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Definizione di SOMMARIO

SOMMARIO. 1. Risoluzione per inadempimento e comportamento contraddittorio: ragioni e obiettivi dello studio. – 2. Il divieto per la parte che ha domandato la risoluzione di chiedere l’adempimento ai sensi dell’art. 1453, comma 2, cod. civ. come punto di par- tenza dell’indagine. – 2.1. Ruolo sistematico dei commi 2 e 3 dell’art. 1453 cod. civ. e ratio della preclusione del secondo comma. – 2.2. I problemi interpretativi. – 3. La preclusione nel processo. – 3.1. La tesi secondo cui l’attore può domandare l’adempi- mento in conseguenza della condotta processuale del convenuto. – 3.2. Il rapporto tra la preclusione e le norme processuali sulla modificazione della domanda. – 3.3. La ratio della preclusione nel processo: carattere assoluto del divieto di domandare l’adempi- mento una volta chiesta la risoluzione e rilevabilità d’ufficio della violazione. – 4. Dopo il processo: effetti sostanziali della domanda di risoluzione. – 4.1. Le opinioni secondo cui la preclusione ha un’efficacia sostanziale assoluta: la tesi «moderata» per cui la do- manda giudiziale estingue il diritto all’adempimento e la conseguente aporia dei con- tratti «morti»; la tesi «estrema» per cui la risoluzione è provocata dalla domanda giudi- ziale. – 4.2. Le tesi restrittive: efficacia relativa della preclusione. – 4.2.1. La massima giurisprudenziale: il divieto di cui all’art. 1453, comma 2, cod. civ. opera solo sinché sussiste l’«interesse» della parte non inadempiente. – 4.2.2. La relativizzazione del di- vieto a seconda dell’esito del giudizio. L’ammissibilità della domanda di adempimento a seguito della combinazione di difese nel merito del debitore costituito, volte a conte- stare la sussistenza dei presupposti della risoluzione, e del rigetto della domanda di ri- soluzione. – 4.2.2.1. Estinzione del processo per inattività delle parti. – 4.2.2.2. Manca- to accoglimento della domanda per ragioni di rito. – 4.2.2.3. Rigetto nel merito della domanda di risoluzione. Gli inadempimenti reciproci (rinvio). – 4.2.2.4. Estinzione del processo per rinuncia agli atti. – 5. Conclusioni: natura e portata del divieto di cui al- l’art. 1453, comma 2, cod. civ. Il bilanciamento di interessi in un’ipotesi tipica di «comportamento contraddittorio». La persistenza, in limitati casi, dell’aporia dei c.d. contratti «morti». – 6. Il rapporto tra la risoluzione e gli altri rimedi contro i vizi nella vendita e nell’appalto. L’applicabilità dei principi espressi dall’art. 1453 cod. civ.
SOMMARIO. 1. Introduzione.
SOMMARIO. 1. Le direttrici dell’evoluzione e i modelli espositivi. — 2. Le periodizzazioni dell’evoluzione. — 3. Continuità e novità nella definizione del sistema del diritto civile. — 4. Primi fermenti culturali nella concezione del contratto. — 5. Il problema della causa del contratto. — 6. La revisione dei dogmi contrattuali. — 7. Le clausole generali e il nuovo realismo giuridico. — 7.1. Esempi di formule aperte. Natura, circostanze. — 8. I nuovi confini del diritto privato. — 9. Politica, economia, dimensione sociale del “privato”. — 10. Interrogativi sulla categoria del negozio giuridico. — 11. L’analisi critica del diritto privato. — 12. Il contratto tra monosistema e polisistema e la “decodificazione”. — 13. La critica dei dogmi: il negozio giuridico come “pro- blema”. — 14. Nuovi modi di concepire il contratto. — 15. La “parte generale” e la “parte speciale” della disciplina del contratto. — 16. Un itinerario complesso. — 17. Dal contratto allo status. Impresa e consumatori. — 18. Nuovi tentativi di coerenza sistematica. I rimedi. — 19. I principi generali. — 20. I primi settant’anni del codice civile: il ruolo del contratto.

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  • Le controversie derivanti dalle disposizioni di cui al presente capo sono devolute preliminarmente a uno degli organismi di conciliazione previsti dall’articolo 38 del decreto legislativo 17 gennaio 2003, n.5. SOMMARIO: 1.

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  • Commentary on the Convention per article – 3.1. General aspects – 3.2. Classes of income – 3.3. Other provisions ITALIA-PORTOGALLO La Convenzione fra l’Italia e il Portogallo contro le doppie imposizioni, Xxxxx Xxxxxxxxxx SOMMARIO: – 1.

  • IL CONTRATTO E IL MERCATO 302 BIBLIOGRAFIA 311 CAPITOLO I PARTE PRIMA‌ COMMERCIO E DIRITTO COMMERCIALE: AN- TEFATTI STORICI SOMMARIO: 1.


More Definitions of SOMMARIO

SOMMARIO. 1. Primi esempi di effetti protettivi del contratto nei confronti dei terzi nella giurisprudenza italiana. – 1.1. Contratto con effetti protettivi verso i terzi e danni al nascituro. – 1.2. Contratto con effetti protettivi verso i terzi e nascita indesiderata. – 1.3. L’estensione degli effetti protettivi del contratto nei confronti dell’intera famiglia e del nato malformato: la sentenza della Corte di Cassazione n. 16754 del 2 ottobre 2012. – 2. Gli ulteriori spazi applicativi della protezione contrattuale del terzo: l’obbligazione senza prestazione ed la responsabilità per contatto sociale qualificato.
SOMMARIODOCUMENTO INFORMATIVO DEI CONTRATTI DI ASSICURAZIONE DANNI (DIP) Pag 1 di 2 DOCUMENTO INFORMATIVO PRECONTRATTUALE AGGIUNTIVO PER I PRODOTTI ASSICURATIVI R.C. AUTO (DIP AGGIUNTIVO) Pag 1 di 7 CONDIZIONI CONTRATTUALI Pag 2 di 18
SOMMARIODocumento informativo dei contratti di assicurazione danni (DIP) 1 Documento informativo precontrattuale aggiuntivo per i prodotti assicurativi R.C. auto (Dip Aggiuntivo) 1 Condizioni Contrattuali 1 GLOSSARIO 1 Norme Comuni a tutte le garanzie 3 1.1 Come posso stipulate la mia polizza? 3
SOMMARIO. 1. Potestatività condizionale e scioglimento del contratto. Ragioni e prospettive di indagine. — 2. Per un’ipotesi di lavoro. Condizioni meramente potestative risolutive, inderogabilità convenzionale del dovere di buona fede nella realizzazione della condizione e nullità prevista dall’art. 1355 c.c. — 3. Le condizioni risolutive meramente potestative nel Codice civile del 1865 e nel Codice civile vigente. — 4. La condizione risolutiva meramente potestativa al vaglio della dottrina e della giurispru- denza. — a) L’indirizzo interpretativo favorevole alla validità della condizione risolutiva meramente potestativa. — b) Le tesi contrarie alla validità della condizione risolutiva meramente potestativa. — 5. La correlazione tra condizione meramente sospensiva e risolutiva e sue implicazioni in tema di ammissibilità dei congegni condizionali meramente potestativi di tipo risolutivo. — 6. Verifica della tenuta della tesi tradizionale in chiave sistematica. Le (presunte) fattispecie tipizzate di condizioni risolutive meramente potestative. — a) Inutilità dell’art. 790 c.c. ai fini della validità delle condizioni risolutive meramente potestative e irriducibilità della donazione con riserva di disporre entro lo schema condizionale. — b) Irriducibilità della vendita con patto di riscatto entro lo schema della condizione risolutiva meramente potesta- tiva. — c) La revoca della stipulazione a favore del terzo e il comodato senza determinazione di durata. Inutilità di tali figure a comprovare la validità delle condizioni risolutive meramente potestative. — 7. L’autonomia della condizione risolutiva potestativa semplice e meramente potestativa dal recesso e revisione della tesi che fonda sul recesso la legittimità di tale congegno condizionale. — a) Differenze strutturali e attinenti alle modalità di realizzazione dello scioglimento del contratto.
SOMMARIO. Chi fa cosa? I protagonisti • Locazione di un appartamento: dalla ricerca fino alla restituzione dell’appartamento • Vivere porta a porta: tra vicini • Buono a sapersi: alcuni consigli pratici per la vita di tutti i giorni • Uffici d’informazione e di consulenza: dove ottenere informazioni e consigli Donne e uomini hanno gli stessi diritti. Per semplificare la lettura, nel testo viene usata la forma maschile.
SOMMARIO. Un mese di accordi 1 Expo CCNL 28.11.2015 3 Pagina del sorriso 4 Accordo fruizione 5 xxxxx e chiusure anno 2016 Accordo Premio di 6 risultato 2016 Reintegrato il lavo- 7 ratore licenziato dall’Azienda per troppi giorni di malattia.—Il bi- glietto vale 1 giorno Un mese di accordi Stampato in proprio BOLLETTINO DI INFORMAZIONE RISERVATO AI SOCI Finiamo l’anno in bellezza: abbiamo lasciato alle spalle la fatica di Expo iniziata con un accordo mal digerito più per le modalità che per il contenuto stesso, è stato siglato il PDR del 2016 , è stato concluso il tanto atteso CCNL ed ora ci meritia- mo il tanto atteso riposo e letargo (a chi sono state concesse le ferie) durante le vacanze natalizie. L’Expo è iniziato in sordina, è continuato senza grosse sorprese ed è terminato, per quanto riguarda i trasporti e il traffico, con nessun notizia degna di nota. Una lettera del Sindaco di Milano porge i suoi ringraziamenti a tutti i dipendenti di ATM per l’impegno profuso e per il successo ottenuto. Questo ha portato ad una conclusione del tavolo Expo abbastanza serena che ha visto persino l’aumento di alcune voci concordate nell’accordo di aprile come il premio di presenza: aumento di 100€ per i macchinisti e di 60 € per il personale di superficie, fermo restando una franchigia pari a 3 gg. di assenza. Al tavolo di Expo si era proposto di aumentare tale franchigia a 5 giorni, notizia spesa tra i lavoratori ma che qualche sigla Sindacale ha preferito all’ultimo rinun- ciarvi, in cambio dell’aumento del premio, assottigliando di fatto la forbice dei possibili premiati. Persino i “non impattati” della DMOS sono riusciti ad ottenere il tanto sospirato riconoscimento del disagio ferie. Riconoscimento dovuto, come da sottoscrizione accordo del 24 aprile 2015, ma applicato per loro solo in parte. L’altra voce, ossia il premio presenza, sarà destinato soltanto a pochi di loro. Ma la grande assente in tutto questo è la categoria impiegatizia. Una specie fantasma e oramai in estin- zione. “Non impattata”.
SOMMARIOPARTE GENERALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21 PREMESSA AL CCNL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23