione degli attrattori territoriali regionali.
Risultati attesi. Il progetto si propone il raggiungimento degli obiettivi attraverso una serie di azioni ed attività finalizzate all’individuazione di composti aventi scarsa tossicità generale e soprattutto un meccanismo specifico e dimostrato di interazione con le cellule neoplastiche. La scelta dei coniugati aventi tali proprietà, permetterà di procedere con lo sviluppo preclinico e successivamente clinico in ottemperanza delle linee guida nazioni ed europee in tema di mezzi di indagine e farmaci oncologici. A fianco di questo risultato/obbiettivo finale risultano di fondamentale importanza anche i seguenti risultati collaterali che il progetto intende perseguire: Generazione di nuovo know-how: ideazione, sviluppo e messa a punto di processi innovativi nel campo biosintetico e biotecnologico con produzione di nuovi strumenti per il targeting selettivo di particolari tessuti o cellule. Tali conoscenze potranno essere esportate ed utilizzate per altri sistemi e molecole. Definizione di nuovi protocolli di diagnosi e terapia della malattia oncologica: la possibilità di identificazione e trattamento selettivi di alcune neoplasie permetterà di ridisegnare le linee guida per il paziente neoplastico. Sviluppo di innovazione nella piccola/media impresa italiana: l'integrazione tra Università e azienda nello sviluppo di metodologie applicative rende possibile la traslazione delle idee/tecnologie proprie del settore della ricerca universitaria a settori applicativi che spesso non riescono a beneficiarne in modo competitivo anche nei confronti del mercato internazionale. La ricaduta di questo processo si identifica anche sul piano occupazionale con la creazione di nuovi posti di lavoro nei settori della ricerca applicata.
Risultati attesi. Definizione dei calendari di ripresa vegetativa, di fioritura, e maturazione delle castagne di accessioni presenti nel campo collezione ARSIAL per l’individuazione di genotipi di castagno da frutto vocati per una introduzione in coltura in ambiente laziale e a bassa suscettibilità a cinipide del castagno. Tra gli obiettivi attesi, oltre a fornire informazioni fenologiche utili per un ampliamento varietale, si auspica anche la possibilità di implementare futuri programmi di miglioramento genetico da realizzarsi tramite incrocio controllato; • Ampliamento del campo collezione tramite introduzione di nuovi genotipi migliorativi per un ampliamento del panorama varietale per un turnover varietale del panorama castanicolo, in grado di rispondere alle nuove esigenze ambientali, oltre a rispondere alla richiesta di mercato.
Risultati attesi. 1.Aumento della popolazione attiva e del tasso di occupazione 2. Aumento del PIL e del Reddito Disponibile 3 Diminuzione dei tassi di povertà
Risultati attesi. Il risultato atteso dal progetto è la sottoscrizione del Contratto di Fiume quale impegno da parte dei portatori di interesse sul bacino idrografico del torrente Agogna all’attuazione di azioni condivise e finalizzate agli obiettivi di cui al paragrafo precedente. In linea con gli indirizzi della Regione, sono quindi sotto prodotti del processo: • un processo decisionale avviato e condiviso, capace di durare nel tempo con un tavolo di coordinamento permanente. • una base conoscitiva strutturata, condivisa e aggiornabile sullo stato dell'ecosistema fluviale e i problemi/opportunità ad esso collegati, nonché il quadro degli strumenti programmatici (piani, programmi, progetti) esistenti; • la definizione condivisa di obiettivi da raggiungere -in relazione allo stato dell’ecosistema fluviale e all’uso delle risorse che esso costituisce- e della strategia da adottare, capace di coordinare diversi strumenti di pianificazione e programmatici e di fare propri i principi della riqualificazione fluviale; • un Piano di Azione che stabilisce le azioni prioritarie, i ruoli e le modalità per l’implementazione della strategia stessa e uno schema per monitorarne l’implementazione; • un Contratto di Fiume quale documento di impegno formale ad attuare (tutte o parte delle) le azioni elaborate e condivise nel percorso partecipato.