Cavi Clausole campione

Cavi. La connessione elettrica fra i moduli fotovoltaici deve avvenire tramite cavi terminati all’interno delle cassette di terminazione dei moduli, oppure con connettori rapidi stagni collegati con altri già assemblati in fabbrica sulle cassette. - I cavi in genere devono essere scelti in modo che la loro tensione nominale sia compatibile con quella massima del sistema elettrico nel quale sono inseriti. Nei circuiti in CC. Degli impianti fotovoltaici occorre tenere conto che la tensione massima dipende dal valore della tensione a vuoto del generatore alla minima temperatura di lavoro dei moduli prevista nel sito di installazione. - Per la connessione dei moduli fotovoltaici devono essere utilizzati i cavi in classe d’isolamento II. I connettori devono avere grado di protezione sufficiente, pari almeno ad IP65, ed essere realizzati, così come i cavi, con materiali resistenti ai raggi UV, per garantire il corretto funzionamento dell’impianto fotovoltaico per almeno 25 anni. - I cavi posati nell’impianto sono dimensionati in modo da limitare le cadute di tensione al massimo entro il 2%, ma la loro sezione deve essere determinata anche in modo da assicurare una durata di vita soddisfacente dei conduttori e degli isolamenti sottoposti agli effetti termici causati dal passaggio della corrente per periodi prolungati ed in condizioni ordinarie di esercizio. - La corrente massima (portata) ammissibile, per periodi prolungati, di qualsiasi conduttore, deve essere calcolata in modo tale che la massima temperatura di funzionamento non superi il valore appropriato, per ciascun tipo di isolante, indicato nella Tab. 52D della Norma CEI 64-8/5 - I cavi dovranno essere sistemati in maniera da semplificare e minimizzare le operazioni di cablaggio. In particolare la discesa dei cavi occorre che sia protetta meccanicamente garantendo il mantenimento del livello di protezione degli stessi. La messa in opera dei cavi di energia deve essere realizzata in modo da evitare, durante l’esercizio ordinario, eventuali azioni meccaniche sugli stessi.
Cavi. Con la denominazione di cavo elettrico si intende indicare un conduttore uniformemente isolato oppure un insieme di più conduttori isolati, ciascuno rispetto agli altri e verso l’esterno, e riuniti in un unico complesso provvisto di rivestimento protettivo. La composizione dei cavi ammessi sono da intendersi nelle seguenti parti: • il conduttore: la parte metallica destinata a condurre la corrente; • l’isolante: lo strato esterno che circonda il conduttore; • l’anima: il conduttore con il relativo isolante; • lo schermo: uno strato di materiale conduttore che è inserito per prevenire i disturbi; • la guaina: il rivestimento protettivo di materiale non metallico aderente al conduttore. Il sistema di designazione, ricavato dalla Norma CEI 20-27, si applica ai cavi da utilizzare armonizzati in sede CENELEC. I tipi di cavi nazionali, per i quali il CT 20 del CENELEC ha concesso espressamente l’uso, possono utilizzare tale sistema di designazione. Per tutti gli altri cavi nazionali si applica la tabella CEI-UNEL 35011: “Sigle di designazione”. Ai fini della designazione completa di un cavo, la sigla deve essere preceduta dalla denominazione “Cavo” e dalle seguenti codifiche:
Cavi. I cavi dovranno essere realizzati in funi di acciaio galvanizzato rivestito di polipropilene che faciliti la presa e trattato anti UV. Le funi devono essere prodotte con fili metallici disposti a trefoli per garantire un'ottima resistenza ai carichi, conferire flessibilità e resistenza alla deformazione.
Cavi. Si definisce cavo l’insieme dei conduttori, degli isolanti, delle guaine e delle armature di protezione o di schermatura specificamente costruito per convogliare la corrente sia ai fini del trasporto dell’energia che di trasmissione di segnali. I cavi in uso negli impianti elettrici utilizzatori in BT sono caratterizzati fondamentalmente dalla tensione nominale, dal materiale isolante, dalla guaina protettiva, dalla flessibilità, dal numero delle anime e dalla sezione del conduttore di ciascuna anima. La tensione nominale adeguata a tensioni di esercizio di 230/400 V è Uo/U = 300/500 V per cavi a posa fissa. Per sistemi di posa meno impegnativi (monofase 230 V) può essere sufficiente la tensione nominale Uo/U = 300/300 V (Uo valore efficace della tensione tra uno qualsiasi dei conduttori e la terra; U valore efficace della tensione tra due conduttori di un cavo multipolare o di un sistema con cavi unipolari. Per posa fissa in ambienti speciali o per posa interrata occorrono tensioni nominali più elevate (Uo/U = 450/750 V oppure 0,61 kV). La portata di un cavo dipende dalla sezione, dal tipo di conduttore e dall’isolante, ma anche dalla temperatura ambientale e dalle condizioni di posa. Allo scopo, sono predisposte le tabelle che seguono, dedotte dalla Norma CEI- UNEL 3504/1 (fascicolo 3516). Che permettono di calcolare, in determinate condizioni di posa e ambientali: - la corrente massima Iz che il cavo può sopportare ininterrottamente data la sua sezione S; - la sezione minima del cavo, data la corrente massima ammissibile Iz. Iz = I0 . K1 . K2 dove: I0 = portata ordinaria in aria a 30°C K1 = fattore di temperatura K2 = fattore di posa. Qualora sia previsto un sistema di automazione dell’Edificio si definisce cavo Bus un insieme di cavi intrecciati per il trasporto di segnali di comando e segnalazione. Il cavo Bus dovrà avere le seguenti caratteristiche: - 2 x 0,8 mm con schermo totale e conduttore di continuità.
Cavi. I cavi devono essere tenuti più corti possibili e devo- no essere posti vicini tra loro e fatti passare sul pavi- mento o il più basso possibile. La connessione a terra del pezzo in lavorazione può ridurre le emissioni elettromagnetiche in alcuni casi. L' operatore deve prestare attenzione per evitare che la messa a terra del pezzo non sia fonte di pericolo per le persone e di danno per le apparecchiature. Dove necessario la messa a terra deve essere eseguita con una connessione diretta tra il pezzo e la terra, mentre nei paesi dove ciò non è permesso, la connessione deve essere eseguita utilizzando un condensatore in accordo con la normativa del paese.
Cavi. La nuova Norma UNI 9795/2013 prescrive che i cavi utilizzabili per la realizzazione di un sistema di rilevazione antincendio, devono essere per tensioni di esercizio uguali o inferiori a 100V c.a. e resistenti al fuoco per almeno 30 minuti a bassa emissione di fumo e assenza totale di alogeni CEI EN 50200 aventi tensione nominale 100V ( U0/U 100/100V). I cavi dovranno essere costruiti in conformità alle norme CEI 20-105 e nel caso specifico utilizzando la filosofia impiantistica Loop ad anello chiuso il percorso dovrà essere differenziato da quello di ritorno al fine di garantire il funzionamento anche nel caso venga danneggiato un ramo.
Cavi. I cavi per gli impianti semaforici dovranno essere del tipo per energia e segnalazioni – Isolanti in gomma etilenpropilenica, non propaganti l’incendio e a ridotta emissione di gas corrosivi. Norma CEI 20-22 II/ 2037 pt.1/20-13 – TABELLA UNEL 35375 – 35376 – 35377 Tipo fg7OF 0.6/1kw Formazione 2x4 mm² colori anime blu-marrone colore guaina grigio chiaro RAL 7035 Tipo fg7OF 0.6/1kw Formazione 4x1,5 mm² – 7x1,5 mm² colori anime blu-marone-nero-grigio per il cavo 4x1,5 mm² numerate per il cavo 7x1,5 mm² colore guaina grigio chiaro RAL 7035 Tipo fg7XH2R 0.6/1kw con conduttori flessibili twistati e schermo a treccia di fili di rame sotto guaina in PVC Formazione 2x1,5 mm² colori anime blu-marone colore guaina grigio chiaro RAL 7035 Gli impianti prevedono la messa a terra dei sostegni e delle altre parti metalliche, collegati mediante conduttore tipo RG5R-0.6/1 kV con sezione di 16 mm², ad una dorsale di terra non inferiore ai 35 mm² del tipo nudo cordato e/o a puntazze di terra dedicate. Le connessioni tra conduttori e dorsale saranno realizzate mediante morsetti. La resistenza dell’impianto di messa a terra dovrà avere un valore inferiore a 20 Ω (norma CEI 64/8).
Cavi. I cavi per la derivazione agli apparecchi di illuminazione sono generalmente bipolari o tripolari di tipo e sezione proporzionati al carico e agli impieghi dei suddetti (vedi norma CEI EN 60598-1). In genere le linee dorsali di alimentazione, per posa sia sospesa che interrata, sono costituite da quattro cavi unipolari uguali. In alcune tratte terminali di alimentazione possono essere impiegati cavi multipolari con sezione di almeno 2,5 mm 2. I principali cavi per esterno sono identificati dalle seguenti sigle di identificazione:
Cavi. Le interconnessioni previste avverranno via cavo e potranno essere eseguite:
Cavi. I cavi per gli impianti semaforici dovranno essere del tipo per energia e segnalazioni – Isolanti in gomma etilenpropilenica, non propaganti l’incendio e a ridotta emissione di gas corrosivi.