IMPIANTO DI SCARICO ACQUE USATE Clausole campione

IMPIANTO DI SCARICO ACQUE USATE. In conformità all'art. 6, comma 1, del D.M. 22/01/2008, n. 37 e s.m.i., gli impianti idrici ed i loro componenti devono rispondere alla regola dell'arte. Si considerano a regola d'arte gli impianti realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell'UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell'Unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullo spazio economico europeo. Inoltre l'impianto di scarico delle acque usate deve essere conforme alle disposizioni della Parte III del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. (Norme in materia ambientale). Si intende per impianto di scarico delle acque usate l'insieme delle condotte, apparecchi, ecc. che trasferiscono l'acqua dal punto di utilizzo alla fogna pubblica. Il sistema di scarico deve essere indipendente dal sistema di smaltimento delle acque meteoriche almeno fino al punto di immissione nella fogna pubblica. Il sistema di scarico può essere suddiviso in casi di necessità in più impianti convoglianti separatamente acque fecali, acque saponose, acque grasse. Il modo di recapito delle acque usate sarà comunque conforme alle prescrizioni delle competenti autorità. L'impianto di cui sopra si intende funzionalmente suddiviso come segue: - parte destinata al convogliamento delle acque (raccordi, diramazioni, colonne, collettori); - parte destinata alla ventilazione primaria; - parte designata alla ventilazione secondaria; - raccolta e sollevamento sotto quota; - trattamento delle acque. Per la realizzazione delle diverse parti funzionali si utilizzeranno i materiali ed i componenti indicati nei documenti progettuali ed a loro completamento si rispetteranno le prescrizioni seguenti. Vale inoltre quale precisazione ulteriore a cui fare riferimento la norma UNI EN 12056.
IMPIANTO DI SCARICO ACQUE USATE. 1. In conformità alla legge n. 17 del 26 febbraio 2007 gli impianti idrici ed i loro componenti devono rispondere alle regole di buona tecnica; le norme UNI sono considerate norme di buona tecnica.
IMPIANTO DI SCARICO ACQUE USATE. In conformità alla Legge 46 del 5 marzo 1990 gli impianti idrici ed i loro componenti devono rispondere alle regole di buona tecnica; le norme UNI sono considerate norme di buona tecnica.
IMPIANTO DI SCARICO ACQUE USATE. 1. L’impianto di scarico delle acque usate deve essere conforme alle prescrizioni di cui al D.Lgs. 152 dell’11 maggio 1999 e s.m.i. “Disciplina sulla tutela delle acque dall’inquinamento”.
IMPIANTO DI SCARICO ACQUE USATE. 1. In conformità del DM 37/2008 gli impianti idrici ed i loro componenti devono rispondere alle regole di buona tecnica: i medesimi realizzati in conformità alla vigente normativa e alle norme dell'UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell'Unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullo spazio economico europeo, si considerano eseguiti secondo la regola dell'arte. L’impianto di scarico delle acque usate deve, altresì, essere conforme alle prescrizioni di cui alla Legge 3 aprile 2006 n. 152 - Norme in materia ambientale (d’ora in poi legge 152/06).
IMPIANTO DI SCARICO ACQUE USATE. Non sono previste opere.
IMPIANTO DI SCARICO ACQUE USATE. In conformità al Decreto n.37/08 gli impianti idrici ed i loro componenti devono rispondere alle regole di buona tecnica; le norme UNI sono considerate norme di buona tecnica. Si intende per impianto di scarico delle acque usate l’insieme delle condotte, apparecchi, ecc. che trasferiscono l’acqua dal punto di utilizzo alla fogna pubblica. Il sistema di scarico deve essere indipendente dal sistema di smaltimento delle acque meteoriche almeno fino al punto di immissione nella fogna pubblica. Il sistema di scarico può essere suddiviso in casi di necessità in più impianti convoglianti separatamente acque fecali, acque saponose, acque grasse. Il modo di recapito delle acque usate sarà comunque conforme alle prescrizioni delle competenti autorità. L’impianto di cui sopra si intende funzionalmente suddiviso come segue: – parte destinata al convogliamento delle acque (raccordi, diramazioni, colonne, collettori); – parte destinata alla ventilazione primaria; – parte destinata alla ventilazione secondaria.

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