COMPORTAMENTO NELL’ATTIVITÀ CON I TERZI. Il personale dello Studio Lancisi S.r.l. è tenuto, nei rapporti con terzi, a un comportamento etico e rispettoso delle leggi improntato alla massima trasparenza, chiarezza, correttezza, efficienza, equità così come definito dai principi del Codice Etico e Comportamentale. Nei rapporti e relazioni sono proibite pratiche e comportamenti illegali, collusivi, pagamenti illeciti, tentativi di corruzione e favoritismi, sollecitazioni dirette o attraverso terzi di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, contrari alle leggi, ai regolamenti e agli standard oggetto del presente Codice Etico e Comportamentale. Il personale, nei rapporti con i terzi con riferimento alle proprie competenze, è tenuto a dar loro un’informativa chiara ed esauriente sugli obblighi, i vincoli ed il rispetto della legge e degli standard etici che riguardano direttamente la propria attività ed anche i principi generali che devono ispirare i dipendenti dell’Studio Lancisi S.r.l. nei rapporti con i terzi. Nei rapporti con le Autorità Pubbliche di Controllo, i dipendenti ed i collaboratori esterni sono tenuti a comportarsi con la massima trasparenza ed integrità. E’ fatto divieto di occultare informazioni o fornire documentazione falsa o attestante cose non vere, di impedire o comunque ostacolare lo svolgimento delle attività di controllo o di ispezione. E’ fatto, inoltre, espressamente divieto di promettere o erogare ai citati soggetti benefici di qualsiasi natura e provenienza - anche personale - finalizzati a favorire gli interessi dell’Azienda e/o interessi di natura privata. In particolare, ai dipendenti, collaboratori e medici è vietato: • utilizzare strumenti di persuasione scientifica o di altro genere i cui contenuti siano ingannevoli o comunque non veritieri; • erogare prestazioni non necessarie o dichiarare prestazioni non effettivamente erogate; • utilizzare codici di prestazioni ambulatoriali (flusso SIAS) diversi dai codici corrispondenti alle prestazioni effettivamente erogate; • duplicare la fatturazione della medesima prestazione o non emettere note di credito qualora siano state fatturate, anche per errore, prestazioni inesistenti o non finanziabili; • tenere comportamenti che tendano ad alterare la corretta gestione delle liste d’attesa; • alterare o manomettere i contenuti della documentazione sanitaria (p.e. referti) in ogni sua parte; • usufruire, per proprie finalità, dei progetti, dei sistemi, dei procedimenti, delle metodologie, dei rapporti o di altra inven...