PROVINCIA DI SALERNO
ORIGINALE/COPIA
PROVINCIA DI SALERNO
Decreto del Presidente della Provincia
del 10 luglio 2017
n. 75
(spazio riservato alla Segreteria Generale)
OGGETTO : Realizzazione della strada Fondovalle del Calore Salernitano di collegamento tra il sistema urbano di Vallo della Lucania – Cilento per agglomerati industriali della Valle del Sele”.-
ATTO DI INDIRIZZO - PROVVEDIMENTI
IL PRESIDENTE
Con la partecipazione del Segretario Generale xxxx. Xxxxxxx Xx Xxxxxxx
VISTA la proposta di decreto n. 9 del registro del Settore proponente redatta all’interno; PRESO ATTO dei riferimenti normativi citati;
VISTO il Decreto Legislativo n. 267/2000; VISTA la Legge n. 56/2014;
VISTO lo Statuto della Provincia ed in particolare gli artt. 25 e 27;
VISTI i pareri di regolarità tecnica e di regolarità contabile espressi dai Dirigenti competenti, ai sensi dell’art. 49 del T.U. 267/2000;
DECRETA
1) di approvare la proposta di decreto n. 9 del registro del Settore proponente inserita nel presente provvedimento per formarne parte integrante e sostanziale;
2) di incaricare i competenti Uffici di provvedere agli atti consequenziali;
3) di approvare l’allegato , parte integrante del presente provvedimento, composto da n. pagine;
4) di incaricare i Dirigenti dei Settori Viabilità e Trasporti ed Economico - Finanziario dell’esecuzione del presente decreto.
PROVINCIA DI SALERNO
Proposta di decreto del Presidente della Provincia
Data 03/07/2017 N. 9 registro Settore
SETTORE PROPONENTE “VIABILITA’ E TRASPORTI”
OGGETTO : Realizzazione della strada Fondovalle del Calore Salernitano di collegamento tra il sistema urbano di Vallo della Lucania – Cilento per agglomerati industriali della Valle del Sele”.-
ATTO DI INDIRIZZO - PROVVEDIMENTI.
RELAZIONE TECNICA :
La Provincia di Salerno ha in corso i lavori inerenti l’intervento denominato “Realizzazione della strada Fondovalle del Calore Salernitano di collegamento tra il sistema urbano Vallo della Lucania – Cilento per agglomerati industriali Valle del Sele 1° tronco : Xxxxxxxxxx xxx Xxxxxx xx X.X. 00 a S.S. 166”, finanziato dalla Regione Campania con fondi della legge n. 64/86 per l’importo di € 33.201.860,79.
Per tale intervento con provvedimento prot. n. 13590 del 08 maggio 2012, acquisito al protocollo dell’Ente in data 09 maggio 2012 al n. INT201200024041, la Soprintendenza B.A.A.P. di Salerno ordinava la sospensione cautelare dei lavori in corso di realizzazione; su disposizione del R.U.P. pro-tempore, Xxx. Xxxxxxx XXXXXXXXX, la Direzione Lavori ordinava, con Ordine di Servizio n. 2, all’impresa esecutrice, in data 09 maggio 2012, la sospensione dei lavori.
Nelle more del contenzioso insorto con la Soprintendenza B.A.A.P. di Salerno, con esito positivo in favore della Provincia nei due gradi della giustizia amministrativa, la Regione Campania, a seguito di una fitta corrispondenza tra il 2013 ed il 2015, con Decreto del Dipartimento Programmazione e dello Sviluppo Economico n. 14 del 12 novembre 2015, revocava il finanziamento assegnato. La Provincia di Salerno, avverso tale decreto, proponeva ricorso al TAR competente n. 36/2016.
L’Avvocatura Regionale nel rendere il proprio parere sulla revoca del finanziamento, tra l’altro, precisava che l’eventuale revoca del finanziamento, conseguente le “condivisibili criticità”, non avrebbe pregiudicato, in sede di indirizzo politico, l’opportunità di una rivalutazione circa l’importanza dell’opera in relazione alle sue oggettive caratteristiche, tale da giustificare l’ingente spesa superiore a quella prevista dalla L. n. 64/86. Successivamente in attuazione del Decreto del Dipartimento Programmazione e dello Sviluppo Economico
n. 14 del 12 novembre 2015, la Provincia in data 30 dicembre 2015 e 18 gennaio 2016 inviava alla Regione Campania la “Relazione di accertamento dei lavori eseguiti alla data dell’ultima sospensione dei lavori” e la rendicontazione delle spese effettivamente sostenute (pari ad € 4.089.357,83) nonché l’elenco delle spese documentate non pagate per carenza di fondi, richiedendone la liquidazione (pari ad € 5.028.507,03).
Dalla succitata relazione del RUP “sullo stato di consistenza fisico e finanziario dei lavori eseguiti alla data del 09 maggio 2012 ed avanzamento contabile dell’opera” redatto dalla D.L. in seguito alla sospensione disposta a causa del contenzioso con la Soprintendenza, emerge che il residuo importo del finanziamento potrà consentire il completamento del lotto funzionale in corso.
A seguito di copioso carteggio intercorso, con decreto dirigenziale della Direzione Generale per la Programmazione Economica e il Turismo della Regione Campania – Dipartimento della Programmazione e dello Sviluppo Economica (già Settore Affari Generali della Presidenza e Collegamento con gli Assessori della Giunta Regionale della Campania) n. 1 del 15 marzo 2016 – DIPART. 51 – DIR. GEN./DIR. STAFF DIP. 1 – UOD/STAFF DIR. GEN. 8, veniva liquidata la somma di € 4.089.357,83 quale rimborso delle spese anticipate dalla Provincia di Salerno per lavori, forniture ed indennità espropriative.
Successivamente a seguito rendicontazione, con decreto n. 126 del 05 dicembre 2016 è stata autorizzata la liquidazione della somma di € 1.961.959,46 quale ulteriore rimborso delle spese anticipate, ai sensi del combinato disposto del punto 3) del Decreto n. 14/2015 e del punto 2) del Decreto n. 1/2016.
La Regione Campania, considerato che l’intervento in oggetto riveste carattere strategico per la Provincia di Salerno e per la stessa Regione, al fine di evitare l’interruzione dei lavori che comporterebbe ai territori interessati ed alla collettività il duplice e contemporaneo danno della mancata fruizione dell’opera e della vanificazione degli investimenti ad oggi realizzati, con delibera di G.R. n. 765 del 20 dicembre 2016 ha confermato programmaticamente l’assegnazione a favore della Provincia di Salerno dell’importo di € 9.220.711,34 quale importo residuo dell’originario impegno relativo alla legge n. 64/86.
Alla luce della conferma del finanziamento di cui alla delibera di G.R. n. 765 del 20 dicembre 2016, in esecuzione del Decreto del Presidente della Provincia di Salerno n. 11 del 10 febbraio 2017, si è provveduto in data 07 giugno 2017 a formalizzare presso il TAR Campania – Salerno la rinuncia al ricorso pendente
R.G. 125/16, al fine di poter sottoscrivere la relativa convenzione disciplinante il nuovo finanziamento assegnato dalla Regione Campania.
La strategicità dell’intervento in esame è confermata anche dall’interesse nazionale alla realizzazione nella sua completa definizione tanto da prevederne l’ulteriore destinazione di risorse per l'importo di 15 Meuro, a valere su Fondi Sviluppo e Coesione 2014-2020 (quota nazionale), nel Piano Operativo predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, approvato nella riunione del CIPE del 30 novembre 2016, nell'ambito del Programma d'intervento sulle Infrastrutture della Campania, condiviso da Governo e Regione in seno alla Cabina di Regia (CdR) istituita ex D.P.C.M. del 25/02/2016, per la programmazione dei Fondi Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 (quota nazionale), di cui alla delibera CIPE n. 25 del 10 agosto 2016. Atteso che con i fondi assegnati con la delibera di G.R. Campania n. 765 del 20 dicembre 2016 non è assicurata la copertura finanziaria di tutte le spese inerenti le opere in corso, in particolare per il completamento della procedura espropriativa e per il saldo delle spese generali alla data di sospensione dei lavori, è indispensabile appostare ulteriori risorse dell’Ente per la risoluzione della problematica appena evidenziata.
Per il raggiungimento della finalità innanzi evidenziata occorre procedere con urgenza, attesa l’imminente ripresa dei lavori, a reperire l’importo necessario pari ad € 1.000.000,00 quale quota di cofinanziamento dei fondi assegnati dalla Regione Campania.
L’importo di € 1.000.000,00 può trovare copertura finanziaria sui fondi assegnati a questo Ente, ai sensi dell’art. 7-bis del D.L. 133/2016, quale contributo ANAS (pari ad € 2.891.773,00), iscritti nel redigendo Bilancio 2017 al Capitolo di Entrata n. 40200001 e al Capitolo di spesa n. 10052199 e che, alla data odierna, presenta una sufficiente disponibilità all’impegno.
Tanto evidenzia la necessità di prendere atto delle nuove risorse finanziarie disponibili per la realizzazione dell’intervento in argomento che, di conseguenza, mettono l’Ente nelle condizioni di poter completare le opere in corso e successivamente realizzare un II° stralcio dell’importante arteria stradale di che trattasi.
TUTTO CIO’, PREMESSO CHE :
✓ con deliberazione di Giunta Provinciale n. 490 del 10 giugno 2005, esecutiva ai sensi di legge, veniva approvato il progetto esecutivo dei lavori di “Realizzazione della strada Fondovalle del Calore Salernitano di collegamento tra il sistema urbano di Vallo della Lucania – Cilento per agglomerati industriali della Valle del Sele” per l’importo complessivo di € 43.898.836,42 – opera finanziata con fondi a totale carico della Regione Campania, ai sensi della legge n. 64/84, assegnati con deliberazione di Giunta Regionale n. 2020 del 27 aprile 1998;
✓ a seguito di espletamento di regolare procedura di gara, con Determinazione Dirigenziale n. 2944 del 06 dicembre 2006, veniva disposta l’aggiudicazione definitiva dei lavori all’impresa A.T.I. “CO.GE.R.
s.r.l. (già S.p.A.) - (impresa mandataria) – XXX.XXX. S.p.A. (impresa mandante) – EDREVEA S.p.A.
(impresa mandante)“ con sede in Roma alla via Xxx Xxxxxxx n. 220, per il prezzo netto di €
19.697.900,31 cui va aggiunto l’importo per gli oneri di sicurezza pari ad € 600.658,92 – per un totale complessivo di € 20.298.559,23;
✓ tali lavori venivano regolati con contratto di appalto del 30 aprile 2007 rep. n. 2458, registrato all’Ufficio delle Entrate di Salerno in data 15 maggio 2007 al n. 2829 serie 1°;
✓ in seguito ad intervenuta risoluzione contrattuale con l’impresa A.T.I. “CO.GE.R. s.r.l. (già S.p.A.) - (impresa mandataria) – XXX.XXX. S.p.A. (impresa mandante) – EDREVEA S.p.A. (impresa mandante)“, con Determinazione Dirigenziale dell’ex Settore Progetti Speciali n. 6118/RG del 02 dicembre 2010 (Registro interno del Settore n. 785 del 19 ottobre 2010), veniva riapprovato il progetto esecutivo finalizzato alla ripresa e al completamento dei lavori di “Realizzazione della strada Fondovalle del Calore Salernitano di collegamento fra il sistema urbano Vallo della Lucania Cilento per agglomerati industriali Valle del Sele – 1° Stralcio“;
✓ con Determinazione Dirigenziale dell’ex Settore Progetti Speciali n. 7835/RG del 31 dicembre 2010 (Registro interno del Settore n. 898 del 11 novembre 2010), i lavori venivano definitivamente aggiudicati all’impresa A.T.I. “XXXXXX XXXXXXXX s.r.l. (impresa mandataria) – ICO COSTRUZIONI GENERALI s.r.l (impresa mandante)“, con sede in Roccella Jonica (RC) alla xxx Xxxxxxx x. 00, per l’importo netto di € 18.184.441,36 (di cui € 535.684,12 per oneri della sicurezza), oltre I.V.A. come per legge, e venivano consegnati alla stessa, ai fini dell’esecuzione, in data 20 gennaio 2011;
✓ con Determinazione Dirigenziale n. 4/RG del 31 gennaio 2011 (Registro interno del Settore n. 1 del 05 gennaio 2011) in seguito a richiesta di recesso dall’A.T.I. da parte dell’impresa mandante ICO COSTRUZIONI GENERALI s.r.l., veniva autorizzata la modifica dell’A.T.I. affidataria dei lavori, per cui i medesimi restavano assegnati per il 100% all’impresa XXXXXX Xxxxxxxx s.r.l.;
✓ i lavori di cui innanzi, affidati con la Determinazione Dirigenziale dell’ex Settore Progetti Speciali n. 7835/RG del 31 dicembre 2010 (Registro interno del Settore n. 898 del 11 novembre 2010), venivano regolati con contratto di appalto stipulato in data 22 luglio 2011, rep. n. 3162, registrato all’Agenzia delle Entrate di Salerno in data 26 luglio 2011 al n. 926, serie 1°;
✓ per tali lavori con provvedimento prot. n. 13590 del 08 maggio 2012, acquisito al protocollo dell’Ente in data 09 maggio 2012 al n. INT201200024041, la Soprintendenza B.A.A.P. di Salerno ne ordinava la sospensione cautelare;
✓ su disposizione del R.U.P. pro-tempore, Xxx. Xxxxxxx XXXXXXXXX, la Direzione Lavori ordinava con Ordine di Servizio n. 2 all’impresa esecutrice, in data 09 maggio 2012, la sospensione dei lavori;
✓ alla data odierna i lavori sono ancora sospesi;
Preso atto che :
✓ con decreto dirigenziale del Settore Affari Generali della Presidenza e Collegamento con gli Assessori della Giunta Regionale della Campania n. 534 del 19 giugno 2007, A.G.C. 3 – Settore 2 - veniva assegnato, in via definitiva, il finanziamento dell’importo di € 33.201.860,79 e contestualmente liquidata la somma di € 2.785.337,27 quale prima rata, pari al 15 % dell’assegnazione definitiva del finanziamento, al netto delle economie da ribasso d’asta eccedenti il 7% dell’importo aggiudicato, diminuita della somma di € 2.194.941,82 già erogata alla Comunità Montana Alburni con D.P.G.R. n. 5366 del 01 settembre 1989;
✓ con decreti dirigenziali del Settore Pianificazione e Collegamenti con le Aree Generali di Coordinamento della Giunta Regionale della Campania nn. 30 del 17 settembre 2008 e 84 del 04 marzo 2009, A.G.C. 3 – Settore 2 - veniva disposta la liquidazione della seconda rata, per il complessivo importo di € 6.640.371,95 pari al 20% dell’assegnazione definitiva del finanziamento per la realizzazione dell’intervento di cui sopra;
✓ con nota del 11 maggio 2011, prot. PSA201100122662, assunta dal Settore Piani e Programmi della Regione Campania in data 12 maggio 2011, venivano richiesti gli ulteriori ratei del finanziamento assegnato e precisamente la terza rata dell’importo di € 6.640.371,95;
✓ a fronte della succitata richiesta, il Settore Pianificazione e Collegamenti con le Aree Generali di Coordinamento della Giunta Regionale della Campania, seppure la rendicontazione trasmessa soddisfava le condizioni richieste dal Decreto Regionale n. 12/2007, poiché i fondi in argomento sono stati colpiti da perenzione amministrativa ai sensi dell’art. 42 della L.R. n. 7/2002, con Decreto Dirigenziale n. 211 del 20 aprile 2012 – A.G.C. 3 – Settore 2 – Servizio 4 – Sezione 0, liquidava un acconto di € 1.892.754,30 corrispondente al 30% della rata richiesta;
✓ con decreto n. 1215 del 28 dicembre 2012 della Giunta Regionale della Campania, Area generale di Coordinamento 3 – Settore 2 – Servizio 4, trasmesso dal settore Finanziario al competente settore Lavori Pubblici e Viabilità con nota del 14 gennaio 2013, prot. INT201300001381, in seguito a compensazione tra la Regione Campania e la Provincia di Salerno, veniva disposta la liquidazione del saldo della terza rata sul finanziamento concesso, per il complessivo importo di € 4.416.426,82;
✓ a seguito di intervenuto contenzioso con l’Ente Finanziatore e di una fitta corrispondenza tra il 2013 ed il 2015, con Decreto del Dipartimento Programmazione e dello Sviluppo Economico n. 14 del 12 novembre 2015, per le motivazioni in esso riportate, veniva revocato il finanziamento assegnato;
✓ l’Avvocatura Regionale nel rendere il proprio parere sulla revoca del finanziamento, tra l’altro, precisava che l’eventuale revoca del finanziamento, conseguente le “condivisibili criticità”, non avrebbe pregiudicato, in sede di indirizzo politico, l’opportunità di una rivalutazione circa l’importanza dell’opera in relazione alle sue oggettive caratteristiche, tale da giustificare l’ingente spesa superiore a quella prevista dalla L. n. 64/86;
✓ in attuazione del Decreto del Dipartimento Programmazione e dello Sviluppo Economico n. 14 del 12 novembre 2015, la Provincia in data 30 dicembre 2015 e 18 gennaio 2016 inviava alla Regione Campania la “Relazione di accertamento dei lavori eseguiti alla data dell’ultima sospensione dei lavori” e la rendicontazione delle spese effettivamente sostenute (pari ad € 4.089.357,83) nonché l’elenco delle spese documentate non pagate per carenza di fondi, richiedendone la liquidazione (pari ad € 5.028.507,03);
✓ avverso i decreti nn. 12/2007 e 14/2015, la Provincia di Salerno proponeva ricorso al TAR competente n. 36/2016;
✓ il copioso carteggio intercorso tra la Provincia di Salerno e la Regione Campania nonché il ricorso n. 36/2016 presentato al TAR avverso il Decreto del Dipartimento Programmazione e dello Sviluppo Economico n. 14 del 12 novembre 2015 circa la revoca del finanziamento, di fatto ha salvaguardato l’intervento, atteso che con decreto dirigenziale della Direzione Generale per la Programmazione Economica e il Turismo della Regione Campania – Dipartimento della Programmazione e dello Sviluppo Economica (già Settore Affari Generali della Presidenza e Collegamento con gli Assessori della Giunta Regionale della Campania) n. 1 del 15 marzo 2016 – DIPART. 51 – DIR. GEN./DIR. STAFF DIP. 1 – UOD/STAFF DIR. GEN. 8, veniva liquidata la somma di € 4.089.357,83 quale rimborso delle spese anticipate dalla Provincia di Salerno per lavori, forniture ed indennità espropriative;
✓ a seguito rendicontazione, con decreto n. 126 del 05 dicembre 2016 è stata autorizzata, da parte della Direzione Generale per la Programmazione Economica e il Turismo della Regione Campania, la liquidazione della ulteriore somma di € 1.961.959,46 quale rimborso delle spese anticipate, ai sensi del combinato disposto del punto 3) del Decreto n. 14/2015 e del punto 2) del Decreto n. 1/2016;
✓ l’importo complessivo erogato sui fondi della legge n. 64/86 dalla Direzione Generale per la Programmazione Economica e il Turismo della Regione Campania – Dipartimento della Programmazione e dello Sviluppo Economica (già Settore Affari Generali della Presidenza e Collegamento con gli Assessori della Giunta Regionale della Campania), ivi compreso le somme erogate alla Comunità Montana degli Alburni, a chiusura delle spese rimborsate in esecuzione dei citati Decreti
n. 14/2015 e 1/2016 ammonta ad € 23.981.149,45 con il seguente quadro economico di spesa finale, raggruppato per capitoli :
Codice intervento | Voce del Q.T.E. | Capitoli di spesa del Q.T.E. | Previsione progettuale aderente al Q.T.E. approvato con Determinazione Dirigenziale n. 7273/RG del 28 luglio 2009 | Avanzamento ed imputazione della spesa sostenuta effettivamente in base pagamenti già effettuati | NOTE |
L. 64/86 2° PAA. | A.1+A.2+A.3 | Lavori (compreso oneri della sicurezza) | 20.912.535,00 | 00.000.000,29 | |
L. 64/86 2° PAA. | B.1 | Sistemazione idraulica Vallone Ferro (prescrizione Autorità di Bacino) | 150.000,00 | 0,00 | |
L. 64/86 2° PAA. | B.2 | Acquisizione aree ed immobili | 2.547.271,41 | ||
B.2.1 | Somme corrisposte per stralcio funzionale opere in corso | 1.141.838,19 | |||
B.2.2 | Somme prevista per accordi bonari e contenziosi con impresa, ma utilizzata per acquisizione aree stralcio opere di completamento a farsi | 1.049.770,46 | |||
L. 64/86 2° PAA. | B.3 | Imprevisti e lavori in economia | 309.005,37 | 2.007.533,82 | * |
L. 64/86 2° PAA. | B.4 | Spese tecniche e generali, attività preliminari, rilievi, collaudi, consulenza e supporto, assistenza di cantiere, pubblicità gara, iter autorizzativi, art. 18 legge n. 109/94, ecc. (max 12% dell’importo lordo dei lavori + spesa per sistemazione idraulica Vallone Ferro) | 3.791.526,19 | 2.857.037,10 | * * |
L. 64/86 2° PAA. | B.6 | I.V.A. su importo dei lavori di aggiudicazione, sistemazione idraulica Vallone Ferro e spese tecniche | 4.980.097,35 | 2.998.398,61 | |
L. 64/86 2° PAA. | B.7 | Accantonamento | 511.425,24 | 313.542,98 | |
TOTALE IMPORTO EROGATO SU FONDI LEGGE N. 64/00 | 00.000.000,45 | ||||
Economie da ribasso d’asta eccedenti il 7% | 10.696.975,84 | ||||
Fondi non erogati per intervenuta revoca del finanziamento assegnato | 9.220.711,34 | ||||
TOTALE IMPORTO DEL FINANZIAMENTO LEGGE 64/00 | 00.000.000,63 |
* Somma comprensiva dell’importo di € 1.863.755,14 erogata in favore della Comunità Montana degli Alburni e non restituita alla Provincia, per la quale sarà avviata azione giudiziaria per il recupero.
* * Somma comprensiva dell’importo di € 331.186,68 quale importo trasferito dalla Comunità Montana degli Alburni alla Provincia con mandato n. 4895 del 28 dicembre 2009.
Considerato che :
✓ i lavori di “Realizzazione della strada Fondovalle del Calore Salernitano di collegamento tra il sistema urbano di Vallo della Lucania – Cilento per agglomerati industriali della Valle del Sele” rappresentano un’opera strategica di primaria importanza sia per il potenziamento della rete stradale provinciale sia per la valorizzazione del territorio che attraversa;
✓ l’intervento in oggetto riveste carattere strategico per la Provincia di Salerno e la stessa Regione, tanto che le decisioni assunte nel tempo dalla Giunta regionale, a partire dall’originario finanziamento disposto nel 1989 a valere sulla Legge 64/86, sono sempre andate nella direzione di confermare l’interesse pubblico e della Regione medesima alla realizzazione della strada;
✓ la strategicità dell’intervento in esame è confermata anche dall’interesse nazionale alla realizzazione nella sua completa definizione tanto da prevederne l’ulteriore destinazione di risorse per l'importo di 15 Meuro, a valere su Fondi Sviluppo e Coesione 2014-2020 (quota nazionale), nel Piano Operativo predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, approvato nella riunione del CIPE del 30 novembre 2016, nell'ambito del Programma d'intervento sulle Infrastrutture della Campania, condiviso da Governo e Regione in seno alla Cabina di Regia (CdR) istituita ex D.P.C.M. del 25/02/2016, per la programmazione dei Fondi Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 (quota nazionale), di cui alla delibera CIPE n. 25 del 10 agosto 2016;
✓ la prosecuzione dei lavori ed il completamento di tale intervento risponde ad un’esigenza indifferibile e cogente, considerato che la strada in parola rappresenta via di esodo;
✓ per quanto innanzi evidenziato la Regione Campania, al fine di evitare l’interruzione dei lavori che comporterebbe ai territori interessati ed alla collettività il duplice e contemporaneo danno della mancata fruizione dell’opera e della vanificazione degli investimenti ad oggi realizzati, con delibera di G.R. n. 765 del 20 dicembre 2016 ha confermato programmaticamente l’assegnazione a favore della Provincia di Salerno dell’importo di € 9.220.711,34 quale importo residuo dell’originario impegno relativo alla legge n. 64/86;
✓ alla luce della conferma del finanziamento di cui alla delibera di G.R. Campania n. 765 del 20 dicembre 2016, in esecuzione del Decreto del Presidente della Provincia di Salerno n. 11 del 10 febbraio 2017, si è provveduto in data 07 giugno 2017 a formalizzare presso il TAR Campania – Salerno la rinuncia al ricorso pendente R.G. 125/16, al fine di poter sottoscrivere la relativa convenzione disciplinante il nuovo finanziamento assegnato dalla Regione Campania;
Rilevato che :
✓ con i fondi assegnati con la delibera di G.R. Campania n. 765 del 20 dicembre 2016 non è assicurata la copertura finanziaria di tutte le spese inerenti le opere in corso, in particolare per il completamento della procedura espropriativa e per il saldo delle spese generali alla data di sospensione dei lavori, ragion per cui è indispensabile appostare ulteriori risorse dell’Ente per la risoluzione della problematica appena evidenziata;
✓ per il raggiungimento della finalità innanzi evidenziata occorre procedere con urgenza, attesa l’imminente ripresa dei lavori, a reperire l’importo necessario pari ad € 1.000.000,00 quale quota di cofinanziamento dei fondi assegnati dalla Regione Campania;
✓ l’importo di € 1.000.000,00 può trovare copertura finanziaria sui fondi assegnati a questo Ente, ai sensi dell’art. 7-bis del D.L. 133/2016, quale contributo ANAS (pari ad € 2.891.773,00), iscritti nel redigendo Bilancio 2017 al Capitolo di Entrata n. 40200001 e al Capitolo di spesa n. 10052199 e che, alla data odierna, presenta una sufficiente disponibilità all’impegno;
✓ il residuo importo del finanziamento pari ad € 9.220.711,34 - assegnato con la citata D.G.R. Campania
n. 765 del 20 dicembre 2016 – unitamente alla quota di cofinanziamento che si apposta con il presente provvedimento e alla somma da recuperare dalla Comunità Montana degli Alburni, previo avvio di azione giudiziaria, potrà consentire il completamento delle opere in corso, ed il relativo Q.T.E. presenta le seguenti risultanze :
OGGETTO | IMPORTO | NOTE | ||
A | Importo residuo dei lavori da realizzare, a corpo e a misura (al netto del ribasso d’asta del 31,780%, comprensivo degli oneri di sicurezza) | € | 7.481.927,14 |
TOTALE QUOTA RESIDUA LAVORI DA REALIZZARE | € | 7.481.927,14 | ||
B | SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE : | |||
B.1 | I.V.A. : 22% su importo dei lavori da realizzare | € | 1.646.023,97 | |
B.2 | Spese tecniche e generali | € | 342.760,23 | |
B.3 | Imprevisti (importo comprensivo di I.V.A.) | € | 1.863.755,14 | * |
B.4 | Acquisizione aree ed immobili (saldo 20% indennità determinata, spese per trascrizione e volture atti di cessione, ecc) | € | 750.000,00 | |
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE | € | 4.602.539,34 | ||
TOTALE IMPORTO PROGETTO PER COMPLETAMENTO OPERE IN CORSO | € | 12.084.466,48 |
* Importo di € 1.863.755,14 erogato in favore della Comunità Montana degli Alburni e non restituito alla Provincia, per il quale sarà avviata azione giudiziaria per il recupero.
✓ stante l’ulteriore destinazione di risorse per l'importo di 15 Meuro, a valere su Fondi Sviluppo e Coesione 2014-2020 (quota nazionale), nel Piano Operativo predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, approvato nella riunione del CIPE del 30 novembre 2016, nell'ambito del Programma d'intervento sulle Infrastrutture della Campania, condiviso da Governo e Regione in seno alla Cabina di Regia (CdR) istituita ex D.P.C.M. del 25/02/2016, per la programmazione dei Fondi Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 (quota nazionale), di cui alla delibera CIPE n. 25 del 10 agosto 2016, si determina l’ulteriore quadro tecnico economico, del successivo stralcio da realizzare, che presenta le seguenti risultanze :
OGGETTO | IMPORTO | NOTE | ||
A | Importo lavori da realizzare, a corpo e a misura | € | 10.500.000,00 | |
TOTALE LAVORI DA REALIZZARE | € | 10.500.000,00 | ||
B | SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE : | |||
B.1 | Acquisizione aree ed immobili, spese per trascrizione e volture atti di cessione, accordi bonari, risoluzione contenziosi con l’impresa, ecc. | € | 1.863.696,05 | * |
B.2 | I.V.A. : 22% su importo dei lavori da realizzare | € | 2.310.000,00 | |
B.3 | Spese tecniche e generali | € | 210.000,00 | |
B.4 | Imprevisti (importo comprensivo di I.V.A.) | € | 116.303,95 | |
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE | € | 4.500.000,00 | ||
TOTALE IMPORTO PROGETTO II° STRALCIO | € | 15.000.000,00 |
* Importo comprensivo di € 1.049.770,46 già liquidato, quale corresponsione del 80% dell’indennità determinata sulla base di accordi bonari, a valere sui fondi della legge n. 64/86.
Visti :
✓ lo schema di convenzione da sottoscrivere con la Soprintendenza BAAP di Salerno (trasmesso dalla medesima con nota prot. n. 16928 del 03 luglio 2017), accordo sostitutivo di provvedimenti tra Pubbliche Amministrazioni (artt. 11, commi 2° e 3°, e 15 della legge n. 241/1990 e ss.mm.ii.), quale parere favorevole di accertamento di compatibilità paesaggistica delle opere già realizzate nell’ambito del 1° stralcio funzionale dell’intervento in argomento, nonché del parere ex art. 146, comma 5°, del D.Lgs. n. 42/2004 per le realizzande opere di completamento del predetto stralcio funzionale e di mitigazione, in esecuzione delle statuizioni contenute nelle sentenze dei Giudici amministrativi – TAR Campania – Sezione di Salerno – n. 1418/2013 e Consiglio di Stato, Sezione VI, n. 4515/2014;
✓ il Decreto Legislativo n. 267 del 18 agosto 2000 e ss.mm.ii.;
✓ lo Statuto della Provincia e il Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi.
Si da atto che il presente procedimento, con riferimento all’Area funzionale di appartenenza, è classificato a rischio alto dal vigente Piano Triennale di Prevenzione della corruzione.
Per il presente atto dovrà essere richiesta la pubblicazione in Amministrazione Trasparente ai sensi del D.Lgs. n. 33/2013.
Si propone, pertanto, l’adozione dell’atto nella formulazione che segue.
Salerno, lì 3 luglio 2017 Xxxxxxxx XXXXXX
PROPOSTA
IL PRESIDENTE
Vista la relazione che precede contenente le motivazioni che giustificano l’adozione del presente provvedimento;
Visti i riferimenti normativi richiamati nella relazione tecnica del Dirigente;
VISTI :
• lo Statuto della Provincia di Salerno;
• il Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi;
• la legge n. 56/2014;
• il Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”;
D E C R E T A
1. di dichiarare la premessa che ad ogni effetto si abbia qui per ripetuta e trascritta, parte integrante e sostanziale del presente dispositivo, di cui costituisce anche motivazione;
2. di approvare, lo schema di convenzione da sottoscrivere con la Soprintendenza BAAP di Salerno (trasmesso dalla medesima con nota prot. n. 16928 del 03 luglio 2017), accordo sostitutivo di provvedimenti tra Pubbliche Amministrazioni (artt. 11, commi 2° e 3°, e 15 della legge n. 241/1990 e ss.mm.ii.), quale parere favorevole di accertamento di compatibilità paesaggistica delle opere già realizzate nell’ambito del 1° stralcio funzionale dell’intervento in argomento, nonché del parere ex art. 146, comma 5°, del D.Lgs. n. 42/2004 per le realizzande opere di completamento del predetto stralcio funzionale e di mitigazione, in esecuzione delle statuizioni contenute nelle sentenze dei Giudici amministrativi – TAR Campania – Sezione di Salerno – n. 1418/2013 e Consiglio di Stato, Sezione VI, n. 4515/2014;
3. di approvare, altresì, la bozza di convenzione predisposta dalla Direzione Generale per la Mobilità della Regione Campania, per l’attuazione dell’intervento denominato “Strada Fondo Valle del Calore Salernitano di collegamento fra il sistema di Vallo della Lucania Cilento per agglomerati industriali” afferente al programma “Interventi di messa in sicurezza della viabilità a servizio della Prov. SA”,seppure meramente indicativa trattandosi di format tipo della Regione, che sarà debitamente modificata ed adattata alle esigenze dell’intervento in argomento, successivamente all’invio alla Regione della Determinazione Dirigenziale di approvazione del nuovo Q.T.E. riferito al completamento opere in corso;
4. di dare atto che l’importo complessivo erogato sui fondi della legge n. 64/86 dalla Direzione Generale per la Programmazione Economica e il Turismo della Regione Campania – Dipartimento della Programmazione e dello Sviluppo Economica (già Settore Affari Generali della Presidenza e Collegamento con gli Assessori della Giunta Regionale della Campania), ivi compreso le somme erogate alla Comunità Montana degli Alburni, a chiusura delle spese rimborsate in esecuzione dei citati Decreti n. 14/2015 e 1/2016 ammonta ad € 23.981.149,45 con il seguente quadro economico di spesa finale, raggruppato per capitoli :
Codice intervento | Voce del Q.T.E. | Capitoli di spesa del Q.T.E. | Previsione progettuale aderente al Q.T.E. approvato con Determinazione Dirigenziale n. 7273/RG del 28 luglio 2009 | Avanzamento ed imputazione della spesa sostenuta effettivamente in base pagamenti già effettuati | NOTE |
L. 64/86 2° PAA. | A.1+A.2+A.3 | Lavori (compreso oneri della sicurezza) | 20.912.535,00 | 00.000.000,29 | |
L. 64/86 2° PAA. | B.1 | Sistemazione idraulica Vallone Ferro (prescrizione Autorità di Bacino) | 150.000,00 | 0,00 | |
L. 64/86 2° PAA. | B.2 | Acquisizione aree ed immobili | 2.547.271,41 | ||
B.2.1 | Somme corrisposte per stralcio funzionale opere in corso | 1.141.838,19 | |||
B.2.2 | Somme prevista per accordi bonari e contenziosi con impresa, ma utilizzata per acquisizione aree stralcio opere di completamento a farsi | 1.049.770,46 | |||
L. 64/86 2° PAA. | B.3 | Imprevisti e lavori in economia | 309.005,37 | 2.007.533,82 | * |
L. 64/86 2° PAA. | B.4 | Spese tecniche e generali, attività preliminari, rilievi, collaudi, consulenza e supporto, assistenza di cantiere, pubblicità gara, iter autorizzativi, art. 18 legge n. 109/94, ecc. (max 12% dell’importo lordo dei lavori + spesa per sistemazione idraulica Vallone Ferro) | 3.791.526,19 | 2.857.037,10 | * * |
L. 64/86 2° PAA. | B.6 | I.V.A. su importo dei lavori di aggiudicazione, sistemazione idraulica Vallone Ferro e spese tecniche | 4.980.097,35 | 2.998.398,61 | |
L. 64/86 2° PAA. | B.7 | Accantonamento | 511.425,24 | 313.542,98 | |
TOTALE IMPORTO EROGATO SU FONDI LEGGE N. 64/00 | 00.000.000,45 | ||||
Economie da ribasso d’asta eccedenti il 7% | 10.696.975,84 | ||||
Fondi non erogati per intervenuta revoca del finanziamento assegnato | 9.220.711,34 | ||||
TOTALE IMPORTO DEL FINANZIAMENTO LEGGE 64/00 | 00.000.000,63 |
* Somma comprensiva dell’importo di € 1.863.755,14 erogata in favore della Comunità Montana degli Alburni e non restituita alla Provincia, per la quale sarà avviata azione giudiziaria per il recupero.
* * Somma comprensiva dell’importo di € 331.186,68 quale importo trasferito dalla Comunità Montana degli Alburni alla Provincia con mandato n. 4895 del 28 dicembre 2009.
5. di autorizzare il Dirigente del Settore Viabilità e Trasporti, attesa l’urgenza che caratterizza la vicenda, ad adottare tutti gli atti necessari per l’esecuzione dell’intervento di che trattasi, ivi compreso l’adozione del provvedimento di impegno di spesa dell’importo di € 1.000.000,00 a valere sui fondi assegnati a questo Ente, ai sensi dell’art. 7-bis del D.L. 133/2016, quale contributo ANAS (pari ad € 2.891.773,00), iscritti nel redigendo Bilancio 2017 al Capitolo di Entrata n. 40200001 e al Capitolo di spesa n. 10052199 e che, alla data odierna, presenta una sufficiente disponibilità all’impegno;
6. di prendere atto, della delibera di G.R. n. 765 del 20 dicembre 2016 con la quale la Regione Campania ha confermato programmaticamente l’assegnazione a favore della Provincia di Salerno dell’importo di € 9.220.711,34 quale importo residuo dell’originario impegno relativo alla legge n. 64/86, finalizzato alla ripresa dei lavori e al completamento del lotto funzionale in corso di esecuzione, che unitamente alla
quota di cofinanziamento che si apposta con il presente provvedimento e alla somma da recuperare dalla Comunità Montana degli Alburni, previo avvio di azione giudiziaria, potrà consentire il completamento delle opere in corso, determina il seguente Q.T.E. :
OGGETTO | IMPORTO | NOTE | ||
A | Importo residuo dei lavori da realizzare, a corpo e a misura (al netto del ribasso d’asta del 31,780%, comprensivo degli oneri di sicurezza) | € | 7.481.927,14 | |
TOTALE QUOTA RESIDUA LAVORI DA REALIZZARE | € | 7.481.927,14 | ||
B | SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE : | |||
B.1 | I.V.A. : 22% su importo dei lavori da realizzare | € | 1.646.023,97 | |
B.2 | Spese tecniche e generali | € | 342.760,23 | |
B.3 | Imprevisti (importo comprensivo di I.V.A.) | € | 1.863.755,14 | * |
B.4 | Acquisizione aree ed immobili (saldo 20% indennità determinata, spese per trascrizione e volture atti di cessione, ecc) | € | 750.000,00 | |
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE | € | 4.602.539,34 | ||
TOTALE IMPORTO PROGETTO PER COMPLETAMENTO OPERE IN CORSO | € | 12.084.466,48 |
* Importo di € 1.863.755,14 erogato in favore della Comunità Montana degli Alburni e non restituito alla Provincia, per il quale sarà avviata azione giudiziaria per il recupero.
7. di prendere atto, altresì, dell’ulteriore destinazione di risorse per l'importo di 15 Meuro, a valere su Fondi Sviluppo e Coesione 2014-2020 (quota nazionale), nel Piano Operativo predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, approvato nella riunione del CIPE del 30 novembre 2016, nell'ambito del Programma d'intervento sulle Infrastrutture della Campania, condiviso da Governo e Regione in seno alla Cabina di Regia (CdR) istituita ex D.P.C.M. del 25/02/2016, per la programmazione dei Fondi Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 (quota nazionale), di cui alla delibera CIPE n. 25 del 10 agosto 2016, che determina l’ulteriore quadro tecnico economico, del successivo stralcio da realizzare, con le seguenti risultanze :
OGGETTO | IMPORTO | NOTE | ||
A | Importo lavori da realizzare, a corpo e a misura | € | 10.500.000,00 | |
TOTALE LAVORI DA REALIZZARE | € | 10.500.000,00 | ||
B | SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE : | |||
B.1 | Acquisizione aree ed immobili, spese per trascrizione e volture atti di cessione, accordi bonari, risoluzione contenziosi con l’impresa, ecc. | € | 1.863.696,05 | * |
B.2 | I.V.A. : 22% su importo dei lavori da realizzare | € | 2.310.000,00 | |
B.3 | Spese tecniche e generali | € | 210.000,00 | |
B.4 | Imprevisti (importo comprensivo di I.V.A.) | € | 116.303,95 | |
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE | € | 4.500.000,00 | ||
TOTALE IMPORTO PROGETTO II° STRALCIO | € | 15.000.000,00 |
* Importo comprensivo di € 1.049.770,46 già liquidato, quale corresponsione del 80% dell’indennità determinata sulla base di accordi bonari, a valere sui fondi della legge n. 64/86.
8. di demandare al Dirigente del Settore Viabilità e Trasporti, xxxx. Xxxxxxxx XXXXXX, in qualità di Responsabile Unico del Procedimento a :
a) avviare ogni attività propedeutica alla ripresa dei lavori di che trattasi;
b) valutare l’adozione di eventuali provvedimenti finalizzati a determinare economie, stante le limitate disponibilità economiche, al fine di creare le condizioni per l’effettivo completamento delle opere in corso;
c) acquisire, se necessario, eventuali autorizzazioni e/o nulla osta finalizzate alla riapertura del cantiere;
d) approvare, previa verifica puntuale della copertura finanziaria, il nuovo Q.T.E. inerente il completamento delle opere in corso, di cui al finanziamento assegnato dalla Regione Campania con la
D.G.R. n. 765 del 20 dicembre 2016;
e) stipulare, con la Regione Campania, la convenzione che disciplina il finanziamento assegnato con la
D.G.R. n. 765 del 20 dicembre 2016;
f) stipulare con la Soprintendenza BAAP di Salerno la convenzione (trasmesso dalla medesima con nota prot. n. 16928 del 03 luglio 2017), quale accordo sostitutivo di provvedimenti tra Pubbliche Amministrazioni (artt. 11, commi 2° e 3°, e 15 della legge n. 241/1990 e ss.mm.ii.), quale parere favorevole di accertamento di compatibilità paesaggistica delle opere già realizzate nell’ambito del 1° stralcio funzionale dell’intervento in argomento, nonché del parere ex art. 146, comma 5°, del D.Lgs.
n. 42/2004 per le realizzande opere di completamento del predetto stralcio funzionale e di mitigazione, in esecuzione delle statuizioni contenute nelle sentenze dei Giudici amministrativi – TAR Campania – Sezione di Salerno – n. 1418/2013 e Consiglio di Stato, Sezione VI, n. 4515/2014;
g) disporre, ad avvenuto adempimento indicati nei punti che precedono, previo puntuale accertamento della copertura finanziaria, la ripresa dei lavori.
9. di demandare, altresì, al Dirigente del Settore Presidenza, in cui è incardinato il servizio Avvocatura, l’avvio delle procedure di recupero dei fondi non rendicontati dalla Comunità Montana degli Alburni (corrispondenti ad € 1.863.755,14), mettendo in essere tutte le procedure di legge;
10.di trasmettere il presente provvedimento al Dirigente del Settore Economico - Finanziario, ai sensi e per gli effetti dell’art. 151, comma 4°, del D.Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000, per opportuna conoscenza;
11.di trasmettere, altresì, per opportuna conoscenza e per l’adozione dei relativi provvedimenti consequenziali :
✓ alla Direzione Generale per la Mobilità Dipartimento delle Politiche Territoriali della Regione Campania
✓ al Settore Presidenza, in cui è incardinato il servizio Avvocatura, della Provincia di Salerno
12.di demandare al Dirigente competente la pubblicazione del presente provvedimento in Amministrazione Trasparente, ai sensi dell’art. 13, comma 1°, lettera a), del D.Lgs. n. 33/2013;
13.di dare atto, altresì, come attestato nella relazione tecnica, che il presente procedimento, con riferimento all’Area funzionale di appartenenza, è classificato a rischio alto dal vigente Piano Triennale di Prevenzione della corruzione;
14.di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4°, del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e ss.mm.ii.
Segue atto n. 75 del 10 luglio 2017 (riservato alla Segreteria Generale)
PARERE DI REGOLARITA’ TECNICA/AMMINISTRATIVA
(inserito nell’atto ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. n. 267/00)
Favorevole Contrario Non dovuto
IL DIRIGENTE
( Xxxxxxxx Xxxxxx )
Salerno, lì 3 luglio 2017
PARERE DI REGOLARITA’ CONTABILE
(inserito nell’atto ai sensi dell’art. 49 del D.Lgs. n. 267/00)
Favorevole, con la prescrizione che il progetto di completamento di € 12.084.466,48 dovrà essere iscritto nel bilancio di previsione, a mezzo di specifica variazione, per € 1.000.000,00 sul capitolo 10052199 (finanziato da fondi Anas), per € 9.220.711,34 su apposito capitolo di spesa a seguito della definitiva assegnazione del finanziamento da parte della Regione Campania, e per € 1.863.755,14 ad avvenuto avvio delle azioni giudiziarie di recupero somme.
Si prescrive anche apposita variazione del programma delle opere pubbliche nonché variazione di bilancio in caso di finanziamento dell'ulteriore quadro tecnico di € 15.000.000,00.
Contrario Non dovuto
IL DIRIGENTE
( Xxxxxx Xxxxxx )_ _ _ _ _ _
_ _ _ _ _ _ _ _
Salerno, lì 5 luglio 2017
PARERE DI CONFORMITA’
(inserito nell’atto ai sensi dell’art. 27, comma 6, dello Statuto Provinciale)
Favorevole Contrario Non dovuto
IL SEGRETARIO GENERALE
(Xxxxxxx Xx Xxxxxxx)
Salerno, lì 10 luglio 2017
Copia conforme al documento informatico custodito presso la Segreteria generale, Servizio “Supporto e Assistenza agli Organi dell’Ente”, ai sensi dell’articolo 23 del D. Lgs. n. 82/2005.
Segue atto n.75 del 10 luglio 2017 (riservato alla Segreteria Generale)
Xxxxx, approvato e sottoscritto
IL PRESIDENTE (XXXXXXXX XXXXXXX)
IL SEGRETARIO GENERALE
(Xxxxxxx Xx Xxxxxxx)
PUBBLICAZIONE
Il sottoscritto Segretario Generale dà disposizione per la pubblicazione del presente decreto mediante inserimento nell’Albo Pretorio online della Provincia di Salerno, ai sensi dell’art.32, co.1, L. 18/06/2009 n. 69 e dell’art. 27, co.8, dello Statuto provinciale, e se previsto, nel sito “Amministrazione Trasparente”, ai sensi del D.Lgs. 33/2013, e contestuale comunicazione ai Capi Gruppo Consiliari, ai sensi dell’art.125 del D. Lgs. n.267/2000.
Salerno lì 10 luglio 2017
IL SEGRETARIO GENERALE
(Xxxxxxx Xx Xxxxxxx)
CONVENZIONE
Per l’attuazione dell’intervento denominato “Strada Fondo Valle del Calore Salernitano di collegamento fra il sistema di Vallo della Lucania Cilento per agglomerati industriali” afferente al programma “Interventi di messa in sicurezza della viabilità a servizio della Prov. SA”
TRA
la Regione Campania nella persona del Direttore Generale per la Mobilità, avv. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
E
la Provincia di Salerno nella persona del Presidente, xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx, legale rappresentante dell’Ente (P.IVA 80000390650), con sede in Xxxxxxx, Xxx Xxxx, 000, di seguito denominata “Soggetto Attuatore”
PREMESSO
che in data 24 aprile 2016 è stato stipulato, tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Campania, il “Patto per lo sviluppo della Regione Campania” in cui sono compresi, tra gli altri, anche interventi e piani d’intervento finanziati con risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2014/2020;
che con deliberazione n. 173 del 26 aprile 2016, la Giunta regionale della Campania ha ratificato il Patto per lo sviluppo della Regione Campania;
che con deliberazione n. 25 del 10 agosto 2016, pubblicata sulla GURI n. 266 del 14 novembre 2016, il CIPE:
ha individuato le aree tematiche di interesse del FSC e il riparto tra le stesse delle risorse disponibili a valere sul medesimo Fondo;
ha fornito alle Amministrazioni destinatarie dei fondi FSC gli indirizzi cui attenersi per l’attuazione degli interventi finanziati con le medesime risorse;
che con deliberazione del CIPE n. 26 del 10 agosto 2016, pubblicata sulla GURI n. 267 del 15 novembre 2016, sono state allocate per area tematica le risorse FSC 2014-2020 per l’attuazione di interventi da realizzarsi nelle Regioni e nelle Città metropolitane del Mezzogiorno mediante appositi Accordi interistituzionali denominati “Patti per il Sud”;
che la già citata delibera CIPE n. 26/2016 assegna alla Regione Campania una dotazione finanziaria, pari ad euro 2.780,2 milioni, destinata ad assicurare la copertura finanziaria di interventi e piani d’intervento già individuati nel “Patto per lo sviluppo della Regione Campania”;
che, in particolare, tra le operazioni finanziate è compreso l’intervento denominato “Interventi di messa in sicurezza della viabilità a servizio della Prov. SA” dell’importo di 9.000.000,00 (novemilioni);
che la Giunta regionale, con Deliberazione n. 765 del 20 dicembre 2016, su richiesta della Provincia di Salerno, ha ravvisato la strategicità dell’intervento di completamento della “Strada Fondo Valle del Calore Salernitano di collegamento fra il sistema di Vallo della Lucania Cilento per agglomerati industriali”, già finanziato in parte a valere sulle risorse della legge 64/86;
che con la stessa Delibera pertanto la Giunta ha programmato l’importo di € 8.631.656,68
(ottomilioniseicentotrentunomilaseicentocinquantasei/68), a valere sulle risorse FSC 2014/2020 già destinate al programma “Interventi di messa in sicurezza della viabilità a servizio della Prov. SA” ai sensi della Delibera CIPE n. 26 del 10 agosto 2016, e la somma pari a € 589.054,66 (cinquecentottantanovemilacinquattaquattro/66), a valere sulle residue risorse afferenti alla legge 64/86 per un importo complessivo di € € 9.220.711,34 (novemilioniduecentoventimilasette centoundici/34);
che la Provincia di Salerno, già beneficiaria delle risorse a valere sulla legge 64/86 per l’intervento “Strada Fondo Valle del Calore Salernitano di collegamento fra il sistema di Vallo della Lucania Cilento per agglomerati industriali”, è stata confermata quale beneficiaria delle ulteriori risorse stanziate con la menzionata DGR 765/2016, nonché Ente deputato all’attuazione del completamento del primo stralcio funzionale;
che la strategicità dell’intervento è stata peraltro confermata dal CIPE che con deliberazione n. 54 del 01 dicembre 2016, in applicazione dell’art. 1, comma 703, lettera c) della legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015) e della delibera CIPE n. 25/2016, ha approvato il Piano operativo infrastrutture FSC 2014/2020 di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in cui è finanziato, per l’importo di € 15.000.000,00 a valere sulla quota nazionale del FSC 2014/2020, l’intervento “Fondo valle Calore – completamento”;
che con decreto del Presidente della Giunta regionale della Campania n. 251 del 21 dicembre 2016 sono stati individuati i Responsabili Unici di Attuazione (RUA) degli interventi del Patto;
che con il medesimo DPGRC n. 251/2016 sono stati individuati gli interventi affidati al dirigente pro tempore della DG Mobilità, in qualità di RUA;
CONSIDERATO
che con deliberazione n. 14 del 17 gennaio 2017, pubblicata sul BURC n. 8 del 23 gennaio 2017, la Giunta regionale della Campania ha adottato il Sistema di Gestione e Controllo (Xx.Xx.Xx.) del FSC 2014/2020;
che il menzionato Xx.Xx.Xx. rimanda ad appositi atti da adottarsi (disciplinari, convenzioni, ecc.) per la disciplina dei rapporti tra i Soggetti Attuatori e il RUA nonché delle modalità di attuazione degli interventi;
che, con nota n. 20088 del 17.03.2017, l’AdG FSC ha fornito ulteriori indicazioni operative per l’ammissione a finanziamento degli interventi;
che si rende necessario dare avvio alle procedure realizzative dell’intervento e che, a tal fine, è propedeutico convenire le misure organizzative, le direttive e i principi cui dovrà attenersi il soggetto preposto all’attuazione dello stesso, nonché la regolamentazione dei flussi finanziari;
VISTI
la deliberazione del CIPE n. 143 del 27 dicembre 2002, recante “Sistema per l’attribuzione del Codice Unico di Progetto di Investimento Pubblico (CUP)”;
l’art. 1, comma 6 della legge n. 147 del 27 dicembre 2013;
l’art. 1, comma 703 della legge n. 190 del 23 dicembre 2014; la delibera CIPE n. 8/2015;
il DPGRC n. 251 del 21 dicembre 2016 recante “Responsabile Unico del Patto per la Regione Campania – Determinazioni”;
i decreti dirigenziali n. 22 del 28 febbraio 2017 e n. 4 del 29 maggio 2017 con cui il DG Mobilità ha istituito il “Team” a supporto del RUA, con compiti di attuazione, monitoraggio e controllo degli interventi finanziati a valere sul fondo;
TUTTO CIÒ PREMESSO
Le Parti come sopra costituite, mentre confermano e ratificano la precedente narrativa, convengono e stipulano quanto segue:
Articolo 1 (Premesse)
Le Premesse, inclusi i documenti tutti ivi richiamati, costituiscono parte integrante e sostanziale della presente Convenzione e hanno valore di patto tra le Parti che dichiarano espressamente di averne piena e completa conoscenza.
Articolo 2 (Oggetto)
Oggetto della presente Convenzione è l’attuazione dell’intervento “Strada Fondo Valle del Calore Salernitano di collegamento fra il sistema di Vallo della Lucania Cilento per agglomerati industriali” per un costo complessivo a valere sul FSC 2014/2020 pari ad € 8.631.656,68 (ottomilioniseicentotrentunomilaseicentocinquantasei/68) e per € 589.054,66, provenienti dalle risorse assegnate alla Campania in attuazione della legge 64/86.
Articolo 3 (Finalità)
La presente Convenzione è finalizzata alla definizione delle misure organizzative, delle direttive e dei principi cui dovranno attenersi i soggetti preposti all’attuazione degli interventi, nonché alla regolamentazione dei flussi finanziari.
Articolo 4
(Soggetto Attuatore e suoi obblighi)
1. Il Soggetto Attuatore assume la diretta responsabilità dell’esecuzione dell’opera, che sarà realizzata in aderenza al progetto approvato ed alle eventuali variazioni che si rendesse necessario adottare, sempre che le stesse rientrino tra i tassativi casi e nei limiti previsti dalla vigente normativa, nonché negli ulteriori limiti finanziari fissati con il presente disciplinare.
2. Il Soggetto Attuatore, nello svolgimento dei propri compiti, si impegna a rispettare la normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia di aggiudicazione e di esecuzione dei lavori pubblici, servizi e/o forniture, le disposizioni normative inerenti ai finanziamenti pubblici, ivi comprese le disposizioni del codice civile, nonché le disposizioni del presente disciplinare.
3. Il Soggetto Attuatore è tenuto al rispetto della normativa sulla tracciabilità finanziaria prevista dalla legge 13 agosto 2010, n.136 e successive modifiche.
4. Il Soggetto Attuatore è tenuto al rispetto del cronogramma dell’operazione che sarà inserito all’interno del decreto di ammissione a finanziamento, con particolare riferimento alla tempistica per l’aggiudicazione delle gare di appalto.
5. In occasione della richiesta di erogazione delle rate successive alla prima anticipazione, il Soggetto Attuatore trasmette al Dirigente regionale preposto all’attuazione la rendicontazione di spesa, corredata dalla documentazione giustificativa di ogni somma già liquidata (ad esempio,
fatture quietanzate, SAL, ecc.).
6. Al fine di accedere all’erogazione delle risorse secondo quanto disposto dalla presente Convenzione, fatta eccezione per la prima anticipazione, il Soggetto Attuatore si obbliga al corretto inserimento e aggiornamento dei dati di monitoraggio sul sistema informativo regionale alle scadenze bimestrali previste, nonché al rispetto delle norme sulla pubblicità, come di seguito riportate.
7. Il Soggetto Attuatore è tenuto a consentire l’accesso ai cantieri in qualsiasi momento alle strutture competenti della Regione, dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e del Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché a tutta la documentazione amministrativa, tecnica e contabile connessa all’intervento finanziato.
8. Il Soggetto Attuatore è tenuto a informare il pubblico circa il finanziamento dell’intervento mediante risorse del FSC. A tal fine, provvede all’esposizione di cartelloni fissi e targhe esplicative permanenti, conformi ai requisiti riportati all’articolo 15 della presente Convenzione. Le spese sostenute per dare attuazione al presente obbligo gravano sulle somme a disposizione del quadro economico del progetto finanziato.
Articolo 5
(Nomina Responsabile dell’Intervento e avvio delle fasi progettuali)
1. Entro 10 giorni dalla sottoscrizione della presente Convenzione il Soggetto Attuatore trasmette, alla DG Mobilità, l’atto di nomina del Responsabile dell’Intervento, corrispondente con il soggetto già individuato come "Responsabile unico del procedimento" di cui all’articolo 31 del D. Lgs. n. 50/2016.
2. Il Responsabile dell’Intervento (indicato specificamente nella scheda d’intervento) assume tutti gli obblighi e gli impegni in capo al Soggetto Attuatore ai fini dell'attuazione dell'intervento e, ad integrazione delle funzioni previste dalle disposizioni normative vigenti, svolge i seguenti compiti:
pianifica il processo operativo teso alla completa realizzazione dell'intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità e dei quadri economici e finanziari, adottando un modello metodologico di pianificazione e controllo riconducibile al project management;
organizza, dirige, valuta e controlla l'attivazione e la messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell'intervento;
pone in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dell'intervento nei tempi previsti segnalando tempestivamente al Dirigente regionale responsabile dell’attuazione gli eventuali ritardi e/o ostacoli tecnico/ amministrativi che ne dilazionano e/o impediscono l'attuazione;
dota ogni intervento di un CUP e ne fornisce comunicazione al Dirigente regionale responsabile dell’attuazione;
aggiorna, con cadenza bimestrale i dati di monitoraggio relativi all’avanzamento finanziario, fisico e procedurale dell’intervento, mediante l’alimentazione del sistema informatizzato, assumendo la veridicità delle informazioni conferite. Il mancato adempimento degli obblighi di monitoraggio comporterà la sospensione dei pagamenti nei confronti del soggetto attuatore. In ogni caso, il soggetto attuatore dovrà corrispondere a ogni eventuale richiesta dell’Amministrazione regionale in materia di
monitoraggio;
elabora, a richiesta del Dirigente regionale responsabile dell’attuazione, o nel corso di procedimenti di verifica, una relazione esplicativa, contenente la descrizione dei risultati conseguiti e le azioni di verifica svolte, comprensive di ogni informazione utile a definire lo stato di attuazione dell'intervento, nonché l'indicazione di ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell'intervento e la proposta delle relative azioni correttive;
assicura, nelle procedure di affidamento e nell'attuazione dell'intervento, il rispetto della normativa comunitaria, nazionale e regionale, anche in tema di tutela ambientale, informazione e pubblicità, pari opportunità, di legalità e tracciabilità dei flussi finanziari e rispetto delle regole di concorrenza;
rispetta gli obblighi e gli adempimenti previsti nella presente convenzione e negli altri documenti regionali che disciplinano l'attuazione del FSC;
attesta le spese eleggibili, sostenute e liquidate nel periodo di riferimento;
istituisce e conserva il fascicolo di progetto contenente la documentazione tecnico- amministrativo- contabile in originale afferente all'intervento finanziato, da rendere disponibile in ogni momento per verifiche e controlli disposti dall'Amministrazione regionale e dagli altri soggetti incaricati, da conservare fino al terzo anno successivo alla chiusura del Programma;
informa il pubblico circa il finanziamento a carico del FSC mediante l'esposizione di cartelloni e targhe esplicative permanenti.
Articolo 6
(Obblighi della Xxxxxxx Xxxxxxxx)
0. Xx Xxxxxxx Xxxxxxxx, nella persona del Dirigente regionale responsabile dell’attuazione, oltre a provvedere all’ammissione a finanziamento dell’intervento secondo i principi contenuti nella presente Convenzione e alla liquidazione delle somme occorrenti alla realizzazione dell’intervento secondo le modalità di cui al seguente articolo 10, provvede a:
rideterminare, in sede di rendicontazione finale, l’importo del finanziamento riducendolo delle economie realizzatesi nelle varie fasi procedimentali nonché delle eventuali sanzioni e/o rettifiche finanziarie comminate al soggetto attuatore;
determinare, nel caso di interventi cofinanziati con risorse a carico di soggetti terzi (soggetti attuatori e/o soggetti esecutori) o con risorse diverse dal FSC, la suddivisione delle economie conseguite tra Regione e i soggetti terzi o tra le diverse fonti di finanziamento, sulla base del rapporto percentuale del cofinanziamento stesso;
accertare, nell’ambito delle procedure di competenza, eventuali irregolarità e ad attivare, se del caso, le dovute procedure per il recupero delle risorse indebitamente erogate.
Articolo 7
(Ammissione a finanziamento provvisoria)
1. Al fine di accedere all’ammissione provvisoria del finanziamento, il Soggetto Attuatore dovrà trasmettere al Dirigente regionale responsabile dell’attuazione la seguente
documentazione:
provvedimento di approvazione del progetto esecutivo munito di apposita verifica o provvedimento di approvazione del lotto di completamento in esecuzione del progetto esecutivo approvato relazione tecnica contenente il quadro economico dell’intervento, la descrizione dell’intervento, l’individuazione dell’area su cui è localizzato l’intervento, cronoprogramma fisico e finanziario, nonché esaustive informazioni circa le modalità e i costi della gestione ed in ordine alla sostenibilità e alle fonti preventivate per la copertura dei relativi oneri finanziari;
comunicazione del CUP attribuito all’intervento;
dichiarazione resa dal progettista e sottoscritta dal RUP e dal legale rappresentante dell’Ente attuatore, attestante che il progetto esecutivo e di conseguenza il lotto finanziario oggetto di finanziamento:
a.è stato redatto in conformità con quanto previsto dalla vigente normativa in materia di appalti pubblici;
b. è dotato di tutti i pareri, nulla osta ed autorizzazioni prescritti dalla vigente normativa in materia di opere pubbliche;
c.è immediatamente cantierabile;
comunicazione del codice IBAN del conto corrente dedicato, anche in via non esclusiva presso cui accreditare le somme liquidate al soggetto attuatore per la realizzazione dell’intervento;
in caso di cofinanziamento, copia del provvedimento con il quale il Xxxxxxxx attuatore ha provveduto ad impegnare la quota parte di finanziamento a proprio carico;
2. Il Dirigente regionale responsabile dell’attuazione, acquisita la documentazione di cui al precedente comma 1 e verificato che il quadro economico dell’intervento sia conforme ai principi dettati nella presente Convenzione, procede all’assegnazione provvisoria del finanziamento, con contestuale impegno delle risorse. L’impegno contabile è assunto coerentemente alle previsioni del crono programma finanziario dell’intervento.
Art. 8
(Ammissione definitiva al finanziamento)
1. Al fine di accedere all’ammissione definitiva del finanziamento, il Soggetto Attuatore trasmette al Dirigente regionale responsabile dell’attuazione il provvedimento di aggiudicazione definitiva dei lavori, che dovrà avvenire inderogabilmente entro il termine del 31 dicembre 2019 stabilito dalla delibera CIPE n. 25/2016, contenente il quadro economico post gara rimodulato secondo le indicazioni fornite nella presente convenzione.
2. Il Dirigente regionale responsabile dell’attuazione, acquisito il provvedimento di aggiudicazione dei lavori, e verificato che:
a. l’aggiudicazione sia stata assunta inderogabilmente entro il termine del 31.12.2019 stabilito dalla delibera CIPE n. 25/2016;
b. il quadro economico rimodulato a seguito della gara sia conforme alle indicazioni fornite nella presente Convenzione;
provvede, con apposito decreto dirigenziale, alla determinazione dell’importo necessario per
la realizzazione dell’intervento ed all’assegnazione definitiva del finanziamento col contestuale eventuale disimpegno dell’economie realizzate.
Articolo 9 (Spese Ammissibili)
1. Ai sensi della lettera i) della citata delibera CIPE n. 25/2016, sono considerate ammissibili a valere sul FSC le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2014 e che:
- siano assunte con procedure coerenti con le norme comunitarie, nazionali, regionali applicabili, anche in materia fiscale e contabile (in particolare con riferimento alle norme in materia di appalti pubblici, regimi di aiuto, concorrenza, ambiente);
- siano temporalmente assunte nel periodo di validità dell’intervento;
- siano effettive e comprovabili, ossia corrispondenti ai documenti attestanti la spesa ed ai relativi pagamenti effettuati;
- siano pertinenti ed imputabili con certezza all’intervento finanziato.
2. Non sono comunque ammissibili spese che risultino finanziate attraverso altre fonti finanziarie, salvo che lo specifico progetto non preveda espressamente che l’intervento sia assicurato con una pluralità di fonti di finanziamento.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, si indicano le principali tipologie di spese ammissibili e i loro limiti di rendicontazione a valere sulle risorse del FSC:
- Lavori, forniture e servizi, ai sensi del D.Lgs. n. 50/2016;
- Espropriazioni;
- Spese generali. L’aliquota del finanziamento da destinarsi a spese generali (spese tecniche e di gara, consulenze, etc) non potrà superare il 12% dell’importo lordo dei lavori e degli imprevisti (se utilizzati), nonché dell’effettiva spesa per espropriazioni, con esclusione dell’aliquota per IVA;
- IVA ed eventuali altre imposte e contributi dovuti per legge; il Responsabile dell'Intervento, a tal proposito, è tenuto a presentare apposita dichiarazione attestante che l'aliquota IVA è stata determinata secondo la normativa vigente e non è recuperabile dal Soggetto Attuatore;
- Imprevisti. La voce “imprevisti” inserita nel quadro economico di progetto può essere utilizzata, nei casi e nei limiti tassativamente stabiliti dall’art. 106 del D.Lgs. n. 50/2016, previa comunicazione da parte del Soggetto Attuatore al Dirigente regionale responsabile dell’attuazione, ai fini del monitoraggio dell’intervento, dell’aggiornamento del relativo fascicolo di progetto e delle verifiche di coerenza con il q.e.;
- Accantonamenti. Le economie realizzate in sede di gara possono essere accantonate in una percentuale non eccedente il 10% dell’importo di aggiudicazione. Tale quota va ad integrare il quadro economico del progetto post - gara e deve essere riportata in un’apposita voce del quadro economico rimodulato. La posta per accantonamento del quadro economico non può essere utilizzata per modifiche contrattuali nel caso in cui per le stesse il Soggetto Attuatore abbia già fatto ricorso alla voce “Imprevisti”). La voce di spesa “Accantonamenti” può, invece, essere utilizzata, nei casi e nei limiti tassativamente stabiliti dall’art. 106 del D.Lgs. n. 50/2016 nonché per opere complementari che rendano più funzionale e fruibile l’opera principale e che vengano affidate attraverso nuova procedura di gara, previa comunicazione da parte del Soggetto Attuatore al Dirigente regionale responsabile dell’attuazione, ai fini del monitoraggio dell’intervento, dell’aggiornamento del relativo fascicolo di progetto e delle verifiche di
coerenza con il q.e.
3. Ogni eccedenza di spesa rispetto all’importo finanziato, per qualsiasi motivo determinata, resterà a carico del Soggetto Attuatore, che provvederà alla relativa copertura con mezzi finanziari reperiti a sua cura ed onere, dovendosi escludere che ogni ulteriore onere, eccedente il limite del finanziamento regionale determinato con il decreto di assegnazione definitiva, possa gravare sulla Regione.
Articolo 10
(Modalità di erogazione del finanziamento)
1. Contestualmente all’assegnazione definitiva del finanziamento e all'impegno contabile definitivo, allo scopo di assicurare la disponibilità finanziaria necessaria per un tempestivo avvio dell'esecuzione dei lavori, il Dirigente regionale responsabile dell’attuazione dispone l’erogazione di un’anticipazione pari al 10% dell'importo del quadro economico post- gara dell’intervento finanziato.
2. Le ulteriori risorse sono erogate, fino al raggiungimento del 90% dell’importo post - gara, secondo il quadro economico rimodulato e approvato con il decreto di ammissione definitiva, in rate di importo pari al 20% dell’impegno definitivo, qualora dalla documentazione trasmessa al Dirigente regionale responsabile dell’attuazione (SAL; fatture quietanzate; relazioni intermedie nel caso di lavori; comunicazioni di eventuali sospensioni/riattivazioni del contratto), risulti:
- che siano state completamente esaurite (100%) le somme già anticipate, con l’esclusione della rata immediatamente precedente alla richiesta e
- che sia stata utilizzata una quota pari ad almeno l’80%, dell’ultima rata liquidata.
3. Il saldo del finanziamento, pari al 10%, è erogato ad avvenuta approvazione del collaudo finale e a seguito della rendicontazione finale e complessiva delle spese.
A tal fine, il Soggetto Attuatore trasmette al Dirigente regionale responsabile dell’attuazione la certificazione finale delle spese sostenute e da sostenere, corredata dalla documentazione contabile inerente all’intero importo dell’intervento, con l’espresso impegno a rendicontare le residue spese sostenute entro 60 giorni dall'avvenuto pagamento dell'ultima rata attraverso la presentazione delle quietanze di pagamento.
4. Il Soggetto Attuatore ha la facoltà di chiedere più rate contemporaneamente, fino alla concorrenza del 90% dell’importo definitivo assentito, purché ciò avvenga nel rispetto delle condizioni di cui al presente articolo. In tal caso, la richiesta di liquidazione verrà supportata dagli stati di avanzamento emessi e dalle relative fatture, anche se non ancora quietanzate.
5. Per gli interventi cofinanziati, la rata di liquidazione sarà calcolata in base all’importo effettivo di risorse FSC destinate a copertura dei costi previsti. Ciò comporta che, al fine di accedere alla liquidazione delle rate successive alla prima, il Soggetto Attuatore dovrà rendicontare una spesa complessiva costituita sia dalle risorse del FSC già liquidate, sia da quelle equivalenti poste a cofinanziamento.
Articolo 11 (Rinuncia e rimodulazione)
1. Il Soggetto Attuatore può rinunciare, in tutto o in parte, al finanziamento o chiederne una rimodulazione. In tal caso, il Dirigente regionale responsabile dell’attuazione, espletata la propria istruttoria, informa il RUA che sottopone la proposta di rimodulazione all’Autorità
di Gestione del FSC Campania per i successivi adempimenti secondo le procedure stabilite dal CIPE con la deliberazione n. 25/2016.
2. Nel caso in cui, per ragioni sopravvenute, l’intervento finanziato non sia realizzabile così come comunicato in sede di istruttoria dal Soggetto Attuatore, si applicano le disposizioni concernenti la riprogrammazione, revoca e/o rimodulazione degli interventi contenute nella delibera CIPE n. 25/2016.
Articolo 12 (Verifiche e controlli)
1. La Regione Campania si riserva il diritto di esercitare in ogni tempo, secondo le modalità e le procedure da questa definite nell’apposita manualistica, verifiche e controlli sullo stato di attuazione degli interventi, sull’avanzamento fisico e finanziario, sul rispetto dei tempi di esecuzione e le eventuali modifiche apportate.
2. Il Dirigente regionale responsabile dell’attuazione effettua, attraverso il personale all’uopo preposto, i controlli di I livello (verifiche di avanzamento fisico e finanziario). Nell’ambito dei controlli di I livello possono, inoltre, essere disposte verifiche in loco su operazioni individuate su base campionaria ai sensi di quanto previsto dal Xx.Xx.Xx. adottato dalla Regione Campania con DGR n. 14/2017.
3. Per gli interventi per i quali, all'esito delle verifiche e dell'eventuale follow up, si accerti l'impossibilità dell'avvio o della prosecuzione delle procedure di attuazione nei tempi definiti dal cronoprogramma, il Dirigente regionale responsabile dell’attuazione potrà attivare le procedure per la revoca, con il conseguente recupero delle eventuali risorse versate.
Articolo 13 (Revoca del finanziamento)
1. Il Dirigente regionale responsabile dell’attuazione, previa diffida, si riserva il potere di revocare il finanziamento concesso nel caso in cui il Soggetto Attuatore incorra in violazioni o negligenze in ordine alle condizioni di cui alla presente convenzione, a leggi, a regolamenti e a disposizioni amministrative vigenti, nonché alle norme di buona amministrazione.
2. In presenza di elementi di fatto o di diritto che possono dar luogo alla revoca, ai sensi della legge n. 241/1990 e ss.mm.ii., il Dirigente regionale responsabile dell’attuazione comunica al Soggetto Attuatore l’avvio del procedimento, assegnando un termine non inferiore a 10 giorni, decorrente dalla data di ricezione della comunicazione, entro il quale il Soggetto Attuatore può presentare memorie scritte ed ogni altra eventuale documentazione.
3. Esaminate le risultanze istruttorie, qualora ritenga non fondati i motivi che hanno dato origine al procedimento, il Dirigente regionale responsabile dell’attuazione adotta il provvedimento di archiviazione. In caso contrario, con provvedimento motivato, può disporre la revoca totale o parziale, a seconda della gravità del caso, del finanziamento, dandone comunicazione al Soggetto Attuatore e al RUA.
4. Il provvedimento di revoca contiene la definizione dei rapporti tra la Regione Campania ed il Soggetto Attuatore anche in relazione alle risorse già erogate. E’ fatto salvo, in ogni caso, il diritto della Regione Campania all’esercizio di eventuali pretese risarcitorie nei confronti dei soggetti a cui sia imputabile l’inadempimento per i danni arrecati.
Articolo 14 (Monitoraggio)
1. Il monitoraggio dell’intervento è svolto mediante il sistema di monitoraggio indicato dalla Regione Campania.
2. L’aggiornamento delle informazioni avviene con cadenza bimestrale: 28/02, 30/04, 30/06, 31/08, 31/10 e 31/12 di ciascun anno.
3. Entro il 15° giorno del mese successivo alla scadenza del periodo di monitoraggio, il Responsabile dell’Intervento si impegna ad aggiornare le informazioni presenti nel sistema di monitoraggio ed a trasmettere al Dirigente regionale responsabile dell’attuazione la scheda/ intervento scaricata dal menzionato sistema accompagnata da ogni informazione utile a definire lo stato di attuazione dello stesso e da una relazione esplicativa contenente la descrizione dei risultati conseguiti e le azioni di verifica svolte, l’indicazione di ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell’intervento e la proposta delle relative azioni correttive.
4. Il rispetto degli obblighi di monitoraggio è condizione necessaria per accedere alle rate di liquidazione esposte all’art. 10 della presente convenzione.
Articolo 15
(Modalità di informazione e pubblicità)
1. Nei luoghi in cui sono in corso di realizzazione progetti di investimento infrastrutturali finanziati dal FSC devono essere installati cartelloni fissi comprendenti uno spazio riservato all’indicazione della partecipazione finanziaria della Regione Campania. Le dimensioni dei cartelloni fissi in loco devono essere commisurate all’importanza della realizzazione e adeguate rispetto alle dimensioni del cantiere. Lo spazio riservato alla partecipazione finanziaria della Regione Campania deve rispettare i seguenti criteri:
- recare lo stemma della Regione Campania e il testo sotto riportato, disposti come segue:
PROGRAMMAZIONE FSC 2014-2020
PATTO PER LO SVILUPPO DELLA REGIONE CAMPANIA
PROGETTO FINANZIATO CON LA DELIBERAZIONE CIPE N. 26/2016
TITOLO DEL PROGETTO
Figura “Esempio di spazio informativo”
- la dicitura rappresentata nella su esposta figura deve occupare almeno il 30% della superficie totale del cartellone;
- i caratteri utilizzati per indicare la partecipazione finanziaria della Regione Campania devono avere le stesse dimensioni di quelli utilizzati per l'annuncio nazionale, ma possono presentare una veste tipografica diversa;
- possono essere menzionati eventuali altri fondi mediante i quali è stato cofinanziato l’intervento;
- eventuali altri loghi verranno collocati in successione;
- a seguire sarà riportato il testo legale previsto dalla cartellonistica di cantiere;
- i cartelloni dovranno essere rimossi alla fine dei lavori e sostituiti, entro e non oltre sei mesi, da targhe commemorative secondo le indicazioni di cui al seguente punto;
- le targhe esplicative permanenti devono contenere le stesse indicazioni di cui alla figura su esposta. Possono essere menzionati eventuali altri fondi mediante i quali è stato cofinanziato l’intervento. In tale caso potranno essere riportati in successione eventuali altri loghi.
- le spese sostenute per dare attuazione al presente provvedimento graveranno sulle somme a disposizione del quadro economico del progetto finanziato.
Articolo 16
(Clausola di sicurezza e legalità)
1. Il Soggetto Attuatore si impegna a denunciare immediatamente alle Forze dell’Ordine o all’Autorità Giudiziaria ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità ovvero offerta di protezione nei propri confronti e nei confronti degli eventuali componenti la compagine sociale e familiare e di dare comunicazione dell’avvenuta denuncia alla Prefettura per l’attivazione delle conseguenti iniziative.
2. Il Soggetto Attuatore dichiara di accettare la clausola che prevede la risoluzione immediata ed automatica del contratto, qualora dovessero essere comunicate dalla Prefettura, successivamente alla stipula del contratto, informazioni interdittive di cui all’art. 10 del D.P.R. 252/98, nonchè in caso di grave e reiterato inadempimento delle disposizioni in materia di collocamento, igiene, sicurezza e tutela dei lavoratori.
3. Il Soggetto Attuatore si impegna, inoltre, ad assolvere a tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’art. 3 della legge 13 agosto 2010, n. 136, informando la Prefettura competente nel caso di inadempimento in merito da parte di eventuali subcontraenti.
4. Il Soggetto Attuatore si impegna a far sottoscrivere gli stessi suddetti impegni a tutti i subcontraenti coinvolti nell’esecuzione del contratto, inserendo tali clausole nei rispettivi subcontratti.
Articolo 17 (Durata)
La presente Convenzione decorre dalla data di sottoscrizione delle parti e cessa con il completamento dell’intervento.
Articolo 18 (Risoluzione della Convenzione)
In caso di mancato rispetto dei termini, delle condizioni e delle modalità di attuazione dell’intervento e/o degli obblighi previsti dalla presente Convenzione imputabili al Soggetto Attuatore, la Regione Campania si riserva la facoltà di risolvere la medesima Convenzione.
Articolo 19 (Controversie)
1. In caso di controversie derivanti dall’interpretazione e/o attuazione della presente convenzione le parti si impegnano ad espletare ogni tentativo di composizione bonaria.
2. In caso di mancato accordo, è competente il foro di Napoli.
Articolo 20 (Trattamento dei dati personali)
1. Ai sensi di quanto previsto dal decreto legislativo n. 196/2003 in materia di trattamento di dati personali, le parti dichiarano di essersi reciprocamente informate, prima della sottoscrizione della presente Convenzione circa le modalità e le finalità del trattamento di dati personali che verranno effettuati per l’esecuzione della Convenzione medesima.
2. Le parti dichiarano espressamente di acconsentire al trattamento da parte dell’altra dei propri dati per le finalità connesse all’esecuzione della presente Convenzione.
3. Ai fini della suddetta normativa, le parti dichiarano che i dati personali forniti con il presente atto sono esatti e corrispondono al vero, esonerandosi reciprocamente da qualsivoglia responsabilità per errori materiali di compilazione, ovvero per errori derivanti da una inesatta imputazione dei dati stessi negli archivi elettronici e cartacei.
4. Il trattamento dei dati sarà improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e nel rispetto delle misure di sicurezza.
5. Le parti dichiarano, con la sottoscrizione della presente Convenzione, di aver comunicato tutte le informazioni previste dall’art. 13 del Decreto Legislativo n. 196/2003, ivi comprese quelle relative al nominativo del titolare e del responsabile del trattamento dei dati personali, ai diritti di cui all’art. 7 del decreto medesimo ed alle modalità di esercizio di detti diritti.
Articolo 21 (Conservazione documentale)
La presente Convenzione è redatta in duplice originale dei quali uno viene conservato dal Dirigente regionale responsabile dell’attuazione e uno conservato dal Soggetto Attuatore.
Articolo 22 (Altre disposizioni)
Per tutto ciò che non è regolato dalla presente Convenzione si fa riferimento alla normativa comunitaria, statale e regionale vigente in materia.
Letto confermato e sottoscritto. Napoli, li
Rappresentante legale del Beneficiario Responsabile Unico dell’Attuazione Dr. Xxxxxxxx Xxxxxxx Avv. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
Le Parti, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 1341, comma 2, Codice Civile, espressamente approvano e sottoscrivono gli articoli numeri 10, 11, 12, 13, 18 e 19 della presente Convenzione.
Napoli, li
Rappresentante legale del Beneficiario Responsabile Unico dell’Attuazione Dr. Xxxxxxxx Xxxxxxx Avv. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx
SCHEMA
ACCORDO SOSTITUTIVO DI PROVVEDIMENTI TRA PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
(artt. 11, commi 2 e 3, e 15 L. n. 241/1990 e ss. mm. ed ii.) TRA
la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, in persona del Soprintendente pro tempore, Arch. Xxxxxxxxx Xxxxxx, nata il 3.10.1954 a Empoli (FI), Cod. Fis. CSLFNC54R43D403F, domiciliata ai fini del presente atto presso la propria sede in Salerno, alla Via Tasso n. 46, PEC istituzionale: xxxx-xxxxx-xx@xxxxxxxx.xxxxxxxxxxxxx.xx – indicata nel prosieguo anche solo come “Soprintendenza”, da una parte;
E
dall’altra parte:
1) la Provincia di Salerno, in persona del Dirigente , autorizzato ad intervenire e sottoscrivere il presente accordo in forza dell’art. 107 del D. Lvo n. 267/2000 e ss.mm.ed ii. e dal Decreto Presidenziale – pec istituzionale: - dall’altra parte, indicato nel prosieguo anche solo come “Provincia”;
2) il Comune di Aquara, in persona del Dirigente autorizzato ad intervenire e sottoscrivere
il presente accordo in forza dell’art. 107 del D. Lvo n. 267/2000 e ss.mm.ed ii. e della delibera di G.C. n.
/2017 – pec istituzionale dall’altra parte, indicato nel prosieguo anche
solo come “Comune”;
3) il Comune di Castelcivita, in persona del Dirigente autorizzato ad intervenire e
sottoscrivere il presente accordo in forza dell’art. 107 del D. Lvo n. 267/2000 e ss.mm.ed ii. e della delibera di G.C. n. /2017 – pec istituzionale dall’altra parte, indicato
nel prosieguo anche solo come “Comune”;
sulla premessa che
1) Con atto prot.n.13472 del 09.04.2002, nel corso della conferenza di servizi, convocata ai sensi della
L.1 marzo 1986, n.64, la Soprintendenza aveva approvato, con prescrizioni, il progetto definitivo del 1° tronco…da SS.19 a SS.166 dell'infrastruttura viaria denominata “Strada Fondovalle del Calore Salernitano” (di ca.21 Km complessivi) di collegamento tra le aree interne del Cilento e la Valle del Sele. Alla predetta Conferenza, cui erano state invitate tutte le Amministrazioni titolari degli interessi coinvolti, venivano acquisiti i nulla-osta dei Comuni interessati (cfr.verbale del 21 marzo 2002);
2) il progetto definitivo veniva approvato con delibera della Giunta provinciale n.76 del 09.02.2004, (essendo la Provincia di Salerno subentrata all'originaria autorità procedente, Comunità Montana
"Alburni", in forza di delibera della Giunta regionale n.2207 del 27.06.2003), cui faceva seguito l'accordo di programma stipulato il 30 settembre 2004;
3) con provvedimento prot.13590 dell’8 maggio 2012, la Soprintendenza emetteva ordinanza di sospensione dei lavori inerenti la strada di cui sopra, per la carenza dell’autorizzazione paesaggistica;
4) la Provincia, ritenendo che solo alcuni viadotti (Cannicelle ed Alburno, ricadenti nel comune di Castelcivita) interessassero aree sottoposte a vincolo paesaggistico, presentava due istanze di accertamento di compatibilità ai sensi dell’art.167 D.Lgs.42/2004 per tali opere in corso di realizzazione, nonché istanze di autorizzazione all’ultimazione dei lavori, ai sensi dell’art.146 D.Lgs.42/2004, per le relative opere di completamento, cui seguivano i preavvisi di diniego della Soprintendenza (prot.18345 e 18350 del 20.06.2012);
5) la Provincia in data 07.07.2012 notificava ricorso al Tar per l’annullamento del provvedimento soprintendentizio di sospensione; con successive note chiedeva alla Soprintendenza: a) la sospensione dell’esame delle pratiche al fine di inviare ulteriori elementi di valutazione (prot. n. 174320 del 23.07.2012); b) il trasferimento della problematica alla Direzione Generale del Superiore Ministero ( prot.
n. 23106 del 06.08.2012), in considerazione della rilevanza e complessità dell’intervento;
6) veniva a tal fine costituito presso la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania un tavolo tecnico, tuttavia il mancato raggiungimento di una soluzione concordata, determinava la prosecuzione della scelta della via giudiziaria;
7) con ordinanza n.486 del 22/11/2012 il Tar Campania, Sezione di Salerno, accoglieva l’istanza cautelare di sospensione del provvedimento soprintendentizio prot. n. 13590 dell’8 maggio 2012 e, considerate le istanze prodotte dalla Provincia ai sensi dell’art.167 e dell’art.146 del D.Lgs.42/2004, ordinava alla Soprintendenza di pronunciarsi sulle medesime nel termine di dieci giorni;
8) la Soprintendenza, in ottemperanza all’ordinanza n.486/2012, si esprimeva con i seguenti pareri contrari, poi impugnati con ricorso per motivi aggiunti:
n. 33858 del 5 dicembre 2012 (relativo all’istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica, prodotta dalla Provincia ai sensi dell’art.167, delle opere relative alla costruzione del Viadotto Alburno);
n. 33860 del 5 dicembre 2012 (relativo all’istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica, prodotta dalla Provincia ai sensi dell’art.167, delle opere relative alla costruzione del Viadotto Cannicelle);
n.33861 del 5 dicembre 2012 (concernente l’istanza di autorizzazione paesaggistica, ai sensi dell’art.146, per il completamento delle opere relative alla costruzione del Viadotto Alburno;
n.33863 del 5 dicembre 2012 (concernente l’istanza di autorizzazione paesaggistica, ai sensi dell’art.146, per il completamento delle opere relative alla costruzione del Viadotto Cannicelle);
9) Con sentenza n.1418/2013 il Tar Campania, Sezione I di Salerno, accoglieva il ricorso proposto dalla Provincia e annullava i pareri di cui al punto precedente, ritenendo che “… il tracciato realizzato è conforme a quello progettato ed all’epoca autorizzato dalla Soprintendenza. Le difformità hanno invece riguardato i due viadotti, interessati dal vincolo, sia per la costruzione di un numero di “pile” superiore a quello previsto nel progetto, utilizzate nella costruzione dei viadotti Cannicelle (4 in luogo di 6) ed Alburno (8 in luogo di 10) A fronte di queste difformità, la Provincia si è resa disponibile ad intervenire con opere di mitigazione...”.
10) Con sentenza n.4515/2014 il Consiglio di Stato respingeva l’appello proposto dal Ministero B.A.C.T. e confermava la sentenza 1418/2013 del Tar, precisando espressamente che l’effetto conformativo della medesima “va individuato nella doverosa riattivazione del procedimento a cura dell’Autorità preposta alla tutela del vincolo paesaggistico, in leale collaborazione con la Provincia di Salerno e i Comuni interessati, alla ricerca di una congrua soluzione, che consenta la conservazione dell’asse viario – per quanto sopra esposto, legittimamente realizzato – attraverso l’individuazione di eventuali opere di mitigazione, in sostanziale aderenza alle imposte prescrizioni”.
11) La Soprintendenza - dichiarata con sentenza 4479/2015 del Consiglio di Stato l’inammissibilità del ricorso per revocazione della sentenza 4515/2014 - in ottemperanza all’individuato effetto conformativo della medesima - ha convocato la Provincia ad un sopralluogo congiunto, effettuato in data 27.01.2017, nel corso del quale si è potuto constatare che il viadotto Cannicelle, in considerazione della ridotta altezza e della presenza di vegetazione (ancorché a foglia caduca) nelle aree contigue al tracciato, può essere facilmente mitigato inserendo ulteriori piantumazioni di essenze sempreverdi tipiche dei luoghi, laddove più complessa appare la mitigazione del viadotto Alburni, la cui dimensione e altezza determina allo stato attuale un impatto notevole sul paesaggio. In sede di sopralluogo, per i lotti successivi, si è affrontato anche il problema della prosecuzione del percorso, concordando sulla opportunità di rivederne il tracciato per evitare che la strada lambisca l’accesso alle grotte di Castelcivita.
12) Con nota prot. 8619 del 31 marzo 2017, la Soprintendenza - considerato che dalle risultanze del predetto sopralluogo è emersa la necessità di una nuova valutazione dell’intervento volta a contemperare l’esigenza di completare il tracciato stradale e quella di rimediare al notevole impatto determinato sul paesaggio dalle opere realizzate - ha invitato la Provincia a trasmettere una sintetica relazione corredata da un progetto relativo alle opere di mitigazione mirate ad attenuare l’impatto dei due viadotti, nonché delle opere di completamento, proponendo all’Amministrazione provinciale di procedere mediante l’istituto dell’ accordo sostitutivo, ai sensi e per gli effetti degli artt.11 e 15 della legge 241/90.
13) La Provincia con decreto presidenziale n. del ha stabilito di aderire alla predetta
proposta e ha approvato lo schema di accordo da sottoscrivere.
14) I Comuni di Castelcivita e Aquara con proprie delibere hanno aderito
alla proposta e approvato lo schema di accordo.
Tanto premesso, tra le parti si conviene e stabilisce quanto segue:
Art. 1
Valore della premessa
Le parti dichiarano che la premessa costituisce parte integrante e sostanziale del presente accordo e contiene i presupposti e le ragioni per le quali si addiviene al presente accordo.
Art. 2
Oggetto dell’accordo
Il presente accordo tra le Amministrazioni contraenti – ai sensi e per gli effetti degli artt. 15 ed 11, commi 2 e 3, della L. n. 241/90 e ss. mm. ed ii. – ha per oggetto:
2.1) l’adozione, da parte della Soprintendenza, del parere favorevole di accertamento di compatibilità paesaggistica delle opere già realizzate nell’ambito del primo lotto funzionale dell’intervento denominato “Lavori di realizzazione della strada Fondovalle del Calore Salernitano di collegamento tra il sistema urbano Vallo della Lucania – Cilento per agglomerati industriali Valle del Sele”, oggetto di contenzioso, nonché del parere ex art.146, comma 5, D.Lgs.42/2004 per le realizzande opere di completamento del predetto stralcio funzionale e di mitigazione, in esecuzione delle statuizioni contenute nelle sentenze dei Giudici amministrativi – TAR Campania – Sezione di Salerno – n. 1418/2013 e Consiglio di Stato, Sezione VI, n. 4515/2014;
2.2) l’impegno, da parte della Provincia ad eseguire contestualmente ai lavori di completamento a farsi
– e comunque entro e non oltre tre anni dalla data di sottoscrizione del presente accordo a pena di inefficacia del medesimo- le opere di mitigazione concordate, nei contenuti che vengono indicati negli elaborati tecnici allegati con la lettera “A” al presente accordo, allegati che – sottoscritti dalle parti - costituiscono parte integrante e sostanziale dell’accordo stesso;
2.3) l'impegno da parte del/dei Comune/i interessato/i dai lavori ad irrogare alla Provincia, e di quest’ultima a pagare la sanzione prevista dall'art.167, comma 5, del D.Lgs.42/2004;
2.4) la legittimazione della porzione di opera pubblica oggetto degli atti e dei contenziosi indicati in premessa, ancorché condizionata all’effettiva realizzazione delle opere di mitigazione entro i termini sopra fissati, che diverrà piena solo dal momento dell’ultimazione di tutti i lavori concordati.
Art. 3
Obblighi delle parti finalizzati al perseguimento degli interessi pubblici coinvolti
Allo scopo di perseguire l’oggetto del presente accordo e gli interessi pubblici coinvolti nella presente vicenda, le parti stabiliscono e convengono quanto segue:
3.1) la Soprintendenza nei termini e limiti di cui sopra
viste le sentenze del TAR Salerno n. 1418/2013 e del Consiglio di Stato n.4515/2014 ;
vista la documentazione tecnica agli atti, compreso il progetto relativo alle opere di mitigazione dell'impatto, pervenuto con note ......................................................e quello delle opere di
completamento, pervenuto con note ;
visti gli artt.146 e 167, comma 5 e segg., del D. Lvo n. 42/2004 e ss. mm. ed ii.;
esprime parere favorevole:
a) alla positiva conclusione dell'accertamento di compatibilità paesaggistica in merito all' istanza presentata dalla Provincia, prot. ……- del… ….– acquisita agli atti della Soprintendenza con prot. n. ……del… – inerente le opere realizzate in difformità dal titolo autorizzativo;
b) al rilascio dell'autorizzazione paesaggistica, ai sensi dell'art.146 del D. Lgs.42/2004 e ss.mm.ii, per le opere di completamento a farsi e per quelle di mitigazione.
3.2) Il Comune di Castelcivita, visti i pareri favorevoli di cui sopra, espressi dalla Soprintendenza, si impegna a rilasciare:
a) il provvedimento conclusivo di accoglimento dell’istanza di accertamento di compatibilità paesaggistica presentata dalla Provincia, per le opere già realizzate;
b) l’autorizzazione paesaggistica finale, ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. 42/2004 e ss.mm.ii, per le opere di completamento a farsi come da progetto pervenuto in data e accolto al protocollo di questo ufficio col n. del e per quelle di mitigazione, trasmesse con nota prot. del e accolte al protocollo di questo Ufficio col n. del .;
3.3) la Provincia di Salerno si impegna ad eseguire le opere di mitigazione nei contenuti e nei tempi – concordati tra le parti al punto 2.2) del presente accordo come dettagliati nella relazione e negli elaborati grafici di cui all’allegato “A”, che – sottoscritti dalle parti – costituiscono parte integrante e sostanziale dell’accordo stesso.
*****
Il presente accordo è costituito da n. 5 (cinque) pagine, scritte su facciate e da un allegato “A”; l’accordo e l’allegato sono sottoscritti con firma digitale, ai sensi del 3° comma dell’art. 15 della L. n. 241/1990.
Salerno, lì
COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
DELIBERA 10 agosto 2016
Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 - aree tematiche nazionali e obiettivi strategici - ripartizione ai sensi dell'articolo 1, comma 703, lettere b) e c) della legge n. 190/2014. (Delibera n. 25/2016). (16A08029)
(GU n.266 del 14-11-2016)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, e in particolare l'art. 4, il quale dispone che il Fondo per le aree sottoutilizzate (FAS) di cui all'art. 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, sia denominato Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e finalizzato a dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli interventi aggiuntivi a finanziamento nazionale rivolti al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese;
Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.
78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, il quale attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri la gestione del FAS (ora FSC) e la facolta' di avvalersi per tale gestione del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (DPS), ora istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri (PCM) e denominato Dipartimento per le politiche di coesione (DPC) con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) 15 dicembre 2014, in attuazione dell'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125;
Visto l'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, che ha ripartito le funzioni relative alla politica di coesione tra il citato DPC e l'Agenzia per la coesione territoriale;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM)
25 febbraio 2016 recante la delega di funzioni al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Prof. Xxxxxxx Xx Xxxxxxxx e visto in particolare l'art. 2 del medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, con il quale viene delegato al Sottosegretario l'esercizio delle funzioni di coordinamento, indirizzo, promozione d'iniziative, anche normative, vigilanza e verifica, nonche' ogni altra funzione attribuita dalle vigenti disposizioni al Presidente del Consiglio dei ministri, relativamente alla materia delle politiche per la coesione territoriale, per il cui esercizio lo stesso Sottosegretario si avvale del citato DPC;
Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilita' 2014) ed in particolare il comma 6 dell'art. 1, che individua le risorse del FSC per il periodo di programmazione 2014-2020 destinandole a sostenere esclusivamente interventi per lo sviluppo, anche di natura ambientale, secondo la chiave di riparto 80 per cento nelle aree del Mezzogiorno e 20 per cento in quelle del centro-nord;
Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilita' 2015) ed in particolare il comma 703 dell'art. 1, il quale, ferme restando le vigenti disposizioni sull'utilizzo del FSC, detta ulteriori disposizioni per l'utilizzo delle risorse assegnate per il periodo di
programmazione 2014-2020;
Viste in particolare le lettere b) e c) del predetto comma 703, le quali prevedono che siano individuate dall'Autorita' politica per la coesione, in collaborazione con le Amministrazioni interessate e sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, le aree tematiche nazionali e i relativi obiettivi strategici, con successiva comunicazione alle competenti Commissioni parlamentari, e che il CIPE disponga, con propria delibera, una ripartizione della dotazione finanziaria del FSC iscritta in bilancio tra le diverse aree tematiche nazionali;
Considerato, inoltre, che la citata lettera c) prevede che per ciascuna area tematica nazionale siano progressivamente definiti, da parte di una Cabina di regia composta da rappresentanti delle amministrazioni interessate e delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, piani operativi da sottoporre al CIPE per la relativa approvazione, articolati in azioni ed interventi che rechino l'indicazione dei risultati attesi e dei soggetti attuatori, in sinergia con la Strategia di specializzazione intelligente nazionale e con dotazione complessiva da impiegarsi per un importo non inferiore all'80 per cento per interventi da realizzare nei territori delle regioni del Mezzogiorno;
Tenuto conto che la Cabina di regia e' stata istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 febbraio 2016 e risulta composta, oltre che dall'Autorita' politica per la coesione che la presiede, dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con funzioni di Segretario del CIPE, dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie, dal Ministro delegato per l'attuazione del programma di Governo, dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, da un Presidente di citta' metropolitana designato dall'ANCI, da tre Presidenti di Regione designati dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome (incluso il Presidente della stessa Conferenza), di cui due rappresentanti delle regioni «meno sviluppate e in transizione» e un rappresentante delle regioni «piu' sviluppate»;
Viste le seguenti norme di legge, con cui, a fronte di una dotazione iniziale del FSC 2014-2020 iscritta in bilancio per 43.848 milioni di euro, sono state disposte le seguenti destinazioni del Fondo, con conseguente riduzione della predetta dotazione FSC a 38.716,10 milioni di euro:
art. 3, comma 4, lettera f), del decreto-legge 12 settembre 2014,
n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014,
n. 164, che ha destinato 3.050 milioni di euro allo sblocco di opere indifferibili, urgenti e cantierabili per il rilancio dell'economia;
art. 22-bis, comma 4, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, che ha destinato 175 milioni di euro per il finanziamento delle zone franche urbane;
art. 18, comma 9 e art. 19, comma 3, lettera a) del decreto-legge
24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, che hanno destinato rispettivamente 1.224 milioni di euro e 279,90 milioni di euro (per un totale di 1.503,9 milioni di euro) al finanziamento di misure in favore delle imprese;
legge n. 190/2014 (legge di stabilita' 2015, tabella E) che ha ridotto il Fondo per un importo di 40 milioni di euro, per la copertura di misure contenute nella stessa legge;
riduzione della programmazione FSC 2007-2013- quota non coperta, operata dalla legge di stabilita' 2015 (legge n. 190/2014) per 351 milioni di euro;
art. 596 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (come modificato dall'art. 14, comma 5, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124), che ha destinato 12 milioni di euro al finanziamento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia;
Vista la delibera di questo Comitato n. 8/2015, recante la presa d'atto - ai sensi di quanto previsto al punto 2 della propria delibera n. 18/2014 - dell'Accordo di Partenariato Italia 2014-2020, adottato con decisione esecutiva in data 29 ottobre 2014 dalla Commissione europea, relativo alla programmazione dei Fondi SIE per il periodo 2014-2020;
Viste le delibere di assegnazione di risorse di questo Comitato nn. 12, 34, 40 e 47 dell'anno 2014; nn. 5, 7, 32, 33, 39, 65, 66, 72, 73,
97, 98, 100, e 102 dell'anno 2015; nn. 1, 3, 4, 5 e 9 dell'anno 2016, per un importo complessivo di 6.287,1 milioni di euro;
Viste le delibere di questo Comitato n. 21 dell'anno 2014, punto 2.3, e n. 27 dell'anno 2015, dalle quali risultano riassegnate alle regioni del Mezzogiorno risorse per 1.136,8 milioni di euro, a carico del FSC 2014-2020, in favore di interventi cantierabili entro il 2015;
Viste altresi' le seguenti norme di legge:
legge n. 147/2013 (legge di stabilita' 2014), art. 1, commi 53, 120,121,124 (per un totale di 800 milioni di euro);
legge n. 208/2015 (legge di stabilita' 2016), tabella E (riduzioni per 1.498 milioni di euro a copertura degli oneri per il credito d'imposta per il Mezzogiorno recati dai commi da 98 a 108 della medesima legge e a parziale copertura finanziaria degli oneri relativi all'ordine e alla sicurezza pubblica);
art. 1, comma 6-quinquies, del decreto legge. 4 dicembre 2015, n. 191, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° febbraio 2016, n.
13 (300 milioni di euro relativi alla cessione a terzi dei complessi aziendali del Gruppo ILVA), tali da determinare in complessivi 2.598 milioni di euro le preallocazioni di legge;
Vista la nota n. 2815 del 9 agosto 2016, con la quale il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, in qualita' di Autorita' politica per la coesione, ha proposto a questo Comitato - in applicazione dell'art. 1, comma 703, lettere b) e c) della legge di stabilita' 2015 - la definizione delle aree tematiche di interesse del Fondo per lo sviluppo e la coesione e il riparto tra le stesse delle risorse FSC disponibili, e la allegata nota informativa del DPC;
Tenuto conto delle rettifiche numeriche e delle precisazioni relative alla parte procedurale apportate alla proposta in occasione della richiesta del parere alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano;
Tenuto conto, in particolare, che la proposta:
individua le seguenti aree tematiche: Infrastrutture; ambiente; sviluppo economico e produttivo; turismo, cultura, valorizzazione delle risorse naturali; occupazione, inclusione sociale e lotta alla poverta', istruzione e formazione; rafforzamento della Pubblica amministrazione, per ciascuna delle quali sono indicati sotto-aree e obiettivi strategici;
determina in 38.716,10 milioni di euro le risorse complessive FSC, derivanti dalla riduzione operata per effetto delle prededuzioni operate in via legislativa nel 2014 e nel 2015; e comprendenti le assegnazioni gia' disposte o previste dalle sopra citate delibere del CIPE; le sopradette preallocazioni per via legislativa; la riassegnazione di 1.136,76 milioni di euro, al netto delle sanzioni applicate, alle regioni del Mezzogiorno per interventi cantierabili entro il 2015 ai sensi delle delibere di questo Comitato n. 21/2014 e
n. 27/2015 sopra citate;
ripartisce 37.990,25 milioni di euro tra le aree tematiche, e alloca 725,84 milioni di euro in un Fondo di riserva non tematizzato; definisce i principi e i criteri di funzionamento del Fondo di
sviluppo e coesione;
ripartisce il predetto importo di 38.716,10 milioni di euro tra le due macroaree territoriali di riferimento secondo la chiave di riparto 80%-20%, con applicazione di alcuni correttivi necessari per
tenere conto di esigenze compensative nei riguardi di alcune regioni, prevedendo per il Mezzogiorno 31.299,6 milioni di euro, e per il centro-nord 7.416,5 milioni di euro;
riepiloga, nell'ambito dell'importo di 38.716,10 milioni di euro le assegnazioni gia' disposte o previste da delibere del CIPE ovvero stabilite in xxx xxxxxxxxxxx - xxxxx xxxxxx - x xxxxxx xxxxx xxxxxxxx disponibilita', per un ammontare complessivo di 10.021,9 milioni di euro (6.687,4 milioni di euro imputabili al Mezzogiorno e 3.334,5 milioni di euro imputabili al centro-nord), di cui va tenuto conto al fine di assicurare la complessiva coerenza della proposta sottoposta a questo Comitato;
Tenuto conto che le aree tematiche sono state individuate in coerenza con le scelte operate per l'utilizzo delle risorse dei Fondi strutturali e di investimento europei e del relativo cofinaziamento nazionale e che le scelte allocative tengono conto di quanto gia' assegnato a carico delle risorse europee e nazionali del ciclo di programmazione 2014-2020;
Tenuto conto che con le delibere di questo Comitato n. 26 e n. 27, adottate in data odierna, rispettivamente, sono assegnati 13,412 miliardi di euro alle regioni e alle citta' metropolitane del Mezzogiorno (o Comuni capoluogo dell'Area metropolitana) per l'attuazione di interventi da realizzarsi nelle regioni e nelle citta' metropolitane del Mezzogiorno mediante appositi Accordi interistituzionali denominati «Patti per il Sud»; e sono assegnati, ai sensi dell'art. 1, comma 804, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilita' 2016), 7,5 milioni di euro in favore del Ministero dell'istruzione e della Regione Lazio per il finanziamento del completamento di progetti inseriti nei Programmi operativi 2007/2013 e ancora da completare alla data del 31 dicembre 2015;
Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del vigente regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62);
Vista la odierna nota n. 3939, predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta a base della presente delibera;
Delibera:
1. Individuazione delle aree tematiche e dotazione finanziaria.
Le risorse del FSC 2014-2020, come determinate in premessa, e comprensive delle assegnazioni gia' disposte o previste da delibere del CIPE ovvero stabilite in via legislativa per complessivi 10.021,9 milioni di euro, nonche' comprensive delle risorse assegnate a regioni e citta' metropolitane con la delibera n. 26 di questo Comitato, e delle risorse assegnate per il completamento degli interventi della programmazione 2007-2013 con la delibera n. 27, contestualmente adottate in data odierna, e di quelle relative ai Patti con gli enti territoriali in corso di sottoscrizione, sono cosi' ripartite:
=====================================================
| Aree tematiche | (milioni di euro) |
+=============================+=====================+
| 1. Infrastrutture | 21.422,86|
+ + +
| 2. Ambiente | 7.505,95|
+ + +
| 3.a Sviluppo economico e | |
| produttivo | 5.887,16|
+ + +
| 3.b Agricoltura | 546,31|
+ + +
| 4. Turismo, cultura e | |
| valorizzazione risorse | |
| naturali | 2.222,13|
+ + +
| 5. Occupazione, inclusione | |
| sociale e lotta della | |
| poverta', istruzione e | |
| formazione | 376,10|
+ + +
| 6. Rafforzamento PA | 29,75|
+ + +
| 7. Fondo riserva non | |
| tematizzato | 725,84|
+ + +
| Totale | 38.716,10|
+ + +
Al netto delle preallocazioni disposte con legge e delle assegnazioni gia' disposte con proprie delibere da questo Comitato, richiamate in premessa, nonche' al netto di quanto assegnato da questo Comitato con la citata delibera n. 26 nonche' con la delibera
n. 27, contestualmente adottate in data odierna, residua l'importo di 15.274,70 milioni di euro che e' destinato ai Piani operativi, da adottarsi ai sensi della lettera c) del citato comma 703. Di questi, 15.200,00 milioni di euro sono destinati a Piani operativi afferenti le aree tematiche come riportato nella seguente Tabella:
=======================================================
| | (milioni di euro) |
+===============================+=====================+
|1. Infrastrutture | 11.500,00|
+ + +
|2. Ambiente | 1.900,00|
+ + +
|3.a Sviluppo economico e | |
|produttivo | 1.400,00|
+ + +
|3.b Agricoltura | 400|
+ + +
I Piani operativi sono proposti dall'Autorita' politica per la coesione, e definiti, dalla Cabina di regia, anche con le modalita' di cui all'art. 2, comma 4, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 febbraio 2016 istitutitivo della medesima.
L'elaborazione dei Piani operativi avverra' tenendo conto delle finalizzazioni indicativamente esposte nelle tabelle 1, 2, 3.a e 3.b, allegate alla presente delibera, comunque assicurando la necessaria cooperazione tra i diversi livelli di governo, a tal fine anche assumendo forma di Accordi o Intese istituzionali.
2. Regole di funzionamento del Fondo per lo sviluppo e la coesione.
a. Piani operativi
I piani operativi dovranno contenere i seguenti elementi: l'indicazione del sistema di governance del Piano; l'indicazione del fabbisogno finanziario programmatico annuale,
delle tipologie dei soggetti attuatori a livello nazionale e regionale nonche' dei tempi di attuazione;
l'indicazione dell'articolazione annuale dei fabbisogni finanziari fino al terzo anno successivo al termine della programmazione 2014-2020, in coerenza con l'analoga articolazione dello stanziamento deciso per ogni area tematica nazionale;
l'indicazione delle altre risorse utilizzate per l'esecuzione
di interventi analoghi al fine di massimizzare i risultati e assicurare l'impiego delle risorse FSC secondo una logica addizionale e non sostitutiva delle risorse ordinarie;
i tempi di assunzione degli impegni giuridicamente vincolanti e il cronoprogramma dei lavori;
l'esplicitazione delle modalita' di attuazione, che, anche qualora diverse in relazione alle caratteristiche degli obiettivi e degli interventi specifici del piano operativo, devono risultare coerenti con quelle previste per l'utilizzo dei Fondi strutturali e di investimento europei.
In ogni piano operativo, quando gli interventi non siano stati gia' individuati, sono previste procedure efficaci d'individuazione dei progetti da realizzare, basate sull'identificazione e applicazione di criteri di attuazione e di verifica dei risultati conseguiti.
Le linee d'intervento previste nella programmazione FSC sono attuate direttamente dall'amministrazione di riferimento destinataria delle risorse o, in alternativa, mediante Accordi di programma quadro rafforzati (Stato-Regione/i), ovvero attraverso convenzioni e/o contratti con i soggetti attuatori, solo nel caso in cui le Amministrazioni coinvolte, concordemente, valutino necessaria o opportuna o, comunque, maggiormente efficace una modalita' attuativa basata su un forte coordinamento multilivello, o nel caso lo richieda la Cabina di regia. Gli Accordi di programma quadro sono sottoscritti sotto il coordinamento dell'Agenzia per la coesione territoriale.
L'Autorita' politica per la coesione territoriale presenta con scadenza annuale entro il 10 settembre di ciascun anno, una relazione al CIPE, ai sensi della lettera h) del citato art. 1, comma 703, della legge di stabilita' 2015.
Tale relazione contiene altresi', sulla base delle analisi condotte dalla Cabina di regia, l'indicazione delle modifiche intervenute e elementi sullo stato di attuazione della programmazione e dell'attuazione degli interventi inseriti nei predetti piani, predisposta dal Dipartimento per le politiche di coesione sulla base dei dati informativi forniti dall'Agenzia per la coesione territoriale, ai fini della definizione della nota di aggiornamento al DEF e della legge di bilancio, in coerenza con quanto disposto dall'art. 1, comma 703, lettera h), della legge n. 190/2014.
In tale relazione si da' in particolare conto dello stato di attuazione delle azioni e dei risultati attesi relativi agli interventi contenuti nei diversi piani;
b. Attuazione e sorveglianza
Allo scopo di massimizzare la coerenza e l'efficacia dei programmi e delle azioni finanziate, ogni Amministrazione di riferimento delle risorse FSC, quale indicata nei Piani operativi/Piani stralcio, istituisce, secondo modalita' specifiche individuate da ciascuna, un'unica sede per il coordinamento dell'attuazione della politica di coesione a valere sul FSC.
Per ciascun piano e' prevista l'istituzione di un Comitato con funzioni di sorveglianza, di un organismo di certificazione, inteso quale autorita' abilitata a richiedere i pagamenti del FSC, e di un sistema di gestione e controllo.
Nei piani dovra' essere assicurato particolare rilievo alle procedure e agli strumenti di controllo e verifica dei risultati conseguiti, volti ad alimentare il sistema di monitoraggio.
Ai lavori dei predetti Comitati di ciascun piano partecipano un rappresentante del Dipartimento per le politiche di coesione - PCM, un rappresentante del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica - PCM, un rappresentante dell'Agenzia per la coesione territoriale, un rappresentante del Ministero dell'economia e delle finanze, un rappresentante per le amministrazioni di riferimento del Piano operativo e comunque un rappresentante per ciascuna regione interessata.
Le Amministrazioni o i soggetti responsabili di ciascun piano
redigono una relazione annuale sullo stato di attuazione e la trasmettono alla Cabina di regia, per il tramite dell'Agenzia per la coesione territoriale.
L'Agenzia per la coesione territoriale, d'intesa con il Dipartimento per le politiche di coesione e con il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, puo' istituire apposite task-force per sostenere l'attuazione dei piani operativi, informando la Cabina di regia su eventuali criticita' riscontrate e sull'eventuale necessita' di rimodulazione degli interventi.
Le Amministrazioni centrali e regionali coinvolte nella realizzazione degli interventi pongono l'attuazione dei piani operativi tra gli obiettivi annuali dei dirigenti interessati.
Sulla base delle relazioni annuali e delle eventuali situazioni di criticita' pervenute, la Cabina di regia formula indicazioni e proposte per la destinazione piu' opportuna dei finanziamenti disponibili, in ragione della realizzazione tempestiva degli investimenti.
c. Interventi ammissibili
Sono ammissibili a finanziamento gli interventi attivabili, rientranti nelle seguenti aree tematiche:
1) Infrastrutture;
2) Ambiente;
3) Sviluppo economico e produttivo;
4) Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali;
5) Occupazione, inclusione sociale e lotta alla poverta', istruzione e formazione;
6) Rafforzamento della P A.
Possono essere finanziati anche fondi rotativi di progettazione relativi ad interventi con finalita' di sviluppo nei medesimi settori.
d. Monitoraggio
Entro due mesi dall'accoglimento dei piani da parte della Cabina di regia, le Amministrazioni di riferimento di ciascun piano dovranno alimentare il sistema di monitoraggio unitario istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della ragioneria generale dello Stato, inserendo i cronoprogrammi di ogni singolo intervento finanziato. Le medesime Amministrazioni provvedono, con cadenza bimestrale, all'aggiornamento dei dati di monitoraggio. Il mancato o incompleto inserimento e/o aggiornamento di tali informazioni comporta la sospensione del trasferimento delle relative risorse. L'Agenzia per la coesione territoriale e' responsabile del coordinamento e della vigilanza sull'attuazione e svolge, altresi', l'azione di monitoraggio e valutazione degli obiettivi raggiunti.
e. Revoca delle risorse
Le obbligazioni giuridicamente vincolanti per l'affidamento dei lavori devono essere assunte entro il termine ultimo del 31 dicembre 2019.
La mancata assunzione di obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il 31 dicembre 2019 comporta la revoca delle risorse assegnate ai relativi interventi; tali ritardi possono rilevare anche ai fini della valutazione dei dirigenti interessati in relazione ai rispettivi obiettivi annuali.
Qualora l'esito delle verifiche disposte annualmente dall'Agenzia per la coesione portasse ad accertare, in relazione al complesso degli interventi inclusi in un Piano operativo, il mancato rispetto degli obiettivi di spesa, comportante uno scostamento superiore al 25% rispetto alle previsioni annuali del fabbisogno risultanti dai cronoprogrammi approvati, e' applicata una sanzione per un ammontare corrispondente al predetto scostamento. La predetta sanzione e' determinata attraverso la revoca delle risorse assegnate ed e' posta a carico, prioritariamente, sugli interventi in fase di progettazione
che presentino un ritardo, e sulle economie degli interventi conclusi.
A seguito di un rigoroso monitoraggio dei singoli interventi, l'Agenzia per la coesione territoriale, d'intesa con le Amministrazioni di riferimento, in occasione della relazione annuale sullo stato di avanzamento, propone alla Cabina di regia eventuali modifiche nella programmazione degli interventi, per tener conto della sanzione applicata e affinche' possano essere valutate le necessarie iniziative per risolvere le criticita' o rifinalizzare le risorse.
Il complesso delle somme recuperate in conseguenza delle revoche di cui ai precedenti paragrafi sono annualmente riprogrammate dalla Cabina di regia nel rispetto delle destinazioni per area tematica e per macro area territoriale.
f. Pubblicita' e informazioni
Nei dodici mesi successivi alla realizzazione di ciascun intervento, l'Amministrazione responsabile dell'esecuzione del piano presenta all'Agenzia per la coesione territoriale un rapporto di valutazione sull'efficacia dell'intervento realizzato. Con cadenza periodica semestrale, l'Agenzia per la coesione territoriale riferisce alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per le politiche di coesione, sullo stato di attuazione dei programmi. Le informazioni inerenti agli obiettivi, alla realizzazione ed ai risultati raggiunti sono pubblicizzate sulla base di un piano di comunicazione predisposto dall'Agenzia per la coesione territoriale.
La pubblicita' dei dati progettuali, e in particolare l'indicazione dei singoli interventi, dell'amministrazione responsabile/soggetto attuatore, dello stato di avanzamento, degli eventuali scostamenti rispetto al cronoprogramma e al costo previsto, e' assicurata dal portale OpenCoesione, attraverso il quale sono rese disponibili le informazioni rilevanti per il pubblico, desumibili dal sistema di monitoraggio.
Al fine di migliorare la comprensione dei dati offerti in termini di conoscenza e di assicurare l'adozione di comportamenti virtuosi, nell'ottica di conseguire una maggiore partecipazione dei cittadini all'attuazione delle politiche pubbliche e, nel contempo, sostenere le azioni di accompagnamento all'attuazione dei piani, OpenCoesione, accanto alla pubblicazione dei dati relativi all'avanzamento degli interventi, curera' la rielaborazione, anche in forma grafica, delle informazioni.
g. Riprogrammazioni
Eventuali modifiche ai piani, di seguito alla loro prima formulazione, sono portate all'attenzione della Cabina di regia, su istruttoria del Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, che ne verifichera' la coerenza con gli indirizzi definiti nei documenti di programmazione nazionali e comunitari.
Le riprogrammazioni delle risorse relative ad interventi inclusi nei piani sono contenute nella relazione annuale di cui alla precedente lettera a.
Il Dipartimento per le politiche di coesione, avvalendosi del proprio Nucleo di valutazione e dei Nuclei di valutazione delle Amministrazioni centrali e regionali coinvolte, coordina la valutazione di singoli piani o di complessi di interventi omogenei.
Le valutazioni in itinere compiute forniscono elementi utili alla definizione delle linee strategiche della programmazione del periodo post 2020.
A decorrere dal 1° gennaio 2021, il Dipartimento avvia appositi piani valutativi ex post di singoli piani operativi o di complessi omogenei d'interventi e ne da' conto alla Cabina di regia, nell'ambito della relazione annuale di cui al precedente punto a.
Le economie derivanti dall'attuazione degli interventi finanziati a
qualunque titolo con risorse FSC 2014-2020 e desunte dalla contabilita' delle opere eseguite, sono opportunamente accertate dai soggetti responsabili dell'attuazione degli interventi in sede di monitoraggio.
Non sono comunque riprogrammabili le economie del costo del progetto, se non ad intervento ultimato.
Le proposte di riprogrammazione derivanti da economie riprogrammabili inferiori a 5 milioni di euro ovvero al 2 per cento dell'assegnazione complessiva disposta nel piano, sono concordate tra le Amministrazioni interessate e assentite dal Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Negli altri casi si provvede secondo la procedura indicata nel precedente punto 1.
In ogni caso, le proposte di riprogrammazione delle economie devono osservare il criterio di concentrazione delle risorse su interventi di rilevanza strategica per il territorio.
Eventuali maggiori costi dei lavori, che dovessero emergere, troveranno copertura impiegando prioritariamente le ulteriori risorse riprogrammabili derivanti da economie da ribassi d'asta, emergenti dal complesso degli interventi inclusi nel Piano di riferimento. Nel caso in cui dette risorse non risultino sufficienti i maggiori costi rimangono a carico dell'Amministrazione titolare del piano.
h. Trasferimento delle risorse
Il Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della ragioneria generale dello Stato - IGRUE provvede alle erogazioni/trasferimento delle risorse in favore delle Amministrazioni titolari degli interventi suIla base delle richieste presentate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche di coesione, mediante anticipazioni, pagamenti intermedi e saldi, articolati come segue:
anticipazione pari al 10 per cento dell'importo assegnato per singolo intervento;
pagamenti intermedi fino all'85 per cento dell'importo assegnato a ciascun intervento, a titolo di rimborso delle spese effettivamente sostenute dalle Amministrazioni, evidenziate in apposita domanda di pagamento inviata alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche di coesione;
saldo del 5 per cento per ciascun intervento, a seguito di domanda finale di pagamento inviata alla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche di coesione corredata da attestato di chiusura dell'intervento.
La Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le politiche di coesione inoltra le richieste di erogazione/trasferimento a titolo di pagamento intermedio e/o saldo, previa attestazione da parte dell'Agenzia per la coesione territoriale della coerenza della domanda di pagamento inoltrata dalle Amministrazioni titolari degli interventi con i dati relativi all'avanzamento della spesa inseriti e validati nel sistema unitario di monitoraggio 2014/2020.
La prima quota e' trasferita sulla base di semplice richiesta formulata dal rappresentante legale dell'Amministrazione o dal competente Organismo di certificazione. Le quote successive sono trasferite a condizione che esista un Sistema di gestione e controllo verificato dall'Agenzia per la Ccesione secondo quanto previsto dalla successiva lettera k).
I pagamenti in favore dei beneficiari finali sono effettuati dalle Amministrazioni titolari degli interventi, ovvero direttamente dal Ministero dell'economia e delle finanze - Dipartimento della ragioneria generale dello Stato - IGRUE sulla base delle richieste di erogazione presentate dalle Amministrazioni titolari degli interventi.
Il Dipartimento per le politiche di coesione disciplinera' con proprio provvedimento criteri e modalita' per la richiesta dei
trasferimenti e per l'individuazione dell'eventuale ulteriore documentazione necessaria ai fini del trasferimento di risorse.
i. Ammissibilita' delle spese
Sono ammissibili tutte le spese relative a interventi inseriti nei piani e sostenute a partire dal 1° gennaio 2014. Esse devono essere:
assunte con procedure coerenti con le norme comunitarie, nazionali, regionali applicabili, anche in materia fiscale e contabile (in particolare con riferimento alle norme in materia di appalti pubblici, regimi di aiuto, concorrenza, ambiente);
temporalmente assunte nel periodo di validita' dell'intervento; effettive e comprovabili, ossia corrispondenti ai documenti
attestanti la spesa ed ai relativi pagamenti effettuati;
pertinenti ed imputabili con certezza all'intervento finanziato;
Non sono comunque ammissibili spese che risultino finanziate attraverso altre fonti finanziarie, salvo che lo specifico progetto non preveda espressamente che l'intervento sia assicurato con una pluralita' di fonti di finanziamento.
j. Varianti in corso d'opera
Ogni variazione in corso d'opera deve essere adeguatamente motivata e giustificata unicamente da condizioni impreviste e imprevedibili e, comunque, deve essere debitamente autorizzata dal responsabile unico del procedimento, con particolare riguardo all'effetto sostitutivo dell'approvazione della variazione rispetto a tutte le autorizzazioni e gli atti di assenso comunque denominati e assicurando sempre la possibilita', per l'amministrazione committente, di procedere alla risoluzione del contratto quando le variazioni superino determinate soglie rispetto all'importo originario, garantendo al contempo la qualita' progettuale e la responsabilita' del progettista in caso di errori di progettazione.
Per le Varianti in corso d'opera si applicano le disposizioni di cui agli articoli 95, comma 14, 106 e 149 del decreto legislativo 18
aprile 2016, n. 50.
k. Sistemi di gestione e controllo. Attivita' di verifica
Le amministrazioni di riferimento dei Piani garantiscono che siano istituiti efficaci sistemi di gestione e controllo avvalendosi, se del caso, dei sistemi in uso nel precedente periodo di programmazione oppure dei coerenti sistemi adottati per l'utilizzo dei fondi SIE. Le amministrazioni comunicano all'Agenzia per la coesione territoriale eventuali variazioni dei predetti sistemi.
L'Agenzia per la coesione territoriale attraverso il Nucleo di verifica e controllo (NUVEC) - nel rispetto del principio del contraddittorio con i soggetti responsabili, sottoporra' a verifica l'efficace funzionamento del sistema di gestione e controllo dei Piani operativi FSC (procedure, struttura organizzativa, sistemi informatici e informativi), nonche' singoli interventi e iniziative, sulla base di linee guida e presentera' rapporti sulle risultanze di tale attivita'.
Sulla base delle verifiche condotte e nel caso in cui i Piani manifestino, agli esiti delle verifiche, numerose e gravi irregolarita' e criticita' nella relativa attuazione, l'Agenzia per la coesione territoriale provvedera' tempestivamente a informare la Cabina di regia, al fine di adottare le conseguenti misure di sospensione e di riprogrammazione degli interventi. L'Agenzia presentera' annualmente al Dipartimento per le politiche di coesione una relazione concernente l'attuazione dei singoli pianie l'esito delle verifiche condotte.
I Piani relativamente alle azioni per cui e' prevista la cooperazione istituzionale come modalita' attuativa, daranno atto della traduzione operativa di tale criterio, prevedendo sistemi di snellimento e facilitazione delle relazioni tra gli enti coinvolti nell'attuazione.
l. Norme transitorie
Le regole di funzionamento di cui al presente punto 2. si applicano anche ai Piani «stralcio» finora approvati con delibere di questo Comitato in conformita' con quanto previsto dall'art. 1, comma 703, lettera d), della legge n. 190/2014.
Roma, 10 agosto 2016
Il Presidente: Xxxxx
Il segretario: Xxxxx
Registrato alla Corte dei conti il 2 novembre 2016
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, xxx.xx prev. n. 2718
Allegato
FONDO SVILUPPO E COESIONE 2014-2020 AREE TEMATICHE NAZIONALI E OBIETTIVI STRATEGICI - RIPARTIZIONE AI SENSI DELL'ARTICOLO 1, COMMA 703, LETTERE B) E C) DELLA LEGGE N. 190/2014
Tabella 1
INFRASTRUTTURE
=============================================================
| | (mln di euro) |
+=======================================+===================+
|Settore stradale | 6.065,00|
+ + +
| | |
+ + +
|Settore ferroviario | 2.137,00|
+ + +
| | |
+ + +
|Settore metropolitane | 1.560,00|
+ + +
| | |
+ + +
|Sicurezza ferro | 300,00|
+ + +
| | |
+ + +
|Dighe | 294,00|
+ + +
|Rinnovo materiale Trasporto Pubblico | |
|Locale | 1.000,00|
+ + +
|Altri settori | 143,00|
+ + +
|TOTALE | 11.500,00|
+ + +
Tabella 2
AMBIENTE
=====================================================================
| |(mln di euro) |
+===================================================+===============+
|Efficientamento energetico | 95,79 |
+ + +
| | |
+ + +
|Bonifiche | 791,58 |
+ + +
| | |
+ + +
|Rischio idrogeologico | 273,83 |
+ + +
| | |
+ + +
|Fognature e depurazione | 598,44 |
+ + +
| | |
+ + +
|Infrastrutture verdi | 13,85 |
+ + +
|Rifiuti | 126,51|
+ + +
|TOTALE | 1.900,00|
+ + +
Tabella 3.a
SVILUPPO ECONOMICO
=========================================================
| | (mln di euro) |
+=====================================+=================+
|Sviluppo delle imprese - SME | |
|Initiative | 100,00|
+ + +
| | |
+ + +
|Ricerca, sviluppo e innovazione | |
|(Aerospazio) | 350,00|
+ + +
| | |
+ + +
|Sviluppo delle imprese (Contratti di | |
|sviluppo) | 950,00|
+ + +
| | |
+ + +
| | |
+ + +
| | |
+ + +
|TOTALE | 1.400,00|
+ + +
Tabella 3.b
AGRICOLTURA
=================================================================
| |(mln di euro) |
+===============================================+===============+
|Contratti di filiera e contratti di distretto | 60,00 |
+ + +
| | |
+ + +
|Multifunzionalita dellaforesta e uso | |
|sostenibile delle risorse rinnovabilinelle aree| |
|rurali | 5,00|
+ + +
| | |
+ + +
|Interventi nel campo delle infrastrutture | |
|irrigue, bonifica idraulica, difesa dalle | |
|esondazioni, bacini di accumulo e programmi | |
|collegati di assistenza tecnica e consulenza | 295,00 |
+ + +
| | |
+ + +
|Agricoltura 2.0 | 40,00 |
+ + +
| | |
+ + +
|TOTALE | 400,00 |
+ + +
n. 1 del 2 Gennaio 2017
Delibera della Giunta Regionale n. 765 del 20/12/2016
Direzione Generale 1 - Direzione Generale per la Programmazione Economica e il Turismo
U.O.D. 2 - UOD. Gestione finanziaria del PO FSE Campania
Oggetto dell'Atto:
LEGGE 64/86 2° P.A.A. - STRADA FONDO VALLE DEL CALORE SALERNITANO DI COLLEGAMENTO FRA IL SISTEMA DI VALLO DELLA LUCANIA CILENTO PER AGGLOMERATI INDUSTRIALI. ENTE ATTUATORE: AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SALERNO. ACQUISIZIONE IN BILANCIO AI SENSI DELL'ART. 4, COMMA 2, LETT. A) DELLA LEGGE REGIONALE 18 GENNAIO 2016, N. 2 .
Alla stregua dell’istruttoria compiuta dalla Direzione Generale e delle risultanze e degli atti tutti richiamati nelle premesse che seguono, costituenti istruttoria a tutti gli effetti di legge, nonché dell’espressa dichiarazione di regolarità della stessa resa dal Direttore a mezzo di sottoscrizione della presente
PREMESSO che
a. nell’ambito del 2° Piano Annuale di Attuazione d ella L. 64/86, fu finanziata la realizzazione della “Strada Fondo Valle del Calore Salernitano di collegamento fra il sistema di Vallo della Lucania Cilento per agglomerati industriali”. L’opera con un tratto di circa 20 Km avrebbe servito 13 Comuni ed in particolare i Comuni del versante occidentale della Comunità Montana degli Alburni ed alcuni della adiacente Comunità Montana del Calore Salernitano e dunque rispondeva sia agli obiettivi di programmazione provinciale, di collegare il sistema urbano di Vallo della Lucania e gli agglomerati industriale della valle del Sele sia quelli propri della Comunità Montana degli Alburni, di riqualificazione del sistema viario dei Comuni del versante occidentale.
b. la Provincia di Salerno, con la Delibera di Giunta n. 490 del 10 giugno 2005, approvava il progetto esecutivo dei lavori del 1°stralcio della “Strada Fondo Valle del Calore Salernitano di collegamento tra il sistema urbano di Vallo della Lucania – Cilento per agglomerati industriali della Valle del Sele”;
c. nel corso dei lavori, il R.U.P. dell’intervento comunicava alla Regione che la somma assegnata per la sua realizzazione, pari a € 33.201.860,79, non risultava più sufficiente per la completa realizzazione dell’opera i cui lavori erano stati sospesi dal maggio 2012, per una intervenuta controversia con la Soprintendenza;
CONSIDERATO che
a. gli uffici di amministrazione attiva, vincolati alla realizzazione dell’opera secondo il progetto posto alla base del finanziamento, con Decreto n. 14/2015 hanno disposto la revoca del finanziamento;
b. l’Avvocatura Regionale nel rendere il proprio parere con note prot. n. 536192 del 30/07/2015 e n. 662484 del 05/10/2015 sulle problematiche evidenziate dagli uffici di amministrazione attiva, ha precisato che l’eventuale revoca del finanziamento, conseguente le “condivisibili criticità” “non avrebbe pregiudicato in sede di indirizzo politico, l’opportunità di una rivalutazione circa l’importanza dell’opera in relazione alle sue oggettive caratteristiche, tale da giustificare l’ingente spesa superiore a quella prevista dalla L.64/86”;
PRESO ATTO che dalla relazione del R.U.P. “sullo stato di consistenza fisico e finanziario dei lavori eseguiti alla data del 9 maggio 2012 ed avanzamento contabile dell’opera” redatto dalla D.L. in seguito alla sospensione disposta a causa del contenzioso con la Soprintendenza, emerge che il residuo importo del finanziamento potrà consentire il completamento delle opere in corso;
CONSIDERATO, in particolare,
a. che l’intervento in oggetto riveste carattere strategico per la Provincia di Salerno e per la stessa Regione, tanto che le decisioni assunte nel tempo dalla Giunta regionale, a partire dall’originario finanziamento disposto nel 1989 a valere sulla Legge 64/86, sono sempre andate nella direzione di confermare l’interesse pubblico e della Regione medesima alla realizzazione della strada;
b. che l’interruzione dell’intervento comporterebbe ai territori interessati ed alla collettività il duplice e contemporaneo danno della mancata fruizione dell’opera e della vanificazione degli investimenti pubblici ad oggi realizzati;
c. che la strategicità dell’intervento in esame è confermata anche dall’interesse nazionale alla realizzazione nella sua completa definizione tanto da prevederne l’ulteriore destinazione di risorse per l'importo di 15 Meuro, a valere su Fondi Sviluppo e Coesione 2014-2020 (quota nazionale), nel Piano Operativo predisposto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, approvato nella riunione del CIPE del 30 novembre 2016, nell'ambito del Programma d'intervento sulle Infrastrutture della Campania, condiviso da Governo e Regione in seno alla Cabina di Regia (CdR) istituita ex
D.P.C.M. del 25/02/2016, per la programmazione dei Fondi Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020 (quota nazionale), di cui alla delibera CIPE n. 25 del 10 agosto 2016;
d. che risulta opportuno e vantaggioso per l’interesse pubblico assicurare il completamento del 1° stralcio della “Strada Fondo Valle del Calore Salernitano di collegamento tra il sistema urbano di Vallo della Lucania – Cilento per agglomerati industriali della Valle del Sele”, come da quadro economico, riconfermando programmaticamente il finanziamento per l’importo non utilizzato pari a € 9.220.711,34, anche alla luce del ricorso n. 36/2016 proposto dalla Provincia di Salerno avverso il Decreto Dirigenziale n. 12/2007 e il Decreto Dirigenziale n. 14/2015;
e. che, stante la natura dell’opera, occorre demandare alla Direzione Generale Mobilità il compito di predisporre tutti gli atti necessari per regolamentare i rapporti intercorrenti tra la Xxxxxxx Xxxxxxxx x xx Xxxxxxxxx xx Xxxxxxx, soggetto beneficiario del finanziamento ed Ente competente all’attuazione dell’intervento;
f. che tale compito risulta altresì opportuno anche per garantire l’utilizzo da parte di un unico ufficio regionale di tutte le risorse che concorreranno alla realizzazione dell’intero intervento;
CONSIDERATO, altresì, che
a. nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Regione Campania, sottoscritto tra il Presidente della Regione Campania ed il Presidente del Consiglio dei Ministri il 25 aprile 2016, ed approvato dalla Giunta Regionale con la deliberazione n. 173 del 26 aprile 2016, è stato previsto tra gli altri, l’intervento strategico denominato “messa in sicurezza della viabilità a servizio della Provincia di Salerno" a valere sulle risorse FSC 2014/2020;
b. con la delibera del 10 agosto 2016, n. 26, pubblicata sulla GURI n. 267 del 15/11/2016, recante “Fondo Sviluppo e Coesione 2014- 2020: Piano per il Mezzogiorno. Assegnazione risorse” il CIPE ha determinato la dotazione finanziaria di ciascun Patto sottoscritto dalle Regioni del Mezzogiorno;
c. con la medesima delibera CIPE n. 26/16, tra l’altro, è stata confermata l’assegnazione dell’importo di 2.780,2 M€ alla Regione Campania a copertura delle operazioni programmate nell’ambito già citato del Patto per lo Sviluppo della Regione Campania;
DATO ATTO altresì
a. che l’importo pari a € 9.220.711,34, residuo rispetto all’impegno assunto a valere sul capitolo 2456/2006 relativo alla legge 64/86, necessario per garantire il completamento dell’intervento in parola è colpito da perenzione amministrativa, fatta salva la disponibilità della somma pari a € 589.054,66, reiscritta sul capitolo 2456 del bilancio gestionale per l’esercizio finanziario 2015;
b. che stante la temporanea indisponibilità delle suddette risorse, il cui utilizzo è condizionato al rispetto delle disposizioni vigenti di cui al D. Lgs. 118/2011, occorre individuare le risorse necessarie a far fronte all’immediata ripresa dei lavori per il completamento dell’opera;
c. che a tal fine occorre programmare l’importo di € 8.631.656,68, pari alla differenza tra l’importo occorrente per il completamento dell’opera pari a € 9.220.711,34 e la somma disponibile pari a € 589.054,66, a valere sulle risorse già destinate alla messa in sicurezza della viabilità a servizio della Provincia di Salerno ai sensi della Delibera CIPE n. 26 del 10 agosto 2016 per finanziare il citato intervento;
d. che le risorse liberate a valere sul capitolo 2456/2006 dovranno essere destinate alla messa in sicurezza della viabilità a servizio della Provincia di Salerno e programmate con successivo provvedimento giuntale;
RITENUTO
a. di dover confermare programmaticamente l’assegnazione a favore della Provincia di Salerno dell’importo di € 9.220.711,34, per la realizzazione del completamento della “Strada Fondo Valle del Calore Salernitano di collegamento fra il sistema di Vallo della Lucania Cilento per agglomerati industriali”;
b. di dover dare atto che l’importo pari a € 9.220.711,34, residuo rispetto all’impegno assunto a valere sul capitolo 2456/2006 relativo alla legge 64/86, necessario per garantire il completamento dell’intervento in parola è colpito da perenzione amministrativa, fatta salva la disponibilità della somma pari a € 589.054,66, reiscritta sul capitolo 2456 del bilancio gestionale per l’esercizio finanziario 2015;
c. di dover programmare l’importo di € 8.631.656,68, pari alla differenza tra l’importo occorrente per il completamento dell’opera pari a € 9.220.711,34 e la somma disponibile pari a € 589.054,66, a valere sulle risorse già destinate alla messa in sicurezza della viabilità a servizio della Provincia di Salerno ai sensi della Delibera CIPE n. 26 del 10 agosto 2016 per finanziare il citato intervento;
RITENUTO, altresì, che, al fine di poter dare avvio al programma finanziario previsto dal Patto per lo Sviluppo della Regione Campania sottoscritto il 25 aprile 2016, necessario a garantire il finanziamento dell’intervento “Completamento Strada Fondo Valle del Calore Salernitano di collegamento tra il sistema urbano di Vallo della Lucania – Cilento per agglomerati industriali della Valle del Sele”, si rende necessario provvedere:
a. ad istituire nel bilancio gestionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni introdotte dal D.Lgs.
n. 118/2011 il capitolo di spesa indicato nell’allegato A) che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, da correlare al capitolo di entrata 1460;
b. ad attribuire la responsabilità gestionale del capitolo di spesa 2932 di nuova istituzione alla competenza della U.O.D 53 07.06 “Fondi regionali, nazionali e comunitari”;
c. ad iscrivere in termini di competenza e di cassa, ai sensi dell'art. 4, comma 2, lettera a), della Legge Regionale del 18 gennaio 2016, n. 2, la somma di euro 8.631.656,68 nel bilancio di previsione finanziario 2016-2018, nel documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione finanziario per il triennio 2016-2018 e nel bilancio gestionale 2016-2018, come indicato nell'allegato
B) e nei prospetti “ENTRATE” e “SPESE”, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
DATO ATTO che la succitata somma di euro 8.631.656,68 non risulta iscritta nel bilancio per il corrente esercizio finanziario, né risulta essere stata iscritta nei precedenti bilanci regionali;
RITENUTO, inoltre, necessario provvedere ad inserire nel sistema di monitoraggio unitario entro il termine del 31/12/2016 la scheda di sintesi dell’intervento “Completamento Strada Fondo Valle del Calore Salernitano di collegamento tra il sistema urbano di Vallo della Lucania – Cilento per agglomerati industriali della Valle del Sele”;
ACQUISITO il parere della Programmazione Unitaria reso con nota prot. n. 35001/UDCP/GAB/VCG1 del 20/12/2016 U;
VISTI
a. la Legge 64/86;
b. il Decreto Dirigenziale n. 534 del 19/06/2007;
c. il d.lgs. n. 163/2006;
d. i pareri dell’Avvocatura Regionale resi con le note prot. n. 536192 del 30/07/2015 e n. 662484 del 05/10/2015;
e. la L.R. n. 1 del 18/02/2016 “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2016- 2018 della Regione Campania - Legge di stabilità regionale 2016”;
f. la L.R. n. 2 del 18/02/2016 “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2016-2018 della Regione Campania”;
g. la D.G.R. n. 52 del 15/02/2016 di “Approvazione bilancio gestionale 2016”.
h. il Decreto n. 14/2015;
i. il Decreto n. 1/2016; j. il DLGS 118/2011;
k. la Delibera CIPE n. 26 del 10 agosto 2016.
D E L I B E R A
per le motivazioni ed i riferimenti espressi in narrativa, che qui si intendono integralmente riportati:
1. di confermare programmaticamente l’assegnazione a favore della Provincia di Salerno dell’importo di € 9.220.711,34, per la realizzazione del completamento della “Strada Fondo Valle del Calore Salernitano di collegamento fra il sistema di Vallo della Lucania Cilento per agglomerati industriali”.
2. di dare atto che l’importo pari a € 9.220.711,34, residuo rispetto all’impegno assunto a valere sul capitolo 2456/2006 relativo alla legge 64/86, necessario per garantire il completamento dell’intervento in parola è colpito da perenzione amministrativa, fatta salva la disponibilità della somma pari a € 589.054,66, reiscritta sul capitolo 2456 del bilancio gestionale per l’esercizio finanziario 2015.
3. di programmare l’importo di € 8.631.656,68, pari alla differenza tra l’importo occorrente per il completamento dell’opera pari a € 9.220.711,34 e la somma pari a € 589.054,66, a valere sulle risorse già destinate alla messa in sicurezza della viabilità a servizio della Provincia di Salerno ai sensi della Delibera CIPE n. 26 del 10 agosto 2016 per finanziare il citato intervento.
4. di prendere atto, pertanto, della Delibera CIPE del 10 agosto 2015, n. 26, pubblicata sulla
G.U.R.I. del 15/11/2016, n. 267, con cui sono state assegnate alla Regione Campania le risorse FSC 2014/2020, e di programmare l’importo di € 8.631.656,68 a valere sulle risorse già destinate alla messa in sicurezza della viabilità a servizio della Provincia di Salerno, ed impiegare le stesse per finanziare il citato intervento, stante la temporanea indisponibilità delle risorse impegnate sul capitolo 2456/2006 relativo alla legge 64/86 a causa delle intervenute disposizioni del DLGS 118/2011.
5. di istituire nel bilancio gestionale 2016-2018, in applicazione delle disposizioni introdotte dal D.Lgs. n. 118/2011 il capitolo di spesa indicato nell’allegato A) che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, da correlare al capitolo di entrata 1460.
6. di attribuire la responsabilità gestionale del capitolo di spesa 2932 di nuova istituzione alla competenza della U.O.D 53 07.06 “Fondi regionali, nazionali e comunitari”.
7. di iscrivere in termini di competenza e di cassa, ai sensi dell'art. 4, comma 2, lettera a), della Legge Regionale del 18 gennaio 2016, n. 2, la somma di euro 8.631.656,68 nel bilancio di previsione finanziario 2016-2018, nel documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione finanziario per il triennio 2016-2018 e nel bilancio gestionale 2016-2018, come indicato nell'allegato B) e nei prospetti “ENTRATE” e “SPESE”, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente provvedimento.
8. di dare atto che le risorse liberate a valere sul capitolo 2456/2006 della legge 64/86 dovranno essere destinate alla messa in sicurezza della viabilità a servizio della Provincia di Salerno e programmate con successivo provvedimento giuntale.
9. di affidare alla Direzione Generale Mobilità del Dipartimento Politiche territoriali, il compito di predisporre tutti gli atti necessari per regolamentare i rapporti intercorrenti con tra la Regione Campania e la Provincia di Salerno per l’attuazione dell’intervento.
10. di inviare copia del presente provvedimento al Dipartimento Politiche Territoriali, al Dipartimento Programmazione e Sviluppo Economico, alla Direzione Generale Mobilità, al Dipartimento Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali, alla Direzione Generale delle Risorse Finanziarie, alla Direzione Generale Programmazione economica e Turismo, al Gabinetto del Presidente, all’Ufficio Speciale dell’Avvocatura regionale, all’Unità di Verifica degli Investimenti Pubblici e all’Ufficio Affari generali della Segreteria di Giunta Regionale per gli adempimenti di rispettiva competenza.