Common use of Distacco Clause in Contracts

Distacco. Art. 157 (modificabilità dell’Istituto con la contrattazione di secondo livello) Per soddisfare un interesse dell’Azienda il lavoratore è posto temporaneamente a disposizione di altro soggetto per l’esecuzione di una determinata attività. In caso di distacco il Datore di lavoro rimane responsabile del trattamento economico e normativo a favore del Lavoratore. Il distacco che comporti un mutamento di mansioni deve avvenire con il consenso del Lavoratore interessato. Quando comporti un trasferimento ad un’unità produttiva sita a più di 50 km da quella in cui il Lavoratore è adibito, il distacco può avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive. Il Lavoratore in distacco all’estero, conserverà il trattamento goduto precedentemente, escluse quelle indennità e competenze che siano inerenti alle condizioni locali o ai particolari modi di rendere la prestazione presso la sede di origine e che non ricorrano nella nuova destinazione. Presso la località di nuova destinazione il Lavoratore acquisirà, sino a concorrenza, quelle indennità e competenze che siano in atto per la generalità dei Lavoratori, o inerenti alle proprie specifiche prestazioni, in modo che il trattamento complessivo del personale distaccato non sia più svantaggioso di quello riservato ai Lavoratori residenti. In caso di distacco all’estero per un tempo inferiore i sei mesi, sarà corrisposto il medesimo trattamento previsto per la trasferta all’estero, mentre nel caso di tempo superiore, salvo accordo tra le parti, si applicheranno i criteri già definiti per il trasferimento.

Distacco. Art. 157 (modificabilità dell’Istituto con la contrattazione L’ipotesi del distacco si configura quando un datore di secondo livello) Per lavoro, per soddisfare un interesse dell’Azienda il lavoratore è posto proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l’esecuzione di una determinata attivitàattività lavorativa. In caso di distacco il Datore datore di lavoro rimane responsabile del trattamento economico e normativo a favore del Lavoratorelavoratore. Il distacco che comporti un mutamento di mansioni deve avvenire con il consenso del Lavoratore lavoratore interessato. Quando comporti un trasferimento ad un’unità a una unità produttiva sita a più di 50 km da quella in cui il Lavoratore lavoratore è adibito, il distacco può avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive. Il Lavoratore in Nell’ipotesi di distacco all’esterocontemporaneo di oltre 4 dipendenti, conserverà il trattamento goduto precedentemente, escluse quelle indennità e competenze che siano inerenti alle condizioni locali o ai particolari modi di rendere la prestazione presso la sede di origine e che non ricorrano nella nuova destinazione. Presso la località di nuova destinazione il Lavoratore acquisirà, sino a concorrenza, quelle indennità e competenze che siano in atto per la generalità dei Lavoratori, o inerenti alle proprie specifiche prestazionil’Azienda informa preventivamente gli Organismi sindacali aziendali o, in modo mancanza, locali o, in caso di Aziende o Banche aderenti che compongono il trattamento complessivo del personale distaccato non sia più svantaggioso Gruppo Bancario Cooperativo, la Delegazione sindacale di quello riservato ai Lavoratori residentiGruppo, per il tramite della Capogruppo. Tali Organismi, entro 3 giorni dal ricevimento dell’informativa, possono chiedere un incontro, da tenersi entro 7 giorni dalla richiesta, per l’esame dei contenuti dell’informativa e formulare proprie considerazioni al riguardo. In ogni caso in cui il distacco contemporaneo di distacco all’estero per un tempo inferiore i sei mesioltre 4 dipendenti coinvolga due o più Aziende o Banche aderenti che compongono il Gruppo Bancario Cooperativo, sarà corrisposto il medesimo trattamento previsto per la trasferta all’esterol’informativa preventiva è inviata dalle Aziende o Banche interessate congiuntamente alla Capogruppo, mentre nel caso agli Organismi sindacali aziendali e alla Delegazione Sindacale di tempo superioreGruppo, salvo accordo tra le parti, si applicheranno i criteri già definiti per il trasferimentoche potranno richiedere alla Capogruppo l’incontro di cui al comma precedente.

Distacco. ArtFermo restando che l’istituto del distacco, se opportunamente regolato, può rappresentare l’elemento utile per la soluzione di situazioni occupazionali critiche collegate a riorganizzazioni aziendali, occorre disincentivarne l’utilizzo improprio. 157 (modificabilità dell’Istituto con Occorre favorire, a parità di mansione, la contrattazione di secondo livello) Per soddisfare un interesse dell’Azienda volontarietà del lavoratore; regolare la durata massima del distacco e il presupposto dell’accettazione del lavoratore è posto temporaneamente a disposizione di altro soggetto per l’esecuzione di una determinata attività. In in caso di reiterazione alla scadenza; prevedere un sostegno economico per gli eventuali oneri sostenuti; introdurre l’obbligo d’informativa sindacale nei casi di distacco il Datore di lavoro rimane responsabile del trattamento economico personale indipendentemente dal numero di distaccati e normativo a favore del Lavoratoreaumentare i tempi previsti per l’esperimento delle procedure. Il distacco che comporti A garanzia della crescita professionale dei lavoratori distaccati, andranno garantite le opportunità formative previste dalle aziende distaccanti e/o distaccatarie, ferma restando la necessità di prevedere un mutamento apposito percorso formativo di mansioni deve avvenire con il consenso del Lavoratore interessato. Quando comporti un trasferimento ad un’unità produttiva sita a più ingresso e di 50 km da quella accompagnamento in cui il Lavoratore è adibito, il distacco può avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive. Il Lavoratore in distacco all’estero, conserverà il trattamento goduto precedentemente, escluse quelle indennità e competenze che siano inerenti alle condizioni locali o ai particolari modi di rendere la prestazione presso la sede di origine e che non ricorrano nella nuova destinazione. Presso la località di nuova destinazione il Lavoratore acquisirà, sino a concorrenza, quelle indennità e competenze che siano in atto per la generalità dei Lavoratori, o inerenti alle proprie specifiche prestazioni, in modo che il trattamento complessivo del personale distaccato non sia più svantaggioso di quello riservato ai Lavoratori residenti. In caso di distacco all’estero rientro. L’informativa preventiva agli organismi sindacali dovrà essere ulteriormente precisata e documentata, prevedendo l’accordo sindacale per un tempo inferiore i sei mesiinterventi di distacco, sarà corrisposto il medesimo trattamento previsto per la trasferta all’estero, mentre anche nel caso di tempo superiorericaduta su un solo dipendente, salvo accordo tra dando precedenza alla volontarietà e considerando che questo istituto è lo strumento che, il più delle volte, precede le particessioni di ramo d’azienda o gli scorpori. Ove il distacco comporti mobilità territoriale, si applicheranno i criteri già definiti per il trasferimentoapplicano integralmente le previsioni contrattuali in materia rispettivamente di “ Trasferimenti “ e “ Missioni“. Nel caso di spostamento geografico sul territorio superiore a 30 km (di sola andata) dalla propria residenza e/o domicilio occorrerà prevedere un rimborso spese da parte aziendale.

Distacco. Art. 157 (modificabilità dell’Istituto con la contrattazione Nell’ambito di secondo livello) Per soddisfare un interesse dell’Azienda quanto consentito dal sistema legislativo e dalla prassi giuridica, il lavoratore è posto contoterzista può essere temporaneamente distaccato, previo suo consenso e con mansioni equivalenti, da un’impresa contoterzista ad un’altra, qualora esista l’interesse economico produttivo dell’impresa distaccante, anche con riguardo alla salvaguardia delle proprie professionalità ed al mantenimento dei livelli occupazionali, a disposizione di altro soggetto per l’esecuzione di una determinata attivitàche il lavoratore svolga la propria attività a favore dell’impresa distaccataria. In caso Durante il periodo di distacco il Datore lavoratore adempie all’obbligazione di lavoro rimane responsabile prestare la propria opera nei confronti dell’impresa distaccataria, conservando il rapporto contrattuale con l’impresa distaccante. Al termine del trattamento economico e normativo a favore del Lavoratore. Il distacco che comporti un mutamento periodo di mansioni deve avvenire con il consenso del Lavoratore interessato. Quando comporti un trasferimento ad un’unità produttiva sita a più di 50 km da quella in cui il Lavoratore è adibitodistacco, il distacco può avvenire soltanto per comprovate ragioni tecnichelavoratore rientra presso l’impresa distaccante. L’impresa distaccante evidenzierà nel Libro Unico del Lavoro la posizione di lavoratori distaccati. Resta fermo quanto previsto dall’art. 8, organizzativecomma 3, produttive o sostitutivedella legge n. 236/93. Il Lavoratore in distacco all’estero, conserverà il trattamento goduto precedentemente, escluse quelle indennità e competenze che siano inerenti alle condizioni locali o ai particolari modi di rendere la prestazione presso la sede di origine e che non ricorrano nella nuova destinazione. Presso la località di nuova destinazione il Lavoratore acquisirà, sino a concorrenza, quelle indennità e competenze che siano in atto per la generalità dei Lavoratori, o inerenti alle proprie specifiche prestazioni, in modo che il trattamento complessivo del personale distaccato non sia più svantaggioso di quello riservato ai Lavoratori residenti. In caso Dei provvedimenti di distacco all’estero per un tempo inferiore i sei mesideve essere data opportuna informazione all’Ente Bilaterale Territoriale, sarà corrisposto il medesimo trattamento previsto per la trasferta all’estero, mentre nel caso di tempo superiore, salvo accordo tra le parti, si applicheranno i criteri già definiti per il trasferimentotrasmettendo copia del Libro Unico del lavoratore distaccato.

Distacco. Art. 157 152 (modificabilità dell’Istituto con la contrattazione di secondo livello) Per soddisfare un interesse dell’Azienda il lavoratore è posto temporaneamente a disposizione di altro soggetto per l’esecuzione di una determinata attività. In caso di distacco il Datore di lavoro rimane responsabile del trattamento economico e normativo a favore del Lavoratore. Il distacco che comporti un mutamento di mansioni deve avvenire con il consenso del Lavoratore interessato. Quando comporti un trasferimento ad un’unità produttiva sita a più di 50 km da quella in cui il Lavoratore è adibito, il distacco può avvenire soltanto per comprovate ragioni tecniche, organizzative, produttive o sostitutive. Il Lavoratore in distacco all’estero, conserverà il trattamento goduto precedentemente, escluse quelle indennità e competenze che siano inerenti alle condizioni locali o ai particolari modi di rendere la prestazione presso la sede di origine e che non ricorrano nella nuova destinazione. Presso la località di nuova destinazione il Lavoratore acquisirà, sino a concorrenza, quelle indennità e competenze che siano in atto per la generalità dei Lavoratori, o inerenti alle proprie specifiche prestazioni, in modo che il trattamento complessivo del personale distaccato non sia più svantaggioso di quello riservato ai Lavoratori residenti. In caso di distacco all’estero per un tempo inferiore i sei mesi, sarà corrisposto il medesimo trattamento previsto per la trasferta all’estero, mentre nel caso di tempo superiore, salvo accordo tra le parti, si applicheranno i criteri già definiti per il trasferimento.