BILANCIO CONSUNTIVO AL 31/12/2019

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

BILANCIO CONSUNTIVO AL 31/12/2019

AZIENDA SICILIANA TRASPORTI S.p.A.

Sede in Palermo Xxx Xxxxxx xxxxx Xxxxx, 00

Codice Fiscale e P.Iva 00110790821 – Capitale sociale € 2.500.000,00 i.v.-Socio unico Registro Imprese di Palermo n. 00110790821 – R.E.A. n.184037

Società soggetta a direzione e coordinamento della Regione Siciliana

Nota integrativa al bilancio al 31/12/2019

AZIENDA SICILIANA TRASPORTI S.p.A.

Sede in Palermo Xxx Xxxxxx xxxxx Xxxxx, 00

Codice Fiscale e P.lva 00110790821 - Capitale sociale € 2.500.000,00 i.v. - Socio unico Registro lmprese di Palermo n. 00110790821 - R.E.A. n. 184037

Società soggetta a direzione e coordinamento della Regione Siciliana

STATO PATRIMONIALE ATTIVO

A. CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI

31.12.2019

31.12.2018

TOTALE CREDlTl VERSO SOCl [A] 0 0

B.	IMMOBILIZZAZIONI
I.	Immobilizzazioni Immateriali:
	1) Costi di impianto e di ampliamento			-		-
	3) Diritti di brevetto industriale e diritti di
	utilizzazione delle opere dell'ingegno			18.250		6.246
		Totale		18.250		6.246
II.	Immobilizzazioni Materiali:
	1) Xxxxxxx e fabbricati			21.051.475		21.773.437
	2) lmpianti e macchinari			94.238		72.672
	3) Attrezzature industriali e commerciali			338.254		236.881
	4) Altri beni			10.779.954		6.713.761
		Totale		32.263.921		28.796.751
III.	Immobilizzazioni Finanziarie:
	1) Partecipazioni			2.726.627		1.947.195
	a) in imprese controllate		1.461.200		961.200
	d) in altre imprese		1.265.427		985.995
	2) Crediti			19.257		19.257
	d) verso altri		19.257		19.257

3) Altri titoli - -

4) Azioni proprie - -

Totale 2.745.884 1.966.452

TOTALE lMMOBlLlZZAZlONl [B] 35.028.055 30.769.449

C.	ATTIVO CIRCOLANTE
I.	Rimanenze:
	1) Materie prime, sussidiarie e di consumo			1.582.998		1.321.939
		Totale		1.582.998		1.321.939
II.	Crediti:
	1) Verso clienti			15.947.747		20.225.994
	- di cui entro l'anno		15.947.747		20.225.994
	2) Verso imprese controllate			964.341		923.472
	- di cui entro l'anno		964.341		923.472
	4) Verso controllanti			37.452.889		37.389.861
	- di cui entro l'anno		37.452.889		37.389.861
	4-bis) crediti tributari			15.890.997		16.976.204
	- di cui entro l'anno		15.890.997		16.976.204
	4-ter) imposte anticipate			488.492		488.492
	5) Verso altri			10.738.172		11.139.512
	- di cui entro l'anno		9.996.761		10.182.117
	- di cui oltre l'anno		741.411		957.395
		Totale		81.482.638		87.143.535

III. Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni

Totale	0	0
IV. Disponibilità liquide:
1) Depositi bancari e postali	902.054	310.469
3) Denaro e valori in cassa	111.516	122.968
Totale	1.013.570	433.437

TOTALE ATTlVO ClRCOLANTE [C] 84.079.206 88.898.911

D. RATEI E RISCONTI
Risconti attivi		281.409		380.887
	TOTALE RATEl E RlSCONTl [D]		281.409		380.887
TOTALE ATTIVO		119.388.670		120.049.247
STATO PATRIMONIALE PASSIVO		31.12.2019		31.12.2018
A.	PATRIMONIO NETTO
I.	Capitale		2.500.000		2.500.000
II.	Riserva da sopraprezzo delle azioni		0		0
III.	Riserve di rivalutazione		2.068.354		2.068.354
IV.	Riserva legale		129.790		129.790
X.	Xxxxxxx xxxxxxxxxx		0		0
XX.	Riserva per azioni proprie in portafoglio		0		0
VII.	Altre riserve		20.064.717		20.064.717
	Riserva da trasformazione D.Lgs.267/2000	17.787.598		17.787.598
	Riserva straordinaria	2.277.119		2.277.119
VIII.	Utili (perdite) portati a nuovo		(14.404.668)		(11.125.416)
IX.	Utile (perdita) dell'esercizio		947.202		(3.279.253)

TOTALE PATRlMONlO NETTO [A] 11.305.395 10.358.192

B.	FONDI PER RISCHI ED ONERI
	2) Per imposte, anche differite	0	0
	3) A l t r i	15.046.584	13.417.146

TOTALE FONDl PER RlSCHl ED ONERl [B] 15.046.584 13.417.146

C. TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO 9.629.873 11.461.478

D. DEBITI

4)	Debiti verso banche		36.330.104		38.929.588
	- di cui entro l'anno	36.330.104		38.929.588
7)	Debiti verso fornitori		12.334.264		10.663.629
	- di cui entro l'anno	12.334.264		10.663.629
8)	Debiti rappresentati da titoli di credito
9)	Debiti v/imprese controllate		50.532		78.932
10)	Debiti v/imprese collegate		0		0
12)	Debiti tributari		24.201.426		20.114.536
	- di cui entro l'anno	24.201.426		20.114.536
13) Debiti verso lstituti di previdenza e di
sicurezza sociale			5.572.071		3.693.157
14) Altri debiti			4.804.147		11.301.660
15) Debiti verso società di leasing			0		0
- di cui entro l'anno		0		0
- di cui oltre l'anno		0		0

TOTALE DEBlTl [D] 83.292.544 84.781.502

E.	RATEI E RISCONTI
	Ratei passivi	3.844	0
	Risconti passivi	110.430	30.929

TOTALE RATEl E RlSCONTl [E] 114.274 30.929

TOTALE PASSIVO 119.388.670 120.049.247

CONTO ECONOMICO

	31.12.2019	31.12.2018
A. VALORE DELLA PRODUZIONE
1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni	38.467.076	38.190.293
5) Altri ricavi e proventi	30.079.716	31.119.207
- contributi	26.914.300	27.925.030
- v a r i	3.165.416	3.194.177

	TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE [A]		68.546.792		69.309.500
B.	COSTI DELLA PRODUZIONE
	6) Per mat. prime, sussidiarie, di consumo e merci		(14.056.617)		(13.394.144)
	7) Per servizi		(6.266.849)		(6.408.136)
	8) Per godimento di beni di terzi		(158.835)		(75.327)
	9) Per il personale		(37.851.469)		(39.218.847)
	a) salari e stipendi	(28.221.221)		(28.721.754)
	b) oneri sociali	(7.781.460)		(8.329.461)
	c) trattamento di fine rapporto	(1.707.784)		(1.946.839)
	e) altri costi	(141.004)		(220.793)
	10) Ammortamenti e svalutazioni		(4.456.690)		(6.128.682)
	a) ammortamento delle immobilizz. immateriali	(11.655)		(5.562)
	b) ammortamento delle immobilizz. materiali	(4.444.585)		(6.123.120)
	c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni	(450)		0
	d) svalutazioni dei crediti compresi nell' attivo
	circolante e delle disponibilità liquide	0		0
	11) Variazioni delle rimanenze di materie prime,
sussidiarie, di consumo e merci		261.060		(56.129)
12) Accantonamenti per rischi		(1.762.753)		(1.984.536)
14) Oneri diversi di gestione		(1.659.292)		(2.665.623)
TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE [B]		(65.951.445)		(69.931.424)

DIFFERENZA TRA VALORE E COSTI DELLA PRODUZIONE (A - B) 2.595.347 -621.924

C. PROVENTI ED ONERI FINANZIARI
16) Altri proventi finanziari
d) proventi diversi:		21		43.970
da altre imprese	21		43.970
17) Interessi ed altri oneri finanziari:		(1.256.906)		(2.222.581)
verso altre imprese	(1.256.906)		(2.222.581)
TOTALE PROVENTI E ONERI FINANZIARI [C] (15+16-17+-17-bis)		(1.256.885)		(2.178.611)
D. RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE
19) Svalutazioni:		0		(192.851)
a) di partecipazioni	0		(192.851)
TOTALE DELLE RETTIFICHE (18 - 19)		0		(192.851)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (A-B+C+D+E)		1.338.462		(2.993.386)

22) Imposte sul reddito d'esercizio:

Ires corrente	(193.533)		(88.140)
Irap corrente	(197.727)		(197.727)
TOTALE IMPOSTE SUL REDDITO DI ESERCIZIO	(391.260)		(285.867)
23) UTILE (PERDITA) DI ESERCIZIO	947.202		(3.279.253)

Rendiconto finanziario	2019		2018
Posizione finanziaria netta a breve iniziale	(50.439)		(58.379)
Risultato di esercizio	947		(3.279)
Ammortamenti e svalutazioni	4.456		6.129
Saldo proventi ed oneri finanziari	1.257		2.179
Posizione finanziaria netta a breve iniziale	6.660		5.028
Variazione crediti verso clienti	4.278		119
Variazione rimanenze	(261)		478
Variazione altre attività	1.482		3.723
Variazione fondo TFR	(1.832)		(1.003)
Variazione debiti verso fornitori	1.671		(3.596)
Variazione altre passività	1.153		2.471
Variazione del capitale circolante	6.491		2.192
Flusso monetario gestione corrente	13.151		7.220
Investimenti netti	(8.715)		191
Accensione/Rimborso leasing	0		2.254
Saldo proventi ed oneri finanziari	(1.257)		(1.725)
Saldo della gestione patrimoniale e finanziaria	(9.972)		720
Saldo monetario di esercizio	3.180		7.940
Posizione finanziaria netta a breve finale	(47.259)		(50.439)

\

ad € 307.624

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

AZIENDA SICILIANA TRASPORTI S.p.A.

Sede Legale in Palermo − Via Caduti Senza Croce nº 28 Codice Fiscale e Partita IVA 00110790821

Capitale Sociale € 2.500.000,00 i.v. − Socio unico Iscritta al - R.E.A. nº 184037

Società soggetta a direzione e coordinamento della Regione Siciliana

Nota integrativa al bilancio al 31.12.2019

CRITERI DI FORMAZIONE E PRINCIPI DI VALUTAZIONE

La società è partecipata interamente dalla Regione Siciliana che esercita attività di direzione e coordinamento (articolo 2497-bis, quarto comma, C.c.). I dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato dal suddetto Ente sono disponibili presso la sede del Socio Unico Regione Siciliana.

Il bilancio al 31/12/2019, redatto in forma ordinaria, è espresso in unità di euro come previsto dall'art. 16, comma 8, del D.Lgs. 213/98 e dall'art. 2423, comma 5, del codice civile; le differenze da arrotondamento dei saldi contabili espressi in centesimi di euro sono state appostate, per lo stato patrimoniale, fra i crediti verso altri o fra i debiti diversi e per il conto economico fra gli oneri diversi di gestione.

Il bilancio è conforme al dettato degli articoli 2423 e seguenti del codice civile e la presente nota Integrativa, redatta ai sensi dell'art. 2427 del codice civile, costituisce, ai sensi e per gli effetti del predetto art. 2423 codice civile, parte integrante del bilancio di esercizio; il bilancio è altresì conforme ai principi contabili statuiti dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri e dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e, ove mancanti, dall'International Accounting Standards Board (IASB).

Lo stato patrimoniale ed il conto economico sono stati redatti secondo gli schemi vincolanti previsti dagli articoli 2424 e 2425 del codice civile, osservando i principi di prudenza, di competenza temporale ed economica ed in un'ottica di continuazione dell'attività.

Non sono state riportate le voci prive di importo, tanto nell'esercizio in esame quanto nel precedente, limitatamente alle voci contrassegnate da numeri arabi e lettere minuscole.

Ove non diversamente indicato, i crediti ed i debiti si intendono, rispettivamente, esigibili o scadenti entro 12 mesi.

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Ai sensi del comma 5 dell'art. 2423-ter del codice civile, i valori dello stato patrimoniale e del conto economico relativi all'esercizio chiuso al 31/12/2019 sono comparati con quelli relativi al bilancio del precedente esercizio;

Le variazioni intervenute, quando giudicato necessario per una migliore comprensione dei contenuti, trovano dettaglio e commento nei prospetti che seguono.

Ai sensi del punto 8 dell'art. 2427 del codice civile si segnala, inoltre, che nell'esercizio non sono stati imputati oneri finanziari ai cespiti iscritti nell'attivo patrimoniale.

Si evidenzia inoltre, che sono stati recepiti i plusvalori determinati dalla perizia effettuata dal “Perito” nominato dal Presidente del Tribunale di Palermo, ai sensi dell'art.2343 -1° comma c.c. e Dlgs 267/2000, in seguito alla trasformazione dell'azienda da Ente Pubblico Economico a Società per azioni; gli adeguamenti dei valori patrimoniali sono analiticamente dettagliati nei rispetti conti.

Criteri di valutazione

I criteri di valutazione utilizzati per le singole poste di bilancio sono aderenti alle disposizioni previste dall'art.2426 del Codice civile.

In particolare,1 i criteri di valutazione adottati nella formazione del bilancio sono stati i seguenti:

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ED IMMATERIALI

Sono iscritti tra le immobilizzazioni gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente nell'esercizio dell'impresa.

I valori contabili delle immobilizzazioni, iscritti al costo di acquisto comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione ed al netto degli ammortamenti, vengono sistematicamente ammortizzati in rapporto all'utilità prospettica riconosciuta alle stesse fin dal momento dell'acquisizione ed alla stima espressa in ordine ai tempi durante i quali ne risulterà possibile e conveniente l'utilizzazione.

Per i costi sostenuti in precedenti esercizi ed il cui processo di ammortamento è già iniziato, la stima è verificata e aggiornata annualmente sulla base della possibilità residua di utilizzazione; ciò non ha determinato modificazioni o variazioni nei criteri e nei coefficienti applicati.

IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE

Sono iscritte fra le immobilizzazioni finanziarie le partecipazioni ed i crediti destinati ad essere utilizzati durevolmente nell'esercizio dell'impresa.

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione, incrementato dei versamenti effettuati in conto capitale e ridotto in

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presenza di perdite durevoli di valore; qualora in esercizi successivi alla svalutazione vengano meno i motivi della rettifica sono effettuate apposite riprese di valore.

I crediti immobilizzati sono iscritti al presumibile valore di realizzazione giudicato coincidente con il valore nominale.

RIMANENZE

Le rimanenze di magazzino sono valorizzate applicando il metodo del costo medio ponderato; metodo già applicato nel precedente esercizio.

CREDITI

I crediti sono stati valutati secondo il valore presumibile di realizzo, determinato rettificando il valore nominale attraverso svalutazioni specifiche (relativamente ai crediti di dubbio esito) e per masse (relativamente ai crediti “in bonis” tenendo conto del trend storico delle insolvenze verificatesi negli ultimi anni).

La loro iscrizione nell'attivo circolante piuttosto che nell'attivo immobilizzato è stata effettuata avuto riguardo alla “destinazione” degli stessi rispetto all'attività ordinaria dell'impresa.

Sono tutti espressi in moneta di conto e quindi non soggetti a rischi di cambio e non sono incorporati in cambiali e titoli similari.

DISPONIBILITA' LIQUIDE

Sono iscritte al valore nominale.

FONDI PER RISCHI E ONERI

I fondi per rischi ed oneri misurano gli stanziamenti effettuati per coprire oneri di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza.

Gli stanziamenti riflettono la ragionevole stima possibile sulla base degli elementi a disposizione.

FONDO TFR

E' costituito con le quote di "TFR" maturate in ciascun periodo amministrativo calcolate in base al disposto dell'art. 2120 del codice civile ed al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro vigente per le diverse categorie di dipendenti.

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DEBITI

Sono rilevati al loro valore nominale.

RATEI E RISCONTI

Sono stati determinati secondo il criterio dell'effettiva competenza temporale dell'esercizio e sono relativi esclusivamente a quote di ricavi e di costi, comuni a due o più esercizi, l'entità dei quali varia in ragione del tempo.

CONTI D'ORDINE

Gli impegni e le garanzie prestate sono iscritti per un importo pari all'ammontare nominale dell'impegno o della garanzia prestata.

XXXXXX E COSTI

I ricavi ed i costi sono indicati al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, e sono esposti secondo il principio della prudenza e della competenza economica e temporale.

CONTRIBUTI

I contributi esposti, a vario titolo, nel presente bilancio sono:

Descrizione	31.12.2019	31.12.2018	Variazioni
. Contr. di ricapit. L.R. 2/02-11/00	00.000.000	00.000.000	-
. Contributi su rinnovo CCNL	4.674.340	5.315.770	(641.430)
. Contributi in c/acq. autobus	-	517.420	(517.420)
. Contributi formazione personale	199.960	51.840	148.120

In riferimento ai predetti contributi si fa esplicito rinvio a quanto dettagliatamente esposto, nell'attivo patrimoniale “Crediti” e nel conto economico sotto la voce “Altri ricavi e proventi”.

I contributi di ricapitalizzazione L.R. n. 11/2010 partecipano interamente alla formazione del risultato economico dell'esercizio di competenza, come tecnicamente valutato dai competenti uffici aziendali e, ab initio, determinato dal Consiglio di Sorveglianza di AST SPA, avente nel merito specifica competenza, giusta quanto previsto dalla normativa vigente e dallo statuto sociale.

I contributi di ricapitalizzazione della L.R. n. 11/2010 concorrono alla formazione sia dell'imponibile IRAP che dell'imponibile IRES.

I contributi in conto acquisto autobus, sono iscritti nel periodo contabile in cui è acquisita la documentazione probatoria dell'erogazione dei contributi stessi, oppure in quello di sostenimento dei relativi costi qualora la certezza dell'erogazione sia basata su procedure consolidate. In particolare, l'iscrizione dei contributi in conto acquisto autobus è rinviata per competenza agli esercizi successivi attraverso la loro rilevazione tra i risconti passivi e la

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graduale imputazione a conto economico in ragione del processo di ammortamento dei cespiti cui si riferiscono.

Per quanto concerne i contributi sui CCNL di lavoro si rinvia a quanto più dettagliatamente indicato nel paragrafo dedicato all'esame dei crediti, al sottoparagrafo “Crediti verso Controllante”.

IMPOSTE SUL REDDITO

Le imposte a carico dell'esercizio, in ossequio al principio contabile nazionale n. 25, misurano il carico fiscale dell'anno 2019 determinato sulla base del principio della competenza economica.

Le imposte correnti dell'esercizio sono determinate sulla base di una realistica previsione del reddito imponibile, tenuto conto delle aliquote fiscali vigenti nonché delle eventuali agevolazioni spettanti.

Le imposte differite ed anticipate sono determinate su tutte le differenze di natura temporanea esistenti tra i valori economico-patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori fiscalmente rilevanti. Le imposte differite attive e passive vengono compensate qualora esista un diritto legale a compensarle, contabilizzando il saldo netto. L'eventuale eccedenza a credito viene contabilizzata solo se esiste una ragionevole certezza della loro recuperabilità. Le imposte differite sono iscritte tra i fondi per rischi e oneri alla voce “fondi per imposte”; le imposte anticipate tra i crediti dell'attivo circolante alla voce “imposte anticipate”. Le imposte differite e anticipate sono determinate inizialmente applicando le aliquote in vigore nell'esercizio in cui si originano le differenze temporanee; negli esercizi successivi tale stanziamento è adeguato per tenere conto dell'aliquota in essere alla fine di ogni esercizio.

DATI SULL'OCCUPAZIONE

L'organico medio aziendale, nel corso dell'anno 2019, è stato il seguente:

Occupazione media Media		Media Variazione 31/12/2019 31/12/2018 Variazione
	2019	2018
Dirigenti	4,0	5,0	(1,0)	4,0	4,0	-
Quadri	12,0	12,0	-	12,0	11,0	1,0
Impiegati	96,0	108,0	(12,0)	88,0	105,0	(17,0)
Salariati	602,0	643,0	(41,0)	586,0	629,0	(43,0)
TOTALE	714,0	768,0	(54,0)	690,0	749,0	(59,0)

Il delta rispetto all'esercizio precedente riguarda il personale andato in quiescenza nel corso dell'anno.

Nell'esercizio 2019 sono stati impiegati lavoratori somministrati nell'area esercizio e nell'area manutenzione. Dato Medio Anno 2019: n. 102. Dato al 31.12.2019 n. 131.

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ATTIVITA'

B) IMMOBILIZZAZIONI

I. Immobilizzazioni immateriali

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
18.250	6.246	12.004

“Diritti di utilizzazione di opere dell'ingegno” per € 18.250 (€ 6.246 al 31.12.2018), relativi a software in licenze d'uso a tempo indeterminato che vengono ammortizzati in tre anni a rate costanti;

La composizione e le variazioni intervenute nell'esercizio delle immobilizzazioni immateriali sono riportate nel prospetto allegato sub 1.

II. Immobilizzazioni materiali

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
32.263.921	28.796.751	3.467.170

I cespiti sono iscritti in bilancio al loro costo originario aumentato degli oneri accessori di diretta imputazione e del plusvalore rilevato dalla perizia ex art. c.c. 2343 ed al netto degli ammortamenti operati; gli oneri sostenuti per mantenere in buona efficienza i beni strumentali sono imputati direttamente al conto economico dell'esercizio di competenza mentre gli oneri ai quali è ragionevolmente attribuibile una funzione di prolungamento della vita utile dei cespiti sono portati ad incremento del bene strumentale di riferimento ed ammortizzati unitamente allo stesso.

Le immobilizzazioni materiali, in armonia con i criteri generali enunciati, vengono sistematicamente ammortizzate mediante quote determinate in rapporto alla durata utile stimata, verificata in relazione alla residua possibilità di utilizzazione, sulla base delle seguenti aliquote annue:

Aliquote ammortamento

Fabbricati	2,0%
Autobus	in 12 anni
Autocarri	20,0%
Autovetture	25,0%
Obliteratrici ed emettitrici	10,0%
Complessivi di rotazione	12,5%
Cronotachigrafi	12,5%
CED	20,0%
Attrezzi	20,0%
Impianti di depurazione	15,0%

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

Telefoni cellulari	20,0%
Macchinari	5,0%
Mobili ufficio	10,0%
Prefabbricati	5,0%
Motocicli	25,0%
Indicatori di percorso	12,5%

Si segnala, inoltre, come tra l'altro già evidenziato nella prima parte della presente nota integrativa che, il valore dei cespiti è stato adeguato ai valori di perizia ex art. c.c. 2343 come di seguito indicato:

C e s p i t e	Autobus	Autocarri	Autovetture	Motocicli
Costo storico	91.964.997	519.075	157.756	3.181
Plusvalore ex art. c.c. 2343	7.080.908	47.950	870	1.517
Fondo ammortamento	(88.404.131)	(524.767)	(104.978)	(4.698)
Saldo a bilancio	10.641.774	42.258	53.648	-

Ai costi relativi ai cespiti acquistati nel corso dell'esercizio sono state applicate aliquote ridotte al 50% onde tener conto della più limitata utilizzazione media.

Relativamente ai cespiti iscritti in bilancio, si evidenzia che relativamente agli immobili, in precedenti esercizi, è stata operata una rivalutazione monetaria ai sensi della legge 342/2000, come di seguito indicato:

Immobili

Costo storico	16.674.572
Rivalutazione monetaria	11.118.818
Plusvalore ex art.2343	8.315.741
Fondo ammortamento	(15.057.656)
Saldo a bilancio	21.051.475

Sono così composte:

“Fabbricati” per € 21.051.475 (€21.773.437 al 31/12/2018) con un decremento netto di € 721.962 pari alla quota degli ammortamenti operati nell'esercizio.

“Impianti e macchinari” per € 94.238 (€72.672 al 31/12/2018) con un incremento netto di €

21.566 determinato quale saldo algebrico fra i costi incrementativi dell'esercizio per

€ 31.201 e gli ammortamenti operati nell'esercizio per € 9.635.

“Attrezzature industriali e commerciali” per € 338.254 (€ 236.881 al 31/12/2018) con un incremento netto di € 101.373 determinato quale saldo algebrico fra i costi incrementativi dell'esercizio per € 183.071 al netto delle dismissioni effettuate e gli ammortamenti operati nell'esercizio per € 81.248.

“Altri beni” per € 10.779.954 (€6.713.761 al 31/12/2018) con un decremento netto di €

4.066.193 determinato quale saldo algebrico fra i costi incrementativi sugli autobus e altri beni, al netto delle dismissioni effettuate nel corso dell'esercizio e gli ammortamenti operati per € 3.560.270.

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

A l t r i b e n i Autobus Prefabb. autov. Autocarri Obliter. App.elet el..elettr. T o t a l i

Acquisizione nuovi

cespiti 5.649.065,00 - - - - 6.702 5.655.767

Capitalizzazioni - - - - - - -

Utilizzo Fondi ammort.ti	3.836.990	-	621	0	-
Saldo al 31.12.2019	5.515.750	-	-	-	-
Amm.ti al 31.12.2019	(3.560.271)	(4.342)	(35.765)	(16.903)	(5.871)
Saldo a bilancio

Dismissioni al 31.12.2019 (3.970.305) - (621) 0 - - - (3.970.926)

- - 3.837.611

- 6.702 5.522.452

- (8.588) (3.631.740)

1.890.713

Nel prospetto allegato sub 2 alla presente nota integrativa, in base a quanto richiesto dall'art. 2427, punto 2, del codice civile, per ciascuna voce delle immobilizzazioni materiali sono indicate le componenti storiche dei valori di bilancio all'inizio dell'esercizio, i

movimenti che si sono verificati nel corso dell'esercizio cui il bilancio si riferisce, e il valore di bilancio, a chiusura dell'esercizio, nelle articolazioni delle componenti che lo determinano.

III. Immobilizzazioni finanziarie

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
2.745.884	1.966.452	779.432

Sono costituite da partecipazioni in società acquisite a scopo di investimento durevole, valutate in base ai criteri indicati nella prima parte della nota integrativa.

Nel prospetto che segue si riportano le informazioni richieste dal punto 5) dell'art. 2427 del Codice Civile, riferite all'ultimo bilancio approvato:

Denominazione	Sede	Capitale sociale	Patrimonio netto	Risultato di esercizio	% part.	Quota patrimonio netto	Valore di bilancio
AST Aeroservizi S.p.A.	Lampedusa	1.400.000			100,00%		1.400.000
AST Sistemi Srl in liquidazione	Palermo	100.000	(1.877.141)	(208.985)	100,00%	(1.877.141)	0
Jonica Trasporti e Turismo S.p.A.	Messina	120.000	(110.177)	(404.256)	51,00%	(56.191)	61.200

E' stato accantonato al Fondo Rischi l'importo di € 404.256 per le perdite attese da Jonica Trasporto e Turismoi S.p.A. di competenza 2019.

E' stato accantonato al Fondo Rischi l'importo di € 436.460 per le perdite attese da AST Aeroservizi S.p.A. di competenza 2019.

Tra le immobilizzazioni finanziarie è iscritta inoltre la partecipata Società Interporto Siciliana con sede in Catania; dall'ultimo bilancio risultato i seguenti dati:

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

Capitale	Patrimonio	Risultato	%	Quota	Valore
Denominazione Sede sociale	netto	di esercizio	part.	patrimonio	di bilancio
				netto

Soc. Interporti Siciliani SpA Catania 2.556.456 1.434.197 (1.071.103) 10,01% 143.563 255.901

Si segnala che non si è proceduto a svalutare il valore iscritto in bilancio relativamente alla suddetta partecipazione stando alla natura fisiologica delle perdite dalla stessa registrate. La Società degli Interporti Siciliani infatti è deputata, nella qualità di soggetto aggiudicatario, alla realizzazione delle infrastrutture interportuali in Sicilia. Il valore iscritto in bilancio trova pertanto fondamento nell'effettivo valore della partecipazione detenuta in considerazione della valorizzazione del patrimonio aziendale e quindi degli Assets realizzati a valori di mercato.

I “Crediti verso altri” per € 19.257 (valore invariato rispetto al 31.12.2018) attengono a depositi cauzionali.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Le Interrelazioni tra le Società del Gruppo e tra queste e le altre parti correlate avvengono secondo criteri di correttezza sostanziale in un'ottica di reciproca convenienza economica indirizzata dalle normali condizioni di mercato.

Le operazioni intersocietarie perseguono l'obiettivo comune di creare valore per l'intero Gruppo, nel rispetto della normativa civilistica e tributaria.

La normativa tributaria introdotta dal nuovo punto 22-ter dell'art.2427 del c.c., richiede di esporre in nota integrativa puntuali informazioni in merito alle “….operazioni realizzate con parti correlate, precisando l'importo, la natura del rapporto e ogni altra informazione necessaria per la comprensione del bilancio relativa a tali operazioni, qualora le stesse siano rilevanti e non siano concluse a normali condizioni di mercato”.

La definizione di “parte correlata” è contenuta nel Principio contabile internazionale IAS n.24.

Per quanto riguarda i rapporti con il Socio Unico/Committente principale, Regione Siciliana, sono dettagliatamente esposte nel corso del documento. Si rinvia in particolare al punto relativo ai “Crediti Verso Controllante”.

Denominazione Imprese Controllate	Rapporti attivi	Rapporti passivi
AST Aeroservizi S.p.A.	-	servizi vari vendita biglietti aerei
Jonica Trasporti e Turismo S.p.A.	-	servizi vari
AST Sistemi S.r.l.	xxxxx xxxxxx	Xxxxxxxx documentale archivi Servizio elaborazione buste paga

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

Si informa che le operazioni con le parti correlate sono state eseguite a normali condizioni di mercato.

C) ATTIVO CIRCOLANTE

I. Rimanenze

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
1.582.998	1.321.939	261.059

Le giacenze di magazzino sono relative prevalentemente ai ricambi del parco autobus; Per la valorizzazione del magazzino è stato applicato il metodo del “costo medio ponderato” già utilizzato nel precedente esercizio. Sono state però rilevate rimanenze, prevalentemente di ricambi, non più utilizzabili sull'attuale parco autobus per cui è stato incrementato il fondo svalutazione ad € 1.083.922 (€ 733.922 al 31.12.2018)

II. Crediti

Saldo al 31/12/2019 Saldo al 31/12/2018 Variazioni

81.482.638 87.143.535 (5.660.897)

I crediti, tutti espressi in moneta di conto, sono esigibili in quanto ad € 80.741.227 entro l'esercizio successivo ed in quanto ad € 741.411 oltre l'esercizio successivo ma entro 5 anni. La certezza e l'esigibilità di tutti i crediti vantati sia nei confronti dei Comuni che di altri soggetti pubblici e privati è stata appositamente e puntualmente verificata, caso per caso dalla Direzione Generale e dai competenti uffici Legale ed Economico-Finanziario.

Sono relativi a:

“Crediti verso clienti” per € 15.947.747 (€ 20.288.095 al 31.12.2018) che comprendono sia le fatture verso i clienti contabilizzate e non incassate al 31.12.2019 sia le fatture da emettere per ricavi di competenza sia le note di credito da emettere; tali crediti sono valutati secondo il valore presumibile di realizzazione determinato rettificando il valore nominale come segue:

Valore nominale	18.419.766
Fondo rischi su crediti ex art. 106 TUIR	(2.472.019)
Valore di realizzo	15.947.747

Tale importo decrementato rispetto all'esercizio precedente, sconta comunque i ritardi sui pagamenti da parte dei Comuni e comprende principalmente i crediti relativi ai contratti di affidamento provvisorio, come da normativa regionale.

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

Il fondo rischi su crediti, comprende la valutazione di tutti i rischi attuali e potenziali connessi con la esigibilità degli stessi anche in considerazione delle difficoltà legate ai contenziosi potenziali con i Comuni nei quali AST S.p.A. eroga i servizi urbani.

“Crediti verso imprese controllate” per € 964.341 (€923.472 al 31/12/2018), attengono a crediti verso la controllata Jonica Trasporti e Turismo S.p.A. per € 82.623 e ad un credito verso la controllata AST Sistemi S.r.l. per € 881.718, di cui €. 808.527 per finanziamento.

“Crediti verso controllanti” per € 37.389.861 (€ 32.224.930 al 31/12/2017) relativi ai crediti vantati nei confronti della Regione Siciliana come di seguito indicato:

Crediti verso controllanti	31.12.2019	31.12.2018	Variazioni
Contributo esercizio 2007	167.848	167.848	-
Contributo rinnovo ccnl	20.978.825	20.165.502	813.323
Contr. di ricapital.L.R.2/02-2014	7.340	7.340	0
Contr. di ricapital.L.R.2/02-2015	37.303	37.303	0
Contr. di ricapital.L.R.2/02-2019	362.386	-	362.386
Crediti per tess. anziani e servizi	13.052.773	15.160.225	(2.107.452)
Fatture da emettere	2.846.414	1.851.643	994.771
T o t a l e	37.452.890	37.389.861	63.029

“Il Credito per contributi su rinnovo CCNL” si riferisce al credito maturato al 31.12.2019 relativo al contributo concesso sul rinnovo del CCNL del Dicembre 2003, finanziato con Legge n. 47 del 27 febbraio 2004 art. 23 e X.xx Ministeriale attuativo n. 578 del 24 giugno 2004 e sul rinnovo del contratto CCNL del Dicembre 2004 attuato con D.L. n.16 del 21 febbraio 2005 art. 1 e convertito con modifiche L.n.58 del 22 aprile 2005.

Con riferimento al credito relativo alla Legge 296/06 si evidenzia che nella redazione del presente bilancio si è proceduto a stanziare un accantonamento prudenziale, per far fronte all'eventuale rischio di determinazione nella definizione dei piani di riparto da parte del Ministero competente, di una quota di finanziamento dell'agevolazione a carico dell'Azienda stessa.

Tale valutazione è stata effettuata sulla sola base degli elementi a disposizione dell'Azienda all'atto di redazione del presente bilancio, considerato che nessuna comunicazione è pervenuta in tal senso, sebbene ci si sia attivati al fine di ottenerla.

Contributi rinnovo ccnl	Descrizione	31/12/2018	31/12/2018
20.12.2003	Erogaz. una tantum a carico
	Regione (Euro 170)	152.607	152.607
Legge 58/05-14.12.2004	Differenza contributo 2005	(4.653)	(4.653)
Legge 58/05-14.12.2004	Differenza contributo 2006	(60.610)	(60.610)
Legge 58/05-14.12.2004	Differenza contributo 2007	(29.294)	(29.294)

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

Legge 296/06-14.12.2006	Differenza contributo 2007		267.860	267.860
Legge 296/06-14.12.2006	Differenza contributo 2008		21.043	21.043
Legge 296/06-14.12.2006	Contributo	2009	(7.415)	(7.415)
Legge 296/06-14.12.2006	Contributo	2011	(27.615)	(27.615)
Legge 58/05-14.12.2004	Contributo	2012	(182.203)	(182.203)
Legge 296/06-14.12.2006	Contributo	2012	(148.275)	(148.275)
Legge 58/05-14.12.2004	Contributo	2013	177.613	177.613
Legge 296/06-14.12.2006	Contributo	2013	172.540	842.340
Legge 58/05-14.12.2004	Contributo	2014	118.767	1.989.353
Legge 296/06-14.12.2006	Contributo	2014	1.923.665	1.923.665
Legge 58/05-14.12.2004	Contributo	2015	2.026.912	2.026.912
Legge 296/06-14.12.2006	Contributo	2015	1.959.666	1.959.666
Legge 58/05-14.12.2004	Contributo	2016	1.968.519	1.968.519
Legge 296/06-14.12.2006	Contributo	2016	1.912.276	1.912.276
Legge 58/05-14.12.2004	Contributo	2017	1.932.067	1.932.067
Legge 296/06-14.12.2006	Contributo	2017	1.876.865	1.876.865
Legge 58/05-14.12.2004	Contributo	2018	1.813.295	1.813.295
Legge 296/06-14.12.2006	Contributo	2018	1.761.486	1.761.486
Legge 58/05-14.12.2004	Contributo	2019	1.701.157	-
Legge 296/06-14.12.2006	Contributo	2019	1.652.552	-

Totale+ 20.978.825 20.165.502

“Crediti tributari” per € 15.890.9978 (€16.976.204 al 31.12.2018) relativi principalmente a crediti IVA in compensazione, IVA richiesta a rimborso, e a versamenti di Irap effettuati in eccedenza per € 5.092.309, di cui € 2.215.214 relativi ai ricorsi, presentati dalla Società, in quanto la stessa ha erroneamente considerato nella base imponibile IRAP la parte del contributo che riceve dalla Regione Siciliana in base all'art. 4 della L.R. 68/1983 relativamente al costo del lavoro che in base alle vigenti leggi e alla costante giurisprudenza delle Commissioni tributarie italiane, va considerata non tassabile relativamente alla parte correlata ai costi indeducibili ai IRAP. La Commissione Tributaria Provinciale di Palermo con più sentenze favorevoli ha accolto i ricorsi presentati dall'azienda al fine di ottenere il rimborso dell'Irap erroneamente versato in eccesso. Di seguito dettaglio dei crediti tributari:

Crediti tributari	31.12.2019	31.12.2018	Variazioni
IVA Credito	1.766.409	2.834.698	(1.068.289)
XXX a rimborso	8.735.737	8.735.737	0
XXX a rimborso residuo	215.881	215.881	0
IRAP a rimborso	5.092.309	5.092.309	0
Bonus D.L. 66/2014	68.471	85.394	(16.923)
A l t r i	12.190	12.185	5
T o t a l e	15.890.997	16.976.204	(1.085.207)

“Imposte anticipate” per € 488.492 sono relative alle imposte Ires anticipate, dettagliate nel prospetto allegato sub 3 alla presente nota integrativa, in base a quanto richiesto dall'art. 2427 punto 14 del Codice Civile.

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

“Crediti verso altri” per € 10.738.172 (€ 11.139.512 al 31.12.2018), di cui € 741.411 esigibili oltre i 12 mesi, come di seguito indicato:

Crediti verso altri	31.12.2019	31.12.2018	Variazioni
Crediti verso il personale	741.411	957.395	(215.984)
A l t r i crediti	9.996.761	10.182.117	(185.356)
T o t a l e	10.738.172	11.139.512	(401.340)

“Il credito verso Uffici Tecnici di Finanza” pari a € 1.483.783 si riferisce al credito maturato al 31.12.2018 sui rimborsi richiesti alle Competenti Autorità, come previste dalle vigenti disposizioni di legge, in materia di riduzione del costo sulle accise a favore delle aziende esercenti il servizio pubblico di trasporto di persone.

“I crediti verso il personale” esigibili oltre l'anno sono così composti:

Crediti verso il personale	31.12.2019	31.12.2018	Variazioni
Crediti verso il personale	1.532.806	1.638.780	(105.974)
Cred.verso il personale pignorati	(191.710)	(81.700)	(110.010)
Fondo rischi su crediti v/personale	(600.000)	(600.000)	0
Credito verso Dr.Xxxxxxxx	557.215	557.215	0
Fondo rischi su crediti v/Dr.Xxxxxxxx	(556.900)	(556.900)	0
T o t a l e	741.411	957.395	(215.984)

“Gli altri crediti” per € 9.996.761 sono così composti:

a l t r i crediti	31.12.2019	31.12.2018	Variazioni
Crediti verso INPS oneri di malattia	2.812.761	2.812.761	-
Cred.per xxxxx.xx rinnovo CCNL	1.300.505	1.416.961	(116.456)
Crediti verso assicurazioni	79.889	79.889	-
Cred.v/Rivend.Xxxxxx di viaggio	8.716	-	8.716
Cred.per vend.biglietti (rica)	888.147	415.716	472.431
Crediti pignorati da Serit	970.282	917.306	52.976
Cred.v/Amministratori	74.409	74.409	-
Crediti verso Fondimpresa	199.960	-	199.960
Cred.v/Inps per ferie god.e non mat.	24.239	28.855	(4.616)
Cred.v/Inail per ferie god.e non mat.	1.516	1.805	(289)
Pignoramenti c/o Regione Siciliana	3.182.684	2.361.712	820.972,00
Cred. verso Uffici Tecnici Finanza	1.483.783	1.522.618	(38.835)
Furto struttura Catania	199.576	199.576	-
Furto struttura Palermo	85.096	85.096	-
Cred.per mancati versamenti autisti PA	7.942	7.942	-
Cred.v/Crystal viaggi di D'Alia	28.453	28.453	-
Cred.v/Officine turismo bigl.elettr.	(2.821.526)	-	(2.821.526)
Recapitisti.v/Officine turismo bigl.elettr.	1.240.218	-	1.240.218,00

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

Ritenuta 0,50% per interv.sostitutivo	101.109	101.109	-
Cred.v/I n a i l	100.166	100.166	-
Crediti vari	28.836	27.743	1.093
T o t a l e	9.996.761	10.182.117	(185.356)

Alcuni crediti sopraelencati sono stati oggetto nell'esercizio di specifico accantonamento prudenziale, così come dettagliatamente illustrato nel paragrafo dedicato ai fondi rischi.

IV. Disponibilità liquide

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
1.013.570	433.437	580.133

I “depositi bancari e postali” rappresentano il saldo attivo al 31/12/2019 dei c/c bancari intrattenuti presso istituti di credito.

La voce “denaro e valori” in cassa rappresenta le disponibilità liquide e l'esistenza di numerario alla data di chiusura dell'esercizio presso le Strutture.

D) RATEI E RISCONTI ATTIVI

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
281.409	380.887	(99.478)

I risconti attivi pari a € 281.409 (€ 380.887 al 31/12/2018) misurano quote di oneri la cui competenza è posticipata rispetto alla manifestazione numeraria e/o documentale ed attengono prevalentemente a premi assicurativi sull'autoparco e su immobili, nonché a quote di fitti passivi.

A) PATRIMONIO NETTO

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
11.305.395	10.358.192	947.203

Patrimonio Netto	Capitale sociale	Riserva Xxx.xx	Riserva Legale	Riserva Straord.	A l t r e Riserve	Util/Perdite a nuovo	Risultato di esercizio	Totale
Al 31/12/2017	2.500.000	2.068.354	129.790	2.277.119	17.787.598	(10.274.293)	(851.122)	13.637.446
Destinaz.Risultato 2017 Risultato esercizio 2018						(851.122)		(3.279.253)
Al 31/12/2018	2.500.000	2.068.354	129.790	2.277.119	17.787.598	(11.125.416)	(3.279.253)	10.358.192
Destinaz.Risultato 2018						(3.279.253)

Risultato esercizio	2019							947.202
Al 31/12/2019	2.500.000		2.068.354	129.790	2.277.119	17.787.598	(14.404.668)	11.305.395

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

Il capitale sociale di € 2.500.000 è composto da n. 2.500.000 azioni del valore nominale di € 1,00 ciascuna.

Con riferimento alle indicazioni richieste dall'art. 2427, numero 7-bis, del Codice Civile, si segnala che:

▪ la riserva di rivalutazione monetaria di € 2.068.354 è una riserva di capitale in sospensione d'imposta che può essere utilizzata per aumento di capitale, per copertura perdite e per distribuzione ai soci osservate le formalità di cui all'art. 2445 del codice civile;

▪ la riserva legale di € 129.790 è una riserva di utili, interamente indisponibile, e può essere utilizzata esclusivamente per copertura perdite; è una riserva interamente assoggettata a tassazione; il versamento relativo non è stata materialmente effettuato in quanto l'imponibile fiscale è stato interamente assorbito dalle perdite pregresse;

▪ la riserva straordinaria di € 2.277.119 è una riserva di utili, interamente disponibile, e può essere utilizzata per aumento di capitale, per copertura perdite nonché per distribuzione ai soci allorquando residuano riserve disponibili sufficienti a coprire l'ammontare non ammortizzato dei costi di impianto e ampliamento, in base a quanto disposto dall'art. 2426, comma 1, n. 5 del codice civile; e' una riserva interamente assoggettata a tassazione; il versamento relativo non è stata materialmente effettuato in quanto l'imponibile fiscale è stato interamente assorbito dalle perdite pregresse;

▪ la riserva da trasformazione D.Lgs. 267/2000 di € 17.787.598 è una riserva in sospensione d'imposta utilizzabile per aumento di capitale e per copertura perdite, ed è distribuibile ai Soci nel rispetto delle prescrizioni del C.c.;

B) FONDI PER RISCHI E ONERI

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
15.046.584	13.417.146	1.629.438

I fondi per rischi ed oneri attengono:

a fondi rischi per cause legali in corso o potenziali per € 15.046.584 (€ 12.742.553 al 31/12/2018); tale stanziamento è relativo:

I. € 1.878.428 per fronteggiare rischi legati all'insorgenza di passività potenziali da contenzioso.

II. € 1.243.609 per copertura rischio perdite Controllata AST Aeroservizi SpA;

III. € 1.927.797 per copertura perdite della partecipata AST Sistemi S.r.l.;

IV. € 1.124.533 per copertura potenziali rischi su riduzioni riparto contributi L.296/06;

V. € 1.121.884 per copertura perdite della partecipata Società Interporti Siciliani;

VI. € 568.689 per copertura perdite della partecipata Jonica Trasporto & Turismo spa

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

VII. € 1.438.547 per copertura potenziale perdita credito su cuneo fiscale;

VIII. € 1.357.377 per copertura rischio su perdita crediti v/Regione su tessere anziani;

IX. € 725.638 per copertura perdite su future dismissioni autobus in base al monitoraggio effettuato dai settori aziendali Tecnico ed Esercizio;

X. € 1.674.593 per copertura rischi passività potenziali sanzioni ed interessi verso l'ERARIO;

XI. € 73.102 per copertura perdite su crediti v/Amministratori;

XII. € 101.346 per copertura rischi su crediti verso dipendenti Sequella+13 e Xxxxxxxxxx;

XIII. € 35.627 per copertura rischi su crediti verso dipendenti Xxxxxxxx + altri;

XIV. € 28.453 per copertura rischi su crediti v/Crystal viaggi;

XV. € 383.683 per copertura potenziale perdita credito per interessi di mora v/Regione siciliana;

XVI. € 775.593 per copertura potenziale perdita credito per finanziamento concesso alla società controllata Ast Sistemi;

XVII. € 464.620 per copertura rischi su crediti verso Uffici Tecnici di Finanza;

XVIII. € 43.176 per copertura rischi su crediti verso Xxxxxx su iva a rimborso;

XIX. € 79.889 per copertura rischi su crediti verso xxxx.xxxxx.xx atb bruciato;

C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
9.629.873	11.461.478	(1.831.605)

La variazione è così costituita:

Fondo Trattamento fine rapporto
Saldo al 31/12/2018	11.461.478
Acc.ti e rival. dell'esercizio	1.707.784
Util. per liq.-antic.-giro a f.di prev.	(3.584.796)
Imposta sostitutiva	45.407
Saldo al 31.12.2019	9.629.873

Il fondo accantonato rappresenta l'effettivo debito della società al 31/12/2019 verso i dipendenti in forza a tale data, al netto degli anticipi corrisposti e dell'imposta sostitutiva dell'IRPEF dovuta sulla rivalutazione del TFR.

D) D E B I T I

I debiti, tutti espressi in moneta di conto e quindi non soggetti a rischi di cambio, sono valutati al loro valore nominale e la scadenza contrattuale o prevista degli stessi è così suddivisa:

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
83.292.544	84.781.502	(572.707)

Descrizione	Entro 12 mesi	Oltre 12 mesi	Totale
Debiti verso banche	36.330.104	0	36.330.104
Debiti verso fornitori	12.334.264	0	12.334.264
Debiti verso controllate	50.532	0	50.532
Debiti tributari	24.201.426	0	24.201.426
Debiti previdenziali	5.572.071	0	5.572.071
Altri debiti	4.804.147	0	4.804.147
T o t a l e	83.292.544	0	84.208.795

I “debiti verso banche” per complessivi € 36.330.104 (€38.929.588 al 31/12/2018) sono relativi all'esposizione verso l'Istituto bancario (Banca Nazionale del Lavoro), il cui fido è garantito dai contributi regionali da incassare.

I “debiti verso fornitori” per € 12.334.264 (€ 10.663.629 al 31.12.2018), espressi al netto delle note credito da ricevere, sono relativi ad acquisti di beni e servizi ed il saldo comprende sia le fatture dei fornitori contabilizzate e non liquidate al 31/12/2019 sia le fatture da ricevere per costi di competenza dell'esercizio 2019.

I “debiti verso imprese controllate” per € 50.532 (€ 78.932 al 31.12.2018) sono relativi a debiti verso la controllata Jonica Trasporti spa .

I “debiti tributari” per € 24.201.426 (€ 20.114.536 al 31/12/2018) sono quelli di seguito indicati:

Debiti tributari	31.12.2019	31.12.2018	Variazioni
Ritenute fiscali	11.886.571	15.307.893	(3.421.322)
Imposta sostitutiva	601.086	845.905	(244.819)
Avviso bonario I r a p 2012	147.133	301.798	(154.665)
Avviso bonario I r a p 2013	506.612	759.918	(253.306)
Avviso bonario I r a p 2014	823.862	1.098.482	(274.620)
Avviso bonario I r a p 2015	142.572	199.601	(57.029)
Avviso bonario I r a p 2016	232.314	309.752	(77.438)
Avviso Bonario I r e s 2014	213.943	285.258	(71.315)
Avviso Bonario I r e s 2015	213.085	236.974	(23.889)
Debito I r e s 2016	-	174.933	(174.933)
Avviso bonario I r p e f 2015	4.491.452	-	4.491.452
Avviso bonario I r p e f 2016	3.949.374	-	3.949.374
Debito I r a p 2017	188.576	180.437	8.139,00
Debito I r a p 2018	197.727	197.727	-
Debito I r e s 2017	105.104	105.104	-

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

Debito I r e s 2018	88.140	88.140	-
Debito I r a p 2019	197.727	-	197.727,00
Debito I r e s 2019	193.533	-	193.533,00
Altri debiti tributari	22.615	22.615	-
T o t a l e	24.201.426	20.114.536	4.086.891

I “Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale” per € 5.572.071 (€ 3.693.157 al 31.12.2018) sono relativi prevalentemente a contributi INPS su retribuzioni.

Gli “Altri debiti” per € 4.804.147 (€ 11.301.660 al 31.12.2018) sono relativi a debiti verso il personale per € 4.184.496 (€ 5.385.457 al 31.12.2018).

E) RATEI E RISCONTI PASSIVI

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
114.274	30.929	83.345

I ratei passivi ammontano ad € 3.844 (zero nel 2018) i risconti passivi ammontano a complessivi € 110.430 (€ 30.929 nel 2018) per ricavi, di competenza futura.

CONTI D'ORDINE

Deve essere necessariamente evidenziato, come già rilevato nel precedente esercizio, che in data 27 dicembre 2012, presso i locali dell'Assessorato regionale dell'economia si è riunita la commissione finalizzata all'esperimento del tentativo di componimento bonario ex art. 9 del D.A. n.1720/2011 per pagamento immediate spettanze pretese dall'AST per “riconduzione ad equità contratto di affidamento provvisorio servizi di TPL, inter alia, giusta delibera GRG 402/2009”. In tale occasione la commissione ha così verbalizzato la chiusura dei lavori: “A conclusione degli interventi, la Commissione, ai fini dell'attuazione integrale della delibera 402/2009, integrata dalla delibera n.289/2010, concorda che gli stanziamenti di bilancio non hanno finora consentito di dare attuazione alla stessa e che a tal fine, la previsione di risorse finanziarie nel Bilancio della Regione costituisce condizione necessaria”.

Il componimento bonario di cui sopra sottoscritto tra le parti in data 27 dicembre 2012 riguardava la richiesta di riconoscimento, dall'esercizio 2010, delle somme già previste dalla delibera di Giunta Regionale di Governo n. 402/2009 per riconduzione ad equità del corrispettivo annuo del contratto di servizio con la Regione Siciliana (€ 4.332.092,46/annui) e per l'aggiornamento, sempre dal 2010, delle tariffe di rimborso delle tessere di libera circolazione emesse dall'azienda annualmente agli anziani aventi diritto ai sensi dell'art. 16 della L.R. 87/81 e ss.mm.ii. (€ 13.100.000,00/annui).

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

CONTO ECONOMICO

A) VALORE DELLA PRODUZIONE

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
68.546.792	69.309.500	(762.708)

Descrizione	31.12.2019	31.12.2018	Variazioni
Ricavi vendite e prestazioni	38.467.076	38.190.293	276.783
Altri ricavi e proventi:	30.079.716	31.119.207	(1.039.491)
. Contr.di ricapit.L.R. 2/02-11/00	00.000.000	00.000.000	-
. Contributi su rinnovo CCNL	4.674.340	5.315.770	(641.430)
. Contributi formazione personale	199.960	51.840	148.120
. Contributi in c/acq.autobus	-	517.420	(517.420)
. Altri ricavi	3.165.416	3.194.177	(28.761)
Valore della produzione - Totale	68.546.792	69.309.500	(762.708)

I ricavi complessivi (vendite e prestazioni e altri ricavi), conseguiti interamente sul mercato nazionale, hanno registrato un decremento complessivo di € 762.708 (€ 2.505.037 nel 2018) pari al (-1,1%), per effetto della riduzione delle vendite di biglietti e della voce altri ricavi.

B) COSTI DELLA PRODUZIONE

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
(65.951.445)	(69.931.424)	3.979.979

I costi della produzione in diminuzione rispetto all'esercizio precedente sono quelli che risultano dalla seguente tabella:

Costi della produzione	31.12.2019	31.12.2018	Variazioni
Acquisti	14.056.617	13.394.144	662.473
Servizi	6.266.849	6.408.136	(141.287)
Godimento beni di terzi	158.835	75.327	83.508
Xxxxxx e stipendi	28.221.221	28.721.754	(500.533)
Oneri sociali	7.781.460	8.329.461	(548.001)
Trattamento Fine Rapporto	1.707.784	1.946.839	(239.055)
Altri costi	141.004	220.793	(79.789)
Ammortamento immob. Immat.	11.655	5.562	6.093
Ammortamento immob. Mater.	4.444.585	6.123.120	(1.678.535)
Variazione delle rimanenze	(261.060)	56.129	(317.189)
Accantonam. per rischi ed oneri	1.762.753	1.984.536	(221.783)
Oneri diversi di gestione	1.659.292	2.665.623	(1.006.331)
T o t a l e	65.951.445	69.931.424	(3.979.979)

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

Costi per acquisto beni

I costi per acquisto merci, espressi al netto di premi, abbuoni attivi e resi, ammontano ad € 14.056.617 (€ 13.394.144 nel 2018) si sono incrementati rispetto all'esercizio precedente di €

662.473 (+ 4,95 %), come da seguente prospetto:

Acquisto di beni	31.12.2019	31.12.2018	Variazioni
Carburante	10.298.476	10.140.260	158.216
Lubrificante	180.254	158.588	21.666
Pneumatici	304.587	438.052	(133.465)
Ricambi	2.944.640	2.397.335	547.305
Altri beni	328.660	259.909	68.751
T o t a l e	14.056.617	13.394.144	662.473

Le voci più significative riguardano, l'aumento del costo del carburante e l'aumento del costo dei ricambi.

Costi per servizi

I costi per servizi per complessivi € 6.200.143 (€ 6.408.136 nel 2018) fanno segnare un decremento di € 207.993 (-3,25%) per effetto delle economie rilevate prevalentemente sui costi relativi alle assicurazioni;

di seguito il dettaglio dei costi:

Costi per servizi	31.12.2019	31.12.2018	Variazioni
Lavori presso terzi	849.375	669.414	179.961
Assicurazioni	2.168.115	2.174.685	(6.570)
Spese generali	2.113.490	2.291.507	(178.017)
Pulizia automezzi	461.455	526.631	(65.176)
Custodia e guardiania	60.195	62.250	(2.055)
Mediazioni e provvigioni	156.607	272.936	(116.329)
Consulenze	46.524	31.326	15.198
Trasporti	93.526	84.415	9.111
Compensi organi sociali	154.221	125.881	28.340
A l t r i	96.635	169.091	(72.456)
T o t a l e	6.200.143	6.408.136	(207.993)

Costi per godimento beni di terzi

I Costi per godimento beni di terzi ammontano a complessivi € 158.835 (€ 75.327 nel 2018). Attengono a fitti passivi di locali per € 61.361, canoni POS E-TKT per 94.878, noleggio auto per € 596 e noleggio attrezzature per € 2.000. I costi si sono incrementati del 111% rispetto all'esercizio precedente.

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

Costi per il personale

La voce comprende l'intera spesa per il personale dipendente, ivi compresi i miglioramenti di merito, passaggi di categoria, costo delle ferie non godute, stimato sui dati storici dell'anno precedente e accantonamenti di legge.

Il costo complessivo per il personale si è attestato ad € 37.851.469, di cui € 3.272.316 per lavoro in somministrazione (nell'esercizio 2018 il costo complessivo si era attestato a € 39.218.847), con un decremento pari a € 1.367.378 che segue in decremento di €

1.918.019 rilevato nel 2018.

Ammortamento delle immobilizzazioni materiali ed immateriali

Per quanto concerne gli ammortamenti si specifica che gli stessi sono stati calcolati sulla base della durata utile dei costi pluriennali e dei beni materiali ed immateriali e del loro sfruttamento nell'attività commerciale applicando le aliquote dettagliate nella prima parte della presente nota integrativa.

Variazione delle rimanenze :

Variaz.rimanenze materie prime	31.12.2019	31.12.2018
Rimanenze iniziali mat.consumo	2.055.861	2.111.990
Rimanenze finali mater.consumo	(2.666.920)	(2.055.861)
Totale variazione rimanenze	(261.059)	56.129

Accantonamento per rischi

Pari a € 1.762.753 attengono:

▪ € 116.258 per copertura rischio su riduzione riparto contributi L. 296/06 CCNL esercizio 2019;

▪ € 436.460 per copertura rischi su perdita controllata AST Aeroservizi Spa

▪ € 404.256 per copertura rischi su perdita part. Jonica Trasporto e Turismo spa

▪ € 223.284 per copertura rischi su passività potenziali da contenzioso legale

▪ € 107.217 per copertura rischi su perdita della partecipata SIS Spa;

▪ € 475.278 per copertura rischi dismissione ATB

Oneri diversi di gestione

Ammontano ad € 1.659.292 (€ 2.665.623 al 31.12.2018) ed attengono ad imposte diverse da quelle sul reddito, a tasse dell'esercizio e ad oneri vari per la gestione della società;

In dettaglio sono quelli che risultano dal seguente prospetto:

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

Oneri diversi di gestione	31.12.2019	31.12.2018	Variazioni
Tassa revisione autoveicoli	73.127	56.372	16.755
Tassa proprietà autoveicoli	176.211	186.792	(10.581)
T A R S U	118.960	104.798	14.162
Associazione di categoria	200.166	32.671	167.495
I. C. I./I.M.U.	205.396	205.396	-
T.O.S.A.P.	646	575	71
Perdite e Transazioni A.P.	30.603	30	30.573
Storno Ricavi A.P.	61.694	68.337	(6.643)
Costi acq. beni e servizi A.P.	410.575	38.873	371.702
Perdite su crediti	20.088	-	20.088
Altre imposte e tasse	255.752	163.237	92.515
Sanzioni	106.074	1.808.542	(1.702.468)
T o t a l e	1.659.292	2.665.623	(1.006.331)

C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
(1.256.885)	(2.178.611)	921.726

I proventi finanziari di € 21 e gli oneri finanziari pari complessivamente ad € 1.256.906, sono quelli che risultano dalla seguente tabella:

Descrizione	31.12.2019	31.12.2018	Variazioni
Interessi attivi su c/c	21	21
Interessi attivi diversi	0	43.949	(43.949)
Totale proventi finanziari	21	43.970	(43.949)
Interessi passivi su c/c	764.922	894.255	(129.333)
Interessi passivi ritardati pagamenti	121.189	35.624	85.565
Interessi passivi diversi	176.290	55.995	120.295
Interessi di mora	13.451	1.022.042	(1.008.591)
Commissioni affidamento bancario	180.239	211.952	(31.713)
Spese bancarie	815	2.713	(1.898)
Totale oneri finanziari	1.256.906	2.222.581	(965.675)
Proventi e oneri finanziari	(1.256.885)	(2.178.611)	921.726

E' da evidenziare che l'onere degli interessi passivi sul c/c sopra esposto, dovuto a cause aliene dalla gestione aziendale, è riconducibile alla cronicizzazione dei ritardi nei flussi finanziari in entrata relativi ai pagamenti per legge dovuti all'AST dalla Regione Siciliana che è il Socio Unico e dai Comuni.

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

Appare rilevante, ai fini informativi, dare evidenza del fatto che in linea con quanto accaduto già nel 2017 ed anche nel 2018, l'esercizio 2019 ha fatto rilevare un importante valore di oneri passivi riconducibili ai ritardi con i quali AST assolve alle proprie obbligazioni, quale ovvia conseguenza della cronica e continua mancanza di liquidità per i ritardi negli incassi dei propri crediti verso la Regione Siciliana e verso i Comuni. Di seguito si riporta la tabella specifica.

Descrizione	31.12.2019	31.12.2018	Variazioni
Interessi passivi ritardati pagamenti	121.189	35.624	85.565
Interessi passivi diversi	176.290	55.995	120.295
Interessi di mora	13.451	1.022.042	(1.008.591)
Totale oneri per ritardato pagamenti	310.930	1.113.661	(802.731)

D) RETTIFICHE DI VALORE DELLE ATTIVITA' FINANZIARIE

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
0	(192.851)	192.851

Imposte sul reddito d'esercizio

Saldo al 31/12/2019	Saldo al 31/12/2018	Variazioni
(391.260)	(285.867)	(105.393)

Calcolate sulla base delle aliquote fiscali vigenti in relazione alle disposizioni del D.Lgs. 446/97 e del DPR 917/86, misurano il carico fiscale di competenza dell'esercizio per IRAP; ai fini IRES, infatti, la società presenta un situazione di perdite fiscali pregresse ed in ossequio al principio di prudenza non si è ritenuto opportuno contabilizzare le imposte anticipate considerando la mancata certezza di futuri redditi imponibili. Le imposte anticipate IRES non contabilizzate sulle perdite pregresse ammontano ad € 9.996.691

(€ 41.652.878 x 24%) come da seguente prospetto:

non compensate
Perdite relative all'esercizio		2006	15.756.729
Perdite relative all'esercizio		2007	20.156.370
Perdite relative all'esercizio		2011	5.739.779
	T o t a l e		41.652.878

Prospetto RS - Perdite di Impresa pregresse

Anno Importo

Si evidenzia che le perdite fiscali pregresse pari a € 41.652.878 sono utilizzabili senza limiti di tempo, con un importo massimo dell'80% dell'imponibile fiscale del singolo esercizio.

Azienda Siciliana Trasporti S.p.A.

Altre informazioni

Si dà notizia che i compensi spettanti ai componenti degli Organi Sociali nell'anno 2019 è stato di € 83.022 per il Consiglio di Amministrazione, di € 43.199 per il Collegio sindacale e di

€ 28.000 per il Revisore Unico nel rispetto dei limiti del D.Reg. 22/11/2002, dall'art. 4 del D.Pres.Reg. 29/12/99 e dalla L.R. 26/03/2002 n.17.

Il presente bilancio, composto da Stato patrimoniale, Conto economico e Nota integrativa, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico dell'esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili.

Lo stato patrimoniale, il conto economico e la nota integrativa sono redatti in modalità non conforme alla tassonomia italiana XBRL, in quanto la stessa non è sufficiente a rappresentare la particolare situazione aziendale, nel rispetto dei principi di chiarezza, correttezza e veridicità di cui all'art. 2423 del codice civile.

I sottoscritti, Direttore Generale e Dirigenti preposti, attestano specificatamente che il presente bilancio rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria e patrimoniale dell'Azienda ed il risultato economico dell'esercizio.

ll Direttore Generale f.f. Xxxx. Xxxxxx Xxx Xxxxxxxx

Settore Amministrativo

Area Economico-Finanziario Settore Logistica-Area Tecnica Ufficio Controllo di gestione Settore Risorse Umane

ll Dirigente ll Dirigente

Dott. Xxxxxxxx Amico Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx

ll Dirigente degli Affari Generali Settore Logistica-Area Produzione Ufficio Legale ll Dlrigente

Avv. Xxxxxxxxx Xxxxx Xxxx. Xxxxxx Xxx Xxxxxxxx

Visto, per presa d’atto delle attestazioni sulla veridicità, fedeltà ed ottemperanza ad ogni obbligo di legge relativo da parte del Direttore Generale, nonché dei Dirigenti preposti e per l’inoltro all’Organo Amministrativo collegiale.

IL PRESIDENTE

Avv. Gaetano Tafuri

AST S.p.A. - Movimentazione delle immobilizzazioni immateriali 2019 Allegato 1

Descrizione costi	Costo al 31/12/2018	Fondo xxx.xx al 31/12/2018	Valore netto al 31/12/2018	Incrementi esercizio 2019	Decrementi esercizio 2019	Xxx.xx esercizio 2019	Costo al 31/12/2019	Utilizzo f. xxx.xx 31/12/2019	Fondo xxx.xx al 31/12/2019	Valore netto al 31/12/2019
Costi impianto ampliamento	1.280.505	1.280.505	0	0	0	0	1.280.505	0	1.280.505	0
Diritti di utilizzazione di opere dell'ingegno	840.167	833.921	6.246	23.657	0	11.654	863.824	0	845.575	18.250
Totale	2.120.672	2.114.426	6.246	23.657	0	11.654	2.144.329	0	2.126.080	18.250

AST S.p.A. - Movimentazione delle immobilizzazioni materiali 2019 Allegato 2

Descrizione costi	Costo al 31/12/2018	Fondo xxx.xx al 31/12/2018	Valore netto al 31/12/2018	Incrementi 2019		Decrementi 2019		Xxx.xx esercizio 31/12/2019	Costo al 31/12/2019	Fondo xxx.xx al 31/12/2019	Valore netto al 31/12/2019
				Lordo	Fondo	Lordo	Fondo
Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature Autobus di proprietà Autobus in leasing Totale autobus Altri beni Totale Altri beni:	36.109.131 1.738.366 3.097.160 95.191.665 - 95.191.665 3.859.563 99.051.228	14.335.694 1.665.694 2.860.279 88.680.851 - 88.680.851 3.656.616 92.337.467	21.773.437 72.672 236.881 6.510.814 - 6.510.814 202.947 6.713.761	0 31.201 183.071 7.824.546 - 7.824.546 6.702 7.831.248	0 0 0 0 - 0 0 0	0 0 6.615 3.970.305 - 3.970.305 621 3.970.926	0 0 6.165 3.836.990 - 3.836.990 621 3.837.611	721.962 9.635 81.249 3.560.271 - 3.560.271 71.469 3.631.740	36.109.131 1.769.567 3.273.617 99.045.905 - 99.045.905 3.865.644 102.911.549	15.057.656 1.675.329 2.935.363 88.404.131 - 88.404.131 3.727.464 92.131.595	21.051.475 94.238 338.253 10.641.774 - 10.641.774 138.181 10.779.954
Totale	139.995.885	111.199.134	28.796.751	8.045.520	0	3.977.541	3.843.776	4.444.585	144.063.864	111.799.943	32.263.920

Relazione sulla gestione al bilancio al

31/12/2019

AZIENDA SICILIANA TRASPORTI S.p.A.

Sede in Palermo Xxx Xxxxxx xxxxx Xxxxx, 00

Codice Fiscale e P.Iva 00110790821 – Capitale sociale € 2.500.000,00 i.v.-Socio unico Registro Imprese di Palermo n. 00110790821 – R.E.A. n.184037

Società soggetta a direzione e coordinamento della Regione Siciliana

AZIENDA SICILIANA TRASPORTI SPA a socio unico

Relazione sulla gestione

PREMESSA

“L'AST, … , è l'unica azienda pubblica regionale e la sua attività ha sempre avuto una valenza sociale, essendole stati affidati tutti quei servizi che per la loro elevata antieconomicità, non erano di interesse delle aziende private”.(1) Così riporta espressamente la “Relazione sull'indagine relativa al Sistema del TPL in Sicilia” del giugno 2003 della Corte dei Conti.

Tali considerazioni, peraltro, confermavano quanto già indicato nella medesima relazione del 2001, nella quale, sempre la Corte dei Conti, con maggiore dettaglio, individuava la tipologia dei servizi affidati ad AST e la ragione tecnica della loro antieconomicità.

Nella suddetta relazione della Corte, infatti, si legge: “L'attività dell'AST ha sempre avuto una valenza sociale e ad essa vengono, tra l'altro, affidati:

▪ I servizi extraurbani a breve raggio (suburbani) caratterizzati da una elevata pendolarità, con evidente alta intensità di utenza limitata a due sole fasce orarie, a prevalenza unidirezionale ed il cui costo è di gran lunga superiore a quello di altri servizi extraurbani. Tali tipi di servizi hanno oggi (rif.: 2003) una percorrenza complessiva di circa 3.400.000 km.

▪ I servizi urbani in 18 centri medi e piccoli (per complessivi 4.600.000 km.), che per la loro dislocazione richiedono un'organizzazione distaccata con notevoli costi economici.

▪ I servizi che, per l'elevata antieconomicità, non sono di interesse delle aziende private” (2).

Una conferma del preminente contenuto sociale del ruolo dell'A.S.T. proviene ulteriormente dall'obbligo di trasporto gratuito che ha l'Azienda, ancora oggi, pur essendo una S.p.A., sulle linee extraurbane dei portatori di handicap (art. 21 legge regionale n. 69/81 e ss.mm.ii.).

(1) CORTE DEI CONTI – Sezione di controllo per la Regione Siciliana: “Relazione sull'Indagine relativa al Sistema del Trasporto Pubblico Locale in Sicilia” – 2003. Paragrafo 8.1

(2) CORTE DEI CONTI – Sezione di controllo per la Regione Siciliana: “Relazione sull'Indagine relativa al Sistema del Trasporto Pubblico Locale in Sicilia” – 2001. Paragrafo 8.1.1

Le predette considerazioni della Corte, anche se dopo un decennio, e dopo la trasformazione formale in Società per Azioni, rappresentano, ancora all'attualità, la “Mission” aziendale che il Socio Unico, Regione Siciliana, Soggetto pubblico che peraltro esercita ex C.C. il “Controllo Analogo”, nonché la “Direzione e Coordinamento” ha voluto, nel tempo, sempre mantenere in capo ad AST.

Si segnala al Socio Unico Regione Siciliana, che le sopra indicate considerazioni continuano ad essere attuali in ragione della stasi normativa e contrattuale che caratterizza ormai da decenni il mercato del TPL in Sicilia. La trasformazione delle vecchie concessioni in Contratti di Affidamento Provvisorio (CAP) avvenuta ex lege nel 2007, per la durata di tre anni, avrebbe dovuto essere un passaggio propedeutico alla liberalizzazione del mercato, ma ancora oggi e fino a tutto il 2019, continueranno ad essere vigenti nel sistema del TPL regionale, con danno per AST S.p.A. ed a perpetuazione di rendite di posizione a favore di tanti vettori privati operanti in Sicilia.

0. AST S.p.A. NEL CONTESTO REGIONALE

L'Azienda Siciliana dei Trasporti venne istituita con legge regionale n. 7 del 22.08.1947, allo scopo di “provvedere a servizi di trasporto di persone e cose” e, successivamente venne ordinata con Legge Regionale n. 22 del 13.03.1950. Ciò in un momento in cui, “…inesistente la motorizzazione privata, il diritto alla mobilità dei cittadini era quasi esclusivamente garantito dai servizi pubblici”(1).

L'AST, dunque, ha da sempre giocato un ruolo fondamentale nel settore dei trasporti e della mobilità, rappresentando da oltre 60 anni l'elemento portante del Trasporto Pubblico della Regione Siciliana.

Nel decennio 1950-1960, in assenza di direttive dell'Amministrazione Regionale e di vincoli legislativi, l'AST ha programmato la propria attività in aderenza e nel rispetto degli obiettivi che la legge istitutiva avevano fissato in modo chiaro e inequivocabile.

Furono, pertanto intraprese, tutte le azioni possibili per l'affermazione e l'espansione dell'attività aziendale, soprattutto nei confronti del trasporto di persone.

Nel 1949 furono attivate nel trapanese, le linee “Campobello di Mazara – Tre fontane” e “Castelvetrano – Selinunte”.

Nel 1950-51 furono rilevate le concessioni delle ditte “Xxxxxxx” di Santa Lucia del Mela, “Urso” di Forza D'Agrò e “Xxxxxxxxxxx” di Caltagirone.

▪ I primi nuclei di autolinee extraurbane entrati a far parte di quello che diventerà il più forte complesso concessionale della Regione sono stati, in ordine di tempo, quello di Messina con le autolinee “Santa Lucia Del Mela – Messina”, “Santa Lucia Del Mela – Milazzo” e “Santa Lucia Del Mela – Barcellona”, e quello del Calatino (CT), con le autolinee “Xxxxxxxxx Imbaccari – Caltagirone – Catania”. Poco tempo dopo, per volontà delle autorità civiche di Caltagirone prese l'avvio il primo servizio urbano gestito dall'AST. Le altre importanti tappe del percorso di sviluppo della dimensione dei servizi prodotti ed erogati da AST sono state:

▪ l'istituzione del servizio urbano di Ragusa (1952);

▪ l'acquisizione degli autoservizi sostitutivi delle F.S.

Fra il 1954 e il 1959 l'acquisizione degli autoservizi sostitutivi delle F.S. “Santa Ninfa – Salemi”, “Palermo – Corleone”, “Palermo – Godrano”, “Agrigento – Naro – Licata”, “Bugio – Salaparuta”, “Corleone – San Carlo”, “Dittaino – Leonforte”, “Lercara – Cianciana”, “Filaga – Palazzo Xxxxxxx”, e assunzione della gestione degli autoservizi sostitutivi della ferrovia secondaria “Siracusa – Ragusa – Vizzini” (1956).

Negli anni ‘60 l'AST scelse di strutturarsi per affrontare con più determinazione il mercato, che individuava nel trasporto pubblico locale un settore in via di sicuro sviluppo, determinando quest'ultimo quale core business aziendale.

Con l'affermazione nel settore del trasporto pubblico di persone, l'Azienda sviluppò, quasi inconsapevolmente e per necessità, una vocazione sociale, che da un lato servì ad assicurarne l'esistenza e l'espansione nella dimensione di azienda medio – grande e dall'altro costituì, sino alla fine degli anni ‘80, il grande equivoco del modello gestionale da seguire, combattuto fra impresa ed ammortizzatore sociale.

Risale a questo decennio l'ulteriore assunzione di autoservizi sostitutivi di ferrovie soppresse “Xxxxxx – Salaparuta”, “Salaparuta – Castelvetrano”, “Dittaino – Piazza Armerina”, “Piazza Armerina – Caltagirone”.

Lo stesso periodo è inoltre caratterizzato da leggi condizionanti per il proseguimento dello sviluppo dell'AST nella gestione delle autolinee in concessione.

Le leggi regionali n. 19 del 19/07/65 e n. 31 del 30/07/65 decretarono infatti che l'AST, eccettuate le autolinee per le quali potesse vantare diritti preferenziali a norma della legge 28/09/1939 n. 1822, nel richiedere nuove concessioni, avrebbe dovuto essere autorizzata dall'Assessorato Regionale Trasporti, previo documentato accertamento dell'economicità della gestione. In seguito, fu precisato che “l'accertamento dell'economicità della gestione” avrebbe dovuto, tra l'altro, riferirsi anche alla convenienza dell'operazione di rilevamento, alla situazione patrimoniale dell'azienda da rilevare, all'effettivo stato di uso dei suoi automezzi e delle sue attrezzature di officina, nonché ai mezzi finanziari per far fronte al rilevamento stesso”.

Malgrado tale contesto legislativo, trovasse la propria genesi nella necessità di tutelare l'Azienda da possibili danni economico-finanziari legati al suo processo di espansione nei fatti ciò non avvenne, infatti l'Azienda si trovò a rilevare tutte le concessioni e le aziende in crisi che il mercato “privato” del TPL rifiutava:

▪ 1960 – rilevamento della Ericina Trasporti nel Trapanese.

▪ 1961 – rilevamento della ditta Impelluso nel Siracusano.

▪ 1964 – rilevamento della S.A.T.S. (Società anonime xxxxxxx Xxxxxxxxx).

▪ 1965 – rilevamento della ditta ITACO di Palermo.

▪ 1965 – rilevamento della ditta SIAT di Barcellona.

▪ 1966 – rilevamento della ditta Di Xxxxxxxx di Modica.

▪ 1966 – rilevamento della ditta Xxxxxx di Siracusa.

▪ 1969 – rilevamento della ditta ITA di Palermo.

I suddetti rilevamenti, avvenuti per volontà della Regione siciliana furono determinanti per il consolidamento della mission sociale che l'AST perseguiva quale Azienda di carattere regionale.

Furono, infatti, realizzati esaltando il fine sociale delle operazioni che espressamente subordinavano gli aspetti della gestione produttiva, economica e finanziaria al raggiungimento dell'obiettivo sociale della garanzia del diritto alla mobilità dei cittadini siciliani.

Gli anni 70 furono un periodo legislativamente molto fertile per l'AST e per il comparto del TPL, anche se i più volte annunciati tentativi di razionalizzazione del settore e lo stesso Piano Regionale dei Trasporti non videro mai la luce.

In questi anni, seguendo l'indirizzo ideologico che già si affermava a livello nazionale, cominciarono a porsi le premesse per favorire la pubblicizzazione del trasporto pubblico. Per ottenere tale risultato fu necessario rimuovere quegli impedimenti che erano di ostacolo al subentro nelle aziende private in crisi e che nel 1965 erano stati creati a tutela dell'azienda, ma che di fatto avevano solo e in qualche misura limitato l'espansione dell'azienda, non impedendone, di fatto, lo sviluppo.

L'art. 9 della Legge 20.04.1976 n. 19 fu il segno di tale mutato orientamento: “… per soddisfare le esigenze d'interesse pubblico di trasporto, la Giunta Regionale, su proposta dell'Assessore Regionale per il Turismo, le Comunicazioni e i Trasporti può autorizzare l'AST all'esercizio delle linee che presentino caratteristiche di organicità con le linee da essa gestite”.

Con diversi interventi legislativi furono poi assicurati all'Azienda interventi economici finalizzati al rinnovamento dell'autoparco e degli impianti fissi. Naturalmente in un comparto in cui convivono l'imprenditoria pubblica e quella privata, il legislatore regionale non discriminò le numerose imprese private siciliane (al tempo circa 90, attualmente oltre 130) elargendo sussidi per l'applicazione dei contratti nazionali di lavoro dei dipendenti, per il rinnovo degli autoparchi e finanche per corrispondere il TFR. Malgrado le premesse della legge n. 4 del 06.03.1975 per la redazione di un Piano Regionale per la “graduale” pubblicizzazione dei servizi in concessione, tale processo si realizzò in realtà in modo abbastanza estemporaneo e caotico. Maggiori ambizioni sembrò manifestare il legislatore con la Legge Regionale n. 7 del 21.02.1977, in cui più forte si mostrò l'intento programmatorio anch'esso frustrato dai contrastanti interessi in gioco. Tale legge, comunque, indicò l'obiettivo fondamentale che il Piano per la graduale pubblicizzazione doveva perseguire: “…concorrere ad un generale e razionale assetto dei trasporti nella regione e realizzare, in particolare, un'organica e ben articolata rete regionale dei servizi su strada”.

L'art. 2 precisava a quali criteri doveva ispirarsi il Piano:

a) suddivisione del territorio regionale in bacini di traffico da individuarsi di omogenei indici di mobilità in rapporto agli insediamenti abitativi e alle attività economiche e sociali, al fine di consentire, con criteri di gestione economica, lo sviluppo dell'imprenditoria pubblica in un'armonica coesistenza con quella privata.

b) Potenziamento e ristrutturazione dell'AST anche ai fini del presente articolo.

Tuttavia, pur in assenza di un Piano organico per la progressiva pubblicizzazione dei trasporti, l'AST portò a termine nei seguenti anni alcuni rilevamenti:

▪ 1978 – rilevamento parziale delle autolinee ISTA di Palermo del gruppo SITA.

▪ 1980 – rilevamento della ditta FLORIA di Vicari.

▪ 1980 – rilevamento della ditta XXXXXXXX di Canicattini Bagni.

▪ 1980 – rilevamento della ditta F.LLI XXXXXX di Palazzolo Acreide.

▪ 1980 – rilevamento della ditta XXXXXX & VALENZA di Borgetto.

▪ 1980 – rilevamento parziale della ditta ETNA TRASPORTI di Catania del gruppo SITA.

▪ 1982 – rilevamento della ditta fallita Società Cooperativa ATRAS di Augusta.

▪ 1985 – rilevamento della ditta F.LLI XXXXXXXXX di Chiaramente Gulfi.

▪ 1988 – rilevamento della ditta GIACCOTTO di Sortino.

Occorre precisare che già alla metà degli anni '80, l'orientamento normativo, a livello nazionale stava invertendo la filosofia di fondo della gestione del settore riorientandola verso la collocazione prospettica nel libero mercato.

Gli ultimi due rilevamenti risultarono essere persino contrari al quadro normativo generale di riferimento.

In questo ventennio l'Azienda otteneva la concessione di due importanti linee interprovinciali a lunga percorrenza “Modica – Ragusa – Palermo” nel 1977 e la “Siracusa – Palermo” nel 1989, quest'ultima concessione annullata, però, dal TAR e dal CGA in seguito al ricorso della SAIS SpA. Nello stesso periodo si registrarono due insuccessi strategici per la mancata acquisizione da parte dell'AST della ditta S.A.P. alla fine degli anni '70 e della ALAVIT di Caltanissetta alla fine degli anni '80, entrambe con grandi potenzialità economiche e produttive, confluite nella ditta privata SAIS S.p.A.

Negli anni '70 e negli anni '80 l'Azienda elaborò due Piani di Ristrutturazione aziendale: il primo, a seguito della delibera di Giunta di Governo n. 7 del 10/6/1970, varato dal Consiglio di Amministrazione Aziendale in data 30/11/1970 e il secondo a seguito della delibera n. 34 del 16/3/1977 del Consiglio di Amministrazione.

Questo secondo tentativo, il cui elaborato fu definito più tardi, nel 1982, e non fu mai più recepito dall'amministrazione AST, conteneva un'analisi approfondita della realtà del trasporto su gomma in Sicilia, pur in assenza di una programmazione regionale, stendeva le linee di un progetto per l'azienda, affrancato da logiche oramai non più sostenibili dall'imprenditoria pubblica. Sintomo di tale modernità sono alcuni passi della relazione di accompagnamento: “in questo quadro, pur riconoscendo alla iniziativa privata un proprio ruolo nel settore, l'AST non può non rivendicare la funzione affidatale dalla legge istitutiva ed a tal fine vengono prospettate le soluzioni per i problemi organizzativi e gestionali dell'azienda, tendenti al recupero di produttività ed economicità dei servizi e, per altro, ottemperando ad un indirizzo generale di rilancio dell'impresa pubblica nel settore dei trasporti, conseguente all'indispensabile risanamento economico di tali imprese. A tal fine il piano di ristrutturazione contiene, con i vincoli e le limitazioni già dette, proposte progettuali di possibile concreta attuazione in tutti i comparti della articolazione dell'azienda”.

Lo stesso Comitato si fece carico di tracciare uno schema di macrostruttura ed un nuovo organigramma in cui apparvero due novità:

▪ la Direzione di Esercizio

▪ la Direzione Informatica autonoma

In verità la Regione Siciliana favorì tale obiettivo, ritenendo di potersene servire e a tal fine inserì nella legge 68 del 1983 uno specifico articolo: “l'Assessore Regionale ai Trasporti, per provvedere all'elaborazione dei dati necessari per le finalità dell'Art. 11 della presente legge (determinazione del costo economico standardizzato per Km di percorrenza), è autorizzato ad avvalersi del CED dell'AST mediante l'istallazione di terminali video e stampanti presso la sede dell'Assessorato”.

Ma, come in altre occasioni, l'intento del legislatore non trovò pratica attuazione e in tutte le materie dei contributi chilometrici e dei costi standardizzati, istituiti dalla suddetta legge 68 del 1983, si preferì all'obiettività e alla trasparenza del dato accertato la più “elastica” dichiarazione sostitutiva a carico dei beneficiari, concessionari pubblici e privati.

I primi anni '90 fecero sperare che finalmente, dopo la stagnazione del lungo commissariamento degli anni '80, l'Azienda poteva riconquistare la normalità della gestione e con essa le premesse per un rilancio.

Invece, a partire del 1993 seguono anni di grande incertezza amministrativa, con una successione di Commissari straordinari e Commissari ad acta anche per periodi brevissimi.

Malgrado tale instabilità l'Azienda, proprio in questi anni consolida il proprio patrimonio immobiliare con la consegna dell'impianto di Siracusa e della sede della Direzione Generale a Palermo e la ristrutturazione degli impianti di Catania, Modica e Palermo.

Anche al parco automezzi, sebbene in tempi di grande ristrettezza riguardo ai finanziamenti nazionali e regionali per il settore del trasporto, viene destinato un significativo intervento con il leasing di circa 150 autobus.

Negli anni '90, fatto di notevole importanza, è l'avvio della diversificazione dell'attività produttiva: la gestione degli impianti di risalita di Piano Battaglia, la partecipazione da azionista alla società per l'interporto di Catania e la costituzione di tre nuove società controllate con pacchetti azionari di maggioranza, l'AST Sistemi, società di progettazione ed ingegneria, l'AST Aeroservizi, società per il trasporto ad ala fissa e mobile e per i servizi aeroportuali e Jonica Trasporti & Turismo società nata nell'ambito dell'operazione di salvataggio del personale (progetto di autoimpiego, seguito dalla stessa Regione Siciliana – Assessorato al Lavoro) già dipendente della STAT di Xxxxx Xxxxxx Xxxx (ME) e successivamente valorizzata attraverso il trasferimento di concessioni nell'area Jonica e l'attribuzione del compito di svolgere servizi di nolo da rimessa con conducente nell'ambito dell'offerta del Gruppo.

Contemporaneamente si sviluppano contatti per la partecipazione alla società per l'interporto di Termini Imerese, per la ristrutturazione e gestione della funivia di Erice, per l'acquisto del pacchetto azionario della BACINO 5 SpA e per le analisi persino di Joint-venture con taluni vettori, fra cui quelli maltesi.

Dopo la trasformazione della natura giuridica di AST, in Società per Azioni, si sono prodotti solo effetti dal punto di vista codicistico, ma non si è generato nessun cambiamento sotto il profilo industriale e del valore sociale dei servizi di TPL. Tanto più se si considera che la sottoscrizione dei contratti di affidamento provvisorio, (avvenuta nel 2007 per 3 anni, che avrebbe dovuto fare da battistrada alla successiva liberalizzazione delle autolinee) per effetto della proroga avvenuta nel 2010 per ulteriori 5 anni e dell'ulteriore proroga intervenuta nel 2015, ha cristallizzato − fino al 2017 − il vecchio sistema concessionale, già allora penalizzante per AST, in contratti di diritto privato, con corrispettivi economici ancor più penalizzanti e a condizioni operative ancor più vincolanti delle concessioni stesse. Tale condizione − penalizzante per AST S.p.A. − del sistema contrattuale del TPL regionale, unica in Italia, è stata ulteriormente prorogata fino al dicembre del 2019, cristallizzando ex lege una ingiusta condizione operativa dannosa per l'azienda che opera in condizioni contrattuali non conformi ai principi europei che regolamentano la modalità di determinazione dei corrispettivi chilometrici. Si segnala, altresì, che seppur il regolamento CE 1370/2007 avesse individuato la data ultima del 2 dicembre 2019 per l'entrata in funzione di un sistema di affidamento delle autolinee conforme alle disposizioni di cui all'art. 5 del regolamento richiamato, alternativo al sistema dei Contratti di Affidamento Provvisorio vigenti dal 2007, il Parlamento Regionale Siciliano ha approvato la L.R. 13 del 19 luglio 2019 che all'art. 13 ha prorogato di ulteriori tre anni la scadenza dei contratti, con ciò prolungando l'attuale iniquo sistema di compensazione previsto dai contratti in essere.

Inoltre, proprio in ragione del mantenimento della produzione ed erogazione del servizio, l'attività dell'Azienda continua ad avere una vocazione principalmente sociale, nella misura in cui, in continuità con quel processo di acquisizione delle tratte che ne ha caratterizzato l'evoluzione storica descritta, garantisce sempre alla Regione Siciliana l'erogazione dei servizi di TPL per tutti quei collegamenti riferibili a linee economicamente non vantaggiose.

Una ulteriore conferma del contenuto sociale del ruolo dell'A.S.T. proviene, infine, dall'obbligo previsto solo ed esclusivamente per AST del trasporto gratuito sulle linee extraurbane dei portatori di handicap e dei Loro accompagnatori (art. 21 legge regionale n. 69/81) e degli anziani compresi nelle fasce di reddito più basse” (legge regionale n. 87/81 e xx.xx. ed ii.).

La “valenza sociale” di AST SpA è stata confermata nel 2011, anche dalla Commissione Bilancio dell'Assemblea Regionale Siciliana, che ha affermato, nella propria nota prot. n. 008368 del 19.10.2011, inviata proprio al Presidente del Consiglio di Gestione ed al Direttore Generale di AST S.p.A., che AST SPA, “… continui ad assicurare i servizi di trasporto pubblico locale in atto esercitati, comprese le citate tratte sociali …”.

La superiore premessa alla Relazione degli Amministratori al fine di definire il quadro generale nel quale s'inserisce l'operatività di AST S.p.A. e consentire al lettore la più corretta valutazione delle strategie e dei fatti gestionali che hanno caratterizzato l'operato del management e della governance aziendale.

Rassegnato tutto quanto precede, il Direttore Generale f.f. n.q., il Dirigente del Settore Amministrativo cui sono affidate l'Area Economico – Finanziaria e l'Area Controllo di Gestione e ad interim l'Ufficio Pianificazione Controllo e Qualità, il Dirigente dell'Ufficio Legale ed i Dirigenti tutti, sulla base degli approfondimenti e delle verifiche, per rispettiva competenza, da loro condotti sul documento di bilancio, nonché sulla base delle valutazioni effettuate da tutti gli uffici societari, attestano che, dalle analisi che hanno così avuto diligenza e cura di effettuare a tutela del pubblico interesse e di quello di AST S.p.A., il presente Xxxxxxxx xx Xxxxxxxxx 2019 risulta rispondente al rispetto di tutte le leggi relative, nonché l'ottemperanza a tutte le norme pertinenti.

Il Direttore Generale f.f. Xxxx. Xxxxxx Xxx Xxxxxxxx

Settore Amministrativo Xxxxxxx Xxxxxxxxx e Produzione Area Economico Finanziaria Settore Tecnico ed Engineering Area Controllo di Gestione Il Dirigente

Ufficio Qualità Xxxx. Xxxxxx Xxx Xxxxxxxx Il Dirigente

Dott. Xxxxxxxx Xxxxx

Ufficio Legale e Affari Generali Settore Personale e Paghe Il Dirigente Ufficio Stazione Appaltante

Avv. Xxxxxxxxx Xxxxx Il Dirigente

Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx

1. PROCESSO DI OTTIMIZZAZIONE INDUSTRIALE E GESTIONALE NEL PERIODO 2010 - 2019

Fin dalla gestione degli anni precedenti si è svolta un'incessante opera di risanamento e rilancio industriale, che ha consentito ad AST S.p.A. – per quanto permesso dalle sole leve gestionali – il conseguimento di risultati apprezzabili.

Il processo di ottimizzazione industriale, è stato prioritariamente volto al miglioramento delle performance produttive dell'Azienda, ma è stato orientato a rafforzare e modernizzare il ruolo dell'AST nel panorama dei servizi di mobilità e trasporto, dal 1947 reso in Sicilia, a servizio della collettività.

Di seguito viene riportata la tabella della serie storica ove sono rappresentati i risultati della suddetta politica di minimizzazione della spesa posta in essere dal management societario, come si evince pure dai documenti di programmazione economico-finanziaria e operativo nel Piano di Sviluppo Industriale elaborato ed adottato nel 2011, poi dopo attualizzato nel febbraio 2013, con analisi di sviluppo strategico ed ulteriormente aggiornato con il documento denominato “AST 3.0 (trepuntozero) Linee Guida” trasmesso alla Regione Siciliana – Socio Unico.

Per chiarezza espositiva, tuttavia, va anche precisato che i predetti interventi gestionali e programmatici di contenimento della spesa, messi in atto negli ultimi anni dal management aziendale, pur avendo consentito redditi operativi netti positivi nel 2009, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016 e 2019, non sono stati elementi sufficienti ad invertire l'andamento discendente delle performance produttive legate, invero, alla eccessiva obsolescenza del parco macchine ed al progressivo ed inesorabile depauperamento dell'organizzazione aziendale.

Ed inoltre, occorre precisare che gli interventi gestionali descritti, sono purtroppo – in parte – vanificati da elementi esogeni alla gestione d'impresa quali:

▪ L'andamento del costo di beni e servizi di primaria necessità quali il carburante, i servizi di manutenzione ed i ricambi.

▪ I gravi ritardi nel trasferimento delle somme dovute da parte della Regione Siciliana e degli Enti locali sottoscrittori dei contratti di servizio che determina l'impossibilità di onorare alle scadenze i debiti erariali con il determinarsi di oneri per sanzioni ed interessi;

▪ gli effetti negativi della mancata attuazione da parte della Regione – Socio Unico della Delibera di Giunta Regionale n. 402 del 2009 per la “riconduzione ad equità del contratto di affidamento provvisorio dei servizi di TPL” in essere fra AST SpA e la stessa Regione Siciliana, Ente Committente.

A tal proposito, come già più volte segnalato alla Regione Siciliana, nella sua quadruplice qualità di (1.) Socio Unico che esercita la Direzione ed il Coordinamento di AST, (2.) Ente committente dei servizi di TPL, (3.) Autorità di controllo del Settore del TPL e (4.) Soggetto con delega a legiferare in modo esclusivo in materia di trasporto in Sicilia, il contratto di servizio sottoscritto tra la Regione Siciliana ed AST S.p.A. contiene un disallineamento tra Km da erogare e relativo corrispettivo kilometrico che determinava, già all'atto della sottoscrizione un ingiusto minor ricavo per l'azienda pari a circa 4,3 milioni di Euro/annui.

La Delibera di Giunta di Governo n. 402/2009 tra l'altro, dato un preciso indirizzo agli uffici per il superamento di tale problematica. La mancata applicazione di detta DGRG n. 402/2009 ha comportato per gli esercizi successivi al 2009 e, sino ad oggi, il mancato incasso di somme che ben avrebbero già determinato e determinerebbero un apprezzabile utile di bilancio anche per gli scenari futuri, oltre ovviamente al miglioramento delle performance gestionali dell'azienda.

In ultimo, va ancora rilevato che nessun intervento del Socio Unico si è purtroppo, verificato negli anni dal 2006 al 2018, per finanziare il rinnovo del parco veicolare circolante, inevitabilmente cagionando anche un conseguente, ulteriore aggravio dei costi d'esercizio e, in particolare, di quelli relativi a manutenzione/ricambi, consumi di gasolio ed altre spese di trazione.

Un elemento rilevante nell'ambito degli effetti negativi generati da fattori esogeni non riconducibili a scelte gestionali è stato quello dell'aumento degli oneri scaturenti dalle morosità accumulate nei pagamenti e nell'assolvimento delle obbligazioni, fenomeno questo che, a causa della cronica crisi di liquidità è stato determinante e condizionante nelle dinamiche gestionali dell'azienda.

In assenza di effetti negativi derivanti dai predetti “fattori esogeni”, nonché di altri specifici elementi significativi del mercato, imprevisti ed imprevedibili, l'Azienda avrebbe potuto realizzare risultati d'esercizio ben migliori anche tesaurizzando una ulteriore dotazione finanziaria utile per l'effettuazione di investimenti mirati alle strategie d'impresa per ottimizzare competitività ed efficienza, ed intervenendo per il non più procrastinabile rinnovo dell'autoparco.

Il bilancio di esercizio 2019, che si presenta agli Organi societari deputati all'approvazione, oltre ad un risultato ante imposte positivo, ancor migliore del triennio 2012-2014, facendo rilevare un netto miglioramento rispetto anche al triennio 2016-2018. Anche il risultato fortemente negativo del 2018 non era riconducibile ad un peggioramento delle performance produttive rispetto al bilancio 2017, ma discendeva dagli oneri impropri che nel 2018 hanno gravano sul Bilancio per oltre 3,2 milioni di Euro. Si rileva che questo fenomeno non si è verificato per il 2019.

Risulta quindi evidente come le politiche di efficientamento e di miglioramento continuo delle realtà d'Impresa, attivate con le sole leve gestionali hanno fatto registrare benefici effetti sulle performance operative aziendali che, tuttavia non possono dirsi consolidate nel risultato netto, per effetto di oneri impropri insorgenti a causa della morosità nell'assolvimento delle obbligazioni.

2. L'ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Di seguito si riportano alcune sintetiche informazioni relative alla situazione Patrimoniale ed Economica di AST S.p.A. facendo rilevare e sottolineando che l'attività amministrativa del 2019 è stata condotta dalla governance insediatasi nel corso del mese di agosto del 2018.

Il Conto Economico di AST SPA per il 2019 evidenzia il conseguimento di un risultato ante imposte positivo, di dimensione notevole, pari ad oltre € 1,3 milioni, che per effetto dell'accantonamento fiscale di competenza, determina un risultato netto anch'esso positivo di oltre € 0,9 milioni. La gestione operativa ha fatto rilevare delle economie rispetto all'esercizio precedente, in linea con lo stesso Budget/Bilancio Previsionale 2019. Seppur si evidenzia una riduzione del Valore della Produzione (- € 0,8 milioni) che ha in parte compensato i benefici delle economie realizzate.

Gli uffici aziendali, anche nel corso dell'anno 2019, hanno proseguito a porre in essere tutte le possibili azioni di ottimizzazione gestionale, al fine di adempiere alle direttive espresse dal C.d.A. sui principi generali di contenimento della spesa e di riduzione massima degli oneri gestionali di bilancio, non connessi con la sicurezza di esercizio – bene collettivo che l'Azienda ha sempre tutelato e tutelerà – in ottemperanza a tutte le norme vigenti anche in materia di “spending review” regionale come più avanti dettagliatamente esposto in apposita sezione dedicata della presente relazione.

Ha influito negativamente sul risultato finale la contrazione del valore della produzione dovuta per € 200.000 al decremento dei ricavi da traffico e per quasi

€ 700.000 per la riduzione dei contributi sul rinnovo CCNL di competenza 2019.

Il risultato d'esercizio 2019, conseguito in un contesto di grave crisi generale dell'economia, di crisi del settore del TPL, di grave difficoltà economico-finanziaria della Regione e di grave inadeguatezza del quadro normativo di riferimento del settore e dei contratti di servizio, rappresenta − dal punto di vista squisitamente operativo − comunque un risultato operativo apprezzabile per l'Azienda Siciliana Trasporti S.p.A. il cui management è costretto ad operare le proprie scelte e ad

espletare le relative attività all'interno di un groviglio di norme e circolari che ne limitano la normale operatività, invece concessa a tutti gli altri operatori del settore del TPL, con ciò squilibrando il normale evolversi del confronto competitivo e per i cui dettagli si fa rinvio ai documenti di programmazione strategica di sviluppo industriale reiteratamente inviati al Socio negli ultimi anni.

Tutto ciò detto, dunque, si fa rilevare che la gestione operativa dell'AST nel 2019 ha determinato la realizzazione di un margine operativo lordo positivo di circa € 2,59 milioni (-€ 0,62 nel 2018 € 0,92 nel 2017, € 1,8 milioni nel 2016 ed € 2,5 milioni nel 2015) con un risultato positivo ante imposta pari ad € 1.33 milioni (-€

2.99 nel 2018, -€ 0,56 milioni nel 2017, € 0,45 milioni nel 2016 ed € 0,28 milioni nel 2015) che per effetto dell'imposizione fiscale ha portato al risultato netto positivo, pari a € 0,95 milioni (-€ 3,28 nel 2018, -€ 0,85 milioni nel 2017, € 44.189 nel 2016 e -€ 89.174,00 nel 2015).

Detto risultato, scaturisce dagli effetti delle politiche di contenimento dei costi e di ottimizzazione delle risorse messe in atto dal management dell'Azienda, che è riuscita ad ottenere buone economie su talune importanti voci di costo, ottenendo un risparmio complessivo rispetto al documento programmatico di spesa per il 2019.

Per quanto attiene il valore fatto rilevare dal “costo del personale” rispetto all'anno precedente (2018), occorre sottolineare il consistente decremento che ha consentito la realizzazione di economie per detta voce di costo pari a circa € 1,4 milioni che segue la riduzione pari ad € 1,9 milioni realizzata nel 2018.

Procedendo con l'analisi numerica dei dati disaggregati del Conto Economico, di seguito si esaminano gli scostamenti rispetto all'esercizio precedente (2018) sia per le voci di costo che per quelle di ricavo:

STRUTTURA DEI RICAVI

La tabella sopra riportata evidenzia un'ulteriore riduzione del valore della produzione che segue il già rilevante trend di riduzione degli ultimi anni. Infatti, il Valore aggregato della produzione è pari ad € 68.546.792 (€ 69.309.500 nel 2018) rilevando una riduzione di circa € 0,8 milioni rispetto al 2018. Riduzione che segue il già rilevante decremento di circa 2,3 milioni realizzato nel 2018 e di circa € 2,2 milioni realizzata nel 2017 rispetto al 2016, anno in cui si era già rilevata una riduzione di € 3,6 milioni rispetto al 2015 che segue la riduzione di € 3,7 milioni rispetto al 2014. Nel quinquennio che va dal 2015 al 2019 si sono rilevati minori ricavi per quasi € 13 milioni.

Tali riduzioni, occorre evidenziare, seguono le ulteriori rilevanti contrazioni subite nel triennio precedente. Tale fattispecie sarà avanti esplicitata con riferimento ai fatti amministrativi e gestionali che ne hanno determinato il verificarsi.

In questo Bilancio, in coerenza con quanto già determinato in sede di redazione del Bilancio 2012 e di tutti i seguenti, nonché in ossequio al principio della prudenza, non sono stati rilevati nel valore della produzione gli effetti complessivi economici del Tavolo Tecnico di componimento bonario e quindi, in tal senso, anche per le “tessere degli anziani” si è tenuto conto, secondo i principi di correttezza, fedeltà e prudenza, solo ed esclusivamente delle somme dovute ad AST SPA per le predette tessere discendenti da obblighi di legge e, nello specifico, dalla legge regionale 87/81 come per altro prudenzialmente evidenziato dall'azienda anche nelle Relazioni sulla Gestione dei Bilanci, nonché

in occasione di riunioni congiunte tra dirigenti dell'Azienda, Direttore Generale f.f., Uffici del Socio Unico, della Ragioneria della Regione Siciliana.

In conseguenza di ciò, come condiviso anche dal Revisore Contabile aziendale e dal Consiglio di Sorveglianza, illo tempore, si è provveduto a registrare, nell'esercizio 2013, tra i ricavi solo le somme ritenute dovute ex lege per tali tessere di libera circolazione degli anziani aventi diritto, regolarmente emesse dall'Azienda nell'esercizio 2013 e per le quali la Regione Siciliana ha continuato a non provvedere alla necessaria copertura finanziaria.

In riferimento agli effetti giuridici del richiamato Tavolo di Componimento Bonario in questo Bilancio, a tutela del patrimonio aziendale e del pubblico interesse ed al fine di assicurare i principi di fedeltà e trasparenza dello stesso documento contabile, in continuità con il criterio adottato nell'esercizio 2013, 2014 e 2015, si è ritenuto opportuno riportare precisa indicazione in Nota Integrativa.

Con riferimento alla riduzione del valore della produzione, si fa rilevare che i ricavi da traffico delle autolinee extraurbane e dei servizi urbani relativi al 2019 – al netto dei rimborsi per le tessere di libera circolazione emesse agli anziani aventi diritto e del valore dei corrispettivi – hanno subito un decremento del 1% inferiore al dato di calo registrato negli anni precedenti, pari a 3,2% nel 2018, 2% nel 2017 e del 4% realizzato nel 2016. Tali valori risultano ridotti rispetto al biennio 2012-2013 nel quale si era rilevato un decremento del 12,3% nel 2012 e del 9,21% nel 2013; si evidenziano a tal proposito i necessari interventi operati sul programma di esercizio aziendale, effettuati di concerto con gli Uffici dell'Assessorato alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti ed indirizzati a minimizzare la perdita di utenza nonostante la riduzione delle percorrenze. Tali interventi hanno consentito la minimizzazione dell'inevitabile perdita di viaggiatori paganti e, dopo un calo fisiologico nel biennio 2012-2013, nel 2014 hanno fatto rilevato un leggero incremento che nel 2015 si è leggermente consolidato e stabilizzato. Il dato del 2016, presenta una inversione del trend rilevando una riduzione seppur limitata (2%) dei ricavi da traffico seppur a fronte di una produzione chilometrica leggermente accresciuta ed infine il 2017, il 2018 ed il 2019 confermano la tendenza alla riduzione dei ricavi da traffico, ma con dimensioni di calo via via decrescenti.

Si fa rilevare comunque, che il ripristino dei valori relativi alle vendite è operazione certamente improbabile ed estremamente difficile per effetto del noto principio caratterizzante il settore del trasporto secondo il quale anche il lieve indebolimento dell'offerta provoca l'abbattimento della domanda per abbandono dell'utenza.

Infine, si rileva che l'auspicato incremento delle tariffe, più volte richiesto da tutti gli operatori del TPL al competente Assessorato Regionale alla Mobilità ed oggetto di confronto tra l'Assessorato medesimo ed AST, ANAV (Associazione di categoria delle aziende private esercenti autolinee di TPL) ed ASSTRA Sicilia (Associazione delle aziende pubbliche esercenti autolinee di TPL), è stato stabilito, con Decreto dell'Assessore Regionale competente, in misura minima, con ciò determinando financo una stasi del fisiologicamente “necessario” adeguamento delle tariffe all'andamento annuale del costo della vita.

STRUTTURA DEI COSTI

Di seguito si riportano delle tabelle che espongono i dati consuntivi del 2019 e del 2018, rilevando gli scostamenti del consuntivo 2019 rispetto all'esercizio precedente.

Appare utile indicare la serie storica dei dati relativi ai costi di trazione dal 2009 al 2018, al netto dei costi della copertura assicurativa al fine di evidenziarne l'andamento che è stato decrescente fino al 2018 ed in leggera controtendenza nel 2019.

Appare opportuno, in particolare, effettuare il focus sui costi di trazione che sono quella parte di componenti negativi del Conto Economico che risultano strettamente connessi con la produzione.

Per quanto riguarda la struttura dei costi con specifico riferimento ai Costi di Trazione, che rappresentano la sommatoria di quella parte di spese classificate tra i “Costi per acquisto beni” e i “Costi per Servizi” direttamente legati alla produzione kilometrica, appare rilevante il raggiungimento di ulteriori economie oltre quelle registrate

negli anni 2015 e 2016.

Le economie realizzate nel 2017, con un sostanziale mantenimento del volume di produzione chilometrica, sono state pari a circa € 2 milioni che

si aggiungono a quelli di € 1,85 milioni nel 2016, € 0,82 ed € 0,46 già realizzati nel 2015 e nel 2014 e di € 1,79 realizzato nel 2013 rispetto al 2012. Nel biennio 2018- 2019 si è invertita la tendenza per effetto dell'aumento del prezzo del carburante e dell'incremento dei costi connessi con la manutenzione del parco automezzi. In particolare:

1. Il maggior costo del 2019, rispetto all'anno precedente, sul costo rilevato per il carburante è stato pari a circa € 160.000 che segue l'incremento di € 1,2 milioni del 2018. Tale valore in considerazione del decremento dei litri di gasolio consumati denota un sostanziale incremento del prezzo medio a litro che da una media di €/litro 1,0919 nel 2017 è passata ad una media di €/litro 1,2062 nel 2018 con un incremento del 10,5% per attestarsi nel 2019 ad €/litro 1,2806 con un incremento del 6,2%. E' il caso di evidenziare che come negli anni precedenti, anche nel corso dell'esercizio 2019, a causa dei ritardi nei pagamenti ai fornitori, si è dovuto far ricorso all'approvvigionamento di gasolio presso rifornimenti esterni convenzionati, con costi mediamente più onerosi rispetto a quelli connessi con l'approvvigionamento diretto degli impianti interni di distribuzione. Ciò ha comportato un impatto negativo sulla gestione del

processo di approvvigionamento di carburante che ha in parte compresso, nel corso dell'anno, i benefici effetti delle politiche di controllo dei costi.

Si rileva, inoltre, il rientro dei livelli di efficienza nei consumi al dato del 2017, che va in controtendenza rispetto al peggioramento rilevato nel 2018. Detto incremento non arriva al ripristino dei livelli di efficienza nei consumi di carburante realizzati nel triennio 2013-2015.

Di seguito si riportano tabelle e grafici rappresentativi dell'andamento tendenziale dei consumi di carburanti espressi in litri e dei consumi medi espressi in Km/litro.

Come sopra detto, sulla voce di costo del carburante, in linea con le previsioni, si è verificato un marginale decremento dei volumi consumati, rispetto al

2018, pari a circa 360.000 litri, anche conseguenza del proporzionale decremento della produzione chilometrica.

Si evidenzia un buon incremento nell'indice di efficienza dei consumi di carburante evidenziata dall'analisi del consumo medio espresso in Km/litro.

Risulta evidente come le attività di controllo e monitoraggio continuo dei processi di approvvigionamento, nonché i controlli degli impianti ed il miglioramento dell'esercizio, abbiano contribuito al sostanziale ripristino dell'importante risultato realizzato nel triennio 2013-2015, di un miglior livello di

efficienza dei consumi rispetto al dato del triennio 2010-2012 e del 2018, così permettendo il concretizzarsi di economie gestionali.

Il costo medio a litro del gasolio per autotrazione acquistato da AST nel 2017 si è attestato ad €/litro 1,0919 rilevando un sostanziale mantenimento del costo medio a litro rispetto al 2016 pari a 1,0887 che segue il decremento del 14,16% realizzato nel 2016 ed il decremento del 11,77% del 2015. Il biennio 2018-2019 in controtendenza con il trend di decremento del triennio 2015-2016-2017, segna un aumento del costo medio a litro del 10,5% nel 2018 (€/litro 1,2062) e di un ulteriore 6,2% nel 2019 (1,2806).

2. La vetustà dei mezzi, più volte doverosamente sottoposta all'attenzione del Socio Unico, oltre ad incidere negativamente sull'andamento tendenziale dei consumi dell'ATB (carburante ed oli minerali) comprimendo l'effetto delle politiche di efficientamento della spesa, ha reso particolarmente difficoltosa, data la maggiore aleatorietà delle previsioni di guasti tecnici, la stima dei costi relativi all'acquisizione dei Ricambi e dei Servizi di Manutenzione del parco rotabile, per il quale è sempre più difficile gestire in modo programmato gli interventi, in quanto sono sempre più frequenti le cadute per guasti.

Tuttavia, per effetto della internalizzazione della Manutenzione, per il 2018, i relativi oneri sono risultati minori di quelli dell'anno precedente. Detto fattore positivo non si è verificato anche per il 2019, che invero ha fatto rilevare oneri maggiori dell'anno precedente.

Di seguito, dopo il focus sui Costi di Trazione, si riporta una tabella riepilogativa di tutte le principali voci dei Costi di Produzione dalla quale è possibile riscontrare il complessivo risultato positivo della gestione.

Il dato finale complessivo fa rilevare un decremento del livello dei costi della produzione rispetto all'esercizio 2018 (che segue il decremento rilevato nell'esercizio precedente rispetto al 2017). Dall'analisi delle voci risulta evidente come la gestione dell'AST, anche nel 2019 abbia consentito il raggiungimento di economie nella voce “Costi per Servizi”, seppur tendenzialmente inferiore rispetto a quelle realizzate nel biennio precedente.

Si rileva un importante decremento del “Costo del Personale” determinato dalla fuoriuscita di personale per quiescenza e da razionalizzazione delle spese accessorie.

Dall'analisi degli scostamenti rilevati rispetto ai valori di bilancio 2018, emerge con chiarezza un trend che evidenzia il mantenimento delle economie conseguite negli anni precedenti per effetto della costanza dell'approccio gestionale rigoroso sulla formazione della spesa. La continua opera di efficientamento, infatti, ha progressivamente ridotto i margini di manovra in costanza dell'attuale assetto produttivo e organizzativo, comportando una ulteriore contrazione dei costi che segue quella realizzata nel 2013 rispetto all'esercizio 2012 che fu pari a ben € 5.518.592 e che, sebbene in un contesto di mercato di prezzi crescenti e malgrado la rigidità verso il basso della struttura dei costi di AST S.p.A., grazie all'attivazione di tutte le leve gestionali possibili da parte del management aziendale, ha consentito il realizzarsi delle importanti sopra descritte economie sui costi industriali.

Per quanto riguarda il “costo del personale” si ritiene utile evidenziare – come già sopra specificato – che il minor costo che l'azienda ha rilevato nel corso del 2019 pari ad € 1.367.378 che segue la contrazione rilevata nel 2018 pari ad € 1.918.019 è riconducibile principalmente all'effetto della riduzione del numero dei dipendenti in servizio.

La, sopra descritta, circostanza ha invertito l'incremento tendenziale del costo registratosi dal 2014 al 2017.

Infine, non può non evidenziarsi che per il perdurare delle critiche condizioni di liquidità dell'Azienda causate da un lato dall'accumularsi di ritardi nei trasferimenti delle risorse finanziarie dovute alla Società da parte della Regione Siciliana e dei Comuni serviti, seppur vi sia stata negli anni una rilevante contrazione del livello di utilizzo dell'affidamento bancario, si mantiene alto il livello degli oneri finanziari; Tale criticità si è affievolita notevolmente nel corso degli anni dal 2016 in poi, con un effetto positivo sul risultato della gestione finanziaria, confermata fino al

2017. Nel 2018, poi, si è provveduto a dare evidenza degli interessi passivi maturati sul debito erariale, pertanto il risultato della Gestione Finanziaria, in quell'anno ha scontato l'effetto rilevante di dette appostazioni.

Di seguito si riporta il dettaglio delle voci della gestione finanziaria da cui emerge con evidenza l'incremento che l'Azienda da anni sopporta per effetto dei ritardi negli incassi delle

proprie spettanze che sono causa di una forte incapacità finanziaria che determina forti ritardi nell'assolvimento dei debiti ed in particolare di quelli tributari.

Si fa rilevare a tal proposito che il Bilancio del 2018 riportava tra gli accantonamenti un importo di circa € 675.000 per interessi di dilazione che saranno accertati e notificati dall'Agenzia delle Entrate per il pagamento in venti trimestri del debito erariale anni pregressi.

Dalla tabella sopra riportata, si rileva un netto miglioramento del saldo in

C.E. della gestione finanziaria rispetto al dato dell'esercizio precedente per un importo pari ad oltre € 920.000.

Dato rilevante degli ultimi anni è rappresentato dalla notevole riduzione dell'indebitamento a breve nei confronti del Cassiere Aziendale BNL che da circa

€ 73 Mln al 31.12.2012 si è ridotto a circa € 60 Mln al 31.12.2013 per attestarsi, nel 2014 a circa € 45 Mln. Il dato al 2015 si riduce ulteriormente ed evidenzia un decremento dell'esposizione inferiore ad € 43 Mln. Detto saldo rimasto sostanzialmente immutato fino al 2017, nel 2018, viene ulteriormente ridotto a circa € 40 Mln. Il dato dell'esposizione a breve verso il tesoriere BNL nel 2019 si è ridotto a circa € 36 Mln. La contrazione complessiva dell'esposizione finanziaria a breve nell'arco temporale di 7 anni [dal 2013 al 2019] risulta dunque ridotta di € 37 Mln pari ad oltre il 50%.

Tale situazione di forte riduzione delle disponibilità liquide dell'azienda, che è causa delle enormi difficoltà finanziarie e di conseguenza anche gestionali ed operative nelle quali si trova l'Azienda, ha determinato da un lato una importante riduzione degli oneri passivi connessi alla gestione del conto di tesoreria, dall'altro tuttavia a causa dei cronici ritardi con i quali la Regione Siciliana trasferisce le risorse a vario titolo dovute ad AST S.p.A., si è generata una notevole quantità di oneri accessori causati dal ritardo con il quale AST provvede ad evadere le proprie obbligazioni.

L'onere che grava nell'esercizio 2019 per costi connessi con tali ritardi con riferimento al totale degli oneri finanziari è pari ad oltre € 300.000 circa.

Tale risultato deve essere adeguatamente valutato anche in considerazione del periodo di grande crisi economica globale mondiale e settoriale del TPL, di lentezza nei trasferimenti delle somme per i crediti vantati da AST SpA verso gli enti pubblici, per ritardi dovuti alla predetta grave situazione di crisi generalizzata che ha travagliato ancora l'esercizio 2019.

2.1 LA GESTIONE DELLA PRODUZIONE

La gestione della produzione dell'Azienda Siciliana Trasporti S.p.A., nell'anno 2019, è stata caratterizzata, per quanto riguarda i servizi extraurbani, dallo svolgimento dei programmi di esercizio e delle percorrenze approvati dal Dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti.

LA PRODUZIONE CHILOMETRICA

Le percorrenze chilometriche di linea complessive, nell'anno 2019, sono state pari a km. 17.654.972 (17.577.990

nel 2018) distinte, per ciascuna tipologia di servizio, secondo la seguente specifica:

a. urbani km 2.951.601

b. extraurbani km 14.703.371

Tale valore risulta incrementato, rispetto a quello del 2018, di Km. 77.000 circa;

nello specifico, nell'anno 2019 si sono registrate maggiori percorrenze extraurbane per circa Km. 343.000 e minori percorrenze urbane per circa Km. 260.000, con un incremento complessivo della produzione kilometrica rispetto al 2018 dello 0,5%.

Si evidenzia, a tal proposito, che le percorrenze non effettuate che determinano una riduzione dei corrispettivi contrattuali sono quelle che superano il valore del 3% della percorrenza contrattuale, poiché le oscillazioni delle percorrenze effettive all'interno di tale valore percentuale non operano alcuna influenza sul corrispettivo, in virtù di espressa norma contenuta nei contratti di affidamento provvisorio vigenti.

Per una valutazione più dettagliata e approfondita dell'andamento della produzione chilometrica effettuata negli ultimi 10 anni di vita dell'AST S.p.A., si riportano di seguito le serie storiche della produzione distinta per tipologia di servizio, rappresentandone l'andamento con il relativo tracciato grafico che ha quale dato di partenza il dato del 2009.

Servizio                         Urbano                        

▪ 2010	km	4.944.356	▪	2015	km	2.956.937
▪ 2011	km	4.883.448	▪	2016	km	2.953.459
▪ 2012	km	3.589.543	▪	2017	km	3.060.846
▪ 2013	km	3.036.599	▪	2018	km	2.998.081
▪ 2014	km	3.092.061	▪	2019	Km	2.951.601

Serie storica chilometri dei Servizi Urbani 2010-2019

Servizio                       Extraurbano                      

▪ 2010	km	20.930.712	▪	2015	km	14.763.053
▪ 2011	km	19.106.460	▪	2016	km	14.604.683
▪ 2012	km	16.101.781	▪	2017	km	14.838.818
▪ 2013	km	14.271.311	▪	2018	km	14.579.909
▪ 2014	km	14.304.834	▪	2018	km	14.703.371

Serie storica chilometri dei Servizi Extraurbani 2010-2019

Infine, al fine di poter valutare l'andamento tendenziale della produzione kilometrica totale di seguito si riporta la tabella e la rappresentazione grafica della serie storica relativa ai km complessivamente prodotti dall'azienda dal 2010 al 2019. Risulta evidente la riduzione di 8,2 milioni di chilometri tra il 2010 ed il 2019 ed il sostanziale mantenimento del dato dal 2013 al 2017.

Produzione         kilometrica         aziendale                 

▪ 2010	km	25.875.068	▪	2015	Km	17.719.990
▪ 2011	km	23.989.908	▪	2016	Km	17.558.142
▪ 2012	km	19.691.324	▪	2017	Km	17.899.664
▪ 2013	Km	17.307.910	▪	2018	Km	17.577.990
▪ 2014	Km	17.396.895	▪	2019	km	17.654.972

Serie storica produzione kilometrica complessiva 2010-2019

IL PARCO AUTOMEZZI

Il parco autobus, al 31 dicembre 2019, presenta una consistenza pari a 608 unità, di cui 498 extraurbani e 110 urbani. L'età media del parco autobus risulta pari a 15,04 anni.

Nello specifico, l'età media riferita agli autobus urbani è di 14,11 anni, ai suburbani di 15,98 anni ed agli extraurbani di 15,98 anni; il rapporto tra la percorrenza contrattuale ed il n. degli autobus è risultato pari a km/autobus

29.327 quello urbano pari a km/autobus 29.203; in ragione della notevole vetustà dell'autoparco aziendale, è da sottolineare, peraltro, che il numero di autobus effettivamente in esercizio, al 31 dicembre 2019, è pari a 380 extraurbani e 70 urbani.

Le percorrenze effettive per autobus in esercizio risultano pari a km. 38.693 per quelli extraurbani e pari a km. 42.165 per quelli urbani; rispetto ai valori dell'anno 2018, si riscontra un decremento di circa il 4% delle percorrenze/autobus dei servizi extraurbani ed un incremento di circa il 2,5% in quelle dei servizi urbani, frutto della continua attenzione posta nel minimizzare il fermo tecnico degli autobus adibiti al servizio, nonostante la loro maggiore vetustà, non essendosi verificato alcun aggiornamento del parco veicolare.

IL VOLUME DELL'UTENZA

Il numero di passeggeri trasportati, nell'anno 2019, al netto delle tessere anziani, così come rilevato dal sistema informatico aziendale, è stato pari a complessivi 8.172.983 di cui 7.094.063 unità nelle autolinee extraurbane (7.111.640 nel 2018 e 7.562.395 nel 2017) e 1.078.920 nelle autolinee urbane

(1.212.506 nel 2018 e 1.238.945 nel 2017).

Si rileva, dunque, nel 2019, con 8.172.983

passeggeri, in linea con il trend degli ultimi anni, un quadro generale di flessione del volume dell'utenza di circa

150.000 passeggeri (8.324.146 nel 2018 – 8.801.340 nel 2017 – 8.861.955 nel

2016 – 9.515.471 nel 2015 – 9.574.612 nel 2014); il decremento rilevato è di

133.586 viaggiatori dell'utenza dei sevizi urbani e di 17.577 viaggiatori dei servizi extraurbani.

Nell'anno 2019 non sono stati emessi biglietti gratuiti ai viaggiatori appartenenti alle Forze dell'Ordine, in quanto non si sono presentati utenti richiedenti tale agevolazione sulle autolinee aziendali.

Nell'anno 2019, inoltre, sono state emesse:

🞎 n. 3.815 tessere di libera circolazione per anziani per i servizi extraurbani (3.668 nel 2018);

🞎 n. 1.546 tessere di libera circolazione per anziani per i servizi urbani (1.516 nel 2018).

Nell'anno 2019 sono state anche emesse n. 8.632 tessere di libera circolazione sui servizi extraurbani ed urbani di AST S.p.A. a favore dei portatori di handicaps e loro accompagnatori (9.155 nel 2018); a fronte dell'obbligo della emissione di dette tessere, la Società non percepisce alcun rimborso economico.

I CONTRATTI DI AFFIDAMENTO PROVVISORIO

La produzione di servizi di trasporto pubblico urbano ed extraurbano realizzata da AST S.p.A. è determinata, nei programmi di esercizio svolti e nelle percorrenze sviluppate, dai Contratti di Affidamento Provvisorio, nonché dai successivi Atti Aggiuntivi di proroga, stipulati ai sensi del comma 6 dell'art. 27 della L.R. 22 dicembre 2005, n.19.

Tale norma ha regolamentato le modalità di transizione dal regime concessionale a quello dei contratti di affidamento provvisorio, disponendo che “...Nelle more dell'approvazione del piano di riassetto organizzativo e funzionale del trasporto pubblico locale, al fine di assicurare la continuità del servizio pubblico di autolinee, le concessioni in atto vigenti accordate dalla Regione e dai comuni ai sensi della legge 28 settembre 1939, n. 1822 e dalla legge regionale 4 giugno 1964, n. 10, sono trasformate in contratti di affidamento provvisorio della durata di trentasei mesi nel rispetto dei programmi di esercizio in vigore alla data di entrata in vigore della presente legge … Il contratto di affidamento provvisorio erogato a trimestri anticipati deve prevedere un corrispettivo pari al contributo spettante all'azienda per l'anno 2005, calcolato ai sensi della legge regionale 14 giugno 1983, n. 68, oltre IVA, adeguato alla dinamica dei dati ISTAT dal 1998 al 2004 … I contratti di affidamento provvisorio ... devono altresì prevedere un sistema tariffario flessibile secondo le dinamiche di mercato ed adeguabile all'andamento dei costi di esercizio”.

In applicazione di detto quadro normativo, l'Azienda ha stipulato, tra la fine del 2007 ed i primi mesi del 2008, un contratto di affidamento provvisorio con la Regione Siciliana, avente per oggetto le autolinee di trasporto pubblico locale extraurbano, già di propria concessione regionale, ed altri diciannove contratti di affidamento, aventi per oggetto le corrispondenti autolinee di trasporto urbano, con i seguenti comuni: Acireale, Alcamo, Augusta, Bagheria, Barcellona P.G., Caltagirone, Carlentini, Chiaramonte G., Gela, Gravina di Catania, Lentini, Mazara del Vallo, Milazzo, Modica, Paternò, Ragusa, Salemi, Scicli e Siracusa; detti contratti, aventi durata di trentasei mesi, ai sensi del sopra citato comma 6

dell'art. 27 della l.r. 19/2005, andavano tutti in scadenza tra l'ultimo trimestre del 2010 ed il primo semestre del 2011; ovviamente, la predetta durata, nonché i conseguenti periodi temporali di scadenza, hanno riguardato tutti i contratti di affidamento stipulati dalla Regione e dai comuni con gli ex concessionari di autolinee e non solamente quelli affidati ad AST S.p.A.

Considerato il quadro normativo nazionale vigente in materia di affidamenti di servizi di trasporto pubblico locale, la Giunta Regionale di Governo, con delibera n. 199 del 10 giugno 2009 dette mandato all'allora Assessorato Regionale Turismo, Comunicazioni e Trasporti di procedere alla proroga della data di scadenza dei contratti di Affidamento Provvisorio dei servizi di TPL in corso, per un periodo di ulteriori cinque anni, agli stessi patti e condizioni; a tale mandato ottemperò il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Comunicazioni e Trasporti con Decreto n. 632/Serv.1 del 10.08.2009, pubblicato sulla GURS del 14.08.2009, determinando di “prorogare, per un periodo di anni 5, la data di scadenza dei contratti di servizio attualmente in corso con le imprese del T.P.L. che manifesteranno il necessario consenso, entro i trenta giorni successivi alla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana”. Successivamente, la scadenza dei contratti di servizio è stata prorogata con D.D.G. 2310 del 07/10/2015 per il biennio 2016/2017, con L.R. n.8 del 09/05/2017 art 15 dal 2018 al 2/12/2019 e con L.R. n.13 del 19/07/2019 art.13 fino al 02/12/2022.

In relazione al predetto decreto, avendo manifestato il prescritto consenso, AST S.p.A. stipulò gli atti aggiuntivi di proroga, tra la fine del 2010 e l'anno 2011, del contratto di affidamento delle autolinee extraurbane e della gran parte di quelli delle autolinee urbane; non vennero rinnovati alla naturale scadenza i contratti relativi ai comuni di Alcamo e Gravina di Catania; il servizio di Bagheria venne esercitato in regime di proroga sino al mese di novembre 2011 ed attualmente è in corso un contenzioso con il Comune per il recupero dei corrispettivi dovuti per tale periodo; il servizio di Mazara del Vallo venne definitivamente soppresso a partire dal 1° luglio 2012, il servizio di Salemi venne definitivamente soppresso dal 26 ottobre 2012, a seguito di accordo sottoscritto con l'Amministrazione Comunale.

I CONTRATTI DI AFFIDAMENTO PROVVISORIO: LE AUTOLINEE EXTRAURBANE

Il Contratto di Affidamento Provvisorio avente per oggetto le autolinee extraurbane, stipulato, illo tempore, ai sensi del comma 6 dell'art. 27 della legge regionale 22 dicembre 2005, n. 19 e successive modifiche ed integrazioni, è stato successivamente prorogato con Atto Aggiuntivo avente vigenza sino al 08.10.2015; tale termine è stato poi prorogato sino al 31.12.2015, in ragione di un provvedimento del Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti, che ha uniformato la scadenza di tutti gli atti aggiuntivi di proroga relativi agli affidatari di autolinee extraurbane esercitate sul territorio della Regione Siciliana.

Al fine di ovviare al vuoto contrattuale che si sarebbe verificato allo spirare di tutti i rapporti contrattuali sopra indicati, il medesimo Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, con Decreto n. 2310 del 07.10.2015, ha disposto di rideterminare al 31 dicembre 2017 il termine di efficacia dei rapporti di affidamento provvisorio, costituiti ai sensi dell'art. 27, comma 6, della legge regionale n. 19/2005, di procedere alla rimodulazione dei programmi di esercizio dei rapporti di affidamento provvisorio dei servizi di T.P.L. di competenza regionale, tali da assicurare una riduzione non inferiore al 6% dei relativi corrispettivi per gli anni 2016 e 2017 e di assegnare le risorse scaturenti dalla riduzione dei corrispettivi dei servizi di TPL di competenza regionale ai servizi di T.P.L. di competenza comunale.

Come infra ampiamente illustrato, AST S.p.A. contesta da anni, con copiosa corrispondenza e atti giudiziari e stragiudiziali, la sostanziale iniquità del contatto di Affidamento Provvisorio, come configurato, illo tempore, nel rapporto tra obbligazione delle percorrenze chilometriche da erogare ed i corrispettivi riconosciuti, nonché nella esiguità delle risorse finanziarie appostate per il pagamento dei corrispettivi di TPL nei Bilanci di Previsione della Regione Siciliana, via via approvati nel corso degli ultimi anni.

AST S.p.A. ha, comunque, potuto conseguire il sostanziale pareggio del proprio bilancio di esercizio nel triennio 2013 – 2015, in ragione dell'importo del finanziamento di ricapitalizzazione, erogato all'Azienda ai sensi dell'art. 76 della legge regionale 11/2010; in particolare, per l'anno

2015, il debole equilibrio di bilancio è conseguito in ragione del valore del finanziamento di ricapitalizzazione, come determinato prima con la legge regionale di bilancio n. 10/2015 e successivamente con legge regionale di variazioni al Bilancio della Regione, n. 21/2015; l'apporto economico del finanziamento di cui all'art. 76 della l.r. 11/2010, nell'ultimo triennio, ha consentito di sopperire alla perdita economica determinata dall'esercizio delle autolinee extraurbane ed urbane affidate ad AST S.p.A. mediante, rispettivamente, il Contratto di Affidamento Provvisorio ed il successivo Atto Aggiuntivo stipulato con la Regione Siciliana, nonché i contratti di affidamento provvisorio e successivi atti aggiuntivi stipulati con i comuni interessati.

Sulla base delle valutazioni sopra riportate ed in coerenza con la linea societaria sin qui attuata dagli Organi di Governance e dal Direttore Generale f.f. pro tempore, il Rappresentante Legale pro tempore della Società, preso atto che, alla data del predetto DDG 2310/2015 e sino all'approvazione del Bilancio di Previsione della Regione Siciliana per l'anno 2016, non si evidenziava alcuna certezza in ordine alla somme che sarebbero state appostate per il finanziamento di ricapitalizzazione di cui al capitolo 478102 (art. 76 l.r. 11/2010), non ha ritenuto, nell'interesse di AST S.p.A., di procedere alla sottoscrizione dell'atto di proroga, per gli anni 2016 e 2017, dei rapporti di affidamento provvisorio, costituiti ai sensi dell'art. 27, comma 6, della legge regionale n. 19/2005, come previsto dal più volte citato DDG 2310/2015; ha invece sottoscritto, unitamente al Direttore Generale f.f., in data 23.12.2015, dichiarazione di presa visone del nuovo programma di esercizio, rimodulato in attuazione del DDG 2310/2015 e presa d'atto della riduzione del 6% operata sul corrispettivo contrattuale annuale, a far data dal 01.01.2016, “allo scopo di doversi garantire ed assicurare un servizio pubblico essenziale, pur non condividendone l'importo previsto in quanto svantaggioso nel rapporto €/Km determinato dalle condizioni contrattuali”; in tale contesto, il medesimo Dipartimento ha informalmente comunicato che l'importo del corrispettivo da erogare ad AST S.p.A. per l'anno 2016, in applicazione del DDG sopra citato, sarebbe stato di €. 16.243.161,57; con nota prot. n. 0462-PUS/2016 del 16.03.2016 sono stati inviati

al Servizio 1 del Dipartimento Infrastrutture Mobilità e Trasporti gli allegati tecnici “A”, “B” e “C” di cui al programma di esercizio rimodulato, che determinano una percorrenza complessiva di km. 14.604.683,30.

Con legge regionale n. 4 del 17.03.2016, pubblicata sulla GURS n. 12 del 18.03.2016, è stato approvato il Bilancio di Previsione della Ragione Siciliana per l'Anno 2016, che reca, al capitolo 478102, l'importo di €. 23,040 mln a finanziamento delle risorse di ricapitalizzazione per AST S.p.A., ai sensi dell'art. 76 della l.r. 11/2010; il predetto valore economico compensa, con buona approssimazione, i costi della gestione delle autolinee extraurbane in affidamento ad AST S.p.A., come esercitate nel programma di esercizio trasmesso al Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, per una percorrenza complessiva di km. 14.604.683,30, rendendo praticabile la sottoscrizione dell'atto di proroga formulato dal più volte citato Dipartimento ed avente per oggetto la prosecuzione dell'affidamento delle autolinee extraurbane esercitate da AST S.p.A.; tale condizione di praticabilità può essere ragionevolmente presupposta anche per l'anno 2017 (essendo, peraltro, l'atto di proroga di validità biennale, ai sensi del DDG 2310/2015), nella considerazione che il Bilancio di Previsione della Ragione Siciliana per l'anno 2016 reca analoga appostazione economica al capitolo 478102 anche per gli anni 2017 e 2018; detta previsione non ha valore cogente come quella dell'anno in corso ma esprime, comunque, la volontà del Legislatore Regionale di assicurare un importo analogo a quello del 2016 anche per il biennio successivo.

Inoltre, il più volte citato DDG 2310/2015 dichiara, nelle premesse, che sono in corso indagini conoscitive, analisi e studi inerenti il T.P.L., finalizzati ad avanzare proposte per la stesura di bandi di affidamento dei servizi di Trasporto Pubblico Locale e che, a seguito della definizione della rete dei servizi di T.P.L. da mettere a bando, nell'anno in corso saranno pubblicate nella GUEE le informazioni indicate dall'art. 7, paragrafo 2, del regolamento comunitario n. 1370/2007 e. successivamente alla scadenza del termine previsto dal medesimo articolo 7, saranno pubblicati i bandi di gara per il relativo affidamento; da quanto sopra si può presumere che sarebbe

intendimento del predetto Dipartimento procedere alla celebrazione delle gare in argomento tra la seconda metà dell'anno 2017 e l'anno 2018.

Sulla base delle superiori considerazioni e preso atto che il Bilancio di Previsione della Regione Siciliana per l'anno 2016, nonché l'appostazione triennale 2016/2018, prevedono, al capitolo 470102, una somma idonea a compensare, con buona approssimazione, alle attuali condizioni di mercato e dei costi dei beni e servizi necessari alla produzione conosciuti al momento della redazione della presente relazione, i costi della gestione delle autolinee extraurbane in affidamento ad AST S.p.A., come esercitate nel programma di esercizio trasmesso al Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, per una percorrenza complessiva di km. 14.604.683,30, in data 04 maggio 2016, il Presidente del Consiglio di Amministrazione di AST S.p.A., nella qualità di rappresentate Legale della Medesima, ha proceduto alla sottoscrizione dell'atto contrattuale di proroga del Contratto di Affidamento provvisorio delle autolinee extraurbane illo tempore affidate all'Azienda, a valere per il biennio 2016-2017, per un importo di corrispettivo, per l'anno 2016, pari ad €. 16.243.161,57, oltre IVA e adeguamento annuale all'indice ISTAT relativo ai prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.

LA PRODUZIONE: I SERVIZI URBANI

La produzione La produzione chilometrica urbana effettiva realizzata nell'anno 2019, come più sopra riportato, è stata pari a Km. 2.951.601,36, a fronte di una percorrenza contrattuale complessiva prevista di Km. 3.212.373,62, come ridotta, rispetto alle previsioni contenute nei contratti di affidamento provvisorio e successive proroghe, al fine di adeguarne i volumi al decremento dei corrispettivi operato dalle disposizioni della legge regionale 26/2012, dalla legge di bilancio per l'anno 2014, n.6/2014 e da quella per l'anno 2015, n. 10/2015.

Di conseguenza, le minori percorrenze esercitate, rispetto alle obbligazioni contrattuali, si attestano in Km. 260.772, pari a circa 8% (231.019 nel 2018) del suddetto obbligo; tenuto conto che il contratto di affidamento

considera ininfluente la eventuale maggiore o minore percorrenza avvenuta entro il limite del 3% della quantità complessiva, ai fini del calcolo del corrispettivo contrattuale, ne discende che le predette minori percorrenze determineranno una decurtazione del corrispettivo solamente nei comuni di, Gela e Ragusa.

Il predetto risultato, sul piano della produzione, è stato determinato, essenzialmente, dalle gravi difficoltà che hanno incrementato in modo significativo il fermo tecnico degli autobus, nonché dalla intrinseca inaffidabilità di questi ultimi, in relazione alla loro anzianità di costruzione.

Tali fenomeni, che certamente hanno interessato l'insieme della funzionalità aziendale, hanno però avuto riflessi particolarmente negativi nell'ambito dei servizi urbani, in quanto l'incidenza del fermo tecnico si manifesta più rilevante in tale tipologia di servizi a causa delle maggiori sollecitazioni e superiore incidentalità sopportati dai mezzi ad essi adibiti.

Si ritiene opportuno sottolineare, pertanto, che anche nella gestione dei servizi urbani si manifesta la problematica del rinnovo ed ammodernamento dell'autoparco aziendale.

Come più sopra riportato, infatti, l'età media degli autobus urbani si attesta, al 31.12.2019, ad anni 14,11.

I ricavi da traffico delle autolinee urbane relativi al 2019, escluse le tessere di libera circolazione erogate agli anziani aventi diritto, sono stati pari ad € 826.683,63 escluso IVA, con un aumento del dato rispetto al 2018 (€. 796.005,64 escluso IVA) di circa € 30.677,99; tale dato è stato conseguito a fronte del decremento delle percorrenze urbane effettive nell'anno 2019 (km 2.951.601) rispetto al 2018 (km 2.998.082), pari a 46.481 km, ossia al 1,56%

rispetto al 2018.

Il ricavo urbano a km. si attesta, nel 2019, ad €/km. 0,28 escluso IVA, (€. 826.683,64 / km 2.951.601), di poco superiore rispetto a quello conseguito nel 2018, che è stato pari ad €/km 0,27.

I CONTRATTI DI AFFIDAMENTO PROVVISORIO: LE AUTOLINEE URBANE

AST S.p.A. attualmente gestisce i servizi urbani di due capoluoghi di provincia e di altri importanti comuni della Regione; nello specifico, essi sono: Siracusa, Ragusa, Acireale, Augusta, Barcellona P. G., Caltagirone, Carlentini, Chiaramonte Gulfi, Gela, Lentini, Milazzo, Modica, Paternò e Scicli.

Ai sensi dell'art. 27, comma 6 della legge regionale n.19 del 22.12.2005, il Rappresentante Legale pro tempore di AST ha stipulato, tra il 2007 ed il 2008, i relativi contratti di affidamento provvisorio con i predetti comuni, della durata di trentasei mesi, poi rinnovati con appositi atti di proroga, tra il 2010 ed il 2011, per altri cinque anni, a seguito della Delibera della Giunta Regionale di Governo n. 199 del 10.06.2009, attuata con decreto del Dirigente Generale dell'allora Dipartimento Regionale dei Trasporti n. 632/Serv. 1 del 10.08.2009; in virtù di detti atti di proroga, i contratti in argomento sono andati a scadenza tra gli ultimi mesi del 2015 ed i primi del 2016.

Nel corso del 2010, in considerazione dell'allora previsto termine ultimo di corresponsione del finanziamento regionale di ricapitalizzazione (31.12.2009), che avrebbe inevitabilmente determinato l'insostenibilità economica delle obbligazioni contrattuali provenienti dai contratti di affidamento provvisorio, al fine di garantire la continuazione dei rapporti di fornitura di detti servizi, le competenti funzioni aziendali, dopo avere effettuato una approfondita analisi tecnico-economica finalizzata all'individuazione delle condizioni di sostenibilità dei contratti di cui sopra, fecero formalmente presente ai Comuni di Acireale, Augusta, Caltagirone, Gela, Modica, Ragusa, Paternò e Siracusa la necessità che si provvedesse a stipulare un'appendice contrattuale con la quale le amministrazioni locali competenti assumessero l'impegno di integrare con fondi propri il corrispettivo determinato nel contratto di affidamento, previsto a totale carico della Regione Siciliana ai sensi del comma 6 dell'art. 27 della l.r. 19/2005, ovvero ad integrare l'affidamento de quo con altri servizi complementari (quali tariffazione della sosta, gestione parcheggi, etc.), utili per la copertura dei costi necessari al mantenimento del servizio stesso; tale iniziativa, però, non ebbe buon esito a causa della indisponibilità delle

amministrazioni locali, motivata con l'impossibilità di individuare nei propri bilanci risorse utili a corrispondere un corrispettivo aggiuntivo rispetto a quello già erogato dalla Regione Siciliana.

Successivamente, l'art 76 della L.R. 11/2010, come sopra già evidenziato, dispose che “Nelle more di avviare il processo di privatizzazione del trasporto pubblico locale, quanto disposto all'articolo 33, comma 1, della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2, continua ad avere applicazione da parte della Ragioneria generale della Regione - Assessorato regionale dell'economia sino alla scadenza dei contratti di affidamento provvisorio stipulati dall'Azienda siciliana trasporti S.p.A., ai sensi dell'articolo 27, comma 6, della legge regionale 22 dicembre 2005, n. 19 e prorogati ai sensi

dell'articolo 61 della legge 23 luglio 2009, n. 99, nell'ambito di quanto previsto

al comma 1 bis dell'articolo 15 del decreto legge 25 settembre 2009, n. 135, convertito, con modifiche, dalla legge 20 novembre 2009, n. 166”.

Tale disposto normativo, dunque, nel sancire la prosecuzione dell'erogazione del finanziamento di ricapitalizzazione, istituito con L.R. 2/2002 e valso per il triennio 2007-2009, ha disposto, altresì, l'obbligo per AST S.p.A. di proseguire ad onorare i Contratti di affidamento provvisorio (prescindendo dalla loro sostenibilità economica).

In ragione di quanto sopra, i Contratti di Affidamento provvisorio relativi ai servizi urbani furono prorogati alla loro scadenza, mediante la sottoscrizione dei relativi atti aggiuntivi, potendosi contare sulla copertura economico-finanziaria garantita dal contributo di ricapitalizzazione.

A maggiore garanzia e tutela degli interessi aziendali, comunque, negli atti di proroga si provvide ad inserire una clausola risolutiva di salvaguardia che così recita “Si conviene che l'AST S.p.A. ha facoltà di esercitare il diritto alla risoluzione del presente atto di proroga del Contratto di Affidamento Provvisorio citato in oggetto, prima della sua naturale scadenza, previo preavviso scritto di almeno sessanta giorni, qualora dovesse cessare la vigenza dell'art. 76 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11 ovvero dovesse verificarsi che le leggi regionali di bilancio della Regione Siciliana, competenti per ciascuno degli anni di vigenza dell'atto di proroga citato, non prevedano la copertura finanziaria dell'art. 76 della legge regionale predetta, con le modalità ivi previste”.

Con tale clausola si volle cautelare l'Azienda dalla eventualità che, nell'arco di vigenza della proroga del contratto di affidamento provvisorio, le condizioni finanziarie determinate dall'art. 76 della l.r. 11/2010 venissero alterate in peius o che addirittura venisse abrogata la norma stessa, con grave pregiudizio per la sua situazione gestionale, ponendo invece le condizioni contrattuali per una eventuale risoluzione da obblighi divenuti successivamente iniqui.

Per quanto sopra, l'Azienda non ha potuto che comunicare ai Comuni la volontà di rinnovare il contratto di affidamento, così come previsto ai sensi del Decreto del Dirigente Generale del Dipartimento Trasporti 10 agosto 2009 pubblicato in G.U.R.S. n. 38 del 14 Agosto 2009.

I corrispettivi spettanti ad AST per l'esercizio di detti servizi urbani, i cui contratti, come detto, sono stipulati con i comuni fruitori, vengono finanziati dalla Regione Siciliana; le relative risorse vengono trasferite, mediante accreditamenti vincolati, dal Dipartimento dei Trasporti ai comuni medesimi, che provvedono al loro pagamento a favore della Società; la gran parte dei comuni fruitori del servizio non integrano con alcuna compartecipazione con fondi propri; i comuni di Acireale, Barcellona P. G., Milazzo e Paternò hanno, invece, assunto l'obbligo contrattuale di erogare corrispettivi aggiuntivi, per la effettiva acquisizione dei quali, peraltro, sono stati aperti dei contenziosi. Nel corso del 2016 il Comune di Milazzo ha provveduto all'erogazione di buona parte delle partite pendenti.

In considerazione del fatto che la gestione di detti servizi urbani si presenta particolarmente onerosa, manifestando costi crescenti, anche per l'impennata abnorme verificatasi, negli ultimi anni (esclusi il 2014 e 2015), nei prezzi dei carburanti e delle manutenzioni, nonché in relazione alla riduzione dell'importo del finanziamento di ricapitalizzazione, avvenuta negli anni successivi alla stipula degli atti aggiuntivi di proroga, il management di AST

S.p.A. pervenne nella determinazione di avviare, come illustrato al Socio Unico in Assemblea dei Soci del 24 maggio 2013 nell'ambito del Piano di Sviluppo Industriale a breve termine, la dismissione dei servizi urbani dei comuni di Siracusa, Ragusa, Acireale, Augusta, Caltagirone, Carlentini, Chiaramonte Gulfi, Gela, Lentini e Salemi, mantenendo, invece, quelli di

Barcellona P. G., Milazzo, Modica e Scicli, in ragione delle loro peculiari caratteristiche di integrazione con i servizi extraurbani aziendali.

In applicazione di tale programma, è stata formalizzata a ciascun comune interessato, mediante apposite note inviate nel mese di aprile 2012, reiterate nel mese di giugno 2012 e poi anche a febbraio 2013, la volontà delle Società di dismettere detti servizi, in relazione ai costi insostenibili degli stessi ed alla indisponibilità delle amministrazioni locali di provvedere con somme aggiuntive, rispetto ai trasferimenti operati a tal fine dalla Regione, che potessero almeno garantire la copertura dei costi sopportati, rinunziando, eventualmente, a conseguire utili di gestione; in alternativa, venne anche proposto che fossero conferiti ad AST eventuali servizi aggiuntivi attinenti alla mobilità locale, che potessero, con la loro remunerazione, concorrere alla copertura dei costi di esercizio del servizio urbano.

Si è, pertanto, comunicato alle amministrazioni competenti che AST considerava detti contratti ormai risolti per eccessiva onerosità sopravvenuta, a causa dei costi crescenti sopportati e per inadempienza contrattuale, determinata dai ritardi accumulatisi nel pagamento delle fatture afferenti il servizio; si invocò, inoltre, l'applicazione della clausola risolutiva sopra menzionata, in relazione alle riduzioni avvenute, negli anni 2011 e 2012, dell'importo del corrispettivo di ricapitalizzazione ex art. 76 della l.r. 11/2010.

AST ha proseguito lo svolgimento di ciascun servizio unicamente in considerazione della sua caratteristica pubblico-essenziale, richiedendo, però, ripetutamente, che ogni comune competente lo riprendesse in consegna.

A fronte di tali richieste da parte di AST, è stato risolto il contratto con il comune di Salemi.

Il comune di Siracusa ha invece bandito una gara avente per oggetto il servizio di TPL ed altri servizi aggiuntivi connessi alla sosta ed alla mobilità; tale gara, celebratasi in data 27.03.2013, è andata deserta; AST stessa non ha partecipato in quanto non si è ravvisata alcuna convenienza economica nella sua formulazione, poiché nel capitolato di gara non era previsto alcun apporto aggiuntivo di risorse finanziarie da parte del Comune, a sostegno del servizio di TPL, talché gli eventuali proventi derivanti dalle altre attività oggetto di aggiudicazione, peraltro probabilmente sovrastimanti nel

capitolato medesimo, non consentivano neanche di coprire i costi complessivi.

Nella considerazione, comunque, che la indizione della gara predetta, da parte del comune di Siracusa, era da valutarsi come manifestazione della volontà di recedere dal contratto vigente con AST S.p.A., si è avviata una interlocuzione, prima con il Commissario Straordinario e, successivamente, con l'Amministrazione Locale eletta, per una definitiva soluzione della problematica.

In particolare, in data 08.11.2013, si è tenuta, presso il comune di Siracusa, in incontro tra il Direttore Generale f.f., i dirigenti competenti sulla problematica e l'amministrazione comunale, rappresentata dall'Assessore alla Mobilità ed ai Trasporti, ove si sono affrontati tutti gli aspetti relativi alla insostenibilità economica del servizio de quo; a seguito di detta riunione, il Sindaco di Siracusa ha inviato la nota prot. n. 117034 del 10.12.2013, nella quale affermava che “in ordine alla oggettiva insostenibilità del servizio, con la presente si riconferma la disponibilità di questa amministrazione di farsi portavoce presso la Regione, anche in qualità di capofila dei comuni serviti dalla vostra azienda e che, di fatto, si trovano nella nostra stessa situazione gestionale, affinché si possano mettere in atto tutti i provvedimenti funzionali al riconoscimento di un incremento del corrispettivo chilometrico”.

Constatato, comunque, che non si manifestava alcun fatto concreto in ordine alla problematica generale dei servizi urbani gestiti da AST S.p.A., né, nello specifico, per quanto concerneva quello esercitato nel Comune di Siracusa, gli uffici competenti aziendali inviavano a quest'ultimo la nota prot.

n. 00322-PUS/2014 del 20.02.2014, dove, tra l'altro, traendo spunto dall'incontro del 08.11.2013, si affermava che “Attualmente, con grande senso di responsabilità ed attenzione alle esigenze della comunità locale, considerata la sua natura pubblico-essenziale, questa Società continua ad erogare il servizio in argomento, ma tale situazione non potrà essere mantenuta a lungo, in ragione della necessità che ha la scrivente di perseguire indefettibilmente il pareggio economico delle attività esercitate.

Per tutto quanto sopra, di conseguenza, e richiamate anche tutte le ulteriori argomentazioni già illustrate nelle note di AST S.p.A. sopra menzionate, non può che ribadirsi la necessità che Codesta Amministrazione

si faccia carico di corrispondere alla scrivente un corrispettivo aggiuntivo per il servizio di trasporto urbano da questa erogato, che consenta di conseguire l'equilibrio tra costi e ricavi nella sua gestione, il cui importo potrà essere quantificato congiuntamente, sulla base di un approfondito esame delle evidenze economiche di gestione dello stesso.

La scrivente Società, in mancanza della definizione della richiesta di copertura finanziaria del servizio da parte di Codesta Amministrazione, fatto salvo eventuale espresso indirizzo contrario manifestato dal Socio Unico, non potrà sottrarsi dall'avviare tutte le azioni di legge consentite, con l'assegnazione di congruo preavviso, finalizzate ad interrompere in modo definitivo il servizio di trasporto in argomento, a causa della eccessiva onerosità, sopravvenuta nel tempo, dell'obbligazione derivante dal contratto di affidamento allora stipulato e dalla sua successiva proroga.”.

I restanti comuni interessati hanno manifestato opposizione sia alla volontà di AST volta alla risoluzione dei relativi contratti, sia alla richiesta di concordare la erogazione di risorse finanziarie aggiuntive comunali, sostenendo la piena cogenza dei medesimi, in relazione alla loro vigenza temporale.

In ogni caso, proseguendo nell'attuazione di tutte le iniziative ritenute necessarie al fine di tutelare AST S.p.A. dalla situazione di disutilità economica dei servizi di trasporto urbani affidati, gli uffici aziendali competenti, con nota prot. n. 881/DG del 14.02.2014, hanno richiesto parere all'On.le Presidente della Regione Siciliana, al Servizio Partecipazioni e Liquidazioni del Dipartimento Bilancio e Tesoro ed al Ragioniere Generale della Regione circa l'obbligatorietà a carico di AST S.P.A. di proseguire nella gestione dei servizi urbani ad Essa affidati e precisamente, “…Nel ribadire la insostenibilità economica del mantenimento di detti servizi urbani di TPL, attesa la natura giuridica di S.p.A. della scrivente ed il conseguente obbligo di perseguire l'equilibrio di bilancio, …, si è ritenuto necessario sottoporre la questione agli uffici del Socio Unico Regione Siciliana, che esercita la direzione ed il coordinamento della Società, affinché, con l'eventuale, opportuno apporto dell'Ufficio Legislativo e Legale si possa valutare ed accertare se AST S.p.A. sia obbligata a continuare a svolgere tali servizi, sebbene essi siano in perdita, per il loro esclusivo valore sociale, anche alla luce di quanto disposto dall'art.

7 della l. r. 11/2010, ovvero se la Stessa possa legittimamente lasciare i servizi urbani di trasporto locale sopra richiamati, anche in vigenza dei contratti di affidamento sopra menzionati e, dunque, prima della loro naturale scadenza, al fine di evitare disutilità economiche e patrimoniali alla Società ed allo stesso Socio Unico”.

L'adempimento alla predetta richiesta di parere è stato sollecitato, in ultimo, con nota prot. n. 1040/DG del 06.06.2014, ma non si è ottenuto riscontro.

L'apporto economico del finanziamento di cui all'art. 76 della l.r. 11/2010 nell'ultimo triennio, ha consentito, comunque, di sopperire alla perdita determinata dall'esercizio delle autolinee extraurbane ed urbane esercitate ad AST S.p.A.; in particolare, per l'anno 2015, detto equilibrio di bilancio è stato conseguito in ragione del valore del finanziamento di ricapitalizzazione, come determinato prima con la legge regionale di bilancio

n. 10/2015 e successivamente con legge regionale di variazioni al Bilancio della Regione, n. 21/2015.

Ad oggi non è stato stipulato, tra AST S.p.A. ed i comuni interessati, alcun atto formale di proroga, per gli anni 2016 e 2017, dei contratti di affidamento andati a scadenza tra il mese di settembre 2015 ed il mese di aprile 2016, fermo restando quanto previsto da ciascuno di essi in materia di prolungamento delle obbligazioni contrattuali oltre la scadenza dell'atto.

Come già ricordato sopra, con il Decreto n. 2310 del 07.10.2015, il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti ha stabilito di procedere alla rimodulazione, per gli anni 2016 e 2017, dei programmi di esercizio dei servizi di TPL di competenza regionale, in modo tale da assicurare una riduzione non inferiore al 6% dei relativi corrispettivi per gli anni medesimi ed assegnare le risorse scaturenti dalla predetta riduzione ai servizi di TPL di competenza comunale, fermo restando il limite della dotazione finanziaria complessiva prevista per il predetto biennio, nel capitolo 476521 del Bilancio di Previsione della Regione Siciliana.

Il suddetto decreto, ad avviso dell'Azienda, non determina una proroga automatica del vincolo contrattuale tra questa Società ed i Comuni, considerato, peraltro, da AST stessa come già risolto per le motivazioni sopra

esposte, almeno per quelli che non provvedono ad erogare corrispettivi propri; si ripropone, pertanto, con immediatezza, la problematica dell'equilibrio economico dei servizi in argomento, come condizione assolutamente necessaria al fine di pervenire, da parte di AST medesima, ad una eventuale prosecuzione o novazione del vincolo contrattuale di gestione delle autolinee di TPL di competenza comunale.

Infatti, le risorse finanziarie regionali, provenienti dal capitolo 476521, per la quota destinata ai servizi di TPL di competenza comunale e trasferite in proporzione alla dimensione del servizio medesimo a ciascun comune interessato, continueranno a non essere in grado di condurre ad equilibrio economico la loro gestione, vista l'esiguità delle somme inscritte, in assenza di una adeguata partecipazione finanziaria dell'Ente Locale fruitore.

In relazione alle considerazioni sin qui esposte, l'Azienda ha inviato, nel mese di novembre 2015, una nota a ciascuno dei comuni ove AST S.p.A. esercita servizi urbani, nella quale, evidenziandosi le problematiche sopra indicate, si affermava che, perdurando la suddette condizioni di disequilibrio economico, la Società non avrebbe potuto certamente addivenire ad una prosecuzione della gestione delle autolinee di competenza comunale esercitate nell'ambito del comune destinatario della missiva, comunicando, altresì, che si riteneva necessario un confronto a breve, al fine di esaminare congiuntamente tutti gli aspetti della problematica e pervenire alle conseguenti e necessarie determinazioni.

Nel frattempo, preso atto di quanto previsto in materia di scadenza dell'obbligazione tra le parti in ciascun contratto di affidamento e sempre nella considerazione che lo stesso avesse per oggetto l'esercizio di un pubblico servizio essenziale, la Società comunicava di ritenersi obbligata a garantirne la prosecuzione, svolgendolo nel programma di esercizio determinato in modo proporzionale rispetto al corrispettivo erogato, per il tempo strettamente necessario alla definizione congiunta delle condizioni di conseguimento del suo equilibrio economico, ovvero della individuazione, secondo le normative vigenti, di un nuovo affidatario.

Infine, l'Azienda evidenziava di ritenersi creditrice, nei confronti dell'Amministrazione locale, dei corrispettivi spettanti ai sensi di quanto previsto da ciascun atto di proroga, anche oltre alla scadenza del

medesimo, in funzione dell'eventuale prosecuzione dell'esercizio in argomento, nonché titolare di ogni altro diritto derivante dall'essere soggetto esercitante i servizi di cui all'oggetto contrattuale, seppure tale atto fosse pervenuto a sua formale scadenza.

Allo stato attuale, non si ritiene che vi siano le condizioni per la sottoscrizione di eventuali atti di proroga, per gli anni 2016 e 2017, dei contratti di affidamento delle autolinee di competenza comunale andati in scadenza nei mesi scorsi; infatti, le risorse previste al capitolo 478102 del Bilancio della Ragione Siciliana per l'anno 2016, come ampiamente illustrato più sopra, consentono di compensare unicamente lo squilibrio economico prodotto dalla gestione delle autolinee extraurbane affidate ad AST e non anche di quelle urbane; peraltro, tale assunto è asseverato dal Bilancio di previsione – Budget per l'anno 2016, a suo tempo deliberato dagli Organi di Gestione e Sorveglianza societari, nel quale, ai fini del conseguimento dell'equilibrio di gestione per l'anno in corso, è considerato necessario un Finanziamento di Ricapitalizzazione pari ad €. 26,50 mln. La differenza tra quanto previsto dal Budget 2016 per tale voce e quanto in effetti, allo stato attuale, è appostato al capitolo 478102, pari a €. 23,04 mln., corrisponde, in via approssimativa, al disavanzo dei servizi urbani, come risulta da studi elaborati dai competenti settori aziendali.

Detta differenza economica dovrà essere reperita mediante un incremento del capitolo sopra indicato, in una prossima legge regionale di variazione di bilancio che, con buona probabilità, il Legislatore Regionale dovrà approvare nei prossimi mesi, ovvero mediante corrispettivi aggiuntivi che ciascun comune dovrà, in tempi brevi, impegnarsi ad erogare ad AST S.p.A., per assicurarsi la continuità del servizio di TPL attualmente fruito dalla propria cittadinanza.

Per tutte le ragioni sopra esposte, comunque, si sono avviate le procedure per l'attuazione di apposite conferenze di servizio presso ciascun comune interessato, al fine di produrre atti e procedimenti giuridicamente rilevanti in ordine alla soluzione della problematica esistente su tale argomento. argomento.

La “RICONDUZIONE AD EQUITÀ” del Contratto di Affidamento delle autolinee extraurbane

A partire dal 2009, in considerazione del quadro normativo allora vigente in riferimento all'apporto finanziario di ricapitalizzazione, di cui all'art.

33 della l. r. 26.03.2002, n.2, l'Azienda Siciliana Trasporti ha perseguito con forza l'obiettivo dell'ottimizzazione industriale e produttiva del contratto di affidamento provvisorio sottoscritto con la Regione Siciliana.

Tale obiettivo, sostenuto anche dalle disposizioni normative vigenti prima della emanazione dell'art. 76 della Legge Finanziaria Regionale 11/2010, fu attuato mediante la predisposizione e l'approvazione di atti da parte degli Organi di Governo aziendali, condivisi con il Socio Unico, che miravano a consentire che AST uscisse fuori dai vincoli normativi e finanziari derivanti dall'art. 27 della legge regionale 19/2005, stabilendo più eque condizioni operative, anche in termini di adeguata quantità di servizio e di dovuto corrispettivo da conseguire; ciò anche in considerazione del fatto che, a partire dall'anno 2010, sarebbe dovuto venire a mancare il predetto finanziamento di ricapitalizzazione previsto dalla legge regionale 2/2002, in quanto andava a spirare il periodo di erogazione ivi previsto.

Poiché, in effetti, non era ancora stato predisposto ed approvato il piano di riassetto organizzativo e funzionale del trasporto pubblico locale previsto dal sopra riportato comma 6 dell'art. 27 della L.R. 22 dicembre 2005,

n.19 ed anzi l'Amministrazione Regionale si era determinata a prorogare, agli stessi patti e condizioni, i contratti di affidamento provvisorio derivanti dalla norma medesima, la legge finanziaria regionale del 2010, approvata nel maggio di quell'anno (l.r. 11/2010), all'art. 76, confermò quanto disposto dalla

l.r. 2/2002 e dunque, anche per il 2010 e per tutti gli anni successivi nei quali sarebbero stati vigenti i contratti di affidamento provvisorio nonché i successivi atti di proroga stipulati da AST S.p.A., la Regione Siciliana avrebbe continuato giustamente a sostenere l'Azienda mediante una politica di ricapitalizzazione atta a compensare le strutturali condizioni di diseconomicità dei servizi ad elevata valenza sociale affidatile nel tempo.

Prima di entrare nel merito della descrizione dei fatti relativi all'argomento, appare opportuno riportare una premessa di carattere

generale che evidenzia la validità e l'attualità della compensazione finanziaria attuata con il disposto legislativo sopra richiamato.

Il comma 5 dell'art 8 del Decreto Legislativo 19 novembre 1997, n. 422, aggiornato con il decreto legislativo n. 400 del 20/9/1999, prevede che “…i contratti di servizio assicurano che sia conseguito, a partire dal 1 gennaio 2000, il rapporto di almeno 0,35 tra ricavi da traffico e costi operativi al netto dei costi di infrastruttura”.

In relazione alla tipologia strutturale dei servizi assegnati ad AST S.p.A., invece, la copertura dei costi con i ricavi del traffico risulta inferiore al 35% in ben oltre la metà delle unità di rete; l'entità del corrispettivo previsto nel Contratto di Affidamento, come determinato a seguito dell'applicazione del disposto di cui alla l. r. 10/2005, non ha consentito, finora, in nessuna delle predette unità di rete, un conveniente equilibrio costi/ricavi.

Il nocciolo del problema della gestione del TPL nella Regione Sicilia, già ampiamente evidenziato anche dagli estensori di numerosi Piani di riassetto del settore su gomma elaborati per conto della Stessa, è l'entità del corrispettivo erogato, di gran lunga il più basso tra quelli applicati dalle altre regioni italiane.

Per AST S.p.A., il corrispettivo del contratto vigente per le autolinee extraurbane è pari ad €. 1,12/km., escluso IVA, per l'anno 2015, risultando oggettivamente del tutto insufficiente a coprire la rimanente parte del costo del servizio; a ciò si aggiunge che il ricavo medio da traffico dei medesimi servizi si attesta ad €. 1,06/km., escluso IVA, valore dimostrativo della funzione sociale e della scarsa appetibilità commerciale, della gran parte delle autolinee medesime, come cristallizzate dal disposto della l. r. 19/2005.

Come già accennato, è stata rilevata già dal 2009 la necessità di modificare opportunamente, per le oggettive motivazioni sopra enucleate e, dunque, nel sano interesse non solo di AST S.p.A. ma anche della stessa Regione, il contratto di affidamento (illo tempore stipulato) determinando – inter alia – l'entità della produzione strettamente necessaria al soddisfacimento delle esigenze di mobilità dei cittadini ed individuando tecnicamente, di concerto con il Socio Unico, le opportune modalità per elevare l'entità del corrispettivo da erogare (riconducendolo ad equità) in base all'effettiva tipologia dei servizi esercitati: extraurbani “classici” e

“extraurbani a carattere suburbano”, esercitati da AST nelle aree metropolitane di Palermo e Catania.

A tal fine, già nei primi mesi del 2009, l'Azienda aveva provveduto allo studio ed all'approfondimento tecnico-operativo dell'intero programma di esercizio contrattualmente previsto, con l'obiettivo di ottimizzare la qualità dei servizi, proprio nell'ottica del miglioramento delle performances di efficacia ed efficienza di questi ultimi e tenendo ben saldi i sani interessi generali.

Le risultanze del lavoro espletato dagli Uffici aziendali, indirizzato ad individuare processi di ottimizzazione dell'esercizio e di contenimento dei costi, evidenziavano come la proroga per un periodo di cinque anni del Contratto di Affidamento Provvisorio già sottoscritto con l'Amministrazione Regionale rendesse necessario un oggettivo miglioramento funzionale delle obbligazioni ivi previste, con particolare riferimento alla riconduzione ad equità dei volumi della produzione e del relativo valore del corrispettivo. Ciò, per tenere in debito conto sia delle variazioni realmente intervenute nella domanda di trasporto (con i relativi riflessi sull'offerta di mobilità), sia dell'incremento effettivo dei costi di produzione. Cioè, in definitiva, attraverso un opportuno adeguamento su base oggettiva del rapporto “corrispettivo chilometrico / chilometri erogati”.

In tal senso, nel corso del 2009 era stata elaborata un'ipotesi di “sostenibilità” dei servizi di TPL esercitati dall'Azienda, basata su tre azioni- chiave, volte pure, come predetto, alla tutela dell'interesse generale:

1. adeguamento e rivalutazione alle tariffe in vigore del valore nominale di rimborso delle tessere di libera circolazione degli anziani aventi diritto ex l.r. 87/81e ss.mm.ii.;

2. ottimizzazione e contenimento dei costi di produzione;

3. ottimizzazione e riconduzione ad equità del contratto di affidamento provvisorio delle autolinee extraurbane.

In particolare, con riferimento al punto 1., fu inoltrata la nota prot. 149/DG del 03 settembre 2009 all'Assessorato Regionale Turismo, Comunicazioni e Trasporti, recante la richiesta, su basi oggettive, di adeguamento dello stanziamento in bilancio previsto per quella voce, per gli anni futuri, all'importo di €. 13.065.000, che rappresentava il rimborso alla

minima tariffa vigente delle tessere di libera circolazione erogate dall'Azienda agli anziani aventi diritto.

Lo stesso Assessorato diede prontamente e opportunamente seguito a tale richiesta, invitando la Ragioneria Centrale del medesimo Assessorato a utilmente prevedere l'appostamento della somma di € 13.100.000.

Per quanto riguarda il punto 2., gli Uffici si attivarono al fine di individuare alcune azioni mirate a realizzare opportune economie nei costi di produzione, già a partire dal 2009, per poi entrare a regime nel corso del 2010, realizzando i relativi benefici effetti a partire dal 2011.

Con riferimento, infine, al punto 3., si ritenne opportuno procedere ad una particolareggiata disamina della rete dei servizi contrattualmente previsti, al fine di individuare le soluzioni tecniche idonee a migliorare il rapporto costo/ricavi di ciascuna autolinea ed, eventualmente, proporre la dismissione di quelle che non manifestavano alcuna potenzialità di ottimizzazione.

Si sottolineò, comunque, che le tre condizioni di equilibrio indicate avrebbero dovuto necessariamente verificarsi tutte quante, poiché assolutamente integrate e imprescindibili; il mancato verificarsi anche solo di una delle tre azioni sopra riportate avrebbe pregiudicato, infatti, il raggiungimento dell'obiettivo finale di garantire il sostanziale equilibrio di bilancio cui l'AST deve tendere, attesa pure la natura pubblica del capitale.

La problematica, allora sollevata, in ordine alla riconduzione ad equità del Contratto di Affidamento Provvisorio delle autolinee extraurbane affidate ad AST S.p.A., di cui al superiore punto 3., merita un approfondimento specifico, al fine di evidenziarne adeguatamente le complesse motivazioni che la sottendono.

L'affidamento provvisorio dei servizi de quibus, mediante il predetto Atto Contrattuale, scaturiva, come già sopra evidenziato, dalle disposizioni recate dal comma 6 dell'art. 27 della L.R. 22 dicembre 2005 n.19.

In particolare, tale norma, come già più sopra riportato, regolamentava le modalità di transizione dal regime concessionale a quello dei contratti di affidamento provvisorio, disponendo che “...Il contratto di affidamento provvisorio erogato a trimestri anticipati deve prevedere un corrispettivo pari al contributo spettante all'azienda per l'anno 2005,

calcolato ai sensi della legge regionale 14 giugno 1983, n. 68, oltre IVA, adeguato alla dinamica dei dati ISTAT dal 1998 al 2004…”.

Considerato pertanto che il contributo spettante all'Azienda per l'anno 2005 era stato calcolato, ai sensi della l.r. 14 giugno 1983, n. 68 e come successivamente delimitato dal D.A. 457 del 02.10.1997, sulla base di Km. 19.088.546, effettivamente prodotti e dichiarati nel 1995 (anno di riferimento del predetto Decreto Assessoriale) - dei quali Km. 3.336.820 erogati per servizi suburbani e Km. 15.751.726 per servizi extraurbani - ne è derivato che l'Azienda ha dovuto obbligarsi ad espletare i servizi di Trasporto Pubblico Regionale per 22,826 milioni di chilometri, perché tale era l'ammontare delle percorrenze previste dai disciplinari concessionali allora vigenti, percependo un corrispettivo commisurato ai soli 19,088 milioni di chilometri effettivamente prodotti nell'anno di riferimento della normativa in questione (1995); ove così non fosse stato, il contratto di servizio avrebbe più equamente determinato un corrispettivo commisurato ai chilometri contrattualmente da erogare.

Il predetto Contratto, Rep. n. 241/2007, dunque, per effetto della differenza tra i chilometri effettivamente erogati nell'anno di riferimento (1995) e i chilometri concessionali, recepiva un minor corrispettivo – illo tempore – pari ad € 4.565.200 oltre IVA al 10% (Rif. 2008 da rivalutare annualmente con indice ISTAT), obbligando l'azienda ad espletare i servizi di Trasporto Pubblico Regionale per 22.826.000 chilometri a fronte di un corrispettivo commisurato ai soli 19.088.546 chilometri effettivamente prodotti nell'anno di riferimento della normativa in questione, e dunque, recependo un compenso chilometrico medio allora pari a 0,99 €/Km, anziché 1,19 €/Km.

Fin dal 2009, pertanto, l'Azienda ha fatto rilevare l'eccessiva onerosità del contratto in argomento, in considerazione anche dei maggiori costi che la Stessa doveva sopportare a causa dell'incremento generalizzato dei prezzi verificatosi proprio in coincidenza con la stipula dell'Atto Aggiuntivo di proroga, specialmente sulle voci del carburante, delle assicurazioni e dei servizi di manutenzione del materiale rotabile.

In concreto, l'ottimizzazione e riconduzione ad equità del contratto di affidamento provvisorio dei servizi di competenza regionale, si