Definizione di Fonte

Fonte. Gazzetta Ufficiale Europea URL: link ai documenti: xxxxx://xxxxxxxxxx.xxx.xxxxxx.xx/xxx/xxx-xxxxxxx.xxxx?xxxXx=0000
Fonte. Gazzetta Ufficiale Europea URL:
Fonte. Gazzetta Ufficiale italiana n. 149 del 20 dic 2019 link ai documenti: xxxxx://xxxx.xxxxxxxxx.xx.xx/xxxx/xx00000-xxxxxxxxx

Examples of Fonte in a sentence

  • Recognition of the Fonte Primavera natural mineral water for the non-alcoholic soft-drinks production.

  • Tale accordo, che rappresenta pertanto la Fonte Istitutiva del Fondo, dà attuazione all’articolo 74 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori dipendenti delle industrie alimentari, sottoscritto in data 6 Luglio 1995 fra le citate Associazioni imprenditoriali di categoria aderenti a CONFINDUSTRIA, l’INTERSIND e la FAT-CISL, FLAI-CGIL e la UILA-UIL, di seguito denominato per brevità CCNL.

  • Fonte Descrizione Tipo norma Anno N° Estremi Esercizio di Importo competenza Statale Attivazione delle risorse preordinate dalla legge finanziaria per l'anno 1998 al fine di realizzare interventi nelle aree depresse.

  • D.G. 21/06 del 21/01/2011 D.G. 21/06 del 21/01/2011 Riconoscimento dell'acqua minerale naturale Fonte Primavera all'utilizzo per la produzione di bibite analcoliche.

  • Fonte dei dati personali Alcuni dei Suoi dati potranno essere raccolti presso pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque nel rispetto delle finalità delle banche dati suddette e fermi restando i limiti e le modalità che le leggi, i regolamenti o la normativa stabiliscono per la conoscibilità e pubblicità dei dati.


More Definitions of Fonte

Fonte. Servizio contratti pubblici URL: link ai documenti:
Fonte. Gazzetta Ufficiale Europea MONDO link ai documenti: xxxxx://xxxxxxxxxx.xxx.xxxxxx.xx/xxx/xxx-xxxxxxx.xxxx?xxxXx=0000
Fonte. Elaborazione della Corte su dati di Poste italiane s.p.a.. La componente dei ricavi dei servizi/prodotti rientranti negli obblighi del servizio universale mostra una flessione di 93 mln, essenzialmente ascrivibile al comparto corrispondenza (-90 mln), per effetto del decremento della posta indescritta, solo in parte compensato dall’incremento della posta descritta e dei servizi integrati di notifica. I costi dei servizi postali ammontano a 4.407 mln, in aumento di 34 mln sul 2021 (+0,8 per cento); di questi, quelli correlati ai prodotti/servizi universali (1.285 mln) evidenziano una riduzione dell’11 per cento (-159 mln) rispetto al 2021, principalmente per effetto del decremento del costo del lavoro (-121 mln), riferibile alla componente straordinaria legata agli incentivi all’esodo e a quella ordinaria per la riduzione del personale (cfr. cap. 5), dovuta al minor impiego di risorse per il progressivo spostamento di volumi, e quindi costi, sui servizi non universali. Gli ammortamenti ed altri costi e oneri dei prodotti/servizi universali registrano un decremento di 26 mln, per effetto degli specifici rilasci sulle svalutazioni crediti delle compensazioni editoriali degli anni pregressi. Il risultato operativo e di intermediazione dei servizi postali è negativo per 1.558 mln, in miglioramento rispetto al 2021 di 20 mln (+1,3 per cento); anche il risultato operativo e di intermediazione dei prodotti/servizi rientranti negli obblighi di servizio universale è in miglioramento (+20,2 per cento, +66 mln). Ne consegue che il risultato dell’esercizio dei servizi postali è negativo per 1.570 mln, registrando un lieve miglioramento rispetto all’esercizio precedente (+0,9 per cento); quello dei prodotti/servizi universali è negativo per 266 mln e segna un miglioramento del 19,6 per cento rispetto al 2021 (-331 mln). In continuità con gli anni precedenti e in linea con quanto indicato nella Direttiva 2008/6/CE, Poste italiane ha quantificato l’onere del servizio universale dei servizi postali per l’anno 2022 in 1.735 mln, di cui 296 mln afferiscono ai prodotti/servizi rientranti negli obblighi di servizio universale47.
Fonte. Gazzetta Ufficiale Europea
Fonte. Prefettura di Milano Dei 4445 controlli effettuati fino al marzo 2015, nel 96% dei casi non è stata trovata alcuna connessione con la criminalità organizzata, e nel 2% dei casi il controllo effettuato ha portato all’emissione di un’interdittiva antimafia. Come risultato dei controlli e delle ispezioni, la Prefettura di Milano ha emesso un totale di 79 interdittive per 54 diverse società, impedendo loro di operare non solo nell’ambito di EXPO ma più in generale di partecipare ai lavori pubblici, configurando la più imponente attività di verifica di questa tipologia condotta per un opera pubblica in Italia. Le interdizioni sono uno strumento di grande efficacia anche perché possono avere un forte effetto deterrente. In tale contesto vanno fatte le dovute considerazioni in merito all’impatto sulla concorrenza in mercati già concentrati. L'esperienza dei controlli antimafia della Prefettura di Milano ed in generale di EXPO mostra anche l'importanza di stabilire stretti rapporti con gli organi di controllo simili delle giurisdizioni di altri Paesi, per rafforzare il coordinamento e la governance complessivi. L'accesso alle informazioni è la chiave per identificare red flags e casi sospetti che hanno bisogno di esami approfonditi. La maggior parte dei grandi progetti infrastrutturali vedono il coinvolgimento e la partecipazione di aziende internazionali, cosicché le azioni per promuovere la legalità e per garantire meccanismi di controllo adeguati, efficaci e dissuasivi non sempre possono essere meramente nazionali. Nei prossimi anni la convergenza dei diversi sistemi legislativi nazionali verso standard comuni e lo scambio di informazioni per contrastare l’illegalità saranno sempre di più dei temi centrali del dibattito internazionale.
Fonte xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxx.xx/xxxxxxx/xxxxxxxx-xxxxxxx-xxxxx-xxxxxxxx-xxx.xxxx
Fonte. Comune di Bologna - Dipartimento programmazione – Settore statistica - Il mercato del lavoro a Bologna nel 2014 - Marzo 2015]. Riguardo alla sicurezza, negli anni più recenti i delitti denunciati dalle Forze dell'Ordine all'Autorità giudiziaria risultano in aumento, dopo aver toccato nel 2009 il livello più basso nell'arco dell'ultimo decennio. I reati denunciati sono in lieve diminuzione, viceversa, tra il 2013 e il 2014: nel 2013 le denunce di reato sono state in complesso oltre 47mila, mentre nel 2014 sono state 45.541. I furti costituiscono il 62% del totale dei delitti e il loro andamento evidenzia anch'esso una diminuzione fino ai minimi del 2009 e 2010, per poi mostrare una nuova ripresa. La recrudescenza degli eventi criminosi si riscontra per molte tipologie di furto: i borseggi, i furti in abitazione, i furti in esercizi commerciali e gli scippi, che seppur non molto diffusi sul nostro territorio, evidenziano anch'essi un trend in crescita. I furti su auto in sosta (2.832 nel 2013) non manifestano tendenze all'aumento, mentre sono decisamente in calo nell'ultimo decennio i furti d'auto. Le rapine sono in aumento così come le truffe e le frodi informatiche. Le lesioni dolose risultano invece quasi costanti negli ultimi cinque anni mentre gli omicidi (3 nel 2013; 2 nel 2014) costituiscono fortunatamente episodi isolati.