Principi generali: Trasparenza, imparzialità, rigore professionale Clausole campione

Principi generali: Trasparenza, imparzialità, rigore professionale. Il personale dell’Azienda che intrattiene rapporti con i terzi deve con questi relazionarsi in modo etico, equo e corretto. I preposti ad unità organizzative dotate di autonomia finanziaria e funzionale, e comunque ogni soggetto sottoposto allo loro direzione e vigilanza, devono evitare ogni situazione ed ogni attività in cui si possa manifestare un conflitto con gli interessi dell’Azienda o che possano interferire con la capacità o per conto di essa. In modo particolare, la selezione dei fornitori e la formulazione delle condizioni di acquisto di beni e servizi per l’Azienda è dettata da valori e parametri di concorrenza, obiettività, correttezza, imparzialità, equità, prezzo, qualità del bene e del servizio, garanzie di assistenza e in genere un’accurata e precisa valutazione dell’offerta. Nella scelta dei fornitori non sono ammesse e accettate pressioni indebite, tali da favorire un fornitore piuttosto che un altro e da minare la credibilità e la fiducia che il mercato ripone nell’Azienda per quanto riguarda la trasparenza ed il rigore nell’applicazione della legge e delle procedure aziendali. Nei rapporti di appalto, di approvvigionamento e, in genere, di fornitura di beni e/o servizi è fatto obbligo ai “Destinatari” delle norme del presente Codice di: • osservare le procedure interne previste dal Sistema di Gestione per la Qualità certificato ISO 9001 per la selezione e la gestione dei rapporti con i fornitori; • non precludere ad alcuna azienda fornitrice in possesso dei requisiti richiesti la possibilità di competere per aggiudicarsi una fornitura, adottando nella selezione criteri di valutazione oggettivi, secondo modalità dichiarate e trasparenti; • mantenere un dialogo aperto con i fornitori, in linea con le buone consuetudini commerciali, ma liberi da obblighi personali; • non accettare beni o servizi da soggetti esterni o interni a fronte dell’ottenimento di notizie riservate o dell’avvio di azioni o comportamenti volti a favorire tali soggetti, anche nel caso non vi siano ripercussioni dirette per la società; • segnalare immediatamente all’Amministrazione qualsiasi tentativo o caso di immotivata alterazione dei normali rapporti commerciali. Nei rapporti con clienti e fornitori o terzi non sono ammesse offerte di denaro o regalie tendenti ad ottenere vantaggi reali o apparenti di varia natura (es. economici, favori, raccomandazioni). In ogni caso atti di cortesia commerciale non devono mai essere compiuti in circostanze tali da poter dare origi...