Common use of Caratteristiche delle derrate alimentari Clause in Contracts

Caratteristiche delle derrate alimentari. Le derrate alimentari dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti Xxxxx in materia che qui si intendono tutte richiamate, nonché alle prescrizioni del Capitolato. Le derrate dovranno avere confezione ed etichettatura conformi alle normative vigenti (D.Lgs.n.109/92, D.Lgs.n.69 del 25/02/2000 e D.Lgs.n.259 del 10/08/2000 e successive modifiche). Non sono ammesse etichettature incomplete, non in lingua italiana, con diciture poco chiare o poco leggibili o comunque equivocabili; le confezioni utilizzate parzialmente dovranno mantenere leggibile l’etichetta. L’Impresa deve stabilire un sistema di approvvigionamento delle materie prime che presuppone un’attenta selezione, codifica e qualificazione di prodotti e fornitori, rendendo disponibili al concedente le schede tecniche e le idonee certificazione di qualità o dichiarazioni di conformità (D.Lgs.n.155/97). È tassativamente vietata la fornitura e l’introduzione di materie prime o di prodotti composti da materie prime modificate geneticamente o derivate da trattamenti transgenici come da normativa vigente. Si precisa, inoltre, che nel caso in cui qualche prodotto previsto per la preparazione dei pasti non dovesse soddisfare, a giudizio del concedente, il gusto degli utenti, il concessionario ha l’obbligo di sostituire il prodotto non gradito con altro prodotto di equivalente valore economico e nutrizionale da concordare tra le parti.

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Samples: Contratto Nazionale, www.polimi.it

Caratteristiche delle derrate alimentari. Le derrate alimentari e le bevande dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti Xxxxx Leggi in materia materia, che qui si intendono tutte richiamate, alle “Tabelle merceologiche dei prodotti alimentari” (Allegato 1). E’ vietato l’impiego di derrate alimentari contenenti ingredienti derivati da organismi geneticamente modificati. Non potranno pertanto essere impiegati alimenti che riportano in etichetta l’indicazione “Contiene OGM”. I prodotti alimentari non conformi, rilevati nel Centro di produzione pasti, nelle cucine in loco e nei punti di distribuzione, devono essere spostati in area apposita ed opportunamente identificati, nonché alle prescrizioni del Capitolatosmaltiti secondo le procedure HACCP. Il Concessionario deve inviare all’Ufficio Comunale competente l’elenco delle derrate alimentari, comprensivo dei relativi marchi, i nominativi dell’azienda fornitrice, il nome commerciale dei prodotti utilizzati, le schede tecniche. Le derrate dovranno devono avere confezione ed etichettatura etichettature conformi alle normative leggi vigenti (D.Lgs.n.109/92, D.Lgs.n.69 del 25/02/2000 Art. 41 - Etichettatura delle derrate e D.Lgs.n.259 del 10/08/2000 e successive modificheidentificazione). Non sono ammesse etichettature incompleteL’A.C. si riserva di verificare la conformità dei prodotti a quanto previsto nelle schede tecniche. In caso di non conformità, non in lingua italiana, con diciture poco chiare o poco leggibili o comunque equivocabili; le confezioni utilizzate parzialmente dovranno mantenere leggibile l’etichettasi farà luogo all’applicazione della penalità di cui all’art. L’Impresa deve stabilire un sistema di approvvigionamento delle materie prime che presuppone un’attenta selezione, codifica e qualificazione di prodotti e fornitori, rendendo disponibili al concedente le schede tecniche e le idonee certificazione di qualità o dichiarazioni di conformità (D.Lgs.n.155/97)75 del presente Capitolato. È tassativamente vietata la fornitura e l’introduzione di materie prime o di prodotti composti da materie prime modificate geneticamente o derivate da trattamenti transgenici come da normativa vigente. Si precisa, inoltre, che nel caso in cui qualche prodotto previsto per Per la preparazione dei pasti non dovesse soddisfaremenù l’A.C. intende utilizzare prodotti biologici, prodotti IGP DOP e STG e prodotti PAT, nonchè carni bovine a giudizio del concedente, il gusto degli utenti, il concessionario ha l’obbligo di sostituire il prodotto non gradito con altro prodotto di equivalente valore economico e nutrizionale da concordare tra le partifiliera tracciata e/o filiera certificata.

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Caratteristiche delle derrate alimentari. Le derrate alimentari dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti Xxxxx in materia che qui si intendono tutte richiamate, nonché alle prescrizioni del Capitolato. Le derrate dovranno avere confezione ed etichettatura conformi alle normative vigenti (D.Lgs.n.109/92, D.Lgs.n.69 del 25/02/2000 e D.Lgs.n.259 del 10/08/2000 e successive modifiche). Non sono ammesse etichettature incomplete, non in lingua italiana, con diciture poco chiare o poco leggibili o comunque equivocabili; le confezioni utilizzate parzialmente dovranno mantenere leggibile l’etichetta. L’Impresa deve stabilire un sistema di approvvigionamento delle materie prime che presuppone un’attenta selezione, codifica e qualificazione di prodotti e fornitori, rendendo disponibili al concedente le schede tecniche e le idonee certificazione di qualità o dichiarazioni di conformità (D.Lgs.n.155/97). È E’ tassativamente vietata la fornitura e l’introduzione di materie prime o di prodotti composti da materie prime modificate geneticamente o derivate da trattamenti transgenici come da normativa vigente. vigente Si precisa, inoltre, che nel caso in cui qualche prodotto previsto per la preparazione dei pasti non dovesse soddisfare, a giudizio del concedente, il gusto degli utenti, il concessionario ha l’obbligo di sostituire il prodotto non gradito con altro prodotto di equivalente valore economico e nutrizionale da concordare tra le parti. La produzione dei cibi dovrà rispettare gli standard igienici previsti dalle Leggi vigenti e le procedure prescritte dal Piano di Autocontrollo igienico della Ditta. Tutte le operazioni delle diverse fasi devono osservare le “Buone Norme di Produzione” (GMP) e le procedure prescritte dal Piano di Autocontrollo igienico della Ditta. La conservazione e lo stoccaggio delle derrate devono essere effettuati in conformità alle normative vigenti in materia.

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Samples: www.polimi.it

Caratteristiche delle derrate alimentari. Le derrate alimentari dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti Xxxxx in materia che qui si intendono tutte richiamate, nonché alle prescrizioni del Capitolato. Le derrate dovranno avere confezione ed etichettatura conformi alle normative vigenti (D.Lgs.n.109/92, D.Lgs.n.69 del 25/02/2000 e D.Lgs.n.259 del 10/08/2000 e successive modifiche). Non sono ammesse etichettature incomplete, non in lingua italiana, con diciture poco chiare o poco leggibili o comunque equivocabili; le confezioni utilizzate parzialmente dovranno mantenere leggibile l’etichetta. L’Impresa deve stabilire un sistema di approvvigionamento delle materie prime che presuppone un’attenta selezione, codifica e qualificazione di prodotti e fornitori, rendendo disponibili al concedente le schede tecniche e le idonee certificazione di qualità o dichiarazioni di conformità (D.Lgs.n.155/97). È tassativamente vietata la fornitura e l’introduzione di materie prime o di prodotti composti da materie prime modificate geneticamente o derivate da trattamenti transgenici come da normativa vigente. Si precisa, inoltre, che nel caso in cui qualche prodotto previsto per la preparazione dei pasti non dovesse soddisfare, a giudizio del concedente, il gusto degli utenti, il concessionario ha l’obbligo di sostituire il prodotto non gradito con altro prodotto di equivalente valore economico e nutrizionale da concordare tra le parti. La produzione dei cibi dovrà rispettare gli standard igienici previsti dalle Leggi vigenti e le procedure prescritte dal Piano di Autocontrollo igienico della Ditta. Tutte le operazioni delle diverse fasi devono osservare le “Buone Norme di Produzione” (GMP) e le procedure prescritte dal Piano di Autocontrollo igienico della Ditta. La conservazione e lo stoccaggio delle derrate devono essere effettuati in conformità alle normative vigenti in materia.

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Caratteristiche delle derrate alimentari. Le derrate Tutti i prodotti alimentari dovranno impiegati e direttamente forniti, devono essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti Xxxxx Leggi in materia che qui si intendono tutte richiamate, nonché alle prescrizioni Tabelle merceologiche (all. n. 3 del Capitolatopresente capitolato) e ai limiti di contaminazione microbica (all. n. 6 del presente capitolato), come previsto dalle disposizioni legislative vigenti. È fatto obbligo al Concessionario, durante lo stoccaggio nei suoi magazzini e nell’asilo nido, di separare i prodotti (deperibili e non) biologici da quelli convenzionali, quelli destinati ai celiaci da quelli per gli altri utenti. I prodotti alimentari presenti nei frigoriferi, nelle celle e nel magazzino destinati all’A.C. devono essere chiaramente identificabili come prodotti destinati all’A.C. I prodotti alimentari non conformi devono essere identificabili come “prodotti non conformi” e isolati dal lotto, quindi segregati in area apposita e opportunamente identificata. Il Concessionario deve comunicare all’A.C. l’elenco aggiornato dei Fornitori qualificati e le eventuali variazioni. Le derrate dovranno avere confezione ed etichettatura conformi alle normative vigenti carni rosse devono essere di razza Piemontese come indicato nell’allegato Tabelle merceologiche (D.Lgs.n.109/92, D.Lgs.n.69 all. n. 3 del 25/02/2000 e D.Lgs.n.259 del 10/08/2000 e successive modifichepresente capitolato). Non sono ammesse etichettature incompleteIl Concessionario deve comunicare all’A.C. tutti i cambi di fornitori apportati e, non in lingua italianasu specifica richiesta dell’A.C., con diciture poco chiare o poco leggibili o comunque equivocabili; le confezioni utilizzate parzialmente dovranno mantenere leggibile l’etichetta. L’Impresa deve stabilire un sistema di approvvigionamento delle materie prime che presuppone un’attenta selezione, codifica e qualificazione di prodotti e fornitori, rendendo disponibili al concedente fornire le schede tecniche dei prodotti. Tutte le materie prime di origine animale e vegetale, deperibili e non (fatta eccezione per le idonee certificazione indicazioni più specifiche per alcune referenze), devono essere di qualità o dichiarazioni provenienza nazionale e, solo in caso di conformità non reperibilità, di provenienza comunitaria. È consentita la provenienza extracomunitaria per la frutta esotica (D.Lgs.n.155/97banana e ananas). È tassativamente vietata la fornitura e l’introduzione In caso di irreperibilità di prodotti con le caratteristiche previste nel presente articolo ogni variazione deve essere autorizzata dall’A.C.. Tutti gli alimenti utilizzati, sottoforma di materie prime o derivati, non devono contenere organismi geneticamente modificati (O.G.M.). Il Concessionario deve attenersi a quanto indicato nelle tabelle merceologiche (all. n.3 del presente capitolato) e alle migliorie previste nel progetto-offerta presentato in sede di gara che andranno a integrare le tabelle stesse. Il Concessionario deve fornire prodotti freschi di stagione di derivazione biologica per quanto riguarda frutta e verdura. I prodotti che sono consentiti anche surgelati, di derivazione biologica, sono i seguenti: piselli, prodotti vegetali a foglia verde, fagiolini, verdura e legumi per minestrone, cuori di carciofo e punte di asparagi (all. n. 3 del presente capitolato). Per la fornitura di prodotti composti ortofrutticoli, sono consentite nel caso di non reperibilità, previa autorizzazione da materie prime modificate geneticamente parte dell’A.C., al massimo quattro variazioni con altri prodotti di provenienza biologica nel mese oppure con prodotti a lotta integrata o derivate da trattamenti transgenici come da in ultima istanza convenzionali: in questi ultimi due casi la sostituzione può avvenire per un massimo di due volte al mese. Il Concessionario deve inoltre fornire tutti i prodotti biologici indicati nelle tabelle merceologiche (all. n.3 del presente capitolato) con la dicitura “PER IL NIDO PRODOTTO BIOLOGICO”. L'A.C. acconsente all'utilizzo di verdura di IV gamma (all. n.3 del presente capitolato) e di frutta biologica di IV gamma per quanto riguarda mix di frutta fresca, ananas, melone, anguria nel rispetto della normativa vigente. Si precisaIl Concessionario deve fornire prodotti frutticoli (di provenienza esotica e non) di derivazione biologica. Per la fornitura di prodotti frutticoli, inoltre, che sono consentite nel caso di non reperibilità, previa autorizzazione da parte dell’A.C., al massimo quattro variazioni con altri prodotti di provenienza biologica nel mese oppure con prodotti a lotta integrata o in cui qualche prodotto previsto ultima istanza convenzionali: in questi ultimi due casi la sostituzione può avvenire per la preparazione dei pasti non dovesse soddisfareun massimo di due volte al mese. Tutti i prodotti orto-frutticoli devono essere scrupolosamente freschi di stagione ad eccezione di piselli, prodotti vegetali a giudizio foglia verde, fagiolini, verdura e legumi per minestrone, cuori di carciofo e punte di asparagi che sono consentiti anche surgelati. L'A.C. acconsente all'utilizzo di verdura di IV gamma (all. n.3 del concedentepresente capitolato) e di frutta biologica di IV gamma per quanto riguarda mix di frutta fresca, il gusto degli utentiananas, il concessionario ha l’obbligo di sostituire il prodotto non gradito con altro prodotto di equivalente valore economico e nutrizionale da concordare tra le parti.melone, anguria nel rispetto della normativa vigente

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Samples: Concessione Del Servizio Di Ristorazione Scolastica Per Le Scuole Dell’infanzia, Primaria E Secondaria Di 1°grado, Personale Docente, Centri Estivi, Asilo Nido

Caratteristiche delle derrate alimentari. Le derrate alimentari dovranno essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti Xxxxx leggi in materia che qui si intendono tutte richiamate, nonché alle prescrizioni del Capitolato. Le derrate dovranno avere confezione ed etichettatura conformi alle normative vigenti (D.Lgs.n.109/92, D.Lgs.n.69 del 25/02/2000 e D.Lgs.n.259 del 10/08/2000 e successive modifiche). Non sono ammesse etichettature incomplete, non in lingua italiana, con diciture poco chiare o poco leggibili o comunque equivocabili; le confezioni utilizzate parzialmente dovranno mantenere leggibile l’etichetta. L’Impresa deve stabilire un sistema di approvvigionamento delle materie prime che presuppone un’attenta selezione, codifica e qualificazione di prodotti e fornitori, rendendo disponibili al concedente le schede tecniche e le idonee certificazione certificazioni di qualità o dichiarazioni di conformità (D.Lgs.n.155/97). È tassativamente vietata la fornitura e l’introduzione di materie prime o di prodotti composti da materie prime modificate geneticamente o derivate da trattamenti transgenici come da normativa vigente. Si precisa, inoltre, che nel caso in cui qualche prodotto previsto per la preparazione dei pasti non dovesse soddisfare, a giudizio del concedente, il gusto degli utenti, il concessionario ha l’obbligo di sostituire il prodotto non gradito con altro prodotto di equivalente valore economico e nutrizionale da concordare tra le parti.

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